ITFI20010163A1 - Dispositivo e metodo per aprire il bordo di un manufatto tubolare a maglia o simile - Google Patents

Dispositivo e metodo per aprire il bordo di un manufatto tubolare a maglia o simile Download PDF

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ITFI20010163A1 IT2001FI000163A ITFI20010163A ITFI20010163A1 IT FI20010163 A1 ITFI20010163 A1 IT FI20010163A1 IT 2001FI000163 A IT2001FI000163 A IT 2001FI000163A IT FI20010163 A ITFI20010163 A IT FI20010163A IT FI20010163 A1 ITFI20010163 A1 IT FI20010163A1
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Description

Caso A Dispositivo e metodo per aprire il bordo di un manufatto tubolare a maglia o simile
Descrizione
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda un dispositivo per aprire l'estremità terminale di un manufatto tubolare, ad esempio un manufatto tubolare a maglia come una calza od un calzino.
Stato della Tecnica
Nel settore della produzione dei calzini, delle calze, dei collant e di altri manufatti tubolari a maglia, si presenta spesso la necessità di aprire una estremità di detti manufatti per eseguire su di essi una serie di lavorazioni. Infatti, questo tipo di manufatti viene prodotto su macchine da maglieria, tipicamente macchine da maglieria circolari, che scaricano il manufatto semifinito, che presenta non solo il bordo iniziale, ma anche il bordo finale aperto. Questo bordo finale deve essere poi cucito o rimagliato per chiudere la punta del manufatto stesso.
Questa operazione richiede il posizionamento del manufatto, rilasciato dalla macchina da maglieria ad esempio in un cesto od altro contenitore, sugli organi della cucitrice. Ciò viene usualmente fatto a mano o con complessi sistemi meccanici di manipolazione. Analoghe esigenze di apertura del manufatto per eseguirvi successive operazioni si presentano in altre circostanze, ad esempio per eseguire la stiratura dei calzini o per appaiare i calzini prima del loro confezionamento.
Scopi e Sommario dell'Invenzione
Scopo della presente invenzione è la realizzazione di un dispositivo che consenta di effettuare in modo facile, affidabile e completamente automatico l'apertura della estremità o bordo di un manufatto tubolare, come tipicamente il bordo di un calzino o di una calza.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, un ulteriore scopo è la realizzazione di un metodo di apertura semplice, affidabile ed automatico del bordo iniziale di un manufatto tubolare a maglia, tipicamente una calza od un calzino.
Questi ed ulteriori scopi e vantaggi, che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue, sono ottenuti in sostanza con un dispositivo comprendente un organo tubolare entro cui vengono inseriti i manufatti; ad una estremità di uscita di detto organo tubolare, una pluralità di organi di presa mobili tra una prima posizione di accostamento ed una seconda posizione divaricata; e associati a detta estremità di uscita di detto organo tubolare mezzi di guida e di orientamento per guidare ed orientare il manufatto tubolare inserito in detto organo tubolare verso detti organi di presa.
Il manufatto tubolare viene così guidato lungo l'organo tubolare fino a giungere, con il proprio bordo, davanti agli organi di presa che provvedono ad aprirlo.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa del dispositivo della presente invenzione i mezzi di guida e di orientamento comprendono due corpi sagomati contrapposti estendentisi dalla rispettiva estremità di uscita dell'organo tubolare verso l'interno del dell'organo tubolare stesso, detti corpi sagomati contrapposti delimitando fra di loro un passaggio per detto manufatto. Questo passaggio può avere una sezione trasversale allungata in modo da disporre il manufatto tubolare con il proprio bordo ripiegato ed appiattito secondo una direzione prestabilita, definita dall'estensione longitudinale della sezione di questo passaggio. In questo modo si facilita la presa del manufatto tubolare e la sua apertura tramite gli organi di presa. In tal caso è vantaggioso prevedere quattro organi di presa disposti a 90° l'uno dall'altro attorno ad un asse. Una prima coppia di organi di presa sono allineati secondo la direzione dello sviluppo longitudinale del passaggio del manufatto tubolare e gli altri due organi di presa sono allineati lungo una direzione ortogonale alla precedente.
Secondo una possibile forma di attuazione attualmente preferita dell'invenzione, ciascuno di detti due corpi sagomati presenta una superficie di guida e di orientamento inclinata, rivolta verso la direzione di provenienza di detto manufatto, le superfici inclinate dei due corpi sagomati avendo inclinazioni opposte. Ad esempio, le superfici di guida possono presentare una porzione sostanzialmente piana ed una porzione sostanzialmente elicoidale. Questa forma impone al manufatto in arrivo una rotazione per disporlo nella posizione voluta all'interno del passaggio stretto e lungo delimitato dai mezzi di guida e di orientamento. I corpi sagomati possono presentare, inoltre, ciascuno una superficie laterale piana. Le due superfici piane, preferibilmente parallele tra loro ed all'asse dell'organo tubolare, delimitano lateralmente il passaggio a sezione trasversale allungata del manufatto tubolare.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa dell'invenzione, ciascuno di detti due corpi sagomati è costituito da tre porzioni, due porzioni laterali solidali ad una unità mobile rispetto a detto organo tubolare, ed una porzione intermedia solidale a detto organo tubolare, detto organo tubolare e detta unità essendo reciprocamente mobili, per allontanare l'unità dalla estremità di uscita dell'organo tubolare. Vantaggiosamente, l'unità mobile può presentare sedi per l'inserimento degli organi di presa.
Secondo una possibile configurazione, gli organi di presa sono portati da una struttura anulare circondante l'asse dell'organo tubolare e dotata di un movimento parallelo all'asse di quest'ultimo. Su questa struttura anulare possono essere disposti organi divaricatori che provvedono a divaricare il bordo del manufatto tubolare preventivamente aperto dagli organi di presa. I mezzi divaricatori possono essere costituiti ad esempio da una pluralità di steli allungabili paralleli all'asse dell'organo tubolare. Essi sono dotati di un movimento parallelo all'asse di quest'ultimo per rovesciare il bordo del manufatto tubolare sull'esterno dell'organo tubolare.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, gli organi di presa sono azionati comandando inizialmente una prima coppia costituita da due organi di presa contrapposti per afferrare il manufatto tubolare e divaricarlo e in ritardo rispetto al movimento di detta prima coppia, comandando il movimento della seconda coppia di organi di presa tra loro contrapposti per afferrare il manufatto tubolare e divaricarlo.
Gli organi di presa sono preferibilmente organi aspiranti, ma potrebbero essere realizzati anche in altro modo, ad esempio in forma di pinze o di altri mezzi meccanici.
Per aspirare il manufatto tubolare all'interno dell'organo tubolare si può vantaggiosamente prevedere che l'organo tubolare stesso sia collegabile ad un tubo di aspirazione la cui imboccatura si posiziona dalla parte opposta di detti organi di presa rispetto alla estremità di uscita di detto organo tubolare. Tuttavia, secondo una forma di attuazione alternativa, si può prevedere che l'aspirazione venga ottenuta direttamente attraverso gli organi di presa, quando questi sono di tipo pneumatico. In tal caso l'estremità di uscita dell'organo tubolare è associato ad un mezzo di intercettazione e di chiusura che eviti non solo la fuoriuscita del manufatto tubolare, ma anche l'ingresso di aria aspirata dall'esterno. Se l'aspirazione avviene attraverso un tubo di aspirazione innestato temporaneamente nell'estremità di uscita dell'organo tubolare, viene comunque previsto un organo di intercettazione che impedisca al manufatto tubolare di penetrare nel tubo di aspirazione e lo obblighi ad arrestarsi in corrispondenza degli organi di presa.
