ITBO940181A1 - Macchina confezionatrice per il prelievo e l'apertura di involucri immagazzinati in forma appiattita e per il riempimento di - Google Patents

Macchina confezionatrice per il prelievo e l'apertura di involucri immagazzinati in forma appiattita e per il riempimento di Download PDF

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ITBO940181A1
ITBO940181A1 IT94BO000181A ITBO940181A ITBO940181A1 IT BO940181 A1 ITBO940181 A1 IT BO940181A1 IT 94BO000181 A IT94BO000181 A IT 94BO000181A IT BO940181 A ITBO940181 A IT BO940181A IT BO940181 A1 ITBO940181 A1 IT BO940181A1
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Roberto Tagliaferri
Giancarlo Franceschi
Paolo Marzocchi
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Ima Spa
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Description

"MACCHINA CONFEZIONATRICE PER IL PRELIEVO E L'APERTURA DI INVOLUCRI IMMAGAZZINATI IN FORMA APPIATTITA E PER IL RIEMPIMENTO DI TALI INVOLUCRI CON RELATIVI ARTICOLI",
DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente il confezionamento di articoli mediante involucri ricavati da fustellati immagazzinati in configurazione appiattita.
E' noto, nel campo del confezionamento di articoli diversi, l'impiego di involucri scatolari ottenuti a partire da elementi fustellati di materiale semirigido in foglio, ad esempio cartone o cartoncino preincollato longitudinalmente. Tali fustellati sono generalmente immagazzinati in configurazione tubolare appiattita all'interno di un idoneo magazzino, dal quale vengono ordinatamente estratti per essere aperti e trasferiti alla linea di confezionamento dei prodotti.
A tale scopo sono note macchine confezionatrici automatiche che provvedono a realizzare il prelievo dei fustellati dal suddetto magazzino, la messa a volume di tali fustellati per ottenere involucri di forma scatolare e infine l'introduzione degli articoli negli involucri stessi.
Le macchine suddette presentano però sensibili inconvenienti qualora sia necessario cambiare il formato dei fustellati, per il confezionamento degli articoli di caratteristiche e/o dimensioni diverse. In tal caso, infatti, non è sufficiente regolare l'ampiezza del magazzino, ma si devono definire con precisione anche la posizione dei mezzi di supporto della pila di fustellati all'interno di questo, nonché regolare opportunamente i nastri trasportatori degli involucri lungo le relative linee di alimentazione e di confezionamento.
Le operazioni di regolazione risultano generalmente complesse e richiedono sovente personale esperto, con un ovvio aumento dei costi di produzione.
Nelle macchine note sono previsti mezzi a ventosa per il prelievo dei fustellati dalla base del magazzino cooperanti con riscontri fissi e/o mobili per l'apertura dei fustellati e mezzi a catena per il trasferimento dei fustellati medesimi alla linea di alimentazione; tutto ciò si traduce in un corrispondente ingombro e in complicazioni costruttive, il tutto esaltato all'atto del cambio del formato. Inoltre un tal modo di operare provoca sollecitazioni sulle pareti del fustellato che possono lacerare e/o rovinare gli involucri ottenuti dai fustellati .
Nelle macchine note sono altresì previsti organi, posti a valle della stazione di apertura, cioè per la messa a volume dei fustellati, che facilitano l'inserimento di questi ultimi tra i corrispondenti mezzi di trascinamento e trattenimento previsti nella linea di confezionamento; anche in questo caso si ha un relativo ingombro e delle complicazioni costruttive, il tutto esaltato all'atto del cambio del formato; anche in questo caso le pareti dell'involucro sono assoggettate a sollecitazioni che possono o danneggiarle o pregiudicarne l'aspetto estetico.
La mutua disposizione, nelle macchine note, delle citate linee di alimentazione e confezionamento, e della linea di alimentazione degli articoli, nonché della stazione preposta ad inserire questi ultimi nei relativi involucri (cioè i fustellati messi a volume) non risulta certo ottimale dal punto di vista dell'ingombro e, particolarmente, dal punto di vista gestionale e della manutenzione.
Lo scopo della presente invenzione è quello di proporre una macchina confezionatrice che consenta di realizzare in maniera ottimale il prelievo e l'apertura dei fustellati nonché il riempimento degli involucri così ottenuti con relativi articoli, in particolare consentendo di semplificare il cambiamento del formato dei fustellati stessi.
Un altro scopo dell'invenzione è quella di proporre una macchina i cui trasportatori siano realizzati senza utilizzare catene, con aspetti positivi per ciò che concerne la lubrificazione, la rumorosità e la manutenzione. Un altro scopo dell’invenzione è quello di proporre una macchina in cui il ramo superiore della linea di alimentazione dei fustellati attui direttamente il prelievo del fustellato di base dal magazzino di fustellati ed alimenti direttamente la stazione di apertura di questi ultimi .
Un altro scopo dell'invenzione è quello di prevedere il ramo inferiore della linea di alimentazione che concorra a definire, con ulteriori trasportatori, la linea di confezionamento .
Ancora uno scopo dell'invenzione è quello di prevedere una stazione di apertura ed una linea di confezionamento che, in combinazione, consentano il trasferimento dolce dei fustellati aperti da detta stazione ai mezzi di trattenimento e trasferimento dei fustellati medesimi previsti nella linea di confezionamento.
Un ulteriore scopo dell'invenzione è quello di prevedere una macchina in cui la mutua disposizione delle linee di alimentazione fustellati e di confezionamento, della linea di alimentazione articoli e della stazione preposta ad inserire questi ultimi nei relativi involucri della linea di confezionamento, del magazzino fustellati e della stazione di apertura di questi ultimi, sia tale da minimizzare l'ingombro complessivo e tale da ridurre i tempi di assemblaggio ed infine tale da ottimizzare gli interventi del personale addetto alla manutenzione.
Gli scopi citati vengono ottenuti in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni.
Le caratteristiche dell'invenzione sono evidenziate nel seguito, con particolare riferimento alle unite tavole di disegno, nelle quali:
- la fig.1 illustra una vista laterale schematica complessiva della macchina in oggetto;
- la fig.1a illustra ingrandito il particolare P della fig.l;
- la fig.2 illustra una vista schematica in pianta di tale macchina;
- la fig.3 ne illustra una vista in sezione secondo il piano III-III di fig.1;
- la fig.4 illustra una vista laterale schematica della macchina, evidenziente la regolazione in altezza del formato degli involucri;
- la fig.5 illustra una vista di dettaglio, parzialmente sezionata, di una zona della macchina;
- la fig.6 illustra una vista in sezione secondo il piano VI-VI di fig.5;
- la fig.6a illustra un particolare visto dal lato indicato con X in fig.5;
- le figg.7 e 8 illustrano rispettivamente una vista in sezione secondo i piani VII-VII e VIII-VIII di fig.5; - la fig.9 illustra la suddetta vista laterale schematica della macchina, evidenziante la regolazione trasversale del formato;
- le figg.10 e il illustrano rispettivamente una vista in sezione secondo i piani X-X e XI-XI di fig.9;
- la fig.12 illustra una vista laterale schematica della stazione di prelievo dei fustellati;
- la fig.13 illustra una vista in sezione trasversale secondo il piano XIII-XIII di fig.12;
- la fig.14 illustra una vista laterale di dettaglio, con particolari ingranditi, della suddetta stazione di prelievo dei fustellati;
- le figg.15a e 15b illustrano un particolare della stazione di prelievo rappresentata in fig.14, rispettivamente in configurazione di regolazione e di impiego; - le figg.16a e 16b illustrano rispettivamente una vista in sezione schematica secondo il piano XVI-XVI di fig.14, in diverse configurazioni operative;
- la fig.17 illustra una vista in sezione secondo il piano XVII-XVII di fig.12;
la fig,17a illustra un particolare in vista della fig.17;
- la fig.18 illustra una vista in sezione secondo il piano XVIII-XVIII di fig.12;
- le figg.l9a, 19b, 19c e 19d illustrano una vista laterale di dettaglio di una diversa forma realizzativa della suddetta stazione di prelievo dei fustellati, in diverse fasi operative;
- la fig.20 illustra una vista in sezione verticale del dispositivo di apertura dei fustellati, trasversale alla linea di confezionamento;
- la fig.21a illustra una vista in sezione secondo il piano XXI-XXI di fig.20;
- le figg.21b, 21c e 21d illustrano la medesima vista di fig.2la, in diverse fasi operative;
- la fig.22 illustra una vista di mezzi di azionamento del dispositivo di apertura, in sezione secondo il piano XXII -XXII di fig.20;
- la fig.23 illustra un particolare ingrandito del dispositivo di apertura, in sezione secondo il piano XXIII-XXIII di fig.21b.
