IT201800002678A1 - Distributore automatico di sostanze alimentari allo stato fluido - Google Patents

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Claudio Maria Fantolino
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Description

Distributore automatico di sostanze alimentari allo stato fluido
DESCRIZIONE
Settore della Tecnica
L' invenzione concerne un distributore automatico di sostanze alimentari allo stato fluido.
L' invenzione trova particolare applicazione nella distribuzione al pubblico di dosi di sostanze alimentari che si trovano allo stato fluido a temperatura ambiente. Dette sostanze potranno avere consistenza cremosa, pastosa o semiliquida, quando si trovano a temperatura ambiente e potranno consistere, in particolare, ma non esclusivamente, in salse e condimenti alimentari.
L' invenzione è particolarmente adatta alla distribuzione di dosi di sostanze alimentari allo stato fluido, aventi densità compresa fra 1000 e 3000 cp (centipoise).
Arte Nota
Prodotti alimentari noti del tipo suddetto sono comunemente utilizzati per condire gli alimenti e comprendono ad esempio la maionese, il ketchup, la senape, le salse di vario genere, il sugo di pomodoro, la mostarda, le marmellate, gli zabaioni, oli, condimenti.
Tali prodotti alimentari vengono talvolta distribuiti al pubblico, sottoforma di alimento sfuso, da consumarsi immediatamente .
Sono noti distributori di sostanze alimentari di tipo manuale, che utilizzano erogatori applicati a contenitori di varia forma e capacità. In generale gli erogatori comprendono piccole pompe manuali, tipicamente azionate a leva, che vengono applicate a vasi di vetro, a secchielli o a sacche flessibili, contenenti il prodotto alimentare da distribuire.
In generale questi distributori noti presentano una serie di inconvenienti.
Benché il volume del contenitore possa variare a seconda della quantità di sostanza da distribuire e pertanto a seconda della destinazione d'uso, ad esempio in piccole o grandi comunità, tali distributori presentano pur sempre una ridotta capacità di stoccaggio di sostanza alimentare e non si prestano pertanto ad un uso frequente e prolungato.
I distributori manuali non dispongono inoltre generalmente di accorgimenti per la conservazione della sostanza alimentare da erogare, la quale viene a trovarsi a contatto con l'aria, ad esempio attraverso il condotto di erogazione. In questi casi la conservazione dell'alimento è affidata ai conservanti presenti nel prodotto stesso e questi distributori risultano pertanto inadatti ad esempio per erogare salse biologiche esenti per legge da conservanti.
In genere, la pulizia e 1'igienizzazione dei distributori manuali è difficoltosa e talvolta impossibile, se non a seguito dello smontaggio completo del sistema di pompaggio e dunque con notevole perdita di tempo.
Nel caso di sostanze in cui siano presenti proteine animali derivanti ad esempio da uova, latte, carne, pesce e loro derivati, la difficoltà di pulizia rende sostanzialmente precluso l'utilizzo di questi distributori, non essendo possibile fornire al consumatore sufficienti garanzie igieniche ai sensi delle legislazioni vigenti in campo alimentare.
Nei dispositivi noti risulta inoltre difficile definire con precisione le quantità di sostanza erogata, quantità che è data dalla forza applicata al leveraggio che aziona il meccanismo di pompaggio e che dunque si differenzia da un operatore all'altro e da una sostanza all'altra. Quest'ultimo inconveniente si traduce inoltre nell'impossibilità di replicare un dosaggio predefinito, esigenza questa particolarmente sentita nel caso in cui il dispositivo venga utilizzato in una comunità o nella ristorazione.
Per la distribuzione di dosi di condimenti da utilizzare direttamente sul cibo acquistato, nel settore della ristorazione e in particolare nelle mense di comunità e nei fast-food, vengono attualmente utilizzate piccole buste preconfezionate contenenti il condimento.
Questa pratica determina tuttavia un aumento dei costi di distribuzione e dello scarto di prodotto a causa del fatto che ciascuna dose è preconfezionata in una busta per alimenti, che pertanto può contenere una quantità di prodotto eccessiva per molti clienti. Inoltre frequentemente le buste non vengono utilizzate e vengono distrutte insieme ai residui di cibo non consumati.
Sono anche note macchine distributrici in grado di erogare il prodotto alimentare fluido allo stato sfuso.
Un esempio di macchina di questo tipo per dispensare sostanze liquide quali sciroppi, concentrati, latte, formaggi, condimenti, salse, è descritto in US 7,572,113 B2. Questa macchina comprende una pompa peristaltica per pompare il liquido contenuto in un sacchetto ed erogarlo attraverso un ugello.
Macchine di questo genere sono tuttavia complesse e costose e si prestano ad essere utilizzate da personale di servizio, che opera sulla macchina per distribuire la dose desiderata di prodotto, eventualmente direttamente sul cibo già pronto.
Inoltre, la pulizia di queste macchine risulta onerosa e dovendo essere eseguita frequentemente, comporta l'aumento dei costi di gestione. Spesso inoltre i risultati ottenuti nella fase di pulizia non sono ottimali per l'igiene.
L'utilizzo di queste macchine nel settore della ristorazione da parte del pubblico comporta una serie di inconvenienti.
In primo luogo il pubblico tende a distribuire una quantità di prodotto superiore a quanto avverrebbe da parte del personale di servizio, con conseguente aumento del consumo di prodotto.
In secondo luogo il pubblico medio non è sempre in grado di operare su macchine complesse rendendo necessaria la presenza di un addetto e ciò determina un aumento dei costi di gestione della macchina.
Nelle macchine note del tipo descritto, l'utilizzo di valvole e altri organi per interrompere il flusso del prodotto, evitare fenomeni di sgocciolamento, ecc. rende problematico il lavaggio e la sanificazione completa.
Le macchine attualmente note sono perlopiù adatte ad erogare acqua, bevande, latte, vino e birra, sostanze che presentano tuttavia problematiche igieniche di tutt'altra natura e in ogni caso meno rilevanti e critiche che nel caso di sostanze dense, come i condimenti e ad esempio le salse proteiche.
Ogni elemento intercettato dal flusso della sostanza alimentare, che non abbia forme arrotondate e smussate, può trattenere parti della sostanza, che può essere anche molto vischiosa: si pensi ad esempio ad una maionese che può avere una viscosità (assoluta e dinamica) di oltre 3.000 cp (centipoise).
