ITBO20130387A1

ITBO20130387A1 - Unita' e metodo di incarto per la piegatura di uno sbozzato in una macchina impacchettatrice.

Info

Publication number: ITBO20130387A1
Application number: IT000387A
Authority: IT
Inventors: Andrea Biondi; Luca Cavazza; Umberto Zanetti
Original assignee: Gd Spa
Priority date: 2013-07-23
Filing date: 2013-07-23
Publication date: 2015-01-24
Also published as: US20150031519A1; CN104340414A; US9713911B2; CN104340414B; EP2829483B1; EP2829483A1

Description

D E S C R I Z I O N E

dell'invenzione industriale dal titolo:

"Unità e metodo di incarto per la piegatura di uno sbozzato in una macchina impacchettatrice."

SETTORE DELLA TECNICA

La presente invenzione è relativa ad una unità e ad un metodo di incarto per la piegatura di uno sbozzato in una macchina impacchettatrice.

La presente invenzione trova vantaggiosa applicazione alla piegatura di uno sbozzato in una macchina cosiddetta “cartonatrice”, ovvero in una macchina impacchettatrice per l’imballaggio di confezioni sfuse in una scatola di cartone, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere di generalità.

ARTE ANTERIORE

Una macchina cartonatrice di tipo noto comprende una unità di raggruppamento iniziale in cui vengono formate una serie di file di confezioni accostando una di seguito all’altra più confezioni singole, ed una unità di raggruppamento finale, in cui vengono formati dei gruppi di confezioni sovrapponendo una sull’altra più file di confezioni. A valle della unità di raggruppamento finale è prevista una unità di incarto, in cui ciascun gruppo di confezioni viene confezionato all’interno di una rispettiva scatola di cartone.

L’unità di incarto comprende un magazzino di sbozzati in cui è contenuta una pila di sbozzati piani, un convogliatore di incarto a nastro provvista di una successione di tasche, ed un dispositivo di alimentazione che preleva per aspirazione il primo sbozzato della pila ed inserisce lo sbozzato all’interno di una tasca del convogliatore di incarto; nell’entrare nella tasca del convogliatore di incarto, lo sbozzato si ripiega ad “U”. Successivamente un gruppo di confezioni viene inserito longitudinalmente in una tasca del convogliatore di incarto in cui è disposto uno sbozzato ripiegato ad “U” e quindi lo sbozzato viene gommato (ovvero provvisto di colla) ed ulteriormente piegato attorno al gruppo di confezioni per formare una scatola di cartone.

Le unità di incarto note del tipo sopra descritto sono funzionali, ma presentano il grosso inconveniente di non essere molto flessibili; ovvero per modificare il formato (cioè la dimensione) degli sbozzati è necessario sostituire diversi pezzi delle unità di incarto. La sostituzione dei pezzi è particolarmente lunga e laboriosa e richiede l’intervento di un tecnico esperto, in quanto oltre a smontare i pezzi vecchi e rimontare al loro posto i pezzi nuovi è necessario eseguire una messa a punto generale per fare in modo che i pezzi nuovi interagiscano nel modo corretto con i pezzi rimasti. La mancanza di flessibilità è sempre più un grosso inconveniente, in quanto la tendenza generale del mercato è di andare verso produzioni di piccoli lotti che vengono frequentemente variati.

DESCRIZIONE DELLA INVENZIONE

Scopo della presente invenzione è fornire una unità ed un metodo di incarto per la piegatura di uno sbozzato in una macchina impacchettatrice, i quali unità e metodo di incarto siano privi degli inconvenienti sopra descritti (ovvero presentino una elevata flessibilità) e siano, nel contempo, di facile ed economica realizzazione.

In accordo con la presente invenzione vengono forniti una unità ed un metodo di incarto per la piegatura di uno sbozzato in una macchina impacchettatrice, secondo quanto rivendicato nelle rivendicazioni allegate.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui: - la figura 1 è una vista schematica e prospettica di una macchina impacchettatrice per l’imballaggio di confezioni sfuse in una scatola di cartone;

- la figura 2 è una vista frontale della macchina impacchettatrice della figura 1;

- la figura 3 è una vista di uno sbozzato utilizzato per realizzare una scatola di cartone nella macchina impacchettatrice della figura 1;

- la figura 4 è una vista prospettica e con l’asportazione di particolari per chiarezza di una unità di incarto della macchina impacchettatrice della figura 1 realizzata in accordo con la presente invenzione;

- la figura 5 è una vista in scala ingrandita di un particolare della figura 4; e

- le figure 6-11 sono otto viste prospettiche di parte dell’unità di incarto della figura 4 durante successivi istanti di funzionamento per la piegatura di uno sbozzato.

FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE DELL’INVENZIONE Nelle figure 1 e 2 con il numero 1 è indicata nel suo complesso una macchina impacchettatrice (ovvero una macchina cartonatrice) per l’imballaggio di confezioni 2 sfuse in una scatola 3 di cartone realizzata ripiegano ed incollando uno sbozzato 4.

La macchina 1 impacchettatrice comprende un convogliatore 5 di ingresso (illustrato schematicamente nella figura 2) che riceve da una macchina confezionatrice disposta a monte (e non illustrata) una successione di confezioni 2 disposte a passo (ovvero distanziate una dall’altra di un passo costante e predeterminato) ed avanza la successione di confezioni 2 disposte a passo con moto continuo (ovvero con una velocità costante). A valle del convogliatore 5 di ingresso è disposta una unità 6 di raggruppamento iniziale in cui vengono formate una serie di file 7 di confezioni 2 accostando una di seguito all’altra più confezioni 2 singole. A valle della unità 6 di raggruppamento iniziale è disposta una unità 8 di raggruppamento finale (illustrata schematicamente nella figura 2), in cui vengono formati dei gruppi 9 di confezioni 2 sovrapponendo una sull’altra più file 7 di confezioni. A valle della unità 8 di raggruppamento finale è prevista una unità 10 di incarto (illustrata schematicamente nella figura 1), in cui ciascun gruppo 9 di confezioni 2 viene confezionato all’interno di una rispettiva scatola 3 di cartone.

Secondo quanto illustrato nella figura 3, ciascuno sbozzato 4 comprende: un pannello 11 destinato a realizzare una parete laterale della corrispondente scatola 3 di cartone; un pannello 12 destinato a realizzare una parete inferiore della corrispondente scatola 3 di cartone, un pannello 13 destinato a realizzare una ulteriore parete laterale della corrispondente scatola 3 di cartone, ed un pannello 14 destinato a realizzare una parete superiore della corrispondente scatola 3 di cartone. Il pannello 14 presenta una linguetta 15 di fissaggio che viene incollata internamente al pannello 11 per stabilizzare una forma tubolare dello sbozzato 4. Ciascuno dei pannelli 11-14 comprende una coppia di alette 16, le quali sono disposte da lati opposti del pannello 11-14 e costituiscono parte delle pareti di estremità della corrispondente scatola 3 di cartone.

Secondo quanto illustrato nella figura 4, l’unità 10 di incarto comprende un convogliatore 17 di incarto che è provvisto di una pluralità di tasche 18 che vengono ciclicamente avanzate lungo un percorso P di incarto rettilineo ed orizzontale con moto intermittente (ovvero con una legge di moto che alterna ciclicamente fasi di movimento e fasi di sosta). Secondo quanto illustrato nella figura 1, il percorso P di incarto inizia in una stazione S1 di alimentazione in cui uno sbozzato 4 viene alimentato all’interno di una corrispondente tasca 18 del convogliatore 17 di incarto nella quale lo sbozzato 4 stesso si dispone ripiegato ad “U”. A valle della stazione S1 di alimentazione, il percorso P di incarto attraversa una ulteriore stazione S2 di alimentazione, in cui un gruppo 9 di confezioni 2 viene inserito longitudinalmente all’interno dello sbozzato 4 contenuto nella tasca 18 del convogliatore 17 di incarto. A valle della stazione S2 di alimentazione, il percorso P di incarto attraversa una stazione S3 di incarto, in cui lo sbozzato 4 viene piegato attorno al gruppo 9 di confezioni 2 per formare la scatola 3 di cartone. Infine, il percorso P di incarto termina in un stazione S4 di uscita, in cui la scatola 3 di cartone viene estratta longitudinalmente dalla tasca 18 del convogliatore 17 di incarto e fatta proseguire verso una uscita della macchina 1 impacchettatrice.

Secondo quanto illustrato nella figura 4, l’unità 10 di incarto comprende un dispositivo 19 di alimentazione che è disposto in corrispondenza della stazione S1 di alimentazione per inserire in successione gli sbozzati 4 all’interno delle corrispondenti tasche 18 del convogliatore 17 di incarto. Il dispositivo 19 di alimentazione comprende un magazzino 20 al cui interno è contenuta una pila di sbozzati 4 e due teste 21 e 22 di presa aspiranti che ciclicamente afferrano mediante aspirazione il primo sbozzato 4 della pila per estrarre lo sbozzato 4 dal magazzino 20 e quindi inserire lo sbozzato 4 stesso all’interno di una corrispondente tasca 18 del convogliatore 17 di incarto.

