ITBO970713A1 - Metodo ed apparato per il fissaggio senza saldatura della coda di avvolgimenti di carichi pallettizzati, realizzati con film - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale, dal titolo:

"Metodo ed apparato per il fissaggio senza saldatura della coda di avvolgimenti di carichi pallettizzati, realizzati con film estensibile o con altro materiale elastico e/o plastico"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato fa riferimento alle macchine per l'avvolgimento di carichi pallettizzati con film estensibile o con altro materiale elastico e/o plastico, che per effetto della memoria elastica del film d'avvolgimento, prestirato o stirato, assicurano la formazione di avvolgimenti che fasciano intimamente e che bloccano saldamente il carico avvolto. Il ritrovato è applicabile a tutte le macchine avvolgitrici di tipo noto, ad esempio a quelle in cui il carico è fatto ruotare attorno ad un asse verticale, oppure a quelle in cui il carico è fisso ed i mezzi di alimentazione del film d’avvolgimento ruotano attorno al carico stesso, con contemporaneo spostamento verticale-alternato, per assicurare la fasciatura del carico medesimo su tutta l'altezza. Queste ultime macchine possono poi essere indifferentemente del tipo in cui il carro che porta la bobina del film ed i rulli di prestiro, ruota su un anello ad asse verticale od orizzontale, che viene spostato alternativamente lungo tale asse, o del tipo in cui la stessa bobina ed i rulli di prestiro sono montati con possibilità di spostamento verticale sul montante di un braccio ad "L" rovesciata; che con l'estremità superiore è sostenuto girevole attorno ad un asse verticale, da una struttura a portale, sotto la quale si posiziona il carico da avvolgere.

In questi tipi di macchine, la testa del film d'avvolgimento è in genere trattenuta da una pinza fissa, posta lateralmente al carico da avvolgere e che quando le prime spire dello stesso avvolgimento si sono sovrapposte ed autobloccate, viene aperta. La testa del film d'avvolgimento risulta pertanto bloccata a frizione sul carico e nello stesso avvolgimento e questa soluzione si è dimostrata estremamente affidabile e di facile e rapida attuazione.

Ad avvolgimento ultimato, la coda del film viene attualmente fissata allo stesso avvolgimento con una termosaldatura eseguita con un tampone esterno riscaldato, oppure per mezzo di un saldatore esterno e di un controsaldatore che viene temporaneamente accostato al carico in modo da essere poi sormontato dalle ultime spire dell'avvolgimento e che a saldatura eseguita viene sfilato. La saldatura della coda comporta tempi di attuazione relativamente lunghi, anche a causa del raffreddamento che deve seguire al riscaldamento del materiale da saldare ed è spesso una operazione di difficile attuazione, a causa della scarsa consistenza del film estensibile da saldare. Occorre poi predisporre le ultime spire dell'avvolgimento con una consistenza ed una disposizione adatta a subire la termosaldatura, con le difficoltà operative che questo fatto comporta. La termosaldatura produce poi dei gas nocivi che in genere sono lasciati disperdere nell'aria ambiente.

Il trovato propone un nuovo metodo ed un relativo apparato per il fissaggio della coda del film d'avvolgimento, che consiste:

- nell'accostare ad una parete del carico, dei mezzi sui quali appoggiano trasversalmente la o le .ultime spire dell'avvolgimento, così da creare in questo una tasca di giusta ampiezza, nella quale tali spire sono opportunamente distanziate dal carico; - nello stringere trasversalmente a fascio la coda dello stesso avvolgimento e nel trattenere il fascio di film con una pinza principale ed una pinza secondaria, poco distanti tra loro ed in cui la pinza secondaria è più vicina al carico;

- nel tagliare il film nel tratto compreso tra le dette due pinze, in modo da definire la coda dell'avvolgimento che è trattenuta dalla pinza secondaria e la testa dell'avvolgimento successivo che è trattenuta dalla pinza principale;

- nell'inserire la pinza secondaria con la coda dell'avvolgimento, nella detta tasca e quindi nell'aprire tale pinza e nello sfilarla datta tasca stessa, in giusta fase con lo sfilamento da questa dei detti mezzi che avevano formato la tasca medesima, così che per effetto della memoria elastica del film d'avvolgimento, la tasca si distende e si annulla rapidamente ed il tratto di film che la formava, incorpora e trattiene saldamente la coda dell'avvolgimento, senza bisogno dell'attuale termosaldatura. La coda dell'avvolgimento risulta in questo modo bloccata a frizione nello stesso avvolgimento, analogamente alla testa e quindi con pari affidabilità.

