IT9012442A1 - Dispositivo di sgancio automatico per cinture di sicurezza di autoveicoli e simili - Google Patents

Dispositivo di sgancio automatico per cinture di sicurezza di autoveicoli e simili

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IT9012442A1
IT9012442A1 IT012442A IT1244290A IT9012442A1 IT 9012442 A1 IT9012442 A1 IT 9012442A1 IT 012442 A IT012442 A IT 012442A IT 1244290 A IT1244290 A IT 1244290A IT 9012442 A1 IT9012442 A1 IT 9012442A1
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Nardino Righi
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Eurafrica Videomatic Srl Soc Per Ricerche Elettron
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    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60RVEHICLES, VEHICLE FITTINGS, OR VEHICLE PARTS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60R22/00Safety belts or body harnesses in vehicles
    • B60R22/32Devices for releasing in an emergency, e.g. after an accident ; Remote or automatic unbuckling devices
    • B60R22/322Devices for releasing in an emergency, e.g. after an accident ; Remote or automatic unbuckling devices using automatic actuating means
    • B60R22/324Devices for releasing in an emergency, e.g. after an accident ; Remote or automatic unbuckling devices using automatic actuating means triggered by strong traction on the seat belt, e.g. with temporisation
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y10TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC
    • Y10TTECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER US CLASSIFICATION
    • Y10T24/00Buckles, buttons, clasps, etc.
    • Y10T24/45Separable-fastener or required component thereof [e.g., projection and cavity to complete interlock]
    • Y10T24/45225Separable-fastener or required component thereof [e.g., projection and cavity to complete interlock] including member having distinct formations and mating member selectively interlocking therewith
    • Y10T24/45461Interlocking portion actuated or released responsive to preselected condition [e.g., heat, pressure]

Description

TESTO DELLA DESCRIZIONE
L'invenzione ha per oggetto un dispositivo di sgancio automatico per le cinture di sicurezza di autoveicoli, o simili.
L'invenzione ha lo scopo di realizzare un dispositivo del tipo di cui sopra che determini lo sgancio automatico delle cinture di sicurezza dopo un urto e, in caso di più urti consecutivi, solamente dopo l'ultimo urto delle serie.
Un ulteriore scopo dell'invenzione consiste nel realizzare un dispositivo di questo tipo che pur garantendo la massima sicurezza di funzionamento presenti una costruzione relativamente semplice e poco dispendiosa.
L'invenzione consegue questo scopo con un dispositivo del tipo descritto all'inizio che è interposto tra la fibbia d'aggancio della cintura di sicurezza ed il moschettone di ritegno provvisto di un pulsante d'apertura e solidale all'intelaiatura del veicolo, il quale dispositivo è provvisto di mezzi di ritegno della fibbia d'aggancio della cintura e sul lato opposto di una fibbia d'aggancio al moschettone di ritegno, essendo provvisto di mezzi meccanici atti a determinare l'apertura del moschettone di ritegno e lo sgancio del dispositivo dallo stesso e che sono comandati in tal senso da mezzi temporizzatori attivabili dall'urto, i quali mezzi temporizzatori entrano in azione dopo un certo tempo prestabilito.
Secondo un ulteriore perfezionamento dell'invenzione, i mezzi temporizzatori sono realizzati in modo tale, per cui in caso di una successione di urti che avvengono ad una distanza di. tempo l'uno dall'altro compresa nell'ambito del tempo prestabilito per l'entrata in azione dei mezzi temporizzatori stessi, ciascun urto della detta successione di urti determina un nuovo conteggio dall'inizio del tempo prestabilito d'entrata in azione dei mezzi temporizzatori stessi.
In una forma esecutiva preferita, i mezzi temporizzatori sono costituiti da una leva di caricamento di una molla, la quale leva viene spostata angolarmente dall'urto da una posizione stabile di riposo in una posizione di caricamento di una molla, mentre la detta leva è collegata operativamente con un gruppo ritardatore del movimento di ritorno nella sua posizione stabile di riposo, ed è provvista di mezzi di sgancio cooperanti con dei mezzi d'arresto di uno spintore che viene trattenuto da quest'ultimi in una posizione di precarica di una molla d.'azionamento e che è destinato a comprimere in direzione d'apertura del moschettone di ritegno l'associato pulsante d'apertura quando la leva di caricamento è giunta nuovamente in prossimità della sua posizione stabile di riposo all'atto del suo spostamento angolare di ritorno.
