ITPI20100007A1 - Metodo per la realizzazione di loghi, scritture e aree su di un vetro attraverso un'applicazione serigrafica. - Google Patents

Description

METODO PER LA REALIZZAZIONE DI LOGHI, SCRITTURE E AREE SU

DI UN VETRO ATTRAVERSO UN’APPLICAZIONE SERIGRAFICA

Ambito dell’invenzione

La presente invenzione riguarda il settore tecnico relativo alla produzione del vetro.

In particolare l’invenzione si riferisce ad un innovativo metodo di produzione di vetro destinato agli elettrodomestici e riportante disegni in genere in forma ad esempio di scritture e/o loghi ottenuti attraverso l’utilizzo di una tecnica serigrafica.

Brevi cenni alla tecnica nota

E’ noto come gli elettrodomestici oggi in uso siano spesse volte provvisti, in alcune loro parti, di una o più lastre in vetro che possono avere sia una specifica funzionalità tecnica come anche un puro scopo decorativo.

Solo a titolo di esempio si riporta il caso dei comuni forni domestici. Il forno, come ben noto, à ̈ provvisto di uno sportello apribile che consente l’introduzione del cibo entro la camera di cottura. Lo sportello, al fine di consentire la visualizzazione dell’alimento e la verifica dello stato di cottura dello stesso, à ̈ dunque almeno parzialmente provvisto di un vetro attraverso cui à ̈ possibile vedere l’interno della camera. Una ulteriore mascherina in vetro può poi essere predisposta in corrispondenza delle varie manopole di comando del forno stesso (a meno che, naturalmente, non venga previsto un sistema Touch). La mascherina sarà dunque opportunamente forata al fine di consentire una sua applicazione e il corrispettivo passaggio delle suddette manopole.

Altri casi di uso di lastre di vetro negli elettrodomestici possono riguardare ad esempio i piani di cottura dei fornelli a gas, i quali possono essere interamente realizzati attraverso una lastra forata per consentire il passaggio dei bruciatori.

Gli oblò delle lavatrici sono poi un ulteriore esempio di utilizzo del vetro integrato all’elettrodomestico.

In questi ed altri casi, à ̈ noto come il vetro riporti frequentemente disegni, loghi o aree che indicano ad esempio il nome della casa produttrice oppure indicazioni di uso o decorazioni in genere. Nel caso ad esempio dei piani di cottura in vetro à ̈ necessario riportare sul vetro, in corrispondenza delle manopole di accensione del fuoco, le indicazioni di rotazione per consentire l’accensione, lo spegnimento e la regolazione dell’intensità di fiamma. Lo stesso à ̈ equivalente nel caso di mascherine applicate al forno.

Una prima tecnica realizzativa di tali scritture, molto semplice ed immediata, utilizza stampe ad inchiostro. Tuttavia, al di là di un effetto estetico poco gradevole, l’inchiostro risulta facilmente degradabile nel tempo e poco resistente agli attacchi esterni di natura chimica e di temperatura (basti pensare agli agenti chimici per le pulizie domestiche). In tal senso il risultato non à ̈ dunque quello desiderato.

Tale problema tecnico à ̈ stato affrontato cercando una soluzione che garantisse scritture dal buon impatto estetico, oltre che duraturo nel tempo. Una risposta in tale direzione si à ̈ ottenuta attraverso una tecnica di stampa utilizzando materiali di natura vitrea (generalmente vernici vetrificabili) e dunque molto similari alla struttura della lastra stessa su cui applicati. In accordo a tale tecnica nota di stampa, un disegno in materiale vitreo (ad esempio di colore bianco) viene spalmato sulla lastra tagliata a misura e poi essiccata al fine di asciugarla. La successiva cottura (generalmente intorno ai 650 gradi °C ad esempio a seguito di tempera) porta generalmente allo stato plastico sia la lastra che il disegno, determinando così un intimo legame vitreo tra disegno e la lastra stessa e che si consolida con il raffreddamento successivo.

Tuttavia, sebbene l’impatto estetico sia pregevole, un primo inconveniente riguarda il fatto che diventano difficilmente gestibili tutti gli eventuali successivi trattamenti termici da effettuare sulla lastra di vetro in oggetto. Infatti le alte temperatura causano un ritorno allo stato plastico sia del vetro che del disegno su di esso prodotto. Durante tali trattamenti termici à ̈ dunque indispensabile evitare di poggiare la lastra dalla parte riportante la scrittura. Lo stato plastico causerebbe infatti una improntazione o rimozione della scrittura stessa con un inevitabile scarto del prodotto. E’ dunque evidente come tale soluzione sia fortemente limitativa determinando oggettivamente problemi di trasporto della lastra stessa lungo i percorsi prestabiliti di trattamento termico.

Un esempio pratico di tale inconveniente si riscontra, ad esempio, quando à ̈ necessario realizzare un colore di contrasto (o di fondo) da porre alle spalle del disegno, al fine di rendere lo stesso ben visibile su di una lastra trasparente. Infatti nel caso che contrasto e disegno fossero applicati distintamente ognuno su una faccia contrapposta all’altra, inevitabilmente una delle due facce dovrebbe poi poggiare sui rulli trasportatori del forno per l’essiccazione. Come sopra descritto, ciò sarebbe causa di uno scarto del prodotto o addirittura di un guasto del macchinario stesso. Per le ragioni tecniche sopra enunciate, risulta evidente come sia indispensabile che contrasto e disegno siano entrambi realizzati uno alle spalle dell’altro ma sempre in corrispondenza della stessa faccia della lastra. Essendo il contrasto applicato alle spalle del disegno sulla stessa faccia della lastra, à ̈ dunque evidente come, nella maggioranza dei casi, la scrittura così ottenuta risulti, al fine di essere visibile, predisposta sulla faccia della lastra che, una volta montata in uso sull’elettrodomestico, si affaccia direttamente verso l’elettrodomestico stesso.

In tal caso, dunque, la scrittura risulta spesso poco visibile, soprattutto a causa dei riflessi di luce che colpiscono la lastra stessa. Infatti, per quanto la lastra risulti trasparente, la lettura della scrittura attraverso lo spessore risulta spesso essere difficoltosa. In aggiunta, in caso di utilizzo di un vetro con trattamento riflettente (tali vetri sono di frequente utilizzati nel settore al fine di ottenere un maggiore impatto estetico), si crea un effetto specchio che rende ancora più difficoltosa la lettura dei caratteri, loghi e/o della scrittura attraverso lo spessore del vetro.

Sintesi dell’invenzione

È quindi scopo della presente invenzione fornire un metodo per la realizzazione di disegni su di una lastra in vetro, ovvero caratteri, loghi, scritture e/o aree in genere, i quali risultano assolutamente inattaccabili da eventuali successivi trattamenti termici a cui sottoporre la lastra.

E’ dunque scopo della presente invenzione fornire un metodo che consenta di realizzare caratteri, loghi, scritture e/o aree tali per cui sia poi possibile poggiare la lastra, durante eventuali trattamenti termici successivi, dalla parte ove sia stata realizzata tale grafica, e senza che questo sia causa di scarto del prodotto e/o rischio di rottura o danneggiamento del macchinario adibito al trattamento termico suddetto.

E’ anche scopo della presente invenzione fornire un metodo che consenta la realizzazione di una grafica di alta qualità e di lunga durata e che possa apparire ben leggibile sulla faccia a vista dell’elettrodomestico.

E’ inoltre scopo della presente invenzione fornire un metodo che consenta la realizzazione di caratteri, loghi, scritture e/o aree sulla lastra in vetro che sia economico e rapido e dunque ad alto rendimento produttivo.

Questi e altri scopi sono dunque ottenuti con il presente metodo per la realizzazione di un disegno in genere su di una lastra in vetro, particolarmente una lastra per elettrodomestici, come da rivendicazione 1.

Tale metodo prevede l’applicazione di una sostanza acida secondo una tecnica di serigrafia. In particolare à ̈ prevista una prima fase in cui un setino serigrafico 4 viene predisposto in corrispondenza della faccia 1’ della lastra 1 su cui realizzare il disegno 6. Il setino comprende una parte non impressionata, ovvero provvista di una pluralità di fori aperti 6 riproducenti il disegno. Si procede dunque all’applicazione di una sostanza 10 a base acida sul setino serigrafico 4 almeno in corrispondenza di tali fori liberi, in modo tale che avvenga attraverso di essi un deposito della sostanza sulla faccia 1’ della lastra. In tal maniera, la sostanza acida depositata intacca (ovvero incide) la superficie del vetro secondo il disegno riprodotto sul setino serigrafico. La sostanza a base acida agisce realizzando dunque una rimozione “chimica†di un certo spessore di lastra e riproducendo su di essa il disegno desiderato.

E’ dunque evidente come il disegno riprodotto con tale procedimento risulti assolutamente inattaccabile, essendo questo del tutto svincolato dall’uso di vernici vetrificabili o materiali vitrei in genere. Il disegno stesso risulta infatti “inciso†chimicamente sulla lastra stessa diversamente alla tecnica nota in cui veniva sovrapposto alla lastra attraverso una vernice vetrificabile. In tal maniera, oltre all’ottenimento di una alta qualità e un notevole incremento di durata nel tempo del disegno, à ̈ adesso possibile avere libertà di poggiare la lastra dalla parte in cui à ̈ stata realizzata la scrittura durante tutti gli eventuali successivi trattamenti termici, senza alcun rischio di scarto prodotto o rottura, danneggiamento del macchinario.

E’ dunque adesso possibile applicare un eventuale colore di contrasto sulla faccia contrapposta a quella su cui si à ̈ realizzato il disegno, potendo adesso poggiare la lastra dalla parte della scrittura entro i forni di essiccazione o tempera. In tal maniera la scrittura risulterà predisposta sulla faccia della lastra opposta a quella di applicazione all’elettrodomestico, e quindi apparendo molto più visibile e non più inibita da fastidiosi riflessi di luce.

Infine l’applicazione di una sostanza di natura acida sulla superficie da trattare à ̈ una operazione relativamente semplice, rapida ed economica perché effettuabile con un elevato rendimento produttivo, ossia con scarti di prodotto bassi.

Vantaggiosamente, successivamente alla fase di deposito della sostanza a base acida, à ̈ prevista l’ulteriore operazioni di cottura della lastra (1).

La cottura della lastra con la sostanza acida applicata consente una maggiore penetrazione della sostanza acida stessa.

Vantaggiosamente, successivamente a detta operazione di cottura, Ã ̈ poi prevista una operazione di rimozione della sostanza (6) applicata, detta operazione di rimozione avvenendo secondo almeno uno dei seguenti metodi:

- Lavaggio della lastra;

- Utilizzo di ultrasuoni.

Vantaggiosamente à ̈ prevedibile un controllo di penetrazione della sostanza a base acida attraverso una regolazione di almeno uno o una combinazione dei seguenti parametri:

- Valore di acidità della sostanza utilizzata;

- Tempo t di durata della fase di cottura;

- Temperatura T a cui avviene detta fase di cottura.

Vantaggiosamente, la lastra (1) trattata potrebbe anche essere una lastra comprendente uno strato superficiale di coating (12). In tal caso i suddetti uno o più parametri possono essere regolati in modo tale da rimuovere almeno lo spessore corrispondente allo strato di coating.

Vantaggiosamente, successivamente alla fase di rimozione della sostanza acida, Ã ̈ eventualmente possibile eseguire a scelta una delle seguenti ulteriori operazioni:

- Tempra della lastra;

- Applicazione di un colore di contrasto (15) sulla faccia opposta a quella di applicazione della sostanza a base acida e successiva tempra della lastra.

Vantaggiosamente, sostanza a base acida può essere in forma di pasta o vernice. In tal caso la suddetta operazione di applicazione della sostanza chimica comprende dunque una operazione di spalmatura della pasta o vernice sul setino serigrafico (4) in modo tale che la sostanza trapassi il setino adagiandosi sulla faccia (1’) della lastra secondo i contorni di scrittura definiti dai fori liberi (6) del setino stesso.

Alternativamente, nel caso in cui la sostanza a base acida sia in forma liquida, l’operazione di applicazione della sostanza chimica può allora prevedere una operazione di spruzzatura della sostanza attraverso i fori liberi (6) del setino (4).

Vantaggiosamente il setino serigrafico (4) utilizzato può essere ottenuto attraverso una operazione di impressionatura del tessuto (5). Tale operazione di impressionatura prevede l’applicazione di una pasta o vernice indurente sui fori del tessuto in una maniera tale da lasciare aperti i soli fori (6) riproducenti il disegno desiderato. Successiva si procede alla cottura della pasta per causarne l’indurimento.

E’ inoltre qui descritta ulteriormente una apparecchiatura per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1) e comprendente:

- Una sezione di stampa (3) provvista di un setino serigrafico (4) fornito di una pluralità di fori aperti (6) riproducenti un disegno;

- Un dispositivo distributore (8) configurato per cospargere sul setino (4) una sostanza a base acida (10);

ed in cui, a seguito dell’applicazione del setino sulla lastra, la sostanza acida applicata sul setino si deposita attraverso detti fori (6) sulla faccia (1’) della lastra in maniera tale da inciderla.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente metodo per la realizzazione di un disegno 6 in genere su di una lastra in vetro (1), secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune forme realizzative, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:

- la figura 1 descrive una generica lastra in vetro e un nastro trasportatore 2;

- La figura 2 mostra una serie di lastre predisposte sul nastro;

- La figura 3 mostra la sezione di stampa mentre la figura 4 mostra l’applicazione dello stampo sulla lastra; - Le figure 5 e 6 mostrano un possibile dettaglio costruttivo di stampo;

- Le figure dalla 7 alla 9 mostrano una fase di applicazione della sostanza a base acida sullo stampo;

- La figura 10 mostra la fase di cottura della lastra con la sostanza sopra applicata;

- Le figure 11 e 12 mostrano una lastra in vetro con coating e il risultato della rimozione attraverso la sostanza a base acida dello strato di coating;

- La figura 13 mostra una eventuale successiva fase di tempera.

Descrizione di una forma realizzativa preferita Le figure allegate descrivono in dettaglio il metodo di realizzazione di un disegno su di una lastra in vetro attraverso una tecnica di tipo serigrafica e la relativa apparecchiatura impiegata.

La figura 1 mostra una lastra 1 tagliata a misura al fine di predisporla lungo un percorso di lavorazione 2 in cui si svolgono le varie fasi di realizzazione del disegno desiderato.

Come mostrato in figura 2 un nastro trasportatore 2, o equivalentemente dei rulli trasportatori, sono preposti alla movimentazione delle lastre durante le fasi di lavorazione. A tal scopo il nastro rappresentato trasporta una pluralità di lastre 1 in sequenza.

In accordo con una prima fase lavorativa, come schematicamente mostrato in figura 3 e figura 4, lungo il percorso di lavorazione à ̈ prevista un’apposita sezione 3 di stampa comprende uno stampo 4 provvisto di una pluralità di fori riproducenti un disegno predeterminato. Lo stampo à ̈ manovrato in modo tale da poter essere applicato al di sopra della faccia 1’ della lastra 1 in vetro sulla quale si desidera replicare il disegno (ovvero la faccia opposta a quella che poggia sul nastro). La figura 4 mostra la fase in cui lo stampo à ̈ portato al di sopra della lastra in contatto con essa e con la faccia 1’ evidenziata per chiarezza in linea tratteggiata sottile.

Sebbene possano essere utilizzati stampi di natura diversa, preferibilmente lo stampo utilizzato à ̈ di quelli del tipo da serigrafia, ovvero un setino serigrafico 4.

Il setino serigrafico à ̈ realizzato attraverso l’utilizzo di un tessuto 5 microforato, ovvero costituito da una maglia o trama microforata, opportunamente impressionata (vedi figura 5). In accordo a tale procedimento di impressionatura del tessuto, una parte dei fori presenti su di esso risulta occlusa da una pasta o una vernice essiccata in appositi forni in modo tale da lasciare aperti i soli fori che riproducono sul tessuto stesso il disegno 6. La figura 6 mostra a scopo chiarificatore, in colore scuro, il tessuto con i fori occlusi (parte impressionata del tessuto) mentre in colore chiaro sono rappresentati i fori 6 aperti (parte non impressionata del tessuto) secondo un disegno predefinito (in tal caso l’esempio rappresenta una T).

Sempre come rappresentato in figura 5 e 6, il tessuto à ̈ poi supportato da un telaio esterno 7, o equivalentemente da una cornice 7, la cui dimensione à ̈ tale da poter contornare la lastra 1 quando viene sovrapposta ad essa. In tal maniera risulta possibile sovrapporre il tessuto 5 del setino serigrafico 4 a diretto contatto con la faccia 1’ della lastra. In tal maniera i fori aperti riproducenti il disegno 6 si trovano direttamente affacciati sulla faccia della lastra in corrispondenza dell’area prescelta su cui riprodurre il disegno.

E’ inoltre evidente come, in base ai disegni da realizzare e alle diverse dimensioni di lastre, una molteplicità infinita di setini o stampi in genere possono essere realizzati rendendo il processo produttivo facilmente riproducibile in serie.

Continuando nella descrizione, una volta predisposto il setino serigrafico al di sopra della lastra come mostrato in figura 4, si passa poi alla fase successiva di deposito attraverso i fori aperti 6 dello stesso di una sostanza 10 a base acida. La sostanza può essere in varie forme, ad esempio in forma di vernice, cera, pasta o anche liquida.

In tal senso, in base alla tipologia di sostanza utilizzata, un apposito macchinario à ̈ preposto allo scopo di cospargere la stessa sul telaio. La figura 7 mostra un esempio di soluzione in cui un dispositivo distributore 8 comprende un carrello 8, ad esempio precaricato con la sostanza, à ̈ montato scorrevole sulla sezione di stampa 3. In tal maniera il carrello può essere azionato al fine di scorrere in modo tale che un pennello 9, o un rullo distributore, distribuisca uniformemente sul setino, almeno nell’area di interesse, la suddetta sostanza (in caso di vernici, cere o paste in genere).

A questo punto la sostanza inizia a passare attraverso i fori liberi 6 del setino per entrare in diretto contatto con la superficie 1’ della lastra. La figura 8 mostra ulteriormente una vista assonometrica di tale fase in cui si evidenzia la sostanza 10 in forma di gel parzialmente cosparsa sopra il tessuto in corrispondenza dell’area di interesse. La figura 9 mostra l’intera area di interesse ricoperta.

La soluzione à ̈ assolutamente equivalente nel caso di sostanza a base acida in forma liquida. In tal caso il macchinario potrà ad esempio essere provvisto di apposito dispenser spray.

La sostanza passa dunque sulla lastra in accordo al disegno riprodotto dal setino serigrafico e, una volta entrata in contatto con la stessa, inizia ad agire rimuovendo progressivamente lo strato superficiale e riproducendo il disegno.

La figura 10 mostra la successiva fase di cottura della lastra con la sostanza predisposta su di essa secondo il disegno 6 riprodotto, in modo tale che la sostanza stessa abbia un maggiore effetto penetrante e risulti maggiormente efficace. A tal scopo à ̈ dunque prevista un’apposita sezione di cottura 11 entro cui vengono introdotte le lastre. Terminata la cottura segue infine una fase di rimozione o pulitura che serve a togliere i residui della sostanza a base acida. La fase di rimozione può effettuarsi con un semplice lavaggio ad acqua o con tecniche ad ultrasuoni.

Naturalmente possono anche essere previste sostanze a base acida le quali evaporano nel tempo, in modo da non rendere strettamente necessaria la fase di pulitura.

E’ poi evidente come vi sia una vasta scelta di sostanze a base acida utilizzabili e di cui à ̈ possibile controllare il grado di acidità. Controllando dunque opportunamente il tempo t di durata della cottura della sostanza, la temperatura T di cottura e il valore di acidità della sostanza stessa à ̈ possibile controllare complessivamente il grado di penetrazione nella lastra nell’unità di tempo. In tal maniera, in funzione del prodotto utilizzato, à ̈ possibile prevedere esattamente quanto tempo e a quale temperatura la lastra deve permanere in cottura al fine di “incidere†un disegno per una certa profondità di spessore.

Tale aspetto à ̈ di notevole importanza soprattutto in vista del fatto che in tale settore tecnico le lastre sono spesso provviste di uno strato di coating del tipo generalmente riflettente. Ciò significa che à ̈ possibile prevedere una regolazione che, ad esempio, renda possibile una rimozione del solo strato di rivestimento superficiale. La figura 11 mostra una sezione di un vetro 1 avente una normale base in vetro 13 ed un coating (rivestimento superficiale) 12. La figura 12 mostra una rimozione di alcune parti dello strato superficiale 12 in modo da portare alla luce il sottostante vetro 13 secondo il disegno prestabilito. In tal maniera il disegno risulta particolarmente spiccato ed evidente dato che l’erosione chimica porta in superficie lo strato di vetro sottostante 13 rimuovendo esattamente lo spessore equivalente di coating 12. Si ha quindi un effetto di disegno che spicca per via del contrasto tra il coating e il chiaro e trasparente del vetro che rimane perfettamente neutro 13 sottostante.

Inoltre, variando come detto tali parametri, à ̈ anche possibile prevedere una penetrazione anche oltre il solo strato di coating. Questo produrrà un diverso effetto di contrasto dovuto all’erosione del vetro e che acquisisce un colore più scuro e aspetto ruvido. La ruvidità à ̈ dovuta infatti alla penetrazione della sostanza che erode il vetro. L’erosione à ̈ controllabile anche al fine di rimuovere anche solo una parte dell’intero spessore di coating anche se tale soluzione non risulta di particolare vantaggio in quanto poco visibile.

Una volta realizzato il disegno, sia esso su una lastra con coating che su una lastra normale, Ã ̈ poi possibile effettuare, se necessario, tutti i successivi trattamenti termici desiderati, ad esempio la tempra o colorazione di contrasto con tempra.

A tal scopo, come schematicamente indicato in figura 13, un colore di contrasto 15 può essere applicato in corrispondenza della faccia opposta a quella della scrittura 6 (ovvero la faccia 1’) e dunque cotto in modo tale da asciugarlo. La asciugatura viene fatta poi seguire dal classico processo di tempra (o tempera) in cui il vetro acquista particolari caratteristiche di resistenza meccanica e al contempo il colore di contrasto si lega intimamente alla struttura del vetro su cui risulta applicato. In tal senso si può procedere tranquillamente ad appoggiare la lastra verniciata dalla parte del disegno realizzato precedentemente, senza per questo incorrere in rischio di danneggiamento o rottura dei rulli o nastri trasportatori del forno da tempra. La lastra entra dunque nel forno ove viene portata a temperature superiori ai 500°C gradi centigradi per poi essere rapidamente raffreddata.

Risulta altresì evidente dal presente metodo come la lastra in vetro da trattare possa comunque essere di qualsiasi misura e tipologia, senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.

Inoltre il termine disegno o grafica à ̈ qui da intendersi in maniera assolutamente non limitativa, includendo dunque in tale termine l’insieme di scritture, loghi, linee e aree di qualsiasi forma e natura.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), particolarmente lastre per elettrodomestici, e comprendente le operazioni di: - Applicazione di un setino serigrafico (4) in corrispondenza della faccia (1’) della lastra (1) su cui realizzare il disegno (6), detto setino serigrafico comprendendo fori liberi (6) riproducenti il disegno (6); - Successiva applicazione di una sostanza (10) a base acida sul setino serigrafico almeno in corrispondenza dei fori liberi in modo tale che avvenga, attraverso detti fori (6), un deposito della sostanza sulla faccia (1’).
2. 2. Un metodo per la realizzazione di un disegno in genere su di una lastra in vetro, secondo rivendicazione 1, in cui successivamente alla fase di deposito della sostanza a base acida à ̈ prevista l’ulteriore operazioni di cottura della lastra (1).
3. 3. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo rivendicazione 2, in cui successivamente a detta operazione di cottura à ̈ prevista una operazione di rimozione della sostanza (6) applicata, detta operazione di rimozione avvenendo secondo almeno uno dei seguenti metodi: - Lavaggio della lastra; - Utilizzo di ultrasuoni.
4. 4. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 3, in cui à ̈ prevista una fase di controllo della penetrazione della sostanza a base acida nella lastra attraverso una regolazione di almeno uno o più dei seguenti parametri: - Valore di acidità della sostanza utilizzata; - Tempo t di durata della fase di cottura; - Temperatura T a cui avviene detta fase di cottura.
5. 5. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 4, in cui la lastra (1) trattata à ̈ una lastra comprendente uno strato superficiale di coating (12), detti uno o più parametri essendo regolati in modo tale da rimuovere almeno lo spessore corrispondente allo strato di coating (12).
6. 6. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 5, in cui successivamente alla fase di rimozione di detta sostanza acida à ̈ prevista a scelta una delle seguenti ulteriori operazioni: - Tempra della lastra; - Applicazione di un colore di contrasto (15) sulla faccia opposta a quella di applicazione della sostanza a base acida e successiva tempra della lastra.
7. 7. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 6, in cui detta sostanza a base acida à ̈ in forma di pasta o vernice, detta operazione di applicazione della sostanza chimica comprendendo una operazione di spalmatura di detta pasta o vernice sul setino serigrafico (4) in modo tale che la sostanza trapassi il setino (4) adagiandosi sulla faccia (1’) della lastra secondo i contorni di scrittura definiti dai fori liberi (6) del setino.
8. 8. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo una o più rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 6, in cui detta sostanza a base acida à ̈ in forma liquida, detta operazione di applicazione della sostanza chimica comprendendo una operazione di spruzzatura di detta sostanza attraverso i fori liberi (6) del setino (4).
9. 9. Un metodo per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1), secondo una o più rivendicazioni dalla 1 alla 8, in cui il setino serigrafico (4) utilizzato à ̈ ottenuto attraverso una operazione di impressionatura del tessuto (5) e comprendente l’operazione di applicazione di una pasta o vernice indurente in modo tale da lasciare fori aperti (6) riproducenti un disegno e successiva cottura.
10. 10. Una apparecchiatura per la realizzazione di un disegno (6) in genere su di una lastra in vetro (1) e comprendente: - Una sezione di stampa (3) comprendente un setino serigrafico (4) fornito di una pluralità di fori aperti (6) riproducenti un disegno; - Un dispositivo distributore (8) configurato per cospargere sul setino (4) una sostanza a base acida (10); ed in cui, in conseguenza dell’applicazione del setino sulla lastra, la sostanza applicata sul setino si deposita attraverso detti fori (6) sulla faccia (1’) della lastra in maniera tale da inciderla.