ITMO20090032A1 - Apparato per la preparazione di un carico pallettizzato - Google Patents

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ITMO20090032A1
ITMO20090032A1 IT000032A ITMO20090032A ITMO20090032A1 IT MO20090032 A1 ITMO20090032 A1 IT MO20090032A1 IT 000032 A IT000032 A IT 000032A IT MO20090032 A ITMO20090032 A IT MO20090032A IT MO20090032 A1 ITMO20090032 A1 IT MO20090032A1
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gripping
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IT000032A
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Andrea Avallone
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Sacmi Forni Spa
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Description

APPARATO PER LA PREPARAZIONE DI UN CARICO PALLETTIZZATO Background dell’invenzione
L’invenzione concerne un apparato per la preparazione di un carico pallettizzato, in particolare per la preparazione di un carico formato da un insieme ordinato di confezioni disposte su un pallet.
In modo specifico, ma non esclusivo, l’invenzione può essere utilizzata per disporre uno o più oggetti in modo ordinato su uno o più pallet e per rendere più stabili gli oggetti così disposti (cioà ̈ il carico pallettizzato). Tali oggetti possono comprendere, ad esempio, pacchi o confezioni di articoli (ad esempio materiali da costruzione lastriformi, piastrelle ceramiche e simili).
È noto un apparato di pallettizzazione dotato di un organo di presa in grado di afferrare un oggetto e di compiere spostamenti lungo tre assi cartesiani.
Tale apparato noto potrebbe essere utilizzato, in particolare, per disporre pacchi di articoli piatti, ad esempio piastrelle ceramiche, (ciascun pacco potendo essere formato ad esempio da uno o più articoli piatti disposti con facce piane affacciate l’una all’altra) ordinatamente su uno o più pallet, ad esempio in modo selettivo collocando gli oggetti (pacchi/confezioni) dello stesso tipo sullo stesso pallet (la scelta può essere fatta, ad esempio, in base alla qualità o al tipo degli articoli). Di norma i pacchi di articoli piatti vengono appoggiati di taglio, disposti cioà ̈ con la faccia piana degli articoli (piastrelle) in verticale, ovverosia utilizzando un bordo del pacco come base di appoggio.
Questa disposizione à ̈ utile per ridurre il rischio di possibili rotture o danneggiamenti agli articoli piatti (piastrelle) durante il loro trasporto. In genere i pacchi vengono infatti trasportati dall’apparato di pallettizzazione ad un magazzino o altro luogo, ad una certa distanza dall’apparato stesso, ove il carico pallettizzato potrà poi essere avvolto e protetto da un cappuccio di film (termo)retraibile.
Uno degli inconvenienti della tecnica nota sopra illustrata consiste nel fatto che il carico composto dai pacchi disposti sul pallet può risultare instabile (ad esempio può avvenire una apertura a ventaglio dei pacchi disposti sul lato superiore del carico), specialmente nella fase di trasporto (eseguito ad esempio mediante carrello elevatore a forche condotto da operatore oppure guidato automaticamente e privo di operatore) verso il magazzino e/o la macchina incappucciatrice. Tale instabilità può provocare la perdita di una parte del carico e/o la necessità di una particolare attenzione da parte dell’operatore che manovra il veicolo trasportatore del carico.
Sommario dell’invenzione
Uno scopo dell’invenzione à ̈ di migliorare la stabilità di un carico pallettizzato.
Un altro scopo à ̈ di rendere disponibile un apparato costruttivamente semplice ed economico per la preparazione di un carico pallettizzato.
Un vantaggio à ̈ di fornire un apparato in grado di preparare un carico pallettizzato che possa essere allontanato in sicurezza con rapidità e semplicità dalla zona di preparazione.
Un altro vantaggio à ̈ di rendere più semplici, rapide e sicure le operazioni di pallettizzazione e di successiva evacuazione di un carico pallettizzato dalla rispettiva stazione di pallettizzazione.
Tali scopi e vantaggi ed altri ancora sono tutti raggiunti dall’apparato secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano almeno un esempio, non limitativo, di attuazione.
La figura 1 mostra un apparato per la preparazione di un carico pallettizzato.
La figura 1A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 1.
La figura 2 mostra l’apparato di figura 1 in una diversa configurazione operativa.
La figura 2A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 2.
Le figure 3 e 4 mostrano l’apparato di figura 2 in due diverse configurazioni operative.
La figura 4A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 4.
Le figure 5 e 6 mostrano l’apparato di figura 4 in due diverse configurazioni operative.
La figura 6A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 6.
La figura 7 mostra l’apparato di figura 6 in una diversa configurazione operativa.
La figura 7A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 7.
Le figure da 8 a 10 mostrano l’apparato di figura 7 in tre diverse configurazioni operative.
La figura 10A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 10.
La figura 11 mostra l’apparato di figura 10 in una diversa configurazione operativa.
La figura 11A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 11.
La figura 12 mostra l’apparato di figura 11 in una diversa configurazione operativa.
La figura 12A Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 12.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle figure 1 e 1A, con 1 Ã ̈ stato indicato nel suo complesso un apparato per la preparazione di un carico pallettizzato.
L’apparato 1 à ̈ strutturato e dimensionato in modo da consentire l’approntamento e/o la definizione di una zona di lavoro 2 configurata per ricevere almeno un pallet 3 sul quale sia possibile disporre uno o più oggetti in modo ordinato per formare un carico pallettizzato 4. Nel caso specifico à ̈ illustrato un solo pallet 3 sul quale à ̈ già stato predisposto un carico (costituito ad esempio da un insieme di pacchi/confezioni o qualsiasi altro oggetto od insieme di oggetti da pallettizzare) utilizzando, in modo sostanzialmente noto e qui non descritto, lo stesso apparato 1 ora illustrato.
