IT202100032129A1 - Snodo a cavita' sferica per astina elastica intercambiabile di occhiale e suo metodo di assemblaggio - Google Patents
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Description
DESCRIZIONRE
dell?INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: ?SNODO A CAVITA? SFERICA PER ASTINA ELASTICA INTERCAMBIABILE DI OCCHIALE E SUO METODO DI ASSEMBLAGGIO?
Forma oggetto della presente innovazione una nuova forma costruttiva ed un nuovo metodo di assemblaggio dei due elementi costituenti ogni uno dei due snodi di incernieramento elastico di un?astina intercambiabile, da applicare alle estremit? di un frontale di occhiale.
Caratteristica principale della presene innovazione ? quella di poter associare un giunto fisso a cavit? cilindrica con fondo semisferico, il quale elemento sia gi? solidale all?estremit? di frontale e sia dotato di normale spallamento di articolazione dell?astina, oltre che essere dotato di un vano semisferico attiguo al precedente fondo semisferico, unendo detto elemento a cavit? sferica con l?estremit? sferica di un mezzo elastico che ? applicato all?estremit? di incernieramento di un?astina, detta estremit? sferica essendo unita con un metodo che prevede una prima fase di spinta ed alloggiamento della stessa estremit? sferica di astina entro la sede cilindrica dell?elemento fisso, mentre una seconda fase si ha la traslazione della stessa sfera nell?attiguo vano semisferico dello stesso elemento fisso, ed altre ulteriori fasi funzionali ne consentono la sua apertura, la sua divaricazione massima e la sua chiusura, rispetto al frontale di occhiale che supporta detto giunto fisso.
Sono note innumerevoli soluzioni costruttive di cerniere per l?articolazione delle astine alle estremit? di un frontale di occhiale, generalmente basate sull?unione di un occhiello, ad esempio solidale all?estremit? di astina, il quale occhiello ? interposto tra una coppia di occhielli che sono solidali, ad esempio alle estremit? di un frontale di occhiale, essendo la loro unione assicurata da una vite o perno infilato tra detti occhielli allineati.
Queste soluzioni di base sono poi state elaborate on l?applicazione di dispositivi di articolazione elasticizzata delle astine, per le quali si assicura un migliorato sostegno degli occhiali sul viso ed un adeguato scatto di posizionamento nelle fasi di apertura e chiusura delle stesse astine, pur agendo sempre per mezzo di un perno o vite che vincola l?unione di ogni estremit? di astina con l?estremit? del frontale di occhiale.
La presenza di detto perno presenta notoriamente degli inconvenienti che vanno dalla sua facilit? di svitamento e perdita, con necessit? di sostituzione dell?intera astina, alla difficolt? che presenta l?ottico chiamato all?applicazione di una nuova identica astina, non sempre disponibile, oltre al suo problema di allineamento degli occhielli del frontale con gli occhielli dell?astina elasticizzata da unire, con conseguente incidenza dei tempi e dei costi di riparazione dell?occhiale. La stessa presenza del perno di incernieramento comporta poi una conseguente difficolt? di rendere intercambiabile una serie di astine che potrebbero essere messe a disposizione di un unico frontale, per avere una montatura di occhiale che si adatti alle svariate occasioni di essere indossata da una persona.
Per favorire l?intercambiabilit? delle astine su montature di occhiale prive di elasticizzazione, una tecnica nota da tempo ha proposto la presenza di elementi di estremit? di astina che siano sagomati a cilindretto da alloggiare in un elemento cilindrico di frontale dotato di foro passante con asola laterale a squadra, in cui l?elemento cilindrico si alloggia per essere innestato a baionetta, come ad esempio secondo il brevetto n. US 1,504.212 - - del 03.04.1922, oppure la domanda di brevetto n. EP 926.530 - - del 30.06.1999 o ancora la domanda di brevetto EP 945.751 - del 29.09.1999. Queste ed altre analoghe soluzioni, pur risultando efficaci sull?intercambiabilit? delle astine, sono risultati per? carenti per la lro rigidit?, essendo privi di elasticizzazione.
