ITBO20000401A1 - Macchina per il confezionamento di articoli in confezioni blister . - Google Patents

Description

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente il confezionamento di articoli in relativi alveoli di un nastro alveolato, per la realizzazione di confezioni blister.

Sono note attualmente macchine automatiche cosiddette blisteratrici che consentono di realizzare confezioni blister, a partire da un nastro di materiale termoformabile. Le macchine citate provvedono a formare una serie ordinata di alveoli sul nastro termoformabile e a riempire tali alveoli con relativi articoli; gli alveoli vengono quindi chiusi ermeticamente mediante un film di sigillatura associato al nastro alveolato.

Più precisamente, le macchine blisteratrici note prevedono, disposte in linea, una stazione di carico di una o più bobine di nastro di materiale termoformabile, una stazione di termoformatura del nastro che si svolge dalla bobina in uso, una stazione di alimentazione degli articoli al nastro alveolato, una stazione di controllo della presenza degli articoli negli alveoli del nastro, una stazione di sigillatura del nastro alveolato e una stazione di tranciatura, in cui si opera la recisione del nastro alveolato per ottenere le singole confezioni blister. Le confezioni blister vengono quindi inviate a una macchina astucciatrice.

Tali macchine blisteratrici hanno una struttura assai rigida, che non consente quindi di adattarsi alle diverse esigenze degli impianti industriali. Le macchine blisteratrici note presentano inoltre un ingombro assai elevato, secondo la direzione longitudinale di sviluppo della linea. Anche tale ingombro longitudinale rappresenta ovviamente un limite notevole alle possibilità di impiego della macchina.

Lo scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai problemi citati, escogitando una macchina per il coniezionamento di articoli in confezioni blister presentante una struttura dotata di grande flessibilità di impiego.

Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire una macchina blisteratrice dotata di limitato ingombro longitudinale .

Un ulteriore scopo dell'invenzione è quello di fornire una macchina dotata di grande semplicità costruttiva e funzionale. Gli scopi citati vengono ottenuti in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.

Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:

- la fig.l illustra una vista frontale anteriore della macchina blisteratrice in oggetto;

- la fig.2 illustra una corrispondente vista posteriore di tale macchina blisteratrice;

- le figg.3, 4 e 5 illustrano, in una vista frontale anteriore, diverse configurazioni di impiego della macchina in oggetto;

- le figg.6 e 7 illustrano rispettivamente una vista dall'alto e una vista frontale anteriore di una unità di alimentazione degli articoli utilizzata nella macchina;

- le figg.8a e 8b illustrano una vista laterale di tale unità di alimentazione, secondo il verso indicato con freccia A in fig.7, rispettivamente in configurazione di apertura e di chiusura;

- la fig.9 illustra una vista dal basso di tale unità di alimentazione, secondo il verso indicato con freccia B in fig.7.

Con riferimento alle suddette figure, si è indicato nell'insieme con 1 una macchina per la realizzazione di confezioni blister. La macchina blisteratrice 1 è costituita da una serie di unità di tipo modulare, atte

ad essere opportunamente associate fra loro. Tali unità modulari presentano rispettivi involucri di foggia scatolare, atti ad essere vincolati reciprocamente mediante idonei organi di aggancio.

Più in particolare, la macchina blisteratrice 1 prevede una unità 3 di carico di una bobina 20 di un nastro 2 di materiale termoformabile, disposta preferibilmente in posizione centrale alla macchina.

Il nastro 2 che si svolge dalla bobina 20, in uscita dall'unità di carico 3, è condotto all'interno di una unità 4 di termoformatura, disposta in linea a monte della stazione di carico 3; nell'unità 4 di termoformatura il nastro 2 si sviluppa in direzione verticale, movendosi dal basso verso l'alto. All'interno dell'unità di termoformatura 4 opera un noto dispositivo 40 che determina la formazione di una serie ordinata di alveoli sul nastro 2 di materiale termoformabile. Il nastro alveolato così ottenuto viene deviato verso il basso e quindi ribaltato in direzione trasversale, in corrispondenza di un organo piegatore 41.

Il nastro alveolato 2 in uscita dall'unità di termoformatura 4 viene condotto all'interno di una unità 5 di alimentazione degli articoli 10 destinati al riempimento degli alveoli dello stesso nastro alveolato. L'unità di alimentazione 5 è disposta a fianco dell'unità di termoformatura 4 e in posizione sollevata in corrispondenza della parte superiore della stessa unità 4. L'unità di alimentazione 5 risulta opportunamente asportabile dalla macchina.

A tal fine, l'unità di alimentazione 5 è costituita da un involucro 50, di forma sostanzialmente scatolare, all'interno del quale sono disposti gli organi operativi 51, di per sé noti. L'involucro 50 è dotato di opportuni organi 52 di aggancio rapido alla struttura della macchina, in corrispondenza della citata unità di termoformatura 4 (si vedano in particolare le figg.6 e 7).

L'unità di alimentazione 5 prevede superiormente un canale 53 di ingresso degli articoli 10, opportunamente inclinato per portare tali articoli ai suddetti organi operativi 51. Il canale di ingresso 53 è atto ad essere chiuso, esternamente, da un idoneo coperchio 54.