L’apparato 1 permette la predisposizione nella zona di lavoro 2 di un altro pallet o di altri pallet disposti a fianco del pallet 3 illustrato in modo che nella zona di lavoro 2 vengano definite due o più stazioni di pallettizzazione disposte in fila l’una a fianco dell’altra lungo una certa direzione di allineamento di stazioni. L’apparato 1 consente di caricare gli oggetti da pallettizzare sui vari pallet nelle varie stazioni di pallettizzazione, in modo sostanzialmente noto e qui non descritto in maggior dettaglio. Quanto verrà detto nel prosieguo con riferimento ad una stazione di pallettizzazione potrà valere analogamente per le altre stazioni a fianco della stazione illustrata.
L’apparato 1 comprende una prima guida 5 disposta a fianco della zona di lavoro 2. La prima guida 5 si può estendere, opzionalmente, lungo una direzione rettilinea, come nell’esempio illustrato. La prima guida 5 si può estendere, ad esempio, lungo una direzione parallela alla direzione di allineamento delle varie stazioni di pallettizzazione. In modo particolare la prima guida 5 può essere configurata per definire una prima direzione di movimentazione (ad esempio di scorrimento). Tale prima direzione di movimentazione può essere, ad esempio, orizzontale (come nell’esempio illustrato). La prima guida 5 può comprendere, come nel caso specifico, almeno due rotaie 6 di scorrimento parallele e distanziate fra loro. La prima guida 5 potrebbe comprendere altri tipi, noti, di guide per la movimentazione di elementi di supporto, ad esempio altri tipi di guide lineari, in particolare lineare orizzontale, in modo specifico del tipo a scorrimento. La prima guida 5 può essere, opzionalmente, configurata per essere disposta sul pavimento o ad una quota leggermente sopraelevata rispetto al pavimento. La prima guida 5 potrebbe essere disposta ad una quota sostanzialmente uguale alla quota che ha il pallet 3 o il carico pallettizzato collocato nella zona di lavoro 2 (stazione di pallettizzazione). La prima guida 5 potrebbe essere disposta ad una quota inferiore alla sommità o al baricentro del carico pallettizzato. La prima guida 5 può definire, come nel caso specifico, un piano di appoggio e di movimentazione sostanzialmente orizzontale (disposto a fianco della zona di lavoro 2). La prima guida 5 potrebbe essere sostanzialmente parallela alla direzione di allineamento della eventuale pluralità di stazioni di pallettizzazione e si estende in lunghezza in modo da consentire il raggiungimento di tutte le suddette stazioni di pallettizzazione.
L’apparato 1 comprende un telaio 7 esteso in altezza. Il telaio 7 à ̈ accoppiato alla prima guida 5 con possibilità di movimentazione lungo la prima direzione di movimentazione (scorrimento). Il telaio 7 può comprendere, opzionalmente, una struttura del tipo a portale, come nel caso specifico. Il telaio 7 può comprendere due o più montanti estesi verticalmente ed aventi ciascuno un’estremità superiore collegata ad una traversa superiore estesa in lunghezza in direzione trasversale (perpendicolare) alla direzione di movimentazione della prima guida 5. Il telaio 7 può comprendere, ad esempio, almeno tre o quattro (nel caso specifico qui illustrato sono quattro) montanti. Il telaio 7 può comprendere, come in questo esempio, una pluralità di montanti costituiti almeno in parte da aste tubolari. Il telaio 7 può comprendere, come in questo esempio, due primi montanti estesi in verticale ed associati inferiormente ad una prima porzione di prima guida (una delle rotaie 6) disposta in prossimità della zona di lavoro 2. Il telaio 7 può comprendere, ad esempio, uno o due secondi montanti estesi in verticale ed associati inferiormente ad una seconda porzione di prima guida (l’altra rotaia 6) disposta distanziata dalla zona di lavoro 2. I primi montanti (più vicini alla zona di lavoro 2) possono essere disposti, ad esempio, obliquamente a V rovesciata (divaricati verso il basso). I secondi montanti (più lontani dalla zona di lavoro 2) possono essere disposti, ad esempio, obliquamente a V (divaricati verso l’alto). I primi montanti possono essere disposti affiancati l’uno all’altro ad una certa distanza reciproca per dare luogo ad uno spazio libero intermedio ove può manovrare un organo di presa 8 o testa di presa (come sarà meglio chiarito nel prosieguo). I primi montanti possono avere, ciascuno, un’estremità inferiore opzionalmente solidale con un elemento mobile di accoppiamento 9 (carrello) accoppiato alla prima porzione della prima guida 5. I secondi montanti possono avere, ciascuno, un’estremità inferiore opzionalmente solidale con un ulteriore elemento mobile di accoppiamento 10 (carrello) accoppiato alla seconda porzione della prima guida. I primi montanti e i secondi montanti possono essere opzionalmente collegati fra loro da una o più traverse intermedie disposte inferiormente ad una traversa superiore.
L’apparato 1 può comprendere una seconda guida 11 portata dal telaio 7. La seconda guida 11 può definire opzionalmente almeno una seconda direzione di movimentazione disposta trasversalmente (in modo specifico perpendicolarmente) alla prima direzione di movimentazione definita dalla prima guida 5. La seconda direzione di movimentazione potrebbe essere, come nella fattispecie, orizzontale. La seconda direzione di movimentazione à ̈ opzionalmente disposta superiormente alla prima direzione di movimentazione. La seconda guida 11 può essere configurata, come nell’esempio illustrato, in modo da avere almeno una propria porzione che si estende sopra la verticale di almeno una parte della zona di lavoro 2. In particolare la seconda guida 11 può sporgere a sbalzo dal telaio 7 (in particolare dalla struttura a portale del telaio stesso) per poter essere disposta superiormente ad almeno una parte della zona di lavoro 2. La seconda guida 11 può comprendere, ad esempio, una guida (lineare) di scorrimento. La seconda guida 11 può essere associata ad una traversa superiore di una struttura a portale del telaio 7 che può sporgere a sbalzo lateralmente. La seconda guida 11 può essere disposta in una zona superiore del telaio 7.
