ITBL970010A1 - Cerniera elastica per occhiali. - Google Patents

Description

Descrizione dell INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:

“CERNIERA ELASTICA PER OCCHIALE”

La presente innovazione attiene ad una forma particolare di cerniera elastica per occhiali, atta a conferire adeguato scatto all’astina, sia in fase di una sua apertura che in fase di una sua chiusura, rispetto al frontale di occhiale.

Caratteristica sostanziale dell’innovazione è quella di prevedere l‘uso di una tradizionale sfera, o altro elemento ad estremità sferica, adeguatamente munito di mezzo elastico di spinta, applicata all’astina, ed agente contro gli occhielli di incemieramento solidali ai musetti o estremità di frontale, essendo detti occhielli di incemieramento dotati di una coppia di vani, tra loro indicativamente ortogonali, per alloggiare la sfera di ritenzione dell’astina, sia in posizione di normale apertura che in posizione di chiusura sul frontale di occhiale.

Sono note innumerevoli soluzioni costruttive di cerniere elastiche per occhiali, tutte aventi il duplice scopo di assicurare una determinata pressione delle astine sulle tempie, per favorire il miglior posizionamento degli occhiali, e di favorire lo scatto di apertura e di chiusura delle astine sul frontale di occhiale.

Tali noti dispositivi di elasticizzazione delle cerniere o astine di occhiale sono generalmente costituiti da una molla elicoidale a compressione, o altro mezzo elastico, agente su di un cursore che viene interposto tra l’estremità di astina ed il suo cerchiello di incemieramento all’estremità di frontale, per conferire all’astina la possibilità di reagire agli sforzi che su di essa vengono fatti per la sua apertura normale o di massima divaricazione.

L’assemblaggio degli elementi che formano detti dispositivi di elasticizzazione è generalmente assicurato da una scatola di contenimento che viene applicata sulla parete interna dell’astina e che assicura anche il loro bloccaggio alla stessa astina.

La presenza di questa scatola di contenimento dei dispositivi di elasticizzazione costituisce un notevole inconveniente, sia per l’estetica che per gli ingombri dell’occhiale, in particolare nei modelli più attuali che sono molto avvolgenti al viso.

Inoltre, l’interposizione di elementi o inserti scorrevoli, tra estremità di astina ed occhielli di incemieramento, sono causa di scorrimenti ed usure che portano rapidamente al deterioramento del sistema di elasticizzazione, rendendo talvolta anche inutilizzabile l’intera astina.

Infine, le attuali cerniere di elasticizzazione delle astine di occhiale si caratterizzano tutte per una certa complessità di elementi fissi e mobili che le compongono, essendo per giunta detti elementi realizzati nelle misure più piccole possibili, quindi essendo estremamente fragili e sensibili agli urti o forzature, con conseguenza di una loro limitata efficienza nel tempo.

Alcune soluzioni costruttive di cerniere elastiche per occhiali prevedono poi, per loro struttura, una sola funzione di scatto, generalmente quella per la chiusura, oppure prevedono solo una reazione di spinta in fase di divaricazione, senza azione di chiusura dell’astina, pur presentando gli inconvenienti dovuti alla presenza della scatola di contenimento ed alla complessità costruttiva.

Scopo della presente innovazione è quello di realizzare una cerniera per la elasticizzazione delle astine al frontale degli occhiali, tale che praticamente la scatola di contenimento del suo dispositivo sia ridotta al minimo ingombro e possa essere disposta in allineamento e continuità con l’estremità di astina, riducendo in modo sensibile gli ingombri, oltre che eliminando ogni problema estetico.

Altro scopo del trovato è quello di realizzare una cerniera che sia la più semplice possibile, con un numero minimo di componenti che, pertanto, possono essere realizzati in forme più solide e durature, seppure conseguendo ingombri ridotti.

Ulteriore scopo dell’ innovazione è quello di eliminare la frizione tra parti in movimento, dotando il dispositivo di una sfera che sostituisce l’attrito radente con un molto meno usurante attrito volvente.

Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con il presente trovato, come si desume dalla seguente descrizione di una sua soluzione costruttiva, puramente indicativa e non limitativa, proposta anche con l’ausilio di n. 11 figure schematiche, riprodotte su n. 2 tavole allegate e delle quali:

- la fig. 1 di tav. 1 rappresenta una vista prospettica di un musetto o estremità di frontale per occhiali, essendo tale musetto dotato dei due rebbi a cerchiello, per l' incerieramento dell’astina, con una coppia di vani o impronte coniche ricavata sugli stessi rebbi di incemieramento;

- la fig. 2 rappresenta una vista prospettica della scatola di estremità dell’astina, dotata di cerchiello per l' incerieramento ai rebbi del musetto di fig. 1;

- la fig. 3 rappresenta una vista prospettica dell’estremità dell’anima di astina da collegare con la scatola di estremità di fig. 2;

- la fig. 4 rappresenta una vista prospettica della bussola di contenimento dell’estremità di astina, di cui alla fig. 3, oltre che di appoggio ad un mezzo elastico da alloggiare nella scatola di fig. 2;

- la fig. 5 rappresenta una vista in sezione assiale degli elementi di cerniera già illustrati nelle figg. da 1 a 4, associati ad unasfera e ad un mezzo elastico per formare la cerniera elastica in oggetto, essendo rappresentata nella posizione di normale apertura dellastina sul frontale;

- la fig. 6 rappresenta una vista in sezione assiale analoga alla vista di fig. 5, essendo rappresentata la stessa astina nella sua posizione di chiusura, rispetto al frontale di occhiale;

- la fig. 7 di tav. 2 rappresenta una vista verticale, parzialmente in sezione, di una forma alternativa di musetto, secondo una prima variazione costruttiva del trovato in esame;

- la fig. 8 rappresenta una vista verticale, parzialmente in sezione, di una scatola realizzata secondo la variante costruttiva del musetto di fig. 7;

- la fig. 9 rappresenta una ulteriore variazione costruttiva del pesente trovato, essendo atta a sostituire sia la sfera che il mezzo elastico usati nella prima forma costruttiva illustrata;

- la fig. 10 rappresenta una vista in sezione assiale dell’assieme delle parti di figg. 7 -8 e 9, essendo rappresentata con astina in posizione di normale apertura rispetto al frontale di occhiale;

- la fig. 11 rappresenta una vista in sezione d’assieme, analoga a quella di fig. 10, essendo rappresentata con l’astina in posizione di chiusura, rispetto al frontale di occhiale.

In tutte le figure gli stessi elementi sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.

Alla base del presente trovato vi è l’idea innovativa di ricavare una coppia di vani 1 - 2 tra i rebbi od occhielli 3 e 4 del musetto 5 che viene normalmente applicato alle estremità dei frontali di occhiale, per l’incernieramento delle astine, e che è dotato di normale foro passante 6.

Sempre secondo tale idea, si realizza una scatola 10 con occhiello di testa 11 , da interporre ed incerierare tra gli occhielli 3 e 4 del musetto 5, essendo tale scatola 10 dotata di un foro assiale 12, che è reso passante sul corpo 10 e con estremità opposta preferenzialmente svasata 13, oltre che dotato di parete di riscontro 14 atta a delimitare l’apertura massima della astina 20, come più avanti illustrato. L’occhiello 11 è dotato di foro passante 15 per consentirne rincemieramento agli occhielli 3 e 4 del musetto 5.

Un’anima di astina 20 è dotata di estremità 21 a martello, preferenzialmente per schiacciatura e lavorazione della sua testa.

Una bussola 30 è dotata di foro passante 31, atto ad alloggiare l'anima 20 e presenta una superficie esterna 32 con conicità identica alla svasatura del foro 13 della scatola 10.

Sullo stesso lato della conicità 32, la bussola 30 presenta una feritoia 33, passante di testa, atta ad alloggiare la testa a martello 21 dell’anima 20.

Il dispositivo in oggetto è completato con la presenza di una sfera 34 e di un mezzo elastico 35 aventi diametro uguale o leggermente inferiore al diametro del foro passante 12 della scatola 10.

Descritte così le parti del trovato, se ne riassume di seguito il loro semplice assemblaggio ed il oro sicuro funzionamento, particolarmente con l’ausilio delle figg. 5 e 6.

L’anima 20 dell’astina da incemierare viene alloggiata nel foro 21 della bussola 30, in modo che la sua testa a martello 21 vada ad alloggiarsi entro la feritoia 33.

L’occhiello 11 della scatola 10 viene alloggiato tra gli occhielli 3 e 4 del musetto 5, in modo che il suo foro passante 15 sia allineato con i fori 6 degli occhielli 3 e 4, per esservi incernierato da una vite 7, secondo una tecnica tradizionale.

Una sfera 34 ed un mezzo elastico di compressione 35 vengono introdotti nella sede 12 della scatola 10, in modo che detta sfera 34, superando il corpo di scatola 10 e pur essendo ritenuta dall’occhiello 11, incontri la superficie degli occhielli o rebbi 3 e 4 del musetto 5.

