IT201600070985A1

IT201600070985A1 - Dispositivo per il fissaggio di parti componenti di montature per occhiali ed occhiali includenti detto dispositivo di fissaggio

Info

Publication number: IT201600070985A1
Application number: IT102016000070985A
Authority: IT
Original assignee: Safilo Sa Fabbrica Italiana Lavorazione Occhiali Spa
Priority date: 2016-07-07
Filing date: 2016-07-07
Publication date: 2018-01-07
Also published as: JP7086871B2; CN109477974B; US10976569B2; WO2018007899A1; US20190310491A1; JP2019519817A; EP3482249A1; KR20190026865A; KR102491665B1; CN109477974A

Description

DESCRIZI ONE

La presente invenzione riguarda un dispositivo per il fissaggio di parti componenti di montature per occhiali includente le caratteristiche enunciate nel preambolo della rivendicazione principale n. 1 .

L’invenzione è altresì diretta ad occhiali includenti detto dispositivo di fissaggio realizzati in accordo con la rivendicazione 10.

L’invenzione si colloca particolarmente nell’ambito degli occhiali in cui è previsto l’assemblaggio di parti componenti delle montatura tram ite mezzi e dispositivi di fissaggio reciproco.

Con il term ine “parte componente di montatura” si intende ricomprendere nel presente contesto ogni componente che sia individuabile in una montatura, ad esempio il muso di articolazione delle aste degli occhiali ovvero il ponte di appoggio nasale esteso a collegare centralmente i cerchi porta-lenti, ovvero ciascuno dei sem i-telai frontali porta-lente, ovvero ciascuna delle aste o parti delle stesse, ovvero la cerniera di articolazione dell’asta al m uso. Coppie di queste parti componenti, fra loro contigue nella montatura, possono essere reciprocamente connesse, in modo permanente o rimovibile, tram ite opportuni mezzi di fissaggio, al fine di realizzare la montatura dell’occhiale.

Uno scopo principale dell’invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di fissaggio fra parti componenti di montature per occhiali che risulti efficace per un montaggio semplice e rapido della montatura, ma che al tempo stesso assicuri adeguato trattenimento fra le parti connesse, sia nel caso in cui si preveda un sistema di fissaggio di tipo permanente, sia nel caso in cui si desideri un fissaggio di tipo reversibile.

Questo ed altri scopi ancora che appariranno più chiaramente nel seguito sono raggiunti da un dispositivo avente le caratteristiche definite nelle rivendicazioni accluse.

Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue di alcuni suoi preferiti esempi di realizzazione illustrati, a titolo indicativo e non lim itativo, con riferimento agli uniti disegni in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica di un paio di occhiali provvisti di un dispositivo di fissaggio di parti componenti di montatura realizzato in accordo con la presente invenzione,

- la figura 2 è una vista prospettica in scala ingrandita di una parte componente della montatura di figura 1 predisposta per il fissaggio con il dispositivo dell’invenzione,

- le figure 3 e 4 sono viste rispettivamente in alzato frontale ed in pianta dall’alto del componente di figura 2,

- la figura 5 è una vista prospettica in parziale sezione di un secondo componente della montatura di figura 1 predisposto per essere connesso al componente di figura 2, tram ite il dispositivo di fissaggio dell’invenzione,

- la figura 6 è una vista prospettica di un particolare del dispositivo di fissaggio dell’invenzione,

- la figura 7 è una vista in alzato laterale del particolare di figura 6,

- la figura 8 è una vista in sezione secondo la linea VI 11 -VI 11 di figura 7,

- la figura 9 è una vista in sezione corrispondente a quella di figura 8, di una variante realizzativa del particolare di figura 6,

- la figura 10 è una vista in sezione del particolare di figura 5 con il particolare di figura 6 mostrato in condizione montata,

- le figure da 1 1 a 16 sono viste schematiche della sequenza operativa delle fasi per il fissaggio reciproco delle parti componenti della montatura per mezzo del dispositivo dell’invenzione,

- la figura 17 è una vista parziale schematica del dispositivo relativa alla fase di fissaggio della figura 15,

- la figura 18 è una vista parziale schematica del dispositivo relativa alla fase di fissaggio della figura 16,

- la figura 19 è una ulteriore vista prospettica parziale del dispositivo secondo l’invenzione,

- le figure 20 e 21 sono viste schematiche di una variante realizzativa del dispositivo mostrato in rispettive e distinte fasi di fissaggio,

- le figure 22 e 23 sono viste schematiche di una ulteriore variante realizzativa del dispositivo mostrato in rispettive e distinte fasi di fissaggio.