L’apparato 1 può comprendere opzionalmente un primo supporto 12 (carrello) accoppiato alla seconda guida 11 con possibilità di movimentazione (scorrimento) lungo la seconda direzione di movimentazione. Il primo supporto 12 à ̈ opzionalmente configurato per essere almeno in parte mobile ad una quota superiore rispetto alla prima guida 5 e/o alla zona di lavoro 2. Il primo supporto 12 à ̈ opzionalmente configurato per essere almeno in parte mobile sopra la verticale di almeno una parte della zona di lavoro 2. Il primo supporto 12 à ̈, in particolare, accoppiato, con possibilità di movimento (lineare), ad un prolungamento della traversa superiore del telaio 7 che sporge a sbalzo sopra almeno una parte della zona di lavoro 2.
L’apparato 1 può comprendere una terza guida 13 portata dal primo supporto 12. La terza guida 13 definisce opzionalmente una terza direzione di movimentazione trasversale sia alla prima, sia alla seconda direzione di movimentazione. La terza direzione di movimentazione si può estendere almeno in parte in direzione verticale. Nel caso specifico la terza direzione di movimentazione à ̈ verticale. La terza guida 13 può comprendere opzionalmente una guida lineare. La terza guida 13 può comprendere una guida del tipo a scorrimento o altro tipo di guida di tipo noto.
L’apparato 1 può comprendere un secondo supporto 14 accoppiato alla terza guida 13 con possibilità di movimentazione lungo la terza direzione di movimentazione. Il secondo supporto 14 può comprendere, come nel caso specifico, un elemento allungato esteso in lunghezza nella terza direzione di movimentazione. Come nel caso specifico il secondo supporto 14 potrebbe comprendere un elemento (profilato) accoppiato con la terza guida 13 con possibilità di scorrimento assiale in una direzione sostanzialmente verticale.
L’apparato 1 comprende l’organo di presa 8 che à ̈ portato opzionalmente dal secondo supporto 14, in particolare da un’estremità inferiore del secondo supporto 14. L’organo di presa 8 à ̈ configurato per prendere un oggetto (ad esempio un pacco/confezione di piastrelle ceramiche o altri articoli piatti o qualsiasi altro oggetto da pallettizzare) che può essere stato posizionato, in particolare, in una zona di prelievo situata accanto all’apparato 1 (zona di prelievo che sarà raggiungibile dall’organo di presa 8 mediante la movimentazione di uno o più degli elementi mobili appena descritti), e per rilasciare l’oggetto prelevato dietro comando in una zona prestabilita (ad esempio sopra il pallet) secondo una predeterminata disposizione, così come reso possibile anche in virtù della movimentazione di uno o più degli elementi mobili appena descritti, oltre che eventualmente anche dal fatto che l’organo di presa 8 stesso à ̈ dotato della possibilità di una movimentazione rispetto al secondo supporto 14 (ad esempio di una rotazione attorno ad un asse di rotazione che potrebbe essere verticale e potrebbe coincidere con la terza direzione di movimentazione). L’organo di presa 8 in effetti potrebbe essere dotato, come nel caso specifico, della possibilità di ruotare, dietro comando di appropriati mezzi di azionamento, attorno ad un asse di rotazione avente almeno una componente di direzione disposta verticalmente.
L’apparato 1 comprende dei mezzi di azionamento che azionano la movimentazione dei vari elementi mobili sopra descritti. Tali mezzi di azionamento possono comprendere, ad esempio, uno o più motori che provvedono alla movimentazione del telaio 7 lungo la prima guida 5, uno o più motori che provvedono alla movimentazione del primo supporto 12 sulla seconda guida 11, uno o più motori che provvedono alla movimentazione del secondo supporto 14 sulla terza guida 13, uno o più motori che provvedono alla movimentazione (rotazione) dell’organo di presa 8, uno o più motori che provvedono allo spostamento dell’organo di presa 8 fra la posizione di presa/aggancio e quella di rilascio.
L’apparato 1 comprende inoltre un equipaggio mobile 15 che a sua volta può comprendere, come nel caso specifico illustrato, un carrello mobile 16 (scorrevole) su una quarta guida 17 portata, opzionalmente, dal telaio 7. L’equipaggio 15 può essere in particolare mobile sostanzialmente in una zona inferiore del telaio 7, disposta ad esempio in prossimità delle estremità inferiori dei montanti. In particolare l’equipaggio 15 può essere mobile all’interno di una zona disposta inferiormente alla seconda guida 11. L’equipaggio 15 à ̈ mobile in una zona disposta a fianco della zona di lavoro 2. La zona di mobilità dell’equipaggio mobile potrebbe essere eventualmente disposta superiormente alla prima guida 5. In particolare l’equipaggio mobile 15 può alloggiare (ad esempio durante le usuali operazioni di pallettizzazione dell’apparato) opzionalmente ai piedi del telaio 7 dell’apparato. Come nel caso specifico, l’equipaggio mobile 15 può essere movimentato, dietro comando, nello spazio compreso fra i due suddetti primi montanti del telaio 7 (ad esempio la quarta guida 17 potrebbe estendersi sostanzialmente per tutta o la maggior parte della distanza fra le estremità inferiori dei primi montanti). In particolare l’equipaggio mobile 15 potrebbe essere dotato della possibilità di movimentazione (dietro comando) in almeno una direzione di moto (ad esempio orizzontale) sostanzialmente trasversale (ad esempio perpendicolare) alla seconda direzione di movimentazione e/o parallela, o pressoché parallela (con almeno una componente diretta parallelamente) alla prima direzione di movimentazione e/o trasversale (ad esempio perpendicolare) alla terza direzione di movimentazione.
