ITTO970339A1 - Distributore - Google Patents

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ITTO970339A1
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IT
Italy
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chemical
diluent
dispenser
distributor
housing
Prior art date
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IT97TO000339A
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Inventor
John Ross Spriggs
Loleta T Tolliver-Rogers
Daniel K Boche
Ronald Bruce Howes
Douglas Sherwin Hoerning
Original Assignee
Ecolab Inc
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Description

Descrizione a corredo di una domanda di brevetto per Invenzione dal titolo: DISTRIBUTORE,
DESCRIZIONE
RIFERIMENTI TECNICI DELL IINVENZIONE
Campo dell'invenzione
Questa invenzione si riferisce generalmente ad un distributore di sostanze chimiche per operazioni di lavaggio e in modo più particolare ad un distributore di sostanze chimiche che utilizza una confezione di prodotto chimico estraibile sotto pressione, un indicatore di livello basso, un dispositivo di controllo di compensazione della temperatura per variare il tempo di distribuzione del distributore in risposta alla temperatura del diluente.
Descrizione Della Precedente Tecnica
L'uso di distributori per distribuire un prodotto solido tramite l'uso di acqua o di altri diluenti è ben noto nella tecnica. Tali distributori possono essere usati per molti scopi, uno dei quali è quello di fornire detergente e/o sbiancante per operazioni di lavaggio. I problemi sorgono quando è necessario per l'operatore maneggiare fisicamente o toccare certe sostanze chimiche, come ad esempio lo sbiancante. Di solito, la confezione in cui lo sbiancante è contenuto deve essere capovolta per mettere lo sbiancante in un distributore. Tale manipolazione dello sbiancante presenta problemi nel tenere lo sbiancante dentro la confezione mentre si posiziona la confezione sopra il ricettacolo appropriato nel distributore.
La presente invenzione si indirizza a tale problema e fornisce un contenitore ad estrazione sotto pressione per contenere lo sbiancante, o altri prodotti simili che sono pericolosi da maneggiare, ed utilizza un meccanismo di rilascio sul distributore per permettere allo sbiancante di essere rilasciato e messo nel distributore. Una volta che il distributore è stato attivato ed una soluzione d'impiego è disponibile, essa deve essere condotta dal distributore a un luogo adatto per l'uso. Quando viene usato tale distributore con una lavatrice, il metodo più generalmente accettato di collegare il condotto esterno alla macchina lavatrice è quello di ricavare un foro nella copertura di lamiera metallica del coperchio a cerniera. Un raccordo viene quindi installato ed il tubo viene collegato al raccordo. Inoltre, possono essere aggiunti raccordi tagliando o smontando le tubazioni e/o tagliando il tamburo esterno della macchina. Questi metodi hanno conseguenze negative come ad esempio la corrosione, l'interferenza con il funzionamento del coperchio a cerniera, l'interferenza con il bucato, e perdita interna di liquidi. La presente invenzione affronta questo problema della tecnica precedente e fornisce un collettore d’iniezione delle sostanze chimiche che può essere facilmente attaccato alla macchina lavatrice ed utilizza lo spazio formato tra la macchina ed il coperchio incernierato.
Un problema addizionale associato ai distributori che hanno bisogno dì essere ricaricati è quello di avvertire l'operatore che il livello di prodotto chimico è basso ed ha bisogno di essere di nuovo riempito. Ci sono molti sistemi sofisticati e costosi per raggiungere questo scopo. Essi includono dispositivi fotoelettrici che usano una sorgente di luce diretta su un sensore fotoelettrico che controlla un segnale elettrico che attiva un allarme acustico o visivo, avvertendo quindi l'utente. Sono stati usati altri dispositivi più semplici come ad esempio mantenere semplicemente una luce accesa all'interno di un distributore e quindi, quando il livello del prodotto scende, i raggi diffusi della luce possono essere visti attraverso una spia visiva. Tuttavia, tali sistemi non sono efficaci in quanto l'operatore ha difficoltà a vedere la luce brillare attraverso la spia visiva. La presente richiesta di brevetto ha risolto i problemi associati con i dispositivi della precedente tecnica e ha fornito mezzi semplici a basso costo per avvertire l'operatore che riempia dì nuovo di sostanza chimica il distributore tramite l'impiego di una lampada focalizzata ad alta intensità.
Un altro problema trovato nei distributori di sostanze chimiche solide, come pure in generale in altri distributori, è quello di controllare accuratamente la quantità di prodotto chimico distribuito. Per esempio, alcuni distributori di sostanze chimiche solide controllano la quantità del prodotto distribuito monitorizzando la concentrazione del prodotto chimico in una diluizione d'impiego con un sensore di conduttività. Tali sensori, tuttavia, sono costosi e complessi, e possono essere non economici nell'impiego in certe applicazioni a basso costo.
Per esempio, in certe applicazioni per lavatrici, può essere non economico l'utilizzo di un sensore a conduttività. In queste applicazioni, quindi, un distributore a basso costo viene spesso usato il quale distribuisca una predeterminata quantità di prodotto chimico basando la distribuzione su di una velocità costante di distribuzione e facendo funzionare il distributore per un periodo di tempo fissato. Tuttavia, è stato trovato che nella realtà è difficile o impossibile controllare molti dei parametri operativi i quali possono alterare la velocità di distribuzione del distributore. Quando la velocità di distribuzione del distributore cambia durante il funzionamento, la quantità totale di prodotto chimico distribuito cambia in rapporto ad esso. In modo particolare in molte applicazioni di lavaggio, se il dosaggio effettivo del prodotto distribuito da un distributore è basso, la prestazione detergente e quella complessiva vengono ridotte. Se l'effettivo dosaggio del prodotto è alto, può avvenire un'eccessiva saponificazione ed i costi della sostanza chimica possono aumentare.
Un particolare parametro operativo che può influenzare la velocità di distribuzione è la temperatura del diluente. In modo particolare nei distributori di sostanze chimiche solide quando il diluente incontra una sostanza chimica e scioglie la sostanza chimica per formare una diluizione d'impiego, è stato trovato che la temperatura del diluente influenza in modo significativo la velocità di distribuzione del prodotto chimico. A meno di controllare in modo preciso la temperatura del diluente, che è difficile se non impossibile da fare nel luogo d'impiego, non c'è alcun modo sicuro di controllare la quantità totale di prodotto distribuito con un distributore a tempo fisso. La presente invenzione affronta questo problema della tecnica precedente e fornisce un apparato ed un metodo di distribuzione in cui il tempo di distribuzione di un distributore è variato in modo dinamico in risposta alla temperatura del diluente durante il funzionamento del distributore.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
In una delle realizzazioni, l'invenzione è un collettore di iniezione del prodotto chimico per l'impiego con una lavatrice del tipo avente un'apertura alla sua sommità e un coperchio. Il coperchio è di dimensione più piccola dell’apertura in modo da formare uno spazio tra la sommità ed il coperchio. Il collettore include un raccordo adatto a ricevere un tubo flessibile proveniente dal distributore di sostanze chimiche. Un alloggiamento, avente una cavità interiore, è in comunicazione fluida con il raccordo. L'alloggiamento ha inoltre una parte inferiore di fondo. Viene anche fornito un dispositivo per posizionare il collettore sulla sommità della lavatrice in prossimità dello spazio compreso tra la parte superiore ed il coperchio. Il mezzo di posizionamento è collegato in modo funzionale all'alloggiamento. Uno sbocco è in comunicazione con una cavità. Lo sbocco è generalmente allungato ed ha una larghezza inferiore alla larghezza dello spazio tra coperchio e sommità. In un'altra delle realizzazioni, l'invenzione è un distributore avente un indicatore del livello del prodotto chimico. Il distributore include un alloggiamento avente una cavità interna per depositare i prodotti chimici che devono essere distribuiti. Una sorgente di luce focalizzata viene posizionata su una parete dell'alloggiamento in una posizione commisurata al livello del prodotto chimico che deve essere controllato. Una spia visiva viene localizzata sulla parete opposta dell'alloggiamento in generale allineamento con la sorgente di luce focalizzata, in cui la luce focalizzata è indirizzata verso la spia visiva. Quando il livello del prodotto chimico è sopra la linea tra la spia visiva e la sorgente di luce, la luce viene bloccata prima di raggiungere la spia visiva e quando il prodotto chimico si abbassa, la sorgente focalizzata di luce splende attraverso la spia visiva e può essere facilmente vista da un opératore. In una delle realizzazioni preferite, la sorgente di luce è un diodo che emette luce ad alta intensità avente un angolo di visione inferiore a 6°, e preferibilmente a 4° ed un'intensità superiore a 10.000 mcd.