Il metodo secondo l'invenzione per aprire una estremità di un manufatto tubolare flessibile, in specie un manufatto tubolare a maglie, comprende le fasi di:
- convogliare pneumaticamente detto manufatto verso una estremità di un organo tubolare;
orientare l'eetremità di detto manufatto in una posizione predeterminata rispetto ad una pluralità di organi di presa;
- afferrare detto manufatto con detti organi di presa in corrispondenza della sua estremità da aprire;
divaricare gli organi di presa aprendo detta estremità del manufatto.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di attuazione del dispositivo e del metodo secondo 1 'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni dipendenti e verranno descritte in maggiore dettaglio nel seguito .
Nella descrizione che segue i mezzi di orientamento e posizionamento dei manufatti e gli organi di apertura del bordo dei manufatti vengono descritti nel contesto di un dispositivo particolare, destinato ad effettuare la chiusura della punta, con un particolare meccanismo per il trasferimento dei manufatti da una prima stazione ad una seconda stazione e viceversa. Ciò, tuttavia, non è vincolante, e si deve comprendere che la presente invenzione può essere attuata anche in un diverso contesto ed inserita in un diverso apparecchio, anche destinato eventualmente alla sola apertura del manufatto, che viene successivamente trasferito ad altri tipi di macchinari. Breve Descrizione dei Disegni
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di attuazione non limitativa dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno: la
Fig.l mostra una vista prospettica del dispositivo di rovesciamento, trasferimento e chiusura di un manufatto tubolare; la
Fig.lA mostra una vista prospettica analoga alla vista di Fig.l, con parti asportate; la
Fig.2 mostra una vista prospettica di una macchina da maglieria equipaggiata con il dispositivo delle Figg.l e 2; la
Fig.3 mostra una vista prospettica del gruppo degli organi di presa per l'apertura del manufatto; la
Fig.4 mostra una vista prospettica da un diverso punto di vista del gruppo di Fig.3, in cui sono visibili gli organi divaricatori e pressori per il rovesciamento del manufatto tubolare; la
Fig.5 mostra una vista prospettica isolata di mezzi di guida ed orientamento del manufatto che viene alimentato al dispositivo per essere aperto, rovesciato e chiuso in punta; le
Figg.6A e 6B mostrano due viste prospettiche, sezionate secondo due piani longitudinali tra loro ortogonali, di uno degli organi tubolari con gli organi di presa per l'apertura del manufatto tubolare ed i mezzi di guida e di orientamento del manufatto tubolare; la
Fig.7 mostra l'effetto dei mezzi di guida e di orientamento sul manufatto in arrivo nell'organo tubolare; la
Fig.8A mostra una vista prospettica sezionata secondo un piano longitudinale, di uno degli organi tubolari; la
Fig.8B mostra una vista prospettica della parte terminale del tubo di convogliamento pneumatico e del supporto degli organi tubolari; le
Figg.9A e 9B mostrano due possibili posizioni in cui il manufatto tubolare può disporsi quando arriva all'estremità dell'organo tubolare sul quale deve essere rovesciato prima della successiva chiusura della punta; le Figg.10 a 13 mostrano quattro fasi successive dell'operazione di apertura del bordo elastico del manufatto tubolare in una sezione ortogonale all'asse dell'organo tubolare; le
Figg.14 a 18 mostrano, in sezione longitudinale, fasi successive dell'operazione di rovesciamento del bordo elastico del manufatto tubolare sulla superficie esterna dell'organo tubolare; le
Figg.19 e 20 mostrano, ancora in sezione longitudinale, due fasi successive dell'operazione di rovesciamento del manufatto tubolare sull'esterno dell'organo tubolare; le
Figg.21A-21D mostrano quattro fasi successive di una operazione di allineamento del bordo del manufatto tubolare; la
Fig.22 mostra l'organo tubolare con il manufatto rovesciato sull'esterno di esso, prima del trasferimento nella seconda stazione dove viene eseguita la chiusura della punta; le
Figg.23 a 28 mostrano in una sezione longitudinale fasi successive dell'operazione di tensionamento del manufatto per la chiusura della punta e di inizio dello scarico del manufatto con la punta chiusa; le
Figg.29 e 30 mostrano viste prospettiche, sezionate lungo due piani longitudinali tra loro ortogonali, di un organo tubolare con i mezzi di guida ed orientamento in una diversa forma di attuazione.
Descrizione Dettagliata di Forme di Attuazione Preferite dell'Invenzione
In Figg.l, 1A e 2 è illustrato un dispositivo secondo l'invenzione, applicabile ad una macchina da maglieria, tipicamente una macchina circolare, per la produzione di manufatti tubolari, come calzini, calze o simili. II dispositivo è genericamente indicato con 1, mentre con 2 in Fig.2 è indicata schematicamente una macchina circolare da maglieria di tipo di per sé conosciuto, alla quale è abbinato il dispositivo 1.
Il dispositivo 1 presenta un supporto 3 su cui sono portati due organi tubolari 5A, 5B tra loro paralleli. Il supporto 3 è girevole attorno ad un asse A-A, parallelo all'asse dei due organi tubolari 5A, 5B. Il movimento di rotazione del supporto 3 è controllato da un attuatore 7 sovrastante portato da una intelaiatura fissa 9. Il movimento di rotazione può essere preceduto da un movimento di sollevamento del supporto stesso e quindi degli organi tubolari ad esso applicati, per evitare la collisione (durante la rotazione) con parti meccaniche circondanti l'estremità inferiore dei due organi tubolari.
Ruotando il supporto 3 di 180° attorno all'asse A-A i due organi tubolari 5A, 5B sono posizionabili alternativamente in due stazioni affiancate. Il movimento può essere un movimento alternato od un movimento rotatorio intermittente senza inversione del verso di rotazione.
Nella prima stazione, in cui nelle Figg. 1A, 1B si trova l'organo tubolare 5A, sono disposti mezzi di apertura comprendenti organi di presa e mezzi divaricatori per afferrare il bordo elastico di ciascun manufatto che viene alimentato all'interno dell'organo tubolare trovantesi nella prima stazione e per divaricare il bordo elastico sull'esterno dell'organo tubolare stesso. Sono, inoltre, previsti mezzi per rovesciare il manufatto tubolare sull'esterno dell'organo tubolare. Il complesso di questi organi posizionatori è indicato genericamente con 11 in Fig. 1, mentre in Fig.lA una parte di questi organi è rimossa per maggiore chiarezza.
Nella seconda stazione sono disposti mezzi di orientamento angolare e mezzi di tensionamento, genericamente indicati con 13, per tensionare la punta del manufatto tubolare da chiudere e mezzi di chiusura 15, in particolare una cucitrice, per chiudere tramite cucitura od altra operazione (ad esempio una rimagliatura) la punta del manufatto.
