ITMI20061254A1 - Apparecchiatura in una macchina di preparazione per la filatura,specialmente una macchina cardatrice piatta,una macchina cardatrice a rulli,o simili,avente un rullo,ad esempio un cilindro,che ha una superfice periferica cilindrica rivestita con scard - Google Patents

Apparecchiatura in una macchina di preparazione per la filatura,specialmente una macchina cardatrice piatta,una macchina cardatrice a rulli,o simili,avente un rullo,ad esempio un cilindro,che ha una superfice periferica cilindrica rivestita con scard Download PDF

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ITMI20061254A1
ITMI20061254A1 IT001254A ITMI20061254A ITMI20061254A1 IT MI20061254 A1 ITMI20061254 A1 IT MI20061254A1 IT 001254 A IT001254 A IT 001254A IT MI20061254 A ITMI20061254 A IT MI20061254A IT MI20061254 A1 ITMI20061254 A1 IT MI20061254A1
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IT
Italy
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roller
temperature
cylinder
loop
side panels
Prior art date
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IT001254A
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Armin Leder
Gerd Pferdmenges
Thomas Schmitz
Robert Tobben
Original Assignee
Truetzschler & Co
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  • Textile Engineering (AREA)
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Description

ad anello aperto e ad anello chiuso (vedere Fig. 8) con una memoria del punto di impostazione o di riferimento che controlla il servomotore 36.
I mezzi di impostazione secondo le Fig. 6a, 6b possono essere costituiti dal "Trutzschler Precision Fiat Setting System (PFS)". impostazione può essere effettuata manualmente oppure mediante motore (motore 36).
Impiegando i mezzi di impostazione secondo le Fig. 6a, 6b, un punto di riferimento a3 per la zona di pinzatura di cardatura può essere regolato dopo l'espansione o dilatazione indotta dal calore del cilindro 4.
Secondo Fig. 7a, su ciascun lato della carda, un pannello laterale rigido approssimativamente semicircolare 19a è fissato lateralmente al telaio 24a della macchina; un elemento di supporto rigido 32a è colato o fuso integralmente sull'esterno del pannello laterale nella regione della periferia di esso e ha una superficie convessa esterna 32' come sua superficie di supporto e una faccia inferiore 31* e 31''.
In corrispondenza delle loro due estremità, gli elementi di cardatura stazionari 30 (vedere Fig. 1) hanno superfici di supporto, che sono posizionate sulla superficie convessa esterna 32' dell'elemento di supporto 32a.
Scardassi di cardatura 38a, 38b sono montati sulla superficie inferiore del segmento di cardatura 30. Il numero di riferimento 22 indica il cerchio primitivo degli scardassi 38a, 38b. Sulla sua circonferenza, il cilindro 4 ha uno scardasso 4a del cilindro, ad esempio uno scardasso a denti di sega. Il numero di riferimento 32 indica il cerchio primitivo dello scardasso 4a del cilindro. La distanza tra il cerchio primitivo 39 e il cerchio primitivo 22 è indicata dalla lettera d, ed è, ad esempio, di 0,20 mm. Il raggio della superficie convessa esterna 32' è indicato da r1 e il raggio del cerchio primitivo 22 è indicato da Γχ. I raggi r1 e r5 si intersecano in corrispondenza del punto di mezzo M (vedere Fig. 1) del cilindro 4.
L’elemento di cardatura stazionario 30 rappresentato in Fig. 7a è costituito da un supporto 40 e da due elementi di cardatura che sono disposti l'uno dietro l'altro nel senso di rotazione (freccia 4b) del cilindro, gli scardassi 38a, 38b degli elementi di cardatura e lo scardasso 4a del cilindro 4 essendo posizionati mutuamente opposti. I mezzi di impostazione sagomati a cuneo rappresentati in Fig. 7b effettuano lo spostamento del supporto 4a in una direzione assialmente parallela (freccia H, I) rispetto all'asse M d seguito a sp spostato nell stanza d tra cardatura e guentemente s Fig. 7a m datura 30 con si come pure vamente bassa 40 è indicata scardassi 38a indicata medi generato dura datura d tra del cilindro te con eleva seguentemente subiscono pure espansione o dilatazione, ossia il loro raggio aumenta. Il cilindro 4 è virtualmente completamente circondato (racchiuso) su tutti i lati: in una direzione radiale dagli elementi 14, 30', 30 ' ' , 41 (vedere Fig. 1) verso entrambi i lati della carda dagli elementi 17a, 17b, 19a, 19b, 24a, 24b. Scarsamente qualsiasi calore dal cilindro 4 è perciò irradiato all'esterno (all'atmosfera). L'alloggiamento del cilindro e i dischi di estremità del cilindro sono costituiti da acciaio, ad esempio St 37, avente un coefficiente di dilatazione termica longitudinale a 11,5 10<~>6 [1/°K] . in aggiunta, l'elemento di supporto d'alluminio 40 si espande similmente radialmente il che ha come conseguenza ulteriore restringimento della zona di pinzatura di cardatura d. L'elemento di supporto 40 è costituito da alluminio avente un coefficiente di dilatazione termica longitudinale a 23,8 10<“>6 [ΐ/°κ] . A causa di tale elevato coefficiente di dilatazione termica longitudinale, l'elemento di supporto 40 si espande sostanzialmente nella direzione della freccia I, ossia nella direzione longitudinale.
Fig. 7b mostra la posizione dell 'elemento di cardatura 30 con l 'elemento di supporto 40 come pure il cilindro 4 ad una temperatura relativamente alta. La lunghezza dell 'elemento di supporto 40 è aumentata al valore 12. A causa della dilatazione termica longitudinale dell 'elemento di supporto 40 nella direzione delle frecce H, I, su entrambi i lati gli attuatori sono attivamente spostati verso l 'esterno (frecce) e verso l 'alto con le loro superfici oblique sulle superfici oblique di attuatori cooperanti mediante la vite di fissaggio 42. Spostamento dell 'elemento di cardatura 30 nella direzione della freccia G è effettuato contro la pressione delle molle. Con questo mezzo, le espansioni o dilatazioni del cilindro 4 e dell 'elemento di supporto 40 i n una direzione radiale sono compensati , in modo tale che la zona di pinzatura di cardatura d rimane la medesima. Mediante la vite di fissaggio 42, un valore desiderato per la zona di pinzatura di cardatura d può essere impostato dopo la dilatazione termica. Un motore di posizionamento (non rappresentato) può essere collegato alla vite di fissaggio 42, per cui la regolazione viene effettuata tramite motore. Questo motore può essere collegato al dispositivo di controllo e regolazione 45 (vedere Fig. 8B) .