Maggiori caratteristiche del metodo di cui trattasi e del relativo apparato di attuazione, che viene qui illustrato a titolo di esempio nella versione adatta per le avvolgitrici ad anello, ma che può essere adattato per.qualsiasi tipo di avvolgitrice, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma possibile di attuazione, illustrata a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle figure delle cinque tavole allegate di disegni, in cui:

- la fig. 1 illustra in prospettiva l'apparato coi componenti a riposo e con altri componenti nella posizione attiva di intervento;

- la fig. 2 è una vista laterale e con parti in sezione della pinza principale;

- là fig. 3 illustra in prospettiva la parte terminale della pinza principale;

- la fig. 4 è una vista laterale e con parti in sezione del gruppo di taglio del film, installato a bordo della detta pinza principale;

- la fig. 5 illustra lateralmente e schematicamente la posizione relativa della pinza principale, della bobina del film coi rulli di prestiro e del carico, all'inizio di un ciclo di avvolgimento; - le figg. 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 illustrano in prospettiva altrettante fasi successive di un ciclo di lavoro dell'apparato di cui trattasi.

Dalla figura 1 si rileva che l'apparato, nella versione qui esemplificata, è montato sulla struttura anulare (non illustrata) della macchina avvolgitrice ad anello, sulla quale scorre il carrello con la bobina ed i rulli di prestiro del film d'avvolgimento, è collocato ad esempio lateralmente al percorso del carico da avvolgere e al di sopra dell'orbita percorsa dal detto carrello. L'apparato comprende un carro formato da una trave 1 orizzontale e parallela al percorso del carico da avvolgere, che sulle testate 101-101' porta delle ruote 2-2' in parte a gola ed in parte liscie, che scorrono su guide parallele 3-3' fissate longitudinalmente su travi 4-4' ortogonali al detto carro 1 e fissate sulla struttura anulare sulla quale scorre il carrello con la bobina ed i rulli di prestiro della macchina. Sulle travi 4-4’ sono fissate longitudinalmente delle cremagliere 5-5' con le quali ingranano dei pignoni 6-6' calettati sulle estremità di un albero girevole 7 che attraversa longitudinalmente il carro 1, così che quest'ultimo si muove correttamente sulle dette guide 3-3' anche se viene azionato per una sola estremità, ad.esempio dal collegamento di una sua appendice 201 con un cilindro pneumatico 8, ancorato col corpo alla trave 4. In una posizione intermedia del carro 1 è fissato inferiormente un supporto ad "L" rovesciata 9, che sostiene un perno orizzontale 10, inclinato con giusta convergenza verso la mezzeria del detto carro 1 e sul quale è montata girevolmente l'estremità di un braccio telescopico 11 dotato di un'appendice laterale 12 che sporge dal detto asse di fulcro 10 ed alla quale è articolato lo stelo di un cilindro pneumatico 13, fulcrato col proprio corpo ad un braccio 14 fissato a sbalzo al carro 1. In seguito all'azionamento del cilindro 13, il braccio 11 può passare dalla posizione verticale nella quale è illustrato in figura 1, ad una posizione orizzontale, con avvicinamento alla trave 4! (vedi oltre). Il braccio 11 è formato da un corpo 111 nel quale è montato scorrevolmente per mezzo di gruppi a guida e slitta 15 (fig. 2) uno sfilamento 211 dotato sull’estremità inferiore di un'appendice 16 collegata allo stelo di un cilindro pneumatico 17, fulcrato al corpo 111. In seguito all'azionamento del cilindro 17, il braccio 11 può passare dalla condizione in cui lo sfilamento 211 è arretrato nel corpo 111, alla condizione estesa nella quale è illustrato nelle figure 1 e 2. Lo sfilamento 211 ha una sezione di ampiezza inferiore a quella del corpo 111, in modo che una parte di tale corpo, che è opposta al fianco rivolto verso l'orbita di rotazione della bobina del film, risulti libera a tutt'altezza ed in essa possa muoversi un piccolo braccio 118 ortogonale al fulcro 10, dotato ad una estremità di una lama preferibilmente seghettata 18, che sporge da una feritoia longitudinale 19 ricavata sul tratto inferiore della parete del detto corpo 111 che è rivolta in basso quando il braccio 11 è nella posizione orizzontale di riposo e che con l'altra estremità attraversa un'analoga feritoia 20 ricavata sulla parete opposta dello stesso corpo 111 e di una guida tubolare 21 fissa su tale corpo, ed è solidale ad un carrello 22 collegato allo stelo di un cilindro pneumatico 23, posto lateralmente al cilindro 17 e fulcrato sul corpo 111. Quando l'apparato è a riposo, la lama 18 è in corrispondenza dell'estremità inferiore del corpo 111, come illustrato con segno continuo nella figura 4 e la stessa lama è occultata all'interno di una protezione arcuata 24 visibile nelle figure 3 e 4. In seguito all'azionamento del cilindro 23, la lama 18 si solleva e passa nella posizione illustrata con segno a trattini in figura 4.