Con riferimento alle suddette figure, si è indicato con 1 la stazione di prelievo e di alimentazione dei fustellati 2 della macchina confezionatrice in oggetto. I fustellati 2 sono immagazzinati in forma tubolare appiattita all'interno di un magazzino 3, nel quale essi stanno disposti in pila.
La stazione di prelievo 1 è disposta lungo una linea di alimentazione 4 di tali fustellati 2 ad una stazione di apertura 5 degli involucri ricavati dai fustellati stessi. Gli involucri aperti vengono quindi trasferiti a una linea di confezionamento 6 sottostante e parallela alla linea di alimentazione 4.
A valle della stazione di prelievo 1, lungo la linea di alimentazione 4, sono disposti noti mezzi 7 di stampigliatura dei fustellati 2.
La linea di alimentazione 4 è definita da una coppia di cinghie dentate 8 affiancate che si avvolgono su relative pulegge 9 anteriori, in corrispondenza della stazione di apertura 5, e pulegge 90 posteriori.
Le cinghie dentate 8 presentano, sulla superficie esterna, una pluralità di dentini 10 equidistanziati atti a prelevare e trascinare i fustellati 2 appiattiti.
La linea di confezionamento 6 è a sua volta costituita da una duplice coppia di cinghie dentate 11, 12 che anteriormente, al disotto della stazione di apertura 5, si avvolgono su relative pulegge 13, 13a (fig.20) montate coassiali e accoppiate su un albero 113; posteriormente le cinghie 11, 12 si avvolgono su analoghe pulegge accoppiate. Le cinghie 11, 12 presentano parimenti, sulla superficie esterna, una pluralità di dentini 14, 15 equidistanziati , atti a fungere da riscontro anteriore e posteriore per gli involucri aperti da trasportare lungo la linea di confezionamento 6, per chiarezza indicati con 200.
Più precisamente, i dentini 14 delle cinghie 11 disposte all'esterno rispetto alla linea 6 fungono da riscontro posteriore, mentre i dentini 15 delle cinghie 12 disposte all'interno fungono da riscontro anteriore per gli involucri 200. La distanza fra tali coppie di dentini 14, 15 definisce pertanto il vano di contenimento di ciascun involucro da confezionare. Tale distanza può essere opportunamente variata, in rapporto ai diversi formati degli involucri, variando la posizione angolare reciproca delle pulegge 13, 13a delle cinghie 11 rispetto a quelle delle cinghie 12.
E' possibile altresì regolare, come meglio illustrato nel seguito, la distanza fra le due coppie di cinghie 11, 12 in rapporto alle dimensioni longitudinali degli involucri, spostando assialmente una relativa coppia di pulegge 13, 13a, come indicato con linea tratteggiata 213 in figg.11 e 20. Similmente si provvede a variare la distanza fra le cinghie 8 della linea di alimentazione 4, come descritto nel seguito, variando la distanza fra le relative pulegge 9 anteriori e corrispondentemente fra le pulegge 90 posteriori (figg.1,20).
Con i rami superiori delle cinghie 11, 12 della linea di confezionamento 6 è atto a cooperare il ramo inferiore delle cinghie 8, in maniera da trattenere superiormente gli involucri 200 (fig.la).
In pratica, le due coppie di dentini 10, 14 agenti posteriormente fungono da organi di trascinamento dell'involucro, mentre la coppia di dentini 15 anteriori trattiene l'involucro nella configurazione aperta, evitando che si richiuda parzialmente per effetto dell'elasticità del materiale.
Com'è visibile nel particolare P rappresentato ingrandito in fig.la, i dentini 10 delle cinghie 8 hanno altezza sensibilmente minore dei dentini 14, 15 delle cinghie il, 12 al fine di agevolare l'operazione di apertura dei fustellati 2 in corrispondenza della stazione 5.
A fianco della linea di confezionamento 6 è disposta la linea di alimentazione 16 degli articoli 17 da confezionare negli involucri 200 (fig.2). La linea di alimentazione 16 è costituita, ad esempio, da una coppia di nastri trasportatori 18 affiancati, il cui ramo superiore è azionato su un piano di poco superiore al piano di trasporto degli involucri 200 lungo la linea 6.
I nastri 18 portano, regolarmente distribuiti, una serie di listelli 19 trasversali, atti a definire una sorta di cassetti destinati a contenere gli articoli 17 da confezionare. In pratica, tali cassetti risultano disposti allineati, in fase di confezionamento, con corrispondenti involucri 200 da riempire, trasportati lungo la linea 6.
Le linee di alimentazione 4 dei fustellati 2, di confezionamento 6 e di alimentazione 16 degli articoli 17 sono portate a sbalzo su un fianco di una intelaiatura fissa 20, contenente gli organi motori della macchina. La linea di alimentazione 16 degli articoli 17 è disposta in posizione intermedia fra l'intelaiatura fissa 20 e la linea di confezionamento 6 (si veda fig.3).
All'interno dell'intelaiatura fissa 20 sono altresì alloggiati gli organi di azionamento di una pluralità di organi spintori 21 che, in fase di confezionamento, sono atti a introdursi all'interno dei suddetti cassetti della linea di alimentazione 16, in maniera da spingere i relativi articoli 17 nei corrispondenti involucri 200. A tal fine, gli spintori 21 sono portati lungo un percorso, ad esempio ad anello, che per un tratto longitudinale si sviluppa a fianco della linea di alimentazione 16 degli articoli 17; ovviamente gli spintori 21 sono portati con velocità di trascinamento pari a quella di avanzamento di tale linea. In corrispondenza del tratto suddetto, inoltre, gli spintori 21 sono azionabili assialmente, cioè in direzione trasversale alla linea 16, in maniera da agire sugli articoli 17 (si veda fig.3). In corrispondenza della linea di confezionamento 6, dal lato rivolto alla linea di alimentazione 16, sono altresì disposti organi piegatori delle falde laterali 2a dei fustellati, ad esempio costituiti da riscontri fissi di tipo noto, non rappresentati in disegno.
Come è schematicamente illustrato in fig.4, il gruppo costituito dalla stazione di prelievo 1, dalla linea di alimentazione 4 dei fustellati 2 e dalla stazione di apertura 5 è supportato da una piastra 22 verticale, posta su un fianco dell'intelaiatura fissa 20. Tale piastra 22 è spostabile verticalmente, in maniera da variare la distanza fra il ramo inferiore delle cinghie 8 e le cinghie 11, 12 della linea di confezionamento 6, in rapporto all'altezza degli involucri 200.
In particolare, la distanza fra le cinghie 8 e 11, 12 è regolabile fra una quota minima h e una quota massima H, in corrispondenza di una posizione del gruppo suddetto indicata con linea mista 220.
Per attuare tale regolazione, è previsto un dispositivo 23 di traslazione della piastra 22 comprendente una barra 24 longitudinale che è supportata girevole alla sommità dell'intelaiatura fissa 20 ed è azionabile in rotazione mediante un organo motoriduttore 25. E' tuttavia prevista la possibilità di applicare alla barra 24 un volantino di emergenza, rappresentato con linea tratteggiata 225 in fig.4.
La barra 24 presenta in prossimità delle estremità opposte rispettivi pignoni conici 26, i quali ingranano con corrispondenti corone coniche 27 calettate all'estremità di relativi organi a vite 28 (figg.5 e 8). Tali organi a vite 28 sono supportati girevoli, con asse verticale, tramite cuscinetti volventi 29, da coppie di mensole 30 solidali a una parete 31 dell'intelaiatura fissa 20 sulla quale è in appoggio la piastra 22. Gli organi a vite 28 sono accoppiati a corrispondenti madreviti realizzate su organi di supporto 32 che attraversano asole 231 della parete 31 e sono fissati alla piastra 22 (si veda in particolare fig.8).
Il dispositivo di regolazione 23 è bloccabile nella posizione di lavoro mediante una pluralità di organi frenanti 33 disposti, opportunamente distanziati, lungo un'asta di bloccaggio 34 che attraversa girevole gli organi di supporto 32, secondo un asse longitudinale parallelo alla barra 24. In particolare, il dispositivo illustrato prevede tre organi frenanti 33.
L'asta di bloccaggio 34 è azionabile su comando di un organo attuatore 35 che è atto a comandare la rotazione angolare alternativa di una leva 36 fissata trasversalmente sull'asta 34 stessa (figg.5 e 6).
Ciascun organo frenante 33 prevede una boccola eccentrica 37 fissata all'asta di bloccaggio 34. Sulla boccola eccentrica 37 è montato un blocchetto 38 disposto in aderenza sulla citata parete 31 ; tale blocchetto è realizzato in realtà da due porzioni 38a, 38b vincolate l'una all'altra tramite appositi viti 238 atte a regolare la pressione di bloccaggio. Il blocchetto 38 è trattenuto sulla boccola eccentrica 37 mediante contrapposti anelli elastici 39 (figg.5, 7).
Pertanto ruotando la leva 36, come indicato con linea tratteggiata 36a in fig.6, si sposta la porzione eccentrica della boccola 37 verso la parete 31, serrando il blocchetto 38 contro la parete stessa.