La medesima sfera 34 ed il suo mezzo elastico di compressione 35 sono spinti dalla bussola 30, il cui lato conico 32 viene spinto adeguatamente nella sede conica 13 della scatola 10, in modo da assicurarne una stabile ritenzione.

La stessa bussola 30 assicura da un lato la opportuna compressione del mezzo elastico 35 e, da un altro lato, imprigiona e rende bloccata l’anima 20 dell’astina da incemierare.

La compressione del mezzo elastico 35 spinge la fera 34 contro il bordo degli occhielli 3 e 4 del musetto 5. Per effetto di tale spinta, ruotando Pastina 20, la sfera 34 si alloggia nel vano 1 o 2 degli stessi occhielli 3 e 4, in relazione al senso di apertura o di chiusura del movimento provocato.

L’alloggiamento della sfera 35, ad esempio nel vano 2, tende a mantenere Pastina 20 in una posizione di normale apertura, rispetto al frontale di occhiali, mentre l’alloggiamento nel vano 1 ne determina la posizione di chiusura.

La divaricazione massima dell’astina 20 è comunque stabilita dal contatto della spalla 14 contro la base del musetto 5.

La pressione del mezzo elastico 35 sulla sfera 34 determina uno scatto in fase di apertura e di chiusura, oltre che in fase di rientro da una divaricazione supplementare dell’astina, rendendo la soluzione costruttiva fino ad ora descritta perfettamente funzionante e funzionale, seppure con l’eliminazione della attuale scatola laterale di contenimento, oltre che con una sostanziale riduzione degli ingombri e conferendo all’astina una continuità estetica del tutto innovativa, conforme ad alcuni degli scopi specificati.

La semplicità costruttiva e di assemblagio, oltre che la robustezza dei pezzi che la compongono e l’eliminazione di ogni attrito radente, rendono la soluzione costruttiva proposta del tutto vantaggiosa ed innovativa, rispetto alla tecnica attuale, conforme ad altri scopi indicati.

Naturalmente la soluzione costruttiva illustrata anche con l’ausilio delle figure di tav.1 , può essere realizzata anche in altre forme costruttive.

A titolo di esempio, una prima variazione costruttiva è rappresentata nelle figg. 7 e 8 di tav. 2, dove viene proposta una diversa forma costruttiva del musetto 5’ e della scatola 10’. Tale musetto 5’ è sempre dotato di ima coppia di occhielli 3 - 4 con vanì 1 e 2 e con foro passante 6, mentre rocchiello 11 della scatola 10’ è dotato di una spalla 14 avente analoga funzione di regolazione della divaricazione massima dell’astina 20.

Al musetto base 5 ed alla scatola base 10, oppure alla prima variazione di musetto 5’ e di scatola IO’ è poi possibile associare una seconda variazione costruttiva data dalla eliminazione della sfera 34, del mezzo elastico 35 e della bussola 30, sostituendo tali pezzi con un unico elemento 40 dotato di una estremità 41 troncoconica analoga alla forma troncoconica32 della bussola 30, ma dotato anche di una prolunga 42 con estremità opposta sferica 43, preferenzialmente dotata di intaglio 44 e di foro passante 45, che viene realizzata in acciaio armonico, per essere dotata di sufficiente elasticità.

Dopo aver infilato Pastina 20 nel foro 45 dell’elemento 40, in modo che la testa 21 dell’estremità di astina 20 sia alloggiata nel fondo della feritoia 44, si applica lo stesso elemento 40 al vano conico della scatola 10 o 10’, in modo che vi sia ritenuto stabilmente.

Si alloggia quindi l’occhiello 11 della scatola 10 o 10’ tra gli occhielli 3 e 4 del musetto 5 o 5’, per l’incemieramento delle due parti, conforme ad esempio alla soluzione di fig. 10.

In detta soluzione, l’estremità sferica 42 si alloggia nel vano 2 dei rebbi 3 e 4, assicurando stabilità alla posizione di apertura dell’astina 20.

Forzando la stessa astina 20, verso l’esterno, si può avere una divaricazione massima definita dal contatto della spalla 14 sul fondo del musetto 5’ o sulla battuta del musetto 5, mentre la parte sferica 42, tenderà a far rientrare Pastina 20 nella posizione normale di fig. 10, determinando una voluta pressione templare.

