ITBO20090750A1 - Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posizionati in vassoi, con un film usualmente estensibile e termosaldabile. - Google Patents

Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posizionati in vassoi, con un film usualmente estensibile e termosaldabile. Download PDF

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ITBO20090750A1
ITBO20090750A1 IT000750A ITBO20090750A ITBO20090750A1 IT BO20090750 A1 ITBO20090750 A1 IT BO20090750A1 IT 000750 A IT000750 A IT 000750A IT BO20090750 A ITBO20090750 A IT BO20090750A IT BO20090750 A1 ITBO20090750 A1 IT BO20090750A1
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film
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Massimiliano Vaccari
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Description

“Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posti in vassoi, con un film usualmente estensibile e termosaldabileâ€
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L’invenzione si riferisce ad una macchina confezionatrice che comprende dei mezzi per svolgere dei tratti di film estensibile da una bobina d’alimentazione, per separare tali tratti di film di lunghezza correlata alle dimensioni ed alle caratteristiche del prodotto da confezionare, con una operazione di taglio trasversale e per posizionare il foglio di film così derivato e con disposizione orizzontale, in una stazione di confezionamento, trattenendo lo stesso foglio per i lati longitudinali e contrapposti tramite coppie parallele di cinghie sovrapposte e sincronizzate, delle quali coppie una à ̈ statica, mentre l’altra à ̈ mobile parallelamente rispetto alla prima, per adattarsi al supporto di film di diversa larghezza e per provvedere alle operazioni di prestiro e d’applicazione del foglio di film durante il ciclo di confezionamento. Il prodotto da confezionare à ̈ usualmente un prodotto alimentare fresco, posto in un vassoio di polistirolo od altro adatto materiale. Nel seguito si parlerà semplicemente di prodotto per intendere anche un tale insieme di parti. Il prodotto da confezionare viene sollevato contro una zona intermedia del detto foglio di film estensibile ed in giusta fase intervengono dei piegatori laterali che sfilano i lembi del film da una parte delle dette coppie di cinghie di posizionamento e li distendono sotto il fondo del vassoio. In giusta fase interviene anche un piegatore posteriore che piega il lembo posteriore del foglio di film al di sopra od al di sotto dei detti lembi laterali, estraendolo completamente dalla coppia di cinghie mobili ed in giusta fase interviene uno spintore orizzontale soprastante il detto piegatore posteriore che, mentre il prodotto viene trattenuto verso il basso da un pressore, porta il prodotto stesso ad uscire dalla stazione di confezionamento, mentre il lembo anteriore del film di confezionamento viene estratto completamente dalla coppia di cinghie statiche e viene disteso sotto gli altri lembi ad opera di un piegatore anteriore ed usualmente fìsso. Il prodotto che esce dalla stazione di confezionamento, transita infine su un trasportatore che provvede a saldare tra loro i lembi inferiori e sovrapposti del film d’imballaggio, in modo che la confezione risulti bloccata.
Queste macchine confezionatrici sono di dimensioni limitate, dispongono usualmente di mezzi che oltre a controllare le dimensioni del prodotto da confezionare, ne controllano anche il peso e comprendono in corrispondenza della zona di scarico dei prodotti confezionati, una unità di etichettatura che provvede a fissare sul prodotto confezionato, una o più etichette adesive che evidenziano la qualità del prodotto, il suo peso, il costo, la data di confezionamento e/o quella di scadenza e/od altre caratteristiche.
Le macchine confezionatrici di questo tipo, come ad esempio descritte nel brevetto US 5.157.903 del 27-10-1992 e nelle corrispondenti priorità giapponesi, presentano dei limiti innanzi tutto nei mezzi che controllano il trattenimento dei lati longitudinali del film da parte delle dette coppie di cinghie parallele di trasporto e nel ciclo finale che provvede alla saldatura dei lembi inferiori e sovrapposti del film di confezionamento. Il primo dei detti limiti à ̈ dovuto al fatto che i rami paralleli e sovrapposti delle coppie di cinghie di trasporto e posizionamento del film, scorrono l’uno, usualmente quello superiore, sotto una superficie fissa d’appoggio e quello inferiore su ganasce di pinze collegate a mezzi di sollevamento o d’abbassamento, rispettivamente per spingere la cinghia inferiore contro quella superiore, per pinzare il film e per trattenerlo sia durante la fase di trasporto, sia durante la fase di piegatura sotto al vassoio col prodotto. Le ganasce delle pinze sono ad esempio montate su mezzi d’oscillazione a parallelogramma articolato, collegati con dei tiranti all’equipaggio mobile di elettrocalamite. Questa soluzione provvede all’azionamento delle dette pinze in modo non selettivo e con una logica di tipo ON-OFF, per la quale la pressione di trattenimento del film à ̈ presente o non à ̈ presente e quando à ̈ presente à ̈ uguale e costante per tutte le pinze. Questo modo di operare non à ̈ soddisfacente in quanto si à ̈ appurato che le dette pinze di contrasto dovrebbero più correttamente esercitare una modesta azione di serraggio sulle cinghie sovrapposte quando il film viene da queste trasportato nella stazione di confezionamento, anche per non sforzare eccessivamente il motore che aziona tali cinghie; perché dovrebbero serrare fortemente il film nella fase successiva di prestiro con la quale la coppia di cinghie mobili viene allontanata dalla coppia di cinghie statiche, per sottoporre il foglio di film ad una operazione di prestiro trasversale dell’entità voluta, anche del 100% o superiore e perché, durante l’intervento finale dei piegatori per la distensione e la sovrapposizione dei lembi del film sul fondo del vassoio, dovrebbero rilasciare il film stesso in modo progressivo, a partire dalle pinze d’estremità, fino alla pinza centrale che dovrebbe aprisi per ultima, alla fine d’ogni ciclo di confezionamento.