All'attuatore 35 è associato un ingranaggio 235 che è atto a trascinare in rotazione un bilanciere 236 (si veda in particolare fig.6a). Tale bilanciere 236 è dotato alle estremità di rispettive spine 237, sporgenti trasversalmente da lati opposti; le spine 237 sono destinate ad azionare relativi microinterruttori 234 i quali controllano, con funzione di fine corsa, i movimenti imposti dall'attuatore 35.
Il dispositivo di regolazione comprende inoltre un trasduttore lineare 230 vincolato alle estremità alla piastra 22 e alla parete 31, in maniera da controllare l'ampiezza della traslazione della stessa piastra 22, per la regolazione automatica del formato (fig.6).
Per la regolazione della macchina in funzione delle dimensioni longitudinali degli involucri 200, cioè in direzione trasversale alle suddette linee 4, 6 e 16, è previsto invece un dispositivo 40 illustrato schematicamente in fig.9. Il dispositivo di regolazione 40 è azionato da un organo di comando centralizzato 41 disposto al disotto della linea di confezionamento 6.
L'organo di comando 41 è atto ad azionare un primo e secondo organo di trasmissione flessibile 42, 43 che, da lati opposti, si estendono longitudinalmente alla linea di confezionamento 6. Il comando è inoltre simultaneamente portato alla sovrastante linea 4 di alimentazione dei fustellati 2 mediante un ulteriore organo di trasmissione 44, che trascina a sua volta una trasmissione 240 di comando della regolazione trasversale del magazzino 3.
Più in particolare, l'organo di comando 41 del dispositivo di regolazione 40 prevede un'asta 45 portata girevole, per interposizione di un cuscinetto volvente 46, da un cannotto 47 secondo un asse trasversale alla macchina e azionabile mediante un volantino 48 disposto alla sua estremità esterna (si veda fig.10). Il cannotto 47 è fissato alla parete 31 dell'intelaiatura fissa 20. L'asta 45 presenta una porzione filettata 49 che è accoppiata ad una corrispondente madrevite sagomata da un manicotto 50 tubolare che è guidato all'interno del cannotto 47.
All'estremità sporgente all'interno dell'intelaiatura fissa 20, l'asta realizza un albero 51 su cui sono calettate una coppia di pulegge 52, 53 affiancate, su cui si avvolgono rispettivamente i suddetti organi di trasmissione 42, 43. L'estremità dell'albero 51 si innesta in un organo di rinvio 54 che è atto ad azionare in rotazione un albero verticale 55; tale organo di rinvio 54 è supportato da un telaio 56 fissato alla parete 31.
L'albero verticale 55 si innesta a sua volta, in maniera scorrevole assialmente, in un ulteriore organo di rinvio 57 che aziona un ulteriore albero 58 orizzontale recante calettata una puleggia 59 su cui si avvolge l'ulteriore organo di trasmissione 44.
Pertanto azionando in rotazione l'asta 45, mediante il volantino 48, si provoca la simultanea rotazione delle pulegge 52, 53 e 59 che comandano gli organi di trasmissione 42, 43 e 44. Le trasmissioni 42, 43 e 44 trasmettono il moto a rispettive pulegge indicate rispettivamente con linea tratteggiata 42a, 43a e 44a in fig.9. La trasmissione 44 inoltre, tramite una puleggia 44b, trasmette il moto all'organo di trasmissione 240 di comando della regolazione trasversale del magazzino 3; tale organo di trasmissione 240 aziona una ulteriore puleggia 241.
Dall'albero 58 si estende una porzione filettata 60 che è accoppiata ad una corrispondente madrevite sagomata da un manicotto 61 tubolare che è guidato all'interno di un cannotto 62 fissato secondo un asse trasversale alla piastra 22. Alla piastra 22 è altresì fissato l'organo di rinvio 57, mediante un telaio 63 passante attraverso un'asola 64 della parete 31.
L'accoppiamento scorrevole dell'albero 55 con l'organo di rinvio 57 consente lo spostamento verticale della piastra 22, per la regolazione in altezza del formato degli involucri.
Sul manicotto 61 è montata una coppia di ruote dentate ausiliarie 65 destinate a impegnare le cinghie dentate 8 della linea di alimentazione 4. Più precisamente, la ruota dentata ausiliaria 65 disposta all'esterno è solidale all'estremità del manicotto 61 che invece può scorrere assialmente rispetto alla ruota 65 opposta.
Un simile dispositivo dotato di un manicotto 66 mobile assialmente lungo un cannotto 67, su azionamento di un accoppiamento a vite non rappresentato, è disposto in corrispondenza della puleggia 44a che riceve il moto dalla trasmissione 44 (fig.11). Il manicotto 66 è solidale a una piastra verticale 68 che porta girevoli di fianco una delle pulegge 9, in modo da poterne realizzare lo spostamento trasversale, come indicato con linea tratteggiata 209 in fig.11.
Analoghi dispositivi dotati di un manicotto 69 mobile assialmente su azionamento di un relativo organo a madrevite lungo un cannotto 70 sono previsti in corrispondenza delle pulegge 42a, 43a su cui si avvolgono gli organi di trasmissione 42 e 43. Tali manicotti 69 recano solidali rispettive piastre 71, 72 su cui sono portate girevoli rispettive pulegge accoppiate 13, 13a (si veda ancora fig.9).
Pertanto la traslazione dei manicotti 69 azionata dall'organo di comando 41 provoca lo spostamento delle pulegge 13, 13a come indicato con linea tratteggiata 213 che mostra la posizione di minima distanza fra le coppie di cinghie 11, 12 della linea di confezionamento 6; similmente la traslazione dei manicotti 61, 66 comanda lo spostamento corrispondente di una delle cinghie 8 della linea di alimentazione 4.
Ovviamente agendo sull'organo di comando 41 è possibile regolare nella maniera voluta la distanza fra le cinghie suddette, in funzione del formato dei fustellati.
Il magazzino 3 della stazione di prelievo 1 è alimentato con gruppi di fustellati, indicati con 102 in fig.1, che sono forniti tramite un nastro trasportatore 103. Il nastro trasportatore 103 è disposto longitudinalmente al disopra della linea 4 e si avvolge su pulegge 104, 104a. I gruppi di fustellati 102 sono guidati lateralmente, sul nastro 103, fra sponde 156.
II magazzino 3 è portato da un telaio 106 che è articolato in 108a a una coppia di bracci 107 oscillabili, su un perno 108, rispetto all'intelaiatura fissa della macchina. Il telaio 106 è articolato altresì a una coppia di bracci di azionamento 109, formanti con i suddetti bracci 107 una sorta di parallelogramma articolato.
Pertanto azionando la rotazione di tali bracci 109 nella posizione indicata con linea mista 109a in fig.l, si determina la corrispondente rotazione angolare dei bracci 107 nella posizione 107a e lo spostamento del telaio recante il magazzino 3 nella posizione sollevata 3a.
Il telaio 106 porta superiormente il suddetto organo trasportatore a nastro 103 per l'alimentazione dei gruppi di fustellati al magazzino 3.
E' da notare che gli assi dei perni 108, 108a dei bracci oscillabili 107 coincidono con quelli delle pulegge 44b, 241 dell'organo di trasmissione 240 di comando della regolazione trasversale del magazzino 3, sicché lo spostamento del telaio 106 non è limitato da tale organo di trasmissione .
Il magazzino 3 prevede guide verticali 116a, 116b, rispettivamente anteriori e posteriori secondo il verso di avanzamento della linea di alimentazione 4, atte a guidare la pila di fustellati 2. Come precisato nel seguito, tali guide sono supportate mobili in maniera da consentire la regolazione delle dimensioni del magazzino 3 in funzione dei diversi formati dei fustellati 2 da confezionare.
Le guide posteriori 116b sagomano superiormente un tratto inclinato 116c di raccordo con il nastro trasportatore 103 di alimentazione dei fustellati 2 (si veda fig.12). Le guide inclinate 116c risultano praticamente tangenziali alla puleggia 104 su cui si avvolge anteriormente il nastro trasportatore 103.
Le guide inclinate 116c sono fronteggiate da un organo di riscontro 115, atto a guidare a sua volta i fustellati 2. Il riscontro 115 ha posizione regolabile in maniera da variare opportunamente la luce di passaggio dei fustellati, a seconda del formato di questi.
Al disotto del magazzino 3 sono disposti, parallelamente alle cinghie 8, due pattini 117 sulla cui superficie superiore è in appoggio la pila dei fustellati 2. Il piano di appoggio definito da tale superficie superiore dei pattini 117 risulta leggermente superiore al piano di trasporto definito dalle cinghie 8 ma inferiore alla sommità dei relativi dentini 10.