L’equipaggio mobile 15 può comprendere, come nel caso illustrato, almeno un elemento di supporto 18 configurato per supportare almeno una bobina 19 di un film estensibile (ad esempio in polietilene o del tipo normalmente impiegato per l’avvolgimento di corpi/pacchi da imballare). La bobina 19 à ̈ vincolata con la possibilità di libera rotazione su se stessa per consentire lo srotolamento del film estensibile. Invece del film estensibile à ̈ possibile utilizzare un qualunque altro tipo di nastro flessibile, del tipo impiegato ad esempio nell’imballaggio di oggetti. Tale elemento di supporto 18 può essere montato in modo amovibile sull’equipaggio mobile 15 (ad esempio sul carrello 16) che a questo scopo può comprendere una sede 23 predisposta per l’accoppiamento amovibile (ad esempio ad incastro) dell’elemento di supporto 18 della bobina. L’equipaggio mobile 15 può comprendere, opzionalmente, un freno operativamente associato alla bobina 19. Il freno può essere accoppiato o montato sull’elemento di supporto 18 (come nell’esempio qui descritto). Il freno à ̈ opzionalmente configurato per poter operare sulla bobina 19 anche quando questa potrà essere allontanata dall’equipaggio mobile 15 (in particolare quando essa sarà prelevata dall’organo di presa 8 per l’avvolgimento del carico pallettizzato 4, come sarà meglio spiegato in seguito).
L’equipaggio mobile 15 può comprendere, opzionalmente, un dispositivo di fissaggio 20 per il fissaggio (ad esempio mediante saldatura) del film estensibile. Il dispositivo di fissaggio 20 può comprendere opzionalmente un qualunque tipo noto di dispositivo saldatore, in particolare per saldare un film in materiale plastico, quale ad esempio un film estensibile. Il dispositivo di fissaggio 20 potrebbe operare, ad esempio, per termosaldatura, o per incollaggio, o mediante l’applicazione di organi di fissaggio, eccetera. Il dispositivo di fissaggio 20 può essere accoppiato, opzionalmente, al carrello mobile 16 (come nell’esempio illustrato) oppure all’elemento di supporto 18 della bobina. Come nel caso specifico qui illustrato, il dispositivo di fissaggio 20 potrebbe essere dotato della possibilità di compiere un movimento (ad esempio un movimento in una direzione trasversale o perpendicolare alla prima direzione di movimentazione e/o un movimento lineare e/o orizzontale e/o un movimento di scorrimento) fra una posizione di riposo, in cui à ̈ più lontano dalla zona di lavoro 2, e una posizione di lavoro, in cui à ̈ più vicino alla zona di lavoro 2 (in particolare si potrebbe estendere verso la zona di lavoro 2, ad esempio in una direzione almeno in parte orizzontale, per poter operare sul film estensibile in prossimità del carico pallettizzato 4). In particolare il dispositivo di fissaggio 20 potrebbe essere montato su un elemento mobile 21 (slitta) dotato della possibilità di movimento in una quinta direzione di movimentazione sostanzialmente trasversale alla prima e/o alla quarta direzione di movimentazione. L’equipaggio 15 (in particolare il carrello 16) potrebbe essere dotato di una quinta guida, ad esempio lineare, per l’accoppiamento, ad esempio di scorrimento, con l’elemento mobile 21 per consentirne il moto lungo la quinta direzione di movimentazione.
L’equipaggio mobile 15 potrebbe essere dotato di un dispositivo di presa/aggancio 22 per la presa/aggancio di un lembo del film estensibile. Tale dispositivo di presa/aggancio 22 potrebbe comprendere una o più pinze dotate della possibilità di aprirsi e chiudersi dietro comando per pinzare un lembo del film estensibile. Il dispositivo di presa/aggancio 22 dà luogo in sostanza a dei mezzi di bloccaggio configurati per bloccare un lembo (di estremità) del film estensibile durante il suo svolgimento attorno al carico pallettizzato 4. Il dispositivo di presa 22 comprende, nel caso specifico qui illustrato, una pinza inferiore, che può essere dotata opzionalmente di due ganasce mobili (ad esempio rivolte verso l’alto) dotate di un movimento in reciproco avvicinamento ed allontanamento (ad esempio un movimento in una direzione di pinzamento orizzontale). La pinza inferiore à ̈ configurata per pinzare il lembo di estremità inferiore del film estensibile o nastro flessibile di imballaggio.
Di seguito viene descritto il funzionamento dell’apparato a partire dalla configurazione di figura 1, in cui gli oggetti sono stati già caricati in modo ordinato sul pallet. Il carico pallettizzato 4, prima di essere allontanato dalla stazione di pallettizzazione, verrà quindi ora avvolto attorno al proprio bordo superiore dal film estensibile, per migliorarne la stabilità, secondo la procedura seguente. Al termine delle precedenti operazioni (note e qui non illustrate) di carico degli oggetti sul pallet per formare il carico pallettizzato 4, l’equipaggio mobile 15 si trova nella configurazione di riposo di figura 1 in cui non interferisce con le operazioni dell’organo o testa di presa 8 del pallettizzatore. Nella configurazione di riposo l’equipaggio 15 à ̈ posizionato ad un estremo della sua corsa lungo la quarta direzione di movimentazione (accanto ad un primo montante). Il dispositivo di presa/aggancio 22 si trova nella configurazione chiusa di presa in cui à ̈ operativamente associato ad un lembo di estremità del film estensibile (nella stessa posizione in cui si era trovato nel ciclo di lavoro precedente e si troverà in seguito al termine del ciclo di lavoro successivo, ovverosia alla fine delle operazioni di avvolgimento del film attorno al carico pallettizzato, come illustrato in figura 12).
Come detto, in posizione di riposo l’intero equipaggio 15 sarà tutto su un estremo della guida (posizione di riposo), in modo da non interferire durante il funzionamento del pallettizzatore. Il lembo di partenza per lo svolgimento del film risulta agganciato per via della precedente operazione di avvolgimento.
