IT9022344A1 - Apparecchio erogatore di liquidi sotto forma di getto nebulizzato, particolarmente quale nebulizzatore medicale - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un apparecchio erogatore da impiegare nell'erogazione di liquido sotto forma dì getto nebulizzato ed in particolare, ma non esclusivamente, nebulizzatori medicali.

E noto produrre una corrente di goccioline di liquido facendo vibrare una membrana traforata che ha una faccia posteriore in contatto con il liquido, in modo che goccioline siano espulse dal fori della membrana ad ogni periodo della vibrazione. La dimensione della goccìolìna prodotta dipenderà dalla dimensione del foro e, ai fini pratici, lo spessore della membrana tenderà ad essere dello stesso ordine di grandezza della dimensione del foro. Conseguentemente, non è stato prima d'ora possibile usare un tale apparecchio per la produzione dì un getto nebulizzato che fosse destinato ad applicazioni quali gli inalatori medicali, dove, per esempio, sì può rendere necessaria una dimensione della gocciolina inferiore ai 10 micron.

Dall 'US-4533082 è noto un apparecchio erogatore che comprende un alloggiamento definente una camera che, nell'uso, riceve un quantitativo di liquido da erogare, l'alloggiamento comprendendo un elemento traforato che definisce una parete anteriore della camera e che ha una faccia posteriore In contatto con il liquido durante l’uso, l'apparecchio comprendendo inoltre mezzi vibranti collegati all'alloggiamento ed azionabili per indurre in vibrazione la membrana traforata cosi da erogare goccioline di liquido attraverso la membrana traforata stessa.

La presente invenzione è caratterizzata dal fatto che l'alloggiamento comprende un elemento anulare avente una porzione anulare interna relativamente sottile collegata alla membrana traforata ed una porzione anulare esterna relativamente spessa collegata ai mezzi vibranti.

Un vantaggio di questa disposizione è che ai mezzi vibranti viene presentata un'impedenza acustica relativamente alta rispetto ad un'impedenza relativamente bassa riscontrabile nella porzione anulare interna, per cui l'ampiezza di vibrazione trasmessa all'elemento traforato viene amplificata durante la trasmissione di onde acustiche trasversali attraverso l'elemento anulare.

si rende perciò realizzabile una disposizione efficiente quando la membrana traforata sia fatta vibrare alle frequenze più alte favorite per la produzione di goccioline più piccole.

Di preferenza, l'elemento anulare comprende un disco definente un'apertura centrale delimitata dalla porzione anulare interna ed interessata dalla membrana traforata ed in cui lo spessore del disco si rastrema in direzione radialmente verso l'interno.

Un disco siffatto può essere considerato come un trasformatore d'impedenza nel quale la porzione anulare esterna è adattata in impedenza a mezzi vibranti come un trasduttore piezoelettrico e la porzione anulare interna è adattata in impedenza alla membrana traforata.

vantaggiosamente, il disco ha facce, anteriore e posteriore, che convergono ad un angolo di rastrematura che varia con il raggio in modo che la porzione anulare interna abbia un angolo di rastrematura minore di quello della porzione anulare esterna.

La membrana traforata può comprendere una lamina definente una schiera di fori attraverso 1 quali viene erogato liquido durante l'uso e può includere mezzi di supporto che supportano la lamina e comprendono un reticolo di elementi di supporto.

Tali mezzi di supporto hanno il vantaggio di conferire rigidità alle lamine che possono essere ricavate da materiale sottilissimo in modo da agevolare l'adozione di diametri del fori corrispondentemente piccoli. Un ulteriore sorprendente vantaggio è che la percentuale del fori che erogano goccioline viene esaltata dalla presenza di elementi di supporto e che i fori in stretta prossimità di un elemento di supporto dimostrano di avere maggiori possibilità di erogare goccioline di quante ne avrebbero altrimenti.

Opportunamente, gli elementi di supporto sono formati di pezzo con la lamina e comprendono porzioni ispessite della medesima.

Dì preferenza, ì mezzi di supporto comprendono una pluralità di elementi giacenti radialmente e distanziati clrconferenzlalmente, collegati ad un elemento di supporto definente una porzione centrale della lamina.