Le varie fasi per la preparazione della punta del manufatto e per la sua chiusura verranno descritte in maggiore dettaglio nel seguito.
I manufatti tubolari prodotti dalla macchina da maglieria 2 vengono alimentati al dispositivo 1 tramite un tubo di convogliamento pneumatico 17 presentante una curva terminale 17A a 90° e sboccante di fronte ad una prima estremità di quell'organo tubolare 5A, 5B che si trova temporaneamente nella prima stazione, cioè l'organo tubolare 5A nell'assetto illustrato nelle Fig. 1, 1A, 2. Il tubo di convogliamento pneumatico 17 è collegato ad un condotto 19 proveniente dalla parte inferiore del cilindro degli aghi della macchina da maglieria 2. Tra il tubo 17 ed il condotto 19 sono interposti mezzi di intercettazione schematicamente indicati con 21.
L'aspirazione per richiamare il manufatto tessuto dalla macchina 2 e scaricato dagli aghi viene generata, nel modo descritto nel seguito, attraverso l'organo tubolare 5A o 5B che si trova temporaneamente nella prima stazione mantenendo gli organi di intercettazione 21 aperti.
II manufatto tubolare, che tramite la cucitrice 15 è stato chiuso nella seconda stazione, viene trasferito nuovamente nella prima stazione ed aspirato per essere rimosso attraverso un condotto pneumatico di scarico 23. A tale scopo il condotto 23 è collegato al tubo di convogiramento pneumatico 17 e ad un raccordo 25 a sua volta collegato ad una aspirazione non mostrata.
Il manufatto viene aspirato dall'interno dell'organo tubolare 5A o 5B, in cui viene reinserito dopo la chiusura della punta, e transita lungo il tubo 17 e lungo il condotto 23 fino ad una cassetta 27, da cui viene scaricato in modo di per sé conosciuto. In questa fase i mezzi di intercettazione 21 sono chiusi. Effettuato lo scarico del manufatto finito, un nuovo manufatto viene aspirato attraverso il condotto 19 ed il tubo di convogliamento 17.
Il dispositivo sin qui descritto opera come segue. Un primo manufatto tessuto dalla macchina 2 viene aspirato attraverso il condotto 19 ed il tubo di convogliamento 17 fino ad entrare nell’organo tubolare 5A. Poiché il manufatto viene tessuto dalla macchina 2 iniziando dal bordo elastico e terminando con la punta, esso entra nell'organo tubolare 5A con il bordo elastico in posizione più avanzata e la punta in posizione arretrata, cioè a valle rispetto al verso di avanzamento. Raggiunta l'estremità inferiore dell'organo tubolare 5A, il manufatto viene rovesciato sull'esterno dell'organo tubolare 5A con gli organi genericamente indicati con 11 e descritti in maggiore dettaglio nel seguito.
Una volta effettuato questo posizionamento, il supporto 3 viene ruotato di 180° e la posizione degli organi tubolari 5A, 5B viene invertita, così che l'organo tubolare 5A viene a trovarsi nella seconda stazione mentre l'organo tubolare 5B viene portato nella prima stazione. Qui avviene il tensionamento e la cucitura della punta del manufatto, con modalità sostanzialmente analoghe a quelle descritte in EP-A-1118700 od altre equivalenti. Durante queste operazioni di tensionamento e cucitura, nell'organo tubolare 5B che si trova temporaneamente nella prima stazione viene inserito un manufatto successivo proveniente dalla macchina 2, che viene rovesciato sull'esterno dell'organo tubolare 5B e predisposto per la successiva chiusura della punta.
Terminata la chiusura della punta del primo manufatto nella seconda stazione ed il posizionamento del secondo manufatto nella prima stazione, il supporto 3 ruota nuovamente di 180° per riportare gli organi tubolari 5A, 5B nell'assetto di Fig.l. Il primo manufatto viene aspirato e scaricato lungo il tubo 17 ed il condotto 23 per consentire l'introduzione di un manufatto successivo, mentre il secondo manufatto viene chiuso in punta nella seconda stazione.
Il secondo rovesciamento del manufatto dopo la chiusura della punta può avvenire nella prima o nella seconda stazione, in entrambe essendo previsti mezzi atti ad eseguire questa operazione, come verrà chiarito in seguito.
Da quanto sopra descritto, appare chiaro che il dispositivo 1 è in grado di eseguire le operazioni di chiusura della punta lavorando su due manufatti simultaneamente, nelle due stazioni tra le quali i manufatti vengono trasferiti tramite il meccanismo 3, 5A, 5B. Si ha così una sovrapposizione delle operazioni necessarie alla chiusura della punta. Questo rende possibile una riduzione del tempo complessivamente necessario alla chiusura della punta e il dispositivo 1 può chiudere tutti i manufatti provenienti dalla macchina da maglieria 2 a cui è abbinato.
Nelle Figg. 3 a 7 sono mostrati in dettaglio gli organi preposti all'apertura ed al rovesciamento dei manufatti tubolari che vengono individualmente alimentati dal tubo di convogliamento pneumatico 17 all'interno dell'uno o dell'altro degli organi tubolari 5A, 5B.
Il complesso degli organi 11 è portato da una struttura anulare 31 coassiale all'organo tubolare 5A o 5B che si trova temporaneamente nella prima stazione. La struttura anulare 31 è portata da una slitta 33 (Figg. 1, 1A) mobile lungo una guida verticale 36, parallela all'asse degli organi tubolari 5A, 5B. La struttura anulare porta una pluralità di pressori 35 radialmente mobili, ciascuno associato ad un rispettivo attuatore 37 (vedasi in particolare Fig.4). I pressori 35 servono, come verrà chiarito in seguito, a rovesciare il manufatto tubolare sull'esterno dell'organo tubolare 5A o 5B e ad altre funzioni ausiliarie.
Al di sopra dei pressori radiali 35 la struttura anulare 31 porta quattro attutori lineari 39, ad esempio a cilindro-pistone, che comandano il movimento di rispettivi cursori 41 scorrevoli lungo guide 43 ortogonali all'asse degli organi tubolari 5A, 5B. Ciascun cursore 41 porta un rispettivo organo di presa di tipo pneumatico. Gli organi di presa di una prima coppia, tra loro contrapposti, sono indicati con 45A, mentre gli organi di presa dell'altra coppia sono indicati con 45B. Il movimento degli organi di presa e dei cursori 41 è indicato dalla doppia freccia f41.
Ciascun organo di presa presenta una testa aspirante 47 applicata ad una prima estremità di un tubo 49, la cui seconda estremità è collegata tramite un tubo flessibile ad una linea di aspirazione. I tubi flessibili e la linea di aspirazione non sono mostrati per semplicità di disegno.
A ciascun organo di presa 45A, 45B è associato un rispettivo stelo 51 (vedasi in particolare Figg. 6A e 6B). Gli steli costituiscono mezzi divaricatori per divaricare il bordo del manufatto tubolare opposto alla punta di questo che deve essere chiusa.
Ciascuno stelo è portato da una slitta 53 scorrevole in una guida 55 solidale al rispettivo cursore 41. Ciascuna slitta 53 è vincolata tramite una molla di trazione 57 ad una appendice 59 solidale al rispettivo cursore 41 così che i quattro steli 51 vengono sollecitati elasticamente verso l'asse della struttura anulare 31 e dell'organo tubolare 5A o 5B, per gli scopi che verranno chiariti in seguito.