Conformemente a Fig. 8, un dispositivo 44 di controllo elettronico ad anello aperto e ad anello chiuso, ad esempio un microcomputer con un microprocessore, è qui previsto, il quale può costituire il controllo macchina della carda (Fig. 1). Un sensore 27 di velocità di rotazione (vedere Fig. 3 e 5) per la velocità del cilindro 4, una sonda 28 di temperatura (vedere Fig. 4 e 5) per la temperatura J\dell'alloggiamento del cilindro 4 ed un sensore 29 di temperatura (vedere Fig. 3 e 5) per la temperatura T2 del pannello laterale 19 sono collegati al dispositivo 44 di controllo ad anello aperto ed ad anello chiuso 44 mediante conduttori elettrici 48, 49 e 50 rispettivamente. Le sonde di temperatura 28 e 29 e i conduttori 49 e 50 sono collegati ad una memoria 43 tramite conduttori di diramazione 51, 52. La memoria 43 è collegata tramite i conduttori 53 e 54 al dispositivo di controllo ad anello aperto ed ad anello chiuso 44. Inoltre, mezzi visualizzatori o di display 45, ad esempio un monitor, un dispositivo di ingresso 46 e mezzi di azionamento 47, ad esempio un motore 36, sono collegati al dispositivo 44 di controllo ad anello aperto e ad anello chiuso tramite conduttori 56, 57 e 55, rispettivamente. Rivelazione della temperatura di componenti di una carda può essere realizzata in modo semplice e sicuro. La misurazione della velocità rotazionale è un elemento fisso del controllo della macchina. Quattro parametri sono registrati on-line.
. a temperatura del cilindro 4 (rappresentata da un profilo a coperchio sul lato del cilindro scaricatore)
. La temperatura T2 del pannello 19 lato cilindro . La temperatura ambiente T
. La velocità di rotazione n del cilindro 4.
La temperatura T]_ del cilindro è registrata per calcolare l'espansione lineare Ar del cilindro 4. Il punto iniziale è la temperatura durante l'impostazione della macchina.
La temperatura T2 del pannello laterale è registrata per calcolare la dilatazione 0 espansione lineare del pannello laterale 19. Il punto di partenza è la temperatura T2E nell'impostare la macchina.
La velocità rotazionale del cilindro n è registrata per calcolare l'allargamento dinamico Ar del cilindro 4 con la velocità di funzionamento selezionata. La temperatura ambiente T è registrata per l'erogazione con ingressi manuali. La temperatura ambiente è accettata come essere la temperatura impostata, poiché questa è relativamente costante durante lo svolgimento dei lavori di filatura. Se un punto iniziale di partenza viene memorizzato dopo aver impostato la macchina (se possibile nello stato freddo), allora misurazione della temperatura ambiente non risulta necessaria.
Dai parametri T2E>T]_, T2, può essere calcolata una variazione Aa nella zona di pinzatura di cardatura a. L'allargamento dinamico Ar del cilindro è proporzionale alla velocità misurata n e diminuisce o riduce la zona di pinzatura di cardatura con l'aumento della velocità n. L'espansione o dilatazione relativa del cilindro 4 e del pannello laterale 19 può essere calcolata semplicemente impiegando la temperatura rivelata.
Nel funzionamento, le fasi sono le seguenti:
a) Fasediimpostazione
La macchina è spenta o "off".
Le temperature di riferimento per il cilindro 4 e T2E per il pannello laterale 19 sono determinate impiegando le sonde di temperatura 28 e 29 rispettivamente e immesse nella memoria 41, ad esempio, modulo di ripristino. In aggiunta, una distanza o spaziatura di riferimento ai per la zona di pinzatura di cardatura, ad esempio 5/1000", viene impostata. La misurazione della zona di pinzatura di cardatura al viene immessa nella memoria 43 e/o attraverso il dispositivo di ingresso 46 in una memoria del dispositivo 44 di controllo ad anello aperto e ad anello chiuso. La memoria 43 e il dispositivo 44 di controllo ad anello aperto e ad anello chiuso sono collegati ad una sorgente di tensione separata, ad esempio una batteria, per memorizzare T^E. T2E e a±.
b) Faseoperativa
La macchina viene commutata in accensione o allo stato on e, dopo un certo tempo, la fase di riscaldamento lascia spazio alla fase operativa.
Nella fase operativa o di funzionamento, in corrispondenza di tempi specifici (permanentemente o ciclicamente), sono misurati e immessi i parametri seguenti:
La velocità effettiva n viene misurata con il sensore 27 di velocità e immessa nel dispositivo di controllo ad anello aperto e ad anello chiuso 44.
Le temperature effettive T^E, T2E sono misurate con le sonde 28 e 29 di temperatura rispettivamente e immesse nella memoria 43 e nel dispositivo ad anello aperto e ad anello chiuso 44. vengono eseguite le fasi di calcolo seguente:
1. Nel dispositivo di controllo ad anello aperto ed ad anello chiuso 44, sono calcolate la variazione indotta dalla velocità nella spaziatura o distanza Aan, la variazione nella temperatura del cilindro ΔΤι e la variazione ΔΤ2 nella temperatura del pan-
nello laterale:
Aan= variazione di distanza indotta dalla velocità
Aan= f(n)
e.g.:
Aan= n2<■>k-j n.k2
ΔΤι = variazione nella temperatura del cilindro da un tempo determinato manualmente, ad esempio tempo di impostazione ΔΤΊ = T-|- T1 E
ΔΤ2= variazione nella temperatura del pannello laterale da un tempo determinato manualmente, ad esempio tempo di impostazione
ΔΤ2= T2- T2E
2. Successivamente, viene calcolata la differenza Aa tra la distanza o spaziatura effettiva a2 e le temperature effettive Τχ, T2, e la distanza o spaziatura di riferimento ai alle temperature di impostazione TIE e T2E (temperature di riferimento):
Ae-]_ = variazione nel raggio ciclico indotta dalla temperatura
ai = coefficiente di dilatazione longitudinale per il materiale del cilindro
ΔΓχ = ai 'ΔΤι
ΔΓ2 = variazione indotta dal la temperatura nel raggio del pannello laterale i n corri spondenza della superficie di supporto ad esempio per elementi di cardatura stazionari <*2 = coefficiente di espansione o dilatazione longitudi nale per il materiale del pannel lo laterale
ΔΓ2 = (*2<‘>ΔΤ2
Aa = ΔΓ2 - ΔΓ]_ - Aan
La differenza calcola Δ viene indicata sul monitor 45.
3. Da ultimo, viene calcolata la distanza o spaziatura ripristinata A, mediante la quale deve essere regolata la distanza o spaziatura desiderata a3:
Aa = a2 - ai
a2 = Aa ai
a3 = A a2
A = a3 - a2
i n cui :
Aa = differenza tra la spaziatura-di stanza effettiva a2 e la spaziatura o distanza di riferimento ai
a3 = spaziatura-di stanza desiderata
A = spaziatura-di stanza ripri sti nata.