La particolare costruzione di tipo meccanico e la notevole semplicità costruttiva del dispositivo secondo l'invenzione garantiscono un funzionamento estremamente sicuro, limitando il dispendio economico. Inoltre, il dispositivo secondo l'invenzione permette efficacemente di eseguire uno sgancio automatico della cintura di sicurezza in tutti i casi, nei quali il passeggero non è in grado di eseguire autonomemente questa operazione. In caso di una successione relativamente rapida di urti, il dispositivo secondo l'invenzione evita uno sgancio immediato dopo il primo urto, trattenendo legato il passeggero per un prestabilito tempo d'attesa di un eventuale successivo urto e la cintura viene sganciata automaticamente solamente dopo che durante questo tempo d'attesa non si è verificato alcun ulteriore impatto. Ciò garantisce una estrema sicurezza del passeggero, per esempio in caso di tamponamenti a catena o di un rotolamento del veicolo, durante i quali ha luogo una rapida successione di urti.
L'invenzione ha per oggetto anche altre caratteristiche che perfezionano ulteriormente il dispositivo di cui sopra e che sono oggetto delle sottorivendicazioni.
Le particolari caratteristiche dell'invenzione ed. i vantaggi che ne derivano risulteranno con maggiori
adettagli dalla descrizione di una forma esecutiva .referita, illustrata a titolo d'esempio non limitativo nei disegni allegati, nei quali:
La fig. 1 illustra una vista in pianta dall'alto sul dispositivo secondo l'invenzione.
La fig. 2 illustra una sezione longitudinale secondo la linea Il-II della fig. 1.
La fig. 3 illustra una sezione trasversale del dispositivo secondo le figg. 1 e 2.
La fig- 4 illustra in una vista, dall'alto carzialmente in sezione lo spintore del dispositivo secondo le figg. 1 e 2.
La fig. 5 illustra in una vista analoga alla fig. il dispositivo nella sua condizione di caricamento dopo un urto.
Conformemente alle figure, il dispositivo secondo l'invenzione è destinato ad essere interposto tra la fibbia d'aggancio 1 di una cintura di sicurezza ed il moschettone di ritegno 2 della detta fibbia d'aggancio 1 che è fissato all'intelaiatura del veicolo .
Il dispositivo presenta una scatola 4 divisa in due semigusci sostanzialmente lungo il piano definito dalla fibbia d'aggancio 1 della cintura. Da un lato è provvisto di una fessura d'introduzione 104 per la fibbia d'aggancio 1 della cintura, mentre sul lato opposto della scatola 4 sporgono dei mezzi d'aggancio del dispositivo al moschettone di ritegno 2. e la superfice di testa di uno spintore.
Come verrà descritto più dettagliatamente a seguito, lo spintore indicato con 16 è realizzato in modo tale, per cui, dopo un urto, il detto spintore 16 viene fatto scattare contro il pulsante d'apertura 102 del moschettone di ritegno 2, determinando così lo sganciamento del dispositivo stesso che è impegnato quale terminale sulla fibbia d'aggancio 1 della cintura.
In uno dei semigusci della scatola 4 sono alloggiate una prima piastra stazionaria 3 ed una seconda piastra 5 che sono disposte tra loro sovrapposte. La prima piastra stazionaria 3 presenta, dalla parte rivolta verso il.moschettone di ritegno 2, un'estensione d'aggancio 103 al detto moschettone che è realizzata di forma sostanzialmente identica a quella della fibbia d'aggancio 1 della cintura. -La parte opposta della piastra stazionaria 3 è provvista di una rientranza 303 di forma complementare alla fibbia d'aggancio 1 della cintura. La seconda piastra 5 è sopportata in modo scorrevole sulla prima piastra 1, nei due sensi, in direzione d'innesto del dispositivo nel moschettone di ritegno 2, essendo guidata con dei perni 305 sporgenti attraverso delle asole di guida oblunghe 7 che sono praticate nella prima piastra stazionaria 3 e sono orientate in direzione di scorrimento reciproco delle due piastre. Nella zona associata alla rientranza 303 della prima piastra stazionaria 3, la seconda piastra scorrevole 5 presenta un dente di ritegno 105 realizzato preferibilmente di pezzo con la stessa e che fa parte del meccanismo di ritegno della fibbia d'aggancio 1 della cintura nel dispositivo. Le due piastre 3 e 5 vengono trattenute elasticamente in una predeterminata posizione stabile di riposo per mezzo di due molle 6 che sono impegnate in sfinestrature 203, 205 delle due piastre 3 e 5. Le sfinestrature 203, 205 delle dette due piastre 3, 5 sono coincidenti nella posizione stabile di riposo e sono previste nelle zone laterali alla rientranza 303 della prima piastra stazionaria 3.