Secondo quanto illustrato nella figura 4, il convogliatore 17 di incarto comprende due nastri 23 trasportatori che si estendono lungo il percorso P di incarto e due nastri 24 trasportatori che si estendono lungo il percorso P di incarto sono disposti paralleli ai nastri 23 trasportatori e sono intercalati ai nastri 23 trasportatori stesso; in altre parole, un nastro 24 trasportatore è disposto tra i due nastri 23 trasportatori e viceversa (ovvero un nastro 23 trasportatore è disposto tra i due nastri 24 trasportatori). I nastri 23 e 24 trasportatori definiscono insieme una parete di fondo di ciascuna tasca 18, ovvero ciascun nastro 23 e 24 trasportatore definisce una parte della parete di fondo di ciascuna tasca 18. I nastri 23 trasportatori supportano una pluralità di elementi 25 di riscontro disposti verticalmente, ciascuno dei quale sporge perpendicolarmente dal corrispondente nastro 23 trasportatore (ovvero si eleva a sbalzo dal corrispondente nastro 23 trasportatore) e definisce una parete anteriore di una rispettiva tasca 18. I nastri 24 trasportatori supportano una pluralità di elementi 26 di riscontro disposti verticalmente, ciascuno dei quale sporge perpendicolarmente dal corrispondente nastro 24 trasportatore (ovvero si eleva a sbalzo dal corrispondente nastro 24 trasportatore) e definisce una parete posteriore di una rispettiva tasca 18.

Le tasche 18 del convogliatore 17 di incarto sono disposte in successione, sono distanziate una dall’altra (ovvero esiste una certa distanza tra una tasca 18 e le due tasche 18 ad essa adiacenti) e sono delimitate anteriormente da due corrispondenti elementi 25 di riscontro dei nastri 23 trasportatori e posteriormente da due corrispondenti elementi 26 di riscontro dei nastri 24 trasportatori. In altre parole, per ciascuna tasca 18 del convogliatore 17 di incarto la parete anteriore della tasca 18 è sempre costituita da due elementi 25 di riscontro dei due nastri 23 trasportatori tra loro affiancati e distanziati (tra i due nastri 23 trasportatori è interposto un nastro 24 trasportatore) e la parete posteriore della tasca 18 è sempre costituita da due elementi 26 di riscontro dei due nastri 24 trasportatori tra loro affiancati e distanziati (tra i due nastri 24 trasportatori è interposto un nastro 23 trasportatore). E’ importante sottolineare che ciascun elemento 25 di riscontro definisce unicamente la parete anteriore di una corrispondente tasca 18 del convogliatore 17 di incarto, mentre ciascun elemento 26 di riscontro definisce unicamente la parete posteriore di una corrispondente tasca 18 del convogliatore 17 di incarto.

Ciascun nastro 23 trasportatore è avvolto attorno a due pulegge 27 e 28 di estremità; ciascuna puleggia 27 di estremità è montata folle (ovvero ruota liberamente attorno ad un proprio asse di rotazione centrale), mentre ciascuna puleggia 28 di estremità è motorizzata, ovvero è meccanicamente collegata ad uno stesso motore 29 elettrico che comanda la rotazione sincrona di entrambe le pulegge 28 di estremità motorizzate. Analogamente, ciascun nastro 24 trasportatore è avvolto attorno a due pulegge 30 e 31 di estremità; ciascuna puleggia 30 di estremità è montata folle (ovvero ruota liberamente attorno ad un proprio asse di rotazione centrale), mentre ciascuna puleggia 31 di estremità è motorizzata, ovvero è meccanicamente collegata ad uno stesso motore 32 elettrico che comanda la rotazione sincrona di entrambe le pulegge 31 di estremità motorizzate ed è separato ed indipendente dal motore 29 elettrico.