A è quella distanza di cui la distanza effettiva a2 viene variata per impostare la distanza desiderata a3- Se in corrispondenza del punto operativo di funzionamento della macchina la zona di pinzatura di cardatura calcolata a2 varia dalla zona di pinzatura di cardatura desiderata ai, allora la zona di pinzatura di cardatura può essere ottimizzata mediante il sistema PFS (vedere le Fig. 6a, 6b).
in particolare, la distanza desiderata a3 può essere impostata in modo preciso. Una variazione nella zona di pinzatura di cardatura comporta pure sempre una variazione nelle temperature. Ciò a sua volta può essere accompagnato da una variazione nella zona di pinzatura di cardatura. Un'iterazione per l'ottimizzazione è illustrata in Fig. 9. Impiegando materiali differenti (Al/GG) per compensare l'espansione o dilatazione termica, sono richieste solamente pochissime fasi di interazione, tuttavia.
impiegando le caratteristiche secondo l'invenzione, uno specifico riscaldamento della macchina può pure essere controllato. E' normale che macchine abbiano ad essere commutate in spegnimento per variare o cambiare parametri tecnologici (produttività o produzioni, velocità, distanze, cambiamento di scardasso, zona di pinzatura di cardatura). Se la macchina viene avviata nuovamente dallo stato freddo, allora un parametro erroneamente selezionato può portare a contatto con lo scardasso. Ciò è attribuibile ad un riscaldamento temporalmente sfalsato del cilindro 4 e del pannello laterale 19. Il cilindro 4 si riscalda notevolmente più rapidamente del pannello laterale 19. Se, ora, ad esempio, la velocità di produzione o produttività, che la massima influenza sul riscaldamento, viene selezionata per essere estremamente elevata, la macchina può essere riscaldata dallo stato freddo con una velocità di produzione o produttività limitata. Se le variazioni o cambiamenti della zona di pinzatura di cardatura calcolati non sono critici dopo il processo di riscaldamento, allora la produttività può essere aumentata in modo completamente automatico al livello richiesto. Un riscaldamento controllato della macchina è rappresentato in Fig. 10.
La misurazione diretta della distanza o spaziatura effettiva a2, variazioni o cambiamenti di distanza Aa e del raggio r\ del cilindro nella fase di produzione è associata con considerevoli problemi, secondo l'invenzione, la distanza effettiva a2 (zona di pinnario, un segmento di un pannello laterale con spazio tra il rivestimento-scardasso del segmento di cardatura ed il rivestimento-scardasso del cilindro;
Fig. 7b illustra una vista frontale del segmento di cardatura secondo Fig. 7a, in cui su entrambi i lati nella regione delle parti di estremità o dei supporti vi sono facce oblique cooperanti, in cui l'elemento di cardatura, in seguito a suo riscaldamento, o scorrevole assialmente parallelamente al cilindro e spostabile radialmente rispetto al cilindro mediante un vite di fissaggio;
Fig. 8 illustra schematicamente uno schema a blocchi con un dispositivo elettronico di controllo e regolazione, e dispositivo di memoria, elementi di misurazione sotto forma di una sonda di temperatura per la superficie del rullo, la velocità rotazionale del rullo ed una sonda di temperatura per i pannelli laterali, dispositivo d'uscita e di visualizzazione, dispositivo di ingresso e mezzi di azionamento;
Fig. 9 illustra la dipendenza della differenza Aa dal tempo ed un diagramma della ottimizzazione della zona di pinzatura di cardatura in corri spondenza del punto di lavoro della macchina, e
Fig. 10 illustra la dipendenza della differenza Aa dal tempo ed un diagramma del riscaldamento controllato della macchina.
Fig. 1 illustra una carda, ad esempio la carda TC 03 della Trutzschler, con rullo di alimentazione 1, tavola di alimentazione 2, "licker-ins" o cilindri avvolgitori 3a, 3b, 3c, cilindro 4, cilindro scaricatore 5, rullo di strippaggio 6, rulli di compressione 7, 8, elemento 9 di guida del velo, imbuto 10 del velo, rulli di prelievo o "take-off" 11, 12, una porzione piatta o "fiat" ruotante 13 con rulli di guida piatti 13a, 13b e barre piatte 14, vaso 15 e avvolgitore 16 del vaso. I sensi di rotazione dei rulli sono indicati da rispettive frecce curve. La lettera M indica il punto di mezzo (asse) del cilindro 4. Il numero di riferimento 4a indica lo scardasso e il numero di riferimento 4b indica il senso di rotazione del cilindro 4. La lettera B indica il senso di rotazione del fiat ruotante 13 nella posizione di cardatura e la lettera C indica il senso di trasporto inverso delle barre piatte 14; 301, 3011 indicano elementi di cardatura stazionari e 41 indica un elemento di copertura al di sotto del cilindro 4. La lettera A indica la direzione di lavoro.
Conformemente a Fig. 2, su ciascun lato della carda una curva flessibile 17 avente varie viti di regolazione è fissata mediante viti lateralmente al pannello laterale 19a, 19b (vedere Fig. 3). La curva flessibile 17 ha una superficie esterna convessa 17a ed una superficie inferiore 17b. Al di sopra della curva flessibile 17 vi è una guida di scorrimento 20, ad esempio di una materia plastica a basso attrito, che ha una superficie convessa esterna 20a e una superficie concava interna 20b. La superficie concava interna 20b giace sulla sommità della superficie convessa esterna 17a ed è in grado di scorrere su questa nella direzione delle frecce D, E. Ciascuna barra piatta 14 comprende una parte di tallone o posteriore 14 e un elemento di supporto 14b. ciascuna barra piatta 14 ha in corrispondenza di entrambe le estremità una rispettiva testa piatta, ciascuna delle quali comprende due perni d'acciaio 141, 142. Le parti dei perni d'acciaio 141, 142 sporgenti oltre le facce di estremità dell'elemento di supporto 14b scorrono sulla superficie convessa esterna 20a della guida di scorrimento 20 nella direzione della freccia B. Un rivestimento-scardasso 18 è montato sulla superficie inferiore dell'elemento di supporto 14b. Il numero di riferimento 21 indica il cerchio primitivo degli scardassi piatti 18 della carda. Su tale circonferenza, il cilindro 4 ha uno scardasso 4a del cilindro, ad esempio uno scardasso a denti di sega. L'altezza dei denti di sega è, ad esempio, di h = 2 mm. Il numero di riferimento 22 indica il cerchio primitivo dello scardasso 4a del cilindro. La distanza (zona di pinzatura di cardatura) tra il cerchio primitivo 21 e il cerchio primitivo 22 è indicata mediante la lettera a ed è, ad esempio, di 3/1000" La distanza tra la superficie esterna convessa 20a e il cerchio primitivo 22 è indicata mediante la lettera b. La distanza tra la superficie convessa esterna 20a e il cerchio primitivo 21 è indicata mediante la lettera c. Il raggio della superficie convessa esterna 20a è indicato da re il raggio del cerchio primitivo 22 è indicato da Γχ. I raggi e r3⁄4 si intersecano in corrispondenza del punto di mezzo M del cilindro 4. Il numero di riferimento 19 indica il pannello laterale.
Fig. 3 mostra una parte del cilindro 4 con una superficie cilindrica 4f dell'alloggiamento 4e e dischi di estremità 4c, 4d del cilindro (elementi di supporto radiali). La superficie 4f è dotata di uno scardasso 4a, che, in questo esempio, è sotto forma di un filo metallico con denti di sega. Il filo a denti di sega è tirato sul cilindro 4, cioè è avvolto attorno ad esso in spire strettamente adiacenti tra flange laterali (non rappresentate) per formare una superficie di lavoro cilindrica dotata di estremità di punte.
E' previsto che le fibre abbiano ad essere trattate quanto più uniformemente possibile sulla superficie di lavoro (scardasso).