In un'altra realizzazione, l'invenzione è un distributore per distribuire un prodotto chimico che viene sciolto per mezzo di un diluente. Il distributore include un alloggiamento per ricevere un prodotto chimico. L'alloggiamento ha una cavità interna, una sommità aperta, ed uno sbocco. £' inoltre fornito un mezzo per spruzzare un diluente sul materiale solido per sciogliere il prodotto chimico. Una confezione rifornisce il prodotto chimico al distributore. La confezione include un contenitore avente una cavità interna ed un'estremità aperta che include una parete periferica che delimita un'apertura nel contenitore. Un diaframma viene montato sulla parete periferica ed attraversa una porzione dell'apertura. Il diaframma ha una pluralità di elementi flessibili che si estendono verso l’interno. Gli elementi flessibili sono fatti di un materiale semi rigido e sono dimensionati in modo da impedire la rimozione del prodotto chimico quando si trovano in una prima posizione. Gli elementi flessibili sono adatti ad essere spostati dal centro del contenitore verso una seconda posizione/ in cui il prodotto chimico non inibisce più la rimozione del prodotto chimico- Una flangia viene montata sull'alloggiamento vicino alla sommità aperta. La flangia viene dimensionata e configurata in modo da spostare gli elementi flessibili da una prima posizione verso una seconda posizione quando la confezione viene messa sopra la flangia, per cui il prodotto chimico può quindi cadere dal contenitore nella cavità dell'alloggiamento.
In un'altra realizzazione, l'invenzione è un apparato ed un metodo di distribuzione in cui il tempo di distribuzione di un distributore viene variato in modo dinamico in risposta alla temperatura del diluente durante il funzionamento del distributore. Monitorizzando in modo dinamico la temperatura e regolando il tempo di distribuzione mentre il distributore lavora, si possono compensare i cambiamenti nella temperatura del diluente sia tra i cicli di distribuzione sia all'interno dei cicli individuali di distribuzione, offrendo quindi una migliorata accuratezza di distribuzione. Un sensore di temperatura a basso costo come ad esempio un termistore può essere usato per monitorare la temperatura del diluente ad intervalli periodici. Una tabella o un'equazione che metta in correlazione la velocità di distribuzione del distributore per un dato prodotto alla temperatura del diluente può essere aggiunta al fine di determinare la velocità istantanea di distribuzione a ogni intervallo, come pure una quantità o una dose parziali che rappresentano il volume o la dose del prodotto chimico distribuito durante l'intervallo di tempo alla velocità istantanea di distribuzione. La quantità parziale può essere aggiunta al totale progressivo delle quantità parziali precedenti, in modo tale che la quantità o dose totale del prodotto distribuito sia mantenuta nel totale progressivo. Il distributore può venire chiuso quando il totale progressivo raggiunge la quantità o dose desiderata di prodotto che deve essere distribuita. Quindi, secondo un aspetto dell'invenzione, viene fornito un apparato di distribuzione, che include un distributore, il quale riceve un diluente e dà origine ad una diluizione d’impiego che comprende un prodotto chimico diluito dal diluente, in cui la velocità di distribuzione del prodotto chimico relativa al distributore varia con la temperatura del diluente; un sensore della temperatura che misura la temperatura del diluente e che emette un segnale rappresentativo di temperatura; e un dispositivo di controllo, accoppiato ai distributore ed al sensore della temperatura, il quale dispositivo di controllo fa funzionare il distributore affinché distribuisca una quantità .di diluizione d'impiego avente una predeterminata quantità di prodotto chimico , caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo varia in modo dinamico il tempo di distribuzione del distributore mentre il distributore sta distribuendo la soluzione d'impiego in risposta al segnale di temperatura per distribuire la predeterminata quantità di prodotto chimico.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, viene fornito un metodo per distribuire una predeterminata quantità di prodotto chimico in un distributore del tipo che diluisce il prodotto chimico in un diluente ed emette il prodotto stesso sotto forma di diluizione d’impiego, e che ha una velocità di distribuzione del prodotto chimico che varia con la temperatura del diluente. Il metodo include le fasi di iniziare l'emissione della diluizione d'impiego dal distributore; monìtorare la temperatura del diluente quando il distributore fa uscire la diluizione d'impiego; calcolare il totale progressivo del prodotto chimico distribuito dal distributore usando la temperatura del diluente; e fermare l'uscita della diluizione d'impiego dal distributore quando il totale progressivo è uguale alla quantità predeterminata.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Figura 1 è una vista in prospettiva del distributore della presente invenzione impiegato con una macchina lavatrice.
La Figura 2 è un disegno schematico del funzionamento di una porzione del distributore.
La Figura 3 è una vista esplosa in prospettiva di una porzione del distributore.
La Figura 4 é una vista in prospettiva dell’alloggiamento dello sbiancante nel distributore mostrato nella Figura 1.
La Figura 5 è una vista piana dall'alto della confezione, usata per il rifornimento dei prodotti chimici .
La Figura 6 è una vista in sezione del serbatoio dello sbiancante con la confezione che sta per essere inserita .
La Figura 7 è una vista esplosa in prospettiva della confezione per il rifornimento dello sbiancante.
La Figura 8 è una vista in prospettiva del collettoredi iniezione mostrato nella Figura 1.
La Figura 9 è una vista in sezione del collettore di iniezione su una macchina lavatrice.
La Figura 10 è una vista piana dal basso del collettore di iniezione mostrato,in Figura 8.
La Figura 11 è un diagramma a blocchi del sistema di controllo preferito usato nel distributore di Figura 2. La Figura 12 è un diagramma di flusso che illustra il programma di flusso preferito del distributore di Figura 2.
La Figura 13 è un diagramma di flusso che illustra il programma di flusso preferito per il programma di distribuzione del Prodotto (Prodotti) della Figura 12. La Figura 14 è un grafico di una tipica curva della velocità di distribuzione in confronto alla temperatura del diluente.
La Figura 15 è una vista parziale ingrandita di una porzione del serbatoio dello sbiancante, che mostra gli elementi flessibili spinti verso l'alto.
La Figura 16 è una vista dell'allarme di livello basso. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI UNA DELLE REALIZZAZIONI PREFERITE
Riferendoci ai disegni, in cui numeri uguali rappresentano parti uguali attraverso diverse viste, viene generalmente indicato con il numero 100 un distributore. Viene fornita elettricità al distributore (100) tramite un filo elettrico (101) che viene collegato ad una presa (102) adatta. Viene fornita acqua calda al distributore (100) tramite un tubo (103) ad acqua calda. Il tubo ad acqua calda ha inoltre un collegamento a T attaccato ad esso ed un tubo d'ingresso (105) dell'acqua viene collegato al distributore (100) ed un secondo tubo d'ingresso (105) dell'acqua viene collegato alla macchina (106) lavatrice. Viene fornita acqua fredda tramite un tubo (107) ad acqua fredda alla macchina (106) lavatrice. Un tubo (108) di uscita della diluizione d'impiego collega il distributore (100) al collettore (109) di iniezione. Il collettore (109) di iniezione viene montato sulla macchina (106) lavatrice, come sarà descritto con maggiore dettaglio in seguito. La macchina (106) lavatrice ha una sommità (106a) ed un coperchio (106b). Il coperchio (106b) è di solito incernierato sulla sommità (106a). Nella maggior parte delle macchine lavatrici c'è uno spazio tra la sommità (106a) della macchina lavatrice ed il coperchio (106b), come sarà descritto in modo più approfondito in seguito. La Figura 2 fornisce un diagramma di flusso complessivo sugli elementi di base di come il distributore (100) funziona. Il funzionamento generale del distributore sarà ora discusso, seguito da una descrizione più dettagliata della costruzione del distributore (100). L'ingresso (105) di acqua calda fornisce acqua calda attraverso un regolatore (110) ed un manometro (111). Il solenoide (112) principale è collegato al manometro (111). Inoltre, un termistore (37) viene messo in comunicazione fluida con il flusso dell'acqua calda attraverso un tubo (113) verso un interruttore (23) a depressione. Il funzionamento della valvola principale (112) solenoide e del termistore (37) quando interagiscono con il processore (44) di controllo sarà discusso in modo più approfondito in seguito. Dall'altra parte dell'interruttore (23) a depressione, un tubo (114) è collegato ad un raccordo a T (30) Il raccordo a T (30) ha tre uscite che sono collegate tramite i tubi (115, 116, e 117). Il tubo (115) mette in comunicazione fluida l'acqua calda con la valvola (26a) del detergente. Il tubo(117) mette in comunicazione fluida l'acqua calda con la valvola (26b) dello sbiancante. Il tubo (116) mette in comunicazione fluida l'acqua calda con l'ugello (40) di scarico. L'ugello (10) del detergente è in comunicazione fluida con la valvola (26a) del detergente tramite il tubo (115a). Allo stesso modo, l'ugello (9) dello sbiancante è in comunicazione fluida con la valvola (26b) dello sbiancante tramite il tubo (117a). Un pozzetto (33) raccoglie la diluizione d'impiego o l'acqua calda che sono state fornite attraverso l'ugello (10) del detergente, l'ugello (9) dello sbiancante, oppure l'ugello (40) di scarico e la diluizione d'impiego o l'acqua calda vengono fatte uscire dal pozzetto (33) per gravità attraverso il tubo flessibile (108) di uscita della diluizione d’impiego.