Al di sotto della struttura anulare 31 è disposta una unità mobile comprendente l'estremità superiore di un tubo di aspirazione 61 portato da un supporto 63 verticalmente mobile secondo la doppia freccia f63 su comando di un attuatore schematicamente indicato con 64. Il tubo 61 è collegato ad una sorgente di aspirazione tramite un condotto flessibile, entrambi non mostrati nel disegno.
Come chiaramente illustrato in Fig.5, che mostra il tubo di aspirazione 61 isolatamente dai restanti componenti del dispositivo, la parte superiore del tubo di aspirazione 61 forma sedi per il passaggio degli organi di presa 45A, 45B, indicate con 65. Al di sotto delle sedi 65 il tubo di aspirazione 61 presenta un organo di intercettazione 67 costituito da una griglia, per impedire ai manufatti tubolari aspirati di penetrare all'interno del tubo stesso.
Fra le quattro sedi 65 realizzate sul tubo di aspirazione 61 sono realizzate quattro appendici sagomate, indicate con 71A, 71B e 73A, 73B rispettivamente. Le appendici 71A e 73A sono tra loro simmetriche, ed analogamente sono tra loro simmetriche le appendici 71B, 73B.
All'interno di ciascuno degli organi tubolari 5A, 5B sono previste appendici sagomate 71C, 73C tra loro simmetriche, mostrate isolatamente dal rispettivo organo tubolare in Fig.5. Queste appendici sagomate 71C, 73C sono di forma complementare rispetto alle appendici sagomate 71A, 71B, 73A, 73B solidali al tubo di aspirazione 61, in modo tale che l'appendice 71C inserendosi tra le appendici 71A, 71B forma un corpo sagomato simmetrico rispetto a quello formato dalle appendici 73A, 73B, 73C quando queste ultime si inseriscono tra le appendici 73A, 73B. I due corpi sagomati simmetrici sono complessivamente indicati con 71 e 73 nelle Figg.6A e 6B, dove essi sono rappresentati come se fossero realizzati da un unico pezzo e dove l'organo tubolare 5A, 5B rispettivo è stato rimosso per mostrare più chiaramente la forma dei corpi sagomati.
La mobilità del tubo di aspirazione 61 secondo la doppia freccia f63, rispetto all'organo tubolare 5A o 5B che si trova temporaneamente nella prima stazione del dispositivo 1, consente l'apertura del manufatto tubolare da parte degli organi di presa 45A, 45B, come verrà chiaramente descritto nel seguito.
I corpi sagomati 71, 73 formati dall'accoppiamento delle appendici 71A, 71B, 71C e 73A, 73B, 73C costituiscono mezzi di guida e di orientamento del manufatto tubolare che raggiunge l'estremità inferiore dell'organo tubolare 5A o 5B. A tale scopo i corpi sagomati 71 e 73 presentano tre superfici principali variamente sagomate. Ciascuno di essi presenta una prima superficie cilindrica indicata con S71 ed S73 rispettivamente, corrispondente alla superficie cilindrica interna dell'organo tubolare 5A o 5B. Essi presentano, inoltre, una superficie di orientamento e di guida indicata con X71 e X73. Queste superfici hanno uno sviluppo sostanzialmente piano ed inclinato nella zona superiore e sostanzialmente elicoidale nella zona inferiore. Le superfici X71 e X73 sono rivolte verso l'estremità dell'organo tubolare da cui proviene il manufatto tubolare a maglia da orientare e guidare. Ciascun corpo sagomato 71, 73 presenta, inoltre, una terza superficie piana indicata con Y71 ed Y73 parallele tra loro ed all'asse del rispettivo organo tubolare 5A, 5B, definenti - nella zona inferiore dei due corpi sagomati, in prossimità dello sbocco dell'organo tubolare 5A, 5B - una zona di passaggio del manufatto a maglia, di sezione trasversale allungata.
La conformazione dei corpi sagomati 71 e 73 è tale da provocare un orientamento ed una guida del manufatto tubolare che giunge all'interno dell'organo tubolare 5A o 5B. L'effetto della conformazione dei corpi sagomati 71, 73 sulla posizione del manufatto tubolare è chiaramente mostrato in Figg.7A-7F, dove la Fig.7A è una vista prospettica dei due corpi sagomati 71, 73 e le Figg. 7B-7F sono sezioni secondo piani ortogonali all'asse dell'organo tubolare 5A o 5B alle quote indicate con B, C, D, E, F in Fig.7A. In queste figure è mostrato con M il manufatto tubolare, limitatamente ad una sezione trasversale del bordo elastico del manufatto stesso. In Fig.7A il manufatto M è mostrato con il proprio bordo elastico ripiegato in quattro ed orientato ortogonalmente alle superfici Y71, Y73. Questo è uno dei possibili assetti in cui il manufatto può giungere dal tubo di convogliamento pneumatico 17. In generale, il manufatto M arriverà sempre ripiegato circa nello stesso modo, ma con un orientamento angolare qualsiasi attorno all'asse dell'organo tubolare.
Avanzando lungo i corpi sagomati 71, 73 secondo la freccia fM, il manufatto M urta le superfici X71 e X73 e viene forzato da queste a ruotare fino ad assumere un orientamento ruotato fino ad un massimo di 90° rispetto all'orientamento iniziale, cioè a disporsi parallelamente alle superfici Y71, Y73. Qualunque sia la posizione che il manufatto M assume quando arriva ad interferire con i corpi sagomati 71, 73, le superfici X71, X73 di questo ne provocano una eventuale rotazione fino a portare il manufatto stesso nella posizione finale indicata con MI o nella posizione ruotata di 180° rispetto a questa, cioè comunque parallelamente alle superfici Y71, Y73 come mostrato nelle Figg.7A-7F. Questo consente una facile apertura e quindi un facile rovesciamento dei manufatti tramite gli organi precedentemente descritti, come verrà chiarito in seguito.
Come visibile nelle Figg.6A e 6B ed in dettaglio anche in Fig.8A, che mostra l'estremità superiore di uno degli organi tubolari 5A, 5B, questi ultimi sono costituiti ciascuno da due elementi tubolari coassiali, rispettivamente interno ed esterno, contrassegnati con 5X e 5Y in Fig.8A. L'elemento tubolare 5X è scorrevoli per un breve tratto all'interno dell'elemento tubolare 5Y, che è supportato direttamente dal supporto 3. Una molla elicoidale di compressione 6 alloggiata in una intercapedine tra i due elementi tubolari 5X, 5Y tende a sollecitare l'elemento tubolare interno 5X verso l'alto, cioè a sporgere superiormente dall'elemento tubolare 5Y. I corpi sagomati 71, 73 (o più esattamente le porzioni 71C, 73C di essi) sono solidali all'elemento tubolare interno 5X del rispettivo organo tubolare 5A, 5B.
Tramite gli organi illustrati in Fig.8B e appresso descritti, l'elemento tubolare interno 5X può essere spinto verso il basso scorrendo all'interno dell'elemento tubolare 5Y vincendo la forza elastica della molla 6.