Il secondo dei detti limiti deriva dal fatto che per contenere le dimensioni in pianta della macchina, la saldatura dei lembi inferiori e sovrapposti del film di confezionamento viene attualmente effettuata sull’imballaggio in movimento, mentre sta per essere scaricato dalla stazione di confezionamento, quindi in poco tempo ed in modo insoddisfacente, oppure viene effettuata in modo statico ma dopo che il prodotto confezionato à ̈ stato traslato a novanta gradi rispetto al movimento d’uscita dalla stazione di confezionamento, con la conseguenza che i lembi inferiori e sovrapposti del film d’avvolgimento possono scomporsi prima di giungere nella stazione di saldatura.
Il trovato intende ovviare a questi limiti della tecnica nota, con le soluzioni riassunte nell’annessa rivendicazione 1) e nelle successive rivendicazioni dipendenti, le cui caratteristiche ed i cui vantaggi appariranno evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione delle stesse, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle quattro tavole allegate di disegni, in cui:
- La fig. 1 Ã ̈ una vista schematica ed in pianta dei principali organi della macchina che operano nella stazione di confezionamento e nelle vicinanze di questa;
- La fig. 2 illustra in prospettiva le due coppie parallele di cinghie sovrapposte che alimentano i fogli di film nella stazione di confezionamento;
- La fig. 3 Ã ̈ una vista in elevazione laterale di una delle coppie parallele di cinghie sovrapposte di figura 2, con particolare evidenziazione dei mezzi a monte che alimentano a tali cinghie un foglio di film;
- La fig. 4 à ̈ una vista schematica ed in pianta dall’alto delle coppie parallele di cinghie sovrapposte che trasportano un foglio di film nella stazione di confezionamento, con particolare evidenziazione delle pinze ad azione modulata che agiscono su tali cinghie;
- La fig. 5 illustra in prospettiva dal basso uno dei gruppi di pinze che agisce su una coppia di cinghie sovrapposte di cui alle figure precedenti;
- La fig. 6 illustra maggiori dettagli del dispositivo di figura 5, sezionato trasversalmente secondo la linea VI- VI.
Nella figura 1, con Gl e G2 sono indicati i due gruppi paralleli di coppie di cinghie sovrapposte ed orizzontali che trasportano nel senso indicato dalla freccia X un foglio di film nella stazione di confezionamento C della macchina. Il gruppo di cinghie Gl à ̈ parallelo e sottostante al piegatore fisso ed anteriore 29, ed à ̈ a sua volta statico, nel senso che la sua posizione sulla macchina à ̈ fissa, mentre il gruppo di cinghie G2 à ̈ parallelo e sottostante al piegatore mobile e posteriore 26 ed à ̈ sostenuto da mezzi noti e qui non illustrati, che a comando ne possono modificare la distanza dal gruppo Gl, pur mantenendolo a questo parallelo e ciò in funzione della larghezza del film proveniente dalla bobina di alimentazione ed anche per l’atuazione di una eventuale fase di prestiro trasversale del film e durante la successiva fase d’applicazione dello stesso film sul prodoto da confezionare (vedi oltre). Ogni gruppo di cinghie Gl, G2 (figg. 1-3, 6) comprende una cinghia dentata inferiore 1 rinviata su pulegge dentate d’estremità 2, 102 e controllata da almeno un tenditore inferiore 302 e comprende una cinghia dentata superiore 3, di lunghezza maggiore di quella della cinghia 1, rinviata su pulegge dentate d’estremità 4, 104, il tutto in modo che il ramo inferiore di tale cinghia 3 risulti in tensione ed a contato col corrispondente ramo superiore della cinghia inferiore 1. Sugli assi che portano le pulegge d’estremità 2 e 4, sono calettate delle ruote dentate di ugual diametro 5, 105 che ingranano tra loro e ad uno di tali assi à ̈ collegata una trasmissione positiva di moto 6, ad esempio a cinghia e pulegge dentate, attestata ad un gruppo di moto 7 atraverso il quale i rami tra loro sovrapposti delle cinghie dentate 1 e 3, marciano a comando ad ugual velocità nel senso X d’avanzamento del foglio di film F che coi propri lati longitudinali à ̈ trattenuto tra tali rami sovrapposti delle cinghie 1 e 3 dei gruppi paralleli Gl e G2. La superficie esterna delle cinghie dentate 1 e 3 à ̈ di materiale e di rugosità tale da assicurare un adeguato grip col film da trasportare, pur assicurando allo stesso film la possibilità d’essere estrato da tali cinghie senza danneggiamento durante le ultime fasi del ciclo di confezionamento della macchina (vedi oltre).
