ITMI20121292A1

ITMI20121292A1 - Dispositivo per comandare l'azionamento di un gruppo di movimentazione di una tenda

Info

Publication number: ITMI20121292A1
Application number: IT001292A
Authority: IT
Inventors: Giovanni Nicolosi
Original assignee: Pellini Spa
Priority date: 2012-07-25
Filing date: 2012-07-25
Publication date: 2014-01-26
Also published as: US20150197983A1; US9359815B2; BR112015001645B1; WO2014016856A1; TR201806977T4; CN104508228B; IL236642A0; AU2013294586B2; RU2015104096A; CN104508228A; ES2670507T3; DK2877665T3; JP2015522733A; RU2628747C2; AU2013294586A1; JP6325539B2; EP2877665B1; BR112015001645A2; PL2877665T3; EP2877665A1

Description

D E S C R I Z I O N E

Descrizione dellâ€™INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

â€œDispositivo per comandare l'azionamento di un gruppo di movimentazione di una tendaâ€

Campo di applicazione dell'invenzione

La presente invenzione si riferisce al settore delle tende mobili, delle serrande e delle strutture similari impiegate principalmente per impedire od ostacolare il passaggio alla luce, all'aria, alle onde sonore, alle persone attraverso un'apertura in una parete. Queste strutture mobili possono anche essere utilizzate per separare reciprocamente due ambienti, per motivi di privacy. Nel seguito della presente descrizione con la parola â€œtendaâ€ si intende identificare tutte le strutture mobili della suddetta tipologia.

La presente invenzione si riferisce piÃ¹ precisamente ai dispositivi per comandare l'azionamento di un gruppo di movimentazione di una tenda. Ancor piÃ¹ precisamente, la presente invenzione si riferisce ai dispositivi di comando del tipo "a corda", in cui la movimentazione della tenda Ã ̈ comandata mediante una corda.

Rassegna dell'arte nota

Nei dispositivi cui si riferisce la presente invenzione, la corda che comanda la movimentazione della tenda Ã ̈ una corda cosiddetta "continua", ossia avente due estremitÃ congiunte l'una all'altra cosÃ¬ da formare un anello di corda. La corda Ã ̈ mantenuta in tensione da una coppia di pulegge complanari attorno a ciascuna delle quali la corda Ã ̈ avvolta per un tratto pari a metÃ circonferenza. Essendo la corda continua, le due pulegge sono congiunte da due tratti di corda in posizioni diametralmente opposte rispetto a ciascuna puleggia. Una delle due pulegge Ã ̈ accoppiata al gruppo di movimentazione della tenda e nel seguito della presente descrizione questa puleggia Ã ̈ identificata con l'espressione "puleggia motrice". L'altra puleggia Ã ̈ folle e, servendo a mantenere in tensione la corda, Ã ̈ indicata nel seguito della presente descrizione con l'espressione "puleggia di tensionamento". La puleggia motrice Ã ̈ sostenuta da mezzi di sostegno idonei a consentire alla puleggia di ruotare e connessi al gruppo di movimentazione della tenda. La puleggia di tensionamento Ã ̈ connessa a una struttura fissa, ossia rispetto alla quale avviene la movimentazione della tenda, oppure, nel caso in cui le due pulegge sono allineate verticalmente con la puleggia motrice posta alla quota maggiore, la puleggia di tensionamento puÃ² essere sostenuta dalla puleggia motrice per mezzo della corda. In tal caso il tensionamento della corda Ã ̈ dovuto al peso della puleggia di tensionamento. La puleggia motrice ha una gola per l'alloggiamento del tratto di corda avvolto attorno alla puleggia. La larghezza della gola Ã ̈ inferiore al diametro della corda e la tensione prodotta dalla puleggia di tensionamento Ã ̈ tale da forzare la corda entro la gola in modo che la corda sia solidalmente connessa alla puleggia motrice in corrispondenza del tratto in cui esse sono a contatto. CiÃ² fa sÃ¬ che applicando una forza in corrispondenza di uno dei due tratti di corda che congiungono le pulegge, si genera una coppia che tende a far ruotare la puleggia motrice. Tale coppia viene trasmessa al gruppo di movimentazione da mezzi di trasmissione cosÃ¬ da determinare la movimentazione della tenda.

In alternativa alla puleggia di tensionamento il dispositivo puÃ² comprendere un elemento di rimando attorno al quale la corda Ã ̈ parzialmente avvolta e sul quale la corda scorre durante la movimentazione della tenda.

In alternativa alla corda Ã ̈ possibile impiegare un altro organo flessibile esteso in lunghezza, come ad esempio una catena. In tal caso la puleggia motrice e la puleggia di tensionamento sono ruote dentate ed il tensionamento assicura l'ingranamento tra le ruote e la catena. Nel seguito della presente descrizione con la parola â€œcordaâ€ si intende identificare tutti gli organi flessibili estesi in lunghezza della suddetta tipologia.

Nei dispositivi cui si riferisce la presente invenzione, l'anello di corda deve essere accessibile alla persona che intende movimentare la tenda, affinchÃ© la corda possa essere azionata. CiÃ², unitamente alla continuitÃ della corda, rende questi dispositivi estremamente pericolosi soprattutto per i bambini i quali possono rimanere soffocati in incidenti domestici, ad esempio a causa dell'introduzione involontaria della testa entro l'anello di corda. Per cercare di prevenire questi incidenti la corda dovrebbe rompersi per qualunque uso improprio della stessa o, piÃ¹ in generale, in condizioni di impiego diverse da quelle di funzionamento. Purtroppo le esigenze costruttive e di affidabilitÃ impongono che la corda non possieda giunti apribili e che abbia un carico di rottura notevolmente superiore al peso corporeo di un bambino. La gravitÃ del suddetto inconveniente Ã ̈ dimostrata anche dalla recente entrata in vigore nella ComunitÃ Europea di disposizioni che impongono ai costruttori dei dispositivi di movimentazione di affrontare questo problema.

Scopi dellâ€™invenzione

Scopo della presente invenzione Ã ̈ quello di superare gli inconvenienti suddetti indicando un dispositivo per comandare l'azionamento di un gruppo di movimentazione di una tenda, del tipo a corda continua, che offra maggiori garanzie di sicurezza rispetto ai dispositivi esistenti.