In uso, le pulegge 27 e 28 di estremità dei nastri 23 trasportatori sono sfasabili rispetto alle pulegge 30 e 31 di estremità dei nastri 24 trasportatori per variare l’ampiezza delle tasche 18 in funzione del formato (ovvero delle dimensioni) dello sbozzato 4; in altre parole, è possibile variare la fasatura angolare tra le pulegge 27 e 28 di estremità dei nastri 23 trasportatori e le pulegge 30 e 31 di estremità dei nastri 24 trasportatori in modo tale da determinare uno spostamento relativo tra i due nastri 23 trasportatori ed i due nastri 24 trasportatori per allontanare o avvicinare tra loro gli elementi 25 e 26 di riscontro di ciascuna tasca 18 e quindi variare l’ampiezza delle tasche 18 in funzione del formato (ovvero delle dimensioni) dello sbozzato 4. Da un punto di vista pratico, viene attivamente variata solo la fasatura delle pulegge 28 e 31 di estremità motorizzate (la cui posizione angolare è attivamente controllata dai motori 29 e 32 elettrici), mentre la fase delle pulegge 27 e 30 di estremità folli si adegua passivamente alla fase delle pulegge 28 e 31 di estremità motorizzate. Ovviamente, la fasatura delle pulegge 28 e 31 di estremità motorizzate viene variata attivamente solo quando la macchina 1 impacchettatrice è ferma e vuota, ovvero durante una operazione di cambio formato mediante la quale la macchina 1 impacchettatrice viene adattata a trattare un diverso formato (ovvero una diversa dimensione) delle scatole 3 di cartone (e quindi degli sbozzati 4). In particolare, quando i pannelli 12 degli sbozzati 4 diventano più larghi o più stretti, viene variata l’ampiezza di ciascuna tasca 18 in modo tale che l’ampiezza di ciascuna tasca 18 sia sempre pari (ovviamente tenendo conto delle necessarie tolleranze) alla ampiezza dei pannelli 12 degli sbozzati 4.

Nella forma di attuazione illustrata nella figura 4, sono previsti due motori 29 e 32 elettrici separati ed indipendenti per comandare la rotazione delle pulegge 28 e 31 di estremità motorizzate; di conseguenza, per variare la fasatura delle pulegge 28 e 31 di estremità motorizzate è sufficiente modificare via software (ovvero senza alcun tipo di intervento fisico) la legge di moto di almeno uno dei due motori 29 e 32 elettrici. Secondo una alternativa forma di attuazione non illustrata, è previsto unicamente il motore 32 elettrico che comando la rotazione delle pulegge 28 e 31 di estremità motorizzate; in questo caso, le pulegge 29 e 31 di estremità motorizzate sono meccanicamente sfasabili rispetto ad un albero motore del motore 32 elettrico per variare l’ampiezza delle tasche 18 in funzione del formato dello sbozzato 4. In altre parole, mediante un intervento manuale quando la macchina 1 impacchettatrice è ferma è possibile variare la fase tra le pulegge 29 e 31 di estremità motorizzate e l’albero motore del motore 32 elettrico.

Secondo quanto illustrato nella figura 5, il dispositivo 19 di alimentazione comprende un dispositivo 33 attuatore che sposta la testa 21 di presa mediante due gradi di libertà rotativi e secondo una legge di moto descritta in seguito, ed un dispositivo 34 attuatore che sposta la testa 22 di presa mediante due gradi di libertà rotativi e secondo una legge di moto descritta in seguito.

Il dispositivo 33 attuatore comprende una piastra 35 di supporto che è incernierata (ovvero montata girevole) ad un telaio fisso (non illustrato) della macchina 1 impacchettatrice per ruotare rispetto al telaio fisso stesso attorno ad un asse 36 di rotazione orizzontale sotto il controllo di un motore 37 elettrico montato sfalsato rispetto all’asse 36 di rotazione; in particolare, l’albero del motore 37 elettrico è meccanicamente collegato alla piastra 35 di supporto mediante un cinematismo comprendente due bracci tra loro incernierati. La piastra 35 di supporto porta un braccio 38 che è incernierato (ovvero montato girevole) alla piastra 35 di supporto per ruotare rispetto alla piastra 35 di supporto stessa attorno ad un asse 39 di rotazione orizzontale (parallelo all’asse 36 di rotazione) sotto il controllo di un motore 40 elettrico (anch’esso portato dalla piastra 35 di supporto e montato sfalsato rispetto all’asse 39 di rotazione). Una estremità del braccio 38 è incernierata alla piastra 35 di supporto, mentre l’estremità opposta del braccio 38 è rigidamente collegata alla testa 21 di presa; in altre parole, la testa 21 di presa è rigidamente collegata ad una estremità del braccio 38. Di conseguenza, il dispositivo 33 attuatore può ruotare la testa 21 di presa sia attorno all’asse 36 di rotazione, sia attorno all’asse 39 di rotazione che sono tra loro distanziati e paralleli.