Si ritiene che una tale disposizione operi più efficacemente di mezzi di supporto in cui gli elementi a giacitura radiale s'incontrano in un punto centrale della lamina. La porzione centrale della lamina, definita dall'elemento anulare dì supporto, dimostra dì operare efficientemente nella produzione di goccioline.

Preferìbilmente, almeno una faccia anteriore della membrana traforata comprende una superfìcie repellente del lìquido, un idoneo rivestimento superficiale pub essere opportunamente applicato alla membrana per rendere la superfìcie repellente nei confronti del lìquido.

Un'operazione d'erogazione efficiente esige che la faccia anteriore della membrana non venga bagnata dal lìquido. L'uso di un rivestimento superficiale repellente del liquido inibisce tale bagnatura e migliora perciò l'efficienza.

Opportunamente, i mezzi vibranti comprendono un trasduttore collegato amovibilmente all'alloggiamento per cui, nell'uso, un alloggiamento dal quale sia stato erogato lìquido può essere sostituito con un ulteriore alloggiamento caricato dì liquido.

Vantaggiosamente, la membrana traforata definisce una schiera di fori provvisti ciascuno di una bocca svasata, formata nella faccia posteriore della membrana, cosicché il foro sì rastrema in sezione trasversale nella direzione verso una faccia anteriore della membrana.

La presenza della rastrematura facilita il flusso di liquido particolarmente quando il liquido da erogare contiene una sostanza partìcellare in sospensione. La presenza della rastrematura si ritiene valga a prevenire l'occlusione del fori per accumulo di materiale particellare.

Di preferenza, la membrana traforata comprende una lamina metallica elettroformata. Tali lamine possono essere prodotte ad un qualsiasi spessore desiderato e la dimensione e forma dei fori possono essere controllate ricorrendo ad un processo fotografico. Un risultato dì tale processo é la formazione dì fori rastremati su un lato della lamina, il che offre il particolare vantaggio sopra indicato.

Forme realizzativi preferite della presente invenzione verranno ora descrìtte a puro tìtolo d'esempio e con riferimento agli annessi disegni, nel quali:

La fìg. 1 è una sezione schematica dì un apparecchio erogatore impugnabile;

la fig. 2 è una sezione schematica dell'apparecchio dì flg. 1, collegato ad un'unità di controllo elettronica;

la fig. 3 è un alzato in sezione, della testa polverizzatrìce dell'apparecchio delle figg. 1 e 2;

le flgg. 4, 5, 6 e 7 sono alzati, in eezlone, dì ulteriori teste polverizzatrici alternative;

la fìg. 8 à una vista della faccia posteriore dì una membrana traforata per l'impiego in una testa polverizzatrìce di una qualsiasi delle precedenti figure;

la fig. 9 è un alzato, in sezione, dì una porzione a lamina traforata della membrana traforata delle fig. 8; e

la fig. 10 è una vista in pianta dì una porzione a lamina traforata della membrana traforata della fig. 8.

La flg. 1 mostra l'apparecchio erogatore 1, che è rappresentato da un inalatore impugnabile per impiego medicale. L'apparecchio 1 comprende un alloggiamento 2 definente una camera 3 che contiene liquido 4 da erogare.

L'alloggiamento 2 è montato su un involucro 5 Impugnabile all'interno del quale sono posti un circuito elettronico 6 di controllo e batterie 7. Un trasduttore 8 elettroacustico, del tipo piezoelettrico è montato sull'alloggiamento 2 ed è alimentato e controllato dal circuito 6 di controllo. Un boccaglio 9 calza scorrevolmente sull'Involucro 5 ed il movimento del boccaglio 9 rispetto all'involucro aziona un interruttore generale 10.

I dettagli costruttivi dell'alloggiamento 2 e del trasduttore 8 si possono osservare nella fig. 3. L'alloggiamento comprende un disco 11 avente un'apertura centrale 12 con una membrana traforata sottile 13 vincolata al disco in modo da sovrastare all'apertura. La costruzione di una membrana 13 idonea viene descritta qui di seguito con riferimento alle figg. 8 e 9. La membrana 13 à traforata da un gran numero di fori 25 dei quali soltanto alcuni compaiono nella fig. 3, a titolo di rappresentazione schematica. Il disco 11 ha una faccia anteriore 14 piana ed una faccia posteriore 15 troncoconica, per cui il disco si rastrema linearmente nello spessore, in direzione radialmente in dentro, verso la membrana traforata 13.