Con riferimento alle figure citate, con 1 sono complessivamente indicati un paio di occhiali con una montatura 2, in cui una o più coppie di parti componenti sono reciprocamente fissate tramite un dispositivo di fissaggio, complessivamente indicato con 3, realizzato in accordo con la presente invenzione.

La montatura 2 comprende un telaio frontale 4 con una coppia di cerchi porta-lenti 5, per il supporto di rispettive lenti (non raffigurate) , una coppia di aste 6 di articolazione, ed un ponte centrale 7 di collegamento centrale dei cerchi porta-lenti.

I n corrispondenza di ciascuna delle contrapposte estrem ità laterali del telaio frontale, ciascuna asta 6 è articolata a cerniera con un rispettivo elemento 8 di cerniera, anche noto con il term ine di “muso” nel settore tecnico specifico. I l collegamento a cerniera può essere predisposto, ad esempio, tram ite un perno di cerniera impegnato in occhioli, ricavati alle corrispondenti estrem ità affacciate di ciascuna coppia m uso-asta.

Con il term ine “parte componente di montatura” si intende identificare nel presente contesto ogni singolo componente, quale ad esempio il telaio frontale (o ciascun semi-telaio del rispettivo cerchio porta-lente) , il ponte centrale di collegamento, ciascuna delle aste o parti delle stesse (ad esempio il term inale d’asta) , ciascun muso di articolazione, ciascuna cerniera di articolazione delle aste, la presente invenzione riguardando il comune dispositivo di fissaggio 3 per connettere reciprocamente coppie di tali componenti di montatura provvisti in posizione contigua fra loro.

Nel seguito, verrà descritto in dettaglio il dispositivo di fissaggio 3 concepito per il fissaggio del ponte centrale 7 con ciascuno dei cerchi 5 porta-lenti del telaio frontale 4, restando quindi inteso che lo stesso dispositivo 3 possa essere previsto per il fissaggio reciproco di ciascuna coppia di “parti componenti di montatura” nei term ini sopra specificati.

Con riferimento alla figura 2, il ponte centrale 7 è predisposto per essere fissato, in ciascuna delle sue contrapposte estrem ità, a ciascun rispettivo cerchio 5 porta-lenti, con previsione quindi di una coppia di dispositivi di fissaggio, uno solo dei quali è descritto di seguito in ragione della loro identità strutturale nonché della loro collocazione simmetrica speculare rispetto ad un piano mediano di simmetria del ponte 7.

Ciascun dispositivo 3 comprende un primo elemento di fissaggio associato al ponte 7 e suscettibile di accoppiamento per innesto assiale, lungo una direzione indicata con X, in un secondo elemento di fissaggio associato al corrispondente cerchio 5 porta-lenti, nonché un perno 9 di bloccaggio, il quale è attivo tra detti primo e secondo elemento di fissaggio, trasversalmente alla direzione X di innesto, per il fissaggio reciproco del ponte 7 sul corrispondente cerchio 5.

Più in particolare, il primo elemento di fissaggio comprende una coppia di appendici 10a, 10b erette equiversamente ed in relazione distanziata da una comune base 1 1 integrata ad una estremità del ponte 7.

Dette appendici 10a, 10b hanno una prevalente direzione di sviluppo longitudinale così da assumere la conformazione di una coppia di bracci allungati, paralleli e distanziati, ciascuno dei quali è formato, a partire dalla propria estrem ità libera, da un primo tratto principale, prolungato, a squadra, in un secondo tratto, di m inore estensione, term inante in corrispondenza della base 1 1 di attacco.

La conformazione e la dimensione delle appendici è scelta in modo tale che esse risultano elasticamente deformabili, in particolare nel movimento di allontanamento reciproco che induce la divaricazione delle medesime.

Ciascuna appendice 10a, 10b presenta, lungo il corrispondente primo tratto, una rispettiva porzione superficiale a profilo dentellato 12, la cui funzione apparirà chiaramente nel seguito. I profili dentellati sono ricavati sulle porzioni superficiali esternamente contrapposte delle appendici 10a, 10b, come emerge chiaramente dalla figura 3.