Il lavoro di cardatura viene attuato tra gli scardassi 18 e 4a posizionati opposti l'uno all'altro. Esso è influenzato sostanzialmente dalla posizione di uno scardasso rispetto all'altro e dalla distanza a degli scardassi tra le punte dei denti dei due scardassi 18 e 4a. La larghezza di lavoro del cilindro 4 è un fattore determinante per tutti gli altri elementi di lavoro della carda, specialmente per i fiat ruotanti 14 o i fiat stazionari 301, 3011, che, assieme al cilindro 4, cardano le fibre uniformemente attraverso l'intera larghezza di lavoro. Per poter eseguire lavoro di cardatura uniforme attraverso l'intera larghezza di lavoro, le impostazioni degli elementi di lavoro (ivi comprese quelle di elementi addizionali) attraverso questa larghezza di lavoro devono essere mantenute. Il cilindro 4 stesso, tuttavia, può essere deformato in conseguenza della trazione sul filo dello scardasso, di forza centrifuga o a causa del calore generato dal processo di cardatura. I supporti 23a, 23b d'albero del cilindro 4 sono montati in cuscinetti 25a, 25b che sono fissati al telaio stazionario 24a, 24b della macchina. Il diametro, ad esempio 1250 mm, della superficie cilindrica 4f, ossia il doppio del raggio r4, è una dimensione importante della macchina, e diviene maggiore durante il funzionamento in conseguenza del calore di lavoro. I pannelli laterali 19a, 19b sono fissati ai due telai 24a e 24b della macchina, rispettivamente. Le curve flessibili 17a, 17b sono fissate ai pannelli laterali 19a, 19b rispettivamente. Inoltre, la sonda di temperatura 29 per misurare le temperature T2E e T<">2 è disposta all'esterno del pannello laterale 19a. La velocità circonferenziale del cilindro 4 è, ad esempio, di 35 m/sec.
Quando calore viene generato durante l'uso nella zona di pinzatura di cardatura a tra gli scardassi 18 (o nella zona di pinzatura di cardatura d tra gli scardassi 38a, 38b) e lo scardasso 4a del cilindro a causa del lavoro di cardatura, specialmente ad elevata velocità di produzione e/o quando vengono processate fibre sintetiche o mischie di fibre sintetichecotone, l'alloggiamento 4e del cilindro subisce espansione, ossia il raggio r4 aumenta e la zona di pinzatura di cardatura a o d diminuisce. Il calore è diretto attraverso l'alloggiamento 4e del cilindro negli elementi di supporto radiali e nei dischi 4c e 4d di estremità del cilindro. I dischi 4c, 4d di estremità del cilindro conseguentemente subiscono pure espansione, ossia il loro raggio aumenta. Il cilindro 4 è virtualmente completamente racchiuso (circondato) su tutti i lati: in una direzione radiale dagli elementi 14, 301, 3011, 41 (vedere Fig. 1) e verso entrambi i lati della carda dagli elementi 17a, 17b, 19a, 19b, 24a, 24b. Scarsamente calore dal cilindro 4 viene perciò irradiato all'esterno (all'atmosfera). Tuttavia, in particolare il calore dei dischi 4c, 4d d'estremità del cilindro di grande area è trasmesso per radiazione ai pannelli laterali di grande area 19a, 19b in grado considerevole, da dove il calore viene irradiato verso l'esterno all'atmosfera più fredda. Questa radiazione fa si che i pannelli laterali 19a, 19b abbiano ad espandersi meno dei dischi di estremità 4c, 4d del cilindro il che determina una riduzione nella zona di pinzatura di cardatura a (Fig. 2) e nella zona di pinzatura di cardatura d (vedere Fig. 7a) variante da indesiderabile (relativamente al risultato di cardatura) a pericoloso. Gli elementi di cardatura (barre piatte 14) sono montati sulle curve flessibili 17a, 17b e gli elementi di cardatura stazionari 30 sono montati sulle curve di estensione 32, che a loro volta sono fissate ai pannel li laterali 19a, 19b. in seguito a riscaldamento, il sollevamento delle curve flessibili 17a, 17b - e quindi degli scardassi 18 delle barre piatte 14 - aumenta meno dell'espansione del raggio r4 dell'alloggiamento 4e del cilindro - e quindi dello scardasso 4a del cilindro 4 - il che ha come conseguenza restringimento della zona di pinzatura di cardatura a. L'alloggiamento 4e del cilindro e i dischi di estremità 4c, 4d del cilindro sono costituiti da acciaio, ad esempio St 37 avente un coefficiente di dilatazione termica longitudinale a = 11,5<■>10<">6 [1/°K]. Per compensare l'espansione o dilatazione relativamente differente dei dischi d'estremità 4c, 4d del cilindro e dell'alloggiamento 4e del cilindro, da un lato, e dei pannelli laterali 19a, 19b (a causa di radiazione impedita nell'atmosfera conseguentemente al racchiudi mento del cilindro 4 e a causa di radiazione libera nell'atmosfera dai pannelli laterali), d'altro canto, i pannelli laterali sono costituiti, ad esempio, da alluminio avente un coefficiente di dilatazione termica longitudinale a = 23,8<■>10<">6 [1/°K] . Conformemente ad una costruzione differente, il cilindro 4 può pure essere costituito da materia plastica rinforzata con fibre di vetro e i pannelli laterali 19 possono essere costituiti, ad esempio, da ghisa grigià GG avente un coefficiente di espansione o dilatazione termica longitudinale a = 10,5 10<“>6 [1/°K] . In entrambi i casi, l'espansione radiale dei pannelli laterali 19a, 19b è maggiore dell'espansione radiale del cilindro 4. Grazie a tale mezzo, l'espansione o dilatazione del cilindro 4 rimane la medesima, ma gli elementi di macchina, ad esempio le barre piatte e/o le barre di cardatura sono spostati o sollevati radialmente verso l'esterno. L'indesiderabile riduzione nella zona di pinzatura di cardatura a a causa di influenze termiche è così notevolmente allentata o ridotta.
Facendo riferimento a Fig. 4, nell'area sagomata a cuneo tra il cilindro 4 e il cilindro scaricatore 5 vi è un elemento di copertura 26 (elemento di alluminio estruso), nello spazio interno 26a del quale vi è una sonda di temperatura 28 per misurare le temperature e Τχ della superficie del cilindro 4. La sonda di temperatura 28 è fissata alla faccia di parete 26b opposta allo scardasso 4a del cilindro, più precisamente sul lato della faccia di parete 26b distante dallo scardasso 4a del cilindro.