Con i pattini 117 sono atti a cooperare rispettivi organi di riscontro 118 disposti a valle del magazzino 3 e regolabili verticalmente (si veda fig.14). La posizione verticale dei pattini 117 è a sua volta regolabile mediante un apposito organo di regolazione 119 azionabile manualmente .
Tale organo di regolazione 119 prevede in sostanza una slitta 120 guidata scorrevole in una corrispondente asola verticale 121 praticata in una espansione inferiore di ciascun pattino 117; la slitta 120 è bloccabile a una corrispondente parete 122 vincolata all'intelaiatura del magazzino, mediante un organo di bloccaggio 123 a leva. E' da notare che la parete 122 funge superiormente da sostegno e da guida a una rispettiva cinghia dentata 8, in corrispondenza della stazione di prelievo 1.
La slitta 120 presenta inferiormente un piattello 124 su cui agisce, secondo il medesimo asse verticale, una molla elicoidale 125.
I pattini 117 definiscono rispetto ai riscontri 118 una intercapedine S di altezza pari a quella definita dal piattello 124 rispetto al margine inferiore della parete 122 e corrispondente in sostanza, in configurazione di impiego, allo spessore di un fustellato 2 appiattito (si veda fig.15b).
L'ampiezza dell'intercapedine S è regolabile, in funzione dello spessore del fustellato 2, sbloccando l'organo di bloccaggio 123 e spostando verso il basso la slitta 120, a contrasto della molla 125, come visibile in fig.l5a. Si inserisce quindi un fustellato 2 fra il piattello 124 e il margine inferiore della parete 122, in maniera da serrarlo elasticamente, e si provvede a bloccare nella posizione di regolazione così definita (fig.15b) .
I riscontri 118 possono inoltre essere montati oscillabili, a contrasto di relativi mezzi elastici, in maniera da evitare il rischio di inceppamento dei fustellati, in fase di prelievo, facilitando il disimpegno dei fustellati stessi.
II dispositivo prevede inoltre una coppia di bilancieri 126 che si estendono al disotto del magazzino 3 e sono montati oscillabili sul telaio 106, l'uno di fianco all'altro, attorno a un relativo perno 127 avente asse trasversale alla linea di alimentazione 4. I bilancieri 126 sono mobili, su azionamento di relativi martinetti 128 fulcrati allo stesso telaio 106, fra una posizione abbassata, corrispondente al normale funzionamento del dispositivo, e una posizione sollevata, rappresentata parzialmente con linea tratteggiata 126a in fig.14.
Come precisato nel seguito, nella posizione abbassata, i bilancieri 126 non interferiscono con le funzioni di prelievo e di trasporto delle cinghie 8 (fig.16a). Nella posizione sollevata 126a, invece, i bilancieri sollevano la pila di fustellati 2 all'interno del magazzino 3, impedendo il prelievo da parte di tali cinghie 8 (fig .16b).
Qualora sia necessario cambiare il formato dei fustellati, è possibile regolare le dimensioni del magazzino 3 variando opportunamente la posizione delle guide angolari 116a, 116b.
A tal fine, per regolare le dimensioni longitudinali del magazzino 3, le guide anteriori 116a sono portate da un relativo carrello 129 (fig.18) che è mobile longitudinalmente alla linea 4, tramite apposite guide 130 ad asola, praticate in corrispondenti fiancate 110 del telaio 106 del magazzino (si vedano figg.12 e 18). Il carrello 129 porta altresì i riscontri 118, nonché una coppia di ulteriori organi di riscontro 131 (vedasi fig.l) destinati ad agire superiormente sui fustellati 2, a valle della stazione di prelievo 1; preferibilmente gli organi di riscontro 131 sono costituiti da apposite spazzole .
Il carrello 129 è azionabile mediante un volantino 132 che comanda la rotazione di un pignone dentato 133 disposto orizzontalmente trasversale alla linea di alimentazione 4 e passante questa da parte a parte; il pignone 133 è in ingranaggio, alle estremità, con una coppia di simmetriche cremagliere 134 longitudinali alla linea 4 e solidali all'intelaiatura fissa. Al volantino 132 è associato un opportuno organo indicatore digitale 135 atto a controllare l'entità degli spostamenti imposti al carrello 129 e quindi la posizione di regolazione. Il carrello 129 è bloccabile manualmente mediante un organo di bloccaggio 136 a leva.
Per la regolazione delle dimensioni trasversali del magazzino 3, invece, si provvede a spostare almeno una delle guide 116a, 116b trasversalmente alla linea, in maniera da variarne la distanza rispetto alle guide simmetriche; ovviamente è necessario spostare contemporaneamente il corrispondente gruppo di supporto della cinghia 8 e di regolazione degli organi associati a questa, in fig.17 si è indicato con linea tratteggiata 80 la posizione di minima distanza reciproca assunta dai gruppi suddetti . Tale spostamento è attuato mediante organi centralizzati azionati mediante la trasmissione 240 (fig. 9)-Opportunamente il magazzino 3 prevede altresì una coppia di cinghiette verticali 137, disposte affacciate sui lati opposti della linea di alimentazione 4, per il contenimento delle falde laterali 2a dei fustellati 2 (si vedano figg.13 e 18). Tali cinghiette 137 si avvolgono su rispettive coppie di pulegge 138 e sono azionabili da relativi organi motoriduttori 139, in maniera da spingere verso il basso i margini delle citate falde laterali 2a, a riscontro di un piano di appoggio 140.
Le cinghiette 137 sono a loro volta regolabili trasversalmente alla linea 4, in maniera indipendente dalle guide 116a, 116b e l'una indipendentemente dall'altra, in funzione del formato dei fustellati 2, come indicato con linea tratteggiata 137a in fig.13.
A tal fine, la prima di tali cinghiette 137 è portata da una slitta 141 montata scorrevole su un albero 142 portato dal telaio 106 in posizione orizzontalmente trasversale alla linea 4; la slitta 141 è bloccabile manualmente mediante un rispettivo organo di bloccaggio 143 a leva. Lo spostamento della slitta 141 è comandato da un albero a vite 144 azionabile in rotazione, secondo un asse parallelo all'albero 142, mediante un volantino 145 associato a un opportuno indicatore digitale 146 atto a controllare la posizione di regolazione. L'albero a vite 144 ingrana con una corrispondente madrevite realizzata nella slitta 141.
La seconda cinghietta 137 è portata a sua volta da un supporto 147 bloccabile, mediante un relativo organo di bloccaggio 148, su un albero tubolare 149, presentante una porzione interna filettata con cui ingrana un albero a vite 150 portato girevole coassialmente a un manicotto 151 nel quale è innestato lo stesso albero 149. L'albero 149 è bloccabile rispetto al manicotto 151 mediante un ulteriore organo di bloccaggio 152 a leva. L'albero a vite 150 è azionabile in rotazione mediante un volantino 153 associato a un relativo indicatore digitale 154. Azionando le manovelle 145, 153 è possibile pertanto variare la posizione della slitta 141 e dell'albero 149 che portano le cinghiette 137.
Il dispositivo prevede infine, posteriormente al magazzino 3, un gruppo 155 atto a regolare simmetricamente la posizione delle citate sponde verticali 156 che nella parte iniziale fungono da guida per i gruppi 102 di fustellati e nella parte relativa al magazzino 3 esplicano la funzione di contenimento dei fustellati 2 (si vedano figg. 1, 17 e 17a).
Le sponde 156 sono portate da rispettive slitte 157, 158 conformanti relative madreviti ingranano con corrispondenti porzioni filettate 160a, 161a realizzate rispettivamente da un albero 160 e da un albero tubolare 161 coassiali; l'albero 160 è innestato telescopicamente nell'albero tubolare 161 e presenta una scanalatura longitudinale 162 che è impegnata da una spina 163 sull'albero tubolare 161 stesso, in maniera da mantenere l'accoppiamento reciproco in fase di rotazione.
La slitta 157 è montata scorrevole su una coppia di aste 164 portate dal telaio 106 e scorrevoli assialmente rispetto a una boccola 165 mediante la quale l'albero tubolare 161 è supportato girevole sullo stesso telaio 106.
Gli alberi telescopici 160, 161 sono azionabili in rotazione mediante un volantino 166 associato a un opportuno indicatore digitale 167 e sono bloccatili mediante un relativo organo di bloccaggio 168 a leva.
Pertanto azionando il volantino 166 è possibile variare simmetricamente la posizione reciproca delle slitte 157, 158 che portano le sponde 156.
L'albero 142 e le aste 164 sono vincolate a una piastra 169 facente parte del succitato gruppo di supporto della cinghia 8 mobile trasversalmente e di regolazione degli organi associati a questa. In particolare, a tale piastra 169 è articolato il relativo bilanciere 126 di sollevamento della pila di fustellati 2 all'interno del magazzino 3.
Lo spostamento trasversale del gruppo suddetto determina pertanto un analogo spostamento dell'albero 142 e delle aste 164, e conseguentemente delle slitte 141, 157 che portano rispettivamente una delle cinghiette 137 e delle sponde 156.
