CH649603A5 - Tapparella. - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una tapparella, in particolare per finestre e porte.

Secondo una forma di esecuzione dell'invenzione si prevede inoltre un congegno di sicurezza per interrompere la trasmissione della rotazione e per arrestare la corsa della tapparella quando, in fase di abbassamento o di chiusura essa incontra un ostacolo. Lo stesso congegno funge anche da fine corsa quando la tapparella è completamente chiusa.

Sono noti numerosi tipi di tapparelle, presentanti stecche di legno, di metallo leggero o di materiale plastico, incernierate tra loro, e avvolgibili su un albero.

È ovvio, che l'avvolgimento di dette stecche, o listelli, a tapparella sollevata, richieda un vano di immagazzinamento delle stecche di volume notevole rispetto alle dimensioni della tapparella stessa.

Pur mantenendo le caratteristiche positive delle tapparelle di tipo noto, quali la robustezza, l'estetica e la durata di funzionamento, la tapparella secondo la presente invenzione ne elimina gli inconvenienti, quali soprattutto di richiedere un vano notevole per l'immagazzinamento dei listelli avvolti attorno al tamburo, vano che richiede cassonetti di ampiezza adatta ed accorgimenti costosi, quali il Cellino o sportello per l'ispezione.

Tutto ciò comporta oneri non indifferenti di notevole costo, esige soluzioni esteticamente non ideali e, fattore non trascurabile, crea, a causa della necessità di realizzare detto Cellino di ispezione, che è apribile lungo tutta la linea trasversale superiore della finestra, una zona con basso coefficiente di isolazione.

La presente invenzione inoltre elimina buona parte dei notevoli costi di posa che sono propri degli insiemi tradizionali. Infatti, alle complesse operazioni di posa di una pluralità di singoli pezzi, per di più montabili con estrema difficoltà entro spazi molto ristretti, la presente invenzione rende possibile una posa in modo semplice e razionale.

La presente invenzione raggiunge pertanto gli obbiettivi sopra descritti e permette di applicare la tapparella in nicchie strette e di tipo tradizionale per lamelle.

La tapparella secondo la presente invenzione è caratterizzata da ciò che il ripiegamento a zig-zag delle stecche, invece che tramite guide laterali fisse delle stecche, avviene per effetto dell'irrigidimento dovuto ad organi elastici disposti tra almeno due stecche adiacenti.

Secondo una preferita forma di realizzazione, per consentire

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il ripiegamento a zig-zag di due stecche alla volta, nelle testate opposte delle stecche vengono introdotti altrettanti tamponi, impegnatisi reciprocamente mediante mezzi elastici, in particolare codoli di materiale plastico o gomma o aventi caratteristiche di cedevolezza analoga.

L'invenzione viene ora descritta in base ad un esempio di realizzazione con riferimento alle figure schematiche allegate.

Precisamente:

la fig. 1 è una sezione verticale di una finestra provvista di una tapparella;

la fig. 2 è una sezione trasversale orizzontale di un'estremità di tapparella, fatta secondo il piano passante per II-II di fig. 1; la fig. 3 è la vista di una parte di tapparella chiusa;

la fig. 4 è la vista parziale di una parte di tapparella aperta, con parti di stecche parzialmente asportate;

la fig. 5 è la vista frontale di un organo per il collegamento delle stecche;

la fig. 6 mostra come avviene il collegamento di due stecche;

la fig. 7 è la vista di una prima componente di un insieme di tamponi;

la fig. 8 mostra, parzialmente sezionata, una seconda componente di un insieme di tamponi;

la fig. 9 è una sezione trasversale passante per IX-IX di fig. 8;

la fig. 10 mostra l'estremità di due stecche consecutive, con inserita in esse una coppia di tamponi;

la fig. 11 mostra schematicamente come avviene il trascinamento ed al tempo stesso l'inversione delle stecche;

la fig. 12 rappresenta l'estremità dell'albero di inversione e di azionamento della tapparella, con inserito in essa il congegno di sicurezza.

la fig. 13 è una sezione passante per XIII-XIII di fig. 12; la fig. 14 rappresenta in prospettiva un trascinatore.

Secondo le figure, la tapparella comprende due profilati laterali 1, preferibilmente realizzati in lega di alluminio e che, contrariamente a quelli tradizionali, costituiti da un semplice profilato ad U, hanno una struttura e una robustezza adatta per consentire la formazione, nella parte superiore del profilato di un vano A capace di ricevere il pacchetto P delle stecche 2 ripiegate a zig-zag.

Nel contempo, detti profilati laterali 1 reggono il supporto 3 dello stesso pacchetto di stecche come pure l'alloggiamento 4 per il montaggio girevole dell'albero di spostamento e di inversione 5 delle stecche.