Riferendoci alle Figure da 8 a 10, la sommità (108a) della macchina lavatrice ha una prima superficie (120) generalmente piana orizzontale collegata ad una superficie (121) solidale che si dirige verso il basso e che si collega alla seconda superficie (122) generalmente piana orizzontale. La combinazione di queste tre superfici forma un ripiano in cui il coperchio (106b) della macchina lavatrice si appoggia. Come può essere visto, c'è uno spazio G tra la superficie (121) ed il bordo del coperchio (106b). Inoltre, c'è uno spazio leggermente più piccolo tra la superficie (122) ed il fondo del coperchio (106b).
Il collettore (109) di iniezione ha un alloggiamento che comprende una base (123) ed una sommità (124). La base (123) ha una sommità aperta. La sommità (124) viene attaccata alla sommità aperta della base (123), formando quindi una cavità (125) interna. La base e la sommità formano un collettore allungato e generalmente formano una scatola rettangolare. Un collegamento (126) di ingresso viene collegato alla sommità (124) in modo da consentire il passaggio del fluido tra la cavità (125) interna ed il tubo flessibile (108) di uscita del prodotto. La base (123) ha un'uscita (127). L'uscita (127) ha generalmente un orifizio (128) allungato che è preferibilmente almeno 3 pollici in lunghezza. L'uscita (127) ha una larghezza X che è inferiore alla larghezza dello spazio G. Di solito, la larghezza dello spazio nella maggior parte delle macchine lavatrici è di almeno 3/16 di pollice o di 0,187 pollici. Avendo la larghezza X inferiore a 0,18 pollici, c'è spazio sufficiente per il coperchio (106b) per chiudersi senza colpire il collettore (109). La larghezza X è approssimativamente di 0,165 pollici. La larghezza 0 dell'orifizio (128) va preferibilmente da 0,05 a 0,06 pollici per permettere ad una sufficiente quantità della diluizione d'impiego di fluire attraverso il collettore. La base (123) ha un fondo (123a) a cui viene attaccato un elemento (129) generalmente allungato. Il collettore (109) deve essere posizionato e fissato sulla macchina lavatrice. La Figura 1 mostra il collettore (109) sulla sommità (106a) della macchina lavatrice. Posizionando il collettore sulla sommità della macchina lavatrice, il collettore non viene mosso quando il coperchio viene aperto. Tuttavia, si capisce che il collettore potrebbe essere posizionato sul coperchio, benché ciò non sia vantaggioso. Per posizionare e fissare il collettore (109) alla sommità (106a) della macchina lavatrice, l'elemento (129) allungato viene fornito con due fori (129a) di montaggio attraverso i quali delle viti di montaggio possono venire inserite ed avvitate nella sommità (106a) della macchina lavatrice. Si sa che altri mezzi adatti di montaggio del collettore possono essere utilizzati. Preferibilmente, l'ingresso (126), la base (123), la sommità (124), e l'uscita (127) sono costruiti di plastica rigida e sono montate in modo da formare una unità integrale. L'elemento (129) allungato si estende oltre la base (123) in modo che i fori (129a) di montaggio siano facilmente accessibili.
Riferendoci alla Figura 3, viene mostrata una vista esplosa in prospettiva del distributore. La vista esplosa in prospettiva in Figura 3 non mostra i collegamenti del tubo flessibile. Per i collegamenti, ci si dovrebbe riferire alla Figura 2.
Un adattatore (82) del tubo flessibile che riceve l'ingresso (105) dell'acqua calda. L'adattatore (82) viene inserito nel regolatore (110) di pressione dell'acqua, che è a sua volta collegato ad un raccordo a T (90) tramite una boccola (93). Un manometro (111) è anch'esso collegato al raccordo a T (90) tramite una boccola (91). Un raccordo (13) filettato è anche collegato al raccordo a T (90). Il raccordo (13) filettato è collegato ad un collegamento (18) che è montato sulla struttura (39) saldata.
L'alloggiamento per il distributore include un alloggiamento (1) superiore, un alloggiamento (2) inferiore, ed una struttura (39) saldata. Come si può vedere nella vista esplosa in prospettiva, la struttura (39) saldata si adatta all'interno dell'alloggiamento (12) inferiore. L'alloggiamento superiore viene quindi messo sopra la struttura (39) saldata e può essere in seguito fissato ad essa tramite mezzi adatti, come ad esempio viti.
Un raccordo (20) filettato collega il collegamento (18) alla valvola (112) elettromagnetica principale. Un raccordo a T (36) è collegato alla valvola (112) elettromagnetica. Un termistore (37) è collegato al raccordo a T (36) tramite un adattatore 8)5). Collegato alla sommità del raccordo a T (36) c'è un tubo collegamento (22) tramite cui il tubo (113) viene collegato al gomito(24). Il gomito (24) viene collegato all'interruttore (23) a depressione tramite un dado (35). L'interruttore (23) a depressione include una staffa (23a) in modo che l'interruttore (23) a depressione possa essere montato sulla struttura (39) saldata. Un altro gomito (24) viene collegato all’interruttore (23) a depressione ed il tubo (114) flessibile viene collegato ad una estremità al gomito (24) e l'altra estremità del tubo (114) flessibile viene collegata al raccordo a T (30). Con il tubo (114) flessibile che fornisce l'ingresso di acqua calda al raccordo a T (30), il raccordo a T (30) ha tre uscite. La prima uscita ha un accoppiatore (81) di riduzione collegato ad essa. Il tubo (115) flessibile viene quindi collegato all’accoppiatore (81) di riduzione ad una estremità ed alla valvola (26a) del detergente tramite un gomito (28a). Un'altra uscita del raccordo a T (30) ha un adattatore (29) a cui una prima estremità del tubo (117) flessibile viene collegata. La seconda estremità del tubo (117) flessibile viene collegata alla valvola (26b) dello sbiancante. Sia la valvola (26a) del detergente sia la valvola (27b) dello sbiancante sono montate sulla struttura saldata tramite staffe (26c e 26d). La terza uscita del raccordo a T (30) ha un collegamento (81a) attaccato ad essa. Una prima estremità del tubo (116) flessibile viene collegata al raccordo (81a) e la seconda estremità del tubo (116) è collegata ad un gomito (28b) che è a sua volta collegato all'ugello (40) di spruzzo. L'ugello di spruzzo è montato in un'apertura interna del pozzetto (33). L'acqua che entra all'interno del pozzetto (33) tramite l'ugello (40) di spruzzo esce tramite l'uscita (33a) del pozzetto.