Sull'estremità libera dello sfilamento 211 è articolata in 25, parallelamente al fulcro 10, una leva a squadro 26 che con un proprio braccio 126 sporge dalla parete dello sfilamento rivolta dalla parte della lama 18, mentre con l'altro braccio 226 interno allo sfilamento stesso, è articolata allo stelo di un cilindro pnaumatico 27, fulcrato all'interno del medesimo sfilamento 211. In seguito all'azionamento del cilindrò 27, la leva 26 si porta dalla posizione illustrata con segno contìnuo nelle figure 2 e 3, alla posizione indicata con segno a trattini. Il braccio esterno 126 della leva 26 forma la parte principale della ganascia mobile della pinza principale PI di presa del film d'avvolgimento, ed è per questo rivestita sulla superficie attiva con una striscia 28 di un materiale elastomerico che presenta un alto coefficiente d'attrito col film, mentre sulla faccia opposta la ganascia 126 porta fissata una piccola incarteratura 29 con forma ad "U", sui cui fianchi sono fissati dei tondini metallici 30 e 31, opportunamente sagomati e dei quali si dirà più avanti.

Dalla figura 1 si rileva che nella parte intermedia del carro 1 sono previsti dei rullini a gola e ad asse verticale 32 che sostengono scorrevole trasversalmente allo stesso carro, una slitta 33 che con l'estremità rivolta verso il carico da avvolgere sostiene l'estremità superiore,di un supporto ad "L" 34 collegato allo stelo di un cilindro pneumatico 35, parallelo alla detta slitta e fissato col corpo su una staffa 36 fissa al carro 1. Sulla base del supporto 34 è fissato con disposizione verticale il corpo di un cilindro pneumatico 37, il cui stelo è orientato verso il basso e sostiene il corpo di una pinza 38 ad azionamento pneumatico e di tipo autocentrante, le cui ganasce sono orientate verso il basso e che è in parte protetta da un'apposita incarteratura 39 fissa al corpo della pinza ed alla quale è solidale un'asta verticale 40 orientata verso l'alto e cooperante con una guida 41 fissa sul detto supporto 34, così da formare un sistema che impedisce la rotazione della pinza secondaria di cui trattasi, che è opportunamente orientata come più avanti detto e che ad apparato a riposo è aperta, è sollevata ed è arretrata in corrispondenza del carro 1.

Dalla figura 1 si rileva infine che lateralmente alla pinza secondaria P2, ad una maggior distanza dalla pinza principale PI, al carro 1 è fissata l'estremità superiore di un supporto ad "L" 42 che si estende verso il basso e sulla cui base è fissato il corpo di un cilindro pneumatico 43, il cui stelo 143 è orientato verso il basso ed ha l'estremità libera opportunamente arrotondata. Sulla base dello stesso supporto 42 è articolata lateralmente in 44, sul fianco opposto a quello rivolto verso la pinza secondaria P2, una leva 45 preferibilmente a sezione tonda, con estremità libera arrotondata, dotata di una appendice intermedia 145 articolata allo stelo di un cilindro pneumatico 46, a pressione di fluido ed a doppio effetto, fulcrato col corpo al carro 1. Sulla base dello stesso supporto 42, sul fianco opposto a quello impegnato dalla leva 45 dianzi detta, è previsto un ugello 47 orientato verso il basso e collegato ad una sorgente (non illustrata) che a comando alimenta aria compressa. Quando l'apparato è a riposo, lo stelo 143 è sollevato, la leva 45 è anch'essa sollevata e l'ugello 47 è disattivato.