Il dispositivo 34 attuatore comprende un braccio 41 che è incernierato (ovvero montato girevole) al telaio fisso (non illustrato) della macchina 1 impacchettatrice per ruotare rispetto al telaio fisso stesso attorno ad un asse 42 di rotazione orizzontale sotto il controllo di un motore 43 elettrico montato coassiale all’asse 42 di rotazione. Il braccio 41 porta un braccio 44 che è incernierato (ovvero montato girevole) al braccio 41 per ruotare rispetto al braccio 41 stesso attorno ad un asse 45 di rotazione orizzontale (parallelo all’asse 42 di rotazione) sotto il controllo di un motore 46 elettrico (anch’esso portato dal braccio 41 e montato sfalsato rispetto all’asse 45 di rotazione); in particolare, l’albero del motore 46 elettrico è meccanicamente collegato al braccio 44 mediante un cinematismo comprendente due bracci tra loro incernierati. Una estremità del braccio 44 è incernierata al braccio 41, mentre l’estremità opposta del braccio 44 è rigidamente collegata alla testa 22 di presa; in altre parole, la testa 22 di presa è rigidamente collegata ad una estremità del braccio 44. Di conseguenza, il dispositivo 34 attuatore può ruotare la testa 22 di presa sia attorno all’asse 42 di rotazione, sia attorno all’asse 45 di rotazione che sono tra loro distanziati e paralleli.

Normalmente, in caso di cambio formato, ovvero nel caso di variazione della dimensione dello sbozzato 4, è sufficiente modificare via software (ovvero senza alcun tipo di intervento fisico) le leggi di moto delle due teste 21 e 22 di presa (ovvero le leggi di moto dei motori 37, 40, 43 e 46 elettrici). Ovviamente, le leggi di moto delle due teste 21 e 22 di presa vengono variate solo quando la macchina 1 impacchettatrice è ferma e vuota, ovvero durante una operazione di cambio formato mediante la quale la macchina 1 impacchettatrice viene adattata a trattare un diverso formato (ovvero una diversa dimensione) delle scatole 3 di cartone (e quindi degli sbozzati 4). Secondo una possibile forma di attuazione, il dispositivo 33 attuatore e/o il dispositivo 34 attuatore possono essere montati verticalmente mobili sul telaio della macchina 1 impacchettatrice in modo tale da potere venire spostati verticalmente per variare la posizione verticale della testa 21 di presa e/o della testa 22 di presa in funzione del formato (ovvero delle dimensioni) dello sbozzato 4. Secondo una possibile forma di attuazione, la traslazione verticale dei dispositivi 33 e 34 attuatori viene eseguita manualmente da un operatore (spingendo manualmente sui supporti dei due dispositivi 33 e 34 attuatori oppure ruotando manualmente un volantino); secondo una preferita forma di attuazione, sono previsti attuatori elettrici che sono controllati in retroazione mediante sensori di posizione e comandano la traslazione verticale dei dispositivi 33 e 34 attuatori.

Secondo quanto illustrato nella figura 5, in corrispondenza della stazione S1 di alimentazione e da lati opposti del convogliatore 17 di incarto sono disposti una coppia di piegatori 47 mobili (uno solo dei quali è visibile nella figura 5), ciascuno dei quali è montato girevole attorno ad un asse 48 di rotazione orizzontale e parallelo al percorso P di incarto sotto il controllo di un motore 49 elettrico. Ciascun piegatore 47 mobile viene spostato ciclicamente dal motore 49 elettrico tra una posizione di impegno o posizione abbassata (illustrata ad esempio nella figura 5) in cui il piegatore 47 mobile piega verso il basso una corrispondente linguetta 16 del pannello 12 dello sbozzato 4, ed un posizione di disimpegno o posizione sollevata (illustrata ad esempio nella figura 10) in cui il piegatore 47 mobile è relativamente lontano dalla tasca 18 disposta nella stazione S1 di alimentazione per non interferire con l’inserimento di uno sbozzato 4 nella tasca 18 stessa. A valle di ciascun piegatore 47 mobile e lungo il percorso P di incarto (ovvero lungo il percorso di avanzamento del convogliatore 17 di incarto) è disposto un piegatore 50 fisso (illustrato schematicamente nella figura 13) che prosegue l’azione del piegatore 47 mobile e mantiene l’aletta 16 del pannello 12 di ciascuno sbozzato 4 in una posizione piegata verso il basso.

Con riferimento alle figure 6-13, viene di seguito descritto il funzionamento dell’unità 10 di incarto durante l’alimentazione di uno sbozzato 4 ad una tasca 18 del convogliatore 17 di incarto.