Sulla prima piastra stazionaria 3, sul suo lato opposto alla piastra scorrevole 5, è fulcrata in modo oscillante parallelamente alla detta piastra 3 una leva di caricamento 8 di una molla 9. La molla 9 è interposta tra la leva di caricamento 8 e la piastra 3 in modo tale, da venire caricata con uno spostamento angolare della leva 8 in direzione d'allontanamento dal moschettone di ritegno 2, da una posizione stabile di riposo della leva di caricamento 8 in una sua posizione instabile di caricamento della molla 9 (fig. 1, 5). La leva di caricamento 8 coopera con il suo bordo rivolto verso il moschettone di ritegno 2 con un perno di trascinamento costituito da uno dei perni di guida 305 della piastra scorrevole 5, per cui, all'atto dello scorrimento relativo della piastra 5 rispetto alla piastra stazionaria 3 in direzione d'allontanamento dal moschettone 2, la leva 8 viene portata dalla sua posizione stabile di riposo (fig. 1) nella sua posizione instabile di caricamento della molla 9 (fig. 5).
L'estremità libera della leva di caricamento 8 è realizzata dentata e s'impegna con un pignone 13 che fa parte dei mezzi ritardatori indicati globalemente con R (vedi in particolare fig. 3). Grazie ai mezzi ritardatori R quando le due piastre 3 e 5 sono ritornate nella loro posizione stabile di riposo, rendendo possibile il movimento di ritorno della leva 8, il detto movimento di ritorno della leva 8 dalla sua posizione instabile di caricamento della molla 9 (fig. 5) nella sua posizione stabile di riposo (fig..
1) viene rallentato in misura prestabilita. Diversamente dalle piastra 3 e 5, la leva 8 non scatta quindi immediatamente in dietro nella sua posizione stabile di riposo, ma impiega necessariamente sempre lo stesso tempo predeterminato per raggiungerla.
Come risulta in particolare dalla fig. 3, in questo esempio esecutivo, il dispositivo ritardatore è di tipo meccanico ed è costituito da un freno 10, per esempio un freno di tipo magnetico. Il freno magnetico 10 s'impegna con un suo pignone 110 con una prima ruota dentata 11 che è impegnata a sua volta con una seconda ruota dentata 12. La ruota dentata 12 è collegata operativamente con il pignone 13 mpegnato con l'estremità libera della leva 8 per mezzo di un accoppiamento unidirezionale che consente il collegamento operativo della leva 8 con il freno 10 solamente durante il suo movimento di ritorno dalla posizione instabile di caricamento della molla 9 nella posizione stabile di riposo. In particolare, 11 pignone 13 e la ruota dentata 12 sono coassiali. Sul suo lato rivolto verso la ruota dentata 12 il pignone 13 porta un piattello 113, mentre l’associato lato della ruota dentata 12 presenta una corona internamente dentata 112 (fig. 1). Sul piattello 113 del pignone 13 è fissata una molletta d'accoppiamento 213 che coopera con i denti di sega della corona dentata 112 in modo tale, per cui con un senso di rotazione relativa del pignone 13 rispetto alla ruota dentata 12 corrispondente allo spostamento della leva 8 dalla sua posizione stabile di riposo nella sua posizione di caricamento della molla 9, la molletta d'accoppiamento 213 scorre liberamente lungo la cornona dentata 112, mentre con un senso opposto di rotazione relativa del pignone 13 rispetto alla ruota dentata 12, la molletta d'accoppiamento s'impegna in uno dei denti della corona 112, determinando l'accoppiamento operativo delle dette due parti e quindi il collegamento della leva 8 con il freno 10.