Nella forma di realizzazione di Fig. 5, tre elementi di cardatura stazionari non mobili BOa, 30b, 30c e tre elementi d'alloggiamento di cilindro senza scardasso 31a, 31b, 31c sono previsti tra il cilindro avvolgitore 3 e il rullo di guida piatto 13a. Gli elementi di cardatura stazionari 30 hanno uno scardasso 28a, 38b, conformemente a Fig. 7a, che giace opposto allo scardasso 4a del cilindro. La zona di pinzatura di cardatura tra gli scardassi 38a, 38b e lo scardasso 4a del cilindro è indicata mediante la lettera d. Gli elementi di cardatura stazionari da 31a a 31c sono montati mediante viti e gli elementi di copertura da 30a a 30c sono montati mediante viti (non illustrate) su una curva di estensione 32a (solamente la curva di estensione 32a su una lato della carda è rappresentata in Fig. 5) che a sua volta è fissata mediante viti al pannello 19a, 19b lato carda (solamente 19a essendo rappresentato in Fig. 5) su ciascun lato della carda. Le curve flessibili 17a, 17b (solamente 17a essendo rappresentata in Fig. 5) sono fissate mediante viti 37 (vedere Fig. 6b) ai pannelli laterali 19, 19b, rispettivamente. La sonda di temperatura 29 per le temperature T2E e T2 del pannello laterale 19a è fissata all'esterno del pannello laterale 19a stesso.
in Fig. 6a, è mostrato lo spostamento della guida di scorrimento 20a sulla curva flessibile 17a nella direzione della freccia E.
In conseguenza dello spostamento, ad esempio di 50 mm, la distanza a tra gli scardassi piatti 18a e 18c, ossia la distanza tra i cerchi primitivi, risulta aumentata. Poiché la guida di scorrimento 20 è spostata nella direzione E, le barre piatte 14 sono sollevate nella direzione G. Le barre piatte 14 sono spostate lentamente nella direzione B tra il rullo di guida piatto 13a e il rullo di guida piatto 13b mediante una cinghia di azionamento o trasmissione (non rappresentata), essendo quindi deviate e riportate nuovamente sul lato opposto.
Conformemente a Fig. 6b, sulla guida di scorrimento 20 è montato un elemento azionatore di comando 33 che è collegato ad una cremagliera dentata 34 impegnata da una ruota dentata 35 girevole nei sensi 0, P, che è azionata da mezzi di azionamento 36, ad esempio un motore reversibile, per cui la guida di scorrimento 20 è spostata nella direzione delle frecce D, E. Collegati ai mezzi di azionamento 36 vi sono mezzi di immissione di punti di riferimento (non rappresentati), mediante i quali può essere preimpostata (punto di riferimento) una desiderata zona di pinzatura di cardatura massimamente stretta a3, ad esempio da 3/1000". La regolazione può pure essere effettuata mediante un dispositivo di controllo elettronico 44 DESCRIZIONE dell'invenzione industriale avente per titolo:
«APPARECCHIATURA IN UNA MACCHINA DI PREPARAZIONE PER LA
FILATURA, SPECIALMENTE UNA MACCHINA CARDATRICE PIATTA, UNA
MACCHINA CARDATRICE A RULLI, O SIMILI, AVENTE UN RULLO, AD ESEMPIO
UN CILINDRO, CHE HA UNA SUPERFICIE PERIFERICA CILINDRICA RIVESTITA
CON SCARDASSO»
Descrizione
L'invenzione riguarda un'apparecchiatura in una macchina di preparazione per la filatura, specialmente una macchina cardatrice piatta, una macchina cardatrice a rulli o simili, avente un rullo, ad esempio un cilindro, che ha una superficie periferica cilindrica rivestita con scardasso, avente almeno un elemento di macchina mobile o stazionario rivestito con scardasso e/o non rivestito con scardasso posizionato opposto allo scardasso del rullo e distanziato radialmente da esso e due pannelli laterali fissi, su cui sono montati elementi di lavoro, ad esempio curve scorrevoli per far ruotare barre piatte, elementi di cardatura stazionari, coperture di rulli, in cui sono previsti almeno due elementi di misurazione per rivelare variabili concatenate alle dimensioni del rullo, gli elementi di misurazione essendo collegati ad un dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto e ad anello chiuso, e un primo elemento di misurazione essendo sotto forma di una sonda di temperatura per la temperatura della superficie del rullo ed un secondo elemento di misurazione essendo sotto forma di un sensore di velocità di rotazione per la velocità del rullo.
La distanza effettiva delle punte di uno scardasso da un elemento di macchina posizionato opposto allo scardasso è chiamata la "carding nip" o zona di pinzatura di cardatura. Quest'ultimo elemento può pure avere uno scardasso, ma potrebbe invece essere formato da un segmento di alloggiamento avente una superficie di guida. La zona di pinzatura di cardatura è un fattore determinante per la qualità della cardatura. La dimensione (larghezza) della zona di pinzatura di cardatura è un parametro fondamentale della macchina, che sagoma sia la tecnologia (il trattamento delle fibre) sia pure le prestazioni operative della macchina. La zona di pinzatura di cardatura è impostata in modo da essere quanto più stretta possibile, (è misurata in decimi di millimetro), senza correre il rischio di una "collisione" tra gli eTementi di lavoro o operativi. Per garantire che le fibre siano trattate uniformemente, la zona di pinzatura deve essere quanto più uniforme possibile attraverso l'intera larghezza di lavoro della macchina.
La zona di pinzatura di cardatura è influenzata particolarmente dalle impostazioni della macchina da un lato e dalla condizione dello scardasso dall'altro lato. La zona di pinzatura di cardatura più importante della carda piatta ruotante è posizionata nella zona di cardatura principale, cioè tra il cilindro ed il complesso piatto ruotante. Almeno uno degli scardassi contigui alla spaziatura di lavoro o operativa è in movimento, più spesso che non entrambi. Per aumentare la produzione o produttività della macchina cardatrice, sono fatti sforzi di selezionare la velocità di rotazione operativa e la velocità operativa degli elementi mobili quanto più alta possibile in base a quanto consentito dalla tecnologia di trattamento delle fibre. La spaziatura o distanza varia in dipendenza dalle condizioni operative o di funzionamento. Il cambiamento ha luogo nella direzione radiale (partendo dall'asse di rotazione) del cilindro. Nella cardatura, quantità sempre maggiori di materiale fibroso vengono trattate per unità di tempo, il che comporta più elevate velocità degli elementi di lavoro e più elevate capacità installate. Con la superfide di lavoro rimanente costante, aumento della produttività di materiale fibroso (produzione) determina una maggiore generazione di calore a causa del lavoro meccanico. Contemporaneamente, tuttavia, il risultato di cardatura tecnologico (uniformità del nastro, grado di pulitura, riduzione di grumelli etc.) viene continuamente migliorato, il che richiede superfici più attive impegnate nella cardatura, ed impostazione di queste superfici attive più vicine al cilindro (tamburo). La proporzione di fibre sintetiche da trattare aumenta continuamente, con l'aumento del calore, rispetto al cotone, che è prodotto in conseguenza dell'attrito da contatto con le superfici di lavoro della macchina. Gli elementi di lavoro di macchine cardatrici di alte prestazioni sono attualmente completamente racchiusi perifericamente, al fine di soddisfare gli elevati standard di sicurezza, impedire emissione di particelle nell'ambiente di lavoro di filatura e minimizzare la necessità di manutenzione della macchina. Grate o anche superfici di guida dei materiali aperte che consentono lo scambio d'aria appartengono al passato. Le circostanze descritte fanno notevolmente aumentare l'ingresso di calore nella macchina, mentre vi è una notevole riduzione dello scarico di calore tramite convezione. Il conseguente aumentato riscaldamento di macchine cardatrici di alte prestazioni determina maggiori deformazioni termoelastiche, che hanno un'influenza sulle distanze impostate delle superfici attive a causa della distribuzione disuniforme del campo di temperature: le distanze tra il cilindro e la sommità di carda, il cilindro scaricatore, sommità di carda fisse e punti di separazione diminuiscono. In un caso estremo, la zona di pinzatura impostata tra superfici attive può chiudersi completamente in conseguenza di dilatazione termica, per cui componenti muoventi si l'uno rispetto all'altro vengono in collisione. La carda di elevate prestazioni interessata risente di considerevole danneggiamento, inoltre, in particolare, la generazione di calore nella regione di lavoro della carda può determinare differenti espansioni o dilatazioni termiche quando le differenze di temperatura tra componenti sono troppo grandi .
