ITBO20010098A1 - Metodo per la chiusura di un astuccio mediante piegatura di una relativa aletta laterale di chiusura, e dispositivo che attua tale metodo - Google Patents

Description

"METODO PER LA CHIUSURA DI UN ASTUCCIO MEDIANTE PIEGATURA DI UNA RELATIVA ALETTA LATERALE DI CHIUSURA, E DISPOSITIVO CHE ATTUA TALE METODO."

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico relativo alle macchine automatiche per il confezionamento di articoli in relativi contenitori.

In particolare, l'nvenzione riguarda un nuovo metodo per la piegatura delle alette laterali di contenitori, ed in particolare di astucci, in una linea di confezionamento nella quale i predetti astucci vengono riempiti con relativi articoli, e quindi chiusi mediante piegatura delle alette laterali; l’invenzione riguarda altresì un nuovo dispositivo atto ad attuare il sopra citato metodo.

E' noto che le linee automatiche per il confezionamento di articoli in relativi contenitori prevedono solitamente mezzi per la chiusura degli stessi contenitori, successivamente al loro riempimento. Nel caso in cui tali contenitori siano costituiti da astucci parallelepipedi di cartone o di cartoncino, la chiusura viene normalmente effettuata ripiegando a squadro delle alette previste in corrispondenza dei bordi delle aperture delle estremità di un fustellato tubolare preincollato che costituisce il corpo dell’astuccio.

In ciascuna estremità del fustellato tubolare sono previste in genere tre alette laterali, rispettivamente due interne ed una esterna che è atta a definire una faccia esterna dell'astuccio ad astuccio chiuso. Le due alette interne sono fra loro identiche, disposte parallele tra loro, sono realizzate su lati opposti del fustellato (solitamente sui lati minori dello stesso), e vengono ripiegate per prime, in modo da risultare disposte all’interno dell’astuccio chiuso. In una configurazione di astuccio molto diffusa, la citata aletta esterna presenta due porzioni, separate da una cotonatura.

Una prima porzione, che si estende dal bordo del fustellato, ha sostanzialmente le medesime dimensioni dell’apertura ed è destinata, una volta ripiegata, ad occupare l’intera luce della stessa, per costituire una delle facce dell’astuccio. Una seconda porzione o lembo di rincalzo è destinata ad essere ripiegata, lungo la sopra citata cotonatura, verso l’interno dell’astuccio, ad angolo approssimativamente retto rispetto alla prima porzione, e ad essere introdotta nell’astuccio medesimo. In questo modo essa coopera con le due alette laterali interne già ripiegate per mantenere la prima porzione nella posizione ripiegata, e quindi per richiudere l’apertura del fustellato.

I dispositivi noti per la chiusura in modo automatico degli astucci prevedono la ripiegatura della citata aletta laterale esterna distribuita in almeno tre fasi operative: una ; prima movimentazione dell’aletta verso l’astuccio, tramite uno spintore orizzontale; la j piegatura del lembo di rincalzo per mezzo di uno spingitore verticale, che sospinge lo stesso verso l’alto; una seconda e finale movimentazione dell’aletta verso l’astuccio, con rincalzo del lembo aH’intemo dell’astuccio stesso.

Uno dei problemi più comuni presentati dai dispositivi noti è che la movimentazione degli spintori è piuttosto complessa, avviene con fasature molto complicate, che risultano particolarmente critiche per il funzionamento dei dispositivi stessi. Inoltre, le configurazioni note, proprio a causa di tale complessità, non consentono di raggiungere elevate velocità produttive in linea.

Un altro problema è costituito dal fatto che gli spintori ad azione verticale devono essere dimensionati di volta in volta, e devono pertanto essere sostituiti ad ogni cambio di formato dell’astuccio e/o della dimensione del lembo da ripiegare. La regolazione per la taratura del dispositivo risulta anche in questo caso lunga e difficile.

Uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo ed un dispositivo per la chiusura dell’ aletta esterna di un astuccio, in una linea automatica di confezionamento, in grado di ottenere una perfetta chiusura dell’aletta medesima.

Ulteriore scopo dell’invenzione è quello di proporre un dispositivo in grado di operare, senza sostituzione di parti, con diversi tipi di formato di astuccio e di aletta da chiudere.

Un altro scopo dell’invenzione è quello di proporre un dispositivo in grado di migliorare considerevolmente le velocità operative lungo la linea di confezionamento.