Il trattamento di sostanze con queste caratteristiche di viscosità rende di conseguenza più complesso effettuare il lavaggio e la sanificazione della macchina.
AU 4 612 179 descrive una macchina per la distribuzione di dosi di sostanze alimentari comprendente: una struttura di supporto, un vano suscettibile di ricevere un contenitore di prodotto da distribuire, un beccuccio erogatore dal quale fuoriescono le dosi della sostanza distribuita, un condotto associato ad una estremità al contenitore ed all'estremità opposta al beccuccio, una pompa elettrica suscettibile di pompare la sostanza dal contenitore verso il beccuccio attraverso il condotto, un'unità elettronica di comando per comandare il funzionamento della pompa.
La macchina descritta nel suddetto documento non risolve tuttavia il problema di come evitare l'erogazione eccessiva di sostanza da parte dell'utilizzatore. Inoltre presenta l'inconveniente provocato dall'erogazione ritardata e indesiderata di una certa quantità di sostanza, dovuta allo sgocciolamento dal beccuccio al termine dell'erogazione.
IT 1408998 a nome della richiedente, descrive una macchina che supera gli inconvenienti dell'arte nota e risolve i problemi suddetti mediante un circuito di controllo, associato all'unità elettronica di comando, programmato per far compiere alla pompa un primo ciclo di pompaggio, in cui la pompa opera per pompare la sostanza contenuta nel contenitore verso il beccuccio, un secondo ciclo di risucchio, in cui la pompa opera per risucchiare almeno parte della sostanza rimasta nel condotto ed un ciclo di attesa, in cui la pompa è inibita dal pompare sostanza alimentare.
Un problema associato con la macchina erogatrice suddetta deriva dalla complessità delle operazioni di lavaggio, che devono necessariamente essere condotte all'atto della sostituzione del contenitore di prodotto da distribuire, ad esempio quando esaurito, con uno nuovo.
Questo problema deriva in particolare dal fatto che le macchine note del tipo suddetto, impiegano in genere condotti flessibili per l'erogazione della sostanza fluida. I condotti flessibili risultano vantaggiosi potendosi adattare all'uso di pompe peristaltiche, associate lungo il condotto, i cui organi non entrano a contatto con la sostanza erogata. Questa configurazione determina vantaggi in termini di facilità di pulizia degli organi della macchina distributrice, essendo sufficiente il lavaggio dei soli condotti. Per contro, il materiale dei condotti flessibili, non risulta idoneo a realizzare la porzione di uscita del circuito per l'erogazione della sostanza. Si rende pertanto necessario collegare il condotto flessibile ad un beccuccio rigido, stabilmente fissato alla struttura della macchina. Il beccuccio rappresenta la parte terminale del circuito di erogazione e l'estremità anteriore aperta del beccuccio definisce l'apertura di uscita della sostanza. In uso, in genere, l'utilizzatore posiziona un recipiente al di sotto del beccuccio per raccogliere la dose di sostanza erogata. Il recipiente può essere un contenitore o un bicchiere o un piatto e può talvolta contenere prodotti alimentari, ad esempio cibi pronti per essere consumati, destinati ad essere conditi con la sostanza erogata dalla macchina distributrice. Questa circostanza, unita al fatto che periodicamente il contenitore della sostanza da erogare deve essere sostituito, poiché esaurito, può provocare la contaminazione del beccuccio e la conseguente necessità di lavaggio approfondito.
Un primo scopo dell'invenzione è pertanto quello di come ottenere la pulizia del circuito di erogazione della sostanza, cosicché la macchina distributrice risulti pronta per ricevere un nuovo contenitore di sostanza da erogare, senza rischio di contaminazioni con sostanze indesiderate.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire un distributore automatico di sostanze alimentari allo stato fluido, che superi gli inconvenienti suddetti, che possa essere lavato con facilità, consentendo il rispetto delle norme igieniche adottate in campo alimentare.
Uno scopo ulteriore dell'invenzione è quello di fornire un distributore automatico del tipo suddetto, che permetta flessibilità di utilizzo e si adatti pertanto a molteplici situazioni di impiego, sia per il servizio al pubblico, sia in ambito privato.
Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire un distributore automatico del tipo suddetto particolarmente adatto alla distribuzione di dosi di sostanze alimentari allo stato fluido, aventi densità compresa fra 1000 e 3000 cp (centipoise).
Uno scopo ulteriore dell'invenzione è quello di fornire un distributore automatico, che possa essere prodotto industrialmente a costi contenuti.
Descrizione dell'Invenzione
Gli scopi suddetti ed altri sono ottenuti con il distributore automatico, come rivendicato nelle unite rivendicazioni.
Vantaggiosamente, il distributore automatico di sostanze alimentari allo stato fluido secondo l'invenzione non richiede sostanzialmente frequenti operazioni di lavaggio. Questo risultata viene conseguito grazie alla previsione di un contenitore ed un condotto per l'erogazione della sostanza alimentare, che evita il contatto fra la sostanza ed altri parti della macchina. In tal modo, quando il contenitore deve essere sostituito con uno nuovo, è possibile sostituire anche il rispettivo condotto con uno nuovo. Inoltre, vantaggiosamente, il contenitore nuovo e pieno di sostanza ed il relativo condotto possono essere forniti in kit di facile trasporto e installazione.
Il distributore automatico di sostanze alimentari allo stato fluido secondo l'invenzione comprendente principalmente una struttura di supporto al cui interno è definita almeno una sede suscettibile di ospitare almeno un contenitore flessibile della sostanza da distribuire. Facoltativamente, il contenitore può comprendere un rivestimento esterno ripido o semirigido, ad esempio in cartone, che ne agevola il trasporto e la conservazione.
In una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, il contenitore flessibile è un contenitore per alimenti, di tipo noto nel settore come "bag in box" costituito da una sacca flessibile con capacità da 1 a 1.000 kg di sostanza, inserita in un contenitore di cartone. Un esempio di contenitore adatto allo scopo viene attualmente commercializzato con il marchio Politainer®. Questo tipo di contenitori comprende una sacca flessibile in materiale plastico adatto agli alimenti, ad esempio a base di poliolefine di alta qualità, non colorato e non contenente additivi tossici. La sacca, quando riempita, presenta una forma sostanzialmente cubica o di parallelepipedo e comprende una base dotata di bocca di uscita per la sostanza conservata nel contenitore. La bocca di uscita è preferibilmente dotata di elemento di raccordo sul quale può essere innestato un tappo di chiusura, ad esempio a vite o a pressione, o un raccordo complementare per il collegamento di un condotto o di un rubinetto attraverso i quali distribuire all'esterno la sostanza contenuta nel contenitore.