Con riferimento alle figure 2 e 2A, à ̈ possibile prevedere che l’equipaggio 15 venga movimentato verso la mezzeria della propria corsa (ovverosia la corsa del carrello 16 lungo la quarta guida 17). In particolare l’equipaggio viene posizionato in una prestabilita posizione di prelievo ove à ̈ previsto, dalla procedura di controllo, che l’organo di presa 8 possa prelevare l’elemento di supporto 18 della bobina 19. Per facilitare l’operazione di presa, à ̈ possibile prevedere, come nel caso specifico, che l’elemento di supporto 18 sia dotato di una zona di presa P, che potrebbe comprendere, come nel caso qui illustrato, un’appendice sporgente, ad esempio verso l’alto, conformata in modo da poter essere agevolmente afferrata dagli elementi di afferraggio dell’organo di presa 8. Tale appendice di presa potrebbe essere, ad esempio, coassiale con l’asse della bobina 19 che supporta il rotolo di film estensibile oppure potrebbe essere una parte sporgente (ad esempio coassialmente) della bobina stessa. Tale zona di presa P potrebbe comprendere, come nel caso specifico, un elemento di forma assial-simmetrica (ad esempio cilindrico o tronco-conico) per facilitare la presa da parte dell’organo di presa 8.
Nel caso specifico la zona di presa P à ̈ girevolmente accoppiata (opzionalmente in modo folle) all’elemento di supporto 18 per agevolare il corretto orientamento dello svolgimento del nastro flessibile (film estensibile) dalla bobina 19 durante il movimento di rivoluzione dell’organo di presa 8 che porta la bobina stessa attorno al carico 4 per effettuare l’avvolgimento e quindi la stabilizzazione del carico stesso, come sarà meglio spiegato nel prosieguo. In sostanza, la bobina 19 risulta opzionalmente collegata alla zona di presa P in modo che, quando la zona di presa P viene afferrata dall’organo di presa 8, la bobina 19 possa compiere oltre ad uno spostamento di rivoluzione attorno al carico 4 guidato dall’organo di presa 8, anche una rotazione su se stessa per effetto della forza esercitata dal film estensibile che aderisce al carico e che viene svolto a seguito della rivoluzione. È possibile prevedere altri tipi di movimentazioni relative (in aggiunta o in alternativa alla rotazione) fra la zona di presa P e l’elemento di supporto 18, per cambiare l’orientamento della bobina 19 durante il movimento di rivoluzione della bobina stessa attorno al carico 4 in modo agevolare il corretto svolgimento del nastro.
L’organo di presa viene centrato sopra all’appendice sporgente di presa (figura 2) e quindi abbassato in modo da agganciare l’elemento di supporto 18 della bobina 19 (figura 3). La presa dell’elemento di supporto 18 e quindi della bobina 19 può avvenire, ad esempio, grazie ad un mandrino autocentrante disposto all’interno dell’organo di presa 8. Una volta che l’elemento di supporto 18 à ̈ stato afferrato dall’organo di presa 8, à ̈ possibile prevedere che, ad esempio, il resto dell’equipaggio mobile 15 (in particolare il carrello 16 che porta il dispositivo di presa 22 del lembo di film) si riporti nella posizione di estremità (posizione di riposo) che aveva all’inizio (figura 2) o in prossimità di tale posizione (figure 4 e 4A). In questa fase à ̈ quindi possibile prevedere che una parte del film venga svolto dalla bobina, in virtù del movimento relativo fra l’organo di presa 8 che tiene il rotolo di film avvolto sulla bobina 19 (attraverso l’elemento di supporto 18) e il dispositivo di presa 22 che tiene un lembo di film.
Dopodiché il telaio 7 viene spostato in modo da avvicinare l’organo di presa 8 e quindi la bobina 19 verso un angolo del carico pallettizzato (figura 5). È possibile prevedere che almeno una parte dell’equipaggio 15, ad esempio una parte che reca il dispositivo di presa 22, sia dotato opzionalmente della possibilità di compiere dietro comando un movimento in direzione verticale allo scopo di adattarsi a diverse altezze del carico pallettizzato. In ogni caso à ̈ possibile prevedere che l’avvicinamento ad un angolo o ad altra zona desiderata del carico pallettizzato, ad esempio ad uno spigolo superiore del carico, sia reso possibile anche, eventualmente, in virtù del movimento in direzione verticale dell’organo di presa 8 mediante spostamento del secondo supporto 14.
Questa si può considerare la configurazione in cui ha inizio l’avvolgimento vero e proprio del carico (illustrata nelle figure 6 e 6A).
È possibile prevedere, come nel caso specifico, che la zona di presa P sia accoppiata all’elemento di supporto 18 con possibilità di rotazione folle, per cui quando l’organo di presa 8 à ̈ operativamente associato alla zona di presa P, l’elemento di supporto 18 e con esso la bobina 19 sono liberi di ruotare attorno ad un asse di rotazione (sostanzialmente verticale). Tale asse di rotazione potrebbe essere opzionalmente coincidente con l’asse della bobina 19. È possibile prevedere, come nel caso specifico, che la zona di presa P sia disposta sull’asse della bobina 19 in modo da facilitare questa libera rotazione dell’elemento di supporto 18.
Al passaggio tra i vari angoli o spigoli (o altro tipo di zone di cambiamento dell’orientazione del lato) del carico 4, l’elemento di supporto 18 può così liberamente ruotare (attorno all’asse della bobina 19) semplicemente seguendo il movimento dell’organo di presa 8 attorno al suddetto angolo/spigolo.