A causa dell'ingresso di calore in condizioni di produzione, il cilindro si riscalda in misura maggiore di quella del pannello laterale. Impiegando materiali differenti per il cilindro e il pannello laterale, il cambiamento nella zona di pinzatura di cardatura in condizione di produzione può essere sostanzi al mente compensato. Ciò è il caso, ad esempio, di quando il riscaldamento ΔΤ del cilindro è approssimativamente doppio del valore del riscaldamento ΔΤ del pannello laterale, impiegando materiali differenti, si verifica un problema in particolare quando vi sono differenze di temperatura che agiscono sulla macchina dall'esterno, ed il riscaldamento del cilindro non corrisponde più al valore calcolato del pannello laterale, ad esempio al doppio del valore. Grandi cambiamenti nella zona di pinzatura di cardatura sono il risultato, in particolare, di temperature esterne fluttuanti, poiché queste agiscono in misura uguale sul cilindro e sul pannello laterale e quindi le zone di pinzatura di cardatura variano a causa dei differenti coefficienti di dilatazione dei materiali impiegati. specialmente quando la macchina si trova a riposo, grandi differenze possono verificarsi durante operazioni di impostazione in funzione della temperatura ambiente. Per l'operatore della macchina, questi cambiamenti di distanza sono impercettibili ed il risultato dell'impostazione può conseguentemente variare in misura considerevole. Anche durante il funzionamento della macchina, differenti temperature ambientali possono portare a differenti zone di pinzatura di cardatura e quindi a differenti risultati nel prodotto. Poiché le regolazioni agli elementi di azionamento attorno al cilindro sono eseguite sostanzialmente manualmente, i tempi da regolazioni ad avviamento della macchina o ad una valutazione di qualità sono in alcuni casi considerevolmente distanziati. Differenze di temperatura estreme possono così portare sia a zone di pinzatura di cardatura pericolosamente strette che a zone di pinzatura di cardatura pericolosamente larghe o distanziate, con i corrispondenti inconvenienti.
Nel caso di un'apparecchiatura nota (DE 29 48 825 C) , il diametro del cilindro nello stato non deformato (cioè in pratica prima dell'avviamento della macchina e a temperatura ambiente) è designato da D mentre il diametro (indicato mediante una linea tratteggiata) del cilindro in uno stato deformato dall'influenza di forza centrifuga e/o dall'effetto del calore è designato da D AD. in base all'aumento di diametro AD, la distanza tra le superfici del cilindro nello stato non deformato, a patto che un cilindro cooperante non sia deformato, sarà ridotta di — AD : un presupposto questo c .he i.n mo.l.ti. casi. rappresenta una buona approssimazione. Se la distanza a nello stato non deformato del cilindro fosse selezionata per risultare ottimale, allora la distanza a - ottenuta mentre il cilindro si trova nel suo stato deformato, sarebbe inferiore al limite ammissibile, il che sarebbe estremamente pericoloso. E' proposto che sia l'influenza della velocità di rotazione del cilindro che l'influenza del riscaldamento siano tenute in considerazione. A tal fine, un sensore di velocità di rotazione, che rivela la velocità di rotazione dell'assale del tamburo, ed un sensore di temperatura, che rivela la temperatura della superficie del cilindro, sono qui previsti. Questi elementi sono collegati mediante conduttori corri spondenti al dispositivo di controllo per mezzi di azionamento, il dispositivo di controllo essendo preprogrammato sia relativamente alla correlazione diretta tra il diametro D e il tamburo e sua velocità di rotazione che relativamente alla correlazione diretta tra il diametro e la temperatura della superficie dell'alloggiamento del tamburo. Tolleranze sono così realizzate per entrambe le influenze da parte del dispositivo di controllo, che alimenta segnali elettrici ai mezzi di azionamento, che aumentano la distanza tra i cilindri. L'inconveniente è costituito dal fatto che possono essere calcolati solamente i cambiamenti nel diametro del rullo. Un ulteriore inconveniente è costituito dal fatto che possono essere calcolati i cambiamenti di diametro di appena un rullo, e non del controelemento contiguo alla zona di pinzatura di cardatura.
L'invenzione è perciò basata sul problema di produrre un'apparecchiatura del tipo menzionato all'inizio, che eviti detti inconvenienti e che, in particolare, consenta di determinare una zona di pinzatura di cardatura effettiva in corrispondenza di qualsiasi istante temporale desiderato e consenta una comparazione con una zona di pinzatura di cardatura preimpostata (valore di impostazione), un ulteriore scopo è quello di regolare la zona di pinzatura di cardatura in funzione delle misurazioni di temperatura e della velocità rotazionale ad un valore desiderato.
Tale problema è risolto dalle peculiarità caratterizzanti della rivendicazione 1.
I provvedimenti inventivi consentono di determinare una distanza effettiva, ad esempio una zona di pinzatura di cardatura in corrispondenza di qualsiasi momento, e di compararla con una distanza regolata (valore di riferimento), un vantaggio particolare è costituito dal fatto che la differenza tra la distanza effettiva alla effettiva temperatura ambiente e alla distanza di impostazione ad una temperatura di riferimento può essere determinata se il rullo ed i pannelli laterali hanno differenti comportamenti di espansione o dilatazione in una di rezione radiale. Con le differenze di temperatura misurate in corrispondenza dei relativi componenti (cilindro, pannelli laterali) della carda, gli associati coefficienti di espansione dei materiali impiegati e al velocità di rotazione del ci -lindro, è possibile calcolare il cambiamento della zona di pinzatura di cardatura in una maniera vantaggiosa. Un vantaggio particolare è costituito dal fatto che la zona di pinzatura di cardatura può essere impostata o ripristinata ad una dimensione predeterminata ottimale, specialmente stretta (spaziatura desiderata) , per cui la proporzione di grumelli nel nastro o "sliver" della carda è sostanzialmente ridotta.
Le rivendicazioni da 2 a 65 contengono vantaggiosi sviluppi dell ' invenzione.