L'alloggiamento (1) superiore ha un pannello (la) posteriore ed una piattaforma (lb). La piattaforma (lb) è generalmente piana come pure generalmente orizzontale. Tuttavia, c'è una leggera pendenza della piattaforma verso il basso verso la parte anteriore del distributore. Nella piattaforma (lb) vengono ricavati due ricettacoli circolari. Il primo ricettacolo (140) circolare è dimensionato per ricevere un serbatoio (74) cilindrico del detergente. Il serbatoio (74) del detergente è generalmente cilindrico. Un inserto (5) del serbatoio del detergente che è anch'esso cilindrico viene messo dentro il serbatoio (74) del detergente. L'inserto (5) del serbatoio del detergente ha un fondo (5a) a maglie. Un coperchio (3) del detergente viene collegato all'inserto (5) del serbatoio del detergente tramite cerniera (4). Il primo ricettacolo (140) circolare ha una superficie (140a) in pendenza verso il basso che funziona come scarico nel pozzo (140b). Posizionato tra il pozzo (140b) e il fondo (5a) a maglie c'è uno schermo (94) del detergente. Il pozzo (140b) ha un'uscita (140c). L'uscita (140c) è collegata al pozzetto (33) tramite il tubo (19a). Morsetti (19a) del tubo sono usati per collegare il tubo (19a) all'uscita (140c) ed al pozzetto (33).
L’alloggiamento (1) superiore ha un secondo ricettacolo (150) circolare che è dimensionato per ricevere un serbatoio (6) dello sbiancante. Il secondo ricettacolo (150) circolare ha una superficie in pendenza che funziona da scarico nel pozzo (150b). Il pozzo (150b) ha un'uscita (150c) che è anche collegata al pozzetto (33) tramite un tubo (19c). Il tubo (19c) utilizza morsetti (I9d) ad entrambe le estremità. Uno schermo (8) dello sbiancante viene posizionato sulla sommità della superficie (150a) dello scivolo, tra la superficie in pendenza ed il serbatoio (6) dello sbiancante. Il serbatoio (6) dello sbiancante sarà trattato con maggiori dettagli in seguito. Interruttori (14a e 14b) di prossimità a lamella sono montati adiacenti ai coperchi del detergente ed ai serbatoi dello sbiancante tramite le rispettive staffe (15a e 15b). Gli interruttori di prossimità a lamella sono utilizzati per assicurare che i coperchi siano in posizione chiusa prima che il distributore possa operare.
Un ugello (10) di spruzzo del detergente viene montato nel serbatoio (74) del detergente e si estende attraverso un'apertura centrale dello schermo (94) del detergente. L’ugello è posizionato per spruzzare acqua sul detergente che è contenuto nell'inserto (5) del serbatoio del detergente sopra il fondo (5a) a maglie. L'ugello (10) è collegato ad un gomito (IOa) che è collegato ad una estremità del tubo (115a) flessibile. L'altra estremità del tubo (115a) flessibile è collegata al gomito (87) che a sua volta è in comunicazione fluida ed è collegata alla valvola (26a) del detergente. Allo stesso modo, un ugello (9) di spruzzo dello sbiancante viene montato sotto lo schermo (8) e posizionato in modo da spruzzare sullo sbiancante nel serbatoio (6) dello sbiancante, come sarà discusso in modo più completo qui di seguito. L'ugello (9) dello sbiancante è collegato al gomito (9a). Il gomito (9a) è collegato ad una delle estremità del tubo (117a) flessibile. L'altra estremità del tubo (117a) flessibile è collegato ad una estremità del tubo (117a) flessibile. Il gomito (51) è in comunicazione fluida ed è collegato alla valvola (26b) dello sbiancante. Riferendoci alle Figure 4-6 e 15, viene mostrato in modo più dettagliato il serbatoio e la confezione dello sbiancante. Il serbatoio (6) dello sbiancante ha un coperchio (7) montato ad esso tramite una cerniera (7a). Il serbatoio (6) dello sbiancante è generalmente circolare ed ha una forma cilindrica. Alla sommità del serbatoio (6) c'è una flangia (6a). La flangia è anche circolare ed è preferibilmente costruita come una porzione integrale del serbatoio (6) dello sbiancante. L'elemento (6a) della flangia definisce la sommità aperta. Il serbatoio (6) stesso dello sbiancante stesso delimita la cavità interna del serbatoio. Il serbatoio dello sbiancante ha un’uscita alla sua estremità inferiore aperta che scarica giù lungo la superficie (150a) in pendenza. Un anello (160) esterno è collegato al serbatoio (6) dello sbiancante in prossimità della sua sommità aperta. L'anello (160) generalmente circonda una porzione della flangia (6a). Preferibilmente, l'anello si estende per più di 180° e preferibilmente approssimativamente per 270°C. L'anello (160) esterno è dimensionato con un diametro più grande della flangia (6a).
La confezione (170) è generalmente un contenitore cilindrico. La confezione (170) ha una cavità (170a) interna e delle pareti (170b) periferiche. Le pareti (170b) periferiche sono circolari nella forma e delimitano un’apertura. Un diaframma (180), o collare, viene montato alla parete (170b) periferica ed attraversa una porzione dell'apertura del contenitore. Il diaframma (180) ha una pluralità di elementi (185) flessibili, o dita flessibili, che si estendono in avanti. Gli elementi (185) flessibili Sono fatti di materiale semi rigido come ad esempio materiali plastici adatti. Lo sbiancante (186) che deve essere distribuito viene messo dentro la confezione (170). Lo sbiancante (186) è anche cilindrico. Lo sbiancante è dimensionato in modo da avere una circonferenza più piccola della flangia (6a), ma una circonferenza più grande della distanza D tra le estremità degli elementi (185) flessibili. Quindi, gli elementi (185) flessibili sostengono le tavolette (186) di sbiancante quando gli elementi flessibili sono nella loro posizione normale iniziale. Tuttavia, come precedentemente detto, gli elementi sono flessibili. Cioè, dopo che la parte superiore (170c) estraibile della confezione viene rimossa e la confezione viene capovolta, gli elementi (185)flessibili trattengono lo sbiancante all'interno del contenitore. Poi, appena la confezione viene messa sopra il serbatoio dello sbiancante, f anello (160) esterno centra la confezione (170) sopra la flangia (6a). Appena la confezione viene pressata verso il basso, la flangia (6a) piega gli elementi (185) flessibili verso l'alto e fa sì che la distanza D' aumenti ed abbia un diametro più grande quando gli elementi flessibili sono nella loro seconda posizione. Quando gli elementi flessibili sono spinti in su, anche le tavolette (186) di sbiancante vengono mosse verso l’alto, fino a che gli elementi flessibili sono sufficientemente piegati da permettere che le tavolette (186) di sbiancante cadano nel serbatoio. Questa aumentata distanza D’ quindi è maggiore del diametro delle tavolette di sbiancante e quindi esse cadono dentro il serbatoio (7) dello sbiancante. La confezione viene quindi rimossa ed il coperchio (7) viene chiuso. La Figura 6 mostra una zona di vuoto tra il fondo della confezione (170) e lo sbiancante. Per prevenire la rottura dello sbiancante durante la spedizione, è preferibile aggiungere un inserto di espanso da imballaggio per riempire questo vuoto. Alternativamente, il fondo della confezione può essere spostato per rendere l'altezza della confezione più o meno equivalente alle dimensioni dello sbiancante.
La confezione(170) ha una pluralità di nervature (170c) che si estendono attorno alla sua circonferenza. Queste nervature sono longitudinali ed aiutano nel maneggiare la confezione permettendo alla confezione di essere più facilmente afferrata.
Il distributore (100) ha anche incluso un dispositivo di segnalazione del livello basso. Questo dispositivo di segnalazione del livello basso consiste di alcune spie (98 e 99) visive ricavate nel serbatoio (6) dello sbiancante e nel serbatoio (74) del detergente. Similmente, diodi (98a e 99a) che emettono luce vengono messi sulla porzione posteriore dell'alloggiamento (1) superiore. Poiché i sistemi di segnalazione sono simili sia per lo sbiancante sia per il detergente, descriveremo il sistema di segnalazione dello sbiancante con maggiori dettagli poiché si capisce che i principi di funzionamento di segnalazione del detergente sono simili.