Un altro scopo dell’ invenzione è quello di ottenere il suddetto dispositivo di chiusura che sia di semplice costruzione, di agevole installazione, taratura e manutenzione, e che presenti un numero particolarmente ridotto di parti in movimento.

Gli scopi sopra citati vengono interamente ottenuti, in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.

Le caratteristiche dell'invenzione, così come risulteranno dalle rivendicazioni, sono evidenziate nella seguente descrizione dettagliata, con riferimento alle tavole di disegno allegate, nelle quali:

- la figura 1 illustra schematicamente, in una vista in pianta parzialmente in sezione e con parti asportate per chiarezza, una preferita forma di attuazione del dispositivo secondo l’invenzione installato in una linea di confezionamento di astucci;

- la figura 2 mostra schematicamente la sezione Π-Π del dispositivo di figura 1 ; - le figure 3a e 3b mostrano schematicamente la sezione ΠΙ-ΙΙΙ del dispositivo di figura 1, in due diverse fasi di attuazione del metodo secondo l’invenzione;

- le figure 4a e 4b mostrano schematicamente la sezione IV-IV del dispositivo di figura 1, in due diverse fasi di attuazione del metodo;

- la figura 5 mostra schematicamente la sezione V-V del dispositivo di figura 1. Con riferimento alla figura 1, si indica con 1 un astuccio, del tipo noto a conformazione parallelepipeda e provvisto di una aletta laterale 5 da ripiegare a squadro sull’astuccio 1 stesso allo scopo di effettuarne la sua chiusura; una serie di tali astucci 1 viene trasportata lungo una linea L di confezionamento a passo secondo un verso di avanzamento W, e gli astucci 1 sono disposti in modo noto, distanziati fra loro di un passo P predefinito, lungo la linea L, orientati con i rispettivi assi longitudinali trasversalmente rispetto al verso W.

Per ragioni di semplicità, in figura 1 è rappresentata solo una metà degli astucci 1 , poiché l’altra metà è del tutto speculare. Inoltre, la struttura del dispositivo di trasporto a passo degli astucci 1 lungo la linea L è stata omessa, in quanto nota e non attinente all’invenzione.

Un dispositivo, indicato nel suo complesso con 10, di chiusura dell’aletta laterale 5 dell'astuccio 1 è disposto lateralmente rispetto alla linea L. Per motivi di semplicità e chiarezza, in questa fase si intende che le ulteriori alette interne presenti negli astucci 1 sono già state ripiegate da dispositivi noti e non illustrati disposti a monte del dispositivo 10 di chiusura rispetto alla direzione W di avanzamento.

Specificatamente, l’aletta laterale 5 si estende a partire da un bordo superiore 6 di un’apertura laterale 7 dell’astuccio 1, ed è provvista di un lembo 8 ripiegabile. Quest’ultimo lembo 8 si estende dal lato dell’aletta 5 opposto a quello di attacco con il bordo superiore 6, è separato da questa per mezzo di un bordo di attacco 9 ottenuto con una linea di indebolimento o cordonatura, e si trova inizialmente allineato con la medesima aletta 5.

Il dispositivo 10 di chiusura prevede primi organi piegatori 14 (si vedano anche le figure 2, 3a e 3b), destinati ad effettuare una prima piegatura parziale dell’aletta 5.

Questi primi organi 14 piegatori comprendono una guida 14 fissa, avente conformazione nota approssimativamente elicoidale nella propria parte centrale ed approssimativamente rettilinea nelle parti estreme.

Secondo quanto meglio illustrato nella figura 1, al disotto di una porzione della guida fissa 14, anteriormente rispetto alla direzione W, e ad una distanza predefinita dall’ apertura 7, il dispositivo 10 comprende inoltre mezzi 15 di riscontro, destinati ad accogliere a battuta il bordo di attacco 9 del lembo 8 all’aletta laterale 5 (figure 3a,3b). Tali mezzi 15 comprendono un elemento di battuta 51 fisso, a sezione preferibilmente triangolare, orientato longitudinalmente rispetto al verso di avanzamento W, il quale presenta una cuspide 53 in corrispondenza della linea di battuta del predetto bordo di attacco 9, ed una facciata inferiore 54 sostanzialmente orizzontale e leggermente sopraelevata rispetto alla parete di fondo la dell’astuccio 1.