Sommario dellâ€™invenzione

Oggetto della presente invenzione Ã ̈ un dispositivo per comandare lâ€™azionamento di un gruppo di movimentazione di una tenda, detto dispositivo essendo accoppiato a detto gruppo di movimentazione e comprendendo:

â€¢ almeno una puleggia rotante attorno al proprio asse;

â€¢ mezzi di sostegno della puleggia, detti mezzi essendo connessi a detto gruppo di movimentazione ed essendo idonei a consentire la rotazione della puleggia;

â€¢ una anello di corda avvolto, almeno parzialmente, attorno alla puleggia, presentante due tratti di corda in allontanamento dalla puleggia nella medesima direzione, in posizioni diametralmente opposte rispetto alla puleggia, una tensione applicata ad uno di detti tratti di corda generando una coppia tendente a far ruotare la puleggia;

â€¢ mezzi di trasmissione di detta coppia dalla puleggia a detto gruppo di movimentazione cosÃ¬ da determinare detta movimentazione;

in cui secondo l'invenzione detti mezzi di sostegno sostengono la puleggia per un valore di tensione applicata ad almeno uno di detti tratti di corda inferiore ad un valore prestabilito, il superamento di detto valore provocando la sconnessione di detti mezzi di sostegno da detto gruppo di movimentazione.

Ulteriori caratteristiche innovative della presente invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Secondo un aspetto dellâ€™invenzione, detti mezzi di sostegno sono separati da detto gruppo di movimentazione mediante un elemento di separazione fisica, detti mezzi di sostegno essendo connessi ad un elemento di connessione solidale a detto elemento di separazione fisica in corrispondenza di detto gruppo di movimentazione.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, detto elemento di separazione fisica Ã ̈ una parete di una vetrocamera.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, detto anello di corda Ã ̈ avvolto almeno parzialmente attorno ad un mezzo di tensionamento di detta corda, detto mezzo di tensionamento essendo solidale a detto elemento di separazione fisica.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, la sconnessione di detti mezzi di sostegno da detto elemento di connessione annulla la tensione della corda.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, l'elemento di connessione comprende:

â€¢ mezzi di traslazione dei mezzi di sostegno rispetto a detto elemento di connessione per effetto della tensione della corda;

â€¢ mezzi di impedimento di detta traslazione per un valore di tensione applicata ad almeno uno di detti tratti di corda inferiore a detto valore prestabilito.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, la traslazione dei mezzi di sostegno rispetto a detto elemento di connessione comporta il distacco dei mezzi di sostegno dallâ€™elemento di connessione.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, detto elemento di connessione e detti mezzi di sostegno comprendono:

â€¢ almeno due pareti solidalmente connesse a detto elemento di connessione e tra le quali sono inseribili, almeno parzialmente, detti mezzi di sostegno; â€¢ almeno due protuberanze solidalmente connesse a detti mezzi di sostegno; â€¢ almeno due scanalature reciprocamente parallele, rispettivamente ricavate nelle due pareti, ciascuna scanalatura avendo una prima estremitÃ ed una seconda estremitÃ , la prima estremitÃ essendo in corrispondenza di un bordo di una delle due pareti per l'inserimento di una delle due protuberanze nella scanalatura, le scanalature essendo cieche alla seconda estremitÃ ;

lo scorrimento delle protuberanze nelle scanalature dando luogo a detta traslazione dei mezzi di sostegno rispetto allâ€™elemento di connessione, la tensione della corda facendo scorrere le protuberanze dalla seconda estremitÃ verso la prima estremitÃ delle scanalature.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, i mezzi di impedimento comprendono una linguetta avente una prima estremitÃ ed una seconda estremitÃ , la linguetta essendo solidalmente connessa all'elemento di connessione in corrispondenza della prima estremitÃ , la linguetta avendo un dente in corrispondenza della seconda estremitÃ , i mezzi di sostegno essendo premuti contro detto dente in corrispondenza di una zona di contatto dalla tensione della corda quando le due protuberanze sono in corrispondenza delle seconde estremitÃ delle scanalature, la prima estremitÃ della linguetta e detta zona di contatto essendo disposte lungo una direzione obliqua a quella in cui avviene detta traslazione, la pressione dei mezzi di sostegno contro detto dente provocando, per un valore di tensione applicata ad almeno uno di detti tratti di corda uguale o superiore a detto valore prestabilito, una flessione della linguetta per effetto della quale il contatto tra i mezzi di sostegno ed il dente si riduce fino a venir meno.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, il mezzo di tensionamento comprende:

â€¢ un primo componente solidalmente connesso a detto elemento di separazione fisica e comprendente un elemento di rimando attorno al quale lâ€™anello di corda Ã ̈ avvolto almeno parzialmente cosÃ¬ da determinare detto tensionamento della corda;

â€¢ un secondo componente basculante rispetto al primo componente a partire da una posizione in cui il primo componente ed il secondo componente sono contrapposti ed il tratto di corda avvolto attorno all'elemento di rimando Ã ̈ racchiuso tra detti due componenti;

â€¢ mezzi di bloccaggio del secondo componente quando quest'ultimo si trova in detta posizione.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, i mezzi di bloccaggio comprendono un dente retrattile ed alloggiabile in unâ€™apertura ricavata nel secondo componente, lâ€™alloggiamento del dente retrattile in detta apertura essendo possibile quando il dente Ã ̈ completamente esteso ed il secondo componente si trova in detta posizione, lâ€™alloggiamento del dente in detta apertura impedendo al secondo componente di ruotare rispetto al primo componente, una molla essendo compressa tra detto dente retrattile ed il primo componente cosÃ¬ che la forza elastica della molla faccia estendere il dente retrattile, il secondo componente potendo essere sbloccato solo esercitando una pressione sul dente retrattile superiore alla forza elastica della molla.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, lâ€™elemento di rimando Ã ̈ connesso a detto primo componente mediante mezzi idonei a consentire la traslazione dellâ€™elemento di rimando rispetto al primo componente per effetto della tensione della corda, detta molla essendo compressa tra detto dente retrattile e l'elemento di rimando cosÃ¬ che la tensione della corda comprime ulteriormente la molla. Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, lâ€™elemento di rimando Ã ̈ a contatto della corda in corrispondenza di una superficie la cui forma Ã ̈ quella della superficie laterale di un cilindro.

Secondo un altro aspetto dellâ€™invenzione, la puleggia e l'elemento di rimando hanno lo stesso diametro.

Breve descrizione delle figure

Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: âˆ’ la figura 1 mostra, in vista prospettica, un dispositivo per comandare mediante un anello di corda l'azionamento di un gruppo di movimentazione di una tenda alla veneziana alloggiata entro una vetrocamera, secondo la presente invenzione;

âˆ’ la figura 2 mostra, in vista prospettica, un componente del dispositivo di figura 1 fungente da mezzo di sostegno di una puleggia accoppiata al gruppo di movimentazione della tenda ed azionata per mezzo della corda;

âˆ’ la figura 3 mostra, in vista laterale, il mezzo di sostegno di figura 2;

âˆ’ la figura 4 mostra, in vista prospettica, un elemento di connessione del mezzo di sostegno di figura 2 ad un vetro della vetrocamera di figura 1;

âˆ’ la figura 5 mostra, in vista laterale, l'elemento di connessione di figura 4; âˆ’ la figura 6 mostra, in vista prospettica, il mezzo di sostegno di figura 2 e l'elemento di connessione di figura 4 durante un passo di una sequenza di passi per connettere il mezzo di sostegno di figura 2 all'elemento di connessione di figura 4;

âˆ’ la figura 7 mostra, in vista prospettica, il mezzo di sostegno di figura 2 e l'elemento di connessione di figura 4 durante un passo successivo a quello illustrato in figura 6;

âˆ’ la figura 8 mostra l'insieme di figura 7 in vista laterale;

âˆ’ la figura 9 mostra in vista prospettica, il mezzo di sostegno di figura 2 connesso all'elemento di connessione di figura 4;

âˆ’ la figura 10 mostra l'insieme di figura 9 in vista laterale;

âˆ’ la figura 11 mostra, in vista prospettica, un altro componente del dispositivo di figura 1 fungente da mezzo di tensionamento della corda;

âˆ’ la figura 12 mostra, in vista prospettica, il mezzo di tensionamento della figura 11 in configurazione aperta per l'applicazione della corda;

âˆ’ la figura 13 mostra, in vista prospettica, il dispositivo di figura 1 con il mezzo di tensionamento della figura 11 in configurazione aperta.

Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dellâ€™invenzione

Nel seguito della presente descrizione, per comoditÃ di esposizione, ci si riferisce solo ad un preferito esempio di attuazione dellâ€™invenzione ma deve essere chiaro che il dispositivo descritto non Ã ̈ limitato al suddetto esempio ma Ã ̈ impiegabile per comandare l'azionamento di un gruppo di movimentazione di una qualunque tenda. Una figura potrÃ essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.

Con riferimento alla figura 1 viene illustrata una struttura 1 nota come "vetrocamera" e comprendente due lastre di vetro 2 e 3 parallele l'una all'altra e sostenute da un telaio metallico interposto a dette lastre di vetro 2 e 3. A titolo esemplificativo, le lastre di vetro 2 e 3 sono disposte verticalmente. Il telaio e le lastre di vetro 2 e 3 delimitano una camera parallelepipeda 4 entro la quale Ã ̈ posta una tenda alla veneziana 5. La tenda 5 comprende una molteplicitÃ di listerelle 6 traslabili tra le due lastre 2 e 3, parallelamente ad esse, per mezzo un gruppo di movimentazione (non visibile nelle figure). L'azionamento del gruppo di movimentazione Ã ̈ comandato da un dispositivo 7 accoppiato al gruppo di movimentazione e comprendente una puleggia motrice (non visibile nelle figure) attorno alla quale Ã ̈ parzialmente avvolto un anello di corda 8 mantenuto in tensione da un apposito elemento di tensionamento 9 connesso alla lastra di vetro 3. L'anello di corda 8 giace preferibilmente in un piano parallelo alle lastre di vetro 2 e 3. La puleggia motrice Ã ̈ racchiusa entro un contenitore 10 connesso alla lastra di vetro 3 mediante un elemento di connessione 11. Quest'ultimo Ã ̈ solidalmente connesso alla lastra di vetro 3 ed Ã ̈ posto tra il contenitore 10 e la lastra di vetro 3. Il contenitore 10 sostiene la puleggia consentendone la rotazione attorno al proprio asse preferibilmente ortogonale alla lastra di vetro 3, e mantenendola complanare all'anello di corda 8. Nel seguito della presente descrizione il contenitore 10 Ã ̈ identificato con la parola "slitta". Due tratti 8a e 8b della corda 8 si estendono, preferibilmente verticalmente, dalla slitta 10 all'elemento di tensionamento 9 in allontanamento dalla puleggia motrice ed in posizioni diametralmente opposte rispetto a detta puleggia.

A titolo esemplificativo, la puleggia motrice ha un diametro preferibilmente compreso tra 18 mm e 25 mm, ed ancor piÃ¹ preferibilmente di 22 mm; la corda 8 Ã ̈ realizzata in Poliestere ed ha una sezione trasversale di diametro preferibilmente compreso tra 3,8 mm e 4,1 mm, ed ancor piÃ¹ preferibilmente di 4 mm; l'anello di corda 8 ha una lunghezza preferibilmente compresa tra 500 mm ed 2000 mm, ed ancor piÃ¹ preferibilmente di 85 mm inferiore all'altezza della lastra di vetro 3; la tensione della corda 8 in corrispondenza dei tratti 8a e 8b, e dovuta alla sola presenza dell'elemento di tensionamento 9, Ã ̈ preferibilmente compresa tra 1 N e 2 N, ed Ã ̈ ancor piÃ¹ preferibilmente di 1,5 N.

Applicando una tensione ad uno dei tratti di corda 8a e 8b si genera una coppia tendente a far ruotare la puleggia motrice. Il gruppo di movimentazione della tenda 5 comprende una puleggia di azionamento posta entro la camera 4 della vetrocamera 1 ed accoppiata magneticamente alla puleggia motrice in modo noto. Detto accoppiamento magnetico determina una connessione tra la slitta 10 ed il gruppo di movimentazione. Per effetto dell'attrazione magnetica tra la puleggia motrice e la puleggia di azionamento, la coppia applicata alla puleggia motrice e generata tramite la corda 8 si trasmette alla puleggia di azionamento la quale mette in rotazione altre pulegge per l'avvolgimento o lo svolgimento di funi di sostegno delle listerelle 6. L'applicazione di una tensione ad uno dei due tratti di corda 8a e 8b determina quindi la traslazione delle listerelle 6, ossia la movimentazione della tenda 5. A titolo esemplificativo, la tensione minima da applicare ad uno dei due tratti di corda 8a e 8b per determinare la traslazione delle listerelle 6 Ã ̈ preferibilmente compresa tra 6 N e 16 N, ed Ã ̈ ancor piÃ¹ preferibilmente di 11 N.

Come risulterÃ dalla descrizione delle successive figure, la connessione tra la slitta 10 e l'elemento di connessione 11 Ã ̈ tale per cui la slitta 10 sostiene la puleggia motrice per valori di tensione applicata ad almeno uno dei due tratti di corda 8a e 8b inferiore ad un valore che dipende dai parametri di progettazione del dispositivo 7. Il superamento di detto valore provoca il distacco della slitta 10 dall'elemento di connessione 11, ossia la sconnessione della slitta 10 dal gruppo di movimentazione della tenda 5 e di conseguenza l'annullamento della tensione della corda 8.

Con riferimento alla figura 2 viene illustrata la slitta 10 preferibilmente di forma parallelepipeda rettangolare, con una base 15 di area leggermente inferiore della base opposta 16 e ad essa congiunta da due pareti laterali longitudinali 17 e 18 reciprocamente parallele, e da due pareti laterali trasversali 19 e 20 reciprocamente parallele. La slitta 10 Ã ̈ simmetrica rispetto ad un piano parallelo alle pareti longitudinali 17 e 18, ed ortogonale alle basi 15 e 16. La parete trasversale 19 ha due fori per l'ingresso nella slitta 10 dei due tratti di corda 8a e 8b. A causa della minore area della base 15 rispetto alla base 16, le pareti longitudinali 17 e 18 e la parete trasversale 20, estendendosi dalla base 16 alla base 15, formano un gradino che delimita una rientranza 21 a forma di "U" a partire dalla base 15. Due corte protuberanze 22 (di cui solo una visibile nelle figure) sporgono dalla parete trasversale 19 a partire dai due rispettivi bordi della parete trasversale 19 comuni con le pareti longitudinali 17 e 18. Le protuberanze 22 si estendono entro la rientranza 21 parallelamente alle pareti longitudinali 17 e 18. Due alette complanari 23 e 24 sporgono ortogonalmente dalla parete trasversale 20 occupando parzialmente la rientranza 21 parallelamente alla base 15 e nella direzione delle pareti longitudinali 17 e 18. Le alette 23 e 24 e giacciono da parti opposte rispetto al piano di simmetria della slitta 10.

Con riferimento alle figure 2 e 3 Ã ̈ possibile notare che la slitta 10 ha un incavo 25 in corrispondenza della base di area maggiore 15, a partire dalla parete trasversale 19. L'incavo 25 Ã ̈ di forma parallelepipeda rettangolare ed Ã ̈ attraversato longitudinalmente dal piano di simmetria della slitta 10.

Con riferimento alle figure 4 e 5 viene illustrato l'elemento di connessione 11 comprendente una base 26 preferibilmente rettangolare avente due bordi lunghi 27 e 28 e due bordi corti 29 e 14. Due pareti longitudinali 30 e 31 reciprocamente parallele si innalzano rispettivamente dai bordi lunghi 27 e 28 ortogonalmente alla base 26 a dalla stessa parte rispetto ad essa. Una parete trasversale 32 si innalza dal bordo corto 29 ortogonalmente alla base 26 e dalla stessa parte delle pareti longitudinali 30 e 31. L'elemento di connessione 11 Ã ̈ simmetrico rispetto ad un piano ortogonale alla base 26 e parallelo alle pareti longitudinali 30 e 31. Le pareti 30, 31 e 32 hanno la stessa altezza. Le pareti longitudinali 30 e 31 sono piÃ¹ corte dei bordi lunghi 27 e 28 ed hanno un bordo in comune con la parete trasversale 32. Le pareti longitudinali 30 e 31 hanno due rispettive scanalature longitudinali 33 e 34 che si estendono parallelamente alla base 26 a partire dai bordi delle pareti 30 e 31 non comuni alla parete trasversale 32. Quest'ultima ha due finestre 35 e 36 di forma allungata parallele alla base 26 e giacenti da parti opposte rispetto al piano di simmetria dell'elemento di connessione 11. La base 26 ha un foro passante 37 posto tra le pareti 30, 31 e 32 ed il cui bordo ha un tratto 38 piÃ¹ prossimo al bordo corto 14 della base 26. Il tratto 38 del bordo del foro 37 Ã ̈ disposto ortogonalmente alle pareti longitudinali 30 e 31 ed Ã ̈ simmetrico rispetto al piano di simmetria dell'elemento di connessione 11. Una linguetta 39 Ã ̈ connessa alla base 26 in corrispondenza del tratto 38 del bordo del foro 37 e giace dalla stessa parte delle pareti 30, 31 e 32 rispetto alla base 26. La linguetta 39 si estende verso il corto bordo 14 della base 26 ed ha un dente 40 in corrispondenza dell'estremitÃ opposta a quella di connessione alla base 26. Il dente 40 si erge preferibilmente ortogonalmente dalla linguetta 39 dalla parte opposta della base 26 rispetto alla linguetta 39.

Con riferimento alla figura 5 Ã ̈ possibile notare che il tratto 38 del bordo del foro 37 Ã ̈ pressochÃ© allineato all'estremitÃ cieca delle scanalature 33 e 34. La sezione trasversale della linguetta 39 ha, a partire dalla base 26, un primo tratto curvo 41 che prosegue in un secondo tratto rettilineo 42 al termine del quale Ã ̈ posto il dente 40. Il tratto curvo 41 ha preferibilmente forma di una semicirconferenza con la concavitÃ rivolta verso il bordo corto 14 della base 26. Il tratto rettilineo 42 Ã ̈ leggermente inclinato rispetto alla base 26 cosÃ¬ da allontanarsi da quest'ultima a partire dal tratto 41. La lunghezza del tratto 42 Ã ̈ tale per cui l'estremitÃ libera della linguetta 39 Ã ̈ in prossimitÃ del bordo corto 14 della base 26.

A titolo esemplificativo, il raggio del tratto curvo 41 della linguetta 39 Ã ̈ preferibilmente compreso tra 0,8 mm e 0,9 mm, ed Ã ̈ ancor piÃ¹ preferibilmente di 0,85 mm. La lunghezza del tratto 42 della linguetta 39 Ã ̈ preferibilmente compresa tra 9,8 mm e 10,2 mm, ed Ã ̈ ancor piÃ¹ preferibilmente di 10 mm. La distanza dell'estremitÃ libera della linguetta 39 dalla base 26 Ã ̈ preferibilmente compresa tra 3,3 mm e 3,5 mm, ed Ã ̈ ancor piÃ¹ preferibilmente di 3,4 mm. La slitta 10 e l'elemento di connessione 11 sono preferibilmente realizzati in Policarbonato. Preferibilmente, i bordi lunghi 27 e 28 dell'elemento di connessione 11 hanno lunghezza superiore a quella delle pareti longitudinali 17 e 18 della slitta 10. Preferibilmente, le scanalature 33 e 34 delle pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11 sono rispettivamente complementari alle protuberanze 22 che sporgono dalla parete trasversale 19 della slitta 10. Preferibilmente le finestre 35 e 36 nella parete trasversale 32 dell'elemento di connessione 11 sono rispettivamente complementari alle alette 23 e 24 che sporgono dalla parete trasversale 20 della slitta 10. Preferibilmente le pareti 30, 31 e 32 dell'elemento di connessione sono complementari alla rientranza 21 delle pareti 17, 18 e 20 della slitta 10. Preferibilmente, la distanza dalla base 16 dell'estremitÃ libera della linguetta 39 Ã ̈ superiore alla profonditÃ dell'incavo 25 a partire dalla base 15 della slitta 10.

Le figure da 6 a 10 illustrano alcuni passi di una sequenza di passi per connettere la slitta 10 all'elemento di connessione 11. Prima di effettuare tale connessione occorre connettere solidalmente l'elemento di connessione 11 in corrispondenza della base 26, alla lastra di vetro 3 in corrispondenza del gruppo di movimentazione della tenda 5. In particolare, l'elemento di connessione 11 aderisce alla lastra di vetro 3 in corrispondenza della faccia della base 26 opposta a quella da cui si ergono le pareti 30, 31 e 32. Il foro 37 nella base 26 dell'elemento di connessione 11 agevola l'accoppiamento magnetico tra la puleggia motrice entro la slitta 10 e la puleggia di azionamento entro la camera 4 della vetrocamera 1. L'elemento di connessione 11 viene fissato alla lastra di vetro 3 preferibilmente in modo che le pareti longitudinali 30 e 31 siano disposte verticalmente.

Con riferimento alla figura 6 viene illustrato il passo in cui la slitta 10 viene sovrapposta all'elemento di connessione 11 in modo che la base 15 della slitta 10 venga a contatto con la base 26 dell'elemento di connessione 11.

Le figure 7 e 8 mostrano la slitta 10 e l'elemento di connessione 11 dopo che Ã ̈ stata effettuata detta sovrapposizione.

Con riferimento alla figura 7 Ã ̈ possibile notare che le pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11 occupano parzialmente la rientranza 21 in corrispondenza delle pareti longitudinali 17 e 18 della slitta 10. Quest'ultima Ã ̈ pertanto parzialmente inserita tra le pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11. La parete trasversale 32 dell'elemento di connessione 11 non occupa la rientranza 21 in corrispondenza della parete trasversale 20 della slitta 10. Le protuberanze 22 della slitta 10 sono pertanto affacciate alle rispettive scanalature 33 e 34 dell'elemento di connessione 11 senza penetrarle. Analogamente le alette 23 e 24 della slitta 10 sono affacciate alle finestre 35 e 36 nella parete trasversale 29 dell'elemento di connessione 11 senza penetrarle.

Con riferimento alla figura 8 Ã ̈ possibile notare che l'incavo 25 nella base 15 della slitta 10 Ã ̈ parzialmente occupato dalla linguetta 39 e dal dente 40. In particolare, per effetto della sovrapposizione della slitta 10 all'elemento di connessione 11, la parete delimitante l'incavo 25 parallela alla base 15 Ã ̈ a contatto del dente 40. Essendo la distanza dalla base 16 dell'estremitÃ libera della linguetta 39 superiore alla profonditÃ dell'incavo 25 a partire dalla base 15, rispetto alla posizione mostrata in figura 6 la linguetta 39 Ã ̈ flessa e premuta verso la base 26 dell'elemento di connessione 11 dalla slitta 10. La linguetta 39 Ã ̈ dotata di un'elasticitÃ tale per cui essa tende a tornare nella posizione di figura 6. CiÃ² fa sÃ¬ che nella configurazione mostrata nelle figure 7 e 8 la linguetta 39 eserciti sulla slitta 10 una forza tendente ad allontanare la slitta 10 dall'elemento di connessione 11. Per mantenere la slitta 10 nella configurazione illustrata nelle figure 7 e 8 occorre pertanto premere la slitta 10 contro l'elemento di connessione 11 in modo da vincere detta forza elastica di ritorno della linguetta 39.

Il passo successivo alla sovrapposizione della slitta 10 all'elemento di connessione 11 consiste nel far traslare la slitta 10 verso la parete trasversale 32 dell'elemento di connessione 11, nel verso indicato dalla freccia di figura 7. Detta traslazione determina la scorrimento delle protuberanze 22 della slitta 10 nelle scanalature 33 e 34 dell'elemento di connessione 11 e lo scorrimento delle alette 23 e 24 della slitta 10 nelle finestre 35 e 36 della parete trasversale 29 dell'elemento di connessione 11.

Le figure 9 e 10 mostrano la slitta 10 e l'elemento di connessione 11 al termine di detta traslazione, cosÃ¬ da ottenere la stessa configurazione mostrata in figura 1. Con riferimento alla figura 9 Ã ̈ possibile notare che le pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11 occupano completamente la rientranza 21 in corrispondenza delle pareti longitudinali 17 e 18 della slitta 10, e la parete trasversale 32 dell'elemento di connessione 11 occupa completamente la rientranza 21 in corrispondenza della parete trasversale 20 della slitta 10. Inoltre, le protuberanze 22 della slitta 10 occupano completamente le scanalature 33 e 34 dell'elemento di connessione 11 e le alette 23 e 24 della slitta 10 occupano completamente le finestre 35 e 36 della parete trasversale 29 dell'elemento di connessione 11.

Con riferimento alla figura 10 Ã ̈ possibile notare che la linguetta 39 dell'elemento di connessione 11 sporge dall'incavo 25 della slitta 10 in corrispondenza del dente 40. Per effetto della traslazione della slitta 10 sull'elemento di connessione 11, il dente 40 Ã ̈ fuoriuscito dall'incavo 25 ed Ã ̈ a contatto della parete trasversale 19 della slitta 10. La distanza dell'estremitÃ libera della linguetta 39 dalla base 26 dell'elemento di connessione 11 Ã ̈ preferibilmente inferiore alla distanza nella configurazione illustrata nella figura 6, ma superiore alla distanza nella configurazione illustrata nella figura 8. Essendo pertanto la linguetta 39 flessa verso la base 26 dell'elemento di connessione 11 rispetto alla configurazione di figura 6, per effetto di detta forza elastica di ritorno, la linguetta 39 Ã ̈ premuta in corrispondenza del tratto rettilineo 42 contro il bordo della parete delimitante l'incavo 25 parallela alla base 15, comune alla parete trasversale 19. Nella configurazione mostrata nelle figure 9 e 10, le pareti 30 e 31 e le scanalature 33 e 34 dell'elemento di connessione 11, unitamente alle protuberanze 22 della slitta 10, creano un vincolo tra la slitta 10 e l'elemento di connessione 11 tale per cui la slitta 10 puÃ² solo traslare rispetto all'elemento di connessione 11 parallelamente alle pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11, nel solo verso tale per cui si ha un allontanamento della parete trasversale 20 della slitta 10 dalla parete trasversale 32 dell'elemento di connessione 11. Questa situazione di vincolo si viene a creare anche in assenza delle finestre 35 e 36 dell'elemento di connessione 11 e delle alette 23 e 24 della slitta 10, cosÃ¬ come in assenza della stessa parete trasversale 32. PoichÃ© l'elemento di connessione 11 viene fissato alla lastra di vetro 3 preferibilmente in modo che le pareti longitudinali 30 e 31 siano disposte verticalmente, detta traslazione Ã ̈ verticale.

La linguetta 39, avendo il dente 40 a contatto della parete trasversale 19 della slitta 10, impedisce a quest'ultima di compiere la traslazione sopra indicata. La slitta 10 Ã ̈ pertanto immobilizzata contro l'elemento di connessione 11. Per inciso, per mantenere la slitta 10 nella configurazione illustrata nelle figure 9 e 10 non occorre piÃ¹ tenere la slitta 10 premuta contro l'elemento di connessione 11 poichÃ© detta forza elastica di ritorno della linguetta 39 Ã ̈ vinta dalla reazione vincolare che si genera a seguito dell'inserimento delle protuberanze 22 nelle scanalature 33 e 34 e delle alette 23 e 24 nelle finestre 35 e 36.

I tratti di fune 8a e 8b sono diretti parallelamente alle pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11, e pertanto parallelamente alle scanalature 33 e 34. La tensione della corda 8 fa sÃ¬ che la slitta 10 sia soggetta ad una forza di trazione per effetto della quale la parete trasversale 19 della slitta Ã ̈ premuta contro il dente 40 della linguetta 39. L'elasticitÃ della linguetta 39 Ã ̈ tale per cui per un valore di tensione applicata ad almeno uno dei due tratti di corda 8a e 8b uguale o superiore ad un valore limite, la linguetta 39, per effetto della forza di trazione agente sulla slitta 10 e dovuta alla tensione della corda 8, si flette fino a far venir meno il contatto tra la parete trasversale 19 della slitta 10 ed il dente 40 della linguetta 39. La slitta 10 diviene cosÃ¬ libera di traslare parallelamente alle pareti longitudinali 30 e 31 dell'elemento di connessione 11. Nell'istante in cui la linguetta 39 svincola la slitta 10, quest'ultima subisce una trazione dovuta alla tensione della corda 8 che la fa traslare. Per effetto di tale traslazione le protuberanze 22 fuoriescono dalle scanalature 33 e 34 e le alette 23 e 24 fuoriescono dalle finestre 35 e 36. Si ha quindi il distacco della slitta 10 dall'elemento di connessione 11 ed il conseguente annullamento della tensione della corda 8. Se il dispositivo 1 Ã ̈, come detto precedentemente, disposto preferibilmente in verticale, ossia con l'anello di corda 8 giacente in un piano verticale, la forza peso della slitta 10 si somma alla tensione della corda 8 nel favorire il distacco della slitta 10 dall'elemento di connessione 11.

Il valore di tensione limite al di sopra del quale si ha il distacco della slitta 10 dall'elemento di connessione 11 Ã ̈ un valore "prestabilito" nel senso che dipende dai parametri di progettazione del dispositivo 1, e per lo piÃ¹ dalla forma della linguetta 39 e dal materiale in cui Ã ̈ realizzata. Il dispositivo 1 Ã ̈ pertanto progettabile in modo da impedire usi impropri della corda 8. A titolo esemplificativo, facendo riferimento ai parametri di progettazione del dispositivo 1 indicati precedentemente nella presente descrizione, detto valore di tensione limite Ã ̈ preferibilmente compreso tra 55 N e 61 N, ed Ã ̈ ancor piÃ¹ preferibilmente di 60 N. CiÃ² assicura il distacco della slitta 10 dall'elemento di connessione 11 quando alla corda 8 viene applicato un peso non inferiore a 6 kg. In tal modo si previene il rischio che un bambino rimanga soffocato in un incidente domestico a causa della corda 8.

Con riferimento alle figure 11 e 12 viene illustrato l'elemento di tensionamento 9 della corda 8. L'elemento di tensionamento 9 comprende un contenitore 50 a forma di parallelepipedo rettangolo aperto in corrispondenza di una faccia e chiudibile per mezzo di un coperchio 51 basculante rispetto al contenitore 50. Quest'ultimo ha una base 52 dalla quale si innalzano ortogonalmente due pareti longitudinali 53 e 54 reciprocamente parallele e due pareti trasversali 55 e 56 reciprocamente parallele. Le pareti 53, 54, 55 e 56 hanno la stessa altezza. L'elemento di tensionamento 9 Ã ̈ simmetrico rispetto ad un piano parallelo alle pareti laterali 53 e 54 e ortogonale alla base 52. Il contenitore 50 Ã ̈ solidalmente connesso alla lastra di vetro 3 in corrispondenza della base 52, dalla parte opposta a quella delle pareti 53, 54, 55 e 56. Preferibilmente, il contenitore 50 Ã ̈ fissato alla lastra di vetro 3 con le pareti 53 e 54 disposte verticalmente. Il contenitore 50 contiene una coppia di barre di guida 70 e 71 (visibili in figura 13) che si estendono parallelamente alle pareti longitudinali 53 e 54 dalla parete trasversale 55 alla parete trasversale 56. Un elemento di rimando 57 della corda 8 Ã ̈ libero di traslare su dette barre di guida 70 e 71. L'elemento di rimando 57 comprende una parete 58 avente una forma che si ottiene sezionando una superficie cilindrica lungo uno dei suoi piani di simmetria longitudinale. La parete 58 sporge dal contenitore 50 ortogonalmente alla base 52, con la concavitÃ rivolta verso la parete trasversale 56, ed Ã ̈ attraversata dal piano di simmetria dell'elemento di tensionamento 9. Preferibilmente, la parete 58 e la puleggia motrice sono complanari ed hanno lo stesso diametro. Le barre di guida 70 e 71 sono inserite in due rispettive molle elicoidali 59 e 60, coassiali a dette barre, che lavorano in compressione premendo l'elemento di rimando 57 contro la parete trasversale 55 del contenitore 50.

Il coperchio 51 comprende una base rettangolare 61 di estensione leggermente superiore alla base 52 del contenitore 50 dai bordi lunghi della quale si innalzano ortogonalmente due pareti longitudinali 62 e 63. Una parete trasversale 64 si innalza da un bordo corto dalla base 61 ortogonalmente ad essa. Le pareti 62, 63 e 64 hanno pressochÃ© la stessa altezza. Le pareti longitudinali 62 e 63 del coperchio 51 sono incernierate, in prossimitÃ del bordo corto della base 61 opposto alla parete trasversale 64, alle pareti longitudinali 53 e 54 del contenitore 50 parallelamente ad esse, in prossimitÃ della parete trasversale 55. Il coperchio 51 Ã ̈ basculante rispetto al contenitore 50 in un modo tale per cui le pareti longitudinali 62 e 63 del coperchio 51 si mantengono parallele alle pareti longitudinali 53 e 54 del contenitore 50.

La figura 11 mostra l'elemento di tensionamento 9 nella configurazione in cui il coperchio 51 chiude il contenitore 50, con la base 61 del coperchio 51 disposta parallelamente alla base 52 del contenitore 50. La figura 12 mostra l'elemento di tensionamento 9 nella configurazione di massima apertura, con la base 61 del coperchio 51 disposta pressochÃ© ortogonalmente alla base 52 del contenitore 50.

Come Ã ̈ possibile notare in figura 11, i tratti di corda 8a e 8b fuoriescono dall'elemento di tensionamento 9 attraversando la parete trasversale 56 del contenitore 50 e la parete trasversale 64 del coperchio 51. Come sarÃ meglio visibile in figura 13, la corda 8 Ã ̈ avvolta attorno alla parete 58 dell'elemento di rimando 57 per un tratto pari ad una semicirconferenza. Essendo il raggio della puleggia motrice preferibilmente uguale al raggio della semicirconferenza descritta dalla parete 58, i tratti di fune 8a e 8b sono reciprocamente paralleli.

L'elemento di tensionamento 9 comprende mezzi di bloccaggio del coperchio 51 al contenitore 50 nella configurazione mostrata in figura 11. Questi mezzi di bloccaggio comprendono un pulsante 65 sporgente dalla parete trasversale 56 del contenitore 50 verso l'esterno del contenitore 50. Il pulsante 65 Ã ̈ scorrevole sulle stesse barre di guida 70 e 71 dell'elemento di rimando 57 ed Ã ̈ spinto verso l'esterno del contenitore 50 dalle molle 59 e 60. Queste ultime sono pertanto compresse tra l'elemento di rimando 57 ed il pulsante 65. Premendo il pulsante 65 in modo da farlo penetrare nell'elemento di tensionamento 9, il pulsante 65 tende a scorrere su dette barre di guida 70 e 71 verso la parete trasversale 55, andando a comprimere ulteriormente le molle 59 e 60. Il pulsante 65 Ã ̈ solidalmente connesso da un dente 66 che, quando il pulsante 65 Ã ̈ completamente esteso, ossia completamente espulso dal contenitore 50, sporge dalla parete trasversale 56 del contenitore 50. La penetrazione del pulsante 65 nel contenitore 50 attraverso la parete trasversale 56 comporta la traslazione del dente 66 verso la parete trasversale 55 del contenitore 50. Il dente 66 Ã ̈ pertanto retrattile e le molle 59 e 60 si oppongono a quest'ultima traslazione. La parete trasversale 64 del coperchio 51 ha una finestra 67 attraversabile dal dente 66. Come mostrato in figura 11, quando l'elemento di tensionamento 9 si trova nella posizione di chiusura, il dente 66, spinto dalle molle 59 e 60, attraversa la finestra 67 della parete trasversale 64 del coperchio 51, impedendo a quest'ultimo di ruotare rispetto al contenitore 50. Per aprire l'elemento di tensionamento 9, ossia per passare dalla configurazione mostrata in figura 11 a quella mostrata in figura 12, occorre premere il pulsante 65 facendolo penetrare nel contenitore 50 in modo da vincere la forza elastica delle molle 59 e 60. Il pulsante 65 deve essere premuto di quanto basta affinchÃ© il dente 66, entrando nell'elemento di tensionamento 9, esca dalla finestra 67 della parete trasversale 64 del coperchio 51, cosÃ¬ da consentire la rotazione di quest'ultimo rispetto al contenitore 50.

Con riferimento alla figura 13 viene illustrato l'elemento di tensionamento 9 applicato alla lastra di vetro 3 nella configurazione aperta. Nelle condizioni normali di funzionamento, l'elemento di tensionamento 9 Ã ̈ nella configurazione chiusa mostrata nelle figure 1 e 11. La configurazione aperta di figura 13 Ã ̈ mostrata allo scopo di far notare che l'elemento di rimando 57, rispetto alla posizione occupata in figura 12, Ã ̈ traslato in prossimitÃ della parete trasversale 56 del contenitore 50. CiÃ² Ã ̈ dovuto alla tensione della corda 8, per effetto della quale si ha una forza di trazione che fa traslare l'elemento di rimando 57 verso la parete trasversale 56 del contenitore 50 comprimendo ulteriormente le molle 59 e 60. L'elemento di rimando 57 trasla fintanto che la forza elastica delle molle 59 e 60 non eguaglia la forza di trazione dovuta alla tensione della corda 8. L'ulteriore compressione delle molle 59 e 60 accresce la pressione da esercitare per premere il pulsante 65 in modo da sbloccare il coperchio 51. E' dai parametri di progettazione che dipende la pressione da esercitare sul pulsante 65 per aprire l'elemento di tensionamento 9 quando si trova nella configurazione di figura 1. In particolare, i parametri di progettazione possono essere scelti in modo che detta pressione da esercitare sul pulsante sia nettamente superiore alla pressione comunemente esercitabile da un bambino. CiÃ² costituisce una garanzia di sicurezza poichÃ©, cosÃ¬ facendo, l'elemento di tensionamento 9 non Ã ̈ agevolmente apribile.

A titolo esemplificativo, facendo riferimento ai parametri di progettazione del dispositivo 1 indicati precedentemente nella presente descrizione, le molle 59 e 60 hanno una costante elastica preferibilmente compresa tra 0,0645 N/m e 0,0655 N/m, ed ancor piÃ¹ preferibilmente di 0,0650 N/m; la forza di compressione da applicare al pulsante 65 per aprire l'elemento di tensionamento 9 in condizioni di esercizio, nella configurazione mostrata in figura 1, Ã ̈ di 3 N.

Un ulteriore vantaggio offerto dal dispositivo 7 consiste nella possibilitÃ di liberare rapidamente i componenti di comando della tenda con un semplice scatto, nel caso si volesse bloccare il funzionamento della tenda o provvedere alla pulizia della lastra di vetro 3.

L'adesione dell'elemento di tensionamento 9 alla lastra di vetro 3 mantiene l'anello di corda 8 vicino alla lastra di vetro 3. CiÃ² costituisce un'ulteriore garanzia di sicurezza in quanto previene l'introduzione involontaria della testa di un bambino nell'anello di corda.

Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, Ã ̈ ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciÃ² uscire dallâ€™ambito dellâ€™invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo (7) per comandare lâ€™azionamento di un gruppo di movimentazione di una tenda (5), detto dispositivo (7) essendo accoppiato a detto gruppo di movimentazione e comprendendo: â€¢ almeno una puleggia rotante attorno al proprio asse; â€¢ mezzi di sostegno (10) della puleggia, detti mezzi (10) essendo connessi a detto gruppo di movimentazione ed essendo idonei a consentire la rotazione della puleggia; â€¢ una anello di corda (8) avvolto, almeno parzialmente, attorno alla puleggia, presentante due tratti di corda (8a, 8b) in allontanamento dalla puleggia nella medesima direzione, in posizioni diametralmente opposte rispetto alla puleggia, una tensione applicata ad uno di detti tratti di corda (8a, 8b) generando una coppia tendente a far ruotare la puleggia; â€¢ mezzi di trasmissione di detta coppia dalla puleggia a detto gruppo di movimentazione cosÃ¬ da determinare detta movimentazione; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sostegno (10) sostengono la puleggia per un valore di tensione applicata ad almeno uno di detti tratti di corda (8a, 8b) inferiore ad un valore prestabilito, il superamento di detto valore provocando la sconnessione di detti mezzi di sostegno (10) da detto gruppo di movimentazione.
2. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto detti mezzi di sostegno (10) sono separati da detto gruppo di movimentazione mediante un elemento di separazione fisica (3), detti mezzi di sostegno (10) essendo connessi ad un elemento di connessione (11) solidale a detto elemento di separazione fisica (3) in corrispondenza di detto gruppo di movimentazione.
3. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di separazione fisica Ã ̈ una parete (3) di una vetrocamera (1).
4. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto anello di corda (8) Ã ̈ avvolto almeno parzialmente attorno ad un mezzo di tensionamento (9) di detta corda (8), detto mezzo di tensionamento (9) essendo solidale a detto elemento di separazione fisica (3).
5. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la sconnessione di detti mezzi di sostegno (10) da detto elemento di connessione (11) annulla la tensione della corda (8).
6. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento di connessione (11) comprende: â€¢ mezzi di traslazione (30, 31, 33, 34) dei mezzi di sostegno (10) rispetto a detto elemento di connessione (11) per effetto della tensione della corda (8); â€¢ mezzi di impedimento (39, 40) di detta traslazione per un valore di tensione applicata ad almeno uno di detti tratti di corda (8a, 8b) inferiore a detto valore prestabilito.
7. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta traslazione comporta il distacco dei mezzi di sostegno (10) dallâ€™elemento di connessione (11).
8. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di sostegno (10) e detto elemento di connessione (11) comprendono: â€¢ almeno due pareti (30, 31) solidalmente connesse a detto elemento di connessione (11) e tra le quali sono inseribili, almeno parzialmente, detti mezzi di sostegno (10); â€¢ almeno due protuberanze (22) solidalmente connesse a detti mezzi di sostegno (10); â€¢ almeno due scanalature (33, 34) reciprocamente parallele, rispettivamente ricavate nelle due pareti (30, 31), ciascuna scanalatura (33, 34) avendo una prima estremitÃ ed una seconda estremitÃ , la prima estremitÃ essendo in corrispondenza di un bordo di una delle due pareti (30, 31) per l'inserimento di una delle due protuberanze (22) nella scanalatura (33, 34), le scanalature (33, 34) essendo cieche alla seconda estremitÃ ; lo scorrimento delle protuberanze (22) nelle scanalature (33, 34) dando luogo a detta traslazione dei mezzi di sostegno (10) rispetto allâ€™elemento di connessione (11), la tensione della corda (8) facendo scorrere le protuberanze (22) dalla seconda estremitÃ verso la prima estremitÃ delle scanalature (33, 34).
9. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impedimento comprendono una linguetta (39) avente una prima estremitÃ ed una seconda estremitÃ , la linguetta essendo solidalmente connessa all'elemento di connessione (11) in corrispondenza della prima estremitÃ , la linguetta avendo un dente (40) in corrispondenza della seconda estremitÃ , i mezzi di sostegno (10) essendo premuti contro detto dente (40) in corrispondenza di una zona di contatto dalla tensione della corda (8) quando le due protuberanze (22) sono in corrispondenza delle seconde estremitÃ delle scanalature (33, 34), la prima estremitÃ della linguetta (39) e detta zona di contatto essendo disposte lungo una direzione obliqua a quella in cui avviene detta traslazione, la pressione dei mezzi di sostegno (10) contro detto dente (40) provocando, per un valore di tensione applicata ad almeno uno di detti tratti di corda (8a, 8b) uguale o superiore a detto valore prestabilito, una flessione della linguetta (39) per effetto della quale il contatto tra i mezzi di sostegno (10) ed il dente (40) si riduce fino a venir meno.
10. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il mezzo di tensionamento (9) comprende: â€¢ un primo componente (50) solidalmente connesso a detto elemento di separazione fisica (3) e comprendente un elemento di rimando (57) attorno al quale lâ€™anello di corda (8) Ã ̈ avvolto almeno parzialmente cosÃ¬ da determinare detto tensionamento della corda (8); â€¢ un secondo componente (51) basculante rispetto al primo componente (50) a partire da una posizione in cui il primo componente (50) ed il secondo componente (51) sono contrapposti ed il tratto di corda avvolto attorno all'elemento di rimando (57) Ã ̈ racchiuso tra detti due componenti (50, 51); â€¢ mezzi di bloccaggio (66) del secondo componente (51) quando quest'ultimo si trova in detta posizione.
11. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio comprendono un dente retrattile (66) ed alloggiabile in unâ€™apertura (67) ricavata nel secondo componente (51), lâ€™alloggiamento del dente retrattile (66) in detta apertura (67) essendo pos sibile quando il dente retrattile (66) Ã ̈ completamente esteso ed il secondo componente (51) si trova in detta posizione, lâ€™alloggiamento del dente retrattile (66) in detta apertura (67) impedendo al secondo componente (51) di ruotare rispetto al primo componente (50), almeno una molla (59, 60) essendo compressa tra detto dente retrattile (66) ed il primo componente (50) cosÃ¬ che la forza elastica della molla faccia estendere il dente retrattile (66), il secondo componente (51) potendo essere sbloccato solo esercitando una pressione sul dente retrattile (66) superiore alla forza elastica della molla (59, 60).
12. Dispositivo (7) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che lâ€™elemento di rimando (57) Ã ̈ connesso a detto primo componente (50) mediante mezzi (70, 71) idonei a consentire la traslazione dellâ€™elemento di rimando (57) rispetto al primo componente (50) per effetto della tensione della corda (8), detta molla (59, 60) essendo compressa tra detto dente retrattile (66) e l'elemento di rimando (57) cosÃ¬ che la tensione della corda (8) comprime ulteriormente la molla (59, 60).