A tale scopo (vedasi Fig.8B), il tubo di convogliamento pneumatico 17 termina con una porzione telescopicamente allungabile 17C presentante un collare 17D. L'allungamento verso il basso della porzione 17C è comandato da una coppia di attuatori cilindro-pistone 18, uno dei quali è visibile in Fig.8B, mentre entrambi sono visibili in Figg.l, 1A, 2. Spostando verso il basso la porzione 17C, il collare 17D va ad appoggiare su un corrispondente collare 5Z solidale all'elemento tubolare interno 5X dell'organo tubolare 5A o 5B trovantesi temporaneamente nella prima stazione spingendo l’elemento tubolare 5X stesso verso il basso. Ciò provoca da un lato lo scorrimento telescopico dell'elemento tubolare interno 5X rispetto al-1'elemento tubolare esterno 5Y e dall'altro collega pneumaticamente il tubo di convogliamento pneumatico 17 all'organo tubolare 5A o 5B per consentire il trasferimento del manufatto, proveniente dalla macchina 2, dal tubo di convogliamento 17 all'organo tubolare 5A o 5B. La funzione dello scorrimento telescopico relativo tra gli elementi tubolari 5X, 5Y verrà chiarito quando verrà descritta la modalità con cui viene effettuato il rovesciamento del manufatto tubolare.
II funzionamento del dispositivo per ottenere il posizionamento del manufatto tubolare sull'organo tubolare 5A o 5B trovantesi nella prima stazione per predisporlo alla successiva chiusura della punta è il seguente.
Le operazioni descritte nel seguito vengono effettuate alternativamente sull'organo tubolare 5A e sull'organo tubolare 5B. Nel prosieguo si descriveranno le operazioni con riferimento all'organo tubolare 5A. Si supponga che l'organo tubolare che deve ricevere il manufatto tubolare M proveniente dalla macchina 2 sia l'organo 5A. L'attuatore 7 pone il supporto 3 in posizione angolare tale da disporre l'organo tubolare 5A nella posizione delle Figg. 1, 1A. L'attuatore 63 sposta verso l'alto il tubo di aspirazione 61 facendo penetrare le appendici 71A, 71B, 73A 73B ad esso solidali all'interno dell'organo tubolare 5A, per completare (insieme alle appendici 71C, 73C) i corpi sagomati 71, 73. La porzione telescopica 17D viene abbassata per collegare pneumaticamente il condotto 17 con l'interno dell'organo tubolare 5A.
Attraverso il tubo di aspirazione 61 vengono posti in depressione il condotto 19 (i mezzi di intercettazione 21 sono aperti), il tubo di convogliamento pneumatico 17 e l'organo tubolare 5A. Appena il manufatto in corso di tessitura sulla macchina 2 è stato completato, esso viene rilasciato dagli aghi e viene aspirato verso l'organo tubolare 5A. Esso è aperto sia lungo il bordo elastico che lungo la punta e avanza lungo il percorso pneumatico con il bordo elastico in avanti e la punta indietro.
La depressione all'interno del percorso pneumatico trascina il manufatto tubolare M fino a battuta contro la griglia 67 solidale al tubo di aspirazione 61. Grazie alla presenza dei corpi sagomati 71, 73 che costituiscono mezzi di guida e di orientamento, il manufatto che entra nell'organo tubolare 5A in una posizione qualsiasi, quando arriva a battuta contro la griglia 67 si trova disposto in una delle due posizioni schematicamente rappresentate nelle Figg. 9A e 9B, che rappresentano sezioni ortogonali all'asse dell'organo tubolare 5A eseguite all'altezza degli organi di presa 45A, 45B.
In anticipo rispetto all'arrivo del manufatto M gli organi di presa 45A, 45B si posizionano come mostrato in Figg. 9A e 9B: gli organi di presa contrapposti 45A sono tra loro più distanziati rispetto agli organi di presa contrapposti 45B. Gli organi 45A sono allineati nella direzione della dimensione maggiore del passaggio di sezione allungata definito dalle superfici Y71, Y73 nella parte inferiore dei corpi sagomati 71, 73, mentre gli organi 45B sono allineati nella direzione ortogonale a tale dimensione maggiore.
Poiché gli organi di presa 45A, 45B sono disposti direttamente al di sopra della griglia 67, essi vengono a trovarsi all'altezza a cui si posiziona il bordo elastico del calzino od altro manufatto tubolare proveniente dalla macchina da maglieria 2 e possono afferrare tale bordo per aprirlo e rovesciarlo sull'esterno dell'organo tubolare 5A con le operazioni descritte qui di seguito.
Quando il manufatto M ha raggiunto l'una o l'altra delle posizioni delle Figg. 9A, 9B, l'aspirazione attraverso il tubo di aspirazione 61 può essere interrotta e gli organi di presa contrapposti 45B vengono accostati tra loro e premuti contro il manufatto tubolare M, come mostrato in Fig.10. Raggiunta questa posizione, attraverso gli organi di presa 45B può essere attivata l'aspirazione in modo tale che essi afferrino in due zone confrapposte il bordo del manufatto tubolare. Allo stesso tempo, il tubo di aspirazione 61 può essere allontanato verso il basso dall'attuatore 63. In questo modo attorno agli organi di presa 45A, 45B viene lasciato uno spazio libero, detti organi di presa trovandosi al di sotto del bordo inferiore dell'organo tubolare 5A.
Il movimento di divaricamento degli organi di presa 45B comandato dai rispettivi attuatori 39 consente così di allargare il manufatto tubolare M che assume, nella zona sporgente dall'imboccatura inferiore dell'organo tubolare 5A, la posizione di Fig.ll.
Successivamente, gli organi di presa 45A vengono tra loro avvicinati e premuti contro il bordo del manufatto tubolare M nella zona compresa tra i due organi di presa 45B, come mostrato in Fig.12. Una volta che il manufatto tubolare M è premuto tra le due superfici frontali degli organi di presa 45A, questi ultimi vengono attivati, generando al loro interno una aspirazione che impegna il manufatto tubolare agli organi stessi. Il successivo movimento di divaricazione degli organi di presa 45A provoca l'apertura completa del manufatto M, che assume la p<?-sizione di Fig.13.
In Fig. 14 è mostrata una sezione longitudinale dell'organo tubolare 5A durante la fase di apertura del bordo elastico del manufatto M. Con MB è indicato il bordo elastico del manufatto e con MP la punta, ovvero il bordo destinato a formare la punta chiusa del manufatto stesso dopo la chiusura nella seconda stazione del dispositivo 1. Le successive Figg.15 a 20 mostrano nella stessa sezione longitudinale le operazioni di rovesciamento del manufatto tubolare M sull'esterno dell'organo tubolare 5A.
In Fig.15 all'interno del bordo MB aperto del manufatto tubolare M sono stati introdotti gli steli 51 che provvedono a trattenere il bordo stesso dopo che gli organi di presa sono stati disattivati ed il tessuto del bordo MB non aderisce più ad essi. Gli attuatori 39 provocano la divaricazione degli steli 51 come mostrato dalle frecce di Fig.15, fino a raggiungere la posizione di Fig.16. Qui i quattro steli 51 (due soli dei quali sono visibili nella sezione) si trovano in una posizione così divaricata da aver disposto il bordo MB del manufatto M all'esterno dell'ingombro dell’imboccatura dell'organo tubolare 5A. Non si esclude che le operazioni di apertura e di divaricazione vengano eseguite da mezzi diversi, ad esempio da una unica serie di organi di presa anche di tipo meccanico. Peraltro, la disposizione descritta è particolarmente affidabile in quanto evita il danneggiamento accidentale del tessuto formante il manufatto.