All'inizio di un ciclo di avvolgimento, la testa del film svolto dalla bobina B ed erogato dai rulli di prestiro R (fig.

5), è fissata alla pinza principale PI il cui braccio 11 è arretrato e sollevato e tutto l’apparato è nella posizione allontanata di maggior distanza dal carico. C da avvolgere. Il carrello A con la bobina B ed i rulli di prestiro R, orbita attorno al carico C da avvolgere, al di sotto della pinza PI, per cui la testa del film d'avvolgimento viene sormontata dalle prime spire dello stesso avvolgimento ed a fissaggio avvenuto della stessa testa, la pinza PI si apre. Ad avvolgimento effettuato del carico, il carro 1 viene in giusta fase avvicinato al carico C, in modo da risultare ad una giusta distanza dal carico stesso e questa condizione verrà ad esempio rilevata da appositi sensori optoelettronici o da tastatori elettromeccanici, non illustrati. In successione di fase viene attivato il cilindro 43 per l'abbassamento del relativo stelo 143, in modo che almeno un'ultima spira SI dell'avvolgimento sormonti il detto stelo 143 e col tratto che tocca questo componente risulti a giusta distanza dal carico, formando una tasca T di ampiezza opportunamente superiore all'ingombro in pianta del complesso della pinza secondaria P2. In successione di fase, il carrello A dell'avvolgitrice si arresta in una posizione angolare prefissata, in corrispondenza dell'apparato di cui trattasi e tale per cui, dopo l'attivazione del cilindro 46 per l'abbassamento della leva di contrasto 45 e dopo l'avvicinamento da parte di questa di una porzione della coda di film S2 allo stelo 143, il tratto di film che intercorre tra le dette parti 143-45 ed il carrello A, risulti posizionato con sicurezza sulla traiettoria di presa delle pinze PI e P2 dell'apparato. Al variare delle dimensioni del carico da avvolgere e fermarestando la posizione angolare di arresto a fine ciclo del carrello A, la leva di contrasto 45 assolve la funzione di allineare e di posizionare correttamente la coda S2 del film nei confronti delle pinze PI e P2. In successione di fase viene attivato il cilindro 13 per portare il braccio 11 della pinza principale PI in posizione verticale, mentre tale braccio si estende e tale pinza è aperta. In seguito a questo movimento, il braccio 11 si dispone lateralmente ed a breve distanza dalla coda S2 del film, sotto la quale si posiziona la ganascia mobile ed aperta 126, 28-31 della stessa pinza PI. In successione di fase viene comandato il sollevamento dello sfilamento 211 del braccio 11 della pinza PI, con conseguente sollevamento della ganascia mobile di tale pinza e viene comandato l'abbassamento della pinza secondaria P2, in modo che la coda S2 del film che intercorre tra queste pinze, venga raccolta a fascio dalle ganasce delle stesse pinze, come dalla figura 7 e possa essere afferrata trasversalmente dalle pinze medesime quando, in successione di fase, le ganasce delle pinze P1-P2 vengono comandate in chiusura, come illustrato nella figura 8. In giusta fase è poi previsto che la leva di contrasto 45 ritorni nella posizione alta di riposo. Dal dettaglio della figura 3, relativa alla pinza principale PI, appare che quando lo sfilamento 211 è stato sollevato, la ganascia mobile 126 si posiziona in corrispondenza di un recesso di estremità 100 del corpo 111 e quando la stessa ganascia viene chiusa, essa ammorsa il film sulla parete del corpo 111 dalla quale sporge la lama 18. Grazie alla conformazione ad "L" del tondino 30 annesso alla ganascia mobile 126, il film ammorsato dalla pinza PI viene portato al di sopra delle protezioni 24 della lama 18 e lo.stesso film si dispone con giusta tensione davanti alla feritoia 19 così che quando in successione di fase viene comandata l'attivazione del cilindro 23, la porzione di film compresa tra la ganascia della pinza PI e quella della pinza P2, viene tagliata dalla lama 18 che sale e poi scende a riposo. I tondini 30 e 31, con la loro sezione tonda, hanno anche la funzione di impedire la lacerazione del film che interferisce con la pinza PI. La coda S2 dell'avvolgimento ultimato risulta in questo modo trattenuta dalla pinza P2 e la testa del film proveniente dal carrello dell'avvolgitrice, risulta trattenuta dalla ganascia della pinza PI, il cui braccio 11 viene in successione di fase sollevato nella posizione orizzontale come dalla figura 9, mentre la pinza secondaria P2 viene anch'essa sollevata e viene traslata per mezzo del cilindro 35, per l'avvicinamento al carico e per la centratura nei confrónti della tasca T formata nell'ultima spira SI dallo stelo 143, come dalla figura 10. In giusta fase viene attivato l’ugello 47 che immette nella tasca T un getto d'aria discendente ed a giusta pressione, mentre la pinza secondaria P2 viene fatta scendere ed inserita nella detta tasca T, come dalla figura 11, dopo di che la stessa pinza P2 viene aperta e mentre la coda S2 del film d'avvolgimento rimane all'interno della tasca T, per l'azione del getto d'aria, la stessa pinza P2 ed in giusta fase anche lo stelo 143, vengono entrambi sollevati nella posizione di riposo, così che per effetto della elasticità del film prestirato che fascia il carico C, il film che componeva la detta tasca T si distende ed imprigiona e trattiene a frizione all'interno della spira SI, la coda S2 dello stesso avvolgimento, come illustrato nelle figure 12 e 13. La protezione 39 evita che la pinza secondaria P2 interferisca negativamente col film nella fase di inserimento e di estrazione nella e dalla tasca T dell'avvolgimento. In successione di fase, la pinza P2 viene arretrata ed avvicinata al carro 1 che automaticamente si allontana dal carico avvolto e ritorna nella posizione di riposo utile per la ripetizione di un successivo ciclo d'avvolgimento, come già considerato con la prima fase di figura 5.