Riferendoci alle Figure 3 è 16, si può vedere che la sorgente (98a) di luce focalizzata viene montata ad un livello in cui si desidera che la segnalazione sia effettuata. Più in alto sarà montata la sorgente di luce, più presto la segnalazione sarà attivata. In una delle realizzazioni preferite, la sorgente (98a) di luce focalizzata è un diodo che emette luce avente un angolo di visione di 4° C. Preferibilmente, l'angolo dovrebbe essere almeno inferiore a 6° C, in modo da utilizzare un raggio focalizzato di luce. Inoltre, il LED (Light Emitting Diode) è preferibilmente un LED ad alta intensità e potrebbe avere un'intensità di almeno 10.000 mcd e preferibilmente di 13.000 mcd. Il raggio focalizzato di luce brilla attraverso la parete del serbatoio dello sbiancante che è trasparente. La sorgente di luce è in generale allineamento con la spia (98) visiva che è localizzata sulla parete opposta del serbatoio dello sbiancante. La spia visiva può essere una sezione singola trasparente oppure un'apertura o potrebbe essere una pluralità di aperture per permettere varie sistemazioni della luce (98a). Inoltre, la spia (98a) visiva può incorporare un diffusore (98b) in modo che quando un raggio focalizzato di luce dal LED (98a) raggiunge la spia visiva, l'operatore possa più facilmente vedere la luce brillare attraverso spia visiva. Cioè, se la spia visiva è semplicemente un'apertura trasparente nel serbatoio, l'operatore tende a stare in allineamento diretto con il raggio di luce al fine di vedere il raggio di luce. Tuttavia, con il diffusore incorporato nella spia visiva, l'operatore potrebbe essere disallineato di un certo angolo e vedere la luce più facilmente.
Il colore della luce potrebbe essere di un qualsiasi colore, benché sia stato trovato che la luce rossa attira l’attenzione dell'operatore più facilmente. Inoltre, come sarà discusso in modo più completo qui di seguito, la luce può anche essere intermittente per migliorare la segnalazione di livello basso. I principali componenti materiali per il sistema (200) di controllo sono illustrati nella Figura 11. Il sistema (200) di controllo include un dispositivo (202) di controllo che coordina l'operazione primaria del sistema. Il dispositivo (202) di controllo è preferibilmente un microprocessore o microcontrollore, ad esempio, un microcontrollore Motorola MC68HC05 oppure un microprocessore MicroChip PIC 16C7X, che incorpora un convertitore (202a) analogico/digitale per ricevere un segnale analogico di temperatura dal sensore (204) di temperatura. Il convertitore (202a) A/D può essere realizzato come componente separato se desiderato.
Il sensore (204) di temperatura preferibilmente include un dispositivo a basso costo come ad esempio un termistore (37) (Figura 2), accoppiato ad un convertitore (2Q2a) A/D tramite un circuito partitore di tensione, per misurare la temperatura del diluente (acqua). Possono anche essere usati altri modi di leggere i valori dal termistore, ad esempio, usando un circuito sincronizzatore sensibile al voltaggio per fornire un impulso di larghezza variabile al dispositivo di controllo.
Come mostrato in Figura 2, il termistore misura la temperatura del diluente appena esso entra nel distributore. Il termistore può misure la temperatura del diluente in altri punti nel distributore, e può invece misurare la temperatura della diluizione d'impiego, oppure un'altra temperatura che influisca sulla velocità di distribuzione del distributore.
Possono anche essere usati in alternativa dispositivi di controllo della temperatura diversi dai termistori. Tuttavia, è stato trovato che i termistori sono in generale poco costosi e semplici da controllare, e quindi adatti da usare in molte applicazioni a basso costo.
Il dispositivo (202) di controllo riceve inoltre parecchi segnali d'ingresso da una pluralità di pulsanti disposti sul pannello (199) frontale (Figura 3). I pulsanti (210) dello sbiancante permette all'operatore di selezionare se lo sbiancante deve essere distribuito insieme al detergente. I pulsanti (212, 214 e 216) per distribuire volumi bassi, medi, ed alti di detergente permettono all'operatore di selezionare una delle tre quantità o dosaggi di prodotto da distribuire. Un pulsante (218) di stop permette all'operatore di programmare il distributore e di fermare qualsiasi ulteriore distribuzione nel ciclo. I pulsanti (210-218) sono preferibilmente pulsanti istantanei a spinta. In alternativa, i pulsanti possono essere sostituiti da altri dispositivi di segnali d'ingresso, ad esempio, un interruttore per selezionare l'introduzione o meno dello sbiancante, oppure un interruttore o un dispositivo di scelta a tre vie per selezionare la quantità di uscita ed un pulsante separato per iniziare il ciclo di distribuzione. Possono essere usate in alternativa altre configurazioni di input.
Il dispositivo (202) di controllo riceve anche informazioni della configurazione da un set di interruttori (203) DIP. Questi interruttori sono preferibilmente disposti all'interno dell'alloggiamento per restringere l'accesso ad utenti non autorizzati. Il dispositivo (202) di controllo controlla anche diversi dispositivi. Una serie di diodi ad emissione luminosa (LED), il LED (220) dello sbiancante, il LED (222) del detergente a livello alto, il LED (224) del detergente a livello medio e il LED (226) del detergente a livello basso, possono essere posti sotto controllo per indicare quando cicli particolari sono-in progresso. I LED possono essere separati dai pulsanti 210-216, o possono essere incorporati nei pulsanti stessi. Il dispositivo (202) di controllo controlla anche la valvola (112) dell'acqua, la valvola (26a) del detergente e la valvola (26b) dello sbiancante (Figura 2) usando una serie di relè (non mostrati).
La Figura 11 illustra inoltre il circuito di illuminazione, il timer (206) ad intermittenza per il prodotto a bassi livelli, al fine di fornire intermittenza ai LED (98a, 99a) di segnalazione di livello basso di prodotto detergente e sbiancante nel modo discusso sopra. Il timer (206) preferibilmente include un circuito di sincronizzazione della serie 555 che rende intermittenti i LED (98a e 99a) ad intervalli di 1/2 secondo in modo continuo mentre la corrente viene fornita al distributore. L'uso del timer per rendere intermittenti i LED o altri dispositivi di emissione della luce è generalmente ben nota nella tecnica, e non sarà qui ulteriormente discussa. In alternativa, il dispositivo (202) di controllo può essere usato per controllare i LED (98a e 99a), ad esempio, per rendere intermittenti i LED solo durante la distribuzione del prodotto, se si desidera.
Altra circuiteria di supporto, inclusi RAM, ROM, circuiti oscillatori di sincronizzazione, circuiti di alimentazione elettrica, buffer, eccitatori, ecc. può essere richiesta per configurare il dispositivo (202) di controllo in modo da far funzionare il distributore. Tuttavia, poiché tale circuiteria di supporto varierà di solito in rapporto al tipo di processore, e poiché l'uso di tale circuiteria di supporto è ben noto nella tecnica, nessuna ulteriore discussione su di essi verrà fornita qui.
Il funzionamento preferito del distributore (100) viene illustrato dal flusso preferito del programma del codice di funzionamento eseguito dal dispositivo (202) di controllo, mostrato come programma (250) principale in Figura 12. Il programma (250) inizia al blocco (252) con l'esecuzione di diverse funzioni di inizializzazione, incluse la regolazione delle variabili e dei contatori, la definizione delle costanti, ed altre funzioni di preparazione. A questo punto, diverse opzioni prescelte dall'utente, controllate preferibilmente per mezzo di una serie di interruttori (203) DIP (Figura 11) posizionati all'interno dell'alloggiamento del distributore (100), possono anche venire processate.
Nella realizzazione preferita, vengono usati otto interruttori DIP (illustrati dal blocco 203 in Figura.
11) per programmare o per personalizzare il distributore per adattarlo a differenti situazioni.
I posizionamenti disponibili degli interruttori DIP sono illustrati qui di seguito nella Tabella I.
Nella realizzazione preferita, la dose bassa è uguale al 50% della dose media, mentre la dose alta è pari al 125% della dose inedia. Perciò, nel blocco 252, gli interruttori DIP vengono azionati per ottenere, primo, il tipo di sbiancante usato (cloro o ossigeno), e secondo, i dosaggi o le quantità di distribuzione (in grammi) per il detergente e lo sbiancante selezionato. Si dovrebbe apprezzare il fatto che si possono ottenere molteplici prodotti e, in corrispondenza, molteplici quantità di distribuzione per ciascun prodotto, benché in alcune applicazioni, questo non sia richiesto. In alternativa agli interruttori DIP, i tipi di prodotto e le quantità di distribuzione possono essere controllati tramite selezioni eseguite sui pannelli frontali o in altri modi noti alla tecnica.
Inoltre, nel blocco (252) l’interruttore DIP di bloccaggio può essere anche selezionato per inserire o togliere un segnale di bloccaggio, che viene inserito tutte le volte che si desidera limitare l'uso del distributore ad una volta ogni cinque minuti in modo che solo una dose di detergente e di sbiancante possa venire fornita alla macchina per ciascun ciclo.