È possibile anche prevedere, per variare l’orientazione dello svolgimento del film dalla bobina e quindi facilitare l’applicazione del film sul carico 4, la possibilità di una rotazione dell’organo di presa 8 e quindi dell’elemento di supporto 18 e della bobina 19 (in questo caso la zona di presa P potrebbe quindi non essere suscettibile di rotazione folle), ad esempio di circa 90°, in modo da allineare sostanzialmente il film ad un primo lato del carico (nel caso specifico in cui il carico pallettizzato ha forma di parallelepipedo a base rettangolare).
In seguito (figura 7) l’organo di presa 8 viene movimentato lungo il primo lato del carico per effetto dello spostamento del primo supporto 12 lungo la seconda guida 11. L’avvolgimento del primo lato potrebbe non comportare movimentazioni del dispositivo di presa 22 che blocca il film estensibile, almeno fintanto che l’organo di presa 8 non si appresta ad iniziare il secondo lato del carico. In effetti nel caso specifico (vedasi passaggio da figura 6 a figura 7) sia il telaio 7 sia l’equipaggio 15 che trattiene il lembo di estremità del film stanno fermi.
Durante l’avvolgimento del secondo lato del carico pallettizzato potrà avvenire, come nel caso specifico, un duplice spostamento (sostanzialmente al fine di avvolgere il film sul secondo lato senza modificare la posizione relativa del lembo di film bloccato rispetto al carico): mentre avverrà lo spostamento del telaio 7 (in direzione orizzontale o parallela al secondo lato) sulla prima guida 5 per consentire lo spostamento relativo della bobina 19 (portata dall’organo di presa 8) rispetto al (secondo lato del) carico, l’equipaggio mobile 15 che trattiene il lembo di estremità del film si muoverà, opzionalmente, rispetto al telaio 7 in direzione opposta lungo la quarta guida 17, ad esempio in modo sincronizzato o simultaneamente, per cui l’equipaggio 15 rimarrà sostanzialmente fermo in relazione al carico pallettizzato. La configurazione al termine dell’avvolgimento del secondo lato (figura 8) presenterà il dispositivo di presa 22 che ha percorso almeno un tratto o per intero la quarta guida 17 raggiungendo una zona intermedia o l’estremo opposto della propria corsa mentre l’organo di presa 8 con la bobina 19 sarà già pronto a percorrere il terzo lato del carico pallettizzato.
A questo punto verrà avvolto il terzo lato del carico pallettizzato per effetto dello spostamento del primo supporto 12 (figura 9) lungo la seconda direzione di movimentazione, dopodiché inizierà l’avvolgimento del quarto (ultimo) lato durante il quale l’organo di presa 8 potrà essere movimentato in una direzione parallela rispetto al quarto lato (per effetto della movimentazione del telaio 7 sulla prima guida 5) mentre l’equipaggio mobile 15 verrà movimentato rispetto al telaio 7 in modo sincronizzato in una direzione contraria (per effetto della movimentazione del carrello 16 sulla quarta guida 17) per cui l’equipaggio 15 e il dispositivo di presa 22 che ancora trattiene il lembo di film estensibile e che à ̈ montato sull’equipaggio stesso non ha sostanzialmente alcun movimento relativo rispetto al quarto lato del carico pallettizzato (figura 10). In questa posizione il primo giro del film attorno al carico à ̈ pressoché completato e l’equipaggio mobile si trova in una posizione all’incirca centrata rispetto alla propria corsa fra i primi montanti. In questa posizione, nella quale il film estensibile à ̈ già avvolto per buona parte del perimetro del bordo superiore del carico, avendo già avvolto almeno due o tre spigoli del carico (in effetti il film avrebbe già avvolto tutti e quattro gli spigoli del carico), l’adesione (stabile ed affidabile) del film estensibile attorno al carico à ̈ garantita, per cui il dispositivo di presa 22 può rilasciare il lembo del film che aveva trattenuto fino a quel momento, senza rischio di distacco del film dal carico.
In questa fase il dispositivo di presa 22 viene aperto e il film estensibile à ̈ ancorato al carico in virtù della propria capacità di adesione (una parte di estremità del film rilasciata dal dispositivo di presa 22 essendo libera potrebbe, eventualmente, cadere o non avere controllo, senza tuttavia determinare nessun problema alle successive fasi operative). È pertanto possibile avvolgere il film per uno o più ulteriori giri attorno al carico. Una volta completato l’avvolgimento del carico o almeno della sua zona superiore, secondo il numero desiderato di giri che compierà l’organo di presa 8 che trascina l’elemento di supporto 18 (elemento di supporto 18 che, come detto, à ̈ libero di ruotare attorno ad un asse opzionalmente verticale che potrebbe coincidere con l’asse della bobina 19, in virtù dell’accoppiamento girevole fra la zona di presa P e l’elemento di supporto 18, allo scopo di orientarsi secondo la direzione di svolgimento del film estensibile) in base al programma prestabilito, l’organo di presa 8 può essere fermato in una posizione opzionalmente accostata al quarto e ultimo lato (il lato affacciato all’equipaggio mobile). A questo punto à ̈ possibile prevedere che il dispositivo di fissaggio 20 esca per avvicinarsi al carico ed effettuare la saldatura di una zona di sovrapposizione del film (figura 11). Inoltre il dispositivo di presa 22 (anch’esso montato sull’elemento mobile 21) può essere programmato per richiudersi in modo da riagganciare un lembo (di estremità inferiore) del film estensibile che andrà poi a costituire il lembo di estremità iniziale del tratto di film che sarà utilizzato per l’avvolgimento successivo. È inoltre possibile prevedere la predisposizione di un dispositivo di taglio montato sull’elemento mobile 21, ad esempio comprendente una lama mobile in direzione verticale per tagliare il film in una zona di taglio compresa fra la zona (linea) di saldatura e la zona trattenuta dal dispositivo di presa 22, oppure un dispositivo mobile verticalmente che afferra un bordo longitudinale della zona di taglio per raggruppare il film verso il bordo longitudinale opposto e quindi effettuare il taglio nella parte di film raggruppata. Infine l’organo di presa 8 può riporre l’elemento di supporto 18 recante la bobina 19 nella sede 23 presente sull’equipaggio mobile 15 (come illustrato in figura 12).