Inizialmente e come illustrato nella figura 6, la testa 21 di presa viene portata dal dispositivo 33 attuatore ad impegnare (ovvero ad afferrare e trattenere mediante aspirazione) il pannello 11 dello sbozzato 4 disposto in corrispondenza dell’uscita del magazzino 20 (ovvero il primo sbozzato 4 della pila contenuta nel magazzino 20); contestualmente, la testa 22 di presa viene portata dal dispositivo 34 attuatore ad impegnare (ovvero ad afferrare e trattenere mediante aspirazione) il pannello 13 dello sbozzato 4 disposto in corrispondenza dell’uscita del magazzino 20 (ovvero il primo sbozzato 4 della pila contenuta nel magazzino 20). Successivamente e come illustrato nella figure 7-11, i dispositivi 33 e 34 attuatori spostano in modo sincronizzato le due teste 21 e 22 di presa per spostare le teste 21 e 22 di presa (che trattengono lo sbozzato 4) da una posizione di prelievo in corrispondenza dell’uscita del magazzino 20, ad una posizione di rilascio in corrispondenza del convogliatore 17 di incarto per inserire lo sbozzato 4 all’interno della rispettiva tasca 18 del convogliatore 17 di incarto stesso.

Infine e come illustrato nelle figure 12 e 13, le teste 21 e 22 di presa rilasciano (interrompendo l’aspirazione) lo sbozzato 4 ripiegato ad “U” all’interno della rispettiva tasca 18 del convogliatore 17 di incarto e si spostano nuovamente verso la posizione di prelievo in corrispondenza dell’uscita del magazzino 20 per ripetere il ciclo di alimentazione con lo sbozzato 4 successivo.

Come illustrato nelle figure 7-10, durante lo spostamento dalla posizione di prelievo alla posizione di rilascio, i dispositivi 33 e 34 attuatori imprimono un movimento relativo tra la testa 21 di presa e la testa 22 di presa per determinare una piegatura ad “U” dello sbozzato 4 prima che lo sbozzato 4 entri nella rispettiva tasca 18 del convogliatore 17 di incarto. In altre parole, le teste 21 e 22 di presa sono inizialmente orientate in modo concorde e disposte ad altezza diverse (come illustrato nella figura 6) e vengono spostate una rispetto all’altra in modo tale che alla fine le teste 21 e 22 di presa siano alla stessa altezza ed orientate in modo opposto (come illustrato nella figura 11); in questo modo, lo sbozzato 4 che è inizialmente piano (come illustrato nella figura 6) viene ripiegato ad “U” (come illustrato nella figura 11) ruotando di 90° il pannello 11 rispetto al pannello 12 e ruotando di 90° il pannello 13 rispetto al pannello 12. E’ importante sottolineare che il movimento relativo tra la testa 21 di presa e la testa 22 di presa prevede di ruotare di 180° la testa 21 di presa rispetto all’altra testa 22 di presa; infatti, per effetto del movimento relativo tra le teste 21 e 22 di presa, le teste 21 e 22 di presa che presentano inizialmente lo stesso orientamento (come illustrato nella figura 6) presentano alla fine orientamenti opposti (come illustrato nella figura 11).

Secondo una preferita forma di attuazione, le teste 21 e 22 di presa ruotano i pannelli 11 e 13 dello sbozzato 4 di più di 90° rispetto al pannello 12 prima di inserire lo sbozzato 4 ripiegato ad “U” all’interno della tasca 18 del convogliatore 17 di incarto; successivamente, le teste 21 e 22 di presa ruotano in verso opposto i pannelli 11 e 13 dello sbozzato 4 rispetto al pannello 12 per disporre i pannelli 11 e 13 perpendicolari al pannello 12 quando lo sbozzato 4 ripiegato ad “U” è stato inserito all’interno della tasca 18 del convogliatore 17 di incarto. In altre parole, prima di inserire lo sbozzato 4 ripiegato ad “U” all’interno della tasca 18 del convogliatore 17 di incarto le teste 21 e 22 di presa “chiudono” la “U” costituita dai due pannelli 11 e 13 di più di 90° (ad esempio di 100-110°) in modo tale da facilitare l’inserimento dello sbozzato 4 ripiegato ad “U” all’interno della tasca 18; una volta che l’inserimento dello sbozzato 4 ripiegato ad “U” all’interno della tasca 18 è stato completato, le teste 21 e 22 di presa “aprono” la “U” costituita dai due pannelli 11 e 13 per disporre i due pannelli 11 e 13 perfettamente perpendicolari (ovvero con un angolo di esattamente 90°) al pannello 12. Secondo una preferita forma di attuazione, quando lo sbozzato 4 ripiegato ad “U” viene inserito nella tasca 18 del convogliatore 17 di incarto i due piegatori 47 mobili sono disposti nella posizione di disimpegno (illustrata ad esempio nelle figure 10 e 11) in cui ciascun piegatore 47 mobile è relativamente lontano dalla tasca 18 disposta nella stazione S1 di alimentazione per non interferire con l’inserimento dello sbozzato 4 nella tasca 18 stessa. Una volta che lo sbozzato 4 ripiegato ad “U” è stato inserito nella tasca 18 del convogliatore 17 di incarto, i due piegatori 47 mobili vengono portati nella posizione di impegno (illustrata ad esempio nella figura 12) in cui ciascun piegatore 47 mobile piega verso il basso una corrispondente linguetta 16 del pannello 12 dello sbozzato 4. I piegatori 47 mobili rimangono nella posizione di impegno delle alette 16 del pannello 12 fino a quando il movimento del convogliatore 17 di incarto non ha portato le alette 16 al di fuori dei piegatori 47 mobile stessi; immediatamente a valle dei piegatori 47 mobili sono disposti i piegatori 50 fisso che mantengono le alette 16 del pannello ripiegate verso il basso mentre il convogliatore 17 di incarto avanza lo sbozzato 4 lungo il percorso P di incarto (in particolare attraverso la stazione S2 di alimentazione).