Il percorso del programma principale del programma (250) viene quindi eseguito partendo dal blocco (254) dove l'esecuzione del programma rimane in attesa fino a quando un operatore preme un pulsante. Il blocco (254) può includere un programma di controllo, conosciuto nella tecnica, per assicurare la validità dell'attivazione dei pulsanti (ad esempio, richiedere che l'operatore spinga un pulsante per un intero secondo). Una volta che un pulsante viene premuto, il controllo passa al blocco (256) al fine di determinare quale pulsante sia stato premuto. Se viene premuto il pulsante (210) dello sbiancante, il controllo passa al blocco (258) per inserire il segnale di SBIANCANTE sulla posizione VERO, e per attivare il LED (220) dello sbiancante per indicare all’operatore che è stata selezionata la funzione dello sbiancante. Il blocco (258) può anche semplicemente selezionare il segnale di SBIANCANTE ed il LED con ciascuna azione sui pulsanti, in modo che un operatore possa cambiare opinione dopo aver scelto la funzione dello sbiancante. In ogni caso il controllo ritorna quindi al blocco (254) in attesa che un altro pulsante venga premuto.
Ritornando al blocco (256), se uno dei pulsanti (212, 214 o 216) del detergente a basso, medio, alto livello viene premuto, il controllo passa al blocco (260) per iniziare il ciclo. Il blocco (260) stabilisce la dose o la quantità desiderata di detergente da distribuire (Dose di Detergente) scalando la dose media di detergente ottenuta precedentemente nel blocco (252) di un fattore di scala (50%, 100% oppure 125%) pari al livello basso, medio o alto, a seconda di quale pulsante era stato premuto. Successivamente, nel blocco (262), se compare il segnale dello SBIANCANTE, la dose o la quantità desiderata di sbiancante da distribuire (Dose di Sbiancante) viene stabilita nel blocco (264) scalando la dose media di sbiancante nello stesso modo come è stato mostrato in precedenza nel blocco (252). Mentre i fattori di scala sono preferibilmente gli stessi per il detergente e per lo sbiancante, essi possono essere diversi l'uno dall’altro.
Inoltre uno o entrambi dei prodotti detergente e sbiancante possono non essere graduabili in alternativa, oppure possono essere eseguite selezioni indipendenti del livello dei prodotti per ciascun prodotto.
Dopo il blocco (264), oppure nel caso che il segnale dello sbiancante non fosse stato scelto, il controllo passa al blocco (266) per iniziare un ciclo di prelavaggio. In questo blocco, la valvola (112) dell'acqua viene aperta e viene attivato il LED corrispondente al pulsante che è stato premuto (cioè, il LED (226) del detergente a basso livello, il LED (224) del detergente a medio livello oppure il LED (222) per il detergente ad alto livello). Come mostrato in figura 2, dal momento che le valvole (26a e 26b) sono chiuse, l’apertura della valvola (112) manda l’acqua attraverso il termistore (37), l’interruttore (23) a depressione e le linee (113, 114 e 116), dove l’acqua esce fuori dall'ugello (28c) e si raccoglie nel pozzetto (33) per poi uscire attraverso l'uscita (108) ed andare alla macchina (106).
Ritornando alla Figura 12, il blocco (268) attende poi fino al raggiungimento del tempo di ·prelavaggio (preferibilmente circa 30 secondi). Lo scopo principale del prelavaggio è quello di bagnare la biancheria nella macchina per prevenire danni risultanti da alte concentrazioni chimiche, e di espellere l’acqua fredda dalla linea di alimentazione dell'acqua in modo che l'acqua ricevuta dal distributore alla fine del ciclo di prelavaggio sia alle normali temperature di funzionamento
In seguito, viene eseguito un programma (270) di distribuzione del prodotto al fine di distribuire la desiderata dose di detergente (e se selezionato) la desiderata dose di sbiancante. Il programma (270) viene illustrato in maggiori dettagli nella Figura 13, ed inizia nel blocco (280) con l'apertura della valvola (26a) del detergente, e, se compare il segnale dello SBIANCANTE, con l'apertura della valvola (26b) dello sbiancante. Come mostrato nella Figura 2, l'apertura della valvola (26a) sposta una porzione dell'acqua dalla linea (114) alla linea (115) con fuoriuscita dall'ugello (28a) da cui spruzza sul concentrato solido del detergente per formare da esso una diluizione d’impiego del detergente. La diluizione d'impiego viene raccolta quindi nel pozzetto (33), si mischia con l'acqua proveniente dall'ugello (28c), e viene portata alla macchina (106) attraverso l'uscita (108). Allo stesso modo, l'apertura della valvola (26b) sposta una porzione di acqua dalla linea (114) alla linea (117) con fuoriuscita dall'ugello (28b) da cui spruzza sul concentrato solido dello sbiancante per formare da esso una diluizione dello sbiancante, la quale viene anch'essa raccolta nel pozzetto (33), dove si mischia con l'acqua proveniente dall'ugello (28c) e con la diluizione d'impiego del detergente proveniente dall'ugello (28a), e viene quindi trasferita alla macchina (106) attraverso l'uscita (108). Si dovrebbe notare il fatto che il liquido che passa attraverso l'uscita (108) forma la diluizione finale d'impiego per il distributore risultante dai liquidi provenienti dagli ugelli (28a, 28b e 28c) e raccolti nel pozzetto. Ritornando alla Figura 13, il successivo blocco (282) attende per un predeterminato periodo di tempo (preferibilmente circa due secondi) prima di iniziare il calcolo dei totali progressivi delle quantità distribuite di detergente e di sbiancante. Il ritardo rappresenta il ritardo meccanico associato al tempo che intercorre tra l'apertura delle valvole (26a e 26b) e quando l’acqua, dopo essere passata attraverso le linee (115, 116), esce dagli ugelli (28a, 28b), ed inizia a bagnare i concentrati ed a formare da essi le diluizioni d’impiego.
Successivamente, nel blocco (284), vengono riassegnati i totali progressivi per il detergente e per lo sbiancante. Successivamente, nel blocco (286), viene misurata 'la temperatura corrente dell’acqua usando il termistore (37). Il valore del termistore viene usualmente letto rilevando il voltaggio in uscita dal termistore usando un convertitore (202a) A/D e leggendo da esso il valore digitale ottenuto.
Una volta che si è ottenuta la temperatura dell'acqua, vengono ricavate le velocità di distribuzione del detergente e dello sbiancante, usando delle tabelle contenute nel dispositivo (202) di controllo le quali correlano le velocità di distribuzione di particolari prodotti alla temperatura. Le tabelle sono preferibilmente ricavate in modo empirico per un dato distributore e per un dato prodotto. Come esempio, la Figura 14 mostra una caratteristica curva della velocità di distribuzione per un particolare prodotto chimico, idrato di metasilicato, un detergente solido a blocchi per lavatrici impiegato con il distributore di detergente preferito in un intervallo di temperature che va da circa 80 a 140°F. La tabella può includere un numero qualsiasi di punti necessari a riprodurre la curva, e le velocità di distribuzione per temperature che cadono tra due punti del grafico possono venire estrapolate, oppure si può prendere, in alternativa, il punto più vicino della tabella. Inoltre, si può sviluppare un'equazione, ad esempio, attraverso analisi di similitudine delle curve generate oppure attraverso altre analisi matematiche, le quali mettano in relazione la temperatura alle velocità di distribuzione, in modo che la temperatura venga semplicemente inserita in un'equazione per ottenere la velocità istantanea di distribuzione.
Ritornando alla Figura (13), dopo aver determinato le velocità istantanee di distribuzione, quantità parziali oppure totali vengono calcolati nel blocco (290) moltiplicando le velocità istantanee di distribuzione per il tempo intercorso tra due misurazioni della temperatura (intervallo di tempo), che è uguale a 0.25 secondi nella realizzazione preferita. Le quantità parziali vengono quindi sommate ai totali progressivi (totale del detergente e totale dello sbiancante). E' stato trovato che la temperatura dell'acqua non cambia significativamente in brevi intervalli di tempo, e perciò intervalli di tempo più brevi possono portare solo miglioramenti marginali nella risposta. In altre applicazioni, si possono usare, in alternativa, differenti intervalli di tempo.