Come illustrato in dettaglio in figg.20-23, la stazione di apertura 5 dei fustellati 2 prevede una testa rotante 500 dotata di una pluralità di organi di presa 518 a ventose, atti ad afferrare su una faccia i fustellati 2 appiattiti alimentati lungo la linea 4. Tali organi di presa 518, rispettivamente dotati di una coppia di ventose 519, sono montati a coppie su rispettivi alberi 520 angolarmente distribuiti secondo assi paralleli all'asse dell'albero motore 521 delle pulegge 9.
Le coppie di ventose 519 sono portate da rispettivi bracci 522 che si estendono radialmente dagli alberi 520 in prossimità delle pulegge 9. In particolare, i bracci 522 sono solidali agli alberi 520 in prossimità dell'estremità di questi, dal lato adiacente alla puleggia 9 rivolta verso il lato interno alla macchina, mentre dal lato opposto sono supportati scorrevoli su tali alberi 520, a cui risultano solidali alla rotazione mediante idonei organi non illustrati; questi ultimi bracci sono resi mobili assialmente in sincronia con l'adiacente puleggia 9.
In una posizione operativa, le ventose 519 degli organi di presa 518 risultano contrapposte a una coppia di ulteriori ventose 523, portate in movimento da un manovellismo 524 disposto sostanzialmente nella zona di uscita dei fustellati 2 dalla linea 4, al disopra delle pulegge 9 .
Il manovellismo 524 prevede un'asta 525 di supporto di ciascuna ventosa 523, articolata alle estremità opposte a una coppia di manovelle 526 girevoli secondo assi paralleli a quello dell'albero motore 521. L'asta 525 si sposta pertanto su un piano longitudinale mantenendo la propria disposizione orizzontale, come indicato con linea tratteggiata 510 in fig.2lb.
Gli alberi 520 delle ventose 519 sono sporgenti all'esterno della puleggia 9 esterna e sono atti ad essere azionati, a una corrispondente estremità, mediante un dispositivo indicato nell'insieme con 529.
Per consentire il passaggio degli alberi 520, la puleggia 9 esterna presenta rispettive asole 530, praticamente sagomate ad arco con la convessità rivolta verso il centro della puleggia stessa (fig.21b). Come visibile in dettaglio nel particolare ingrandito di fig.23, tale puleggia è supportata girevole, per interposizione di un cuscinetto volvente 531, da un rilievo anulare 532 sagomato su una faccia di una piastra forata 533 (fig.2lb) solidale all'intelaiatura fissa del dispositivo; la puleggia è serrata, tramite mezzi a vite 534, a un anello 535 atto a vincolare il cuscinetto 531 a riscontro di un distanziale 536.
Gli alberi 520 sono portati oscillabili da rispettivi organi a manovella 537 vincolati trasversalmente a relativi perni 538; tali perni 538 sono a loro volta portati liberamente girevoli da un tamburo 539 del dispositivo di azionamento 529, montato a sbalzo sull'albero motore 521 (fig.20). In particolare, i perni 538 sono supportati passanti, mediante cuscinetti volventi 540, attraverso corrispondenti fori trasversali 541, distribuiti in maniera regolare perifericamente al tamburo 539. Sui perni 538 sono inoltre montati rispettivi manicotti 542 dotati di opportune guarnizioni elastiche atte a far tenuta sulla superficie interna dei citati fori 541.
I perni 538 recano solidali, dal lato opposto rispetto agli organi a manovella 537, rispettivi bilancieri 543. I bilancieri 543 portano folli relativi rullini 544 che impegnano una camma anulare 545 praticata su una piastra 546 solidale alla piastra mobile 22 (fig.22).
la piastra 546 è ricoperta, dal lato rivolto verso l'esterno, da un carter di protezione 547.
Al dispositivo di azionamento 529 sono inoltre associati noti mezzi di aspirazione atti a mettere in depressione, mediante apposite condutture, le ventose 519. In particolare, le ventose 519 situate a ridosso della puleggia 9 interna sono in comunicazione con un condotto 548 praticato lungo i relativi alberi 520, i bracci 522, le manovelle 537 e i perni 538 e sfociante in corrispondenza dei corrispondenti fori 541 del tamburo 539; tali fòri 541 sono a loro volta in comunicazione con relativi condotti 549 del tamburo 539, collegati ai suddetti mezzi di aspirazione (fig.20). Le ventose situate a ridosso della puleggia 9 esterna sono invece collegate a condutture 550, di tipo flessibile, in comunicazione con gli stessi condotti 548.
A valle della zona di presa dei fustellati 2 da parte delle ventose 519, è disposto un rullo 551, girevole secondo un asse 552 e destinato a perfezionare l'azione di apertura dei fustellati 2 stessi (fig.21a). Tale rullo 551 è atto infatti a intercettare lo spigolo presentato anteriormente dai fustellati in fase di apertura, in maniera da piegare all'indietro un corrispondente lembo di tali fustellati e determinarne lo snervamento, come precisato nel seguito.
Il rullo 551 ha posizione opportunamente regolabile, in rapporto alle dimensioni dei fustellati da aprire.
A valle del rullo di snervamento 551 è possibile prevedere inoltre un organo di riscontro 553, opportunamente sagomato ad arco, fisso frontalmente alla testa rotante 500, in posizione ugualmente regolabile (fig.21a). Il riscontro 553 è atto a impedire il ritorno elastico del fustellato 2 in una configurazione prossima a quella appiattita .
E' tuttavia possibile prevedere alternativamente la presenza del solo rullo di snervamento 551 opportunamente disposto in prossimità della zona di trasferimento dei fustellati 2 alla linea di confezionamento 6.
Il dispositivo di apertura 5 prevede infine un organo spintore 554 dotato di una paletta 555 che è atta ad agire posteriormente sui fustellati 2 in fase di trasferimento alla linea di confezionamento 6.
La paletta 555 si estende da una testa 556, conformata ad anello, montata liberamente girevole su un organo eccentrico 557, che è solidale a un albero motore 558. Con la linea 559 si è indicata la traiettoria percorsa dal centro A dell'organo eccentrico 557 per effetto della rotazione dell’albero motore 558 (fig.21a).
Alla paletta 555 è inoltre articolata, in corrispondenza di un asse 560, una biella 561 fulcrata su un perno 562 all'intelaiatura fissa. L'albero 558 e il perno 562 hanno asse orizzontalmente trasversale alla linea di confezionamento 6, sicché la paletta 555 risulta oscillabile, come illustrato nel seguito, su un piano verticale longitudinale a tale linea di confezionamento 6.
Il funzionamento della macchina descritta viene ora illustrato a partire dalla fase di prelievo di un fustellato 2 dal magazzino 3. All'interno del magazzino 3 i fustellati 2 sono sostenuti in appoggio sui pattini 117 (fig.14).
Al disotto della pila di fustellati 2, sono mobili le cinghie 8, i cui dentini 10 risultano sporgenti al disopra del piano di appoggio definito dalla superficie superiore dei pattini 117. Pertanto, al passaggio al disotto del magazzino 3, ciascuna coppia di dentini 10 intercetta il bordo posteriore del fustellato 2 disposto al fondo della pila, operandone il prelievo.
Tale fustellato viene infatti sfilato dal magazzino 3, potendo passare attraverso l'intercapedine S definita fra i pattini 117 e i sovrastanti riscontri 118. I fustellati superiori della pila vengono invece trattenuti anteriormente dai suddetti riscontri 118 e impediti quindi a sfilarsi dal magazzino, come visibile chiaramente in fig.14.
All'uscita dal magazzino 3, il fustellato 2, non più sostenuto dai pattini 117 si deposita per gravità sulle cinghie 8, il cui piano di trasporto risulta leggermente inferiore al piano di appoggio di tali pattini 117. In pratica, il fustellato 2 prelevato trova alloggiamento nel vano definito fra due coppie successive di dentini 10 ed è a riscontro dei dentini 10 posteriori.
Alla sommità delle pulegge 9, il fustellato 2 appiattito viene afferrato inferiormente dalle coppie di ventose 519 degli organi di presa 518, come visibile in fig.21a. Il fustellato 2 viene trattenuto dalle ventose 519, opportunamente poste in aspirazione, che provvedono a trasferirlo alla sottostante linea di confezionamento 6. Durante la fase di trasferimento, viene operata l'apertura in forma scatolare del fustellato 2.
E' da notare che durante tale fase di trasferimento le ventose 519 risultano disposte su un piano sostanzialmente tangenziale alla testa rotante 500. Per favorire la presa del fustellato 2 da trasferire, invece, i bracci 522 recanti le ventose 519 vengono ruotati angolarmente sui rispettivi perni 538, in maniera da inclinare le ventose 519 stesse in direzione della linea 4 di alimentazione dei fustellati 2 (fig.21b).