Come visibile nelle Figg.14 e 15, durante la fase di apertura del bordo MB del manufatto M l'elemento tubolare interno 5X è in posizione retratta, cioè è stato fatto risalire lungo l'elemento tubolare 5Y. Ciò è ottenuto riportando verso l'alto il collare 17D e la porzione 17C del tubo di convogliamento pneumatico 17 (Fig.8B). Viceversa, in Fig.16 l'elemento tubolare interno 5X è nuovamente spinto nella sua posizione inferiore, cioè con 1'imboccatura allineata all'imboccatura dell'elemento tubolare esterno 5Y. Questo movimento modifica la posizione delle appendici 71C, 73C solidali all'elemento tubolare 5X rispetto all'imboccatura inferiore dell'organo tubolare 5A.
Un movimento di traslazione verso l'alto secondo la freccia f31 della struttura anulare 31 su cui sono portati gli steli 51 provoca un rovesciamento del bordo elastico MB del manufatto M all'esterno dell'organo tubolare 5A, come mostrato nelle Figg. 17 e 18. Gli steli 51 vengono retratti.
Una volta che il bordo MB del manufatto M è stato rovesciato sull'esterno dell'organo tubolare 5A, i pressori radiali vengono premuti contro il bordo stesso e la struttura 31 che porta anche detti pressori radiali viene ulteriormente traslata verso l'alto (vedasi Figg.19, 20). In questo movimento i pressori radiali 35 trascinano il manufatto tubolare M rovesciandolo dall'interno all'esterno dell'organo tubolare 5A, fino a portare anche il bordo MP formato dai bordi della punta da chiudere all'esterno dell'organo tubolare stesso. In caso di manufatti lunghi può essere necessaria più di una corsa della struttura 31, la quale può essere riportata verso il basso con i pressori radiali 35 divaricati e nuovamente verso l'alto con i pressori radiali 35 chiusi sull'organo tubolare 5A.
Quando il bordo MP destinato a formare la punta chiusa è stato portato all'esterno dell'organo tubolare 5A, cioè quando tutto il manufatto M è stato rovesciato ed è esterno all'organo tubolare stesso, vengono effettuati il sollevamento, la rotazione di 180° ed il successivo abbassamento del supporto 3 che porta l'organo tubolare 5A nella seconda stazione per la chiusura della punta.
Preliminarmente può essere necessaria una operazione di allineamento del bordo MP che deve essere portato parallelo al bordo di imboccatura dell'organo tubolare 5A. Questa operazione può essere effettuata nella prima o nella seconda stazione ed è illustrata nelle Figg. 21A-21D: in Fig.21A il manufatto M è interamente rovesciato sull'esterno dell'organo tubolare 5A ed il bordo MP destinato a formare la punta chiusa è disposto in modo casuale ed irregolare in posizione arretrata rispetto al bordo terminale dell'organo tubolare 5A. I pressori radiali 35 vengono portati in corrispondenza della zona terminale dell'organo tubolare, al di sotto del bordo MP ed accostati alla superficie esterna dell'organo tubolare stesso. Quindi vengono sollevati fino ad incontrare il bordo MP ed a far scorrere il bordo stesso verso l'alto, per un tratto sufficiente a garantire che il bordo MP sia appoggiato su tutti i pressori 35 (Fig.21B). In questo modo il bordo MP è circa allineato su una circonferenza ideale tangente superiormente ai pressori radiali 35. A questo punto i pressori 35 vengono divaricati e traslati ulteriormente verso l'alto per portarsi ad una altezza immediatamente superiore al bordo MP (Fig.21C) e richiusi per premere sul manufatto tubolare M. Nella fase successiva i pressori chiusi vengono abbassati fino a portare il bordo MP allineato con il bordo terminale inferiore dell'organo tubolare 5A, nell'assetto di Fig.21D. Il processo può essere controllato ad esempio tramite sensori ottici, non mostrati. In Fig.21D il bordo MP è allineato su un piano ortogonale all'asse dell'organo tubolare e contenente il bordo inferiore dell'organo tubolare 5A. Tutto questo procedimento di allineamento del bordo MP potrebbe essere effettuato anche nella seconda stazione con pressori radiali analoghi ivi previsti per altre funzioni e descritti in seguito.
In Fig.22 è mostrata una sezione longitudinale dell'organo tubolare 5A dopo l'operazione di rovesciamento del manufatto e di allineamento del bordo MP dello stesso, prima della rotazione di 180° del supporto 3 che trasferisce l'organo tubolare 5A nella seconda stazione.
Le Figg.23 a 27 mostrano le operazioni di tensionamento del manufatto tubolare, che avvengono nella seconda stazione, prima della chiusura della punta.
Nella seconda stazione è disposta una struttura anulare 81 analoga alla struttura 31 e portata su una slitta 83 mobile lungo una guida 85 verticale (vedasi Figg. 1-2). La struttura anulare 81 presenta pressori radiali 87 azionati da attuatori 89, analoghi ai pressori radiali 35 ed ai relativi attuatori 37. La struttura anulare 81 con i pressori radiali su di essa supportati è mobile angolarmente attorno al proprio asse, coincidente con l'asse dell'organo tubolare 5A o 5B trovatensi temporaneamente nella seconda stazione. Il movimento angolare è impartito da un attuatore 90 (Figg.1-2).
In questo modo portando i pressori radiali 87 a premere contro l'esterno del manufatto tubolare M è possibile posizionare angolarmente il bordo MP del manufatto rispetto all'organo tubolare 5A per portare i due lembi che devono essere tra loro uniti e formare la punta chiusa in allineamento con due fessure od intagli 5D diametralmente opposti realizzati lungo la zona terminale dell'elemento tubolare esterno 5Y a partire dal bordo di questo e visibili in particolare nella Fig.25. Se l’organo tubolare 5A è fisso angolarmente rispetto al supporto 3 o comunque se la sua posizione angolare è nota, la posizione angolare delle fessure 5D è conosciuta a priori e con una fotocellula od altro sensore ottico 91 (mostrato in Fig.25) è possibile individuare la posizione angolare corretta del manufatto tubolare M, ad esempio tramite una marcatura ottenuta con un filo di colore opportuno in fase di tessitura. Questa operazione di orientamento angolare del manufatto tubolare rispetto all'organo tubolare su cui il manufatto è investito può essere effettuata anche nella prima stazione, anziché nella seconda. Inoltre, essa può essere effettuata anche facendo ruotare l'organo tubolare e mantenendo il manufatto angolarmente fermo tramite i pressori radiali. In generale, l'orientamento angolare è ottenuto, quindi, per movimento angolare reciproco del manufatto rispetto all'organo tubolare, dove l'elemento fisso può essere indifferentemente l'uno o l'altro.
