ITAN940062A1 - Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate - Google Patents

Abstract

La presente invenzione concerne un'attrezzatura in cui immagazzinare temporaneamente le antine non appena esse siano state assemblate dalla macchina automatica proposta a tale operazione di montaggio, mantenendole sotto serraggio per un intervallo di tempo sufficiente per far avvenire completamente la reazione del collante, preapplicato sui punti di giunzione fra i diversi componenti delle antine.

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

"ATTREZZATURA PER IL TEMPORANEO IMMAGAZZINAGGIO, SOTTO SERRAGGIO, DI ANTINE IN LEGNO APPENA ASSEMBLATE ED INCOLLATE"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un'attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate.

L'attrezzatura in parola è destinata ad essere alimentata con le antine in uscita da quelle macchine, denominate "strettoi" nel settore mobilierò, le quali provvedono ad assemblare in automatico i vari componenti delle antine in legno, dopo che gli stessi siano stati cosparsi di collante in corrispondenza dei loro punti di reciproco accoppiamento.

Più precisamente detti "strettoi" comprendono un piano di lavoro orizzontale sul quale vengono adagiati i due CD montanti e le due traverse che formano il telaio dell'antina e che devono essere collegati a squadro fra loro; nella stragrande maggioranza dei modelli è previsto che la traversa di base e quella di testa vengano serrate fra i due montanti, che recano sul lato interno rispettive asole in cui si insediano esattamente conformi e corrispondenti tenoni, ricavati alle estremità delle traverse.

In ogni caso su tale piano operano appositi meccanismi in grado di serrare a squadro montanti e traverse con modalità tali da realizzare in automatico l'accoppiamento fra tenoni e mortise, da un lato, e, dall'altro, mantenere sotto pressione il telaio appena assemblato per tutto il tempo necessario affinchè il collante consolidi la sua presa.

E' evidente che tanto più tempo viene offerto al collante per fare reazione, tanto più bassa è la produttività dello "strettoio"; d'altro canto non si può abbassare oltre certi limiti l’intervallo di sosta dell'antina sul piano di lavoro, se non si vuol correre il rischio che l'antina medesima possa, in un tempo più o meno breve, subire deformazioni o scollamenti a causa della precarietà del suo incollaggio.

L'attrezzatura secondo il trovato nasce proprio con il fine di dare una soluzione simultanea ed efficace ad entrambe queste esigenze fra loro contrastanti, e cioè: elevare, da un lato, la produttività dello "strettoio" liberandone il piano di lavoro non appena effettuato l'incastro fra tenoni e mortise, dall'altro, accrescere l'affidabilità dell'incollaggio prolungando i tempi di serraggio dell'antina dopo il suo assemblaggio.

Questo duplice obiettivo è stato raggiunto realizzando una attrezzatura in cui immagazzinare temporaneamente le antine non appena esse siano state assemblate dallo "strettoio", mantenendole sotto serraggio per un intervallo di tempo addirittura superiore al tempo massimo prevedibile per la reazione completa del collante.

L'attrezzatura in parola consiste in un tavolo rettangolare, scorrevole lungo due binari longitudinali, al di sopra del quale è prevista una coppia orizzontale di longaroni longitudinali, dislocati ai due lati del tavolo, ciascuno dei quali è scorrevole in verticale lungo due rispettive colonne di supporto e guida, con l'unica differenza che le colonne dell'uno sono fisse ed aggettanti da due dei quattro angoli del tavolo, mentre le colonne dell'altro sono mobili, essendo aggettanti dalle due estremità di un longarone longitudinale che può traslare in direzione trasversale, scorrendo lungo due binari di supporto e guida che si estendono trasversalmente fra le gambe del tavolo.

Detta coppia orizzontale di longaroni longitudinali è corredata di una serie di morsetti, regolarmente intervallati, grazie ai quali è possibile mantenere serrato un elevato numero di antine, predisposte di taglio sopra il tavolo.

L'attrezzatura in parola comprende altresì una incastellatura fissa, a portale, disposta in senso trasversale al tavolo anzidetto , collocato all'interno dei montanti di detto portale ed al di sotto della traversa del portale medesimo .