Forzando la stessa astina 20 nel senso contrario, su ha una graduale fuoriuscita della parte sferica 42 dal vano 2, piegandosi di quanto serve per scorrere sul bordo degli occhielli 3 e 4, fino a quando non si ritrova nel vano 1. In questo momento, la sfera 42 provoca uno scatto dell’astina 20, per portarla nella sua posizione di riposo, come rappresentata in fig. 11.

Analogamente si ha uno scatto passando dalla posizione di riposo a quella di normale apertura dell’astina 20.

Queste ad altre modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nella originalità del trovato che si vuole proteggere.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI. 1.- Cerniera elastica per occhiale, caratterizzata dal fatto di essere sostanzialmente costituita da una astina o anima di astina 20, imprigionata da una bussola 30 che blocca un mezzo elastico 35, agente su di una sfera 34, alloggiata con lo stesso mezzo elastico 35 entro un foro passante 12 di un astuccio 10, il quale è coassiale alla stessa astina 20, essendo detta scatola 10 munita di un occhiello 11 da interporre tra gli occhielli 3 e 4 del musetto 5, con i quali lo stesso occhiello 11 è incernierato dalla vite o perno 7, ed essendo gli stessi occhielli 3 e 4 dotati di una coppia di vani 1 e 2 atti a determinare le posizioni di apertura e di chiusura dell’astina 20, per effetto della loro possibilità di alloggiamento della sfera 34 che è spinta dal citato mezzo elastico 35; 2.- Cerniera elastica per occhiale, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un musetto 5 è munito di tradizionali rebbi o cerchielli di incemieramento 3 e 4, essendo gli stessi cerchielli 3 e 4 dotati di una copia di vani o tacche 1 e 2, tra loro indicativamente ortogonali e determinanti la posizione di chiusura e di apertura della astina 20, favorendo l’effetto di scatto, in dette fasi di apertura e di chiusura, oltre che nella fase di rientro dalla massima divaricazione dell’astina 20; 3.- Cerniera elastica per occhiale, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che una scatola di incemieramento 10 è dotata di un foro passante 12 che incontra il cerchiello di testa 11, per alloggiare e far sporgere una sfera 34, la cui parte sporgente viene alloggiata dai vani 1 e 2 dei rebbi 3 e 4, per determinare una posizione di chiusura e di apertura dellastina 20, potendo far ruotare la stessa astina, con semplice ritiro della sfera 34 da un vano 1 o 2 e suo rotolamento lungo il bordo dei cerchielli 3 e 4, fino a raggiungere l’altro vano 2 o 1, per invertire la sua posizione di chiusura o apertura, rispetto al frontale di occhiale; 4.- Cerniera elastica per occhiali, come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che nella fase di traslazione angolare, in prossimità dell’accesso ai vani 1 o 2, la reazione di spinta del mezzo elastico 35 agevola l'alloggiamento della sfera in detti vani, con uno scatto di reazione alla maggior compressione della sfera 34; 5.- Cerniera elastica per occhiali, come alle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che un mezzo elastico 35 esercita la voluta compressione sulla sfera 34 per il fatto di essere bloccato da una bussola coassiale 30 ,che viene associata in modo stabile alla scatola 10, ad esempio per adeguata pressione tra superfici coniche, oppure con altri tradizionali sistemi di fissaggio; 6.- Cerniera elastica per occhiali, come alla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che una bussola 30 alloggia nel suo foro passante 21 l’anima o astina 20, ritenendone l’estremità 21 nel suo vano ristretto 33, associando stabilmente ed in modo coassiale l'anima o astina 20 alla scatola 10, con il suo cerchiello di incemieramento 11 oltre che con i cerchielli di incemieramento 3 e 4 del musetto 5; 7.- Cerniera elastica per occhiali, come alle rivendicazioni dal a 6, caratterizzata dal fatto che la massima divaricazione dell’astina 20 è assicurata dal contatto di una bordatura o rilievo 14 del cerchiello 11, in battuta su di un riscontro o sul fondo dei rebbi 3 e 4; 8.- Cerniera elastica per occhiali, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che, in una soluzione alternativa, si possono eliminare la bussola 30, il mezzo elastico 35 e la sfera 34, sostituendola con una bussola 40 dotata di un distanziale 42 che termina o sostiene una parte sferica 43, essendo la stessa sfera ed il distanziale 42 dotati di feritoia 44 , per alloggiare l'estremità 21 dell’astina 20 oltre che per conferire alla parte sferica 43 una adeguata elasticità, in fase di rotazione, per il passaggio della stessa parte sferica 43 da un vano all’altro, ad esempio dal vano 1 al vano 2 o viceversa.