In generale, la vista della testa e del gambo del perno nelle attuali soluzioni di cerniera per astine elasticizzate di occhiale, comporta poi un aspetto estetico non gradevole e che appare poco accurato, oltre che costituire occasione di deposito di polvere e di impurit? nell?uso quotidiano dell?occhiale. Per superare questo aspetto estetico, sono state proposte diverse soluzioni di cerniera che prevedono la copertura del perno con delle alette prolungantesi dall?estremit? di astina, ad esempio come per la domanda di brevetto WO2004-05033 - - del 13.05.2004, oppure secondo la domanda di brevetto n. WOO2011-121.522 - - del 06.10.2011. Queste ed altre analoghe soluzioni, pur assolvendo ad una loro funzione estetica e di pulizia, sono per? risultate di costruzione molto complessa e di struttura molto delicata anche in fase di fabbricazione, oltre che essere risultati diff?cili da riparare, in caso di guasto, dovendo quindi limitare la sua diffusione, particolarmente per una intercambiabilit? di astine, anche da parte di un ottico preparato ed attrezzato.
Compito principale della presente innovazione ? quello di poter realizzare uno snodo per l?unione, su di un unico frontale di occhiale, una pluralit? di astine elasticizzate intercambiabili, in modo tale da assicurare la massima semplicit? costruttiva e la massima affidabilit? di incernieramento, per la loro movimentazione regolabile della loro chiusura ed apertura a scatto.
Nell?ambito di tale compito, un altro importante scopo della presente innovazione ? quello di rendere al massimo semplice ed agevole la sostituzione e l' intercambiabilit? delle astine elasticizzate ad un?unica montatura di occhiale, eliminando ogni possibilit? di svitamento e perdita di un perno.
Ulteriore scopo della presente innovazione ? quello di poter eliminare esteticamente la vista delle teste o dei gambi delle viti o perni di unione incernierata, oltre che quella di impedire la formazione e la vista di zone di accumulo della polvere e delle impurit?.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con la presente innovazione, come di seguito esemplificativamente illustrato e conforme a quanto indiato nelle allegate rivendicazioni, per la quale innovazione si prevede la realizzazione di uno snodo con un elemento f?sso a cavit? cilindrica e fondo semisferico, da associare alle due estremit? del frontale di occhiale, unendo detto elemento cavo ad una estremit? sferica di un mezzo elastico che ? applicato all?estremit? di una rispettiva astina, secondo un metodo di assemblaggio che prevede la spinta dell?estremit? sferica entro il vano con base semisferica del giunto fisso al frontale, quindi la spinta laterale della medesima sfera nell?attiguo vano semisferico di detto giunto fisso, dove detta sfera ? resa girevole in detta sede semisferica, azionando lo stelo che unisce detta sfera, il quale stelo ? reso traslabile lungo una feritoia trasversale di detto elemento snodo cavo.