II disco 11 ha una periferia 16 dalla quale sporge posteriormente una porzione tubolare 17.

L'alloggiamento 2 include anche una base circolare 18 che s inserisce all'Interno della porzione tubolare 17 In modo che fra la base ed il disco 11 venga definita una camera 3. La base 18 ha una faccia anteriore 19 provvista di una rientranza centrale 20, per cui la camera 3 ha la sua massima profondità nella regione adiacente alla membrana 13.

una nervatura anulare 21 viene formata sulla base 18 perifericamente alla faccia anteriore 19 e si situa in una cava anulare 22 formata nel disco 11, chiudendo cosi la camera 3 a tenuta. Uno spazio anulare 29 viene formato fra la porzione tubolare 17 e la base 18.

Il trasduttore 8 è un elemento piezoelettrico ad anello circolare ed è vincolato ad un'estremità posteriore 23 della porzione tubolare 17.

Il trasduttore 8 è disposto in modo che, allorquando eccitato con una tensione alternata, il trasduttore si espanda e si contragga radialmente imprimendo alla porzione tubolare 17 una vibrazione ultrasonica. Lo spessore dell'estremità posteriore 23 (misurato nella direzione in cui è fatta vibrare dal trasduttore) è notevolmente maggiore dello spessore del disco 11 in corrispondenza del punto di contatto con la membrana 13. Il disco 11 sì flette in risposta al movimento radialmente verso l'esterno del trasduttore per effetto dì rotazione attorno alla nervatura anulare 21, così da spostare la membrana 13 assialmente verso la base 18. All'atto della contrazione radiale del trasduttore 8, l'effetto di rotazione attorno alla nervatura 21 provoca la flessione del disco, allontanando perciò la membrana 13 dalla base 18. A frequenze ultrasoniche, però, il movimento del disco 11 può essere caratterizzato meglio in termini di , trasmissione di moto ondulatorio acustico trasversale in direzione radialmente verso l'interno attraverso il disco 11. La rastrematura presente nella conformazione del disco 11 ha per effetto di far aumentare progressivamente l'ampiezza di tali vibrazioni trasversali, nella direzione radialmente verso l'interno, massimizzando così lo spostamento assiale della membrana 13. L'aumento di ampiezza si associa all'impedenza decrescente del disco 11 nella direzione radialmente verso l'interno.

Nell’uso, per l'erogazione di lìquido, l'apparecchiatura 1, viene retta con un orientamento per cui il liquido 4 si trova in contatto con la superficie posteriore 24 della membrana traforata 13. Prima dell'azionamento del trasduttore 8, non si avrà in generale perdita di liquido attraverso i fori 25 nella membrana 13, poiché una superficie del liquido formata nei fori avrà generalmente tensione superficiale sufficiente ad opporsi all'efflusso di liquido. L'operazione di erogazione viene avviata dall'utente azionando l'interruttore 10 in modo che il trasduttore 8 sia eccitato a vibrare a frequenze ultrasoniche. Questa vibrazione viene condotta dal disco 11 alla membrana traforata 13. Durante il moto retrogrado della membrana vibrante 13, un innalzamento istantaneo di pressione del liquido adiacente alla membrana determina il superamento della tensione superficiale e l'espulsione di goccioline di liquido attraverso 1 fori 25.

Una nebbia fine di liquido atomizzato viene erogata attraverso la membrana 13 entro il boccaglio 9 e viene inalata dall'utente.

L'apparecchiatura 1 è rappresentata nel suo orientamento normale per l'erogazione orale In cui la membrana 13 è approssimativamente verticale.

Il proseguimento dell'operazione porterà ad esaurire la quantità di liquido all'interno della camera 4, per cui alla fine, l'erogazione non sarà più possìbile una volta che non sì abbia liquido in contatto con la superfìcie posteriore 24 della membrana 13. La rientranza 20 nella base 18 assicura che la massa del lìquido venga immagazzinata adiacente alla membrana 13, minimizzando in tal modo la quantità dì lìquido che va sprecato quando nella camera 3 rimane liquido insufficiente al proseguimento dell'operazione dì erogazione.