La leva 8 porta i mezzi di sgancio dello spintore 16 che sono costituiti da una levetta di sgancio 15 fulcrata sulla leva 8 stessa e realizzata a forma di T. Essa può oscillare intorno ad un asse perpendicolare alla leva 8 tra due posizioni relative estreme rispetto alla detta leva 8. Nella posizione di riposo della leva 8, la levetta di sganciò 15 a forma di T è orientata angolarmente con il gambo della T verso il fulcro della leva 8 e nella posizione di caricamento .della molla 9 si .sposta nella posizione ortogonale alla leva 8 (figg. 1, 5). L'oscillazione della levetta di sgancio 15 tra le due sue posizioni relative alla leva 8 viene determinata da due risalti di scontro 115 e 215 disposti rispettivamente in corrispondenza delle estremità della traversa della T. Uno dei risalti di scontro 115 è previsto sull'estremità della traversa della T associata all'estremità libera della leva 8 e coopera con una costoletta di scontro 17 solidale alla prima piastra stazionaria 3, determinando il riallineamento del gambo della T in posizione ortogonale alla leva 8 all'atto dello spostamento della leva 8 nella sua posizione di caricamento della molla 9. Il detto risalto di scontro 115 si estende fino nella zona della costoletta 17 attraverso un'asola arcuata 108 praticata nella leva 8. L'altro risalto di scontro 215 è previsto sull'estremità opposta della traversa della T e si estende verso lo spintore 16 che è provvisto di un appendice 18, costituita preferibilmente da una linguetta elastica. Nel tratto terminale della corsa dello spintore 16, la sua appendice 18 coopera con il risalto 215, spostando -la levetta di sgancio 15 nella posizione angolare con il gambo della T verso il fulcro della leva 8 (fig. 5).
L'estremità libera del gambo della levetta di sgancio 15 è provvista di un dente di sgancio 315 che si estende verso lo spintore 16 e che è destinato a cooperare con l'estremità di un nottolino angolato 19, in particolare quando durante il suo movimento di ritorno la leva di caricamento 8 è giunta nuovamente in prossimità della sua posizione stabile di riposo.
Il nottolino angolato 19 è alloggiato in una sfinestratura 220 di una piastra di sopporto 20 che è alloggiata nel semiguscio della scatola 4 opposto a quello delle piastre 3, 5. Il nottolino 19 è fulcrato in corrispondenza della sua zona d'angolo in modo oscillante intorno ad un asse orizzontale trasversale rispetto alla direzione di scorrimento della piastra 5 ad un'orecchietta 120 prevista di pezzo sulla piastra 20. L'estremità provvista di un dente d'arresto 119 del nottolino angolato 19 viene spinta costantemente contro la parete dello spintore 16 da una molla 21 che è prevista tra il tratto del nottolino 19 associato al dente di sgancio 315 della levetta di sgancio 15, e la piastra di sopporto 20 stessa. Nella posizione rientrata dello spintore 16, il dente d'arresto 119 del nottolino angolato .19 s'impegna in una corrispondente sfinestratura 116 dello spintore 16 stesso, trattenendolo nella detta posizione. Durante il movimento di ritorno della leva di caricamento 8 il nottolino angolato può venire spostato contro l’azione della molla 21 dal dente di sgancio 315 della levetta di sgancio 15, disimpegnandosi così dall'associata sfinetratura 116 del lo spintore 16 e liberando lo spintore stesso.
Come risulta evidente in particolare dalla fig.
4, lo spintore 16 è montato in modo scorrevole sulla piastra di sopporto 20 grazie a due costole laterali 216, ciascuna delle quali s’impegna in due risalti scanalati di guida 320 della piastra 20. Lo spintore 16 è disposto sostanzialmente allineato con il pulsante d'apertura 102 del moschettone di ritegno 2 ed è di dimensioni tali da cooperare solamente con la superfice di testa del detto pulsante senza venire a contatto con le restanti parti stazionarie del moschettone di ritegno 2. Lo spintore 16 è azionato da una molla 22 che è caricata nella sua posizione rientrata. La molla 22 è fissata con un 'estremità alla piastra 20 e con l'altra ad un appendice 316 dello spintore 16 stesso.
Il funzionamento del dispositivo secondo questo esempio esecutivo è estremamente semplice. Inizialmente il dispositivo si trova nella condizione illustrata sostanzialmente nelle figg. 1 e 2, nella quale, le due piastre, 3, 5 e la leva di caricamento 8 sono nella loro posizione stabile di riposo, la levetta di sgancio 15 è orientata con il gambo della T verso il fulcro della leva 8 e lo spintore 16 viene trattenuto nella sua posizione rientrata dal nottolino 19, mentre il dente di sgancio 315 si trova a valle dell'associata estremità del nottolino 19, con riferimento al senso di scorrimento dello spintore 16.
In caso di urto, la cinghia di sicurezza viene sollecitata a trazione, determinando lo scorrimento relativo della piastra 5 sulla piastra stazionaria 3. Grazie a ciò, la leva di caricamento 8 viene portata nella sua posizione di caricamento della molla 9, mentre durante il detto spostamento l'associata levetta di sgancio 15 viene riallineata in posizione ortogonale alla leva 8 stessa. Questo riallineamento angolare della levetta di sgancio 15 determina anche un avvicinamento del dente di sgancio 315 all'associata estremità del nottolino 19 (fig. 5). Immediatamente dopo l'urto le piastre 3, 5 ritornano nella loro posizione stabile di riposo, mentre la corsa di ritorno della leva di caricamento 8'nella sua posizione stabile di riposo viene frenata dai mezzi ritandatori R, ovvero dal freno 10, per cui impiega un tempo predeterminato per riportarsi nella detta posizione stabile di riposo. Durante il movimento di ritorno della leva di caricamento 8, a causa del riavvicinamento relativo tra il dente di sgancio 315 della levetta di sgancio 15 rispetto al nottolino 19 dovuto all'oscillazione della stessa nella sua posizione ortogonale rispetto alla leva 8, il detto dente di sgancio 315 viene a cooperare con il nottolino 19 nel tratto terminale del percorso di ritorno della leva di caricamento 8 nella sua posizione stabile di riposo. Conseguentemente, il dente d'arresto 119 del nottolino 19 viene disimpegnato dall'associata sfinestratura 116 dello spintore 16, determinando lo spostamento dello spintore 16 contro il pulsante 102 del moschettone di ritegno 2 e quindi lo sgancio del dispositivo e della cintura di sicurezza stessa.
Durante la corsa dello spintore 16 contro il pulsante d'apertura 102 del moschettone di ritegno 2, l'appendice 18 dello spintore 16 viene a scontrare contro il risalto di scontro 215 della levetta di sgancio 15, riportandola nella sua posizione angolare orientata verso il fulcro della leva 8 associata alla posizione stabile di riposo della leva di caricamento 8 stessa. Ciò determina vantaggiosamente un allontanamento del dente di sgancio 315 della levetta di sgancio 15 dall'associata estremità del nottolino 19, per cui quando lo spintore viene portato nuovamente nella sua posizione rientrata, il dente d'arresto 119 del nottolino può impegnarsi nella sfinestratura 116.
Come sopra descritto, la leva di caricamento 8 impiega un predeterminato tempo per ritornare nella posizione d'attivazione dello spintore 16 che è prevista in prossimità della sua posizione stabile di riposo e nella quale il dente di sgancio 315 agisce sul nottolino 19 nel senso di uno sbloccaggio dello spintore 16. Durante questo intervallo di tempo, la cintura di sicurezza rimane saldamente impegnata nel moschettone di ritegno 2. In caso di un urto successivo, o di una serie di più succesivi urti che hanno luogo rispettivamente distanziati tra loro da un intervallo minore di quello necessario per determinare lo sbloccaggio dello spintore 16, il passeggero resta legato dalla cintura di sicurezza, mentre ciascun urto della serie causa un nuovo spostamento della leva di caricamento 8 nella sua posizione di caricamento dell molla 9. Grazie a ciò, ciascun urto della serie provoca un nuovo conteggio dall'inizio dell'intervallo necessario per lo sganciamento della cintura, evitando che il passeggero venga messo in una condizione di pericolo.
L'intervallo di tempo che intercorre tra l'urto e lo sgancio della cintura di sicurezza, in fase di progetto può venire impostato di lunghezza qualsivoglia. In questo caso, risulta vantaggioso regolare il freno 10 in modo tale da ottenere dei tempi di ritardo compresi tra 6 e 10 secondi.
Con l'invenzione, si è ottenuto quindi un dispositivo di sgancio automatico della cintura di sicurezza che offre la massima sicurezza per il passeggero anche in caso di più urti successivi. Il tutto, con una costruzione di tipo meccanico che oltre ai vantaggi economici risulta notevolmente robusta, poco soggetta a danneggiamenti e malfunzionamenti e quindi estremamente affidabile e sicura per quanto concerne il suo funzionamento.
Naturalmente, l'invenzione non è limitata alle forme esecutive testé descritte ed illustrate ma può essere ampiamente variata e modificata, soprattutto costruttivamente, senza abbandonare il principio informatore sopra esposto ed a seguito rivendicato.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sgancio automatico per le cinture di sicurezza di autoveicoli, o simili, caratterizzato dal fatto che è interposto tra la fibbia d'aggancio (l) della cintura di sicurezza ed il moschettone di ritegno (2) provvisto di .un pulsante d'apertura (102) e solidale all’intelaiatura del veicolo, il quale dispositivo è provvisto di mezzi di ritegno (105) della fibbia d'aggancio (1) della cintura e sul lato opposto di una fibbia d'aggancio (103) al moschettone di ritegno (2), essendo previsti dei mezzi meccanici (16) atti a determinare l'apertura del moschettone di ritegno (2) e lo sgancio del dispositivo dallo stesso e che sono comandati in tal senso da mezzi temporizzatori (8, 9, R) attivabili dall'urto, i quali mezzi temporizzatori (8, 9, R) entrano in azione dopo un certo tempo prestabilito.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi temporizzatori (8, 9, R) sono realizzati in modo tale, per cui in caso di una successione di urti che avvengono ad una distanza di tempo l'uno dall'altro compresa nell'ambito del tempo prestabilito per l'entrata in azione dei mezzi temporizzatori (8, 9, R) stessi nel senso di un attivazione dei mezzi meccanici (16) d'apertura del moschettone di ritegno (2), ciascun urto della detta successione di urti determina un nuovo conteggio dall'inizio del tempo prestabilito d'entrata in azione dei mezzi temporizzatori (8, 9, R) stessi.
  3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi temporizzatori sono costituiti da mezzi d'attivazione (8, 9, 15) dei mezzi meccanici d'apertura del moschettone di ritegno (2) e da mezzi ritardatori (R) dell'azione dei detti mezzi d'attivazione (8, 9, 15).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi meccanici (16) d'apertura del moschettone di ritegno (2) sono costituiti da uno spintore (16) guidato in una scatola (4) del dispositivo in modo scorrevole in direzione del pulsante d'apertura (102) del moschettone di ritegno (2), da una posizione rientrata, nella quale è assoggettato all'azione di una molla caricata (22), in una. posizione d'estrazione, nella quale preme il pulsante d'apertura (102) del moschettone di ritegno (2), essendo previsti dei mezzi d'arresto (116, 19) del detto spintore (16) nella sua posizione rientrata e che sono comandati nel senso di uno sbloccaggio dello spintore (16) stesso dai mezzi d'attivazione (8, 9, 16) dello stesso.
  5. 5. Dispositivo secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi d'attivazione (8, 9, 15) ed i mezzi ritardatori (R) vengono azionati da mezzi elastici caricati da un urto.
  6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che per il caricamento dei mezzi elastici d'azionamento dei mezzi d'attivazione dello spintore (16) e dei mezzi ritardatori (R) viene sfruttata la forza di trazione esercitata dalla cinghia in conseguenza di un urto, essendo previste una prima piastra (3) agganciata al moschettone di ritegno (2) con una sua appendice (103) a guisa di fibbia d'aggancio ed una seconda piastra (5) guidata scorrevole sulla prima piastra (3) e che è collegata dinamicamente alla fibbia d'aggancio (1) della cintura, mentre tra le due piastre sono previsti dei mezzi elastici (6) di ripristino della loro relativa posizione stabile di riposo.
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 3 a 6, caratterizzato dal fatto che i mezzi d'attivazione dello spintore (16) sono costituiti da una leva di caricamento (8) di una molla (9) che è fulcrata sulla prima piastra (3) e coopera con la seconda piastra (5) per mezzo di un perno di trascinamento (305) solidale alla detta piastra (5) in modo tale, per cui all'atto dello scorrimento della detta piastra (5) relativamente alla prima piastra (l), la leva di caricamento (.8) viene portata da una posizione stabile di riposo in una posizione instabile di caricamento della molla (9), nella quale posizione instabile di caricamento il perno di trascinamento (305) è libero dalla leva di caricamento (8).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il dispositivo ritardatore (R) è costituito da un freno (10) che è collegato operativamente per mezzo di un accoppiamento unidirezionale all'estremità libera della leva di caricamento (8), in modo tale per cui la leva di caricamento (8) è libera dal freno (10) durante il suo spostamento angolare dalla posizione stabile di riposo nella posizione instabile di caricamento della molla (9), mentre è collegata con lo stesso durante il suo spostamento angolare di ritorno in senso inverso.
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la leva di caricamento (8) è realizzata dentata in corrispondenza della sua estremità libera e s'impegna con un pignone (13) provvisto di un piattello (113) sul quale è fissata una molletta d'accoppiamento (213) che coopera con una corona dentata (112) a guisa di denti di sega di una ruota dentata (12) coassiale al pignone (13)·e collegata operativamente al ferno (10).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il freno (10) è di tipo qualsivoglia, in particolare di tipo magnetico.
  11. 11. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 7 a 10, caratterizzato dal fatto che la leva di caricamento (8) è provvista di una levetta di sgancio (15) cooperante con i mezzi d'arresto (19) dello spintore (16), in modo tale per cui durante il suo movimento angolare frenato di ritorno nella sua posizione stabile di riposo, l'associata levetta di sgancio (15) libera lo spintore (16) dai mezzi d'arresto (19).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che i mezzi d'arresto (19) dello spintore (16) sono costituiti da un nottolino oscillante intorno ad un asse trasversale alla direzione di scorrimento dello spintore (16) e che in posizione rientrata dello spintore (16) s'impegna a scatto in una associata sfinestratura (116) dello spintore (16) stesso, con un dente d'arresto (119) e grazie all'azione di una molla (21).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che la levetta di sgancio (15) dello spintore (16) è provvista di un dente .di sgancio (315) cooperante con il nottolino (19), nel senso di un disimpegno del dente (119) dalla sfinestratura (116) dello spintore (16) al termine dallo spostamento angolare di ritorno nella sua posizione stabile di riposo della leva di caricamento (8).
  14. 14. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 11 a 13, caratterizzato dal fatto che la levetta di sgancio (15) è realizzata a forma di T ed è fulcrata sulla leva di caricamento (8) in corrispondenza della zona mediana della traversa della T, mentre il dente di sgancio (315) è previsto sull'estremità del gambo della T ed in corrispondenza delle estremità della traversa della T essa presenta due risalti di scontro .(115, 215) cooperanti rispettivamente con una costoletta (17) della piastra scorrevole (5) ed un'appendice (18), preferibilmente una linguetta elastica dello spintore (16) per lo spostamento angolare della levetta (15) in posizione d'allineamento del gambo della T in direzione di scorrimento dello spintore (16) e per l'allineamento dell'associato, dente di sgancio (315) con il nottolino (19) nonché l'avvicinamento e l'allontanamento del detto dente di sgancio (315), rispettivamente nella posizione instabile -di caricamento della leva di caricamento (8) e nella posizione stabile di riposo della stessa.
  15. 15. Dispositivo secondo una o più .delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che ciascun urto che ha luogo durante il movimento frenato di ritorno nella sua posizione stabile di riposo della leva di caricamento (8) determina un nuovo spostamento della leva di caricamento (8) nella sua posizione instabile di caricamento della molla ( 9 ) .
  16. 16. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il tempo di ritardo per l'attivazione dello spintore (16) corrisponde al tempo necessario alla leva di caricamento (8) per il suo spostamento di ritorno dalla sua posizione instabile di caricamento della molla (9) nella sua posizione stabile di riposo, essendo il freno regolato preferibilmente in modo tale da ottenere dei tempi di ritardo compresi tra 6 e 10 secondi.
  17. 17. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che è provvisto di mezzi per il disaccoppiamento della fibbia d'aggancio 1 della cintura dal dispositivo stesso. 18.. Dispositivo per lo sgancio automatico di cinture di sicurezza di autoveicoli, o simili, in tutto od in parte come descritto, illustrato,e per gli scopi su esposti
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