I I secondo elemento di fissaggio comprende una sede 13 ricavata nel cerchio 5, in posizione corrispondente, per accogliere con un accoppiamento ad innesto, lungo la direzione di innesto assiale X, la coppia di appendici 10a, 1 Ob. La sede 13 è provvista nello spessore del cerchio 5 in forma di una cavità cieca recante una imboccatura 13a, a sezione rettangolare, dalla quale si estendono, internamente alla cavità, due coppie di contrapposte pareti, 14a,b e 15a,b in direzione di un fondo 16 della cavità.

Le appendici 10a, 10b sono accolte nella sede 13 con un ridotto gioco di accoppiamento tra le coppie di contrapposte pareti, con una configurazione in cui il profilo superficiale dentellato di ciascuna appendice 10a, 10b è rivolto, in posizione sostanzialmente addossata, alla corrispondente parete 15a,b.

La cavità della sede 13 è inoltre intersecata, trasversalmente alla direzione di innesto assiale, da una apertura 20, nella quale è accolto girevolmente il perno 9 di bloccaggio. Detta apertura è praticata trasversalmente nello spessore del cerchio 5 porta-lente ed è definita da una coppia di fori 20a,20b coassiali, di uguale diametro nonché ricavati da parti contrapposte rispetto alla cavità, così da risultare entrambi com unicanti con l'interno della cavità stessa. I l foro 20a è praticato come foro cieco, mentre il foro 20b è ricavato passante e risulta quindi aperto all’esterno del cerchio 5 porta-lente per permettere l’inserimento del perno di bloccaggio. Convenientemente il foro 20b risulta aperto sulla parte interna del frontale 4 di montatura, così che il perno 9 di bloccaggio rimanga nascosto alla vista quando montato nell’apertura 20.

I fori 20a, 20b, opportunamente a profilo circolare presentano uguale diametro, così da supportare girevolmente il perno 9.

Detto perno comprende tre porzioni estese assialmente, una contigua all’altra nonché coassiali, vale a dire una prima porzione 9a cilindrica definente la testa del perno, una seconda porzione 9b intermedia ed una terza porzione 9c terminale anch’essa cilindrica. Le porzioni 9a e 9c presentano sezioni circolari di uguale diametro per l’accoppiamento girevole con i rispettivi fori 20b, 20a dell’apertura 20.

La porzione 9a di perno comprende alla sua estrem ità libera una superficie avente conformazione idonea per l’impegno di un utensile di manovra per l’azionamento in rotazione del perno. Detta superficie può essere ad esempio conformata come un intaglio per cacciavite, come mostrato in figura 6.

La porzione intermedia 9b presenta ingombro inferiore a ciascuna delle porzioni 9a, 9c, così che il profilo di contorno perimetrale della sezione trasversale della porzione 9b rimane compreso, in proiezione assiale, all’interno del profilo circolare perimetrale di ciascuna delle porzioni 9a, 9c. Una tale conformazione permette l’inserimento del perno 9 all’interno dell’apertura 20 senza alcuna interferenza della porzione intermedia 9b del perno, quest’ultima rimanendo alloggiata all’interno della cavità della sede 13.

Detta porzione 9b di perno è inoltre suscettibile di rimanere collocata in posizione compresa fra la coppia di appendici 10a, 10b, quando queste ultime sono inserite nella sede 13. La conformazione della porzione 9b di perno è inoltre scelta in modo tale che detta porzione 9b rimanga distanziata da dette appendici 10a, 10b, quando il perno 9 è ruotato in una prima posizione, mentre è tale da interferire con le appendici quando il perno è ruotato in una seconda posizione, per sollecitare elasticamente le appendici in divaricazione reciproca, ciascuna appendice contro la corrispondente parete 15a, 15b della sede 13, determ inando così il bloccaggio relativo fra il primo ed il secondo elemento di fissaggio.

Per ottenere la funzionalità anzidetta, la porzione intermedia 9b di perno è convenientemente concepita con un profilo privo di assialsim metria. Con riferimento alla figura 8, un esempio preferito prevede che la sezione trasversale della porzione intermedia 9b di perno abbia conformazione ovale, in particolare sia realizzata con profilo 9d di ellisse centrato sull’asse del perno 9.