La sede definita all'interno della struttura di supporto comprende preferibilmente una base di appoggio per il contenitore e pareti laterali. Preferibilmente, la base di appoggio, o base inferiore, presenta una forma a ferro di cavallo suscettibile di supportare la periferia della base del contenitore, lasciando libera la parte centrale dotata di bocca di uscita per la sostanza contenuta nel contenitore.
Secondo l'invenzione, inoltre, preferibilmente le pareti laterali della sede per il contenitore flessibile circondano parzialmente il contenitore, cosicché almeno una porzione della parete laterale del contenitore risulti visibile all'esterno della sede, per poterne apprezzare il livello di riempimento, o grazie al fatto che il contenitore è in materiale trasparente o grazie al fatto che il contenitore si affloscia, man mano che viene svuotato. La base superiore della sede per il contenitore flessibile è invece preferibilmente aperta o eventualmente dotata di corrispondente coperchio apribile, per consentire l'agevole sostituzione del contenitore ospitato nella sede corrispondente .
Il distributore secondo l'invenzione comprende inoltre un beccuccio erogatore dal quale fuoriesce la sostanza distribuita contenuta nel contenitore. In accordo con una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, il beccuccio erogatore è fissato stabilmente, ma in modo amovibile, alla struttura di supporto.
Secondo l'invenzione, la sostanza fluida contenuta nel contenitore flessibile ospitato nella sede all'interno della struttura di supporto è trasportato al beccuccio erogatore mediante un condotto flessibile, cooperante con una pompa azionata da un motore elettrico ed associata alla struttura di supporto.
Il condotto flessibile è preferibilmente associato ad una prima estremità al contenitore mediante un corrispondente raccordo, che mette in comunicazione il condotto con l'interno del contenitore attraverso la bocca di uscita.
La pompa è suscettibile di generare, ad intervalli predeterminati, una strozzatura scorrevole lungo una porzione del condotto flessibile. La strozzatura scorrevole è in grado di imprimere prevalenza al fluido trasportato nel condotto e conseguentemente di pompare la sostanza contenuta nel contenitore flessibile verso il beccuccio. Sempre secondo l'invenzione, la pompa è preferibilmente una pompa di tipo peristaltico.
Il distributore automatico secondo l'invenzione comprende inoltre un'unità elettronica di comando per comandare il funzionamento del motore elettrico della pompa.
Preferibilmente, l'unità elettronica di comando è ospitata in un apposito alloggiamento definito nella struttura di supporto.
L'invenzione risulta vantaggiosa principalmente per il fatto che il beccuccio erogatore comprende un tubo rigido suscettibile di ospitare almeno parzialmente una porzione terminale di detto condotto flessibile.
Vantaggiosamente, grazie a questa configurazione, il beccuccio è suscettibile di ospitare al suo interno una porzione terminale del condotto flessibile. Pertanto, secondo l'invenzione, la sostanza fluida contenuta nel contenitore, può essere trasportata all'esterno ed erogata all'utilizzatore che ne faccia richiesta, esclusivamente attraverso il condotto flessibile il quale, tuttavia, si estende per la porzione terminale, all'interno di una guida rigida definita dal beccuccio erogatore. La presenza della guida rigida impone al condotto un percorso ottimale prestabilito ed evita che il condotto si deformi sotto la eventuale spinta dei recipienti utilizzati per la raccolta della sostanza erogata e via via portati sotto il beccuccio dagli utilizzatori del distributore automatico.
Preferibilmente, il tubo rigido è realizzato in acciaio inox. Secondo una forma preferita di realizzazione dell'invenzione il tubo rigido ha inoltre sezione trasversale circolare di diametro non inferiore alla sezione trasversale esterna del condotto.
In accordo con una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, il beccuccio erogatore comprende una porzione di raccordo dotata di mezzi suscettibili di cooperare con corrispondenti mezzi complementari, associati stabilmente alla struttura di supporto. La cooperazione dei mezzi di raccordo previsti sul beccuccio con i mezzi complementari previsti sulla struttura di supporto, consentono il fissaggio amovibile del beccuccio alla struttura di supporto.
Il distributore automatico secondo l'invenzione presenta una serie di ulteriori vantaggi che verranno elencati nel seguito.
Il distributore automatico presenta elevata semplicità costruttiva, costo contenuto e risulta pertanto adatto a soddisfare le esigenze di una vasta fascia di mercato.
Nel caso in cui il distributore automatico debba erogare più sostanze alimentari, ogni sostanza sarà erogata con un circuito idraulico dedicato separato ed equipaggiato con una rispettiva pompa e beccuccio di erogazione. Questa caratteristica determina il vantaggio di mantenere separate le sostanze alimentari e di ridurre il numero di componenti soggetti ad accumulo di sostanza e quindi di difficile pulizia.
Vantaggiosamente, il distributore automatico secondo l'invenzione sfrutta l'effetto capillare del beccuccio erogatore stesso ed è pertanto preferibilmente privo di valvole di blocco della sostanza in uscita.
Vantaggiosamente, il beccuccio erogatore, una volta rimosso dal distributore automatico, può essere lavato con vari mezzi, ad esempio con l'impiego di acqua calda e di vapore senza l'impiego di detergenti chimici, con ciò evitando il rischio derivante dalla possibilità che residui del liquido di lavaggio possano venire a contatto con la sostanza alimentare distribuita al consumatore.
Descrizione Sintetica delle Figure
Una forma di realizzazione preferita dell'invenzione sarà descritta nel seguito a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento alle figure annesse in cui:
- la Fig.1 è una vista anteriore in pianta del distributore automatico secondo l'invenzione;
- la Fig.2 è una vista laterale in pianta del distributore di Fig.1 con sportello anteriore chiuso;
- la Fig.3 è una vista laterale in pianta del distributore di Fig.1 con sportello anteriore aperto;
- la Fig.4 è una vista frontale in pianta dell'interno del distributore di Fig.1 da cui sono stati rimossi i condotti flessibili;
- la Fig.5 è una vista in pianta dall'alto dell'interno del distributore di Fig.1 da cui sono stati rimossi due condotti flessibili su tre;
- la Fig.6 è una vista in laterale in pianta dell'interno del distributore di Fig.1 da cui è stato rimosso il condotto flessibile;
- le Figg.7A e 7B sono viste schematiche di altrettante forme di realizzazione del beccuccio.