L'unità di alimentazione 5 prevede inoltre un'apertura inferiore 55 per l'ingresso al suo interno del nastro alveolato 2 da riempire e un'apertura laterale 57 per l'uscita di tale nastro alveolato 2; in configurazione di montaggio, 1'apertura inferiore 55 è disposta affacciata a una corrispondente apertura dell'unità di termoformatura 4. Le aperture 55 e 57 sono atte ad essere chiuse da rispettivi coperchi 56, 58.

Il nastro alveolato 2 riempito con gli articoli 10, in uscita dalla unità di alimentazione 5, viene quindi condotto a una unità 6 di sigillatura in cui si attua la chiusura degli alveoli con un idoneo nastro 8 di sigillatura, mediante organi operativi 60 di tipo noto. Il nastro di sigillatura 8 si svolge da una relativa bobina 80 caricata sulla stessa unità 6.

Il nastro 2 sigillato è condotto infine a una unità 7 di tranciatura nella quale si opera la separazione delle singole confezioni blister. Nell'unità 7 opera un dispositivo di tranciatura 70 dotato di organi di recisione di tipo noto, atti a realizzare le singole confezioni blister.

La realizzazione modulare della macchina blisteratrice, mediante singole unità vincolate l'una all'altra in maniera amovibile, consente di ottenere una grande flessibilità di impiego. In pratica è possibile adattare la struttura della macchina alle diverse esigenze dell'impianto industriale.

E' possibile ad esempio separare le unità di carico 3, di termoformatura 4 e di alimentazione 5 dalle unità di sigillatura 6 e di tranciatura 7, come illustrato in fig.3 dove, per maggiore evidenza, le due parti della macchina sono separate da una parete 9.

La macchina può inoltre essere ampliata in maniera modulare con unità aggiuntive, come è illustrato in fig.4 dove è visibile una macchina dotata di una unità ausiliaria 13 di carico di una seconda bobina di nastro di materiale termoformabile. La macchina è ovviamente dotata, in tal caso, di mezzi di scambio automatico delle bobine, di tipo noto. In fig.5 è illustrata la rimozione dell'unità di alimentazione 5 dalla struttura della macchina, per procedere alla pulizia della stessa unità 5, in particolare all'atto del cambio del formato degli articoli da confezionare.

Infatti, durante le normali fasi di funzionamento della macchina, l'unità di alimentazione 5 consente il transito al suo interno del nastro alveolato 2 e 1'ingresso degli articoli 10 destinati a riempire gli alveoli di tale nastro 2.

Quando invece si deve procedere al cambio del formato degli articoli da confezionare o al cambio del tipo di tali articoli, dopo aver interrotto l'alimentazione degli articoli 10 e del nastro alveolato 2 all'unità 5, si provvede a sganciare la stessa unità 5 dalla struttura della macchina blisteratrice, agendo sugli organi 52 di aggancio rapido.

E' possibile quindi rimuovere l'unità di alimentazione 5 da pulire e montare al suo posto sulla macchina blisteratrice una analoga unità di alimentazione pulita, ovviamente predisposta per il nuovo formato o per il nuovo tipo di articoli da confezionare, come rappresentato con la linea tratteggiata 5a in fig.5.

L'unità di alimentazione pulita viene agganciata in maniera rapida alla struttura della macchina, mediante gli organi 52 (si veda fig.6), e consente una immediata ripresa della produzione, con evidenti benefici per la produttività dell'impianto.

L'unità di alimentazione rimossa viene invece portata nella zona adibita alla pulizia. Tale pulizia può essere eseguita agevolmente, in particolare ad esempio sterilizzando l'intera unità, senza interferire con il funzionamento della macchina. Al termine della fase di pulizia, l'involucro dell'unità di alimentazione viene chiuso ermeticamente mediante i coperchi 54, 56 e 58, applicati rispettivamente all'ingresso del canale 53 di alimentazione degli articoli e sulle aperture 55, 56 di transito del nastro alveolato 2 (figg.Bb e 9), in maniera da mantenere pulita la stessa unità. Tale unità di alimentazione viene quindi collocata in una zona apposita, in attesa della successiva fase di utilizzo.

La macchina in oggetto per il confezionamento di articoli in confezioni blister raggiunge pertanto lo scopo di realizzare una struttura dotata di grande flessibilità di impiego.

Una prerogativa della macchina blisteratrice in oggetto è costituita dal fatto di presentare un limitato ingombro longitudinale .

Ciò è ottenuto grazie a un più razionale sfruttamento della dimensione verticale e della dimensione trasversale della macchina. In particolare è da notare che l'unità di termoformatura 4 è sviluppata prevalentemente in altezza, con il nastro alveolato 2 mobile in direzione verticale in corrispondenza degli organi operativi 40; similmente il nastro 2 è mobile in direzione verticale in corrispondenza del dispositivo di tranciatura 70 dell'unità 7.