I n un secondo esempio realizzativo, mostrato in figura 9, la sezione trasversale della porzione 9b di perno presenta conformazione a settore di cerchio, in particolare a segmento circolare a due basi. Nel profilo della sezione sono individuati una coppia di contrapposti archi 9e circolari raccordati ad una coppia di segmenti 9f rettilinei definenti le basi del segmento circolare.

I l funzionamento del dispositivo di fissaggio è il seguente.

I n una prima fase dell’assemblaggio il perno 9 è inserito nell’apertura 20, come mostrato nelle figure 10 ed 1 1 , raggiungendo la configurazione di accoppiamento con impegno girevole delle porzioni 9a, 9c di perno nei fori 20b, 20a dell’apertura 20. I n questo posizionamento è previsto che la porzione intermedia 9b di perno presenti, fra le contrapposte pareti 15a, 15b della sede, la propria m inore dimensione trasversale (ad esempio l’asse m inore del profilo ellittico di fig. 8, ovvero la distanza fra le basi del segmento circolare, come mostrato in fig. 17) , per assicurare che il successivo innesto delle appendici nella sede avvenga senza interferenza. Mediante accostamento del ponte 7 al rispettivo cerchio 5 (fig. 13) , le appendici 10a, 10b sono inserite scorrevolmente, attraverso l’imboccatura 13a, all'interno della sede 13, ciascuna appendice rimanendo posizionata, con un ridotto gioco di accoppiamento, tra la porzione 9b di perno e la corrispondente parete 15a, 15b.

Da questa posizione, con una rotazione del perno 9 di 90°, in senso orario o antiorario, ad esempio mediante l’uso di un cacciavite impegnato nell'intaglio della testa, la porzione intermedia 9b è portata ad interferire con le appendici, interponendo fra le stesse la sezione intermedia del perno a maggior dimensione trasversale (asse maggiore del profilo ellittico, ovvero distanza diametrale tra gli archi del profilo a segmento circolare come mostrato in fig. 18) . I n questa posizione il perno 9 induce una divaricazione elastica delle appendici 10a, 10b, ciascuna delle quali è spinta a premere contro la corrispondente parete 15a, 15b della sede, determinando un bloccaggio per attrito fra le superfici in reciproco contatto. Qualora sia previsto il profilo dentellato 12, i rispettivi dentelli portati a premere contro la superficie della rispettiva parete 15a, 15b m igliorano la presa superficiale sulle pareti della sede.

I I bloccaggio può essere ottenuto di tipo permanente ovvero di tipo reversibile, anche in base alla scelta dei materiali dei componenti da connettere con il dispositivo.

Qualora sia prevista la combinazione di un ponte 7 in materiale piuttosto duro, ad esempio in materiale metallico, e di un cerchio (o semi-frontale) in materiale più tenero o cedevole, ad esempio in materiale plastico, l’ut il izzo dei profili dentellati su ciascuna appendice 10a, 10b del ponte 7 si presta vantaggiosamente ad un tipo di bloccaggio sostanzialmente permanente (nella m isura in cui i dentelli del profilo incidono la plastica, per l’aggrappaggio relativo) .

Qualora anche il frontale 4 sia realizzato in materiale abbastanza duro, ad esempio in metallo, o in materiale plastico ad elevata durezza, può essere ottenuto un bloccaggio di tipo reversibile. I n tal caso, si può anche evitare l’uso dei profili dentellati, basando l’azione di bloccaggio esclusivamente sulla spinta delle appendici indotta dal perno.

E’ inteso che, qualora sia realizzato un fissaggio di tipo reversibile, lo sbloccaggio del dispositivo 3 è ottenuto spostando in rotazione il perno 9 dalla seconda alla prima posizione, azzerando la spinta indotta dal perno 9 contro le appendici 10a, 10b.

Vi è altresì da osservare che, quando dette appendici sono posizionate sulla porzione intermedia 9b del perno, esse impediscono al perno di fuoriuscire dall’apertura 20 in cui è stato precedentemente inserito, grazie all’interferenza tra le appendici e la porzione term inale 9c del perno (fig.

