ITBL20040003U1

ITBL20040003U1 - Cerniera con piastrina a vista, applicata all'elasticizzazione delle astine degli occhiali

Info

Publication number: ITBL20040003U1
Application number: IT000003U
Authority: IT
Inventors: Cvijeta Kacavenda
Original assignee: Cvijeta Kacavenda
Priority date: 2004-03-24
Filing date: 2004-03-24
Publication date: 2004-06-24
Also published as: EP1580590A1; US20050225716A1

Description

Descrizione del MODELLO INDUSTRIALE DI UTILITÀ’ avente per titolo:

“CERNIERA CON PIASTRINA A VISTA, APPLICATA ALL’ELASTICIZZAZIONE DELLE ASTINE DEGLI OCCHIALI’’

Forma oggetto della presente innovazione una nuova applicazione aggiuntiva per una generica forma costruttiva di cerniere di elasticizzazione del movimento delle astine sul frontale di occhiale, tale da fornire alle stesse astine di occhiale un particolare effetto individuante ed estetico, associato ad un sicuro effett funzionale.

Caratteristica principale del trovato è quella di prevedere il fissaggio di una piastrina alla testa del cursore che, tramite un normale mezzo elastico, conferisce lo scatto di apertura e di chiusura dell’astina sul frontale di occhiale, detta piastrina eseguendo un movimento a vista ed in senso assiale, corrispondente al movimento nascosto del cursore, per ogni azionamento della stessa astina, con conseguente innovativa movimentazione della sua superficie esterna e della scritta, impronta o marchio che vi siano riprodotti.

L’elasticizzazione delle cerniere per l’unione delle astine al frontale di occhiale ha lo scopo di favorire, per mezzo di uno scatto, la fase di apertura e di chiusura delle stesse astine, quando gli occhiali debbano essere indossati o riposti, oltre che la funzione di assicurare una loro migliore aderenza sulle tempie della persona che indossa il medesimo occhiale.

Sono note innumerevoli soluzioni tecniche di cerniere elasticizzate per astine di occhiali, tutte genericamente basate sull’applicazione di un elemento di riscontro mobile entro l’estremità di astina, essendo tale elemento atto ad associare elasticamente l’occhiello di incemieramento dell’astina con l’occhiello di incemieramento del frontale di occhiale, tramite un interposto mezzo elastico agente contro detto elemento di riscontro.

A titolo puramente esemplificativo si vuole indicare la soluzione proposta con la domanda di brevetto OBE n. EP 0 091573 del 19.03.1983 oppure la domanda SAFILO n.EP 0 262 099 del 26.05.1987, dove un cursore o elemento di riscontro lineare o sferico è posto indirettamente o direttamente a contatto con l’occhiello del frontale di occhiale, per la spinta di un mezzo elastico che lo rende traslabile lungo l’estremità dell’ astina da incemierare.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente innovazione è quello di poter sfruttare il movimento lineare interno del cursore, in ogni uno di questi tipi di cerniera elastica, per creare un movimento lineare esterno associato all’estremità di astina che sia atto a conseguire un particolare ed innovativo effetto estetico della stessa astina e quindi dell’occhiale.

Nell’ ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di poter utilizzare la superficie mobile esterna dell’ estremità di astina per applicarvi un decoro, un segno o un marchio che, con il movimento di detta superficie, si evidenzia ulteriormente e rende individualizzante Finterà superficie mobile.

Un altro importante scopo della presente innovazione è quello di associare la massima semplicità costruttiva del sistema di elasticizzazione dell’ astina con una sicura limitazione della sua divaricazione massima.

Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con il presente trovato, come si desume dalla seguente descrizione di una sua forma costruttiva, puramente indicativa e non limitativa, proposta anche con l’ausilio di n. 8 figure schematiche riprodotte nelle tre tavole allegate e delle quali:

la fig. 1 di tav. 1 rappresenta una vista in pianta di un musetto o estremità di frontale di occhiale, completo del suo occhiello di incemieramento dell’estremità di astina; - la fig. 2 rappresenta una vista in pianta ed in sezione assiale dell’ estremità di astina da associare al musetto di fig. 1 , secondo la presente innovazione;

la fig. 3 rappresenta una vista verticale ed in sezione assiale della stessa estremità di astina di fig. 2;

la fig. 4 rappresenta una vista in pianta ed in esploso di un cursore e del suo mezzo di elasticizzazione, da applicare all’estremità di astina di figg. 2 e 3;

la fig. 5 di tav. 2 rappresenta una vista in pianta ed in sezione assiale del musetto di fig.