Di conseguenza, le operazioni svolte nei blocchi (286-290) possono essere generalmente riassunte dalle equazioni :
DT = DT IT * TabellaDetergente(Temp) ;BT = BT IT * TabellaSbiancante(Temp)
in cui DT e BT sono i totali del detergente e dello sbiancante, IT è l'intervallo di tempo, Temp è la temperatura misurata, e TabellaDetergente (Temp) e TabellaSbiancante (Temp) sono le velocità istantanee di distribuzione ricavate dalle tabelle del detergente e dello sbiancante per la data temperatura misurata.
Successivamente, nel blocco (292) il totale dello sbiancante viene confrontato con la dose di sbiancante per determinare se la desiderata quantità di sbiancante è stata distribuita. Se è così, il controllo passa al blocco (294) per chiudere la valvola (26b) dello sbiancante e per spegnere il LED (220) dello sbiancante.
Successivamente, nel blocco (296) il totale del detergente viene confrontato alla dose di detergente per determinare se la desiderata quantità di detergente è stata distribuita. Se è così, il programma è completo, ed il controllo ritorna la blocco (272) di Figura 12. Altrimenti, il controllo passa al blocco (298) dove si attende fino a che non avviene il successivo intervallo di misura della temperatura. Inoltre, durante questo periodo di tempo, i LED (222, 224 o 226) del detergente corrispondenti al pulsante premuto (livello basso, medio o alto), come pure il LED (220) dello sbiancante (se selezionato) lampeggiano per avvertire l'operatore che il prodotto è in fase di distribuzione. Il controllo ritorna quindi al blocco (286) per effettuare la successiva misura della temperatura.
Il blocco (296) verifica inoltre se è avvenuto un periodo massimo di distribuzione (preferibilmente circa 120 secondi). Se ciò si è verificato, il controllo ritorna al blocco (272) di Figura 12, al fine di assicurarsi che il distributore venga sempre spento dopo un predeterminato periodo di tempo. Si dovrebbe notare che nella realizzazione preferita, il tempo necessario a distribuire la dose di detergente è usualmente superiore a quello necessario a distribuire la dose di sbiancante. In alternativa, se lo sbiancante o il detergente dovessero richiedere più tempo per la distribuzione, i blocchi (292 e 296) potrebbero essere modificati per assicurare che ciascuna valvola venga chiusa al tempo giusto indipendentemente da quale dei due viene distribuito per primo.
Ritornando al blocco (272) di Figura 12, dopo aver terminato la distribuzione del prodotto, entrambe le valvole (26a e 26b) vengono chiuse ed i loro rispettivi LED vengono spenti.
Successivamente, nel blocco (274), viene iniziato un ciclo di post-lavaggio in cui solo acqua viene spruzzata dall'ugello (28c) (usualmente per circa 10 secondi) per risciacquare qualsiasi residuo chimico all'interno del pozzetto (33) o dell'uscita (108).
Una volta terminato il ciclo di post-lavaggio, il controllo passa al blocco (276) al fine di chiudere la valvola (112) dell'acqua e completare il ciclo di distribuzione. Successivamente, il controllo passa al blocco (278) al fine di bloccare il sistema (preferibilmente per circa 5 minuti) se questa opzione è prevista negli interruttori (203) DIP. Se il periodo di bloccaggio è finito, o se questa opzione non viene selezionata, il controllo ritorna al blocco (254) per aspettare una nuova selezione del pulsante.
Molti altri processi possono essere realizzati sul dispositivo (202) di controllo congruenti con l'invenzione. Ad esempio, la selezione del pulsante (218) di stop (Figura 11) viene preferibilmente eseguita da un programma di interruzione (non mostrato) al fine di chiudere immediatamente tutte le valvole e di fermare il sistema. Inoltre, può venire realizzato un separato processo di programmazione in modo che i tecnici operativi possano programmare o aggiornare i dispositivi di controllo. Inoltre, il dispositivo di controllo può eseguire la registrazione dei dati e il mantenimento delle informazioni, ad esempio, può tenere il conto di quanti cicli sono stati eseguiti per ciascun prodotto. In realizzazioni alternative possono essere inclusi altri processi.
Varie modifiche possono essere fatte al distributore preferito purché congruenti con l'invenzione. Per esempio, rilevamenti della temperatura del diluente non devono essere eseguiti ad intervalli ‘periodici. Inoltre, parametri operativi diversi dalla temperatura del diluente possono essere monitorati e corretti per mezzo delle realizzazioni preferite. Altri tipi di distributori, ad esempio, quelli i quali mescolano concentrati liquidi con diluente possono ugualmente utilizzare i principi dell'invenzione. In aggiunta, altre applicazioni possono utilizzare i principi dell'invenzione, ad esempio, sistemi di distribuzione di materiali chimici in cui un prodotto chimico viene distribuito senza essere mescolato con un diluente ed in cui la viscosità del prodotto chimico, come pure la sua velocità di distribuzione, varia con la sua temperatura. Altre modifiche saranno evidenti a coloro esperti nella tecnica.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Collettore di iniezione di un prodotto chimico da impiegare con una macchina lavatrice del tipo avente un'apertura alla sua sommità ed un coperchio, ed avendo il coperchio dimensionato in modo da essere più piccolo dell'apertura e da formare uno spazio tra la sommità ed il coperchio, detto collettore comprende: (a) un raccordo adatto a ricevere un tubo flessibile proveniente da un distributore di prodotti chimici; (b\ un alloggiamento avente una cavità interna, detta cavità è in comunicazione fluida con detto raccordo, detto alloggiamento ha un fondo; (c) mezzi di posizionamento di detto collettore sulla sommità della lavatrice in prossimità allo spazio esistente tra la sommità ed il coperchio, detti mezzi di posizionamento sono collegati funzionalmente a detto alloggiamento; e (d) un'apertura di scarico in comunicazione fluida con detta cavità, detta apertura di scarico è generalmente di forma allungata ed ha una larghezza inferiore alla larghezza dello spazio esistente tra sommità e coperchio. 2- Collettore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta larghezza è inferiore a 0,18 pollici 3. Collettore secondo la rivendicazione 2, comprendente inoltre che detta apertura di scarico ha un orifizio di forma generalmente allungata avente una lunghezza di almeno 3 pollici. 4. Collettore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la larghezza dell'orifizio è compresa tra 0,05 e 0,06 pollici. 5. Collettore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti raccordo, alloggiamento ed apertura di scarico sono fatti di un materiale rigido. 6. Collettore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti raccordo, alloggiamento ed apertura di scarico sono solidali. 7. Collettore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di posizionamento comprendono inoltre un elemento di forma allungata collegato funzionalmente a detto fondo di detto alloggiamento e detto elemento di forma allungata si estende oltre detto alloggiamento ed ha fori di montaggio ricavati in esso. 8. Distributore avente un indicatore di livello del prodotto chimico, detto distributore comprende: (a) un alloggiamento avente una cavità interna per l’immagazzinaggio di prodotti chimici da distribuire; (b) una sorgente di luce focalizzata posizionata su una delle pareti di detto alloggiamento ad un’altezza commisurata al livello del prodotto chimico che si vuole rilevare; (c) una spia luminosa collocata sulla parete opposta di detto alloggiamento, in generale allineamento con detta sorgente di luce focalizzata, caratterizzato dal fatto che detta luce focalizzata è diretta verso detta spia luminosa e quando il livello del prodotto chimico è al di sopra della linea di congiunzione tra la spia luminosa e la sorgente di luce, la luce non raggiunge la spia luminosa e quando il livello del prodotto chimico si abbassa, la sorgente di luce focalizzata brilla attraverso la spia luminosa e può essere facilmente vista dall'operatore. 9- Distributore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta sorgente di luce focalizzata è un diodo ad alta intensità di emissione luminosa. 10. Distributore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il diodo ad emissione luminosa ha un angolo di visione inferiore a 6°. 11. Distributore secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il diodo ad emissione luminosa ha un'intensità superiore a 10.000 mcd. 12. Distributore secondo la rivendicazione 9, comprendente inoltre un diffusore collegato a detta spia in modo da permettere ad un operatore di vedere la luce focalizzata attraverso la spia luminosa secondo un angolo maggiore. 