19) . Al perno è inoltre impedito il movimento laterale, dato che la sua porzione term inale 9c è confinata nel foro 20a ricavato nello spessore del cerchio 5 da parte contrapposta al foro 20b di inserimento del perno. Quindi, quando le appendici 10a, 10b sono inserite nella sede, al perno è consentito il solo movimento di rotazione attorno al proprio asse, passando dalla prima posizione libera alla seconda posizione di blocco.

Con riferimento alle figure 20 e 21 , in cui le dimensioni dei particolari raffigurati sono state volutamente accentuate per migliorarne la comprensione, una variante del dispositivo secondo l’invenzione prevede che la sede 13 presenti un progressivo allargamento a partire dall’imboccatura 13a nella direzione del fondo 16, in particolare ottenuto realizzando i profili delle contrapposte pareti 15a, 15b divergenti in direzione del fondo. I n figura 21 è schematizzata la condizione di bloccaggio in cui la porzione intermedia 9b del perno (in questo caso a sezione ellittica) sollecita (inducendo una deformazione elastica) le appendici 10a, 10b contro le corrispondenti pareti 15a, 15b.

Nelle figure 22 e 23, è mostrata una ulteriore variante del dispositivo che differisce dall’esempio precedente per il fatto che la sede 13 presenta un progressivo restringimento a partire dall’imboccatura in direzione del fondo 16, ottenuto realizzando i profili delle contrapposte pareti 15a, 15b convergenti in direzione del fondo. I n questo caso è previsto che le appendici 10a, 10b presentino rispettivi tratti term inali (destinati ad impegnare la sede 13) rastremati in direzione della estrem ità libera, la rastrematura avendo, in ciascuna appendice, una linea di profilo inclinata in modo sostanzialmente corrispondente al profilo inclinato della rispettiva parete 15a, 15b, come chiaramente illustrato nella figure 22, ove le appendici sono mostrate nella condizione indeformata. I n figura 23 è schematizzata la condizione di bloccaggio in cui la porzione intermedia 9b del perno (a sezione ellittica) sollecita (inducendo una deformazione elastica) le appendici 10a, 10b contro le corrispondenti pareti 15a, 15b.

Come descritto in precedenza, la connessione del ponte centrale con il cerchio porta-lenti (o sem i-telaio frontale) rappresenta un esempio di coppia di parti componenti di montatura suscettibili di fissaggio reciproco con il dispositivo dell’invenzione. Di seguito vengono citate, a titolo esemplificativo, altre possibili combinazioni di componenti di montatura in cui può trovare applicazione il presente trovato.

Una combinazione prevede che le appendici di bloccaggio siano integrate in un ponte superiore suscettibile di fissaggio al sem i-telaio frontale in cui è prevista la sede con il perno di bloccaggio. I l ponte superiore può avere nella montatura una funzione puramente estetica ovvero può servire quale supporto per un elemento cosiddetto “para sudore”.

Un’altra combinazione prevede che le appendici di bloccaggio siano provviste nel m usetto laterale (struttura di supporto della cerniera) per impegnare la sede provvista nel sem i-telaio frontale (o nel telaio frontale monopezzo) . I l musetto si innesta nel sem i-frontale (o frontale) e sul m usetto viene articolata l’asta mediante una cerniera.

Un’altra combinazione prevede che la struttura di cerniera sia dotata di appendici di bloccaggio destinate ad impegnare una sede di bloccaggio sul telaio frontale (o semi-telaio) ed una sede di bloccaggio sull’asta. La cerniera è quindi predisposta sia con un innesto per il frontale, da un lato, sia con un innesto per l’asta, dall’altro lato.

Un’altra combinazione prevede che la cerniera sia provvista di appendici di bloccaggio destinate ad impegnare una sede ricavata sull’asta. La cerniera è quindi fissata in modo convenzionale al frontale, mediante il m usetto, e si innesta nell’asta.

Un’altra combinazione prevede che l’asta sia provvista di appendici di bloccaggio destinate ad impegnare una sede ricavata nella struttura di cerniera. La cerniera è fissata al musetto, da un lato, ed è dotata di un innesto per il collegamento con l’asta dall’altro lato.

Un’altra combinazione prevede che l’asta abbia un term inale d’asta, distinto dal corpo d’asta e provvisto di appendici di bloccaggio destinate ad innestarsi nella sede di bloccaggio ricavata nel corpo d’asta.

L’invenzione raggiunge così gli scopi proposti, conseguendo i vantaggi enunciati alle soluzioni note.