La funzione dei piegatori 47 mobili e dei piegatori 50 fissi è di piegare e mantenere piegate verso il basso le alette 16 del pannello 12 dello sbozzato 4, in modo tale che nella stazione S2 di alimentazione le alette 16 del pannello 12 non ostacolino in alcun modo l’ingresso del gruppo 9 di confezioni 2 all’interno dello sbozzato 4 contenuto nella tasca 18 del convogliatore 17 di incarto.

L’unità 10 di incarto sopra descritta presenta numerosi vantaggi.

In primo luogo, l’unità 10 di incarto sopra descritta è estremamente flessibile, ovvero permette di variare molto rapidamente il formato (ovvero la dimensione) degli sbozzati 4.

Per variare il formato (ovvero la dimensione) degli sbozzati 4 è sufficiente modificare in modo opportuno le leggi di moto delle teste 21 e 22 di presa e tale variazione può venire fatta modificando via software (ovvero senza alcun tipo di intervento fisico) le leggi di moto dei motori 37, 40, 43 e 46 elettrici senza alcuna sostituzione negli elementi fisici dell’unità 10 di incarto. Inoltre, per variare il formato (ovvero la dimensione) degli sbozzati 4 è sufficiente modificare l’ampiezza delle tasche 18 del convogliatore 17 di incarto variando via software (ovvero senza alcun tipo di intervento fisico) la legge di moto di almeno uno dei due motori 29 e 32 elettrici senza alcuna sostituzione negli elementi fisici dell’unità 10 di incarto. In sostanza, tutte le operazioni di cambio formato per variare il formato (ovvero la dimensione) degli sbozzati 4 avvengono senza alcuna sostituzione negli elementi fisici dell’unità 10 di incarto e senza alcun tipo di intervento manuale da parte di un operatore.

Inoltre, l’unità 10 di incarto iniziale sopra descritta è anche di facile ed economica realizzazione.

Infine, l’unità 10 di incarto iniziale sopra descritta permette di raggiungere produttività molto elevate, in quanto nell’unità 10 di incarto sopra descritta gli sbozzati 4 vengono trattati in modo molto “gentile”, ovvero non vengono sottoposti a sollecitazioni meccaniche elevate (cioè non vengono sottoposti a accelerazioni/decelerazioni brusche).