Sulla traversa di questo portale sono infilati alcuni manicotti, cui sono appese rispettive staffe di supporto per una serie di martinetti, alcuni ad asse orizzontale e dislocati in vicinanza di uno dei montanti del portale anzidetto, altri ad asse verticale dislocati sotto la trasversa del portale.

Ebbene proprio mediante questa serie di martinetti è possibile risquadrare e sottoporre al giusto grado di serraggio l'antina appena assemblata dallo "strettoio"; per ottenere questo duplice risultato l'operatore non deve far altro che appoggiare l'antina, disposta di taglio, al di sopra del tavolo ed al di sotto della traversa del portale.

Fatto ciò l'operatore dovrà semplicemente dare il comando di azionamento, della serie di martinetti ad asse orizzontale, prima, e, subito dopo, di quelli ad asse verticale, in modo che l'antina venga, innanzitutto, fatta scorrere in direzione trasversale fino ad attestarsi contro una apposita battuta di riscontro, e subito dopo messa sotto serraggio per effetto dell'azionamento dei martinetti ad asse verticale.

Una volta così bloccata l'antina, l'operatore dovrà dare il comando di azionamento di una delle coppie contrapposte di morsetti dislocati lungo l'anzidetta coppia orizzontale di longaroni longitudinali; la azione serrante della coppia di morsetti azionata si affianca e si sovrappone momentaneamente a quella dei martinetti sopra menzionati.

A questo punto l'operatore può dare il comando per disattivare tutti i martinetti, lasciando che l'antina sia mantenuta sotto serraggio dalla sola coppia di morsetti anzidetti; facendo scorrere di un passo il tavolo lungo i binari, l'antina sotto serraggio lascia libero lo spazio al di sotto della traversa dell'intelaiatura a portale, dove l'operatore può inserire di taglio una nuova antina appena assemblata dallo "strettoio".

In base ai tempi operativi dello "strettoio" è facile dimensionare in lunghezza il tavolo in modo tale che il tempo necessario per saturare la sua capacità ricettiva sia superiore al tempo massimo prevedibile per la completa reazione del collante, così da aver continuamente disponibilità di nuovi posti di immagazzinaggio, liberati via via dalle antine che per prime sono state poste sotto serraggio.

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riportate solo a titolo indicativo, non certo limitativo, in cui:

- la fig. 1 è una vista in pianta dell'attrezzatura in parola;

- la fig. 2 è la sezione di fig.1 con il piano trasversale II—II;

- la fig. 3 è la vista frontale di fig.1 secondo la direzione III—III;

- la fig. A è la vista laterale di fig.1 secondo la direzione IV-IV

Con riferimento alle figure anzidette l'attrezzatura secondo il trovato comprende un tavolo (1), di pianta rettangolare, sostenuto da quattro gambe (2), corredate di rotelle (2a) scorrevoli su binari (3) orientati parallelamente all'asse longitudinale del tavolo.

Al di sopra del tavolo (1) corrono longitudinalmente due longaroni orizzontali (A) e (5), entrambi aventi la possibilità di scorrere in verticale parallelamente a se stessi, essendo supportati da rispettive mensole di estremità (6), recanti ciascuna un foro ad asse verticale, entro cui viene infilata una colonna di supporto e guida per il longarone.

Più precisamente il longarone (A) risulta supportato da mensole di estremità (6) infilate su rispettive colonne di supporto e guida (7), fissate saldamente sopra il tavolo (1), in corrispondenza degli spigoli opposti di uno dei due lati longitudinali del tavolo medesimo.

L'altro longarone (6), invece, risulta supportato da mensole di estremità (6) infilate su rispettive colonne di supporto e guida (8), fissate sopra le due estremità di un longarone longitudinale (9) che termina con due manicotti, infilati e scorrevoli ciascuno esternamente ad una rispettiva barra di supporto e guida (10), che si estende trasversalmente fra le due coppie di gambe (2) del tavolo (1).

Per determinare lo scorrimento trasversale del longarone (9) è prevista una coppia di volantini (11), applicati alle due estremità di un albero longitudinale (12) che si estende da un lato all'altro del tavolo , dislocato al di sotto delle due barre trasversali (10) e supportato da due staffe (13), fissate esternamente ai manicotti scorrevoli sulla anzidetta barra (10).

Sull'albero (12) sono calettati due pignoni (12a), che ingranano con rispettive cremagliere (12b), fissate sopra rispettive traverse (12c) collocate fra le gambe (2) del tavolo.