1 associato all’estremità di astina della fig. 2 ed alle sue componenti interne di cui alla fig. 4, essendo detta astina raffigurata in posizione di chiusura sul frontale;

la fig. 6 rappresenta una vista in pianta ed in sezione assiale del musetto e dell 'astina, come in fig. 5, essendo detta astina raffigurata in posizione di parziale apertura sul frontale;

la fig. 7 di tav. 3 rappresenta una vista in pianta ed in sezione assiale del musetto e dell 'astina, come in figg. 5 e 6, essendo detta astina raffigurata nella sua posizione di normale apertura sul frontale;

la fig. 8 rappresenta una vista in pianta ed in sezione assale identica alle viste di figg. 5 - 6 e 7, essendo detta astina raffigurata in una posizioni prossima alla sua massima divaricazione.

In tutte le figure gli stessi elementi sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.

Secondo la soluzione costruttiva proposta nelle figure delle tavole allegate un musetto M del frontale F di occhiali è dotato di un suo occhiello di estremità 1 da associare alla coppia di occhielli 21 e 22 dell’estremità 20 di un’astina A di occhiale.

Detto occhiello 1, sul suo lato di fissaggio all’ estremità del musetto M, presenta uno spallamento 12 che è rientrante dal bordo interno dello stesso musetto M, oltre che essere del tuto sporgente dall 'estremità di tale museto M ed essere naturalmente dotato di un foro passante 13.

L’estremità 20 dell’astina A, a sua volta, presenta una coppia di occhielli 21 - 22 che, secondo una tecnica nota, possono essere rispetivamente dotati di un foro passante liscio 23 e di un foro passante filetato 24, presentando un vano intermedio 25, tra detti occhielli 21 e 22, che ha una profondità adeguata per consentire l’ alloggiamento e lo scorrimento del cursore 30, di seguito illustrato.

La stessa estremità 20 di astina A comprende poi anche un foro assiale 26 ato ad alloggiare il gambo del cursore 30, oltre che per alloggiare un adeguato mezzo elastico 40.

Con riferimento alla fig. 4, un cursore 30 è costituito da una testa 31 e da un gambo 32, oltre che da una innovativa piastrina 33, solidale alla stessa testa 31 e fissata a questa testa 31, in una opportuna posizione della sua lunghezza.

Più dettagliatamente, il gambo 32 del cursore 30 presenta un diametro appena inferiore al diametro del foro 26 dell’ astina A, dove è destinato ad essere alloggiato, mentre la sua testa 31 presenta una sua larghezza, almeno sul suo lato esterno, tale per cui la sua piastrina 33 possa scorrere lungo il lato esterno dell’estremità 20 di astina A, senza incontrare ostacoli, come rappresentato nelle varie figg. da 5 a 8.

Dalle stesse figg. da 5 a 8, si evince come un adeguato mezzo elastico 40 sia alloggiato nel foro 26 dell’ astina A, interponendosi tra il fondo dello stesso foro 26 e l’estremità del gambo 32 del cursore 30, in modo da impegnare la sua testa 31 contro uno dei lati squadrati dell’occhiello il del museto M.

Sempre secondo una tecnica nota, come illustrato ad esempio in fig. 5, l’incemieramento degli occhielli 21 e 22 dell’ astina A all’occhiello 11 del museto M è reso possibile da un opportuno precaricamento del mezzo elastico 40, previa spinta del cursore 30 entro la sua sede 25. fin tanto che la sua testa 31 non ostacoli l’allineamento dei fori 23 e 24 dell’ astina A con il foro 13 del museto M, quindi, con l’applicazione di una vite 41 o di un corrispondente perno di incemieramento degli occhielli girevoli 21 e 22 all’occhiello fisso H, si rende libera Pastina di aprirsi e chiudersi sul museto M-Descrite così le semplici parti del trovato ed il loro facile e funzionale assemblaggio, se ne riassume di seguito il loro funzionamento, anche in relazione al conseguimento degli scopi specificati.

Con riferimento alla fig. 6, si evince che, ad esempio in fase di apertura dell’astina A dalla posizione di fig. 5 alla posizione di fig. 7 e viceversa, a seguito della presenza della diagonale tra il lato interno e quello di testa dell’occhiello squadrato li, il cursore 30 è obbligato ad arretrare la sua posizione entro il vano 25 che lo alloggia, impegnando conseguentemente il suo gambo 32 ad una compressione del mezzo elastico 40, salvo poi scatare, per reazione dello stesso mezzo elastico 40, quando sia stato superato il punto morto di deto occhiello 1_1.