In posizione più esterna rispetto all’elemento di battuta 51 sono inoltre previsti primi organi spintori 16. Essi comprendono una prima piastra sagomata 61, ad estensione sostanzialmente orizzontale, avente la propria faccia frontale 63 orientata longitudinalmente rispetto alla direzione di avanzamento W. Quest’ultima faccia frontale 63 si estende preferibilmente almeno per l’intera larghezza dell’aletta 5. La prima piastra sagomata 61 è mobile alternativamente, in direzione sostanzialmente orizzontale, fra una posizione arretrata A di riposo (figura 3 a) ed una posizione operativa avanzata B (figura 3b), ad un’altezza, misurata trasversalmente alla direzione W, leggermente inferiore rispetto a quella del predetto elemento di battuta 51 ed in idonea relazione di fase con l’avanzamento dell’astuccio 1 nella direzione W stessa. In particolare, come si può osservare dalla figura 3 a, quando la prima piastra sagomata 61 si trova nella posizione arretrata A, essa non interferisce con l’elemento di battuta 51 né con il lembo 8.

Quando invece, come si osserva nella figura 3b, la piastra 61 si trova nella posizione avanzata B, la faccia frontale 63 della stessa piastra 61 si trova oltre l’elemento di battuta 51, ed il lembo 8 risulta ripiegato verso l’interno dell'astuccio 1 fra i mezzi 15 e la medesima prima piastra sagomata 61.

La piastra sagomata 61 è altresì fissata ad una struttura portante 95 (figura 1), che si estende parallelamente rispetto alla direzione W.

Tale struttura comprende una barra longitudinale 96, la quale reca frontalmente la suddetta piastra sagomata 61, ed è a sua volta fissata ad uno stelo 97a di un attuatore 97 montato su un telaio fisso 98. La barra longitudinale 96 reca altresì posteriormente una coppia di steli stabilizzatori 99, scorrevolmente accoppiati a corrispondenti fori di guida 99a realizzati nel telaio fisso 98.

A valle dell’elemento di battuta 51 rispetto alla direzione W, distanziati di un passo P dallo stesso, sono previsti ulteriori mezzi di contrasto 17 (si vedano le figure 4a e 4b), destinati ad intercettare il lembo 8 già precedentemente ripiegato e a mantenerne un bordo esterno 8a al disopra della parete di fondo la dell’astuccio 1. Tali mezzi di contrasto 17 prevedono un blocco 71, disposto a lato ed al disotto dell’astuccio 1, fulcrato su un asse Z orizzontale disposto in prossimità dell’estremità del blocco 71 distante dall’astuccio 1 stesso, ed orientato parallelamente alla direzione di avanzamento W. Il blocco 71 è libero di oscillare attorno al predetto asse Z, in contrasto con l’azione di una molla 73 e, nella propria posizione di equilibrio indisturbato, presenta la faccia superiore 74 disposta leggermente al disopra della parete di fondo la dell’astuccio 1. Esso presenta inoltre una prima superficie di invito 75, che si estende dalla faccia superiore 74 e digrada leggermente verso l’esterno, ed una seconda superficie di invito 77 che si estende dalla faccia superiore 74 e digrada leggermente verso monte. Il blocco 71 è destinato in uso ad accogliere il lembo 8 in appoggio sulla faccia superiore 74, per mantenere il bordo esterno 8a dello stesso al disopra del sopra citato fondo la dell’astuccio 1.

L’estremità inferiore della molla 73 è posta a battuta su un supporto fisso non illustrato, mentre la sua estremità superiore agisce sulla faccia inferiore 76 del blocco 71.

Secondo quanto illustrato nelle figure 1, 4a e 4b, il dispositivo 10 di chiusura prevede inoltre secondi organi spintori 18, disposti in allineamento trasversale con il blocco 71 e mobili alternativamente e secondo una direzione orizzontale, in relazione di fase con i primi organi 16 spintori, fra una posizione arretrata C di riposo ed una posizione operativa avanzata D. Essi sono costituiti da una seconda piastra sagomata 81, disposta orizzontalmente, e con la propria faccia frontale 83 orientata parallelamente rispetto alla direzione di avanzamento W. La seconda piastra sagomata 81 è disposta leggermente al disopra della parete di fondo la dell’astuccio 1, ed è destinata ad intercettare l’aletta laterale 5, in prossimità del bordo di attacco 9 con il lembo 8, per portarla verso una posizione completamente addossata all’astuccio 1 stesso.

La seconda piastra sagomata 81 è anch’essa fissata alla sopra citata barra longitudinale 96 della struttura portante 95, e pertanto essa si sposta contestualmente alla prima piastra sagomata 61 sopra descritta.

A valle dei secondi organi spintori 18, ed a distanza di un ulteriore passo P dagli stessi, sono inoltre previsti terzi organi spintori 19 (figure 1 e 5), destinati ad accompagnare ulteriormente l’aletta laterale 5 verso l’astuccio 1, ad un’altezza approssimativamente intermedia, per perfezionare la chiusura dello stesso astuccio 1 con il lembo 8 rincalzato all'intemo dell'astuccio 1 stesso. I terzi organi spintori 19 comprendono una coppia di rullini 91,92, montati girevoli liberamente rispetto ad assi trasversali alla direzione di avanzamento W su un supporto 93 mobile alternativamente, secondo una direzione sostanzialmente orizzontale e perpendicolare alla direzione W, fra una posizione arretrata E di riposo ed una posizione operativa avanzata F (figura 5), in corrispondenza della quale essi impegnano la citata aletta laterale 5.

I rallini 91,92 sono atti ad evitare contatti striscianti con l’aletta 5, che potrebbero danneggiarla.

II supporto 93 è montato anch’esso fisso sulla predetta barra longitudinale 96, per cui i suoi spostamenti risultano essere sincroni con quelli dei primi organi 16 spintori e con quelli dei secondi organi 18 spintori .

Il metodo per la chiusura dell’aletta laterale 5 dell’astuccio 1 secondo la presente invenzione e tramite il dispositivo 10 viene nel seguito descritto a partire da una situazione in cui un suddetto astuccio 1, avente la relativa aletta laterale 5 completamente distesa in posizione sollevata, viene fatto avanzare a passo P lungo la linea L di confezionamento, successivamente alla piegatura delle ulteriori alette laterali interne in esso presenti.

L’astuccio 1 viene innanzitutto portato in corrispondenza della porzione a monte della guida fissa 14, che risulta ad altezza maggiore rispetto a quella dell’aletta 5. Nel corso del successivo avanzamento di un passo P, la porzione elicoidale della guida fissa 14 intercetta l’aletta 5 stessa, provocandone la parziale piegatura e portando il bordo di attacco 9 del lembo 8, al successivo arresto dell’astuccio 1, a battuta con la cuspide 53 dell’elemento di battuta 51.

A questo punto viene azionato l’attuatore 97, il quale muove la prima piastra sagomata 61 dalla posizione arretrata A a quella avanzata B (figure 3a,3b). Durante tale escursione, la prima piastra 61 intercetta il lembo 8, immediatamente al disotto dell’elemento di battuta 51, e ne causa il piegamento, portandone il bordo esterno 8a ad altezza leggermente maggiore di quella della parete di fondo la dell’astuccio 1.

La prima piastra 61 resta nella posizione avanzata A anche nel corso della prima parte del successivo avanzamento dell’astuccio 1 di un ulteriore passo P, fino a quando il lembo 8 ripiegato non viene progressivamente accolto dalla seconda superficie di invito 77 del blocco di contrasto 71. La prima piastra 61 viene quindi riportata nuovamente nella posizione arretrata A.

Al successivo arresto dell’astuccio 1, viene ancora azionato l’attuatore 97, il quale muove la seconda piastra sagomata 81 dalla posizione arretrata C a quella avanzata D. Nel corso di tale spostamento (figure 4a,4b) quest’ultima intercetta inizialmente l’aletta 5 in prossimità del bordo di attacco 9, spingendola verso l’astuccio 1. Quindi essa intercetta il blocco 71 in corrispondenza della prima superficie di invito dello stesso, e ne causa l’oscillazione verso il basso, in contrasto con l’azione della molla 73.

Il posizionamento della seconda piastra sagomata 81 e del blocco 71 è tale che il lembo 8 viene perfettamente inserito e rincalzato all’intemo dell’apertura laterale 7, immediatamente al disopra della parete di fondo la dell’astuccio 1.

L’astuccio 1 viene quindi fatto avanzare di un altro passo, mentre la seconda piastra 81 viene riportata nella posizione arretrata D.