Le varie operazioni del funzionamento sopra descritto sono controllate e comandate da almeno un controllore, noto e non illustrato (ad esempio una usuale unità elettronica di controllo e comando), programmato, ad esempio mediante appropriate istruzioni contenute in un software operativamente associato al controllore. Tale controllore potrebbe comprendere, ad esempio, lo stesso controllore dell’apparato che viene configurato per comandare i vari mezzi di azionamento sopra descritti in modo che l’organo di presa 8 prenda l’oggetto da una zona di prelievo (nota e non illustrata), trasferisca l’oggetto (ad esempio selettivamente in base alla qualità dell’oggetto) ad una delle varie stazioni di pallettizzazione e disponga l’oggetto su un pallet prestabilito in modo ordinato per comporre un carico pallettizzato 4.
Il dispositivo di presa/aggancio 22 sopra descritto comprende mezzi a pinza per pinzare un lembo del film. È possibile tuttavia prevedere l’impiego di altri sistemi di presa di presa/aggancio, come ad esempio mezzi di incollaggio, in grado opzionalmente di erogare un adesivo, quale ad esempio una colla a caldo oppure un’etichetta bi-adesiva. I mezzi di incollaggio potrebbero essere configurati per applicare l’adesivo su una zona prestabilita del carico pallettizzato 4, ad esempio su un lato del carico 4 che si affaccia all’apparato 1, in particolare in prossimità di un angolo del carico 4. L’applicazione dell’adesivo potrebbe essere eseguita su un oggetto (ad esempio pacco/confezione) prima di essere pallettizzato oppure direttamente sul carico 4 dopo la pallettizzazione. Prima di iniziare l’avvolgimento del nastro attorno al carico 4, il lembo libero del nastro (film) andrà appiccicato (mediante accostamento della bobina 19 da parte dell’organo di presa 8) alla zona incollata (su cui à ̈ stato applicato in precedenza l’adesivo) dell’oggetto posto sul carico 4. L’adesivo impiegato potrebbe essere del tipo removibile, dopo l’uso, da un pacco/confezione in cartone. I suddetti mezzi di incollaggio potrebbero comprendere un elemento ausiliario predisposto su un trasportatore (ad un esempio un convogliatore a rulli) che alimenta gli oggetti da pallettizzare ad una zona di prelievo dalla quale à ̈ programmato che l’organo di presa 8 prelevi gli oggetti. Il controllore dell’apparato à ̈ predisposto per riconoscere l’arrivo di un prestabilito oggetto (ad esempio l’ultimo pacco da depositare sul carico pallettizzato 4) sul quale applicare l’adesivo. Una volta identificato l’oggetto sul quale applicare l’adesivo, il controllore comanda i mezzi di incollaggio che provvedono ad applicare il materiale (etichetta o adesivo) che sarà poi destinato ad ancorare un lembo di estremità del film al carico.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato comprendente: - un organo di presa (8) che à ̈ configurato per prendere e rilasciare almeno un oggetto e che à ̈ dotato della possibilità di compiere movimenti in uno spazio tridimensionale; e - almeno una bobina (19) di un nastro di imballaggio, detta bobina (19) avendo almeno una zona di presa (P) che à ̈ configurata per essere operativamente associata, in modo risolvibile, a detto organo di presa (8) per movimentare detta bobina (19) lateralmente attorno ad un oggetto.
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno un equipaggio (15) che supporta in modo amovibile detta bobina (19).
  3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 2, comprendente un telaio (7) mobile che supporta detto equipaggio (15) e detto organo di presa (8), detto equipaggio (15) e detto organo di presa (8) essendo mobili rispetto a detto telaio (7) in modo indipendente, un controllore essendo configurato per controllare i movimenti di detto equipaggio (15) e di detto telaio (7) in sincronia in modo che, durante almeno una parte di detto movimentare detta bobina (19), detto equipaggio (15) resti sostanzialmente fermo rispetto ad un riferimento fisso.
  4. 4. Apparato secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detta zona di presa (P) e detta bobina (19) sono accoppiati ad un elemento di supporto (18) che à ̈ a sua volta accoppiato in modo amovibile ad una sede (23) di detto equipaggio (15).
  5. 5. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui detto equipaggio (15) à ̈ mobile con la possibilità di compiere almeno un movimento indipendente rispetto ad almeno un movimento di detto organo di presa (8).
  6. 6. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detto equipaggio (15) comprende mezzi di bloccaggio (22) per bloccare un lembo di estremità di detto nastro e/o mezzi di taglio per tagliare trasversalmente detto nastro.
  7. 7. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta bobina (19) à ̈ supportata da un elemento di supporto (18) e in cui detta zona di presa (P) à ̈ accoppiata a detto elemento di supporto (18) con possibilità di rotazione folle.
  8. 8. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta zona di presa (P) Ã ̈ disposta in corrispondenza di un asse di avvolgimento del nastro su detta bobina (19).
  9. 9. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto nastro di imballaggio comprende un nastro di film estensibile.
  10. 10. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un controllore predisposto per controllare la presa/rilascio di detto organo di presa (8) e per controllare le movimentazioni di detto organo di presa (8), detto controllore essendo configurato in modo che detto organo di presa (8) esegua le seguenti operazioni in sequenza: prendere detta bobina (19), far compiere a detta bobina (19) una prestabilita traiettoria che comprende una o più rivoluzioni attorno ad un oggetto, e quindi rilasciare detta bobina (19).