Quest'ultimo aspetto tecnico-funzionale è ottenuto prevedendo, a monte del dispositivo di tranciatura 70, una guida 80 per detto nastro alveolato 2, conformata secondo un arco di circonferenza, con angolo al centro di 90°, ed orientata in modo da convogliare verso l'alto lo stesso nastro alveolato 2; viene in tal modo a definirsi per quest'ultimo, a valle della guida 80, nell'ordine un tratto verticale ZI, un tratto incurvato Z2 (con concavità rivolta verso il basso), ed infine un tratto Z3 verticale che interessa il dispositivo di tranciatura 70.

Il tratto Z2 costituisce una sorta di polmone per il nastro alveolato 2 tra l'alimentazione continua del nastro a monte dello stesso tratto Z2 e il trascinamento a passo, a valle di quest'ultimo, del nastro medesimo operato dal dispositivo di tranciatura 70.

L'unità 5 di alimentazione degli articoli 10 è invece disposta a fianco della suddetta unità di termoformatura 4, così da recuperare integralmente l'ingombro longitudinale.

Un ulteriore vantaggio offerto dalla struttura modulare della macchina è dato dalla possibilità di eseguire a parte le operazioni di pulizia dell'unità di alimentazione 5, dopo averla rimossa dalla struttura della macchina, senza interferire con le fasi produttive della macchina stessa.

Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina per il confezionamento di articoli in confezioni blister, caratterizzata dal fatto che presenta una struttura modulare realizzata da unità associabili fra loro in maniera amovibile e comprendente una unità 3 di carico di una bobina 20 di un nastro 2 di materiale termoformabile; una unità 4 di termoformatura del detto nastro 2 che si svolge da detta bobina 20; una unità 5 di alimentazione degli articoli 10 al detto nastro 2 alveolato, disposta a fianco di detta unità di termoformatura 4; una unità 6 di sigillatura del detto nastro 2 alveolato; una unità 7 di tranciatura del detto nastro 2 alveolato per ottenere singole confezioni blister.
2. 2) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detta unità 3 di carico di detta bobina 20 di nastro termoformabile 2 è disposta in posizione centrale fra detta unità di termoformatura 4 e dette unità di sigillatura 6 e di tranciatura 7.
3. 3) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che all'interno di detta unità 4 di termoformatura detto nastro 2 si sviluppa in direzione verticale, movendosi dal basso verso l'alto in corrispondenza di mezzi 40 atti a determinare la formazione di una serie ordinata di alveoli sullo stesso nastro 2.
4. 4) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che all'uscita da detta unità 4 di termoformatura detto nastro alveolato 2 viene ribaltato in direzione trasversale, in corrispondenza di un organo piegatore 41, per l'alimentazione dello stesso nastro 2 a detta unità 5 di alimentazione degli articoli .
5. 5) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che all'interno di detta unità 7 di tranciatura detto nastro 2 si sviluppa in direzione verticale, in corrispondenza di mezzi 70 atti a determinare la formazione di dette singole confezioni blister.
6. 6) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che comprende una unità ausiliaria 13 di carico di una seconda bobina di nastro di materiale terraoformabile.
7. 7) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detta unità 5 di alimentazione degli articoli comprende un involucro 50 atto ad essere fissato in maniera amovibile alla struttura della macchina, a fianco di detta unità di termoformatura 4, e recante superiormente un canale 53 di alimentazione dei detti articoli 10 a organi operativi 51, disposti all'interno dello stesso involucro 50, detto involucro 50 presentando una prima apertura 55 per il transito al suo interno del detto nastro alveolato 2 da riempire e una seconda apertura 57 per l'uscita di detto nastro alveolato 2 riempito con i detti articoli 10.
8. 8) Macchina secondo la riv.7, caratterizzata dal fatto che dette aperture di ingresso 55 e di uscita 57 del detto nastro alveolato 2 sono atte ad essere chiuse da rispettivi coperchi 56, 58.
9. 9) Macchina secondo la riv.7, caratterizzata dal fatto che detto canale 53 di alimentazione degli articoli è atto ad essere chiuso, esternamente a detto involucro 50, da un coperchio 54.
10. 10) Macchina secondo la riv.7, caratterizzata dal fatto che detta apertura 55 di ingresso del detto nastro alveolato 2 è praticata sulla parete inferiore di detto involucro 50 e in configurazione di montaggio è disposta affacciata a una corrispondente apertura di detta unità 4 di termoformatura del detto nastro 2.
11. 11) Macchina secondo la riv. 5, caratterizzata dal fatto che all'interno di detta unità di tranciatura 7, a monte di detti mezzi 70 atti a determinare la formazione di dette singole confezioni blister, è prevista una guida 80 per il citato nastro alveolato, conformata in modo da orientare quest'ultimo verso l'alto a definire, nell'ordine, un tratto verticale Zi, un tratto incurvato Z2, con concavità rivolta verso il basso, ed infine un tratto verticale Z3 che interessa i suddetti mezzi 70.
12. 12) Macchina secondo la riv. 11, caratterizzata dal fatto che detta guida è conformata secondo un arco di circonferenza con angolo al centro di 90°.