Resta inteso che i cilindri pneumatici, tutti a doppio effetto, impiegati nell'apparato descritto, possono essere sostituiti con attuatori di altro tipo. Resta infine inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita dì realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive e/o di sequenza operativa, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell'invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell'ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1) Metodo per il fissaggio senza saldatura della coda di avvolgimenti di carichi pallettizzati, effettuati con film estensibile, stirato o prestirato o con altro adatto materiale elastico e/o plastico, caratterizzato dalla successione delle seguenti fasi: - formazione nella o nelle ultime .spire (SI) dell'avvolgimento, di una tasca (T) di sufficiente ampiezza, nella quale una porzione di tali spire risulta tesa longitudinalmente ed opportunamente distante dal carico avvolto (C); - restringimento trasversale a fascio della coda (S2) del film di avvolgimento e trattenimento dì tale tratto di film raccolto a fascio, da parte di una pinza principale (PI) e da parte di una vicina pinza secondaria (P2) che è preposta al trattenimento della futura coda'del detto avvolgimento; - taglio del tratto di film raccolto a fascio, nella porzione compresa tra le dette due pinze (P1-P2), così che la pinza principale trattiene la testa del film per il ciclo di avvolgimento di un successivo carico, mentre la pinza secondaria trattiene la coda dell’avvolgimento del carico avvolto; inserimento della pinza secondaria con la coda (S2) del film d’avvolgimento nella detta tasca (T) creata nell'avvolgimento stesso; - abbandono della coda del film d'avvolgimento da parte della detta pinza secondaria, estrazione di questa dalla tasca dell'avvolgimento ed abbandono a se stessa della tasca medesima che per effetto della elasticità del film che la compone, si annulla rapidamente, imprigionando e trattenendo saldamente la coda del-1'avvolgimento.
2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1), in cui la formazione della tasca (T) nelle ultime spire (SI) del film di avvolgimento, viene realizzata con l'avvicinamento al carico avvolto, in giusta fase con la formazione delle dette ultime spire, di mezzi sui quali si dispone in tensione un tratto del film che compone le stesse ultime spire (SI).
3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 1), in cui nella fase in cui la coda del film d'avvolgimento viene inserita nella tasca (T) formata nelle ultime spire dello stesso avvolgimento, in tale tasca viene insufflato almeno un getto di aria a pressione che ha la funzione di trattenere nella tasca medesima la coda quando viene abbandonata dalla pinza secondaria.
4. 4) Apparato per il fissaggio a frizione della coda di avvolgimenti di carichi pallettizzati, effettuati con film estensibile, stirato o prestirato, o con altro materiale elastico e/o plastico, caratterizzato dal comprendere: - dei mezzi (43, 143) che prima della formazione delle ultime spire (SI) dell'avvolgimento di un carico, vengono accostati al carico stesso, cosi che su questi si dispongano trasversalmente le dette ultime spire, in maniera da formare nell'avvolgimento una tasca (T) aperta verso l'alto e/o verso il basso e di giusta ampiezza; - dei mezzi per arrestare il carrello (A) della macchina avvolgitrice, con a bordo la bobina (B) ed i rulli di prestiro (R), in una posizione angolare prefissata, così che il tratto di coda (S2) del film che collega il carrello al carico avvolto, risulti pressoché tangente alla detta tasca; - dei mezzi (45-46) per avvicinare la detta coda (S2) del film ai detti mezzi (143) di formazione della detta tasca (T); - dei mezzi per stringere a fascio un tratto intermedio della detta coda (S2) del film e tale tratto stretto a fascio essendo preso da una pinza principale (PI) e da una attigua pinza secondaria (P2) che è più vicina al carico della stessa pinza principale ; - dei mezzi (18) per il taglio del tratto di film raccolto a fascio, in una zona compresa tra la detta pinza principale e la detta pinza secondaria, così che la prima pinza sostiene la testa del film per il ciclo di avvolgimento di un successivo carico, mentre la seconda pinza trattiene la coda (S2) del film del carico avvolto; - dei mezzi (13) per trasferire la pinza principale (PI) in una posizione di non interferenza con la successiva orbita di rotazione del carrello della macchina avvolgitrice; - dei mezzi (32-36) per inserire la pinza secondaria (P2) con la coda (S2) del film d'avvolgimento, all'interno della detta tasca (T); - dei mezzi per insufflare un flusso d'aria nella tasca dell'avvolgimento, orientato nello stesso senso della introduzione in questa della coda dell'avvolgimento, allo scopo di trattenere nella detta tasca la coda stessa quando viene poi lasciata libera; - dei mezzi (37-38) per aprire e per estrarre la pinza secondaria (P2) dalla tasca (T) del film d'avvolgimento e mezzi (43) per estrarre in giusta fase dalla stessa tasca i mezzi (143) che l'hanno formata, così che la tasca medesima si annulli per effetto della elasticità del film nella quale era stata ricavata ed in modo che la coda dell'avvolgimento rimanga imprigionata a frizione nelle ultime spire dello stesso avvolgimento; - dei mezzi (32-36, 1-8) per riportare a riposo la pinza secondaria (P2) e l'intero apparato, in una posizione opportunamente distante dal carico avvolto, così che questo possa essere evacuato e sostituito con un successivo carico da avvolgere.
5. 5) Apparato secondo la rivendicazione 4), caratterizzato dal fatto che nell'applicazione su una macchina avvolgitrice cosiddetta ad anello, tutte le parti che compongono lo stesso apparato sono montate su un carro (1) orientato ad esempio parallelamente alla linea di movimentazione dei carichi da avvolgere e guidato su mezzi (3-5, 3'-5') vincolati alla struttura ad anello sulla quale scorre il carrello (A) con la bobina ed i rulli di prestiro della macchina avvolgitrice, essendo il detto carro (1) dotato di un albero di sincronizzazione (7) che con propri pignoni di estremità (6-6') coopera con cremagliere (5-5') fissate sulle vie di corsa (3-3'-4-4') del carro il quale, con una propria estremità è collegato a mezzi di movimentazione alterna, ad esempio ad un cilindro pneumatico (8).
6. 6) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di formazione della tasca nelle ultime spire dell'avvolgimento del film estensibile comprendono un cilindro pneumatico (43), disposto verticalmente e fissato col proprio corpo su un supporto (42) vincolato al detto carro (1) dell'apparato, essendo lo stelo (143) di tale cilindro rivolto verso il basso, essendo la sua estremità libera opportunamente arrotondata ed essendo di lunghezza tale che quando è nella posizione estesa e quando l'apparato è nella posizione attiva di vicinanza al carico (C), il detto stelo si dispone trasversalmente al percorso del film per sostenere un tratto della o delle ultime spire dell'avvolgimento, onde formare la tasca (T) nella quale verrà inserita la coda (S2) dello stesso film di avvolgimento.
7. 7) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sullo stesso supporto (42) che sostiene il cilindro (43) il cui stelo forma la tasca (T) nel film d'avvolgimento, è articolata ortogonalmente a tale cilindro l'estremità (44) di una leva di contrasto (45) preferibilmente a sezione tonda, arrotondata sull'estremità libera e collegata con la parte intermedia ad un cilindro pneumatico (46), fulcrato col corpo al carro (1) dello stesso apparato e che normalmente è con lo stelo arretrato per mantenere la detta leva in posizione sollevata e di preferenza lievemente orientata verso l'alto, mentre quando lo stelo del detto cilindro viene esteso, la stessa leva (45) ruota verso il basso e si dispone parallelamente allo stelo (143) del cilindro (43) preposto alla formazione della tasca (T) nel film d'avvolgimento, per interferire col tratto di film (S2) proveniente dal carrello (C) della macchina avvolgitrice e per correttamente orientare e posizionare tale tratto di film nei confronti della pinza principale (PI) e della pinza secondaria (P2).
8. 8) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sullo stesso supporto (42) che sostiene il cilindro verticale (43) il cui stelo forma la tasca (T) nel film d'avvolgimento, è montato l'ugello (47) orientato verso il basso e collegato ai mezzi che a comando si attivano per insufflare nella detta tasca (T) un getto d'aria a giusta pressione.
9. 9) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lateralmente al cilindro (43) il cui stelo (143) è preposto alla formazione della tasca (T) nel film d'avvolgimento, sul fianco opposto a quello impegnato dalla detta leva di contrasto (45), è prevista a giusta distanza la pinza secondaria (P2) che comprende un gruppo guida e slitta (32, 33) montato sul carro (1) dello stesso apparato, con la slitta orizzontale ed ortogonale al carro stesso, azionata alternativamente da un cilindro pneumatico (35) che ha la funzione di portare la pinza da una posizione di allineamento col film da afferrare, in una posizione ravvicinata al carico, per l'inserimento della coda del film nella tasca creata nell'avvolgimento, e con l'estremità rivolta verso il carico, la detta slitta sostiene un supporto (34) ad esempio con forma ad "LM, che a sua volta sostiene il corpo verticale di un cilindro pneumatico (37) il cui stelo è orientato verso il basso e con l'estremità inferiore sostiene i mezzi di azionamento, ad esempio di.tipo pneumatico, di una pinza autocentrante 38, rivolta con le ganasce verso il basso ed in parte circondata da una protezione (39) che ha la funzione di impedire interferenze indesiderate della stessa pinza col film d'avvolgimento quando la pinza medesima, in seguito all'azionamento del detto ultimo cilindro verticale (37) viene inserita e poi viene estratta nella e dalla tasca (T) dell'avvolgimento, essendo la detta protezione solidale all'estremità inferiore dì un'asta verticale ed ascendente (40) che coopera con una guida (41) fissa al detto supporto ad L*(34), allo scopo di impedire la rotazione della stessa protezione e della pinza di cui trattasi.
10. 10) Apparato secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lateralmente alla pinza secondaria (P2), sul fianco opposto a quello rivolto verso i mezzi (43, 143) di formazione della (T) tasca nel film d'avvolgimento, è prevista la pinza principale (PI) che comprende un braccio telescopico (11), preferìbilmente a sezione quadrangolare, fulcrato con una estremità su un asse orizzontale (10) sostenuto da un supporto (9) fisso al carro (1) dello stesso apparato, essendo previsto che il detto braccio si estenda oltre il detto asse di fulcro con un'appendice laterale (12) articolata allo stelo di un cilindro pneumatico (13) a sua volta ancorato col corpo ad un supporto (14) fissato a sbalzo al detto carro (1), il tutto in modo che in seguito all'azionamento del detto cilindro, il detto braccio di pinza (11) passi da una posizione verticale, con orientamento verso il basso, ad una posizione orizzontale, con allontanamento dalla pinza secondaria (P2-), essendo previsto che il detto braccio sia dotato di uno sfilamento (211) che sull'estremità inferiore porta un'appendice (16) collegata allo stelo di cilindro pneumatico (17), vincolato al corpo (111) del braccio di cui trattasi, ed essendo previsto che sulla stessa estremità inferiore del detto sfilamento, sia articolata trasversalmente la parte intermedia di una leva a squadro (26) che con un proprio braccio è all'interno di tale sfilamento ed è collegata ad un cilindro pneumatico (27) vincolato allo stesso sfilamento, mentre l'altro braccio (126) della detta leva sporge all'esterno dello sfilamento stesso,.dalla faccia di questo orientata verso il tratto di film che a fine ciclo proviene dal