Una pi? completa descrizione ed illustrazione di una sua forma preferita di realizzazione e di attuazione del presente metodo e la verifica della sua rispondenza agli scopi specificati ? meglio esposta nelle seguente descrizione, che non vuole essere limitativa ma esemplificativa, anche con l?ausilio di n. 8 figure schematiche riprodotte nelle due tavole allegate e delle quali:
La f?g. 1 di tav. 1 rappresenta una vista orizzontale, lungo il piano in sezione I - I della f?g. 3, del giunto cavo avente anche un gambo di fissaggio nell?estremit? di un frontale di occhiale; La f?g. 2 di tav. 1 rappresenta una vista dal basso dell?elemento di giunto di fig.l;
La fig. 3 di tav. 1 rappresenta una vista in pianta dell?elemento di giunto di fig. 1, secondo il suo piano di sezione III - III;
La fig. 4 di tav. 1 rappresenta una vista orizzontale, in sezione assiale, di una estremit? di astina di occhiale che include un suo elemento di elasticizzazione avente l?estremit? libera sagomata di forma sferica, da alloggiare nella cavit? semisferica dell?elemento cavi di f?g. 1; La fig. 5 di tav. 1 rappresenta una vista ingrandita del solo elemento di elasticizzazione compreso nell?estremit? di astina di fig. 4;
La f?g. 6 di tav. 2 rappresenta una vista orizzontale ed in sezione assiale dell?estremit? di astina di f?g. 4, nella sua fase iniziale di assemblaggio al giunto cavo di f?g. 1 ;
La f?g. 7 di tav. 2 rappresenta una vista orizzontale ed assiale della stessa estremit? di astina e di giunto di f?g. 6, raffigurata in una successiva fase di scatto della stessa astina, dalla sua posizione di apertura o di chiusura rispetto al frontale di occhiale;
La f?g. 8 di tav. 2 rappresenta una vista orizzontale ed assiale analoga alle viste di f?g. 6 e di fg. 7, raffigurata nella sua condizione di normale apertura dell?astina sul frontale di occhiale. In tutte le figure gli stessi elementi sono rappresentati o si intendono rappresentati con lo stesso numero di riferimento.
Con riferimento alle figg. 1 - 2 e 3, un elemento fisso di snodo (1), preferibilmente metallico, ? costituito da un corpo (10) che ? sostanzialmente a forma di parallelepipedo, sulla cui parete interna (10/a) ? presente un foro cilindrico (11) che ha il suo fondo cieco (12) di forma semisferica ed ? reso comunicante con una attigua sede semisferica (13). Detto corpo (10) presenta poi una feritoia trasversale (14) che ? disposta sulla sua superfice interna (10/a), la quale ? comunicante con la mezzeria del foro cilindrico (11) e si estende poco oltre la mezzeria della parete libera esterna (10/b), oltre che con le pareti semisferiche (12 - 13). Il medesimo corpo (10) presenta quindi una base piatta (15) che ? solidale a due piedini di ancoraggio (16 - 17), preferibilmente separati da un vano intermedio (18).
Preferibilmente, la sede semisferica (13) del corpo (10) prevede una leggera cavit?, verso la parete interna ( 10/a), per favorire il contenimento della sfera (21) in fase di normale uso dell?occhiale.
Ancora con riferimento alle f?gg. 1 - 2 - 3, il corpo o giunto cavo (10) dello snodo (1) ? reso solidale all?estremit? di un frontale (5), esemplificativamente in acetato, per annegamento dei suoi funghetti (16 - 17), in modo che la sua piastra di base (15) sia complanare con la superfice dello stesso frontale di occhiale (5).
Con riferimento alle f?gg. da 4 a 8, il corpo cavo (10) del giunto (1) ? solidale all?estremit? di frontale (5) ed ? collegato all?estremit? di astina (4), per interposizione di un dispositivo di elasticizzazione (2) che ? alloggiato entro uno scatolato (3).
Con riferimento particolare alle f?gg. 4 e 5, un dispositivo di elasticizzazione (2) comprende una testa sferica (21) che ? munita di gambo o stelo (22), il quale stelo presenta un?estremit? filettata (23) ed un tratto iniziale o codolo (27), questi avendo una sezione quadrata o comunque piatta. Lo stesso dispositivo (2) comprende poi una camicia (28), avente un fondo (28/a) con un foro assiale (28/b) entro cui ? reso passante lo stelo (22). Detta camicia (28), ? alloggiata e guidata entro il vano (30) dello scatolato (3), per potervi essere fissata ad esempio con almeno un grano (26).
In particolare con riferimento alla fig. 4, lo stesso dispositivo di elasticizzazione (2) comprende una molla spiralata o latro mezzo elastico (25) che avvolge detto stelo (22). Un?estremit? di detto mezzo elastico (25) ? posta in battuta contro il fondo (28/a) della camicia (28), mentre la sua estremit? opposta ? a contatto con un dado (24), esemplificativamente sferico, il quale ? avvitato all?estremit? filettata (23) dello stelo (22) e consente di regolare la compressione di detto mezzo elastico (25). Nella rappresentazione delle f?gg. 4 e 5, per comodit? grafica, la testina sferica (21) del dispositivo (2) ? raffigurata leggermente staccata dal fondo (28/a) della camicia (28) e dall?allineato bordo aperto della scatola (3). In realt?, il precaricamento del mezzo elastico (25) induce il dado (24) e quindi lo stelo (22) a portare detta testa sferica (21) in posizione di battuta sula superf?ce esterna di detto fondo (28/a). In fase di unione dell?astina (4) al giunto (1) del frontale (5), lo scostamento della testina sferica (21) dal fondo (28/a) della camicia (28) ? agevolmente conseguito con una sua leggera trazione, come di seguito specificato.
Pi? dettagliatamente, con riferimento alle figg. da 4 ad 8, l?unione e l?azionamento di articolazione dell?astina (4) al frontale (5) ? resa possibile seguendo un suo particolare metodo di assemblaggio e funzionamento che prevede almeno due fasi preliminari di preparazione dell?astina (4).
In una prima fase preliminare del metodo in esame, il dispositivo di elasticizzazione (2) viene preparato ed assemblato, facendo passare lo stelo (22) della testa sferica (21) nel foro (28/b) della camicia (28) ed avvolgendolo con il mezzo elastico (25), il quale viene sostanzialmente alloggiato nel vano della stessa camicia (28), quindi si avvita il dado (24) sul gambo filettato (23) dello stesso stelo (22), fino ad imprimere la voluta compressione a detto mezzo elastico (25), esemplificativamente come rappresentato in fig. 5.
In una seconda fase preliminare dello stesso metodo in esame, il dispositivo di elasticizzazione (2) ? alloggiato nel vano (30) della scatola (3), posizionando il fondo (28/a) della camicia (28) in modo che sia allineato al bordo della scatola (3) che lo alloggia e vi possa essere fissato ad esempio con un grano (26), come esemplificato in fig. 4, in modo tale che Pastina (4) sia pronta ad essere associata al giunto (1).
Con riferimento particolare alla fig. 6, una prima fase del metodo di assemblaggio in esame, prevede l?allineamento e la disposizione dell?astina (4) in asse con il foro cieco (11) del giunto (1), allineando Passe dello stelo (22) del suo dispositivo di elasticizzazione (2) all?asse del foro cilindrico (11) dello snodo (1), in modo tale da poter spingere la testa sferica (21) del dispositivo (2) lungo detto condotto (11), fino ad appoggiare la stessa testa (21) sul fondo semisferico (12) di detto foro cieco (11).
Una seconda fase del presente metodo di assemblaggio, non rappresentata nelle figure allegate, prevede la traslazione della stessa testa sferica (21) dal fondo semisferico (12) nell?attiguo vano semisferico (13), agendo per traslazione sull?astina (4), che obbliga la parte piatta (27) dello stelo (22) ad insinuarsi nella feritoia (14) del nodo (1). In particolare, la larghezza della feritoia (14) del giunto (1) ? di poco superiore alla larghezza dei lati di contatto del codolo poligonale (27) di detto stelo (22), impedendo cos? ogni involontaria rotazione assiale del dispositivo di elasticizzazione (2) e della stessa astina (4), rispetto al frontale (5).
Per effetto di questa spinta laterale sull?astina (4), il fondo (28/a) della camicia (28) scorre lungo la parte interna (10/a) del blocco (10), quindi lungo i lati della feritoia (14), fino a quando la testa (21) del dispositivo di elasticizzazione (2) si alloggia in detto vano sferico (13) del giunto cavo (1). In questa posizione, per effetto della prevista compressione del mezzo elastico (25) e del vincolo che il grano (26) esercita sulla camicia (28), si ottiene la normale condizione di chiusura dell?astina (4) sul frontale di occhiale (5).
Con riferimento alla f?g. 7, una terza fase di funzionamento del metodo in esame, prevede la rotazione delfastina (4), per il suo passaggio dalla posizione di chiusura di f?g. 6, ad una possibile posizione di apertura di f?g. 8.
In questa fase intermedia, stante la nota eccentricit? dello spallamento (19) e quindi delle rispettive spallette della loro feritoia (14), continuando la spinta sull?astina (4) si ha una rotazione della testa sferica (21) del dispositivo (2) entro il vano sferico (13) del giunto (1), determinando una ulteriore compressione della molla elicoidale (25) per cui, con minima spinta manuale sulf?astina (4), si pu? avere uno suo scatto di passaggio dalla posizione di chiusura di f?g. 6 alla posizione di apertura di fig.
8, oppure in senso contrario, conforme al senso della direzione della spinta sull?astina (4), per altro analogamente ad ogni altro sistema di scatto di astina gi? noto ma con un dispositivo di giunzione innovativo.
Con riferimento alla f?g. 8, si evince il fatto che, in una quarta fase di funzionamento del metodo in esame, per effetto della normale compressione del mezzo elastico (25) sulle spallette della feritoia (14), lungo la parete esterna (10/b), Pastina (4) conserva stabilmente la sua posizione di apertura sul frontale di occhiale (5), assicurando la miglior condizione per indossare l?occhiale sulla testa della persona, per altro analogamente ad ogni altro sistema di scatto di astina gi? noto, ma con un dispositivo di giunzione innovativo.
In una quinta fase di funzionamento del metodo in esame, che non si ? ritenuto di raffigurare per ovviet?, appare evidente il fatto che, insistendo nella spinta di apertura dell?astina (4), una sua possibile divaricazione massima ? delimitata dall?ampiezza della feritoia (14) sulla parete (10/b), contro la quale il codolo (27) dello stelo (22) pu? andare in battuta. Anche in questa fase, la spinta divaricante sull?astina (4) determina un ulteriore caricamento della molla (25) che, con il cessare dell?azione di spinta, tende a far scattare la stessa astina (4) verso la sua condizione di normale apertura di fig. 8.
Conforme ad uno degli scopi specificati, l?intercambiabilit? delle astine, anche per un unico modello di frontale di occhiale, ad esempio con un?astina di diverso colore o di differente conformazione, con la presente innovazione ? resa agevolmente possibile riportando Pastina (4) nella sua condizioni di chiusura di fig. 6, dopo averne spostata la testa sferica (21) dalla sede sferica (13) alla sede sferica (12) del giunto (1), in modo che l?asse del suo tirante (22) sia coincidente con l?asse del foro cilindrico cieco (11). Si procede quindi ad una semplice estrazione della testa sferica (21) dal condotto (11) ed all?inserimento della testa sferica (21) della nuova astina (4) da applicare, ripetendo le fasi sopra descritte.
Naturalmente, per ogni tipo di astina elastica intercambiabile (4) da associare al giunto cavo (1) del frontale (5), sia in fase di prima applicazione come in ogni altra occasione di sostituzione o revisione dell?astina (4), ? possibile regolare la voluta compressione della molla (25) per semplice estrazione del dispositivo di elasticizzazione (2) dal suo scatolato (3), previo allentamento del grano (26), quindi avvitando o svitando il dado (24) sull?estremit? filettata (23) dello stelo o tirante (22), per poter avere sempre le migliori condizioni di compressione della molla (25) e quindi di ottimale aderenza dell?occhiale sulla testa della persona, con le astine normalmente aperte quando indossa gli occhiali, conforme ad un altro degli scopi specificati.