  11. 11. Apparato, in particolare secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente: - una zona di lavoro (2) configurata per ricevere almeno un pallet (3) sul quale sia possibile disporre uno o più oggetti in modo ordinato per formare un carico pallettizzato (4); - una prima guida (5) che definisce una prima direzione di movimentazione e che à ̈ disposta a fianco di detta zona di lavoro (2); - un telaio (7) che à ̈ esteso in altezza e che à ̈ accoppiato a detta prima guida (5) con possibilità di movimentazione lungo detta prima direzione di movimentazione; - una seconda guida (11) che à ̈ portata da detto telaio (7) e che definisce una seconda direzione di movimentazione trasversale a detta prima direzione di movimentazione, detta seconda guida (11) essendo almeno in parte disposta superiormente ad almeno una parte di detta zona di lavoro (2); - un primo supporto (12) accoppiato a detta seconda guida (11) con possibilità di movimentazione lungo detta seconda direzione di movimentazione, detto primo supporto (12) essendo almeno in parte mobile superiormente ad almeno una parte di detta zona di lavoro (2); - una terza guida (13) portata da detto primo supporto (12), detta terza guida (13) definendo una terza direzione di movimentazione trasversale a detta prima e a detta seconda direzione di movimentazione; - un secondo supporto (14) accoppiato a detta terza guida (13) con possibilità di movimentazione lungo detta terza direzione di movimentazione; - un organo di presa (8) che à ̈ configurato per prendere e rilasciare almeno un oggetto e che à ̈ portato da detto secondo supporto (14); - almeno una bobina (19) di un nastro di imballaggio, detta bobina (19) avendo almeno una zona di presa (P) che à ̈ configurata per essere operativamente associata, in modo risolvibile, a detto organo di presa (8) per movimentare detta bobina (19) lateralmente attorno ad un oggetto; e - almeno un equipaggio (15) che supporta in modo amovibile detta bobina (19); detto equipaggio (15) essendo opzionalmente collegato a detto telaio (7) o a detta prima guida (5); detto equipaggio (15) essendo opzionalmente accoppiato a detto telaio (7) con la possibilità di movimentazione lungo una quarta direzione di movimentazione avente almeno una componente di moto parallela a detta prima direzione di movimentazione; detto equipaggio (15) comprendendo opzionalmente almeno un elemento mobile (21) che à ̈ dotato della possibilità di movimentazione lungo almeno una quinta direzione di movimentazione trasversale e detta prima e a detta quarta direzione di movimentazione; detto elemento mobile (21) portando opzionalmente dei mezzi di bloccaggio (22) predisposti per bloccare un lembo di estremità di detto nastro di imballaggio; detto elemento mobile (21) portando opzionalmente almeno un dispositivo di fissaggio (2) per fissare detto nastro di imballaggio e/o almeno un dispositivo di taglio per tagliare detto nastro di imballaggio; detto apparato comprendendo opzionalmente una o più stazioni di lavoro disposte affiancate l’una all’altra lungo una direzione di allineamento parallela a detta prima direzione di movimentazione, ciascuna stazione di lavoro essendo configurata per ricevere almeno un pallet sul quale disporre uno o più oggetti in modo ordinato per formare un carico pallettizzato; detto apparato comprendendo opzionalmente uno o più mezzi di azionamento per azionare le movimentazioni di detto telaio (7), di detto primo supporto (12) e di detto secondo supporto (14) e per azionare le operazioni di presa e rilascio di detto organo di presa (8), e almeno un controllore configurato per comandare detti uno o più mezzi di azionamento in modo che detto organo di presa (8) esegua le operazioni di prendere detta bobina (19) da detto equipaggio (15) in corrispondenza di detta zona di presa (P), di spostare detta bobina (19) lungo una prestabilita traiettoria attorno a detto oggetto per avvolgere detto nastro di imballaggio lateralmente attorno a detto oggetto, e di riposizionare detta bobina (19) su detto equipaggio (15), dette operazioni essendo eseguite mediante la movimentazione di detto telaio (7) lungo detta prima direzione di movimentazione e/o di detto primo supporto (12) lungo detta seconda direzione di movimentazione e/o di detto secondo supporto (14) lungo detta terza direzione di movimentazione; detto controllore essendo opzionalmente configurato per comandare detti uno o più mezzi di azionamento in modo che detto equipaggio (15) sia movimentato in coordinazione con almeno una movimentazione di detto telaio (7) durante detta operazione di spostare detta bobina (19) lungo una prestabilita traiettoria attorno a detto oggetto in modo da ridurre o annullare lo spostamento relativo fra detto equipaggio (15) e detto oggetto; detto equipaggio (15) essendo opzionalmente accoppiato a detto telaio (7) o a detta prima guida (5) con la possibilità di compiere almeno uno spostamento fra almeno una posizione di riposo in cui l’equipaggio (15) non interferisce con detto organo di presa (8) durante le operazioni di formazione del carico pallettizzato, e una posizione di lavoro in cui detto equipaggio (15) porta detta bobina (19) in una posizione di prelievo per essere prelevata da detto organo di presa (8); detto equipaggio (15) comprendendo opzionalmente una sede (23) per ricevere in modo amovibile detta bobina (19) e un elemento mobile (21) che à ̈ mobile rispetto a detta sede (23) e che porta dei mezzi di bloccaggio (22) per bloccare un lembo di estremità di detto nastro e/o dei mezzi di fissaggio (20) per fissare fra loro due lembi di detto nastro; detto organo di presa (8) essendo opzionalmente dotato della possibilità di ruotare attorno ad un asse di rotazione verticale o parallelo con detta terza direzione di movimentazione.
  12. 12. Uso di un organo di presa di un apparato pallettizzatore, in particolare un apparato (1) realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, per disporre degli oggetti in modo ordinato su un pallet (3) disposto in una stazione di pallettizzazione in modo da formare un carico pallettizzato, per prelevare una bobina (19) di un nastro di imballaggio da una zona di prelievo e per spostare detta bobina attorno a detto carico pallettizzato in detta stazione di pallettizzazione facendo svolgere il nastro da detta bobina (19) e avvolgendolo lateralmente attorno a detto carico.
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