Una volta effettuato l'allineamento angolare del manufatto tubolare M (Figg.23, 24) o durante tale operazione, due staffe 13A facenti parte dei mezzi di tensionamento 13 possono essere introdotte dal basso all'interno dell'organo tubolare (Figg.24, 25). Terminato il posizionamento angolare, le staffe 13A possono essere divaricate (Fig. 26) fuoriuscendo radialmente dall'organo tubolare 5A attraverso le fessure diametralmente opposte 5D, per tensionare il bordo MP del manufatto come mostrato in Fig.26. Un successivo movimento verso il basso delle staffe 13A porta il bordo tensionato al di sotto del bordo inferiore dell'organo tubolare, in una zona in cui avviene la cucitura tramite la cucitrice 15 od altri mezzi idonei, corredati ad esempio di una ghigliottina entro cui penetra il tessuto del bordo MP. La chiusura avviene in modo di per sé conosciuto e non viene descritta in questa sede.
Una volta effettuata la chiusura della punta, il manufatto M può essere rovesciato nuovamente, penetrando all'interno dell'organo tubolare 5A, ed allontanato. Questa operazione avviene ancora tramite i pressori radiali.
Nell'esempio illustrato, poiché il tubo di convogliamento pneumatico 17 è unico e serve sia all'alimentazione dei nuovi manufatti da chiudere, sia all'allontanamento dei manufatti chiusi, il secondo rovesciamento e l'allontanamento del manufatto tubolare avvengono nella prima stazione, dove l'organo tubolare 5A viene riportato con una nuova rotazione di 180° del supporto 3. Sono quindi in questo caso i pressori radiali 35 che effettuano il secondo rovesciamento, mentre all'interno dell'organo tubolare 5A viene generata una aspirazione verso l'alto. In Fig. 28 è mostrata la fase iniziale del secondo rovesciamento, che viene ottenuto con una o più corse alternate dei pressori radiali 35, fino a che il bordo elastico MB viene risucchiato all'interno dell'organo tubolare 5A.
Non si esclude la possibilità di disporre mezzi di scarico del manufatto chiuso nella seconda stazione. Ad esempio, può essere previsto un condotto aspirante analogo al tubo di convogliamento 17, ma disposto al di sopra dei mezzi di tensionamento ed in asse con l'organo tubolare 5A o 5B che si trova temporaneamente nella seconda stazione. In questo caso il secondo rovesciamento del manufatto tubolare dopo la chiusura della punta avviene nella seconda stazione per mezzo dei pressori radiali 87.
Naturalmente in questa ipotesi sarà diversa la distribuzione delle varie fasi tra le due stazioni. In ogni caso, si deve comprendere che le operazioni di apertura del bordo elastico MB e di chiusura della punta MP devono avvenire necessariamente in due stazioni diverse, cioè rispettivamente nella prima e nella seconda stazione. Le restanti operazioni, invece, possono essere attuate nell'una o nell'altra delle due stazioni e distribuite a seconda della necessità e della scelta dell'operatore, sempre in funzione dell'esigenza di ridurre al minimo il tempo complessivamente necessario alla chiusura della punta. In particolare, l'orientamento angolare del manufatto (Figg.23, 24) possono avvenire nella prima stazione, nel qual caso sarà prevista la mobilità angolare della struttura anulare 31. L'allineamento del bordo MP (Figg.21A-2lD) potrebbe in teoria essere effettuato tramite i pressori radiali 87 nella seconda stazione. Come accennato, il secondo rovesciamento e lo scarico potrebbero avvenire nella seconda stazione.
Le Figg.29 e 30 mostrano, in due sezioni analoghe alle sezioni di Figg.6A e 6B, una variante di realizzazione del dispositivo. Numeri uguali indicano parti uguali o corrispondenti a quelle delle Figg. 6A, 6B. Questa seconda forma di realizzazione si differenzia dalla precedente per la diversa conformazione assunta dai mezzi di guida e di orientamento del manufatto a monte dei mezzi di presa. In questo caso la porzione terminale (inferiore) degli organi tubolari 5A, 5B è realizzata con una superficie interna tronco-conica 101 che guida il bordo elastico MB del manufatto tubolare verso quattro superfici cilindriche 103 disposte in corrispondenza degli organi di presa 45A, 45B. In questo modo il bordo del manufatto tubolare si restringe attorno all'asse dell'organo tubolare e viene afferrato dagli organi di presa. La soluzione è meno vantaggiosa della precedente, in quanto la posizione in cui si dispone il bordo del manufatto tubolare non è determinata e possono essere necessari più movimenti ripetuti degli organi di presa 45A, 45B per effettuarne 1'apertura.
La seconda forma di attuazione differisce dalla precedente anche in quanto nella prima forma di attuazione viene previsto un collare 8 di riduzione della sezione di passaggio dell'organo tubolare 5A, 5B. Il collare presenta una sezione sagomata ad invito per facilitare il passaggio del manufatto tubolare. Esso evita l'urto del manufatto contro i corpi sagomati 71, 73 e restringendo il manufatto in arrivo lo predispone al successivo orientamento.
E' inteso che il disegno non mostra che forme di attuazione esemplificative dell'invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle allegate rivendicazioni ha il solo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni, e non limita l'ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (41)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo per aprire una estremità di un manufatto tubolare flessibile, in specie un manufatto tubolare a maglia, caratterizzato dal fatto di comprendere un organo tubolare entro cui vengono inseriti i manufatti; ad una estremità di uscita di detto organo tubolare, una pluralità di organi di presa mobili tra una prima posizione di accostamento ed una seconda posizione divaricata; e associati a detta estremità di uscita di detto organo tubolare mezzi di guida e di orientamento per guidare ed orientare il manufatto tubolare inserito in detto organo tubolare verso detti organi di presa.
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida e di orientamento comprendono due corpi sagomati contrapposti estendentisi da detta estremità di uscita verso l'interno del dell'organo tubolare, detti corpi sagomati contrapposti delimitando fra di loro un passaggio per detto manufatto.
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto passaggio presenta una sezione trasversale allungata.
  4. 4. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere quattro organi di presa disposti a 90° l'uno dall'altro attorno ad un asse.
  5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che due di detti organi di presa, tra loro contrapposti, sono allineati secondo una direzione sostanzialmente parallela alla dimensione maggiore della sezione trasversale di detto passaggio, e che gli altri due organi di presa, tra loro contrapposti, sono allineati secondo una direzione sostanzialmente ortogonale a detta dimensione maggiore.
  6. 6. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 2 a 5, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due corpi sagomati presenta una superficie di guida e di orientamento inclinata, rivolta verso la direzione di provenienza di detto manufatto, le superfici inclinate dei due corpi sagomati avendo inclinazioni opposte.
  7. 7. Dispositivo come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette superfici inclinate presenta una porzione sostanzialmente piana ed una porzione sostanzialmente elicoidale.
  8. 8. Dispositivo come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti due corpi sagomati presentano due superfici laterali piane delimitanti lateralmente detto passaggio a sezione trasversale allungata.
  9. 9. Dispositivo come da rivendicazione 7 od 8, caratterizzato dal fatto che dette pareti laterali piane di detti corpi sagomati sono sostanzialmente parallele l'una all'altra ed all'asse dell'organo tubolare.
  10. 10. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 2 a 9, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti corpi sagomati presenta una superficie laterale sostanzialmente cilindrica, di forma corrispondente alla forma della superficie interna dell'organo tubolare.