13. Distributore per la distribuzione di un prodotto chimico che viene sciolto da un diluente, detto distributore comprende: (a) un alloggiamento per ricevere un prodotto chimico, detto alloggiamento possiede una cavità interna, una sommità aperta ed un'apertura di scarico; (b) mezzi per spruzzare un diluente sul materiale solido al fine di sciogliere il prodotto chimico; (c) una confezione per fornire il prodotto chimico al distributore, detta confezione comprende: (i) un contenitore avente una cavità interna ed un'estremità aperta che include una parete periferica delimitante un'apertura nel contenitore; (ii) un diaframma montato sulla parete periferica e che attraversa una parte dell'apertura, detto diaframma ha una pluralità di elementi flessibili che si estendono verso l'interno; (iii) detti elementi flessibili sono fatti di un materiale semi rigido e sono dimensionati in modo da impedire la rimozione del prodotto chimico quando si trovano in una prima posizione; e (iv) detti elementi flessibili sono strutturati in modo da poter essere spostati via dal centro del contenitore verso una seconda posizione nella quale il prodotto chimico non è più in grado di impedire la rimozione del prodotto chimico; e (d) una flangia montata sull'alloggiamento in prossimità della sommità aperta, detta flangia è dimensionata e configurata in modo da poter spostare gli elementi flessibili dalla loro prima posizione alla seconda posizione quando la confezione viene messa sopra la flangia, per cui il prodotto chimico può quindi cadere dal contenitore dentro la cavità dell'alloggiamento. 14. Distributore secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la confezione diventa una parte integrale del distributore quando viene inserita sulla flangia. 15. Distributore secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la confezione è generalmente cilindrica. 16. Distributore secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detta confezione ha delle nervature ricavate sulla sua superficie esterna per facilitarne la presa. 17. Distributore secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che detta flangia è circolare e comprende inoltre un anello esterno arcuato montato su detta flangia e che circonda generalmente una porzione di detta flangia ed ha dimensioni più larghe della confezione in modo da poter guidare il posizionamento della confezione sopra la flangia. 18. Distributore secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre un collettore di iniezione di prodotti chimici da impiegare con ' una macchina lavatrice del tipo avente un'apertura sulla sua sommità ed un coperchio, ed avendo il coperchio dimensionato in modo da essere più piccolo dell’apertura in modo da formare uno spazio tra la sommità ed il coperchio, detto collettore comprende: (a) un raccordo adattò a ricevere un tubo flessibile proveniente da un distributore di prodotti chimici; (b) un alloggiamento avente una cavità interna, detta cavità è in comunicazione fluida con detto raccordo, detto alloggiamento ha un fondo; (c) mezzi di posizionamento di detto collettore sulla sommità della lavatrice in prossimità allo spazio esistente tra la sommità ed il coperchio, detti mezzi di posizionamento sono collegati funzionalmente a detto alloggiamento; e (d) un'apertura di scarico in comunicazione fluida con detta cavità, detta apertura di scarico è generalmente di forma allungata ed ha una larghezza inferiore alla larghezza dello spazio esistente tra sommità e coperchio. 19. Distributore secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre un indicatore di livello del prodotto chimico, detto distributore comprende: (b) una sorgente di luce focalizzata posizionata su una delle pareti di detto alloggiamento ad un'altezza commisurata al livello del materiale solido che si vuole rilevare; e (c) una spia luminosa collocata sulla parete opposta di detto alloggiamento, in generale allineamento con detta sorgente di luce focalizzata, caratterizzato dal fatto che detta luce focalizzata è diretta verso detta spia luminosa e quando il livello del prodotto chimico è al di sopra della linea di congiunzione tra la spia luminosa e la sorgente di luce, la luce non raggiunge la spia luminosa e quando il livello del prodotto chimico si abbassa, la sorgente di luce focalizzata brilla attraverso la spia luminosa e può essere facilmente vista dall'operatore. 20. Distributore secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre: (a) il fatto che il distributore riceva un diluente e che faccia uscire una diluizione d'impiego comprendente un prodotto chimico diluito dal diluente, caratterizzato dal fatto che la velocità di distribuzione del prodotto chimico varia al variare della temperatura del diluente; e (b) un sensore di temperatura in grado di rilevare la temperatura del diluente e di emettere un segnale di temperatura rappresentativo della temperatura del diluente; e (c) un dispositivo di controllo, accoppiato al distributore ed al sensore di temperatura, in cui il dispositivo di controllo agisce sul distributore in modo che distribuisca una quantità di diluizione d'impiego avente una predeterminata quantità di prodotto chimico, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo varia in modo dinamico il tempo di distribuzione del distributore mentre il distributore sta distribuendo la diluizione d'impiego in risposta al segnale di temperatura al fine di fornire la predeterminata quantità di prodotto chimico. 21. Apparato di distribuzione, comprendente: (a) un distributore che riceve un diluente e che fa uscire una diluizione d'impiego comprendente un prodotto chimico diluito dal diluente, caratterizzato dal fatto che la velocità di distribuzióne del prodotto chimico varia al variare della temperatura del diluente; e (b) un sensore di temperatura in grado di rilevare la temperatura del diluente e di emettere un segnale di temperatura rappresentativo della temperatura del diluente; e (c) un dispositivo di controllo, accoppiato al distributore ed al sensore di temperatura, in cui il dispositivo di controllo agisce sul distributore in modo che distribuisca una quantità di diluizione d'impiego avente una predeterminata quantità di prodotto chimico, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo varia in modo dinamico il tempo di distribuzione del distributore mentre il distributore sta distribuendo la diluizione d'impiego in risposta al segnale di temperatura al fine di fornire la predeterminata quantità di prodotto chimico. 22. Apparato di distribuzione secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo verifica il segnale di temperatura ad intervalli periodici al fine di determinare la velocità istantanea di distribuzione del prodotto chimico basata sulla corrente temperatura del diluente, e caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo mantiene un aggiornamento del totale progressivo del prodotto chimico distribuito sommando le quantità parziali di prodotto chimico distribuito durante intervalli periodici individuali, dove le quantità parziali vengono calcolate dalle velocità istantanee di distribuzione. 23. Apparato di distribuzione secondo la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo comprende inoltre una tabella che correla le velocità di distribuzione alle temperature del diluente per il prodotto chimico, e caratterizzato dal fatto che il dispositivo di controllo ha accesso alla tabella al fine di determinare le velocità istantanee di distribuzione. 24. Apparato di distribuzione secondo la rivendicazione 21, caratterizzato dal fatto che il distributore è un distributore di materiali chimici solidi in cui il prodotto chimico viene fornito sotto forma di concentrato solido che viene posto a contatto con il diluente per formare la diluizione d'impiego, detto distributore include una valvola di ingresso del diluente per controllare il flusso di diluente che viene a contatto con il concentrato solido, ed in cui il dispositivo di controllo è accoppiato alla valvola di ingresso del diluente al fine di controllare il funzionamento del distributore. 25. Metodo di distribuzione di una predeterminata quantità di prodotto chimico in un distributore del tipo che diluisce il prodotto chimico in un diluente e lo fa uscire sotto forma di una diluizione d’impiego, e che ha una velocità di distribuzione per il prodotto chimico che varia al variare della temperatura del diluente, detto metodo comprende le fasi di: (a) iniziare la produzione della diluizione d’impiego dal distributore; (b) monitorare la temperatura del diluente mentre il distributore produce la diluizione d'impiego; (c) calcolare il totale progressivo del prodotto chimico distribuito dal distributore usando la temperatura del diluente; e (d) fermare la produzione della diluizione d’impiego dal distributore quando il totale progressivo è pari alla quantità predeterminata. 26. Metodo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che le fasi di monitoraggio e di calcolo vengono ripetute ad intervalli periodici, e dal fatto che la fase di calcolo include, a ciascun intervallo periodico, le fasi di: (a) determinare una velocità istantanea di distribuzione del prodotto chimico basata sulla temperatura del diluente rilevata all'intervallo periodico; (b) calcolare partendo dalla velocità istantanea di distribuzione la quantità parziale di prodotto chimico distribuita durante l'intervallo periodico; e (c) aggiungere la quantità parziale di prodotto chimico distribuita al totale progressivo. 27. Metodo secondo la rivendicazione 26, caratterizzato dal fatto che la fase di determinazione della velocità istantanea di distribuzione include la fase di accesso ad una tabella che mette in correlazione le velocità di distribuzione con le temperature del diluente per il prodotto chimico. 28. Metodo secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che il distributore è un distributore di materiali chimici solidi in cui il prodotto chimico viene fornito sotto forma di un concentrato solido che viene messo a contatto con un diluente per formare la diluizione d'impiego, ed in cui la fase d'inizio e la fase di fermata comprendono entrambe la fase di controllo di una valvola di ingresso per il diluente.
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