I bracci 522 si spostano quindi progressivamente nel verso opposto, in maniera da portare le ventose 519 a lambire su un piano tangenziale i fustellati alimentati, in forma appiattita, lungo la linea 4. Tale rotazione angolare è imposta ai bracci 522 dai relativi bilancieri 543 che, durante la rotazione del dispositivo 529, impegnano la camma 545 fissa (fig.22).
Contemporaneamente i fustellati 2 vengono afferrati, dal lato opposto, dalle ulteriori ventose 523 portate in movimento dal manovellismo 524. Le ventose 519, 523 si spostano le une rispetto alle altre, per effetto rispettivamente della rotazione della testa rotante 500 e dell'azionamento del manovellismo 524, in maniera da provocare l'apertura dei lembi adiacenti dell'involucro 2 (si veda ancora fig.21b).
Il fustellato 2, parzialmente messo a volume, viene successivamente rilasciato dalle ventose 523, interrompendo l'azione di aspirazione delle ventose stesse. Il completamento dell'apertura del fustellato 2 è quindi coadiuvato dal rullo 551; tale rullo 551 fa altresì da tramite all'impegno del fustellato 2 sul riscontro 553, qualora quest'ultimo sia presente.
Come illustrato in fig.21b, il rullo 551 intercetta lo spigolo presentato anteriormente dal fustellato, che si sposta trascinato sempre dalle ventose 519; per maggiore chiarezza si è indicato il fustellato con linea mista 201. Pertanto il rullo 551 provoca il piegamento all'indietro del corrispondente lembo anteriore del fustellato, determinandone lo snervamento. Ciò impedisce il ritorno elastico del fustellato in una configurazione prossima a quella appiattita, dopo il rilascio da parte delle ventose 523.
In corrispondenza della zona inferiore delle pulegge 9, le ventose 519 risultano disposte su un piano longitudinale alla linea di confezionamento 6. Sul fustellato 2 va ad agire posteriormente la paletta 555, azionata in idonea relazione di fase con l'inserimento del fustellato stesso fra le cinghie 8 superiori e le cinghie 11, 12 inferiori della linea di confezionamento 6.
Più in particolare, la rotazione dell'albero motore 558, nel verso indicato con freccia R, determina la corrispondente rotazione dell'eccentrico 557, il cui centro percorre la traiettoria 559. Con A' si è indicata la posizione assunta dalla paletta 555 quando il succitato centro dell'eccentrico 557 si trova nella posizione individuata dal punto A lungo la traiettoria 559 (fig .21a).
La rotazione dell'eccentrico 557 determina un movimento di oscillazione della paletta 555, come visibile in fig.21b dove a scopo illustrativo si sono indicate con B' e C le posizioni assunte dalla paletta stessa in corrispondenza rispettivamente delle posizioni B e C dell'eccentrico lungo la traiettoria 559, a partire dalla summenzionata posizione A' della paletta.
Tale oscillazione della paletta 555 prosegue secondo una traiettoria arcuata, come illustrato dalle posizioni D‘, E' e F' di fig.21c, relative rispettivamente alle posizioni D, E e F dell'eccentrico 557 lungo la traiettoria 559. In questa fase si compie l'azione di spinta della paletta 555 sull'involucro parzialmente inserito fra le cinghie 8 superiori e le cinghie 11, 12 inferiori della linea 6. Con linea mista 202 si è indicata la configurazione di tale involucro al momento iniziale dell'azione di spinta della paletta 555.
In pratica la paletta 555 agisce sulla faccia posteriore dell'involucro, così da perfezionare la messa a volume dell'involucro stesso, facendo assumere ad esso forma perfettamente parallelepipeda, come indicato schematicamente con linea tratteggiata 203 in fig.21c.
Successivamente la paletta 555 si stacca dall'involucro 2 e compie la corsa di ritorno, come illustrato dalle posizioni G', H' e I' di fig.21d, relative rispettivamente alle posizioni G, H e I dell'eccentrico 557 lungo la traiettoria 559.
L'involucro aperto viene pertanto inserito dolcemente fra le cinghie 8 superiori e le cinghie 11, 12 inferiori, azionate in relazione di fase in maniera da accogliere fra i dentini 14 e 15 l'involucro stesso. Tale involucro viene trattenuto fra i dentini 14, 15 di tali cinghie 11, 12 e i dentini 10 delle cinghie 8 superiori, per il trasporto lungo la linea di confezionamento 6 (fig.21a),
All'atto dell'inserimento dell'involucro aperto fra le cinghie 8 e 11, 12 viene comandato il distacco delle ventose 519 dall'involucro stesso.
E' da mettere in evidenza il fatto che i suddetti dentini 10 delle cinghie 8, oltre ad operare il prelievo dei fustellati 2 dal magazzino 3, svolgono anche la funzione di trascinamento degli involucri 200 aperti lungo la linea di confezionamento 6, cooperando con i dentini 14, 15 delle cinghie 11, 12, in maniera altresì da assicurare la corretta posizione di apertura degli involucri 200 stessi. I dentini 10 delle cinghie 8 concorrono con i dentini 14 delle cinghie 12 a trascinare gli involucri 200.
Lungo la linea di confezionamento 6, gli involucri 200 sono affiancati dagli articoli 17 trasportati in fase lungo la relativa linea di alimentazione 16. Gli articoli 17 vengono spinti all'interno dei corrispondenti involucri 200 dagli organi spintori 21 trascinati in movimento longitudinalmente alla linea 16 stessa e azionati trasversalmente ad essa (fig.3).
Come già si è detto, qualora sia necessario cambiare il formato dei fustellati, è possibile regolare agevolmente le linee di alimentazione 4 e di confezionamento 6, sia in senso trasversale che in altezza, nonché le dimensioni del magazzino 3, variando opportunamente la posizione delle guide angolari 116a, 116b.
In particolare, per la regolazione in altezza del formato, ruotando opportunamente la barra 24 si provvede a spostare verticalmente la piastra 22 che porta il gruppo costituito dalla stazione di prelievo 1, dalla linea di alimentazione 4 dei fustelìati 2 e dalla stazione di apertura 5, in maniera da variare la distanza fra il ramo inferiore delle cinghie 8 e le cinghie 11, 12 della linea di confezionamento 6.
Mentre per la regolazione trasversale del formato, si agisce sull'organo di comando 41 in maniera da azionare simultaneamente gli organi di trasmissione 42, 43 e 44 che, tramite relativi organi attuatori, determinano 'la traslazione delle cinghie 8 e 11, 12 poste sul lato esterno delle linee 4 e 6, in maniera da regolare la distanza dalle cinghie simmetriche.
E' da notare che in tal modo si attua altresì la regolazione delle dimensioni trasversali del magazzino 3, attuandosi la corrispondente traslazione di una coppia di guide verticali 116a, 116b del magazzino stesso.
La regolazione delle dimensioni longitudinali del magazzino 3, invece, viene attuata in maniera indipendente spostando il carrello 129 che porta le guide anteriori 116a. In maniera parimenti indipendente si regola la distanza reciproca fra le sponde 156 di contenimento delle falde laterali 2a dei fustellati 2, giacché la lunghezza di tali falde 2a è in rapporto all'altezza dell'involucro.
La macchina descritta consente in definitiva di attuare in maniera ottimale il prelievo dei fustellati 2 dal magazzino 3 e la successiva apertura e alimentazione di tali fustellati 2 alla linea di confezionamento 6, nonche il riempimento degli involucri 200 così ottenuti con relativi articoli'17.
E' da evidenziare .ancora che le cinghie 8 dotate dei dentini 10 sono in·grado di operare sia il prelievo ordinato dei fustellati 2, sia il loro trasporto alla stazione di apertura 5, e successivamente, in combinazione con le cinghie 11, 12, di definire la linea di alimentazione, evitando quindi la presenza di organi spintori intermedi o simili, com’è attualmente nella tecnica nota. Ciò comporta evidentemente una semplificazione sensibile e una maggiore sicurezza delle citate operazioni di confezionamento.
In particolare, i fustellati 2 vengono estratti in posizione orizzontale dal magazzino 3, cosa che agevola la successiva stampigliatura da parte dei mezzi 7 disposti a valle del magazzino stesso.
Inoltre la messa a volume dei fustellati 2 non presenta rischi di danneggiamenti dei fustellati stessi.
La particolare disposizione delle linee di alimentazione 4 e di confezionamento 6, rapportata alla collocazione, rispetto a queste ultime, del dispositivo di apertura 5, del magazzino fustellati, della linea 16 di alimentazione articoli e degli organi spintori 21, consente di ridurre considerevolmente l'ingombro macchina, e al tempo stesso agevola é facilita l'assemblaggio e la successiva manutenzione di quest'ultima.