carrello della macchina avvolgitrice e tale braccio di leva forma la ganascia mobile della pinza di cui trattasi e normalmente è perpendicolare al medesimo sfilamento, essendo previsto che quando la pinza principale di cui trattasi è in posizione di riposo, il braccio telescopico è in condizione arretrata, è sollevato e la detta ganascia (126) è aperta, mentre è previsto che quando la pinza interviene, il detto braccio telescopico oscilla verso il basso e contemporaneamente si allunga in modo da disporsi lateralmente al tratto di film proveniente dal carrello dell'avvolgitrice e da disporsi con la ganascia mobile (126) sotto tale tratto di film, essendo previsti dei mezzi di programmazione che in successione di fase comandano il sollevamento dello sfilamento (211) del detto braccio (11) che con la detta ganascia-(126) raccoglie il detto film trasversalmente a fascio ed essendo previsto che alla fine di tale corsa, la detta ganascia impegni in parte un recesso (100) della estremità inferiore del corpo (111) del braccio (11) e mezzi essendo previsti per sollevare e chiudere la stessa ganascia, affinchè questa abbia ad ammorsare il film sull'estremità inferiore del detto corpo del braccio.
11. 11) Apparato secondo la rivendicazione (10), in cui la ganascia mobile (126) della pinza principale (PI) è rivestita sulla faccia di contatto col film, con un adatto materiale elastomerico (28) di frizione col film stesso e sulla faccia opposta della stessa pinza è fissata una incarteratura (29) con profilo ad "U", sui cui fianchi sono fissati dei tondini (30, 31) opportunamente sagomati, per evitare lacerazioni del film che da parte di tali tondini, quando la ganascia di cui trattasi è nella posizione di chiusura, si dispone con un contatto trasversale distribuito sulla corrispondente faccia di presa del corpo (111) del braccio telescopico (il).
12. 12) Apparato secondo la rivendicazione 11), caratterizzato dal fatto che lo sfilamento (211) del braccio telescopico (11) della pinza principale (PI) ha una sezione inferiore a quella del corpo di tale braccio, è montato scorrevolmente in questo per il tramite di gruppi guida-slitta (15) ed è tale da lasciare libera a tutt'altezza una porzione interna del detto corpo (111) rivolta dalla parte della pinza secondaria (P2) e sulla parete di tale porzione di corpo che è rivolta verso la ganascia mobile (126) della pinza principale, è prevista una feritoia longitudinale (19) dalla quale sporge una lama preferibilmente seghettata (1B) solidale ad una leva (118) che con un proprio carrello di estremità (22) scorre in una guida (21) fissata longitudinalmente al detto corpo(ili) del braccio (11) al quale è ancorato un cilindro pneumatico (23), collegato con lo stelo al detto carrello, essendo previsto che ad apparato a riposo, la detta lama (18) sia collocata all'interno di protezioni arrotondate (24) solidali all'estremità inferiore del corpo del braccio telescopico di cui trattasi ed essendo previsto che il tondino (30) posto sul fianco della ganascia mobile (126) della pinza che è prossimo alla detta lama, sia piegato ad "L" con l'estremità prossima alla stessa lama, così che quando tale ganascia mobile viene portata in chiusura, il film raccolto a fascio dalla stessa ganascia, si appoggia sulla detta estremità ad "L" del tondino che lo porta al di sopra delle dette protezioni (24) della lama, che nella corsa attiva, taglia il tratto di film compreso tra questo tondino (30) e la stessa ganascia mobile (126).
13. 13) Metodo ed apparato per il fissaggio senza saldatura della coda dell'avvolgimento di carichi pallettizzati, realizzato con film estensibile, stirato o prestirato o con altri materiali elastici e/o plastici, applicabile su qualsiasi tipo di macchina avvolgitrice di tipo noto, metodo ed apparato concepiti e realizzati in particolare, in tutto o sostanzialmente, come descritto, come illustrato nelle figure delle,cinque tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.