Sulla scorta di quanto fino ad ora esemplificativamente descritto ed illustrato, appare evidente che lo snodo cavo (1) consente l?innesto articolato dell?astina (4) senza necessit? di disporre di un perno o vite con dado che possono svitarsi e causare la perdita dell?astina, cos? come lo stesso snodo (1) elimina anche la presenza e l?antiestetica visione di ogni vite o dado, oltre che eliminare ogni formazione di sporco superficiale, conforme ad altri scopi specificati.
Analoga regolazione della voluta compressione dell?astina (4) consente di regolare la consistenza dello scatto della stessa astina (4), per il passaggio della posizione di chiusura alla posizione di apertura, e viceversa, rispetto al frontale (5), oltre che dalla posizione di massima divaricazione, secondo un altro degli scopi specificati.
Conforme ad una sua prima variazione costruttiva, ? possibile prevedere la realizzazione separata della testa sferica (21) e del suo tirante o stelo (22), ad esempio dotando la stessa sfera (21) di un suo foro filettato in cui avvitare ed unire l?estremit? filettata della parte poligonale o piatta (27) dello stesso stelo (22).
Conforme ad una seconda variazione costruttiva, l?estremit? sferica (21) del dispositivo di elasticizzazione (2) pu? assumere una forma cilindrica, da rendere passante nel foro cieco (11) dello snodo (1), con fondo cieco (12) di forma cilindrica e sede attigua (13 avente analoga sede cilindrica. Con questa variazione costruttiva, la parte di codolo (27) pu? anche non serre piatta.
Naturalmente, lo snodo ed il suo metodo di applicazione, fino ad ora esemplificativamente illustrati in una soluzione su montatura di frontale (5) ed astina (4) in acetato cellulosico o altro materiale plastico, sono applicabili anche nella realizzazione di occhiali in metallo o lega metallica di ogni tipo noto. In questo caso, che non si ? ritenuto di raffigurare, la piastra di base (15) del giunto (1) potr? essere priva dei funghetti (16 - 17) e potr? essere dotata di fori passanti oppure di gambi filettati con cui unire lo stesso giunto (1') ad ogni estremit? di frontale (5?) metallico. Ulteriormente, il presente snodo a cavit? sferica o cilindrica pu? essere applicato ed adattato per realizzare ogni tipo di occhiale in acetato o iniettato, cos? come realizzato per fresatura o con montatura in altri materiali anche fri tipo legno, cos? come nella realizzazione di ogni tipo di occhiali cos? detti a tre pezzi.
Analogamente, per una soluzione metallica di astina, che non si ? ritenuto di raffigurare, una parete della scatola (3?) pu? essere fissata o saldata alla superf?ce interna di un?astina metallica (4?), mentre un suo grano (26?), che pu? essere anche il gambo di una vite di fissaggio della scatola (3?), assicura il posizionamento della camicia (28?), rispetto all?allineamento del suo fondo (28/a?) e del bordo della scatola (3?), sul contatto con le superfici (10/a) e (10/b) dello snodo (1), lungo la sua feritoia (14).
Ancora si evidenzia il fatto che la presenza della molla elicoidale (25) pu? essere compensata con la presenza di ogni altro noto mezzo elastico che presenti analoghe caratteristiche di reazione alla compressione in fase di movimentazione dell?astina (4) sul frontale (5)di occhiale.
L?illustrazione delle fasi di attuazione del metodo di assemblaggio dello snodo in esame, prevede la possibilit? di due fasi preliminari che consentono la disponibilit? di una pluralit? di astine (4) da associare ad un frontale (5), per essere pronte al momento della loro sostituzione, ad esempio da parte dell?ottico, Queste fasi preliminari si intendono comunque complementari alle fasi di unione dellastina (4) al giunto (1) e sono pertanto rientranti nel metodo complessivo di assemblaggio dello snodo in esame.
Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti ad analoghe forme costruttive di snodo a cavit? sferica per astina elastica intercambiabile di occhiali e del suo metodo di assemblaggio, si intendono rientranti nella novit? e nell?originalit? del trovato che si vuole proteggere.