A quanto appena detto concorrono vantaggiosamente le conformazioni, disposizioni e combinazioni degli organi preposti alle variazioni conseguenti al cambio formato. Grazie alle caratteristiche sopra illustrate, la soluzione descritta consente di operare ad alta velocità, in maniera da realizzare una elevata produttività in fase di confezionamento.
E' altresì da notare il fatto che il magazzino 3 e gli organi di regolazione di questo sono supportati da un telaio 106 che può essere agevolmente sollevato rispetto alla linea di alimentazione 4. Ciò consente evidentemente di rendere rapidamente accessibile la linea 4 stessa per eventuali operazioni di manutenzione e altri simili interventi .
Un altro vantaggio offerto dalla macchina descritta è quello di evitare di danneggiare i fustellati, particolarmente in fase di prelievo dal magazzino, come viceversa può verificarsi nelle soluzioni tradizionali.
Nelle figure 19a, 19b, 19c e 19d è illustrata una diversa forma di attuazione della stazione di prelievo, atta in particolare a consentire il prelievo e l'alimentazione di fustellati aventi dimensioni maggiori di quelle definite dalla distanza fra i dentini 10 adiacenti delle cinghie 8.
Secondo tale soluzione, gli organi di riscontro 118 disposti a valle del magazzino 3 sono montati oscillabili su perno 181 avente asse orizzontalmente trasversale alla linea 4 di alimentazione dei fustellati 2. Tale oscillazione è contrastata elasticamente da mezzi a molla 182 agenti in appoggio contro un supporto 183. Anche in questo caso ovviamente gli organi di riscontro 118 sono regolabili verticalmente, mediante lo spostamento del supporto 183.
Gli organi di riscontro 118 presentano inoltre inferiormente, dal lato rivolto verso il magazzino 3, uno spallamento 184 di altezza praticamente corrispondente allo spessore di un singolo fustellato 2 e avente il bordo frontale opportunamente smussato.
Come visibile in fig.l9a, la pila dei fustellati 2 è inizialmente in appoggio anteriormente su un dentino 10 delle cinghie 8, in maniera quindi da risultare leggermente inclinata verso l'alto secondo la direzione di avanzamento della linea 4; posteriormente infatti la pila dei fustellati 2 appoggia sui pattini 117. Tale condizione si verifica ovviamente nel caso in cui, come già detto, gli stessi fustellati 2 abbiano dimensioni maggiori della distanza fra i dentini 10.
Pertanto, all'atto dell'azionamento delle cinghie 8, la coppia di dentini 10 disposta posteriormente a quella su cui appoggia la pila di fustellati 2 intercetta il bordo posteriore del fustellato 2 disposto al fondo di tale pila, operandone il prelievo (fig.19b).
Tale fustellato viene infatti sfilato dal magazzino 3, potendo impegnare l'intercapedine definita dallo spallamento 184 dei riscontri 118. I fustellati superiori della pila vengono invece trattenuti anteriormente dai suddetti riscontri 118 e impediti quindi a sfilarsi dal magazzino 3, come visibile chiaramente in fig.l9b.
Giunto al fondo di tale spallamento 184, grazie anche al bordo smussato di questo, il suddetto fustellato inferiore della pila è in grado di provocare la rotazione angolare dei riscontri 118 sul perno 181, vincendo la resistenza elastica dei mezzi a molla 182, in maniera da passare al disotto degli stessi riscontri 118 (fig.19c). Contemporaneamente il fustellato posto al disopra del precedente nella pila viene trascinato a sua volta nella direzione di avanzamento della linea, grazie all'attrito reciproco fra tali fustellati, e va ad impegnare anteriormente lo spallamento 184 dei riscontri 118, liberato dall'altro fustellato.
Il tal modo questo secondo fustellato si predispone in posizione inclinata, in appoggio posteriormente sui pattini 117 e in impegno anteriormente con lo spallamento 184 dei riscontri 118 (fig.19d), sicché al passaggio della successiva coppia di dentini 10 viene a sua volta spinto in avanti a scappamento, grazie alla succitata rotazione angolare dei riscontri 118.
In maniera analoga viene poi operato, a regime, il prelievo degli altri fustellati 2 della pila dal magazzino 3.
Tale soluzione permette quindi di operare il prelievo e l'alimentazione di fustellati aventi diverse dimensioni, maggiori della distanza fra i dentini 10 delle cinghie 8, senza sostituire le cinghie 8 stesse e quindi con un ovvio vantaggio dal punto di vista della funzionalità e della versatilità d'impiego.
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina confezionatrice per il prelievo e l'apertura di involucri immagazzinati in forma appiattita e per il riempimento di tali involucri con relativi articoli, caratterizzata dal fatto che comprende una linea di alimentazione 4, portata a sbalzo da una intelaiatura fissa 20 e dotata di mezzi trasportatori a cinghie 8 dei fustellati 2 prelevati in configurazione appiattita da un magazzino 3; una stazione di prelievo 1 dei detti fustellati 2 da detto magazzino 3, disposta lungo detta linea di alimentazione 4 e dotata di pattini 117, atti a sostenere in appoggio una pila di fustellati 2, e di organi di riscontro 118, atti a cooperare con i pattini 117 stessi in maniera da definire rispetto a questi una intercapedine S attraverso la quale è sfilabile, ad opera dei detti mezzi trasportatori a cinghie 8, un singolo fustellato 2 appiattito; un dispositivo di apertura 5 dei detti fustellati 2, disposto a valle di detta stazione di prelievo 1, che prevede una testa rotante 500 dotata perifericamente di organi di presa 518 a ventose 519 montati su alberi 520 portati oscillabili da un tamburo 539 girevole coassialmente e in sincronismo con la stessa testa rotante 500, e ulteriori mezzi a ventose 523 disposti al disopra di detta testa rotante 500 e azionati in relazione di fase con detti organi di presa 518 fra una posizione di presa in cui gli stessi organi a ventose 519, 523 sono atti ad afferrare da lati opposti detto fustellato 2 appiattito e una posizione di apertura dei lembi adiacenti del fustellato 2 stesso; una linea di confezionamento 6 sottostante e parallela a detta linea di alimentazione 4, portata a sbalzo da detta intelaiatura fissa 20 e dotata di mezzi trasportatori a cinghie 11, 12 atti a cooperare con il ramo inferiore dei detti mezzi trasportatori a cinghie 8, in maniera da trattenere in fase di trasporto gli involucri 200 ottenuti da detti fustellati 2; una linea di alimentazione 16 degli articoli 17 disposta a fianco di detta linea di confezionamento 6, in posizione intermedia rispetto a detta intelaiatura fissa 20; una pluralità di organi spintori 21 portati lungo un percorso chiuso che per un tratto longitudinale si sviluppa a fianco di detta linea di alimentazione 16 degli articoli 17, con velocità di trascinamento pari a quella di avanzamento di tale linea 16, e azionabili assialmente in corrispondenza del tratto suddetto, in maniera da spingere detti articoli 17 all'interno di corrispondenti involucri 200; mezzi 23 per la regolazione in altezza del formato di detti involucri 200, atti a spostare verticalmente il gruppo costituito da detta stazione di prelievo 1, detta linea di alimentazione 4 e detto dispositivo di apertura 5, in maniera da variare la distanza fra il ramo inferiore di dette cinghie 8 e dette cinghie 11, 12 di detta linea di confezionamento 6; mezzi 40 per la regolazione della lunghezza di detti involucri 200, dotati di un organo di comando centralizzato 41 che è atto ad azionare, tramite organi di trasmissione flessibile 42, 43 e 44, mezzi attuatori della variazione delle dimensioni trasversali di dette linee di alimentazione 4 e di confezionamento 6 nonché di detto magazzino 3.
  2. 2) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi trasportatori a cinghie 8 presentano, sulla superficie esterna, una pluralità di dentini 10 equidistanziati , sporgenti al disopra del piano di appoggio definito dalla superficie superiore dei detti pattini 117 della stazione di prelievo 1 e atti a intercettare il bordo posteriore del fustellato 2 disposto al fondo di detta pila, in maniera da operarne il prelievo per sfilamento attraverso detta intercapedine S, mentre detti mezzi trasportatori a cinghie 11, 12 presentano, sulla superficie esterna, una pluralità di dentini 14, 15 equidistanziati, atti a fungere da riscontro anteriore e posteriore per detto involucro 200, cooperando con detti dentini 10 delle dette cinghie 8 in fase di trasporto lungo detta linea di confezionamento 6.
  3. 3) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi 23 per la regolazione in altezza del formato di detti involucri 200 prevedono una barra 24 longitudinale che è supportata girevole da detta intelaiatura fissa 20 e presenta una pluralità di pignoni conici 26 in ingranaggio con rispettive corone coniche 27 sagomate all'estremità di relativi organi a vite 28 supportati girevoli, con asse verticale, da mensole 30 solidali all'intelaiatura fissa 20 stessa, detti organi a vite 28 essendo accoppiati a corrispondenti madreviti realizzate su organi di supporto 32 che sono fissati a una piastra 22 mobile verticalmente e supportante detto gruppo costituito da detta stazione di prelievo 1, detta linea di alimentazione 4 e detto dispositivo di apertura 5.