Al successivo arresto, viene ancora azionato l’attuatore 97, ed il terzo spintore 19 si muove dalla posizione arretrata E alla posizione avanzata F (figura 5). In quest’ultima posizione, i rullini 91 e 92 intercettano l’aletta 5 per completare l’addossamento all’apertura laterale 7, e quindi la chiusura dell’astuccio 1 tramite l'introduzione con rincalzo del lembo 8 aH'intemo dell'astuccio 1 stesso.

Resta inteso che, ai fini della presente invenzione, gli spintori primi 16, secondi 18 e terzi 19 potrebbero essere azionati indipendentemente e con fasi fra loro diverse, anche se comunque correlate. I terzi organi spintori 19 potrebbero inoltre essere disposti fissi. In questo caso i rallini 91,92 intercetterebbero l’aletta laterale 5 per un intervallo di tempo maggiore.

I vantaggi che si ottengono con la presente invenzione consistono innanzitutto nell’adattabilità del dispositivo di chiusura 10 sopra descritto a diversi tipi di formato dell’astuccio 1. Non esistono infatti, nel sopra citato dispositivo 10, parti realizzate su misura per un formato preciso, e pertanto un’ampia varietà di formati di astuccio e di dimensioni di aletta laterale possono essere chiusi con esso.

Un ulteriore vantaggio è costituito dal fatto che gli organi mobili del dispositivo 10 compiono spostamenti elementari e tutti nella stessa direzione trasversale alla direzione di avanzamento degli astucci . Ciò consente di incrementare notevolmente le velocità operative sulla linea di confezionamento, superando così gli inconvenienti dei dispositivi noti.

Un altro vantaggio è dato dall’estrema semplicità ed affidabilità del dispositivo di chiusura, che richiede inoltre poche e semplici operazioni di taratura e di manutenzione.

Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo puramente esemplificativo e non limitativo. Pertanto, possibili modifiche e varianti dell'invenzione si considerano rientranti nell'ambito protettivo accordato alla presente soluzione tecnica, così come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la chiusura di un astuccio (1) mediante piegatura di una relativa aletta (5) laterale di chiusura, detto astuccio (1) venendo fatto avanzare lungo una linea (L) di confezionamento in una direzione (W) di avanzamento determinata, la detta aletta laterale (5) estendentesi da un bordo superiore (6) di un’apertura laterale (7) di detto astuccio (1) ed essendo inoltre provvista di almeno un lembo (8) ripiegabile; il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi operative: - una piegatura di detta aletta laterale (5) fino a portare un bordo di attacco (9) di detto lembo (8) a contatto con mezzi (15) di riscontro; - una piegatura di detto lembo (8) sui detti mezzi (15) di riscontro e verso la detta apertura laterale (7) del detto astuccio (1) per portare un bordo esterno (8a) di detto lembo (8) ad interagire con mezzi (17) di contrasto atti a mantenere elasticamente il lembo (8) stesso in una posizione rialzata rispetto ad una parete (la) di fondo del detto astuccio (1); - una introduzione con rincalzo del detto lembo (8) all 'interno del detto astuccio (1)· 2. Dispositivo (10) per la chiusura di un astuccio (1) mediante piegatura di una relativa aletta (5) laterale di chiusura, il detto astuccio (1) venendo fatto avanzare lungo una linea (L) di confezionamento in una direzione (W) di avanzamento determinata, la detta aletta laterale (5) estendentesi da un bordo superiore (6) di un’apertura laterale (7) di detto astuccio (1) ed essendo inoltre provvista di almeno un lembo (8) ripiegabile; il dispositivo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: organi (14) piegatori, atti ad effettuare una piegatura di detta aletta laterale (5) per portare un bordo di attacco (9) di detto lembo (8) a contatto con mezzi (15) di riscontro, i detti mezzi di riscontro (15) essendo disposti al disotto di detti primi organi (14) piegatori; primi organi (16) spintori, mobili alternativamente in una direzione trasversale rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento, fra una posizione (A) di riposo ed una posizione operativa (B), nella quale i primi organi (16) spintori stessi impegnano il detto lembo (8), in cooperazione con detti mezzi (15) di riscontro, per ripiegare lo stesso lembo (8) verso il detto astuccio (1); mezzi (17) di contrasto, disposti nella detta direzione (W) di avanzamento a valle di detti mezzi (15) di riscontro e di detti primi organi (16) spintori , atti ad intercettare il detto lembo (8) e a mantenere elasticamente il lembo (8) stesso in una posizione rialzata rispetto ad una parete (la) di fondo del detto astuccio (1); -secondi organi (18) spintori, disposti in allineamento trasversale con i detti mezzi ( 17) di contrasto, mobili alternativamente in una direzione trasversale rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento ed in relazione di fase con i primi organi (16) spintori stessi tra una posizione (C) di riposo ed una posizione operativa (D), in corrispondenza della quale i secondi organi (18) spintori stessi sono atti ad intercettare la detta aletta (5) laterale per portare l’aletta (5) laterale stessa in posizione completamente addossata al detto astuccio (1) in modo tale da introdurre rincalzando il detto lembo all 'interno del detto astuccio (1). 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (15) di riscontro comprendono un elemento (51) di battuta fisso a sezione triangolare, orientato longitudinalmente rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento, il detto elemento (51) presentante una cuspide (53) in corrispondenza della linea di battuta del detto bordo (9) di attacco del detto lembo (8), ed una facciata inferiore (54) sostanzialmente orizzontale e rialzata rispetto alla detta parete (la) di fondo del detto astuccio (1). 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti primi organi (16) spintori comprendono una prima piastra sagomata (61), ad estensione sostanzialmente orizzontale, avente la propria faccia frontale (63) orientata parallelamente rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (17) di contrasto comprendono un blocco (71), disposto lateralmente ed al disotto del detto astuccio (1) e fulcrato su un asse (Z) sostanzialmente parallelo alla detta direzione (W) di avanzamento, detto blocco 71 potendo oscillare attorno a detto asse (Z) contrastato da mezzi (73) di reazione elastica, per accogliere il detto lembo (8) con una propria faccia superiore (74). 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto blocco (71) presenta una prima superficie di invito (75), digradante dalla detta faccia superiore (74) verso l’esterno, ed una seconda (77) superficie di invito, digradante dalla detta faccia superiore (74) verso monte, rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di reazione (73) elastica sono costituiti da una molla, agente su una faccia inferiore (76) del detto blocco (71) per mantenere la detta faccia superiore (74) dello stesso blocco (71) in posizione rialzata rispetto alla detta parete (la) di fondo del detto astuccio (1). 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 7, caratterizzato dal fatto che detti secondi (18) organi spintori comprendono una seconda piastra sagomata (81), ad estensione sostanzialmente orizzontale, avente una propria faccia frontale (83) orientata parallelamente rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 8, caratterizzato dal fatto che i detti primi organi spintori (16) e secondi organi spintori (18) sono fra loro solidali, e sono fissati ad un’unica struttura portante (95). 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta struttura portante (95) comprende una barra longitudinale (96), recante frontalmente i citati organi spintori primi (16) e secondi (18), fissata ad uno stelo (97a) di un attuatore (97) montato su un telaio fisso (98), e recante posteriormente una coppia di steli (99) stabilizzatori, scorrevolmente accoppiati a corrispondenti fori di guida (99a) realizzati nel detto telaio fisso (98). 11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 10, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre, a valle dei detti secondi organi spintori (18), terzi organi spintori (19), destinati ad accompagnare ulteriormente la detta aletta laterale (5) verso il detto astuccio (1), per perfezionare la chiusura dello stesso astuccio (1)· 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti terzi organi spintori (19) comprendono una coppia di rullini (91,92), montati girevoli attorno a rispettivi assi trasversali rispetto alla detta direzione (W) di avanzamento su di un supporto (93) mobile alternativamente, secondo una direzione sostanzialmente orizzontale e perpendicolare alla direzione (W) di avanzamento stessa, fra una posizione di riposo (E) ed una posizione operativa (F), in corrispondenza della quale detti rullini (91,92) impegnano la detta aletta (5) laterale. 13. Dispositivo secondo le rivendicazioni 2 e 11, o 2 e 12, caratterizzato dal fatto che i citati organi spintori primi (16), secondi (18) e terzi (19) sono fra loro solidali, e sono fissati ad unbnica struttura portante 95. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la detta struttura portante (95) comprende una barra longitudinale (96), recante frontalmente i detti organi spintori primi (16), secondi (18) e terzi (19), fissata ad uno stelo (97a) di un attuatore (97) montato su un telaio fisso (98), e recante posteriormente una coppia di steli (99) stabilizzatori, scorrevolmente accoppiati a corrispondenti fori di guida (99a) realizzati nel detto telaio fisso (98).