Claims (9)
1.- Snodo a cavit? sferica per astina elastica intercambiabile di occhiale, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un giunto (1 ) con cavit? cilindrica ( 1 1 ) a base semisferica ( 12) e attigua cavit? semisferica (13), il quale giunto (I) ? fissato ad una estremit? di frontale (5) di occhiale, ed ? da associare all?estremit? sferica (21) di un dispositivo di elasticizzazione (2) di un?astina (4), il quale dispositivo (2) ? custodito da una scatola di alloggiamento (3) che ? resa solidale alla stessa estremit? di astina (4). detto giunto (1) essendo composto da un corpo ( I O), sostanzialmente a forma di parallelepipedo, sulla cui parete interna (10/a) ? presente un foro o condotto cilindrico ( 1 1) che ha il suo fondo cieco ( 12) di forma semisferica ed ? reso comunicante con una attigua sede semisferica (13), detto corpo ( 10) presenta una feritoia trasversale (14) che ? ricavata sulla stessa superfice interna (10/a), ? comunicante con la mezzeria di detto foro cilindrico (1 1 ) e si estende poco oltre la mezzeria della parete libera (10/b) dello stesso corpo ( 10), oltre che con dette cavit? semisferiche di fondo (12 -13), entro le quali si alloggia la testa sferica (21) di un elemento di elasticizzazione (2) con scatola aperta (3) che ? resa solidale all?estremit? di astina (4);
2.- Snodo a cavit? sferica per astina, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto condotto (1 1 ) e dette cavit? semisferiche ( 12 - 13) sono aperte da una feritoia trasversale (14) che ? passante per le superfici interna ( 10/a) ed esterna ( 10/b) e che separa anche in due parti lo spallamento eccentrico (19), per l'alloggiamento e movimentazione dell'estremit? squadrata (27) dello stelo (22) del dispositivo di elasticizzazione (2);
3.- Snodo a cavit? sferica per astina elastica intercambiabile di occhiale, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di elasticizzazione (2) avente una testa sferica (21) che ? munita di uno stelo o tirante (22), con una parte iniziale o codolo (27) avente sezione quadrata a comunque piatta, mentre la sua estremit? libera (23) ? filettata ed ? atta ad avvitare un dado (24);
4.- Snodo a cavit? sferica, come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che lo stelo (22) del dispositivo di elasticizzazione (2) ? assialmente avvolto da una molla spiralata (25), la quale ? contenuta da una scatola aperta (3) con camicia (28) avente il fondo piatto (28/a) che ? in battuta contro un?estremit? di detta molla (25), mentre l?estremit? opposta della stessa molla (25) ? in battuta contro il dado (24), il quale, avvitandosi all?estremit? (23) dello stelo (22), consente di regolarne la compressione con la quale si genera la trazione della testa sferica (21) dello stesso dispositivo di elasticizzazione (2) contro le pareti interna (10/a) e laterale (10/b) del corpo (IO) del giunto (1);
5.- Snodo a cavit? sferica, come alle rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di elasticizzazione (2), con il suo mezzo elastico (25), con la sua sfera di testa (21 ), il suo stelo (22), il suo dado di regolazione (24) e la camicia (28) sono alloggiati nel vano (30) di una scatola aperta (3), mentre la presenza di almeno un grano (26), passante per il corpo deM?astina (4) ? preferibilmente avvitabile ad un foro filettato di almeno una parete della scatola (3), per permettere il corretto e sicuro fissaggio della camicia (28), in modo tale che il suo fondo (28/a) sia allineato con il bordo aperto della scatola (3), dopo che il dispositivo elastico (2) sia gi? stato precaricato e sia stato alloggiato nella stessa scatola (3);