L' invenzione sarà spiegata più dettagliatamente con ri ferimento a forme di realizzazione esemplificative illustrate nei di segni , in cui :
Fig . 1 il lustra schematicamente una vista laterale di una carda con l ' apparecchiatura secondo l ' invenzione;
Fig. 2 i llustra barre piatte della porzione pi atta ruotante ed un segmento di una guida di scorrimento, una curva flessibile, un pannello laterale ed il cilindro come pure la zona di pinzatura di cardatura tra gli scardassi-rivestimenti delle barre piatte e lo scardasso-rivestimento del cilindro;
Fig. 3 illustra schematicamente una sezione I-I presa attraverso la guida di scorrimento rappresentata in Fig. 2 con curve flessibili e pannelli laterali come pure con l'elemento per misurare la temperatura di un pannello laterale;
Fig. 4 illustra un elemento di copertura nell'area sagomata a cuneo tra il cilindro e il cilindro scaricatore o "doffer" con un elemento per misurare la temperatura della superficie del cilindro:
Fig. 5 illustra un vista laterale un pannello laterale con curva flessibile, cilindro, curva di estensione, elemento di cardatura stazionario e barre piatte ruotanti come pure un elemento per misurare la temperatura in corrispondenza del pannello laterale ed un elemento per misurare la temperatura della superficie del cilindro;
Fig. 6a illustra una vista laterale della curva flessibile e della porzione piatta o "fiat" ruotante con guida di scorrimento spostata nella direzione E e barre piatte spostate radialmente nella direzione G;
Fig. 6b illustra un dispositivo di spostamento azionato da motore per la guida di scorrimento;
Fig. 7a illustra un elemento di cardatura stazio

Claims (65)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura in una macchina di preparazione per la filatura, specialmente una carda piatta, una carda a rulli o simili, avente un rullo, ad esempio un cilindro, che ha una superficie periferica cilindrica rivestita con scardasso, avente almeno un elemento di macchina mobile o stazionario rivestito con scardasso e/o non rivestito con scardasso posizionato opposto allo scardasso del rullo e distanziato di una distanza radiale da esso e avente due dispositivi di ritenuta laterali fissi (pannelli laterali), su cui sono montati elementi di lavoro, ad esempio curve scorrevoli, per far ruotare barre piatte, elementi di cardatura stazionari, elementi di copertura di rulli, in cui sono previsti almeno due elementi di misurazione per rivelare variabili concatenate alle dimensioni del rullo, gli elementi di misurazione essendo collegati ad un dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto e ad anello chiuso e un primo elemento di misurazione essendo sotto forma di una sonda di temperatura per la temperatura della superficie del rullo ed un secondo elemento di misurazione essendo sotto forma di un sensore di velocità rotazionale per la velocità del rullo, caraterizzatadalfatto che un terzo elemento di misurazione sotto forma di una sonda di temperatura per la temperatura (T2) dei dispositivi di ritenuta (19) (pannelli laterali) e in cui il dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto e ad anello chiuso (44) è atto a determinare la distanza effettiva (a2) alle temperature effettive (Τχ e T2) per il rullo (4) ed i pannelli laterali (19).
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto ed ad anello chiuso è atto a determinare la differenza (Aa) tra la distanza effettiva (a2) e la distanza di riferimento predeterminata (ai).
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto ed ad anello chiuso è atto a determinare la differenza (Aa) tra la distanza effettiva (a2) alle temperature effettive (Τχ, T2) per il rullo ed i pannelli laterali e la distanza di riferimento (ai) in corrispondenza delle temperature di impostazione OIE, T2E) per il rullo ed i pannello laterali (temperature di riferimento).
  4. 4. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che un dispositivo di memoria è collegato al dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto ed ad anello chi uso.
  5. 5. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di memoria è attivabile manualmente.
  6. 6. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di memoria è ripristinabile (modulo di ripri sti no o reset) .
  7. 7. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che le temperature impostate (T^E»<T>2E) P<er>il tulio ed i pan-nelli laterali (temperature di riferimento) sono suscettibili di essere immesse o memorizzate nel dispositivo di memoria.
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che le temperature di impostazione (T^E, T2E) per il rullo ed i pannelli laterali corrispondo alla temperatura ambiente (temperatura della stanza).
  9. 9. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che un quarto elemento di misurazione è sotto forma di una sonda di temperatura per le temperature ambiente (temperature della stanza) .
  10. 10. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la temperatura (Τχ) della superficie del rullo e l'elemento di misurazione per la temperatura (T2) dei pannelli laterali sono colle gati al dispositivo di memoria.
  11. 11. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la temperatura (Τχ) della superficie del rullo e l'elemento di misurazione per la temperatura ( Ύχ ) dei pannelli laterali sono collegati al dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto ed ad anello chiuso.
  12. 12. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la velocità (n) del rullo è collegato al dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto e ad anello chiuso.
  13. 13. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che un dispositivo d'ingresso, ad esempio una tastiera, è collegato al dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto e ad anello chiuso.
  14. 14. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzata dal fatto che le funzioni della dipendenza della variazione di distanza (Aa) tra la distanza effettiva (a2) ed una distanza di riferimento Cai) sulla variazione del raggio (Arij) indotta dalla temperatura del rullo, la variazione del raggio (ΔΓ2) indotta dalla temperatura dei pannelli laterali e la variazione del raggio (ArTin) indotta dalla velocità del rullo sono suscettibili di essere immesse e memorizzate nel dispositivo di controllo elettroni co ad anello aperto ed ad anel lo chi uso.
  15. 15. Apparecchi atura secondo una qualsiasi del le rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzata dal fatto che è memorizzata la funzione Aa = ΔΓ2 - Aru - ΔΓΙΠ.
  16. 16. Apparecchiatura secondo una qual siasi del le rivendicazioni da 1 a 15 , caratterizzata dal fatto che è memorizzata la funzione Δηυ = al · ΔΤχ.
  17. 17. Apparecchiatura secondo una qual siasi del le rivendicazioni da a 1 a 16, caratterizzata dal fatto che è memorizzata la funzione ΔΓ2 = α2<■>ΔΤ2 -
  18. 18. Apparecchiatura secondo una qual siasi del le rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzata dal fatto che è memorizzata la funzione ΔΓχη= f (n) .
  19. 19. Apparecchiatura secondo una qual siasi del le rivendicazioni da 1 a 18, caratterizzata dal fatto che è memorizzata la funzione ΔΤχ = Τχ - Τ±ς_·
  20. 20. Apparecchi atura secondo una qualsiasi del le rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzata dal fatto che è memorizzata la funzione T2 = T2 - T2E -
  21. 21. Apparecchiatura secondo una qual siasi del le rivendicazioni da 1 a 20, caratterizzata dal fatto che il dispositivo visualizzatore o display, ad esempio un monitor, una stampante o simili, è collegato al dispositivo di controllo ad anello aperto ed ad anello chi uso.
  22. 22. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzata dal fatto che il dispositivo visualizzatore è atto a visualizzare la differenza Aa) tra la distanza effettiva (a2) e la distanza di riferimento (ai).
  23. 23. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle ri vendi cazioni da 1 a 22, caratterizzata dal fatto che le differenze visualizzate Aa) sono memorizzabili .
  24. 24. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 23, caratterizzata dal fatto che un dispositivo di segnalazione-allarme, ad esempio un dispositivo di segnalazione-allarme ottico o acustico, è collegato al dispositivo di controllo ad anello aperto ed ad anello chiuso.