L'apparecchio 1 può essere programmato per erogare una dose prefissata di liquido nebulizzato, per mezzo di un temporizzatore, nell’ambito del circuito 6 di controllo, che permetta di eccitare il trasduttore 8 per un lasso di tempo prefissato. Il circuito 6 di controllo può essere programmato per mezzo di un'unità 26 di controllo elettronica come mostrato schematicamente nella fig. 2, l'unità di controllo avendo una tastiera 27 per l'immissione di dati.

Una volta che la scorta di liquido 4 sia stata esaurita o consumata in misura tale da essere inutilizzabile, un alloggiamento 2 di ricambio, contenente una nuova scorta di liquido, può essere applicato all'involucro 5.

L'alloggiamento 2 è predisposto per essere ricevuto in accoppiamento scorrevole all’interno del trasduttore 8, per comodità di ricambio.

L'alloggiamento 2 ed il trasduttore 8 costituiscono congiuntamente una testa polverizzatrice 28. Verrà ora descritta una testa polverizzatrice 30 alternativa come mostrato in fig. 4. Numeri di riferimento corrispondenti a quelli.delle precedenti figure vengono usati laddove appropriato per elementi corrispondenti.

La testa polverizzatrice 30 alternativa ha una base 18 includente una flangia anulare 31 che costituisce una parete laterale della camera 4. La flangia 31 ha un labbro 32 al quale è vincolato il disco 11 in modo che una porzione periferica 33 del disco sporga radialmente verso l'esterno dalla flangia 31.

La base 18 della testa polverizzatrice alternativa 30 include una porzione 34 sporgente radialmente ed un trasduttore piezoelettrico 8 si situa all'esterno della flangia 31 in contatto con la porzione periferica 33 del disco 11 e con la porzione 34 sporgente radialmente della base 18. Il trasduttore 8 è di un tipo che produce espansione e contrazione assiale allorquando eccitato, per cui quando viene azionato dal circuito 6 di controllo, esso produce vibrazione ultrasonica della porzione periferica 33.

Questa vibrazione viene comunicata per effetto di rotazione attorno al labbro 32, alla membrana traforata 13. Onde ultrasoniche trasversali trasmesse radialmente verso l'interno attraverso il disco 11 sono amplificate in virtù di una rastrematura lineare del disco 11.

Il liquido 4 in contatto con la superficie posteriore della membrana 13 viene erogato attraverso fori 25 come nebbia atomizzata fine.

Un'ulteriore testa polverizzatrice 40 alternativa è illustrata nella fig. 5 e verrà descritta usando numeri di riferimento corrispondenti a quelli delle precedenti figure laddove appropriato per elementi corrispondenti. La testa polverlzzatrice 40 Include un disco 11 avente una faccia anteriore 14 piana ed una faccia posteriore 41 imbutita. La faccia posteriore 41 è profilata in modo che lo spessore del disco 11 si rastremi radialmente verso l'interno in modo approssimativamente esponenziale. Il disco 11 include una porzione tubolare 42 estesa posteriormente ed avente una superficie interna 43 che si raccorda dolcemente alla superficie posteriore 41. Una piastra 44 è posta all'interno della porzione tubolare 42 in modo da costituire una parete posteriore della camera 4. Un trasduttore 45 a disco piezoelettrico è vincolato centralmente alla piastra 44 ed è di un tipo che sì espande e contrae radialmente allorquando eccitato.

Nell'uso, il trasduttore 45 viene eccitato in modo da vibrare radialmente a frequenze ultrasoniche e questa vibrazione viene comunicata alla porzione tubolare 42 attraverso la piastra 44. Il moto ondulatorio trasversale si propaga attraverso la porzione tubolare in direzione assiale ed è condotto lungo un tragitto curvo che segue approssimativamente la curvatura della superficie posteriore 41 per mettere la membrana traforata 13 in vibrazione. L'ampiezza di questa vibrazione viene amplificata progressivamente in virtù dello spessore rastremato del disco 11.

La piastra 44 ed il trasduttore 45 sono rimpiazzabili unitamente al disco 14 quando nell'apparecchio 1 venga inserito un nuovo alloggiamento 2 con una nuova scorta di liquido 4.

un'ulteriore testa polverlzzatrlce.50 alternativa compare illustrata nella flg. 6 e viene descritta con numeri di riferimento corrispondenti a quelli della fig. 5 per elementi corrispondenti, ogni qualvolta appropriato.