Per lo scorrimento in verticale dei longaroni(4 e 5) sulle rispettive colonne di supporto e guida (7 e 8) sono invece previsti rispettivi alberi longitudinali (14 e 15), ad asse orizzontale, posti al di sopra dei longaroni e dotati di manovelle di estremità ( 14a e 15a) ; alle due estremità di detti alberi (14 e 15) sono previste coppie coniche di ingranaggi (14b e 15b) tramite cui vengono poste in rotazione barre filettate (14c e 15c), ad asse verticale, che si avvitano entro corrispondenti ed appositi fori filettati previsti sulle mensole (6) anzidetto.

In definitiva, agendo si volantini (11) si può allontanare od avvicinare il longarone mobile (5) rispetto al longarone fisso (4), mentre agendo sulle manovelle (14a e 14b) si può regolare lo assetto in quota dei longaroni (4 e 5).

Lungo i longaroni (4 e 5) sono montate due identiche e contrapposte serie di morsetti (16), regolarmente distanziati, del tipo recanti un puntone, ad asse verticale, azionabile tramite una leva di comando (16a).

L'attrezzatura secondo il trovato comprende inoltre una incastellatura fissa, a portale, (17), formata da due colonne montanti (17a) collegate in sommità da una traversa (17b); il tavolo (1) scorre all'interno delle colonne (17a) ed al di sotto della traversa (17b), lungo la quale sono infilati manicotti di fissaggio per staffe discendenti di supporto per martinetti pressa-antina.

In particolare, ad una estremità della traversa (17b) è posto un manicotto (18) al quale è fissata una staffa discendente (19), lungo la quale sono applicati due martinetti (20) ad asse orizzontale, i cui steli supportano una forca (21) atta a ricevere il bordo verticale di un'antina (A), appoggiata di taglio al di sopra del tavolo (1), come mostrato nelle figure.

In fase di squadratura l'antina (A) viene sospinta dalle forche (21) contro una battuta di riscontro, dislocata sul lato opposto del tavolo (1) e consistente in una coppia di squadrette (22).

Al centro della traversa (17b) è posto un manicotto (18a) di fissaggio per una staffa discendente (19a), che supporta un martinetto (20a), ad asse verticale, preposto ad esercitare una pressione, dall'alto verso il basso, sul bordo superiore di un'antina (A), appoggiata di taglio al di sopra del tavolo (1), come mostrato nelle figure.

Lungo la la traversa (17b) sono posti anche due manicotti laterali (18b), dislocati al di sopra delle anzidette serie di morsetti (16) e sostenenti rispettive staffe discendenti (19b), che supportano martinetti (20b), ad asse verticale, preposti ad azionare le leve (16a) della coppia di morsetti (16) che si trovano temporaneamente al di sotto di detti martinetti (20b) e che devono essere serrati contro il bordo superiore di un'antina (A), appoggiata di taglio al di sopra del tavolo (1), come mostrato nelle figure.

Si precisa infine che il tavolo (1) nella sua preferita forma di realizzazione, illustrata nei disegni allegati, è sprovvisto di un piano continuo di appoggio, ma reca soltanto due contrapposti correnti longitudinali (la), dove trovano appoggio i tratti terminali del bordo inferiore dell'antine (A), disposta di taglio.

Fra i correnti contrapposti (la) è previsto, in corrispondenza dell'incastellatura a portale (17). un banco trasversale di rulli (23), su cui può poggiare e scivolare il bordo inferiore dell'antina (A), disposta di taglio, durante il suo caricamento sul tavolo (1) ad opera di un addetto che, dopo aver prelevato l‘antina dallo "strettoio", deve semplicemente disporla di taglio e spingerla trasversalmente sul tavolo (1) fino a insediare il suo bordo verticale dentro le forche (21) anzidette.