  25. 25. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 24, caratterizzata dal fatto che la distanza di riferimento (a^) e la temperatura di impostazione (ΤχΕ, T2E) P^r il rullo ed i pannelli laterali (temperatura di riferimento) sono suscettibili di essere immesse nella memoria con la macchina commutata in spegnimento e/o senza corrente.
  26. 26. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 25, caratterizzata dal fatto che la temperatura della superficie del rullo, la temperatura dei pannelli laterali e la velocità del rullo sono suscettibili di essere immesse nel dispositivo di controllo ad anello ed ad anello chiuso con la macchina commutata in spegnimento e/o senza corrente.
  27. 27. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 26, caratterizzata dal fatto che la differenza (Aa) tra la distanza effettiva (a2) e la distanza di riferimento (ai) è determinabile con la macchina commutata in spegnimento e/o senza corrente.
  28. 28. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 27, caratterizzata dal fatto che la differenza (Aa) tra la distanza effettiva (a2) e la distanza di riferimento (ai) può essere visualizzata con la macchina commutata in spegnimento e/o senza corrente .
  29. 29. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 28, caratterizzata dal fatto che una sorgente di tensione separata, ad esempio una batteria, è col legata al dispositivo di controllo ad anello aperto ed ad anello chiuso.
  30. 30. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 29, caratterizzata dal fatto che è previsto un dispositivo per regolare la distanza desiderata (ai).
  31. 31. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 30, caratterizzata dal fatto che il dispositivo comprende mezzi di azionamento per variare la distanza (a).
  32. 32. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 31, caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento sono collegati ad un elemento di azionamento o comando ad esempio mezzi di azionamento o comando.
  33. 33. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 32, caratterizzata dal fatto che l'elemento di azionamento-comando è collegato ad dispositivo di controllo ad anello aperto ed ad anello chiuso.
  34. 34. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 33, caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento sono atti a regolare la distanza desiderata (a3) in maniera automatica.
  35. 35. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 34, caratterizzata dal fatto che la regolazione automatica della distanza desiderata (a3) è effettuata in dipendenza dalla differenza di distanza determinata (Aa).
  36. 36. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 35, caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento sono controllabili in dipendenza dalle variabili rivelate, temperatura (Ti) della superficie del rullo, temperatura (T2) dei pannelli laterali e velocità (n) del rullo.
  37. 37. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 36, caratterizzata dal fatto che il rullo è il cilindro di una carda piatta o di una carda a rulli .
  38. 38. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 37, caratterizzata dal fatto che il cilindro è racchiuso.
  39. 39. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 38, caratterizzata dal fatto che il cilindro è costituito almeno in parte da acciaio.
  40. 40. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 39, caratterizzata dal fatto che il cilindro è costituito almeno un parte da materia plastica rinforzata con fibre.
  41. 41. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 40, caratterizzata dal fatto che gli elementi di macchina rivestiti con scardasso sono elementi piatti o "fiat" ruotanti.
  42. 42. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 41, caratterizzata dal fatto che gli elementi di macchina rivestiti con scardasso sono fiat stazionari.
  43. 43. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 42, caratterizzata dal fatto che l'elemento di macchina è un rullo, ad esempio un cilindro o rullo scaricatore e/o un cilindro o rullo avvol gi tore .
  44. 44. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 43, caratterizzata dal fatto che gli elementi di macchina non rivestiti con scardasso sono elementi di copertura, ad esempio piastre di copertura.
  45. 45. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 44, caratterizzata dal fatto che gli elementi di macchina non rivestiti con scardasso sono lame di taglio.
  46. 46. Apparecchi atura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 45, caratterizzata dal fatto che i dispositivi di ritenuta stazionari sono i pannelli laterali disposti contrapposti al cilindro.
  47. 47. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 46, caratterizzata dal fatto che la rimozione di calore dal cilindro è differente da quella dai pannelli laterali.
  48. 48. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 47, caratterizzata dal fatto che i pannelli laterali sono costituiti da un materiale colato-fuso, ad esempio ghisa grigia, alluminio.
  49. 49. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 48, caratterizzata dal fatto che la distanza (a) è influenzata dal rullo e dall' al meno un elemento di macchina.
  50. 50. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 49, caratterizzata dal fatto che la distanza (a) è influenzata dal dispositivo di ritenuta (pannelli laterali) per l'almeno un elemento di macchina.
  51. 51. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 50, caratterizzata dal fatto che il rullo e i dispositivi di ritenuta (pannelli laterali) sono costituiti da materiali differenti.
  52. 52. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 51, caratterizzata dal fatto che i materiali per il rullo e per i dispositivi di ritenuta (pannelli laterali) hanno coefficienti di dilatazione termica differenti (a).
  53. 53. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 52, caratterizzata dal fatto che più di un elemento di misurazione per la temperatura (Τχ) della superficie del rullo sono associati con il cilindro.
  54. 54. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 53, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la temperatura (Τχ) della superficie del rullo è disposto su un elemento di copertura.
  55. 55. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 54, caratterizzata dal fatto che l'elemento di copertura è disposto nell'area sagomata a cuneo tra il cilindro ed il rullo.
  56. 56. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 55, caratterizzata dal fatto che l'elemento di copertura è disposto nell'area sagoma a cuneo tra il cilindro e il cilindro scaricatore.
  57. 57. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 56, caratterizzata dal fatto che più di un elemento di misurazione per la temperatura (T2) dei pannelli laterali sono associati con i pannelli lateral i .
  58. 58. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 57, caratterizzata dal fatto che un elemento di misurazione per la temperatura (T2) dei pannelli laterali è associato con ciascun pannello laterale.
  59. 59. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 58, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la temperatura (T2) dei pannelli laterali è disposto su elementi di fissaggio degli elementi di lavoro.
  60. 60. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 59, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la temperatura (T2) dei pannelli laterali è disposto sulla curva di estensione.
  61. 61. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 60, caratterizzata dal fatto che la temperatura (Τχ) è misurabile all'interno del cilindro.
  62. 62. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 61, caratterizzata dal fatto che la temperatura (Tj) dall'interno del cilindro è suscettibile di essere trasmessa via radio alla memoria e/o al dispositivo di controllo elettronico ad anello aperto ed ad anello chiuso.
  63. 63. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 62, caratterizzata dal fatto che l'elemento di misurazione per la temperatura (T2) è disposto nelle vicinanze della periferia.
  64. 64. Apparecchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 63, caratterizzata dal fatto che la regolazione della distanza desiderata (ai) è effettuata mediante iterazione.
  65. 65. Apparecchiatura secondo una qualsiasi del le rivendicazioni da a 1 a 64, caratterizzata dal fatto che, durante la fase di riscaldamento del l ' apparecchiatura, la velocità di produzione o produttività della carda è inferiore a quella che si ha durante la fase operativa.
IT001254A 2005-08-12 2006-06-28 Apparecchiatura in una macchina di preparazione per la filatura,specialmente una macchina cardatrice piatta,una macchina cardatrice a rulli,o simili,avente un rullo,ad esempio un cilindro,che ha una superfice periferica cilindrica rivestita con scard ITMI20061254A1 (it)

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