6.- Metodo di assemblaggio di snodo a cavit? sferica, come ad una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la realizzazione dell?astina (4) prevede una prima fase preliminare di preparazione, in cui lo stelo (22) ? fatto passare nel foro (28/b) della camicia (28) per essere poi avvolto da un mezzo elastico (25) che viene quindi alloggiato nella stessa camicia (28) della scatola aperta 3, mentre si avvita il dado (24) sul gambo filettato (23) dello stelo (22), per imprimere la voluta compressione di detto mezzo elastico (25);
77 - Metodo di assemblaggio di snodo a cavit? sferica, come alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere una seconda fase preliminare di preparazione, in cui il dispositivo di elasticizzazione (2) ? alloggiato nel vano (30) della scatola (3), posizionandone il fondo (28/a) in allineamento con la bocca della scatola (3), per esservi fissato da almeno un grano (26);
8.- Metodo di assemblaggio di snodo a cavit? sferica per astina elastica intercambiabile di occhiale in cui l?unione e l'azionamento di articolazione dell?astina (4) al frontale (5), dopo le fasi preliminari di preparazione ed alloggiamento del dispositivo di elasticizzazione (2) entro il vano aperto della scatola (3) prevede le seguenti fasi
- una prima fase di allineamento dell?asse delio stelo (22) all?asse del foro cilindrico cieco ( 1 1 ) del giunto cavo ( 1 ) in modo da poter spingere la testa sferica (21 ) del dispositivo (2) lungo detto condotto (1 1), fino ad appoggiare la stessa testa (21 ) sul fondo sferico ( 12) di detto foro cieco (1 1); - una seconda fase di traslazione dell'astina (4), e quindi della testa sferica (21 ) dello stelo (22) del suo dispositivo di elasticizzazione (2), per portare detta testa (21 ) dalla cavit? semisferica (12) alla cavit? semisferica (13), del giunto (1 ), mentre il codolo (27) di detto stelo (22) ? guidato entro la feritoia (14) del medesimo giunto (1 );
- una terza fase di funzionamento, con la rotazione dell?astina (4) e del suo dispositivo di elasticizzazione (2), per portarli dalla posizione di astina chiusa ad una posizione di astina aperta, rispetto al frontale (5) al quale ? vincolata dal giunto (1 ) dove, stante la nota eccentricit? dello spallamento (19) e quindi delle rispettive spallette della loro feritoia (14), continuando la spinta sull?astina (4), si ha una rotazione della testa sferica (21 ) del dispositivo (2) entro il vano sferico (13) del giunto (1), determinando una ulteriore compressione della molla elicoidale (25) per cui, con minima spinta manuale sull'astina (4), si pu? avere un suo scatto di passaggio dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, oppure in senso contrario, conforme al senso della direzione della spinta sull?astina (4);
- una quarta fase di funzionamento del metodo in esame, per effetto della normale compressione del mezzo elastico (25) sulle spallette della feritoia (14), lungo la parete esterna (10/b), l'astina (4) conserva stabilmente la sua posizione di apertura sul frontale di occhiale (5), assicurando la miglior condizione per indossare l?occhiale sulla testa della persona;
- una quinta fase di funzionamento del metodo in esame, insistendo nella spinta di apertura dell?astina (4), una sua possibile divaricazione massima ? delimitata dall'ampiezza della feritoia ( 14) sulla parete (10/b), contro la quale la parte piatta (27) dello stelo (22) pu? andare in battuta, dove la spinta divaricante sull?astina (4) determina un ulteriore caricamento della molla (25) che, con il cessare dell'azione di spinta, tende a far scattare la stessa astina (4) verso la sua condizione di normale apertura;
9.- Snodo a cavit? sferica per astina elastica intercambiabile e suo metodo di assemblaggio, come ad una delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto di poter essere applicabile sia per la realizzazione di montature metalliche o parzialmente metalliche, adattando il fissaggio o saldatura dello giunto cavo (1 ) e del dispositivo di elasticizzazione (2) alla struttura delle estremit? di frontale (5) e/o di astina (4).
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