Un principale vantaggio risiede nel fatto che, grazie al dispositivo di fissaggio dell'invenzione, è ottenuto un montaggio semplice e rapido fra parti componenti di montatura, applicabile ad una pluralità di possibili coppie di componenti di montatura fissabili reciprocamente, e concepito per un fissaggio reversibile o permanente di detti componenti.

Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto che, nella realizzazione dei particolari necessari per la realizzazione del dispositivo di fissaggio dell'invenzione, la complessità delle lavorazioni richieste e il numero di particolari da approntare risultano notevolmente ridotti.

Claims

RIVENDI CAZI ONI 1. Dispositivo per il fissaggio reciproco di parti componenti di una montatura per occhiali, il dispositivo comprendendo un primo elemento di fissaggio associabile ad una prima parte componente di montatura e suscettibile di accoppiamento per innesto in un secondo elemento di fissaggio associabile ad una seconda parte componente di montatura, un perno di bloccaggio essendo attivo, in modo rimovibile, tra detti primo e secondo elemento di fissaggio, trasversalmente alla direzione di innesto, per il fissaggio reciproco di dette prima e seconda parte componente di montatura, caratterizzato dal fatto che: - detto primo elemento di fissaggio comprende una coppia di appendici erette equiversamente ed in relazione distanziata da una base comune, - detto secondo elemento di fissaggio comprende una sede suscettibile di accogliere, lungo la direzione di innesto assiale, detta coppia di appendici tra pareti interne contrapposte della sede, - detta sede è intersecata, trasversalmente alla direzione di innesto, da una apertura nella quale è accolto girevolmente il perno di bloccaggio, - detto perno ha una sua porzione intermedia suscettibile di restare interposta fra dette appendici quando inserite nella sede, - detta porzione intermedia di perno ha conformazione tale da rimanere distanziata da dette appendici, senza interferenza, quando il perno è ruotato in una prima posizione, e tale da interferire con dette appendici, quando il perno è ruotato in una seconda posizione, per sollecitare elasticamente dette appendici in divaricazione reciproca, ciascuna appendice contro la corrispondente parete della sede, determinando il fissaggio relativo fra detti elementi di fissaggio.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , in cui detta apertura è definita da una coppia di fori circolari coassiali ricavati in detta seconda parte componente di montatura, da parti contrapposte alla sede, detti fori essendo atti ad accogliere girevolmente una rispettiva coppia di porzioni assiali del perno, estese da parti contrapposte a detta porzione intermedia, almeno uno di detti fori essendo ricavato passante per l’inserimento del perno di bloccaggio in detta apertura.
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detta porzione intermedia di perno è realizzata con un profilo privo di assialsimmetria.
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la sezione trasversale di detta porzione intermedia di perno ha conformazione ovale.
5. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui la sezione trasversale di detta porzione intermedia di perno ha conformazione a settore di cerchio.
6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la sezione trasversale della porzione intermedia di perno ha un profilo di contorno perimetrale che resta compreso, in proiezione assiale, all’interno del profilo di contorno perimetrale della sezione trasversale di ciascuna delle porzioni di perno contrapposte alla porzione intermedia.
7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui una di dette porzioni di perno contrapposte alla porzione intermedia comprende ad una sua estrem ità libera una superficie conformata per l’impegno di un utensile di manovra per l’azionamento in rotazione del perno di bloccaggio fra dette prima e seconda posizione.
8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette appendici hanno una prevalente direzione di sviluppo longitudinale e presentano rispettive porzioni superficiali destinate ad essere rivolte verso le rispettive pareti della sede a seguito del loro inserimento nella sede, dette porzioni superficiali recando rispettivi profili dentellati atti ad aumentare l’azione di presa fra le superfici in contatto a seguito dello spostamento del perno di bloccaggio nella seconda posizione.
9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta sede è definita in una cavità provvista in detta seconda parte di montatura, dette pareti contrapposte estendendosi da una imboccatura di detta cavità in direzione di un fondo della cavità, dette pareti recando profili entrambi convergenti o divergenti in direzione di detto fondo.
10. Occhiali comprendenti una montatura includente un telaio frontale per il supporto di rispettive lenti ed aste laterali collegate a cerniera al telaio frontale, ed un dispositivo di fissaggio fra parti componenti di detta montatura, realizzato in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti.