ITMO20060288A1

ITMO20060288A1 - Metodo, apparato e prodotto

Info

Publication number: ITMO20060288A1
Application number: IT000288A
Authority: IT
Inventors: Giordano Aggio; Fabio Corradini
Original assignee: Dikanta Srl
Priority date: 2006-09-21
Filing date: 2006-09-21
Publication date: 2008-03-22
Also published as: EP2089236A1; WO2008035186A1

Description

DIKANTA SRL

Descrizione di invenzione industriale

Depositata il

Metodo, apparato e prodotto

L’invenzione concerne un metodo ed un apparato per decorare un oggetto trasparente ed un oggetto comprendente un corpo trasparente decorato.

Per la decorazione di oggetti trasparenti, ad esempio oggetti di vetro, è noto utilizzare la stampa serigrafica.

La stampa serigrafica prevede che una pluralità di prodotti decoratori, ciascuno avente un determinato colore, sia applicata su un oggetto da decorare.

I prodotti decoratori sono depositati su una faccia dell’oggetto destinata, nell’uso, a risultare in vista.

I prodotti decoratori sono applicati uno dopo l’altro, ciascuno tramite un retino, o schermo, dedicato.

La stampa serigrafica prevede inoltre che, dopo l’applicazione dei prodotti decoratori, l’oggetto sia mantenuto all’interno di un forno per un certo intervallo di tempo, in modo tale che i prodotti decoratori si fissino all’oggetto.

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Un difetto della stampa serigrafica è che non consente di ottenere decorazioni particolarmente accurate.

In primo luogo, infatti, l’impiego di retini provvisti di maglie attraverso le quali passano i prodotti decoratori non consente di ottenere elevate definizioni.

In aggiunta, poiché l’oggetto da decorare interagisce in successione con una pluralità di retini, o schermi, può accadere che l’interazione di un prodotto decoratore già applicato sull’oggetto con uno dei retini disposti a valle del retino con il quale tale prodotto decoratore è stato applicato generi sbavature e, di conseguenza, pregiudichi la nitidezza della decorazione.

Un altro difetto della stampa serigrafica è che produce decorazioni assai opache in quanto, durante la cottura, i prodotti decoratori penetrano all’interno del vetro che si è parzialmente rammollito.

Un ulteriore difetto della stampa serigrafica è che richiede un impianto piuttosto complesso e, quindi, assai costoso.

Ne consegue che, anche a prescindere dalla scarsa qualità delle decorazioni ottenibili, la stampa

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serigrafica può essere impiegata per produzioni di serie, che comportino la realizzazione di un significativo numero di oggetti, in modo tale che i suddetti elevati costi possano essere ammortizzati da una corrispondentemente elevata produttività.

L’uso della stampa serigrafica, al contrario, non è economicamente conveniente nel caso di piccoli lotti di produzione e, a maggior ragione, qualora tali lotti di produzione comprendano soltanto pochi pezzi ciascuno.

Per la decorazione di oggetti trasparenti è inoltre nota la tampografia, che prevede di applicare, uno alla volta, una pluralità di prodotti decoratori su un oggetto da decorare.

Tale tecnica di stampa, tuttavia, presenta sostanzialmente i medesimi inconvenienti già evidenziati con riferimento alla stampa serigrafica. E’ inoltre noto l’impiego di decalcomanie che vengono applicate ad un oggetto da decorare, tale oggetto essendo poi mantenuto all’interno di un forno per un certo periodo di tempo per consentire una stabile adesione della decalcomania.

Un difetto di tale modalità di decorazione consiste nel fatto che le decalcomanie possono essere utilizzate unicamente nel caso di oggetti che

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presentino una faccia da decorare che sia sostanzialmente piana.

In aggiunta, per ciascuna tipologia di decalcomania che si desidera ottenere è necessario prevedere una matrice dedicata, cioè una matrice disposta per generare il motivo decoratore che deve essere prodotto dalla decalcomania.

Poiché la produzione della suddetta matrice comporta un costo sensibilmente elevato, l’impiego delle decalcomanie è economicamente sconsigliabile qualora debbano essere prodotti lotti comprendenti un esiguo numero di oggetti.

Uno scopo dell’invenzione è migliorare la decorazione di oggetti trasparenti.

Un altro scopo dell’invenzione è migliorare la qualità delle decorazioni che possono essere ottenute su oggetti trasparenti.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è ottenere un metodo ed un apparato per decorare oggetti trasparenti che consenta di realizzare motivi decoratori qualitativamente molto pregevoli.

In un primo aspetto dell’invenzione, è previsto un metodo per decorare un oggetto trasparente, comprendente depositare un inchiostro UV su una faccia di detto oggetto tramite mezzi erogatori a

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getto di inchiostro in modo da realizzare un motivo decoratore su detta faccia, ulteriormente depositare un materiale di copertura su detta faccia per ricoprire detto motivo decoratore.

In un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato per decorare un oggetto trasparente, comprendente mezzi erogatori a getto di inchiostro disposti per depositare un inchiostro UV su una faccia di detto oggetto in modo da realizzare un motivo decoratore su detta faccia e mezzi distributori disposti per ulteriormente depositare un materiale di copertura su detta faccia per ricoprire detto motivo decoratore.

In un terzo aspetto dell’invenzione, è previsto un oggetto, comprendente un corpo trasparente, un inchiostro UV depositato su una faccia di detto corpo trasparente per realizzare un motivo decoratore ed uno strato di materiale di copertura depositato su detto inchiostro UV.

Grazie a questi aspetti dell’invenzione, è possibile ottenere un oggetto trasparente dotato di una decorazione esteticamente assai pregevole.

In primo luogo, l’impiego di mezzi erogatori a getto di inchiostro consente di ottenere decorazioni aventi una definizione assai maggiore rispetto a quelle

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ottenibili con i metodi di stampa secondo lo stato della tecnica.

Inoltre, l’impiego di mezzi erogatori a getto di inchiostro – previsti nel contesto di un dispositivo di stampa digitale – consente di produrre lotti comprendenti anche un numero assai esiguo di oggetti, senza che ciò sia economicamente svantaggioso, come accade per quelle tecniche di stampa che, per ogni motivo decoratore da realizzare, necessitano di uno schermo, o di una matrice, dedicati. I mezzi erogatori a getto di inchiostro, infatti, consentono di realizzare un motivo decoratore desiderato su un qualsivoglia numero di oggetti senza che questo comporti modifiche dei mezzi erogatori a getto di inchiostro, o, più in generale, del dispositivo di stampa digitale.

In aggiunta, l’impiego di un inchiostro UV consente di ottenere decorazioni particolarmente brillanti. I mezzi erogatori a getto di inchiostro, inoltre, consentono di stampare anche su superfici corrugate, irregolari e provviste di solchi assai profondi e/o di creste piuttosto alte, il che contribuisce a movimentare il motivo decoratore migliorando l’apparenza estetica dell’oggetto.

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Inoltre, grazie a questi aspetti dell’invenzione è possibile ottenere oggetti in cui il motivo decoratore non è realizzato su una faccia destinata, nell’uso, a risultare in vista, ma su una faccia opposta a quella destinata a risultare in vista. In questo caso, il motivo decoratore risulta visibile attraverso il corpo trasparente, il che contribuisce a conferire un effetto di profondità al motivo decoratore stesso.

In aggiunta, lo strato di materiale di copertura consente di porre in risalto il motivo decoratore. In particolare, qualora il materiale di copertura sia un materiale metallico che costituisce uno strato di fondo dell’oggetto, si riscontra un incremento della brillantezza del motivo decoratore e, quindi, un effetto estetico particolarmente gradevole.

L’inchiostro UV viene fissato all’oggetto senza che quest’ultimo debba essere sottoposto ad un trattamento termico. Ciò costituisce un significativo vantaggio rispetto ai metodi secondo lo stato della tecnica, nei quali i prodotti decoratori sono fissati all’oggetto tramite una cottura in forno successiva all’applicazione dei prodotti decoratori stessi.

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni, che ne

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illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:

Figura 1 è una sezione trasversale di un oggetto trasparente decorato;

Figura 2 è una vista in pianta di oggetti trasparenti decorati utilizzati come inserti ornamentali per piastrelle;

Figura 3 è una sezione come quella di Figura 1 evidenziante un oggetto trasparente decorato, realizzato secondo una variante;

Figura 4 è uno schema di un apparato per la produzione di oggetti trasparenti decorati.

Con riferimento alla Figura 1 è mostrato un oggetto 1 comprendente un corpo 2 realizzato in materiale trasparente, ad esempio vetro.

Il corpo 2 comprende una faccia 3, destinata, nell’uso, a risultare in vista, ed una ulteriore faccia 4, opposta alla faccia 3.

La ulteriore faccia 4 può presentare una superficie corrugata, in modo tale da conferire un effetto estetico più gradevole all’oggetto 1.

Alla ulteriore faccia 4 è associato un inchiostro UV 5 che definisce un motivo decoratore che risulta visibile attraverso il materiale trasparente che costituisce il corpo 2, in modo tale che al motivo

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decoratore è conferita un certa profondità che ne incrementa la gradevolezza.

All’inchiostro UV 5 è associato un materiale di copertura 6 che contribuisce a porre in risalto il motivo decoratore.

Il materiale di copertura 6 può essere uno strato di metallo che ricopre lo smalto UV 5 e ne evidenzia la brillantezza.

Tra l’ulteriore faccia 4 e l’inchiostro UV 5 può essere previsto uno strato 7 di primer, ad esempio del tipo BondAid<®>I, cioè un primer UV.

Tra l’inchiostro UV 5 e il materiale di copertura 6 può essere previsto uno strato intermedio 8.

Lo strato intermedio può comprendere una vernice trasparente che conferisce brillantezza all’inchiostro UV 5 e funge da aggrappante per il materiale di copertura 6.

Al materiale di copertura 6 può essere associata una vernice protettiva 9, ad esempio del tipo UV, o acrilica, o poliuretanica, o altro, che impedisce il deterioramento del materiale di copertura 6 ed il distacco di quest’ultimo dall’inchiostro UV 5, o dallo strato intermedio 8, se presente.

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Con riferimento alla Figura 4, è mostrato schematicamente un apparato 10 per la produzione di oggetti trasparenti decorati.

L’apparato 10 comprende un dispositivo per la stampa digitale 11 provvisto di mezzi erogatori a getto di inchiostro che provvedono a depositare l’inchiostro UV 5 sulla ulteriore faccia 4 del corpo 2, come è stato sopra decritto.

Il dispositivo per la stampa digitale 11 comprende mezzi di trasporto che portano il corpo 2 – o una pluralità di corpi 2 – ad interagire con ugelli erogatori di inchiostro di cui sono provviste teste di stampa con cui sono equipaggiati i mezzi erogatori a getto di inchiostro.

I mezzi erogatori a getto di inchiostro possono essere del tipo ad otto passi di stampa e a goccia variabile.

I mezzi erogatori a getto di inchiostro effettuano una doppia passata sul corpo 2 in modo tale da ottenere un buon contrasto ed una elevata coprenza. Il dispositivo per la stampa digitale 11 comprende una, o più, lampade a raggi UV che provvedono a fissare al corpo 2 l’inchiostro UV 5 non appena quest’ultimo è stato depositato dai mezzi erogatori a getto di inchiostro.

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Il dispositivo per la stampa digitale 11 può lavorare in esacromia e consente di ottenere motivi decoratori aventi una risoluzione fino a 1200 x 2400 DPI.

L’apparato 10 comprende inoltre un dispositivo di metallizzazione 12, disposto a valle del dispositivo per la stampa digitale 11, che deposita il materiale di copertura 6, cioè uno strato di materiale metallico, sul corpo 2, in modo tale da ricoprire l’inchiostro UV 5.

Il dispositivo di metallizzazione comprende una camera, cioè una autoclave, all’interno della quale viene realizzato un vuoto assai spinto.

Nella suddetta camera sono previste resistenze che portano a fusione filamenti metallici, ad esempio di rame, o alluminio, o ottone, in modo tale che all’interno della camera siano presenti vapori metallici.

Il dispositivo di metallizzazione 12 comprende inoltre un telaio – alloggiato all’interno della camera - al quale possono essere fissate zone di bordo del corpo 2.

Il dispositivo di metallizzazione 12 comprende inoltre mezzi di movimentazione che muovono – in particolare ruotano – il telaio all’interno della camera in modo tale che particelle metalliche allo

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stato di vapore si depositino sul corpo 2 così da ricoprire l’inchiostro UV 5.

Prima che il corpo 2 sia inserito all’interno della camera, alla faccia 3 viene applicato un materiale in foglio, che sarà successivamente rimosso, in modo tale che lo strato di materiale metallico si depositi solo sulla ulteriore faccia 4 e non sulla faccia 3. Prima che il metallo sia portato allo stato di vapore, il corpo 2, all’interno della camera, è sottoposto ad una scarica ionica che favorisce la successiva adesione al corpo 2 delle particelle metalliche.

In alternativa, al posto del dispositivo di metallizzazione 12 può essere previsto un dispositivo distributore che provvede ad applicare al corpo 2 un materiale di copertura 6 non metallico.

In una versione, l’apparato 10 comprende un dispositivo dispensatore 13, disposto a valle del dispositivo di metallizzazione 12, che provvede ad applicare la vernice protettiva 9. Qualora la vernice protettiva 9 sia del tipo UV, il dispositivo dispensatore 13 comprende una, o più, lampade a raggi UV che fissano la vernice protettiva al corpo 2.

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La vernice protettiva 9 impedisce l’ossidazione, e quindi il deterioramento, dello strato di materiale metallico.

L’apparato 10 può comprendere un dispositivo di sagomatura 14, disposto a monte del dispositivo per la stampa digitale 11 che conferisce alla ulteriore faccia 4 una desiderata conformazione, in particolare una conformazione non planare.

Il dispositivo di sagomatura 14 può comprendere un forno all’interno del quale è disposto un elemento di supporto realizzato in materiale refrattario e provvisto di una superficie corrugata.

Un corpo 2, avente inizialmente una ulteriore faccia 4 sostanzialmente piana, viene posizionato sul supporto in modo tale che l’ulteriore faccia 4 sia appoggiata alla superficie corrugata, tra l’ulteriore faccia 4 e la superficie corrugata essendo interposta una certa quantità di sabbia che impedisce, in seguito al trattamento termico in forno, una permanente adesione del corpo 2 al supporto.

Successivamente, il supporto ed il corpo 2 su di esso appoggiato vengono introdotti nel forno e mantenuti ad una prefissata temperatura per un certo intervallo di tempo.

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Poiché il materiale che forma il corpo 2 rammollisce, l’ulteriore faccia 4 si conforma in guisa della superficie corrugata ad assume un andamento corrispondentemente corrugato.

Successivamente il corpo 2 viene raffreddato, così che la ulteriore faccia 2 mantenga permanentemente il suddetto andamento corrugato.

Il dispositivo di sagomatura 14 è particolarmente adatto a realizzare superfici corrugate in corpi 2 di vetro.

Tuttavia, regolando opportunamente le temperature di esercizio, il dispositivo di sagomatura 14 può essere impiegato anche per corpi 2 di materia plastica, ad esempio policarbonato, polimetilmetacrilato ed altri. Il dispositivo di sagomatura 14 può inoltre essere provvisto di un dispositivo incisore, ad esempio a sabbia, che asporta materiale dalla ulteriore faccia 4 per realizzare incavi definenti un particolare disegno.

Si noti che la decorazione di superfici corrugate, o provviste di incavi, è una peculiarità del metodo e dell’apparato secondo l’invenzione che è resa possibile dall’impiego dei mezzi erogatori a getto di inchiostro. I metodi di decorazione noti, quali la stampa serigrafica, la tampografia e l’applicazione

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di decalcomanie, infatti, possono essere utilizzati unicamente nel caso di oggetti provvisti di superficie lisce.

L’apparato 10 può comprendere inoltre, a valle del dispositivo di sagomatura 14, un dispositivo di lavaggio 15 nel quale il corpo 2 viene lavato prima dell’applicazione dell’inchiostro UV 5.

In particolare, il dispositivo di lavaggio 15 consente di asportare dal corpo 2 granelli di sabbia con i quali il corpo 2 ha interagito nel dispositivo di sagomatura 14 e particelle di grasso, o di sporcizia in genere, che ostacolerebbero una buona adesione dell’inchiostro UV 5 al corpo 2.

Il dispositivo di lavaggio 15 può essere del tipo ad ultrasuoni e può comprendere tre vasche disposte in successione.

In una prima vasca è contenuta acqua ad una temperatura di circa 50 °C alla quale è stato aggiunto un detergente. Alla prima vasca sono inoltre associati uno, o più, dispositivi ad ultrasuoni.

In una seconda vasca, adibita al risciacquo, è contenuta unicamente acqua, senza alcun additivo.

E’ inoltre prevista una terza vasca, contenente acqua demineralizzata, all’interno della quale dal corpo 2 viene asportato eventuale calcare depositatosi nel

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corso del risciacquo che ha avuto luogo nella seconda vasca.

L’apparato 10 può comprendere inoltre un dispositivo applicatore 16, interposto tra il dispositivo di lavaggio 15 ed il dispositivo per la stampa digitale 11, disposto per applicare lo strato 7 di primer. Qualora il primer sia del tipo UV, il dispositivo applicatore 16 comprende una, o più, lampade a raggi UV che fissano lo strato 7 di primer al corpo 2.

L’apparato 10 può comprendere inoltre un ulteriore dispositivo applicatore 17, interposto tra il dispositivo per la stampa digitale 11 ed il dispositivo di metallizzazione 12 – o il dispositivo distributore - disposto per applicare lo strato intermedio 8.

L’apparato 10 può comprendere inoltre, a monte del dispositivo di sagomatura 14, un dispositivo di taglio 18 nel quale da un elemento lastriforme può essere ricavato un corpo 2 avente una forma qualsivoglia, ad esempio un corpo 2a di forma poligonale, come mostrato nella parte sinistra di Figura 2, oppure un corpo 2b avente una forma di stella, come mostrato nella parte destra di Figura 2. La forma di stella è da intendersi come meramente

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esemplificativa, qualunque altra forma desiderata potendo essere conferita al corpo 2.

Qualora il corpo 2 sia ottenuto a partire da una lastra di vetro, il dispositivo di taglio 18 può comprendere un dispositivo ad idrogetto.

I risultati esteticamente più gradevoli si ottengono impiegando un vetro di tipo extra chiaro.

Come mostrato nelle Figure 2 e 3, l’oggetto 1 può essere impiegato quale inserto decoratore per piastrelle ceramiche 20 da applicare ad un pavimento o ad una parete.

In tal caso, tramite un dispositivo ad idrogetto è possibile realizzare nelle piastrelle ceramiche 20 una sede 21 disposta per ricevere l’oggetto 1.

Durante il trattamento termico che ha luogo nel dispositivo di sagomatura 14, in seguito al parziale rammollimento del materiale che costituisce il corpo 2, la faccia 3 può risultare non planare, ma presentare ondulazioni.

Nel caso in cui si renda necessario associare ad una piastrella 20 un inserto avente una faccia in vista piana, è possibile fissare al corpo 2 un ulteriore corpo 22, anch’esso realizzato in materiale trasparente, che presenti facce opposte planari.

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In particolare, una prima faccia piana 23 dell’ulteriore corpo 22 può essere fissata, ad esempio tramite un materiale collante, alla ulteriore faccia 3 del corpo 2, mentre una seconda faccia piana 24, opposta alla prima faccia piana 23 risulta, nell’uso, in vista.

Inoltre, l’ulteriore corpo 22 può essere scelto in modo tale che la somma dello spessore S1 del corpo 2 e dell’ulteriore spessore S2 dell’ulteriore corpo 22 sia sostanzialmente uguale allo spessore S della piastrella ceramica 20.

In tal modo, uno stesso oggetto 1 può essere associato a piastrelle 20 aventi uno spessore qualsivoglia semplicemente scegliendo opportunamente lo spessore S2 dell’ulteriore corpo 22.

Nel caso in cui l’oggetto 1 sia impiegato quale inserto decoratore per piastrelle ceramiche 20, è possibile depositare sul materiale di copertura 6 – oppure sulla vernice protettiva 9, se presente – un aggrappante che favorisce l’adesione della ulteriore faccia 4 ad una malta per mezzo della quale l’oggetto 1 viene fissato ad un manufatto edile.

A motivo del particolare pregio estetico conferito dall’impiego di un inchiostro UV e dell’alta definizione dell’immagine ottenibile tramite stampa a

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getto di inchiostro, l’oggetto 1 è particolarmente idoneo ad essere impiegato quale inserto decoratore, per interrompere la monotonia di un pavimento – in particolare nel caso in cui tale pavimento sia ricoperto da piastrelle aventi decorazioni raffiguranti venature, striature, o macchie, ad imitazione delle pietre naturali, che si ripetono senza sostanziali differenze su ciascuna piastrella -o del rivestimento di una parete.

In particolare, sull’oggetto 1 può essere riportata una parola, ad esempio una ragione sociale, o un marchio, oppure un disegno, ad esempio un logo, che identifichino una attività commerciale, o industriale.

In tal caso l’oggetto 1, o una pluralità di oggetti 1, può essere associata a piastrelle ceramiche che ricoprono un pavimento o una parete di un edificio nel quale ha sede la suddetta attività commerciale, o industriale, a fini promozionali.

L’oggetto 1, infatti, costituisce un elemento che attrae l’attenzione delle persone che entrano nel suddetto edificio contribuendo sensibilmente a favorire la memorizzazione da parte delle suddette persone di una iscrizione o di una figura che identificano il titolare dell’attività.

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Grazie all’invenzione, è possibile ottenere inserti personalizzati ad un costo estremamente ridotto, dal momento che il dispositivo per la stampa digitale è in grado di stampare un numero esiguo di pezzi, senza che questo comporti un incremento del costo unitario. In particolare, i costi possono essere assai limitati, dal momento che il dispositivo per la stampa digitale è in grado di stampare in un singolo ciclo di lavoro su una pluralità di corpi 2 motivi decoratori tra loro differenti. Ad esempio, in un medesimo ciclo di lavoro è possibile stampare un prefissato motivo decoratore su un gruppo di corpi 2 ed un differente motivo decoratore su un rimenante gruppo di corpi 2.

Ne consegue che gli oggetti 1 sono economicamente accessibili non soltanto agli acquirenti che necessitano di molti pezzi, ma anche agli acquirenti che abbisognano di un esiguo numero di pezzi, il costo di ciascun oggetto non dipendendo dal numero complessivo di oggetti prodotti. Ciò non è possibile nel caso di oggetti trasparenti decorati con i metodi secondo lo stato della tecnica, i quali, per essere attuati, necessitano di onerosi costi di impianto che possono essere ammortizzati solo nel caso di produzioni di larga scala. Gli oggetti trasparenti

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decorati con i metodi secondo lo stato della tecnica, pertanto, non sono accessibili a potenziali acquirenti che desiderino acquistare soltanto un numero ridotto di oggetti opportunamente personalizzati tramite impressione di una propria dicitura o segno distintivo.

Gli oggetti realizzati con il metodo e l’apparato secondo l’invenzione, possono costituire, oltre che inserti per piastrelle ceramiche, anche complementi di arredo - quali cornici, targhe, soprammobili – monili, sottopiatti ed altro.

Ogniqualvolta gli oggetti debbano essere collocati in un luogo accessibile al pubblico, il proprietario potrà personalizzarli con una desiderata indicazione, conferendo agli oggetti stessi una finalità promozionale.

In particolare, nel caso in cui gli oggetti vengano utilizzati come sottopiatti, essi potranno riportare il nome e/o il logo di un ristorante nel quale siano utilizzati, in modo tale da agire quale elemento attrattore dell’attenzione dei clienti del ristorante stesso.

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Claims

RIVENDICAZIONI 1. Metodo per decorare un oggetto trasparente (1), comprendente depositare un inchiostro UV (5) su una faccia (4) di detto oggetto (1) tramite mezzi erogatori a getto di inchiostro (11) in modo da realizzare un motivo decoratore su detta faccia (4), ulteriormente depositare un materiale di copertura (6) su detta faccia (4) per ricoprire detto motivo decoratore.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta faccia (4) è opposta ad una ulteriore faccia (3) di detto oggetto (1) che, nell’uso, è destinata a risultare in vista.
3. Metodo secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui durante detto depositare è previsto movimentare reciprocamente detto oggetto (1) e detti mezzi erogatori a getto di inchiostro (11).
4. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto depositare comprende effettuare una doppia passata di detti mezzi erogatori a getto di inchiostro (11) su detto oggetto. 1061045in.doc
5. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dopo detto depositare è previsto illuminare detto oggetto con mezzi a lampada a raggi UV per fissare detto inchiostro UV (5).
6. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto materiale di copertura (6) comprende un materiale metallico.
7. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui detto ulteriormente depositare comprende riscaldare un metallo all’interno di mezzi a camera a vuoto per generare vapori di detto metallo e mantenere detto oggetto (1) in detti mezzi a camera a vuoto in modo tale che particelle di detto metallo aderiscano a detto oggetto (1).
8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui durante detto mantenere è previsto movimentare detto oggetto (1) all’interno di detti mezzi a camera a vuoto.
9. Metodo secondo la rivendicazione 7, oppure 8, quando la rivendicazione 7 dipende dalla rivendicazione 2, oppure da una delle rivendicazioni da 3 a 6 quando dipendenti 1061045in.doc dalla rivendicazione 2, in cui prima di detto mantenere è previsto applicare mezzi a foglio amovibili a detta ulteriore faccia (3) per impedire che dette particelle ricoprano detta ulteriore faccia (3).
10. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 7 a 9, in cui, prima di detto mantenere, è previsto sottoporre detto oggetto (1) ad una scarica ionica.
11. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 6 a 10, e comprendente inoltre applicare una vernice protettiva (9) a detto oggetto (1) in modo tale da ricoprire detto materiale di copertura (6).
12. Metodo secondo al rivendicazione 11, in cui detta vernice protettiva (9) è scelta in un gruppo comprendente una vernice UV, una vernice acrilica, una vernice poliuretanica.
13. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre, prima di detto depositare, sagomare detta faccia (4).
14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui detto sagomare comprende disporre detto oggetto (1) su mezzi di supporto aventi una superficie corrugata in modo tale che detta 1061045in.doc faccia (4) appoggi su detta superficie corrugata e riscaldare detto oggetto (1) in modo tale che detto oggetto (1) rammollisca parzialmente e detta faccia (4) si conformi in guisa di detta superficie corrugata.
15. Metodo secondo la rivendicazione 13, oppure 14, in cui detto sagomare comprende incidere detta faccia (4).
16. Metodo secondo la rivendicazione 15, in cui detto incidere comprende asportare materiale da detta faccia (4) tramite un dispositivo a sabbia.
17. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre, prima di detto depositare, pulire detto oggetto (2).
18. Metodo secondo la rivendicazione 17, in cui detto pulire comprende sottoporre detto oggetto (2) ad un lavaggio ad ultrasuoni.
19. Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre, prima di detto depositare, applicare a detto oggetto uno strato di primer (7).
20. Metodo secondo la rivendicazione 19, in cui detto primer è di tipo UV. 1061045in.doc