Al disopra di detto supporto 3 e alloggiamento 4 è montato, solidale ai rispettivi profilati 1 verticali, un ritegno alle rispettive stecche, meglio descritto in seguito, per impedire al telo un distacco eccessivo dall'albero e costituire con ciò una sicurezza contro l'innalzamento della tapparella quando questa non è manovrata dal meccanismo previsto a tale scopo.

L'albero 5 presenta vantaggiosamente una sezione 6 trasversale poligonale, in particolare quadrata o triangolare. È evidente che sarà sufficiente che un albero di sezione circolare presenti dette sezioni poligonali 6 in alcuni punti distribuiti lungo lo stesso albero.

Le stecche sono normalmente realizzate in metallo o in materiale plastico e conformate con sezione tubolare. Entro di esse è possibile iniettare del materiale appropriato, quale del poliuretano espanso allo scopo di renderle più isolanti ed al tempo stesso più silenziose durante il loro spostamento.

Le stecche sono incernierate fra di loro (figg. 5 e 6) per mezzo di organi di collegamento articolati 7, disposti nel senso longitudinale verticale della tapparella su due o più linee.

Detti organi di collegamento sono costituiti in modo da consentire un loro montaggio all'interno delle singole stecche contigue e per fungere nel contempo da cerniera fra di esse grazie all'esistenza nello stesso organo di un archetto 8 che permette alle stecche di ripiegarsi tra di loro di un angolo di 270°.

Lo stesso organo 7 è realizzato a partire da una lamina rettangolare, di materiale sottile, di tipo a molla, la quale lamina è 5 ripiegata superiormente in 9 per formare l'alloggio alle due basi 10, 11, fra di loro coassiali di detto archetto 8 piano che a sua volta è realizzato in filo di acciaio ed è conformato come un omega.

L'estremità opposta a detti alloggi è ripiegata ad U per for-10 mare un alloggio allungato e scorrevole in essa della trasversa superiore 13 di un corrispondente archetto mobile 8'.

Con questa possibilità di spostamento «s» di un archetto è reso possibile alle stecche di accostarsi completamente fra di loro quando la tapparella è abbassata. Ciò consente di realizzare 15 un telo compatto e di conseguire un completo oscuramento del locale ed, al tempo stesso, una buona isolazione fra l'esterno e la finestra. Alzando parzialmente il telo, le stecche si allontanano formando degli interspazi «s» fra di loro, che consentono poi il passaggio della luce e dell'aria.

20 L'apertura e la chiusura della tapparella avviene mediante la rotazione, in un senso o nell'altro, del già citato albero 5.

Esso è azionabile con i tradizionali sistemi a tale scopo, ossia con arganello, cinghia, motore o altro mezzo. Data la conformazione poligonale dell'albero 5, esso funge da trascinatore 25 delle stecche sia nella direzione di chiusura della tapparella che in quella della sua apertura. In via di chiusura, le stecche scendono guidate lungo le guide verticali 1', mentre per l'apertura le stecche si depositano ripiegate nel vano A.

L'immagazzinamento delle stecche avviene in modo che esse 30 si depositino nel vano o magazzino A in sovrapposizione, a zigzag ad esempio adiacenti a due a due, a tre a tre e cosi via.

Questo importante risultato è ottenuto per mezzo di un insieme di tamponi 14, 15 (figg. 7, 8 e 9), i quali tamponi sono inseriti con pressione entro le testate 2' opposte delle stec-35 che.

La profondità di inserimento è tuttavia delimitata da un loro spallamento 14', per cui il codolo 16 risulta disposto al difuori della testata 2' delle stecche stesse. Vantaggiosamente, detto codolo 16 è ottenuto in un solo pezzo con un primo tam-40 pone 14.

I tamponi si impegnano reciprocamente mediante detto co-dolo 16 ottenuto in materiale elastico e perciò pieghevole, il quale codolo penetra entro un foro 17 complementare di un secondo tampone 15 adiacente.

45 L'insieme di tamponi e codolo, come ora descritto, irrigidisce sufficientemente le stecche fra di loro, però obbliga la serie di due stecche successive a piegarsi rispetto a quella precedente, a zig-zag, formando così il desiderato pacchetto P. La flessibilità del codolo consente al telo della tapparella di curvarsi quan-50 do esso subisce un movimento di inversione sull'albero 5 mentre irrigidisce a sufficienza le stecche adiacenti dello stesso telo quando esso scende nel vano A ripiegandosi a zig-zag per formare un pacchetto P di stecche.

Scorrendo nell'apposito foro 17 esistente nel tampone 15 ss complementare, il codolo 16 permette alle stecche contigue di accostarsi, per formare un telo chiuso, o di distanziarsi per ottenere le già citate fessure «s» per il passaggio della luce e dell'aria; questo spostamento è tuttavia determinato dal già citato archetto 8 dell'organo di collegamento articolato 7. 6o I tamponi 14 e 15 quando essi sono realizzati in materiale plastico, scorrendo nelle guide lineari e verticali 1', assicurano un funzionamento delicato e senza rumore della tapparella.