Con il movimento del cursore 30 si ha, ovviamente, anche il movimento della piastrina 33 che così apparirà in movimento lineare, rispeto al movimento girevole di apertura o chiusura dell’estremità 20 dell’astina A, evidenziandone la sua superficie esterna e quanto in essa riprodoto, conforme ad alcuni degli scopi del trovato.

Con riferimento particolare alle figg. 7 e 8 della allegata tav. 3, si evidenzia sempre la possibilità di mobilità della piastrina 33, ma anche un altra vantaggiosa funzione della stessa piastrina mobile 33.

Appare evidente la tradizionale funzione di stabile posizionamento dell’astina A nella sua condizione di normale apertura sul museto M, come si evince dalla fig. 7, così come si evince la funzione di limitazione della divaricazione massima dell’astina A, rispeto al solito museto M. Dalle stesse figg. 6 e 7 si desume infati che, con riferimento alla posizione particolare dell’estremità di museto M, la piastrina 13 è fissata alla testa 31 del cursore 30, in modo tale da incontrare l’estremità del museto M, quando l’astina sia nella posizione normalmente aperta di fig. 6 e, fulcrandosi sulla stessa estremità di musetto M, trascini il cursore 30, staccandolo dalla testa dell’occhiello squadrato 11 fino ad incassarsi parzialmente nel suo ribasso 12.

Per effetto del fulcraggio dell’ estremità di piastrina 33 sull’ estremità di musetto M, la testa 31 del cursore 30 viene trascinata fino sul fondo del vano 25, compreso tra i due occhielli 21 e 22 dell’estremità 20 di astina A, determinando così il punto di massima divaricazione dell’astina A sul frontale F, conforme ad un altro scopo specificato.

La soluzione costruttiva fino a ora illustrata e da intendersi puramente indicativa e non limitativa, come già precisato potendo in effetti essere realizzata anche in altro forme costruttive.

A titolo di esempio si vuole indicare la possibilità che l’incemieramento sia invertito, prevedendo due occhielli 11 sul musetto M ed un unico occhiello sull’estremità 20 di astina A, così come è possibile conferire alla testa 31 del cursore 30 una forma diversa e comunque atta ad associarsi alla piastrina 33, e così come la stessa astina A può assumere una forma a sezione rettangolare o di qualsiasi altro aspetto.

Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nell’ originalità del trovato che si vuole proteggere.

Claims

RIVENDICAZIONI. 1.- Cerniera con piastrina a vista, applicata all’elasticizzazione delle astine degli occhiali, caratterizzata dal fatto di prevedere l’ applicazione di una piastrina esterna 33 alla superficie laterale esterna delle estremità 20 di astine A, che siano munite di un normale sistema di elasticizzazione con un cursore 30 atto ad impegnarsi con l’occhiello 11 del musetto M, essendo tale piastrina 33 fissata o comunque resa solidale alla testa 31 di detto cursore 30, per essere traslata con esso e per poterla traslare, in fase di divaricazione, oltre la normale apertura e fino al punto di massima divaricazione, definito dalla base della sede 25 compresa tra degli occhielli 21 e 22 di incemieramento; 2.- Cerniera con piastrina a vista, applicata all 'elasticizzazione delle astine degli occhiali, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un cursore 30 di un sistema di elasticizzazione delle astine A di occhiali è reso fisso e solidale con una piastra esterna 33 all’astina A, potendo detta piastrina 33 traslare longitudinalmente ad un fianco della stessa astina A, con la stessa traslazione del cursore 33; 3.- Cerniera con piastrina a vista, applicata all’ elasticizzazione delle astine degli occhiali, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che la piastrina esterna 33 è fissata al cursore 30 in una posizione per la quale una sua estremità sia atta alla battuta contro la testa di estremità di musetto M, per cooperare con la testa 31 del cursore 30 alla stabilità della posizione di normale apertura dell’astina A rispetto al frontale F di occhiale; 4.- Cerniera con piastra a vista, applicata all’elasticizzazione delle astine degli occhiali, come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che, in fase di divaricazione superiore alla normale apertura dell’ astina A, una estremità di piastrina 33 è atta a fulcrarsi contro la testa del musetto M, per spingere il cursore 30 ad arretrare, entro il suo vano 25, fino ad incontrare l’imboccatura del foro di guida 26, contro il quale si arresta, determinando l’ampiezza massima della divaricazione prestabilita per l’ astina A; 5.- Cerniera con piastrina a vista, applicata all’elasticizzaizone delle astine degli occhiali, come alle rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che un ribasso 12 è ricavato sul lato esterno dell’occhiello 11 di incenieramento, che sia applicato al musetto M di occhiale.