  4. 4) Macchina secondo la riv.3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione 23 sono bloccabili nella posizione di lavoro mediante mezzi frenanti 33 comprendenti un'asta di bloccaggio 34 che attraversa girevole detti organi di supporto 32, secondo un asse longitudinale parallelo a detta barra 24, e porta almeno una boccola eccentrica 37 su cui è montato un blocchetto 38 atto ad essere serrato su detta intelaiatura fissa 20 a seguito della rotazione di detta asta di bloccaggio 34.
  5. 5) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detto organo di comando 41 dei mezzi di regolazione 40 prevede un'asta 45 portata girevole e azionabile in rotazione secondo un asse trasversale alla macchina, all'estremità sporgente all'interno di detta intelaiatura fissa 20 detta asta 45 recando calettate una coppia di pulegge 52, 53 affiancate, su cui si avvolgono rispettivamente detti organi di trasmissione 42, 43, per la regolazione trasversale di detta linea di confezionamento 6, l'asta 45 essendo altresì atta ad azionare simultaneamente in rotazione, tramite organi di rinvio 54, 57, un ulteriore albero 58 trasversale alla macchina recante calettata una puleggia 59 su cui si avvolge detto organo di trasmissione 44, per la regolazione trasversale di detta linea di alimentazione 4 e di detto magazzino 3.
  6. 6) Macchina secondo la riv.l, caratterizzata dal fatto che detti mezzi attuatori dei mezzi di regolazione 40 prevedono rispettivamente, in corrispondenza di pulegge 42a, 43a su cui si avvolgono detti organi di trasmissione 42, 43, un manicotto 69 mobile assialmente su azionamento di un relativo organo a madrevite lungo un cannotto 70 solidale a detta intelaiatura fissa 20, detto manicotto 69 recando solidale una relativa piastra 71, 72 su cui sono portate girevoli rispettive pulegge accoppiate 13, 13a di detti mezzi trasportatori a cinghie 11, 12 della linea di confezionamento 6, in maniera da consentire la traslazione di dette pulegge accoppiate 13, 13a sul relativo albero 113 rispetto a corrispondenti pulegge 13, 13a aventi posizione fissa su tale albero 113, similmente attuandosi la regolazione trasversale dei detti mezzi trasportatori a cinghie 8 della detta linea di alimentazione 4.
  7. 7) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che che detto magazzino 3 è portato da un telaio 106 che è articolato a mezzi a leva 107 oscillabili su un piano longitudinale verticale, atti ad azionare lo spostamento del magazzino 3 stesso in una posizione sollevata rispetto a una sottostante linea di trasporto 4 definita dai detti mezzi trasportatori a cinghie 8.
  8. 8) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detto magazzino 3 prevede guide verticali 116a, 116b, rispettivamente anteriori e posteriori secondo il verso di avanzamento dei detti mezzi trasportatori a cinghie 8, almeno dette guide anteriori 116a essendo portate, per la regolazione delle dimensioni longitudinali del magazzino 3 stesso, da un carrello 129 che è supportato scorrevole in direzione longitudinale ed è azionabile in movimento tramite mezzi a cremagliera 134.
  9. 9) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detti pattini 117 sono supportati mobili verticalmente, in maniera da regolare l'ampiezza di detta intercapedine S, mediante un organo di regolazione 119 comprendente una slitta 120 guidata scorrevole in un'asola verticale 121 di ciascun pattino 117 e bloccabile a una corrispondente parete 122 dell'intelaiatura fissa mediante un organo di fissaggio 123, detta slitta 120 presentando inferiormente un piattello 124 che in posizione di impiego è atto a definire rispetto a un margine inferiore di detta parete 122 una intercapedine di altezza pari a quella definita dai pattini 117 stessi e che in fase di regolazione è destinato a serrare elasticamente, su sollecitazione di mezzi a molla 125, un fustellato 2.
  10. 10) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi a bilanciere 126 che si estendono al disotto del detto magazzino 3, montati oscillabili su un telaio 106 del magazzino 3 stesso attorno ad un asse trasversale a detti mezzi trasportatori a cinghie 8 e mobili, su azionamento di relativi martinetti 128, fra una posizione abbassata, corrispondente al normale funzionamento del dispositivo stesso, e una posizione sollevata 126a, in cui i bilancieri stessi sollevano detta pila di fustellati 2, impedendo il prelievo da parte di detti dentini 10.
  11. 11) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detto magazzino 3 prevede lateralmente, per il contenimento delle falde laterali 2a dei detti fustellati 2, una coppia di cinghiette verticali 137 azionabili da relativi organi motoriduttori 139, in maniera da spingere verso il basso i margini delle dette falde laterali 2a a riscontro di un piano di appoggio 140, e regolabili trasversalmente ai detti mezzi trasportatori a cinghie 8, l'una indipendentemente dall'altra, tramite rispettivi mezzi di supporto 141, 149 mobili su comando di rispettivi alberi a vite 144, 150 azionabili in rotazione per la trasmissione del moto a corrispondenti madreviti realizzate da detti mezzi di supporto 141, 149.
  12. 12) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detto magazzino 3 prevede superiormente, per il contenimento dei detti fustellati 2, una coppia di sponde verticali 156 portate da un telaio 106 del magazzino 3 stesso e regolabili trasversalmente ai detti mezzi trasportatori a cinghie 8 tramite rispettive slitte 157, 158 supportate scorrevoli trasversalmente alle cinghie 8 stesse e mobili simmetricamente su comando di alberi a vite 160, 161 azionabili in rotazione per la trasmissione del moto a corrispondenti madreviti realizzate da dette slitte 157, 158.
  13. 13) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detti organi di riscontro 118 sono montati oscillabili, a contrasto di relativi mezzi a molla 182, attorno a un asse orizzontalmente trasversale a detti mezzi trasportatori a cinghie 8 e presentano inferiormente, dal lato rivolto verso detto magazzino 3, uno spallamento 184 di altezza praticamente corrispondente allo spessore di un singolo fustellato 2, atto ad essere impegnato a scappamento dal bordo anteriore del detto fustellato 2 disposto al fondo di detta pila, predisposto in posizione inclinata, all'interno di detto magazzino 3, in appoggio posteriormente sui detti pattini 117 e in impegno anteriormente con detto spallamento 84 dei detti organi di riscontro 118.
  14. 14) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detta testa rotante 500 del dispositivo di apertura 5 prevede una pluralità di detti organi di presa 518 a ventose 519 che sono montati a coppie, tramite relativi bracci 522 radiali, su rispettivi alberi 520 angolarmente distribuiti fra una coppia di pulegge 9 associate a detti mezzi trasportatori a cinghie 8 e portati oscillabili, tramite organi a manovella 537 liberamente girevoli secondo un asse 538, da detto tamburo 539 girevole coassialmente e in sincronismo con dette pulegge 9, essendo previsto un dispositivo di azionamento 529 dotato di mezzi a camma 545 atti ad essere impegnati da mezzi a bilanciere 543 portati in rotazione da detto tamburo 539 e atti a provocare la rotazione angolare di dette manovelle 537 degli alberi 520 15) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di apertura 5 prevede un organo spintore 554 dotato di mezzi a paletta 555 che sono atti ad agire posteriormente sui detti fustellati 2, durante la fase di trasferimento dei fustellati 2 stessi alla detta linea di confezionamento 6. 16) Macchina secondo la riv.15, caratterizzata dal fatto che detti mezzi a paletta 555 si estendono da una testa 556 montata girevole su un organo eccentrico 557, portato in rotazione da un albero motore 558, e recano articolata una biella 561 fulcrata su un perno 562 avente asse fisso, in maniera da risultare oscillabili su un piano verticale longitudinale a detta linea di confezionamento 6. 17) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di apertura 5 prevede, a valle della zona di presa dei detti fustellati 2 da parte dei detti organi 518 a ventose 519, un rullo di snervamento 551 girevole secondo un asse 552 parallelo a quello di detta testa rotante 500 e atto a intercettare uno spigolo anteriore dei fustellati 2 stessi in fase di apertura, in maniera da piegare all'indietro un corrispondente lembo di detti involucri 2. 18) Macchina secondo la riv.1, caratterizzata dal fatto che detti ulteriori mezzi a ventose 523 sono portati in movimento da un manovellismo 524 disposto nella zona di uscita dei detti fustellati 2 da detta linea di alimentazione 4, al disopra di detta testa rotante 500, e dotato di almeno un'asta 525 di supporto di dette ventose 523, articolata a una coppia di manovelle 526 girevoli secondo assi paralleli all'asse orizzontale 521 della stessa testa rotante 500, in maniera da spostarsi su un piano longitudinale mantenendo la propria disposizione orizzontale .
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