Contro la parte superiore dei profilati laterali 1, ed al di sopra dell'albero 5, è fissato il già citato ritegno 18, conformato 65 circa a semicerchio, ed avente il fulcro coincidente col centro dell'asse stesso.

Lo stesso ritegno 18, disposto a giusta distanza dall'asse dell'albero 5, consente il passaggio guidato delle stecche quando

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detto albero viene azionato, mentre lo impedisce quando l'albero è fermo.

Questo accorgimento di creare una distanza ben precisa fra il fulcro dell'asse dell'albero e la superficie interna 18' di detto ritegno 18, o pili precisamente una distanza ben determinata «Z» fra gli spigoli E dell'albero e detta superficie interna 18' impedisce di alzare la tapparella quando essa è abbassata e quando l'albero 5 non è azionato.

È evidente quindi un ulteriore vantaggio della presente invenzione, cioè quello della sicurezza contro il sollevamento abusivo della tapparella.

In pratica, quando la tapparella è abbassata, essa rimane dunque automaticamente bloccata, senza l'applicazione di complessi e costosi meccanismi, quali ad esempio i cricchetti o le serrature delle tapparelle note.

Il collegamento dell'albero 5 (figg. 12, 13) con il meccanismo per il suo azionamento avviene con l'interposizione ad una estremità dello stesso albero di azionamento di un congegno 19, che comprende un innesto a scatto.

Questo congegno 19 impegna l'albero 5, trascinandolo quando la sua rotazione, dovuta al meccanismo di azionamento, ad esempio a mano, avviene nel senso di apertura ossia di sollevamento della tapparella; quando invece la rotazione dell'albero 5 avviene nel senso di abbassamento o di chiusura, la tapparella scende in virtù del proprio peso, ed il meccanismo di azionamento assume così la funzione, girando, di controllare la velocità di abbassamento. Anche in questo caso il meccanismo resta impegnato.

Tuttavia, quando la tapparella è completamente chiusa o in via di abbassamento ossia di chiusura e quando ad essa si frappone un ostacolo, costituito ad esempio da una persona o da un oggetto qualsiasi, ed il meccanismo di azionamento è in moto, pur girando lo stesso meccanismo nella direzione di chiusura, la tapparella si arresta per effetto dello stesso congegno 19, evitando con ciò danni a persone, cose ed alla tapparella stessa.

5 Nelle figg. 12 e 13 è disegnato il congegno 19. In esso con 22 è indicata una bussola, entro la cui parete sono eseguite quattro scanalature 23 longitudinali nelle quali penetrano dei trascinatori 24 costituiti da corpi parallelepipedi piani, aventi la parete 24' ortientata verso l'esterno inclinata.

io Con 25 è indicato il perno del meccanismo di azionamento, provvisto di cavità 26 complementari rispetto a dette scanalature, per ricevere i trascinatori 24.

Nella parte estrema 27 dello stesso perno 25 è applicabile il già citato meccanismo di azionamento della tapparella. i5 Come appare dalle figg. 12 e 13, i trascinatori 24 penetrano entro le corrispondenti scanalature 23 o rispettivamente si ritraggono da esse sotto l'azione di un ostacolo che si presenta in via di abbassamento della tapparella, e ciò in seguito al piano inclinato esterno 24' dei trascinatori. Lo stesso congegno di si-20 curezza 19 serve da fine corsa quando la tapparella è completamente chiusa.

È inoltre prevista una ghiera di ritegno 28 di detti trascinatori, la quale ghiera comprende delle sporgenze 28' corrispondenti alle scanalature 23. In fase di montaggio, inserendo la 25 ghiera 28 nelle scanalature 23, si Ubera l'albero 5 dal congegno di azionamento facilitando così il montaggio del telo.

Oltre ad un ripiegamento a zig-zag, che è dovuto a mezzi elastici montati fra le rispettive stecche, l'invenzione assicura una notevole sicurezza contro un eventuale soUevamento abusi-30 vo del telo ed, inoltre, offre sicurezza a persone o cose che possano presentarsi lungo il percorso di chiusura, ossia di abbassamento deUo stesso telo.

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1. Tapparella, costituita da stecche con asse orizzontale, articolate fra di loro, in modo da raccogliersi ripiegate a zig-zag in un vano sottostante l'albero di trascinamento della tapparella, caratterizzata da ciò che il ripiegamento a zig-zag delle stecche (2), invece che tramite guide laterali fisse delle stecche, avviene per effetto dell'irrigidimento dovuto ad organi elastici (14, 15, 16) disposti fra almeno due stecche adiacenti.