La testa polverlzzatrlce 50 include un disco 11 avente una faccia posteriore 41 lmbutlta ed una porzione tubolare 42. una superfìcie interna 43 della porzione tubolare 42 ò conformata a gradino per mettere a disposizione uno spallamento 51 contro il quale si situa ed è vincolata una piastra 44. La piastra 44 supporta un trasduttore 45 a disco centrale disposto per far vibrare radialmente la membrana.

La testa polverlzzatrlce 50 differisce dalla testa polverlzzatrlce 40 della flg. 5 per il fatto che la porzione tubolare 42 è più sottile in larghezza radiale rispetto alla corrispondente porzione tubolare della fig.

5 e fornisce uno spallamento 51 per il posizionamento certo della piastra 44.

Lo spessore della membrana 13 nell'apparecchio di cui sopra può essere tipicamente nell'intervallo fra 1 e 80 micron. La dimensione dei fori 25 può essere tipicamente nell'intervallo fra 1 e 200 micron, a seconda della dimensione delle goccioline richiesta. L'apparecchio è però particolarmente utile nelle applicazioni in cui si richiedono goccioline minute per cui lo spessore della membrana 13 e la dimensione dei fori 25 sono inferiori a 20 micron. La membrana 13 può essere provvista di fori 25 di dimensione uniforme oppure disuniforme, a seconda della distribuzione dimensionale delle goccioline richiesta.

Un'ulteriore testa polverizzatrice 60 alternativa è mostrata nella flg. 7, dove numeri di riferimento corrispondenti a quelli delle figure precedenti sono impiegati laddove appropriato per elementi corrispondenti .

La testa polverizzatrice 60 ha un disco 11 ricavato da lega d'alluminio ed avente una faccia anteriore ,circolare piana 14 con diametro di 22 mm. Un trasduttore 8 piezoelettrico anulare, avente un raggio interno di 10 mm è vincolato ad una porzione periferica 61 della faccia anteriore 14 in modo da risultare distanziato radialmente da un'apertura circolare centrale 12 del disco Il avente un diametro di 4 mm.

Il disco il si rastrema in spessore nella direzione radialmente verso l'interno per cui una faccia posteriore 15 del disco 11 ha una porzione anulare esterna 62 che si rastrema ad un angolo di 20° rispetto alla faccia anteriore 14, allorché viltà in fazione radiala, ad una porzione anulare interna 63 che sì rastrema ad un angolo di 10° rispetto alla faccia anteriore 14 piana. La porzione anulare interna 63 si congiunge alla porzione anulare esterna 62 in corrispondenza di un'interfaccia circolare 64 che è adiacente al bordo radialmente interno 65 del trasduttore 8. Il trasduttore 8 risulta perciò vincolato ad una porzione eeterna 66 relativamente spessa, una porzione interna 67 relativamente snellita del disco 11 definisce l'apertura 12.

una membrana traforata 13, sovrasta all'apertura 12 ed è vincolata ad una porzione marginale 68 della porzione interna 67. La membrana traforata 13, come mostrato nelle figg. 8 e 9, è costituita da una lamina 69 di nickel avente un supporto 70 ricavato di pezzo sotto forma dì un retìcolo avente simmetria circolare come mostrato in fig. 8.

Il supporto 70 comprende elementi ispessiti 72, 73 e 74 della membrana 13 definenti una serie di aperture 71 che mettono allo scoperto corrispondenti porzioni della lamina 69. il supporto 70 ha un elemento anulare esterno 72 che è collegato ad un elemento anulare interno 73 da elementi radiali 74 definenti fra di essi le aperture 71. Un'apertura centrale 75 è definita all'interno dell’elemento anulare interno 73, mettendo cosi allo scoperto una porzione centrale 76 della lamina 69. la membrana 13 è realizzata con un processo di •lettroformatura nel qual· nickel viene elettrodepoaitato su zone prescelte di un substrato mascherato mediante un processo fotografico, e la lamina 69 risultante viene quindi staccata dal substrato. L'elemento anulare esterno 72 del supporto 70 è vincolato alla porzione marginale 68 in modo che la vibrazione del disco sia condotta attraverso il supporto alla lamina 69.