Va detto infine che i martinetti (20b) potrebbero essere eliminati, qualora vengano adottati morsetti di serraggio (16), corredati di un proprio martinetto di azionamento.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, caratterizzata per il fatto di comprendere: - un tavolo (1), di pianta rettangolare, sostenuto da quattro gambe (2), corredate di rotelle (2a) scorrevoli su binari (3) orientati parallelamente all'asse longitudinale del tavolo, al di sopra del quale corrono longitudinalmente due longaroni orizzontali (4) e (5), corredati di serie di morsetti (16) e supportati da rispettive mensole di estremità (6), infilate e scorrevoli su rispettive coppie di colonne (7 ed 8), di cui la prima coppia (7) è fissata saldamente sopra il tavolo (1), mentre l'altra coppia di colonne (8) è fissata sopra le due estremità di un longarone longitudinale (9), che termina con due manicotti, infilati e scorrevoli ciascuno esternamente ad una rispettiva barra di supporto e guida (10), che si estende trasversalmente fra le due coppie di gambe (2) del tavolo (1); - una incastellatura fissa a portale (17), disposta in senso trasversale al tavolo (1), collocato all'interno dei montanti (17a) di tale portale (17) ed al di sotto della traversa (17b) del portale medesimo, che funge da supporto per una serie di martinetti (20, 20a e 20b), alcuni (20) ad asse orizzontale ed ancorati lungo una staffa (19) appesa alla anzidetta traversa (17b) per il tramite di un manicotto (18), altri (20a e 20b) ad asse verticale ed ancorati a rispettive staffe (19a e 19b) appese alla anzidetta traversa (17b) per il tramite di manicotti (18a e 18b); essendo previsti mezzi per far scorrere in direzione trasversale il longarone longitudinale (9) lungo le anzidetto barre (10), nonché mezzi per regolare l'assetto in quota dei longaroni (4 e 5) lungo le rispettive colonne di supporto e guida (7 e 8).
2. 2) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata per il fatto che i mezzi per determinare lo scorrimento trasversale del longarone (9) comprendono, in una preferita forma di realizzazione, una coppia di volantini (11), applicati alle due estremità di un albero longitudinale (12) che si estende da un lato all'altro del tavolo , dislocato al di sotto delle due barre trasversali (10) e supportato da due staffe (13), fissate esternamente ai manicotti scorrevoli sull'anzidetta barra (10); essendo previsto che sull'albero (12) siano calettati due pignoni (12a), che ingranano con rispettive cremagliere (12b), fissate sopra rispettive traverse (12c) collocate fra le gambe (2) del tavolo.
3. 3) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che i mezzi per determinare lo scorrimento in verticale dei longaroni (4 e 5) sulle rispettive colonne di supporto e guida (7 e 8) comprendono, in una preferita forma di realizzazione, rispettivi alberi longitudinali (14 e 15), ad asse orizzontale, posti al di sopra dei longaroni e dotati di manovelle di estremità ( 14a e 15a); essendo previsto che alle due estremità di detti alberi (14 e 15) siano previste coppie coniche di ingranaggi (14b e 15b) tramite cui vengono poste in rotazione barre filettate (14c e 15c), ad asse verticale, che si avvitano entro corrispondenti ed appositi fori filettati previsti sulle mensole (6) anzidette.
4. 4) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che gli steli degli anzidetti martinetti (20) ad asse orizzontale supportano una forca (21) atta a ricevere il bordo verticale di un'antina (A), appoggiata di taglio al di sopra del tavolo (1).
5. 5) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che gli anzidetti martinetti (20b), ad asse verticale, sono posti in modo di poter agire sulle leve (16a) della coppia di morsetti (16) che si trovano temporaneamente al di sotto di detti martinetti (20b) e che devono essere serrati contro il bordo superiore di un'antina (A), posta di taglio sopra il tavolo (1).
6. 6) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che il martinetti (20a), ad asse verticale, è situato al centro delle traversa (17b) in modo da poter esercitare una pressione, dall'alto verso il basso, sul bordo superiore di un'antina (A), appoggiata di taglio al di sopra del tavolo (1)· 7) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che il tavolo (1) nella sua preferita forma di realizzazione è sprovvisto di un piano continuo di appoggio, ma reca soltanto due contrapposti correnti longitudinali (la). 8) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che fra i correnti longitudinali (1) del tavolo (1) è previsto, in corrispondenza della incastellatura a portale (17), un banco trasversale di rulli (23). 9) Attrezzatura per il temporaneo immagazzinaggio, sotto serraggio, di antine in legno appena assemblate ed incollate, secondo la prima rivendicazione, caratterizzata per il fatto che i morsetti di serraggio (16) sono corredati di un proprio martinetto di azionamento.