2. Tapparella secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che per consentire il ripiegamento a zig-zag di due stecche (2) alla volta, nelle testate (2') opposte delle stecche, vengono introdotti altrettanti tamponi (14, 15), impegnantisi reciprocamente mediante un mezzo elastico, in particolare un codolo

(16) di materiale plastico o gomma.

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RIVENDICAZIONI

3. Tapparella secondo la rivendicazione 2, caratterizzata da ciò che detto codolo (16) è solidale con uno di detti tamponi (14) e da ciò che esso è preferibilmente ottenuto in un solo pezzo con lo stesso tampone (14).

4. Tapparella secondo la rivendicazione 3, caratterizzata da ciò che detto codolo (16) è scorrevole nel foro complementare

(17) del tampone (15) adiacente.

5. Tapparella secondo la rivendicazione 4, caratterizzata da ciò che per il ripiegamento a zig-zag di tre stecche alla volta, nelle testate (2') opposte delle stecche vengono introdotti altrettanti tamponi, di cui un tampone è munito di codolo o codoli infilabili scorrevolmente nei fori complementari degli altri due tamponi.

6. Tapparella secondo la rivendicazione 2, caratterizzata da ciò che il codolo (16) presenta la rigidità necessaria per assicurare alle stecche, in via di sovrapposizione, la resistenza occorrente per impedire una loro inflessione reciproca eccessiva.

7. Tapparella secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che essa è delimitata nei due lati da un profilato (1), con guida (1 ') in direzione verticale del telo della tapparella; ed inoltre per reggere l'alloggio dell'albero di azionamento determinante l'inversione (5) delle stecche e per formare, nella parte superiore di detti profilati (1), un vano (A) per ricevere il pacchetto (P) delle stecche (2) ripiegate.

8. Tapparella secondo la rivendicazione 7, caratterizzata da ciò che detto profilato (1) e detta guida (1') verticale si estendono sostanzialmente su tutta l'altezza di una finestra e del citato vano (A).

9. Tapparella secondo la rivendicazione 1, caratterizzata da ciò che il collegamento articolato delle stecche avviene tramite un organo (7) ottenuto da una lamina a molla, presentante alla sua estremità superiore una prima piegatura (9) per l'alloggio di un archetto (8) piano, di articolazione, conformato ad omega, mentre l'estremità inferiore (12) dello stesso organo (7) presenta una seconda ripiegatura (12) per consentire in essa l'alloggio scorrevole della traversa (13) del corrispondente archetto (8') inferiore.

10. Tapparella secondo la rivendicazione 9, caratterizzata da ciò che detto archetto (8) è realizzato in filo di acciaio.

11. Tapparella secondo la rivendicazione 8, caratterizzata da ciò che superiormente all'albero (5) di inversione della tapparella e contro la parte estrema superiore di detti profilati (1) è prevista una guida di ritegno (18) alla tapparella, conformata a semicerchio e con fulcro coincidente con l'asse dell'albero (5) stesso, e da ciò che la distanza (Z) esistente fra gli spigoli (E) dell'albero (5) e la superficie interna (18') di detta guida (18) è tale da impedire il distacco eccessivo delle stecche dall'albero (5) suddetto.

12. Tapparella secondo la rivendicazione 11, caratterizzata da ciò che dette guide di ritegno (18) costituiscono al tempo stesso una sicurezza contro un eventuale sollevamento dall'esterno del telo della tapparella, in quanto le estremità delle stecche o rispettivamente la parte sporgente (14') dei tamponi si incunea fra detto albero (5) di inversione e la superficie interna (18') di detta guida (18).

13. Tapparella secondo la rivendicazione 1, caratterizzata" da ciò che entro un'estremità dell'albero (5) di azionamento è inserito un congegno di sicurezza (19) per interrompere la trasmissione della rotazione e arrestare la corsa della tapparella quando in fase di abbassamento o di chiusura essa incontra un ostacolo.

14. Tapparella secondo la rivendicazione 13, caratterizzata da ciò che detto congegno (19) è costituito da una bussola (22) che, nella sua parete interna presenta delle scanalature longitudinali (23) entro le quali penetrano dei trascinatori complementari (24), costituiti da corpi parallelepipedi piani, di cui la parete (24') orientata verso l'esterno è inclinata, e da ciò che detti corpi (24) penetrano in dette scanalature (23) impegnando detta bussola (22) e con essa l'albero (5) per l'apertura e la chiusura della tapparella, rispettivamente detti corpi (24), in seguito all'esistenza dei piani inclinati (24') quando la tapparella incontra un ostacolo o quando essa è completamente chiusa si disinnestano dalle scanalature (23) provocando l'arresto dell'albero (5) e di conseguenza della tapparella anche se continua la rotazione del meccanismo di azionamento applicato al congegno (19) stesso.