Descrizione di alcune forme preferite di realizzazione
Con riferimento alle figure da 1 a 6 è illustrata una forma preferita di realizzazione del distributore secondo l'invenzione, il quale è stato complessivamente indicato con il riferimento 11.
Il distributore automatico il di sostanze alimentari allo stato fluido comprendente una struttura di supporto 13 in cui sono definite tre sedi 15 suscettibili di ospitare un corrispondente contenitore flessibile 17, contenente una sostanza da erogare mediante il distributore 11.
Una sede 15 definita all'interno della struttura di supporto 13 comprende una base di appoggio 15a per il contenitore 17, pareti laterali 15b,15c, una parete posteriore 15d es una coppia di alette laterali anteriori 15e che si estendono parzialmente anteriormente per trattenere i bordi perimetrali dei contenitori 17.
Nella forma di realizzazione illustrata, le pareti laterali delle sedi 15 adiacenti sono in comune fra le sedi 15. La base 15a, le pareti 15b,15c, la parete posteriore 15d e le alette anteriori 15e sono realizzate in lamiera o plastica.
Altrettanti beccucci erogatori 19 sono previsti per la fuoriuscita della sostanza contenuta in ciascuno dei tre contenitori 17.
Un condotto flessibile 21 è associato, ad una prima estremità 21a, al contenitore 17 mediante un corrispondente raccordo 31. La base di appoggio 15a, o base inferiore, presenta una forma a ferro di cavallo suscettibile di supportare la periferia della base del contenitore 17, lasciando libera la parte centrale dotata di bocca di uscita e corrispondente raccordo 31 per la sostanza contenuta nel contenitore.
L'estremità opposta 21b del condotto 21 è associata al beccuccio 19 come risulterà maggiormente evidente dalla descrizione che segue.
Una pompa 23 associata alla struttura di supporto 13 ed azionata da un motore elettrico 23a è suscettibile di generare, ad intervalli predeterminati, una strozzatura scorrevole lungo una porzione del condotto flessibile 21. Lo scorrimento ciclico della strozzatura è in grado di imprimere prevalenza al fluido trasportato nel condotto 21 e, conseguentemente, di pompare la sostanza contenuta nel contenitore flessibile 17 verso l'estremità aperta 21b del condotto 21 associata al beccuccio 19.
Un'unità elettronica di comando 25, comprendente una corrispondente scheda elettronica e rispettivi circuiti stampati, è prevista per comandare il funzionamento del motore elettrico 23a della pompa 23.
Secondo l'invenzione, il beccuccio erogatore 19 comprende un tubo rigido 19a in acciaio inox, dotato di estremità opposte 19b,19c aperte. Vantaggiosamente, in accordo con una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, il beccuccio 19 comprende una sezione trasversale circolare di diametro "D" sostanzialmente uguale al diametro "d" della sezione trasversale esterna del condotto 21, cosicché il condotto flessibile 21 possa essere inserito e trattenuto per interferenza nel beccuccio 19. Eventualmente il diametro interno del beccuccio 19 potrà essere realizzato leggermente inferiore a quello del condotto 21 il quale, essendo di materiale comprimibile, potrà essere inserito con interferenza del beccuccio 19. In altre forme di realizzazione ancora, il diametro interno del beccuccio 19 potrà essere realizzato in modo da interferire con il diametro esterno del condotto 21, solo lungo una porzione di detto beccuccio. In tal caso, ad esempio, il beccuccio potrà comprendere una schiacciatura o un restringimento, per trattenere il condotto flessibile 21.
Il beccuccio 19, essendo suscettibile di ospitare al suo interno una porzione terminale 21c del condotto 21, di lunghezza sostanzialmente almeno uguale alla lunghezza del beccuccio 19, consente la fuoriuscita di sostanza senza che questa entri in contatto con la superficie del beccuccio 19 il quale, pertanto, non richiede sostanzialmente di essere lavato internamente, ma solo semmai, di essere pulito esternamente.
Come si può meglio apprezzare in Fig.7A, il beccuccio 19 comprende una porzione di raccordo 19d dotata di mezzi 33 suscettibili di cooperare con corrispondenti mezzi complementari 35 per il fissaggio amovibile del beccuccio 19 alla struttura di supporto 13. In accordo con questa forma di realizzazione dell'invenzione, detti mezzi comprendono una flangia 33a estendentesi radialmente all'esterno del beccuccio 19 dotata di fori per il passaggio degli steli filettati di viti che si impegnano in fori filettati previsti nella struttura di supporto 13 o in corrispondenti dadi filettati.
In una variante di realizzazione illustrata in Fig.7B, la porzione terminale 21c del condotto flessibile 21 comprende preferibilmente un'estremità prossimale 21d dotata di mezzi di arresto 21e suscettibili di interferire con la prima estremità 19b, o estremità interna, del beccuccio erogatore 19. Grazie a questo accorgimento, vantaggiosamente, quando detti mezzi di arresto 21e si trovano in battuta contro detta prima estremità 19b del beccuccio erogatore 19, il condotto flessibile 21 si estende all'interno del beccuccio 19 per tutta la lunghezza del beccuccio, fino almeno all'estremità aperta 19c, opposta a detta prima estremità, da cui fuoriesce la sostanza erogata. In una forma particolare di realizzazione i mezzi di arresto 21e potranno consistere in un anello 37 che circonda il condotto 21, inserito a pressione sul condotto 21. Alternativamente, sul condotto 21 potrà essere previsto un contrassegno, ad esempio una banda anulare colorata, che indica all'installatore la posizione corretta di posizionamento della porzione 21c all'interno del beccuccio 19.
Sempre con riferimento alla Fig.7B è anche illustrata una variante di realizzazione dei mezzi 33 suscettibili di cooperare con corrispondenti mezzi complementari 35 per il fissaggio amovibile del beccuccio 19 alla struttura di supporto 13. In accordo con questa variante di realizzazione, i mezzi 33,35 comprendono un corrispondente giunto ad innesto rapido del tipo a baionetta.
Riferendoci nuovamente alle Figg.da 1 a 6 la struttura di supporto 13 comprende un involucro 13a definente al suo interno un vano 39, separato dall'ambiente esterno al distributore 11 dalle pareti 41 dell'involucro 13a. Nella forma di realizzazione illustrata, il vano 39 ospita al suo interno tre sedi 15 per altrettanti contenitori flessibili 17. Inoltre, la pompa 23 ed il condotto 21 sono anch'essi ospitati nel vano 39 sulla parete orizzontale di base 41d. Preferibilmente, ciascuna pompa 23 è collocata con il motore 23a al di sotto della parete di base 41d e con la parte di pompa al di sopra di detta parete di base 41d.
Vantaggiosamente questa configurazione consente una razionale distribuzione delle parti nel vano 39 e di separare i motori elettrici dalla zona esposta a sostanze liquide o semiliquide rendendo inoltre più sicura ed agevole la pulizia del vano 39. Il beccuccio erogatore 19 mette in comunicazione il vano 39 con l'ambiente esterno al distributore 11. Secondo questa forma preferita di realizzazione dell'invenzione, il condotto 21 fuoriesce da detto vano 39 per una porzione terminale 21c, estendentesi all'interno di detto beccuccio 19.
In questa forma preferita di realizzazione dell'invenzione, la parete anteriore 41a dell'involucro 13a è apribile, preferibilmente incernierata inferiormente, ed i mezzi complementari per il fissaggio amovibile del beccuccio 19, sono associati a detta parete apribile 41a in corrispondenza di un rispettivo foro 43 per il passaggio del tubo in acciaio inox 19a che definisce il beccuccio 19. Una parete posteriore 41e, eventualmente rimovibile, è anche prevista a chiusura del vano 39 posteriormente.
L'unità elettronica di comando 25 comprende preferibilmente un microprocessore, una memoria ed un alimentatore ed è collegata ad un display visualizzatore 47, ad una serie di pulsanti di comando 49 e ad una serie di spie luminose 51. L'unità elettronica di comando 25 è programmata per far compiere alla pompa 23 un ciclo di pompaggio corrispondente ad un numero N1 di giri del rotore del motore elettrico 23a che aziona la pompa 23. Per questa ragione la pompa 23 è dotata al suo interno di un dispositivo encoder, in grado di generare un segnale elettrico indicativo del numero di giri compiuti dal motore 23a. La pompa 23 opera per pompare la sostanza contenuta nel contenitore 17 verso il beccuccio 19. Inoltre, la pompa 23 opera preferibilmente, al termine del ciclo di erogazione della dose prestabilita, un ciclo di risucchio corrispondente ad un numero N2 di giri del rotore del motore elettrico 23. Il ciclo di risucchio può essere ottenuto invertendo il verso di rotazione del motore elettrico 23a che aziona la pompa 23. Nel ciclo di risucchio almeno parte della sostanza eventualmente presente nella porzione terminale del condotto flessibile 21, viene risucchiata verso il contenitore 17.
Preferibilmente, inoltre, l'unità elettronica di controllo 25 è programmata per eseguire dopo ogni ciclo di erogazione, un ciclo di attesa di durata T1, in cui la pompa 23 è inibita dal pompare la sostanza contenuta nel contenitore 17.
Secondo l'invenzione, per ciascuna sostanza da distribuire, ossia per ciascun contenitore 17, è preferibilmente previsto un corrispondente beccuccio erogatore 19, un corrispondente condotto 21 ed una corrispondente pompa 23, detti beccuccio 19, condotto 21 e pompa 23 essendo dedicati esclusivamente ad una sola sostanza e contenitore 17. Inoltre, sempre in accordo con una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, l'erogazione della sostanza contenuta nel corrispondente contenitore 17 può essere erogata agendo su un corrispondente pulsante 49a,49b,49c previsto sulla parete 41a dell'involucro 13a accanto al foro 43 da cui fuoriesce il corrispondente beccuccio 19. Un'etichetta o una spia o un display 51 può essere preferibilmente previsto accanto a ciascun pulsante 49a,49b,49c per indicare il tipo di sostanza erogata attraverso il corrispondente beccuccio 19.
In una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, la struttura di supporto 13 comprende pannelli 41, ad esempio in legno, metallo o plastica, associati fra loro in modo da costituire una struttura autoportante. Almeno uno dei pannelli 41 è preferibilmente amovibile per accedere all'interno del distributore 11 e in particolare al vano 15, ad esempio per collocare e rimuovere i contenitori 17. Per rendere visibili le parti del distributore 11 che si trovano all'interno del vano 15, le rappresentazioni delle Figg.4, 5, 6, mostrano un distributore 11 privo, rispettivamente, del pannello frontale 41a, superiore 41b e laterale 41c. Inoltre, per semplicità, il condotto 21 è stato illustrato solo nella Fig.5 in associazione al contenitore 17 posto nel vano 15 centrale. Il condotto 21 può far parte, preferibilmente, di un kit di ricarica del distributore automatico 11. Detto kit comprende preferibilmente un contenitore 17 pieno di sostanza da erogare, un condotto 21 già associato al contenitore 17 mediante il raccordo 31 ed un elemento di chiusura, ad esempio una clip rimovibile o un tappo, che impedisce la fuoriuscita di sostanza dal contenitore 17 attraverso il condotto 21 durante il trasporto. Alternativamente, sarà anche possibile prevedere che il contenitore 17 ed il condotto 21 siano forniti separati e che il condotto 21 venga inserito sul raccordo 31 solo quando il kit deve essere installato sul distributore il. In tal caso il condotto 21 può essere associato al contenitore 17, ad esempio realizzato in forma di sacca, mediante il raccordo 31, preferibilmente del tipo ad innesto rapido, che consente di associare al condotto 21 un contenitore di tipo flessibile dotato a sua volta di raccordo complementare.
Nell'esempio illustrato il distributore il definisce un'unità corrispondente dotata di tre beccucci erogatori 19, ciascuno associato ad un rispettivo contenitore 17 attraverso un corrispondente condotto 21 associato ad una corrispondente pompa 23. Saranno tuttavia possibili realizzazioni del distributore il secondo l'invenzione, in cui è previsto un solo beccuccio erogatore 19, oppure un numero di beccucci superiore a tre. Inoltre, i pannelli 41 definiscono preferibilmente una struttura di supporto 13 di tipo modulare, suscettibile di essere associata ad una struttura equivalente, per la realizzazione di un distributore il complesso, equipaggiato con un numero qualsiasi di beccucci erogatori, ad esempio multipli di tre nell'esempio illustrato.
Il beccuccio erogatore 19 ha preferibilmente una forma curva o ad "L" ed è preferibilmente rivolto verso il basso quando il distributore 11 è operativo, così come illustrato nelle figure ed è preferibilmente libero, ossia privo di valvole di arresto. Secondo l'invenzione infatti, l'eventuale sgocciolamento della sostanza alimentare distribuita attraverso il corrispondente beccuccio 19, è sostanzialmente impedito dal ciclo di risucchio della pompa 23. Preferibilmente, all'esterno dell'involucro 13a è prevista una zona di raccolta 53 dotata di griglia 53a e di vasca 53b, preferibilmente rimovibile, per la raccolta delle gocce di sostanza eventualmente dispersa durante l'erogazione attraverso i beccucci 19.
Il condotto 21 si sviluppa a partire dal contenitore 17 al beccuccio erogatore 19, preferibilmente senza soluzioni di continuità, ossia senza interruzioni del condotto 21, cosicché la sostanza alimentare percorre il condotto 21, senza entrare a contatto con altre parti del distributore 11. Il condotto 21 è realizzato in materiale comprimibile elastico che lo rendono flessibile. Inoltre, preferibilmente, il condotto 21 sarà realizzato in un unico materiale.
Vantaggiosamente, secondo l'invenzione, la pompa 23 sarà preferibilmente di tipo peristaltico e il condotto 21 sarà associato alla pompa 23 in modo noto. Più precisamente il condotto 21 attraversa le parti in movimento della pompa 23, tipicamente lobi o camme girevoli, senza che queste o altre parti della pompa vengano a contatto con la sostanza da pompare. Tali parti in movimento hanno lo scopo di comprimere periodicamente il condotto 21 in modo da creare secondo tecnica nota un effetto di pompaggio attraverso detto condotto. Questa tipologia di pompe peristaltiche si è rivelata particolarmente adatta al funzionamento intermittente per l'erogazione periodica di dosi. In questa forma di realizzazione illustrata, la pompa peristaltica 23 è dotata di coperchio apribile 23b che può essere aperto nel verso indicato dalla freccia 23c per collocare o rimuovere il condotto flessibile 21 nella o dalla pompa 23.
Sempre riferendoci alle figure annesse, verrà ora descritto in maggior dettaglio il funzionamento del distributore 11 secondo l'invenzione.
Premendo uno dei pulsanti 49a,49b,49c, viene chiuso il circuito che comanda il funzionamento di un primo contatore che determina la messa in moto della pompa 23 per distribuire il prodotto per un numero di giri predeterminato NI del motore della pompa 23. Il pulsante 49a,49b,49c sarà preferibilmente del tipo illuminato internamente per facilitarne l'identificazione da parte dell'utilizzatore ed avrà preferibilmente un colore diverso a seconda della sostanza alimentare da distribuire.
La messa in moto della pompa 23 a seguito della pressione di uno dei pulsanti 49a,49b,49c provoca il pompaggio della sostanza contenuta nel contenitore 17 attraverso il condotto 21 e l'erogazione, attraverso il beccuccio 19, di una quantità di sostanza contenuta nel contenitore, che sarà proporzionale al numero di cicli di lavoro della pompa 23.
Ad esempio, ad un numero di giri NI del motore 23a potrà corrispondere l'erogazione di circa 35 gr di sostanza attraverso il beccuccio 19 corrispondente.
L'unità elettronica di controllo 25 è preferibilmente programmata per comandare, al termine del ciclo di giri NI, ossia terminata la distribuzione della sostanza, un ciclo di messa in moto della pompa 23 in verso opposto rispetto a quello di pompaggio. In tal modo si determina il risucchio di almeno parte della sostanza alimentare che si trova fra la pompa 23 ed il beccuccio 19 e che costituisce un residuo che potrebbe fuoriuscire dal beccuccio 19, ad esempio per gravità, anche quando la pompa 23 è ferma. Vantaggiosamente, questo accorgimento evita indesiderati sgocciolamenti di sostanza all'esterno del beccuccio 19 e garantisce una maggiore pulizia ed igiene del distributore 11, riducendo gli sprechi di prodotto e consente pertanto un risparmio economico.
Il numero di giri N2 del motore 23a della pompa 23 per il ciclo di risucchio potrà essere ad esempio circa N1/10.
Il controller 27 è inoltre preferibilmente programmato per comandare al termine del ciclo di giri N2, pertanto terminata la fase di risucchio della sostanza, un temporizzatore che ha lo scopo di inibire il funzionamento della pompa per un tempo T1 prefissato. Vantaggiosamente, questo accorgimento evita il consumo di una quantità eccessiva di prodotto, dovuto alla reiterata richiesta da parte di un utilizzatore del distributore. Nel caso infatti in cui il distributore automatico sia utilizzato per erogare sostanze alimentari a "libero servizio", ossia senza pagamento di un corrispettivo (ad esempio nelle tavole calde, mense aziendali, ristoranti con self-service) , con l'erogazione di pochi grammi di sostanza ad ogni dose (30 -50 g) il controllo della dose stessa sarà ottenuto semplicemente regolando il numero di giri N1. Inoltre, preferibilmente, qualora siano presenti più beccucci erogatori 19 e relativi condotti 21 di erogazione, il funzionamento della pompa 23 a questi associata sarà anch'esso preferibilmente inibito dall'unità elettronica di comando 25.
Al termine del ciclo di inibizione di durata T1, la pompa 23 è nuovamente pronta per distribuire una nuova dose di sostanza alimentare dal contenitore 17 ad essa associato e può pertanto essere comandata attraverso uno dei pulsanti 49a, 49b, 49c per l'erogazione di una ulteriore dose della stessa sostanza alimentare. Detti pulsanti potranno ad esempio corrispondere all'erogazione di una prima salsa = maionese, una seconda salsa = maionese di riso ed una terza salsa = ketchup.
Benché il distributore secondo l'invenzione sia stato descritto con riferimento ad una configurazione in cui sono previsti tre tipi diversi di sostanza da distribuire, sarà tuttavia possibile, sempre in accordo con lo stesso principio inventivo, realizzare distributori per erogare un numero maggiore di sostanze o anche una sola sostanza. In quest'ultimo caso, in particolare, ma non esclusivamente, il distributore potrà essere realizzato modulare, così da permettere di ottenere un distributore combinato per un numero qualsiasi di sostanze associando fra loro un numero di moduli sufficiente.
Quando si debba distribuire una sostanza alimentare che deve essere conservata ad una temperatura inferiore rispetto a quella ambiente, il corrispondente contenitore 17 e il circuito di distribuzione comprendente il condotto 21 possono essere raffreddati con celle di Peltier, ad esempio fino a circa 8°C. Nel caso invece in cui fosse richiesta una temperatura inferiore, tipicamente di fra 0 e 4°C (ad esempio nel caso di sostanze, tipicamente salse, così dette fresche), sarà necessario ricorrere all'uso di una macchina di raffreddamento dotata di un compressore.
Nell'esempio è inoltre stato descritto un distributore il dotato di contenitori 17 posti a bordo macchina, che si presta pertanto a quantità erogate non troppo elevate, ad esempio a contenitori 17 per circa 10 kg di sostanza.
Quando il distributore il è destinato ad un ambiente in cui il consumo è più elevato, ad esempio per distribuire sostanze contenute in contenitori di grande quantità, tipicamente da 100 a 1000 kg, il contenitore 17 sarà preferibilmente posto all'esterno del distributore il, ad esempio in un altro locale (un magazzino condizionato, una cella frigo, ecc.) collegato con il locale ove è presente il distributore 11 mediante un idoneo condotto 21. Alcune parti del distributore, come la pompa 23 ed il condotto 21, dovranno ovviamente essere opportunamente dimensionati. Il principio di funzionamento del distributore rimarrà tuttavia sostanzialmente lo stesso.
Nel caso in cui la sostanza alimentare sia distribuita attraverso il distributore 11, previo pagamento di un corrispettivo, il distributore 11 potrà essere dotato di una gettoniera o equivalente, di una piccola cella di carico, di un controllo della cella stessa e di un emettitore di scontrino con report sulla dosata eseguita: peso, tipo di sostanza, prezzo, ecc.
Inoltre, mediante la lettura di un supporto, come uno scontrino, tramite un piccolo scanner ottico e un PLC che ne gestisca la lettura, il distributore potrà erogare la sostanza prefissata. E' evidente inoltre che si potrà anche utilizzare un lettore di banda magnetica e relativa scheda, un lettore di microchip, ecc., o una rete Ethernet per dare il consenso ad esempio dalla cassa per l'erogazione stessa, dopo che sia stato pagato il corrispettivo. A tale scopo il distributore 11 potrà essere equipaggiato con un apparato switch 57 collegato all'unità di controllo elettronico 25. E ancora, nei locali dove i cablaggi elettrici siano problematici, si può dotare il distributore di un sistema WiFi che esegua le operazioni sopra indicate, anche in remoto.
Vantaggiosamente, il distributore secondo l'invenzione, non prevede cicli di lavaggio per la pulizia dei condotti per l'erogazione della sostanza alimentare, grazie al fatto che i condotti che trasportano la sostanza vengono sostituiti insieme al contenitore flessibile e grazie al fatto che la sostanza non entra mai a contatto con parti fisse del distributore, ossia con parti che non sono destinate ad essere sostituite insieme al contenitore.
Una serie di pulsanti 49, nell'esempio illustrato sette pulsanti 49d, 49e, 49f, 49g, 49h, 49l sono anche previsti in prossimità del display visualizzatore 47 per programmare l'unità elettronica 25 e, conseguentemente, le funzioni ed i cicli di funzionamento del distributore 11.
Tenendo premuto per un tempo t1 (ad es.: t1=3 sec.) il pulsante "menù" 49d, si attiva la funzione di visualizzazione sul display 47 della scorta minima, ossia della quantità minima di sostanza al di sotto della quale l'unità elettronica di controllo 25 è programmata per emettere un segnale di allarme, ottico o acustico, corrispondente alla segnalazione di contenitore (sacca) in esaurimento.
L'unità elettronica di controllo 25 è programmata per variare la quantità minima agendo sui pulsanti "+" e 49e,49f. Un'ulteriore pressione del pulsante "manù" abilita, mediante la successiva pressione dei pulsanti "+" e di inibire o abilitare l'allarme.
Un'ulteriore pressione del pulsante "menù" consente, mediante la successiva pressione dei pulsanti "+" e di regolare la durata di un segnale acustico emesso da un cicalino, quando si preme un qualsiasi pulsante di programmazione 49. Una durata pari a zero corrisponde alla inibizione di detto segnale acustico.
Un'ulteriore pressione del pulsante "menù" consente, mediante la successiva pressione dei pulsanti "+" e di abilitare o disabilitare la richiesta di una password per avviare la funzione di sostituzione del contenitore (sacca) esaurita.
In una forma preferita di realizzazione dell'invenzione, la password è memorizzata nell'unità di memorizzazione associata all'unità elettronica 25 e corrisponde ad una sequenza predeterminata di pulsanti 49. L'accesso a questa funzione è preferibilmente protetto da password nota solo al personale autorizzato e memorizzata nell'unità di memorizzazione, ad es. corrispondente alla pressione in una sequenza predeterminata di alcuni pulsanti 49.
La funzione che abilita la sostituzione del contenitore di sostanza da erogare, vuoi perché esaurito o in fase di esaurimento, o perché si desidera erogare un altro prodotto, è preferibilmente accessibile tramite password nota solo a personale autorizzato.
Il menù impostazioni consente di variare alcuni parametri funzionali del distributore.
In particolare è possibile variare la durata dell'intervallo in cui l'erogazione è interdetta. Ad un tempo t1 = 0 corrisponde la programmazione che consente l'erogazione in continuo, utile quando il distributore è utilizzato in ambito privato, ad esempio in una cucina.
Il menu impostazioni comprende inoltre una funzione di impostazione delle opzioni per ciascuna sostanza erogata. Le funzioni principali consentono il Cambio del Nome della sostanza sul display visualizzatore 47, la quantità di sostanza da erogare espressa in numero di giri N1 del motore elettrico 23a della pompa 23, il numero di giri N2 del motore 23a della pompa 23 per la funzione di inversione, la quantità del contenitore flessibile (sacca) presente nel distributore (default = 5 Kg).
La funzione di ricarica del contenitore (sacca) prevede la pressione del pulsante "Ricarica" 49g per tre secondi e la successiva selezione della sostanza con i pulsanti "Sostanza1", "Sostanza2", "Sostanza3", rispettivamente 49h,49i,49l, della quale si desidera sostituire il contenitore: sul display compaiono le istruzioni da seguire, ovvero:
aprire il portello anteriore 41a del distributore 11;
rimuovere, se presente, il contenitore 17 dalla sede corrispondente 15 e sfilare il condotto 21 dalla pompa 23, aprendo il coperchio 23b della pompa, e dal beccuccio 19;
collocare un nuovo contenitore 17 nella sede 15 libera;
collegare il condotto 21 alla pompa 23 e al beccuccio 19;
chiudere il portello anteriore 41a;
erogare fino all'uscita della sostanza dal beccuccio 19;
premere il pulsante 49g "Ricarica" per terminare l'operazione ed azzerare il contatore delle dosi erogate che viene incrementato ad ogni pressione di uno dei pulsanti 49a,49b,49c.
Il distributore, così come descritto ed illustrato è suscettibile di numerose varianti e modificazioni, rientranti nello stesso principio inventivo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Distributore automatico (11) di sostanze alimentari allo stato fluido comprendente: una struttura di supporto (13); - almeno una sede (15) definita all'interno della struttura di supporto (13) e suscettibile di ospitare almeno un contenitore flessibile (17) della sostanza da distribuire; un beccuccio erogatore (19) dal quale fuoriesce la sostanza distribuita contenuta nel contenitore (17); - un condotto flessibile (21) associato ad una prima estremità al contenitore (17) mediante un corrispondente raccordo (31) ed all'estremità opposta al beccuccio (19); una pompa (23) associata alla struttura di supporto (13) ed azionata da un motore elettrico (23), detta pompa essendo suscettibile di generare, ad intervalli predeterminati, una strozzatura scorrevole lungo una porzione del condotto (21), in grado di imprimere prevalenza al fluido trasportato nel condotto (21) e conseguentemente di pompare la sostanza contenuta nel contenitore flessibile (17) verso il beccuccio (19); un'unità elettronica di comando (25) per comandare il funzionamento del motore elettrico (23a) della pompa (23), caratterizzato dal fatto che il beccuccio erogatore (19) comprende un tubo rigido (19a) suscettibile di ospitare almeno parzialmente con interferenza una porzione terminale (21c) di detto condotto flessibile (21).
  2. 2. Distributore secondo la riv.e 1, in cui detto beccuccio erogatore (19) comprende un tubo in acciaio inox, dotato di estremità opposte (19b,19c) aperte, avente sezione trasversale circolare di diametro ("D") non inferiore al diametro ("d") della sezione trasversale esterna del condotto (21).
  3. 3. Distributore secondo la riv.1 o 2, in cui detto beccuccio (19) comprende una porzione di raccordo (19d) dotata di primi mezzi (33) suscettibili di cooperare con corrispondenti mezzi complementari (35), per il fissaggio amovibile del beccuccio (19) alla struttura di supporto (13).
  4. 4. Distributore secondo la riv.e 1 o 2 o 3, in cui la porzione terminale (21c) del condotto flessibile (21) si estende all'interno del beccuccio erogatore (19) per tutta la lunghezza di detto beccuccio erogatore, con ciò impedendo il contatto fra il beccuccio (19) e la sostanza trasportata dal condotto (21).
  5. 5. Distributore secondo la riv.e 4, in cui la porzione terminale (21c) del condotto flessibile (21) comprende un'estremità prossimale (21d) dotata di mezzi di arresto (21e) suscettibili di interferire con una prima estremità (19b) del beccuccio erogatore (19), cosicché quando detti mezzi di arresto (21e) si trovano in battuta contro detta prima estremità (19b) del beccuccio erogatore (19), il condotto flessibile (21) si estende all'interno del beccuccio per tutta la lunghezza del beccuccio, fino almeno all'estremità (19c), opposta a detta prima estremità (19b), da cui fuoriesce la sostanza erogata.
  6. 6. Distributore secondo la riv.e 1 o 2 o 3, in cui i mezzi (33) suscettibili di cooperare con corrispondenti mezzi complementari (35) per trattenere in modo amovibile il beccuccio (19) stabilmente associato alla struttura di supporto (13), comprendono un giunto ad innesto rapido.
  7. 7. Distributore, secondo la riv.e 6, in cui detto giunto ad innesto rapido comprende un giunto a baionetta.
  8. 8. Distributore, secondo una qualsiasi delle riv.i precedenti, in cui la struttura di supporto (13) comprende un involucro (13a) definente al suo interno un vano (39), separato dall'ambiente esterno al distributore (11) dalle pareti (41) dell'involucro, che ospita al suo interno detta almeno una sede (15) per il contenitore flessibile (17), la pompa (23) ed il condotto (21) ed in cui il beccuccio erogatore (19) mette in comunicazione il vano (39) con l'ambiente esterno ed in cui il condotto (21) fuoriesce da detto vano per una porzione terminale estendentesi all'interno di detto beccuccio (19).
  9. 9. Distributore secondo la riv.e 8, in cui almeno una delle pareti (41) è apribile ed in cui i mezzi complementari (35) per il fissaggio amovibile del beccuccio, sono associati a detta parete apribile.
  10. 10. Distributore secondo una qualsiasi delle riv.i precedenti, in cui l'unità elettronica di comando (25) comprende un microprocessore, un'unità di memorizzazione, un display visualizzatore, almeno un pulsante di comando (49) ed un'unità alimentatore ed in cui detta unità elettronica di comando è programmata per far compiere alla pompa un ciclo di pompaggio corrispondente ad un numero N1 di giri del rotore del motore elettrico (23a), in cui la pompa (23) opera per pompare la sostanza contenuta nel contenitore (17) verso il beccuccio (19), un ciclo di risucchio corrispondente ad un numero N2 di giri del rotore del motore elettrico (23a), in cui la pompa (23) opera per risucchiare almeno parte della sostanza eventualmente presente nella porzione terminale del condotto flessibile (21) ed un ciclo di attesa di durata T1 in cui la pompa (23) è inibita dal pompare la sostanza contenuta nel contenitore (23).
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