  11. 11. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni 2 a 10, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti due corpi sagomati è costituito da tre porzioni, due porzioni laterali solidali ad una unità mobile rispetto a detto organo tubolare, ed una porzione intermedia solidale a detto organo tubolare, detto organo tubolare e detta unità essendo reciprocamente mobili, per allontanare l'unità dalla estremità di uscita dell'organo tubolare.
  12. 12. Dispositivo come da rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta unità mobile presenta sedi per l'inserimento di detti organi di presa.
  13. 13. Dispositivo come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta unità mobile presenta due di dette sedi per gli organi di presa disposte fra le due porzioni ad essa solidali di ciascuno di detti due corpi sagomati, ciascuna di dette due sedi essendo delimitata inoltre dalla rispettiva porzione, solidale all'organo tubolare, del relativo corpo sagomato quando l'unità mobile si trova accostata alla estremità di uscita di detto organo tubolare.
  14. 14. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di presa sono portati da una struttura anulare circondante l'asse di detto organo tubolare e dotata di un movimento parallelo all'asse di quest'ultimo.
  15. 15. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi divaricatori per divaricare il bordo di detto manufatto tubolare.
  16. 16. Dispositivo come da rivendicazione 15, , caratterizzato dal fatto che detti mezzi divaricatori comprendono steli estendentisi in una direzione sostanzialmente parallela all'asse di detto organo tubolare.
  17. 17. Dispositivo come da rivendicazione 14 e 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi divaricatori sono portati da detta struttura anulare mobile.
  18. 18. Dispositivo come da rivendicazione 16 o 17, caratterizzato dal fatto di comprendere un numero di detti steli uguale al numero di detti organi di presa.
  19. 19. Dispositivo come da rivendicazione 16, 17 o 18, caratterizzato dal fatto che detti steli sono dotati di un movimento tra una prima posizione di reciproco accostamento ed una seconda posizione divaricata.
  20. 20. Dispositivo come da rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che il movimento di detti steli tra detta prima e detta seconda posizione avviene secondo una direzione sostanzialmente parallela al movimento di detti organi di presa tra le loro rispettive prima e seconda posizione.
  21. 21. Dispositivo come almeno da rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti organi di presa sono montati su cursori scorrevoli lungo guide solidali a detta struttura anulare mobile, detti cursori essendo azionati da rispetti attuatori.
  22. 22. Dispositivo come da rivendicazione 17 e 21, caratterizzato dal fatto che detti steli sono vincolati elasticamente a detti cursori.
  23. 23. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di presa sono azionati con movimenti almeno in parte tra loro sfalsati.
  24. 24. Dispositivo come da rivendicazione 4 e 23, caratterizzato dal fatto che detti organi di presa sono azionati comandando inizialmente una prima coppia costituita da due organi di presa contrapposti per afferrare il manufatto tubolare e divaricarlo e in ritardo rispetto al movimento di detta prima coppia, comandando il movimento della seconda coppia di organi di presa tra loro contrapposti per afferrare il manufatto tubolare e divaricarlo.
  25. 25. Dispositivo come da rivendicazione 19 e 24, caratterizzato dal fatto che detti steli vengono azionati in modo coordinato con lo spostamento di detta seconda coppia di organi di presa, per essere portati all'interno del manufatto trattenuto da detti organi di presa, e successivamente divaricati.
  26. 26. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti organi di presa sono organi aspiranti.
  27. 27. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo tubolare è collegabile ad un tubo di aspirazione la cui imboccatura si posiziona dalla parte opposta di detti organi di presa rispetto alla estremità di uscita di detto organo tubolare.
  28. 28. Dispositivo come da rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto di comprendere un mezzo di intercettazione del manufatto tubolare, tra gli organi di presa e l'imboccatura del tubo di aspirazione.
  29. 29. Dispositivo come da rivendicazione 11 e 27 o 11 e 28, caratterizzato dal fatto che detto tubo di aspirazione è collegato a detta unità mobile.
  30. 30. Dispositivo come almeno da rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta struttura anulare mobile portante detti organi di presa comprende pressori radiali atti a impegnare detto manufatto ed a farlo scorrere lungo 1'esterno di detto organo tubolare con un movimento di detta struttura anulare mobile rispetto a detto organo tubolare.
  31. 31. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere sensori per verificare 1'avvenuta presa del manufatto da parte di detti organi di presa.
  32. 32. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo tubolare è formato da due elementi tubolari inseriti l'uno dentro l'altro e assialmente mobili l'uno rispetto all'altro, almeno una parte di detti mezzi di guida e di orientamento essendo solidali all'elemento tubolare più interno.
  33. 33. Dispositivo come da rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che l'elemento tubolare più esterno presenta intagli sviluppantisi dal bordo della estremità di uscita parallelamente all'asse dell'organo tubolare.
  34. 34. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto all'interno di detto organo tubolare, a monte di detti mezzi di guida e di orientamento, rispetto al verso di avanzamento del manufatto tubolare, è disposto un collare di riduzione della sezione di passaggio dell'organo tubolare.
  35. 35. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida e di orientamento del manufatto tubolare presentano una superficie tronco-conica seguita da quattro superfici cilindriche, in corrispondenza di detti organi di presa.
  36. 36. Un metodo per aprire una estremità di un marnifatto tubolare flessibile, in specie un manufatto tubolare a maglie, comprendente le fasi di: convogliare pneumaticamente detto manufatto verso una estremità di un organo tubolare; orientare l'estremità di detto manufatto in una posizione predeterminata rispetto ad una pluralità di organi di presa; afferrare detto manufatto con detti organi di presa in corrispondenza della sua estremità da aprire; divaricare gli organi di presa aprendo detta estremità del manufatto.
  37. 37. Metodo come da rivendicazione 36, comprendente le fasi di: inserire nella estremità aperta di detto manufatto una pluralità di mezzi divaricatori; - tendere il manufatto in corrispondenza della sua estremità tramite detti mezzi divaricatori; rovesciare il bordo di estremità del manufatto tramite detto mezzi divaricatori sulla superficie esterna di detto organo tubolare.
  38. 38. Metodo come da rivendicazione 37 comprendente la fase di rovesciare 1<1 >intero manufatto portandolo sulla superficie esterna di detto organo tubolare.
  39. 39. Metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti 36 a 38, in cui detto bordo di estremità del manufatto viene orientato in modo da assumere un assetto circa ortogonale ad una prima direzione di allineamento reciproco di una prima coppia di detti organi di presa contrapposti, ed in cui una seconda coppia di organi di presa vengono disposti allineati e contrapposti lungo una seconda direzione, sostanzialmente ortogonale a detta prima direzione.
  40. 40. Metodo come da rivendicazione 39, in cui detto manufatto viene impegnato da detta prima coppia di organi di presa ed allargato lungo detta prima direzione, mentre gli organi di presa della seconda coppia vengono tenuti distanziati dal manufatto; ed in cui successivamente gli organi di presa della seconda coppia vengono accostati al manufatto, impegnano il manufatto e lo allargano lungo detta seconda direzione.
  41. 41. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 36 a 40, in cui detti organi di presa impegnano il manufatto pneumaticamente.
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