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1) Unità (6) di incarto per la piegatura di uno sbozzato (4) in una macchina (1) impacchettatrice; l’unità (6) di incarto comprende: un convogliatore (17) di incarto provvisto di almeno una tasca (18) atta ad accogliere lo sbozzato (4); ed un dispositivo (19) di alimentazione per inserire lo sbozzato (4) all’interno della tasca (18) del convogliatore (17) di incarto; in cui il convogliatore (17) di incarto comprende: almeno un primo nastro (23) trasportatore che definisce una parete di fondo della tasca (18); ed un primo elemento (25) di riscontro, il quale sporge perpendicolarmente dal primo nastro (23) trasportatore e definisce una parete anteriore della tasca (18); l’unità (6) di incarto è caratterizzata dal fatto che il convogliatore (17) di incarto comprende: almeno un secondo nastro trasportatore che è separato dal primo nastro (23) trasportatore, è disposto parallelo ed affiancato al primo nastro (23) trasportatore, e definisce, assieme al primo nastro (23) trasportatore, la parete di fondo della tasca (18); ed un secondo elemento (26) di riscontro, il quale sporge perpendicolarmente dal secondo nastro trasportatore e definisce una parete posteriore della tasca (18).
2) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 1, in cui il convogliatore (17) di incarto comprende una pluralità di tasche (18) che sono disposte in successione, sono distanziate una dall’altra e sono delimitate anteriormente da un corrispondente primo elemento (25) di riscontro e posteriormente da un corrispondente secondo elemento (26) di riscontro.
3) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 2, in cui: ciascun primo elemento (25) di riscontro definisce unicamente la parete anteriore di una corrispondente tasca (18); e ciascun secondo elemento (26) di riscontro definisce unicamente la parete posteriore di una corrispondente tasca (18).
4) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui il convogliatore (17) di incarto comprende: due primi nastri (23) trasportatori provvisti di rispettivi primi elementi (25) di riscontro; e due secondi nastri (24) trasportatori provvisti di rispettivi secondi elementi (26) di riscontro ed intercalati ai primi nastri (23) trasportatori.
5) Unità (6) di incarto una delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui: il primo nastro (23) trasportatore è avvolto attorno a rispettive prime pulegge (26, 27) di estremità; il secondo nastro trasportatore è avvolto attorno a rispettive seconde pulegge (30, 31) di estremità disposte parallele ed affiancate alle prime pulegge (26, 27) di estremità; e le prime pulegge (26, 27) di estremità sono sfasabili rispetto alle seconde pulegge (30, 31) di estremità per variare l’ampiezza della tasca (18) in funzione del formato dello sbozzato (4).
6) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 5, in cui il convogliatore (17) di incarto comprende: un primo motore (29) che ruota una prima puleggia (28) di estremità motorizzata; ed un secondo motore (32) che è separato ed indipendente dal primo motore (29) e ruota una seconda puleggia (31) di estremità motorizzata.
7) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 5, in cui il convogliatore (17) di incarto comprende un unico motore (32) che ruota sia una prima puleggia (28) di estremità motorizzata, sia una seconda puleggia (31) di estremità motorizzata.
8) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 7, in cui almeno una puleggia (29; 31) di estremità motorizzata è meccanicamente sfasabile rispetto ad un albero motore del motore (32) per variare l’ampiezza della tasca (18) in funzione del formato dello sbozzato (4).
9) Unità (6) di incarto secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il dispositivo (19) di alimentazione comprende: una prima testa (21) di presa aspirante che impegna un primo pannello (11) dello sbozzato (4) disposto in un magazzino (20); una seconda testa (22) di presa aspirante che impegna un secondo pannello (13) dello sbozzato (4) disposto nel magazzino (20); e dispositivi (33, 34) attuatori per spostare le teste (21, 22) di presa da una posizione di prelievo in corrispondenza del magazzino (20), ad una posizione di rilascio in corrispondenza di un convogliatore (17) di incarto per inserire lo sbozzato (4) all’interno di una tasca (18) del convogliatore (17) di incarto stesso e quindi rilasciare lo sbozzato (4) ripiegato ad “U” all’interno della tasca (18) del convogliatore (17) di incarto.
10) Unità (6) di incarto secondo la rivendicazione 9, in cui i dispositivi (33, 34) attuatori imprimono durante lo spostamento dalla posizione di prelievo alla posizione di rilascio, un movimento relativo tra la prima testa (21) di presa e la seconda testa (22) di presa per determinare una piegatura ad “U” dello sbozzato (4) prima che lo sbozzato (4) entri nella tasca (18) del convogliatore (17) di incarto.
11) Metodo di incarto per la piegatura di uno sbozzato (4) in una macchina (1) impacchettatrice; il metodo di incarto comprende le fasi di: avanzare lungo un percorso (P) di incarto un convogliatore (17) di incarto provvisto di almeno una tasca (18) atta ad accogliere lo sbozzato (4); ed inserire, mediante un dispositivo (19) di alimentazione, lo sbozzato (4) all’interno della tasca (18) del convogliatore (17) di incarto; in cui il convogliatore (17) di incarto comprende: almeno un primo nastro (23) trasportatore che definisce una parete di fondo della tasca (18); ed un primo elemento (25) di riscontro, il quale sporge perpendicolarmente dal primo nastro (23) trasportatore e definisce una parete anteriore della tasca (18); il metodo di incarto è caratterizzato dal fatto che il convogliatore (17) di incarto comprende: almeno un secondo nastro trasportatore che è separato dal primo nastro (23) trasportatore, è disposto parallelo ed affiancato al primo nastro (23) trasportatore, e definisce, assieme al primo nastro (23) trasportatore, la parete di fondo della tasca (18); ed un secondo elemento (26) di riscontro, il quale sporge perpendicolarmente dal secondo nastro trasportatore e definisce una parete posteriore della tasca (18).