La membrana 13 è rivestita con un rivestimento 80 repellente nei confronti del liquido, ricorrendo ad un processo di trattamento superficiale reperibile commercialmente, nel quale particelle sub-microniche di politetrafluoroetilene vengono incorporate ad una matrice di nickel-fosforo che viene applicata autocataliticamente al materiale di nickel della lamina 69 e del supporto 70. Una piccola percentuale di fosforo depositato con il nickel migliora la resistenza alla corrosione della finitura risultante.

Come mostrato nelle fig. 9 e 10, la lamina 69 include una schiera regolare di fori circolari 77 ed ha una faccia anteriore 78 alla quale è vincolato il supporto 70. La lamina 69 ha una faccia posteriore 79 che si trova normalmente in contatto con il liquido 4 ed i fori 77 sono svasati in modo che la sezione trasversale di ciascun foro si restringa in direzione dalla faccia posteriore 79 verso la faccia anteriore 78.

I fori 77 ottenuti nella lamina 69 hanno diametro di 3 micron e spaziatura di 25 micron. Le goccioline risultanti si formano nell'intervallo fra 5 e 7 micron allorquando si eroghi un prodotto farmaceutico in soluzione acquosa. Questa dimensione delle goccioline essendo idonea a convogliare prodotti nebulizzati verso i polmoni di un paziente. Si ottiene una tipica portata nell'intervallo fra 10 e 20 millimetri cubi al secondo, la portata dipendendo dalla potenza e dalla frequenza di pilotaggio del trasduttore 8.

La lamina 69 include approssimativamente 1500 fori 77 del quali, nell'uso, emetterà goccioline soltanto una percentuale. I fori 77 che emettono goccioline tendono a concentrarsi in regioni adiacenti agli elementi ispessiti 72, 73 e 74, come anche nella porzione centrale 76. Il numero di tali fori 77 che emettono goccioline dipenderà anche dall’ampiezza della vibrazione indotta nella membrana 13 ed In un tipico esempio la percentuale di fori che emette goccioline corrisponde approssimativamente ai 10%.

La .dimesnione delle goccioline prodotte dipende strettamente dal diametro dei fori 77, cosicché per applicazioni diverse può risultare necessario l'impiego di una lamina avente dimensione dei £ori differenti. L'apparecchio secondo la presente invenzione può essere utilizzato per erogare prodotti in soluzione oppure in sospensione. Prodotti farmaceutici richiederanno in generale la presenza di un preservante in soluzione acquosa, come ad esemplo cloruro di benzalconlo che ha tendenza a ridurre la tensione superficiale della soluzione risultante. Quando si erogano soluzioni siffatte, è particolarmente importante che la lamina 79 sia trattata con un rivestimento repellente del lìquido e che la superficie esterna della lamina sia per quanto possibile levigata, onde ridurre la tendenza della soluzione a bagnare la superficie esterna della lamina. E' possibile far uso dì rivestimenti repellenti del liquido alternativi, come ad esempio sileni, fluorosilani, particelle micronizzate di PTFE (polltetrafluoroetllene) e PTFE applicato e riscaldato in sìtu in modo da formare un rivestimento conforme.

Il circuito 6 dì controllo include un semplice circuito oscillatore disposto per pilotare il trasduttore 8 ad una frequenza compresa tipicamente nella gamma fra 3 kHz e 1 MHz scelta per corrispondere alla frequenza dì risonanza del trasduttore in modo da massimizzare l'efficienza. La frequenza di risonanza del trasduttore 8 viene adattata a quella del disco 11 in modo da ottenere ampiezza di vibrazione massima in corrispondenza della membrana 13.

La camera 3 contenente il liquido 4 è una camera chiusa che non avrebbe normalmente mezzi di alcun genere per Indurre all'interno della camera stessa pressione in eccesso. L'emissione di goccioline del getto nebulizzato attraverso la membrana 13 si .ottiene nelle forme realizzative di cui sopra esclusivamente mediante vibrazione della membrana e non mediante l'applicazione al liquido di pressione in eccesso con altri mezzi.

La vibrazione della membrana 13 ottenuta con l'apparecchio della presente invenzione non si affida alla trasmissione delle onde ultrasoniche attraverso il liquido 4, per cui si evitano problemi associati alla cavitazione nel liquido.

L'apparecchio funzionerà con qualsiasi orientamento purché il livello del liquido 4 nella camera 3 sia tale da mantenere il liquido stesso in contatto con la superficie posteriore 79 della membrana traforata 13.