A differenza delle soluzioni note, secondo le quali le cinghie 1 e 3 presentano un trato iniziale inclinato verso il basso, per ricevere il foglio di film dai mezzi noti di svolgimento e di taglio posti a monte, il trovato prevede che tale tratto iniziale ed inclinato (figg. 2, 3) sia di preferenza formato da cinghie specifiche, con un grip più elevato di quello delle cinghie 1 e 3, poste sul fianco interno dei gruppi Gl e G2 e che comprendono una cinghia dentata 8 rinviata su una puleggia 9 e su una estensione della puleggia dentata 102 e che comprendono in appoggio sul ramo superiore di tale cinghia 8, un trato del ramo inferiore di una cinghia 10 rinviata su pulegge 11, 111 e su un’estensione della puleggia dentata 104.
Con riferimento anche ai dettagli delle figure 5 e 6 si rileva che il ramo rettilineo ed inferiore della cinghia superiore 3 scorre in una pluralità di guide scanalate 12 di materiale a basso coefficiente d’attrito, ad esempio di Polizene, allineate e fissate sulla parte inferiore di un piatto 13 solidale al telaio di supporto del gruppo Gl o G2. NeH’esempio di cui trattasi sono previste cinque guide 12 poste una di seguito all’altra con un giusto di stanzi amento reciproco, ma resta inteso che tali guide possono essere in numero qualsiasi e possono essere sostituite da un’unica guida continua. In contrapposizione alle guide 12, dalle quali la cinghia 3 sporge opportunamente per la cooperazione col ramo superiore della cinghia inferiore 1 , sono previste delle analoghe guide 112, anch’esse in Polizene, nelle quali scorre e dalle quali sporge in parte lo stesso ramo superiore della cinghia 1, in modo che il film F posto tra le cinghie 1 e 3, possa essere da queste trasportato senza interferire con le dette guide di scorrimento 12 e 112. Le guide inferiori 112 sono solidali alle ganasce molleggiate di corrispondenti pinze P1-P5 poste in fila indiana e governate da mezzi in grado di modificare la spinta delle stesse verso la cinghia 1 e di variare conseguentemente la pressione con la quale la cinghia inferiore 1 viene spinta contro la cinghia superiore 3. Ogni pinza PI a P5 comprende una ganascia 14 ad esempio di metallo, con profilo ad U rovesciata, contenuta e guidata all’interno di un corpo scatolare ed anch’esso metallico 15, dotato sulle pareti d’estremità di coppie d’asole verticali 115 nelle quali scorrono guidate delle corrispondenti appendici sporgenti d’estremità 114 delle dette ganasce 14 che sono spinte verso l’alto da molle 16 di adatte caratteristiche ed opportunamente collocate e centrate tra le parti 14 e 15 di cui trattasi. Il portaganascia 15 à ̈ sostenuto con possibilità di oscillare attorno al proprio asse longitudinale, dai perni d’estremità 117 (fig. 5) di una rispettiva coppia di leve parailele 17 interfulcrate su un comune albero di supporto 18 ed intercollegate con l’altra estremità per mezzo d’una traversa 19 che nella parte intermedia porta una punteria registrabile 20 di un materiale a basso coefficiente d’attrito, ad esempio in ottone, che coopera con una camma 21 anch’essa di un materiale a basso coefficiente d’attrito, ad esempio di adatta materia plastica, calettata su un comune albero di moto 22 sostenuto girevole ad esempio da una estensione della stessa appendice 113 che sostiene il detto asse di fulcro 18. Un’estremità dell’albero 22 con le camme 21 à ̈ collegata per mezzo d’una trasmissione positiva 23 ad un gruppo di moto 24 con freno, fisso sullo stesso telaio del gruppo Gl o G2 e predisposto per razionamento elettronicamente controllato attraverso un encoder 25 di qualsiasi adatto tipo, il cui equipaggio mobile può essere solidale all’estremità dell’albero 22 opposta a quella interessata dal gruppo di moto 23, 24 (fig. 4). Appare evidente dalla figura 6 come, per la rotazione della camma 21, la cinghia 1, che a differenza di quanto illustrato in figura 6 tocca sempre la cinghia superiore 3, possa essere spinta con pressioni variabili contro tale cinghia 3, attraverso corrispondenti variazioni del carico delle molle 16. Secondo il trovato, le camme 21 di tutte le pinze di ogni gruppo Gl o G2 sono uguali ma sono calettate sull’albero di rotazione 22 con un adeguato sfasamento reciproco, essendo in particolare previsto che le camme 21 delle pinze d’estremità PI e P5 siano tra loro in fase, che le camme 21 delle pinze intermedie P2, P4 siano anch’esse in fase tra loro ma che siano sfasate rispetto alle camme delle pinze PI, P5 e che la camma della pinza centrale P3 sia a sua volta sfasata rispetto alle altre. In un giro completo dell’albero 22 delle camme 21 , le pinze P1-P5 di ogni gruppo Gl e G2 si comportano nei seguenti cinque modi diversi: - Durante la fase di trasporto e di posizionamento del film nella stazione di confezionamento C, tutte le pinze spingono moderatamente il ramo superiore della cinghia 1, in modo che da parte delle cinghie 1 e 3 il foglio di film di confezionamento F risulti trasportato correttamente dalle stesse cinghie al centro della stazione C ed al di sopra del prodotto da confezionare;
- Dopo la fase d’alimentazione e di posizionamento del film nella stazione C, tutte le pinze P1-P5 sono nella condizione di massima spinta in quanto à ̈ usualmente prevista una fase durante la quale il gruppo di cinghie G2 viene allontanato da quello Gl per sottoporre il foglio di film ad un adeguato prestiro trasversale per il quale i lati longitudinali dello stesso foglio devono essere saldamente trattenuti dalle cinghie 1 e 3;
- Durante e nella parte iniziale del ciclo di confezionamento, mentre il gruppo mobile di pinze G2 può avvicinarsi adeguatamente a quello statico Gl, anche in relazione alle caratteristiche del prodotto da confezionare, le pinze più esterne PI e P5 allentano la spinta per consentire il rilascio delle porzioni di film poste tra i tratti di cinghie 1, 3 controllati da tali pinze esterne, mentre tutte le altre pinze da P2 a P4 rimangono nella posizione di massima spinta per trattenere la corrispondente porzione di film da queste controllata;
A metà circa del ciclo di confezionamento, anche le pinze intermedie P2 e P4 si portano nella posizione di rilascio film, mentre la pinza centrale P3 rimane nella posizione alta di trattenimento;
- Alla fine del ciclo di confezionamento, tutte le pinze P1-P5 sono nella posizione di sblocco e di rilascio del film da parte delle cinghie 1 e 3.
A posizionamento avvenuto di un foglio di film F nella stazione di confezionamento C, sotto a tale foglio viene posizionato con mezzi noti un prodotto da confezionare, del quale sono state rilevate sempre con mezzi noti, le dimensioni ed il peso, in modo da adeguare a questi parametri le varie fasi di confezionamento e di etichettatura. Il prodotto appoggia su un elevatore a geometria variabile, anch’esso di tipo noto e per questo non illustrato, che a comando viene comandato nella corsa di sollevamento per staccare il vassoio col prodotto dalle cinghie d’alimentazione interna e per sollevarlo fino ad incontrare il foglio di film in attesa, prestirato e la corsa di sollevamento finisce quando il piano inferiore del vassoio ha di poco superato il piano ideale delle cinghie 1, 3 con le relative pinze P1-P5 in posizione chiusa. A questa quota il film à ̈ teso sulla superficie superiore del prodotto e se questo sporge dal vassoio, il film ne copia sostanzialmente la forma.
Completata la corsa d’elevazione del prodotto, viene attivato il piegatore posteriore 26 di figura 1, di tipo noto, che viene fatto avanzare orizzontalmente sotto al prodotto stesso nel senso indicato dalla freccia Y ed in giusta fase, secondo il programma di lavoro previsto, vengono avvicinati reciprocamente, con uno spostamento orizzontale e simmetrico sotto allo stesso vassoio col prodotto, i piegatori laterali ed anch’essi noti 27, 127 e mentre questi piegatori operano per eseguire in modo noto il rincalzo del film sotto al vassoio col prodotto, le pinze P1-P5 vengono aperte in modo programmato, dalle più esterne a quella centrale, con le pinze del gruppo statico Gl che posticipano in giusta fase l’apertura rispetto a quelle del gruppo mobile G2, in modo da mantenere sempre teso il film che sta per essere rincalzato e portato ad aderire con giusta sovrapposizione dei lembi sul fondo del vassoio col prodotto. In successione di fase viene comandato lo spostamento secondo la freccia Y di figura 1, dello spintore posteriore 28 anch’esso noto, che spinge il vassoio col prodotto ad uscire al di sopra del piegatore fisso 29, mentre tutte le pinze P1-P5 del gruppo statico Gl vengono in giusta fase aperte affinché anche ultimo lembo del film possa essere disteso sul fondo del vassoio e sotto gli altri lembi precedentemente distesi, ed in questa condizione, il vassoio col prodotto confezionato e spinto in basso da un pressore noto ed usualmente volvente, non illustrato, viene trasferito su un nastro trasportatore saldante 30 che marcia anch’esso nella direzione Y, alla stessa velocità dello spintore 28 il quale, a scarico ed a trasferimento effettuato del prodotto, ritorna nella posizione di riposo unitamente a tutti gli altn componenti della macchina, per predisporsi alla ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro. Durante la permanenza sul trasportatore 30, i lembi del film di confezionamento distesi e tra loro sovrapposti sul fondo del vassoio col prodotto, si saldano reciprocamente per assicurare un confezionamento bloccato dello stesso film. Durante questa sosta, sul prodotto confezionato possono essere applicate da adatti mezzi, in posizione programmabile, delle etichette. Il vassoio confezionato rimane sul trasportatore 30 per tutto il tempo necessario all’esecuzione della saldatura dei lembi del film e poi viene scaricato su una rulliera complanare ed a valle 31, da parte dello stesso trasportatore 30 che normalmente si attiva in fase con la corsa di lavoro dello spintore 28, mentre questo completa il confezionamento di un successivo prodotto. La rulliera 31 à ̈ associata a mezzi non illustrati a sali e scendi, per far si che dopo il ricevimento di un prodotto confezionato e scaricato dal trasportatore di saldatura, la stessa rulliera 31 si abbassi per depositare il prodotto sulle sottostanti cinghie parallele di un trasportatore motorizzato 32 che scarica lo stesso prodotto su mezzi d’allontanamento nella direzione XR o XL che à ̈ a 90° rispetto alla direzione d’alimentazione dei vassoi col prodotto da confezionare, dapprima sul trasportatore di pesatura e poi sull’elevatore detto in precedenza, mezzi tutti non illustrati in quanto noti. Nella figura 1 à ̈ illustrato come sia possibile derivare il movimento ciclico del trasportatore di saldatura 30, dalla cinghia 33 azionata alternativamente dal gruppo di moto 133 ed alla quale à ̈ collegato con un’appendice 128 lo spintore 28 scorrevole su mezzi a guida e slitta 228 paralleli alla direzione Y. La trasmissione di moto 34 che deriva la rotazione da una puleggia d’estremità 233 della detta cinghia 33 e che aziona un rullo di rinvio 130 del trasportatore di saldatura 30, comprende una ruota a scatto libero od un mezzo equivalente, per effetto della quale il ramo superiore dello stesso trasportatore 30 viene azionato nella direzione Y quando lo spintore 28 viene azionato nello stesso senso, mentre quando lo spintore arretra, il trasportatore 30 si sgancia dalla detta catena cinematica e rimane fermo. Resta inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’ invenzione, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.
RIVENDICAZIONI
1. Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posizionati in vassoi, con un film usualmente estensibile e termo saldab ile, che comprende dei mezzi per svolgere dei tratti di film estensibile da una bobina d’alimentazione, per separare tali tratti di film (F) di lunghezza correlata alle dimensioni del prodotto da confezionare, con una operazione di taglio e/o strappo trasversale e per posizionare il foglio di film così derivato e con disposizione orizzontale, in una stazione di confezionamento (C), trattenendo lo stesso foglio per i lati longitudinali e contrapposti tramite coppie (Gl, G2) di cinghie (1, 3) parallele, sovrapposte e sincronizzate, delle quali coppie una (Gl) à ̈ statica, mentre l’altra (G2) à ̈ mobile parallelamente rispetto alla prima, per adattarsi al supporto di film di diversa larghezza e per provvedere alle operazioni di prestiro e d’applicazione del foglio di film posto nella stazione di confezionamento, ed in cui i rami paralleli delle cinghie di trasporto e posizionamento del film, scorrono l’uno, ad esempio quello superiore, su una superficie fissa d’appoggio (12, 13) e l’altro, quello inferiore, sulle ganasce (112, 14) di pinze (P1-P5) collegate a mezzi di sollevamento o d’abbassamento, rispettivamente per spingere la cinghia inferiore (1) contro quella superiore (3), per pinzare il film e per trattenerlo correttamente sia durante la fase di trasporto, sia durante la fase di piegatura sotto al vassoio col prodotto, caratterizzata dal fatto che le dette pinze (P1-P5) comprendono dei mezzi elastici (16) e sono azionate per mezzo di camme (21) calettate su un albero (22) collegato a mezzi di rotazione (23, 24), essendo le dette camme opportunamente profilate e sfasate tra loro, per far si che le stesse pinze (P1-P5) vengano azionate in modo differenziato, per meglio soddisfare le necessità del ciclo di confezionamento del prodotto.
2. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che lo sfasamento tra le camme (21) Ã ̈ tale per cui le pinze (P1-P5) di ogni gruppo (Gl, G2) di cinghie (1, 3) si comportino nei seguenti modi diversi:
- Durante la fase di trasporto e di posizionamento del film nella stazione di confezionamento (C), tutte le pinze (P1-P5) spingono moderatamente il ramo superiore della cinghia (1), in modo che da parte delle cinghie (1, 3) il foglio di film di confezionamento (F) risulti sostenuto e trasportato correttamente;
- Dopo la fase di alimentazione e di posizionamento del film nella detta stazione (C), tutte le pinze (P1-P5) sono nella condizione di massima spinta se à ̈ prevista una fase durante la quale il gruppo (G2) di cinghie (1, 3) viene allontanato da quello statico (Gl) per sottoporre il foglio di film (F) ad un adeguato prestiro trasversale durante il quale i lati longitudinali dello stesso foglio (F) devono essere saldamente trattenuti dalle cinghie (1, 3) dei detti due gruppi (Gl, G2);
- All’inizio del ciclo di confezionamento, mentre il gruppo mobile (G2) di cinghie (1, 3) può avvicinarsi adeguatamente al gruppo statico (Gl), anche in relazione alle caratteristiche del prodotto da confezionare, le pinze più esterne (PI, P5) allentano la spinta per consentire il rilascio delle porzioni di film poste tra i tratti di cinghie (1, 3) controllati da tali pinze esterne, mentre tutte le altre pinze (P2-P4) rimangono nella posizione di massima spinta per trattenere la corrispondente porzione di film da queste controllata;
- A metà circa del ciclo di confezionamento, anche le pinze intermedie (P2, P4) si portano nella posizione di rilascio film, mentre la pinza centrale (P3) rimane nella posizione alta di trattenimento;
- Alla fine del ciclo di confezionamento, tutte le pinze (P1-P5) sono nella posizione di sblocco e di rilascio del film da parte delle cinghie (1, 3) dei due gruppi paralleli di trasporto e di supporto (Gl, G2).
3. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che ogni pinza (P1-P5) comprende una ganascia (14) contenuta e guidata di un corpo scatolare (15) e che à ̈ spinta verso l’esterno di tale corpo da mezzi elastici interposti (16), essendo lo stesso corpo (15) sostenuto con possibilità di rollio da leve (17) interfulcrate su un comune albero di supporto (18) e dotate sull’altra estremità di una punteria registrabile (20) di un materiale a basso coefficiente d’attrito, che coopera con una camma (21) anch’essa di materiale a basso coefficiente d’attrito, calettata su un comune albero (22) collegato con una estremità a mezzi di rotazione (23, 24) predisposti per l’azionamento elettronicamente controllato attraverso un encoder (25) che rileva la posizione angolare di tale albero (25).
4. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che in ogni gruppo parallelo (Gl, G2) delle dette cinghie sovrapposte (1, 3) di trasporto e di supporto del foglio di film (F), il ramo rettilineo ed inferiore della cinghia superiore (3) scorre in una pluralità di guide scanalate (12) di materiale a basso coefficiente d’attrito, allineate e fissate sulla parte inferiore di un piatto di supporto (13) solidale al telaio di base di ogni detto gruppo (Gl, G2), essendo previste in contrapposizione alle dette guide (12), dalle quali la detta cinghia (3) sporge opportunamente per la cooperazione col ramo superiore della cinghia inferiore (1), delle analoghe guide scanalate (112), anch’esse di materiale a basso coefficiente d’attrito, solidali alla detta parte mobile e molleggiata (14) delle pinze (P1-P5) e nelle quali scorre e dalle quali sporge in parte lo stesso ramo superiore della cinghia (1), in modo che il film (F) posto tra le cinghie sovrapposte (1, 3) di ogni gruppo (Gl, G2), possa essere da queste trasportato senza interferire con le dette guide di scorrimento (12, 112). 5. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal comprendere dei mezzi per far si che le pinze (P1-P5) del gruppo statico (Gl) delle dette cinghie sovrapposte di trasporto (1, 3), vengano azionate in fase posticipata rispetto a quelle del detto gruppo mobile di cinghie (G2) ed in giusta fase con l’azionamento dello spintore posteriore (28) che spinge il vassoio col prodotto ad uscire dalla stazione di confezionamento ed a cooperare col piegatore fisso (29) che distende sul fondo del vassoio l’ultimo lembo del film prima trattenuto da detto gruppo statico di cinghie (Gl).
6. Macchina secondo la rivendicazione 5), caraterizzata dal comprendere dei mezzi per cui il vassoio col prodotto confezionato, scaricato dal detto spintore (28) e trattenuto verso il basso da un eventuale pressore superiore, venga trasferito su un nastro trasportatore saldante (30) che marcia anch’esso nella direzione ed alla stessa velocità del detto spintore (28) che, a scarico ed a trasferimento effettuato del prodotto confezionato, ritorna nella posizione di riposo unitamente a tutti gli altri componenti della macchina, per predisporsi alla ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro.
7. Macchina secondo la rivendicazione 6), caraterizzata dal comprendere dei mezzi per far si che durante la permanenza sul detto trasportatore di saldatura (30), mentre i lembi inferiori del film di confezionamento distesi e tra loro sovrapposti sul fondo del vassoio col prodotto, si saldano reciprocamente per assicurare un confezionamento bloccato, sullo stesso prodotto confezionato possano essere applicate delle etichette, in posizione eventualmente programmabile.
8. Macchina secondo la rivendicazione 6), caratterizzata dal comprendere dei mezzi per far si che il vassoio confezionato rimanga sul detto trasportatore (30) per tutto il tempo necessario all’esecuzione della saldatura dei lembi del film e che poi venga scaricato dallo stesso trasportatore (30) che usualmente si attiva in fase con la corsa di lavoro del detto spintore posteriore (28) che completa il confezionamento di un successivo prodotto, mentre il prodotto confezionato viene scaricato su dei mezzi a valle (31, 32) che lo allontanano secondo una direzione (XR o XL) perpendicolare rispetto a quella dianzi detta di scarico.
9. Macchina secondo la rivendicazione 8), caraterizzata dal fato che il movimento ciclico del trasportatore di saldatura (30) viene derivato dai mezzi (32) d’azionamento del detto spintore posteriore (28) attraverso una trasmissione di moto (34) che comprende una ruota a scatto libero tramite la quale il ramo superiore dello stesso trasportatore (30) viene azionato contemporaneamente nella stessa direzione ed alla stessa velocità della corsa attiva dello spintore (28), mentre si sgancia dalla catena cinematica e rimane fermo durante la corsa passiva di ritorno a riposo del medesimo spintore (28).
10. Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posizionati in vassoi, con un film usualmente estensibile e termosaldabile, realizzata in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posizionati in vassoi, con un film usualmente estensibile e termo saldab ile, che comprende dei mezzi per svolgere dei tratti di film estensibile da una bobina d’alimentazione, per separare tali tratti di film (F) di lunghezza correlata alle dimensioni del prodotto da confezionare, con una operazione di taglio e/o strappo trasversale e per posizionare il foglio di film così derivato e con disposizione orizzontale, in una stazione di confezionamento (C), trattenendo lo stesso foglio per i lati longitudinali e contrapposti tramite coppie (Gl, G2) di cinghie (1, 3) parallele, sovrapposte e sincronizzate, delle quali coppie una (Gl) à ̈ statica, mentre l’altra (G2) à ̈ mobile parallelamente rispetto alla prima, per adattarsi al supporto di film di diversa larghezza e per provvedere alle operazioni di prestiro e d’applicazione del foglio di film posto nella stazione di confezionamento, ed in cui i rami paralleli delle cinghie di trasporto e posizionamento del film, scorrono l’uno, ad esempio quello superiore, su una superficie fissa d’appoggio (12, 13) e l’altro, quello inferiore, sulle ganasce (112, 14) di pinze (P1-P5) collegate a mezzi di sollevamento o d’abbassamento, rispettivamente per spingere la cinghia inferiore (1) contro quella superiore (3), per pinzare il film e per trattenerlo correttamente sia durante la fase di trasporto, sia durante la fase di piegatura sotto al vassoio col prodotto, caratterizzata dal fatto che le dette pinze (P1-P5) comprendono dei mezzi elastici (16) e sono azionate per mezzo di camme (21) calettate su un albero (22) collegato a mezzi di rotazione (23, 24), essendo le dette camme opportunamente profilate e sfasate tra loro, per far si che le stesse pinze (P1-P5) vengano azionate in modo differenziato, per meglio soddisfare le necessità del ciclo di confezionamento del prodotto.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che lo sfasamento tra le camme (21) à ̈ tale per cui le pinze (P1-P5) di ogni gruppo (Gl, G2) di cinghie (1, 3) si comportino nei seguenti modi diversi: - Durante la fase di trasporto e di posizionamento del film nella stazione di confezionamento (C), tutte le pinze (P1-P5) spingono moderatamente il ramo superiore della cinghia (1), in modo che da parte delle cinghie (1, 3) il foglio di film di confezionamento (F) risulti sostenuto e trasportato correttamente; - Dopo la fase di alimentazione e di posizionamento del film nella detta stazione (C), tutte le pinze (P1-P5) sono nella condizione di massima spinta se à ̈ prevista una fase durante la quale il gruppo (G2) di cinghie (1, 3) viene allontanato da quello statico (Gl) per sottoporre il foglio di film (F) ad un adeguato prestiro trasversale durante il quale i lati longitudinali dello stesso foglio (F) devono essere saldamente trattenuti dalle cinghie (1, 3) dei detti due gruppi (Gl, G2); - All’inizio del ciclo di confezionamento, mentre il gruppo mobile (G2) di cinghie (1, 3) può avvicinarsi adeguatamente al gruppo statico (Gl), anche in relazione alle caratteristiche del prodotto da confezionare, le pinze più esterne (PI, P5) allentano la spinta per consentire il rilascio delle porzioni di film poste tra i tratti di cinghie (1, 3) controllati da tali pinze esterne, mentre tutte le altre pinze (P2-P4) rimangono nella posizione di massima spinta per trattenere la corrispondente porzione di film da queste controllata; - A metà circa del ciclo di confezionamento, anche le pinze intermedie (P2, P4) si portano nella posizione di rilascio film, mentre la pinza centrale (P3) rimane nella posizione alta di trattenimento; - Alla fine del ciclo di confezionamento, tutte le pinze (P1-P5) sono nella posizione di sblocco e di rilascio del film da parte delle cinghie (1, 3) dei due gruppi paralleli di trasporto e di supporto (Gl, G2).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che ogni pinza (Pl-P5) comprende una ganascia (14) contenuta e guidata di un corpo scatolare (15) e che à ̈ spinta verso l’esterno di tale corpo da mezzi elastici interposti (16), essendo lo stesso corpo (15) sostenuto con possibilità di rollio da leve (17) interfulcrate su un comune albero di supporto (18) e dotate sull’altra estremità di una punteria registrabile (20) di un materiale a basso coefficiente d’attrito, che coopera con una camma (21) anch’essa di materiale a basso coefficiente d’attrito, calettata su un comune albero (22) collegato con una estremità a mezzi di rotazione (23, 24) predisposti per l’azionamento elettronicamente controllato attraverso un encoder (25) che rileva la posizione angolare di tale albero (25).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal fatto che in ogni gruppo parallelo (Gl, G2) delle dette cinghie sovrapposte (1, 3) di trasporto e di supporto del foglio di film (F), il ramo rettilineo ed inferiore della cinghia superiore (3) scorre in una pluralità di guide scanalate (12) di materiale a basso coefficiente d’attrito, allineate e fissate sulla parte inferiore di un piatto di supporto (13) solidale al telaio di base di ogni detto gruppo (Gl, G2), essendo previste in contrapposizione alle dette guide (12), dalle quali la detta cinghia (3) sporge opportunamente per la cooperazione col ramo superiore della cinghia inferiore (1), delle analoghe guide scanalate (112), anch’esse di materiale a basso coefficiente d’attrito, solidali alla detta parte mobile e molleggiata (14) delle pinze (P1-P5) e nelle quali scorre e dalle quali sporge in parte lo stesso ramo superiore della cinghia (1), in modo che il film (F) posto tra le cinghie sovrapposte (1, 3) di ogni gruppo (Gl, G2), possa essere da queste trasportato senza interferire con le dette guide di scorrimento (12, 112).
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal comprendere dei mezzi per far si che le pinze (P1-P5) del gruppo statico (Gl) delle dette cinghie sovrapposte di trasporto (1, 3), vengano azionate in fase posticipata rispetto a quelle del detto gruppo mobile di cinghie (G2) ed in giusta fase con l’azionamento dello spintore posteriore (28) che spinge il vassoio col prodotto ad uscire dalla stazione di confezionamento ed a cooperare col piegatore fisso (29) che distende sul fondo del vassoio l’ultimo lembo del film prima trattenuto da detto gruppo statico di cinghie (Gl).
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5), caraterizzata dal comprendere dei mezzi per cui il vassoio col prodotto confezionato, scaricato dal detto spintore (28) e trattenuto verso il basso da un eventuale pressore superiore, venga trasferito su un nastro trasportatore saldante (30) che marcia anch’esso nella direzione ed alla stessa velocità del detto spintore (28) che, a scarico ed a trasferimento effettuato del prodotto confezionato, ritorna nella posizione di riposo unitamente a tutti gli altri componenti della macchina, per predisporsi alla ripetizione di un nuovo ciclo di lavoro.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6), caraterizzata dal comprendere dei mezzi per far si che durante la permanenza sul detto trasportatore di saldatura (30), mentre i lembi inferiori del film di confezionamento distesi e tra loro sovrapposti sul fondo del vassoio col prodotto, si saldano reciprocamente per assicurare un confezionamento bloccato, sullo stesso prodotto confezionato possano essere applicate delle etichette, in posizione eventualmente programmabile.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 6), caratterizzata dal comprendere dei mezzi per far si che il vassoio confezionato rimanga sul detto trasportatore (30) per tutto il tempo necessario all’esecuzione della saldatura dei lembi del film e che poi venga scaricato dallo stesso trasportatore (30) che usualmente si attiva in fase con la corsa di lavoro del detto spintore posteriore (28) che completa il confezionamento di un successivo prodotto, mentre il prodotto confezionato viene scaricato su dei mezzi a valle (31, 32) che lo allontanano secondo una direzione (XR o XL) perpendicolare rispetto a quella dianzi detta di scarico.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8), caraterizzata dal fato che il movimento ciclico del trasportatore di saldatura (30) viene derivato dai mezzi (32) d’azionamento del detto spintore posteriore (28) attraverso una trasmissione di moto (34) che comprende una ruota a scatto libero tramite la quale il ramo superiore dello stesso trasportatore (30) viene azionato contemporaneamente nella stessa direzione ed alla stessa velocità della corsa attiva dello spintore (28), mentre si sgancia dalla catena cinematica e rimane fermo durante la corsa passiva di ritorno a riposo del medesimo spintore (28).
  10. 10. Macchina per il confezionamento automatico di prodotti sfusi o posizionati in vassoi, con un film usualmente estensibile e termosaldabile, realizzata in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle quattro tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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