L'apparecchiatura può essere dotata facoltativamente di un sensore reagente all'inalazione da parte dell'utente attraverso il boccaglio. Il circuito di controllo potrà allora essere programmato per erogare soltanto dopo che sia stato rilevato l’inizio dell 'inalazione .

La cìrcuiteria di controllo per l'apparecchio può Includere una memoria e microprocessore per monltorare 11 volume erogato cumulativo e controllare la durata dell'erogazione e l'intervallo di tempo fra erogazioni successive. L'apparecchio può anche essere dotato facoltativamente di Indicatori visivi od acustici per segnalare ad esempio, il tempo trascorso dall'ultimo utilizzo, segnalare che il liquido restante è pressoché esaurito ed indicare che è il momento del ciclo d'erogazione successivo.

come alternativa la membrana può essere dotata di fori che non siano circolari, in alternativa ancora, le membrana può essere costituita da una lamina traforata priva di supporto. Dove una membrana sia provvista dì un supporto, il supporto può avere simmetria non circolare ed essere, ad esemplo, nella forma dì un reticolo rettangolare.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio erogatore (1) che comprende un alloggiamento (2) definente una camera (3) che, nell'uso, riceve un quantitativo di liquido (4) da erogare, l'alloggiamento comprendendo una membrana traforata (13) che definisce una parete anteriore della camera e che ha una faccia posteriore (24) in contatto con il liquido durante l'uso, l'apparecchio comprendendo inoltre mezzi vibranti (8) collegati all'alloggiamento ed azionabili per indurre in vibrazione la membrana traforata cosi da erogare goccioline di liquido attraverso la membrana traforata stessa, in cui l'alloggiamento comprende un elemento anulare (11) avente una porzione anulare interna (68) relativamente sottile collegata alla membrana traforata ed una porzione anulare esterna (66) relativamente spessa collegata ai<* >mezzi vibranti.
2. 2. Apparecchio erogatore come rivendicato nella rivendicazione 1, in cui l'elemento anulare comprende un disco (11) definente un'apertura centrale (12) delimitata dalla porzione anulare interna ed interessata dalla membrana traforata ed in cui lo spessore del disco si rastrema in direzione radialmente verso l'interno.
3. 3. Apparecchio erogatore come rivendicato nella rivendicazione 2, in cui il disco ha facce anteriore e posteriore (14, 15), che convergono ad un angolo di raetrematura che varia con 11 raggio In modo che la porzione anulare Interna abbia un angolo di raetrematura minore di quello della porzione anulare esterna.
4. 4. Apparecchio erogatore come rivendicato in qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la membrana traforata comprende una lamina (69) definente una schiera di fori, (25) attraverso 1 quali viene erogato liquido durante l’uso e mezzi (70) di supporto che supportano la lamina e comprendono un reticolo di elementi (72, 73, 74) di supporto.
5. 5. Apparecchio erogatore come rivendicato nella rivendicazione 4, in cui gli elementi di supporto sono realizzati di pezzo con la lamina e ne costituiscono porzioni ispessite.
6. 6. Apparecchio erogatore come rivendicato in qualsiasi delle rivendicazioni 4 e 5, in cui i mezzi di supporto comprendono una pluralità di elementi (74) giacenti radialmente e distanziati circonferenzialmente, collegati ad un elemento (73) di supporto definente una porzione centrale della lamina.
7. 7. :IApparecchio erogatore come riv|endicato in qualsiasi rivendicazione precedente, in cui almeno una faccia anteriore (78) della membrana traforata comprende una superficie (80) repellente del liquido.
8. 8. Apparecchio erogatore come rivendicato in qualsiasi rivendicazione precedente, in cui i mezzi vibranti comprendono un trasduttore collegato amovibilmente all'alloggiamento per cui, nell'uso, un alloggiamento dal quale sia stato erogato liquido può essere sostituito con un ulteriore alloggiamento caricato di liquido.
9. 9. Apparecchio erogatore come rivendicato in qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la membrana traforata definisce una schiera di fori (25) provvisti ciascuno di una bocca svasata formata nella faccia posteriore della membrana, cosicché il foro si rastrema in sezione trasversale nella direzione verso una faccia anteriore della membrana.
10. 10. Apparecchio erogatore come rivendicato in qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la membrana traforata comprende una lamina metallica elettroformata.