IT8312603A1 - Dispositivo d'innesto a frizione, in particolare per veicolo automobile, con diaframma e cuscinetto di spinta del tipo tirato - Google Patents

Dispositivo d'innesto a frizione, in particolare per veicolo automobile, con diaframma e cuscinetto di spinta del tipo tirato Download PDF

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: Dispositivo d'innesto a frizione, in particolare per veicolo automobile, con diaframma e cuscinetto di spinta del tipo tirato
RIASSUNTO
In un dispositivo d'innest a frizione, in particolare per veicolo automobile, nel quale un cusci netto di spinta di disinnesto (20) viene disposto assialmente rispetto ad un diaframma (10), essendo quest'ultimo montato in seno ad un meccanismo d'innesto e presentante attorno ad un alesaggio centrale una quantit? di dita (11) radiali sulle quali il cuscinetto viene adattato per agire in trazione tramite una coppella di appoggio (22) disposta alinterno del detto meccanismo, le dita del diaframma vengono disposte in vieta di liberare per la coppel la di appoggio un corridoio di penetrazione attrav?rso il detto diaframma, secondo una direzione di penetrazione (DP) facente angolo acuto con il piano medio delle dita (11) del diaframma. Il cuscinetto di spinta tirato (20) viene ottenuto in modo vantaggioso riportando una boccola (21, 22) formanto coppella di appoggio all'lemento di attacco di un cuscinetto spinto.
Applicazione ai veicoli automobili. (Fig. 1)?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda i meccanismi d'innesto a frizione, in particolare per veicolo automobile, nei quali un cuscinetto di spinta di disinnesto viene disposto assialmente rispetto a d un diaframma, quest'ultimo essendo montato nel meccanismo d'innesto e presentando attorno ad un alesaggio centrale una quantit? di dita radiali centri peti sui quali viene adattato il cuscinetto di scon tro per agire in trazione per mezzo di una coppella di appoggio disposto all'interno del detto meccanismo. Com'? noto un diaframma del tipo precitato, viene interposto, in un meccanismo di innesto, tra un coperchio ed un piatto di pressione secondo due zone anulari di contatto di diverso diametro.
Esso agisce nella configurazione detta di ripo so, nel senso di uno scartamento aumentato tra il coperchio ed il piatto di pressione. Ci? comporta, dopo interposizione di un disco di frizione tra il detto piatto di pressione ed un piatto di reazione riportato al coperchio, un serraggio ed una solidarizzazione in rotazione di questo disco di frizione del detto piatto di reazione, generalmente trascinato da un albero a gomiti di un motore; ci? rappresenta l'impegno dell'innesto. Un cuscinetto di spinta assicura il disinnesto di questo innesto agendo, qui per trazione, sul diaframma in modo da ridurre poi sopprimere la sua pressione sul piatto di pressione; non essendo pi? fissato tra quest'ultimo ed il piatto di reazione, il disco di frizione non viene trascinato in rotazione.
D'altra parte, si sa che i cuscinetti di spinta di disinnesto si scompongono essenzialmente in un elemento di manovra per l'azione di un organo di comando, chiamato comunemente forcella ed un elemento di attacco per l'azione sulle dita di un diaframma; questi elementi sono collegati assialmente, bench? liberi in rotazione, tramite un cuscinetto a sfere. I cuscinetti di spinta di disinnesto classici si dividono attualmente in due gran di categorie a secondo che essi agiscono sulle di? ta di un diaframma per pressione (cuscinetti di spinta spinti) o in trazione (cuscinetti di spinta tirati) ?
Nel primo caso il cuscinetto di spinta e completamente esterno al meccanismo d'innesto e la sua collocazione assiale rispetto al diaframma si effettua nel corso delle ultimisseme operazioni di montaggio dell'insieme del dispositivo d'innesto, tra il motore da una parte, e la scatola di cambio di velocit? dall'altra, per esempio in un veicolo automobile?
Nel caso dei cuscinetti di spinta tirati, oggetto della presente invenzione, le operazioni di montaggio si rivelano essere pi? delicate siccome l'elemento di manovra di questi suscinetti si trova allora all'esterno del meccanismo d'innesto, mentre il loro elemento di attacco si trova in parte all'interno (coppella di appoggio), ed in parte all'esterno del meccanismo d'innesto (per il collegamento con l'elemento di manovra) dunque, con una parte assiale che attraversa il diaframma grazie al suo-alesaggio centrale per solidarizzare queste due parti. Le operazioni di montaggio del cuscinetto di spinta, da una parte, e del meccanismo d'innesto, dall'altra, devono cos? essere effettua te in parallelo in modo che questi pezzi non possono essere trasportati e/o immagazzinati, prima del loro assemblaggio finale tra il motore e la scatola di cambio di velocit?, se no-n in una configurazione di pre-assemblaggio? Ci? necessita, da una parte, di un volume di stoccaggio notevole e dall'altra parte, di grandi precauzioni di manuten zione tenuto conto dei gravi rischi di danneggiare la delicata interfaccia tra questi due pezzi.
La presente invenzione ha per oggetto di ovvia, re a questi inconvenienti e di permettere dei montaggi e delle consegne separate di ognuno di questi due pezzi. L'invenzione mira, inoltre, a semplificare notevolmente le operazioni di montaggio di un cuscinetto di spinta tirato, e di ridurre sostanzialmente i costi di fabbricazione.
L'invenzione propone a questo scopo, un dispositivo di innesto a frizione, in particolare per veicolo automobile nel quale un cuscinetto di spin ta di disinnesto viene disposto assialmente rispetto ad un diaframma, quest'ultimo essendo montato in un meccanismo di innesto e presentando attorno ad un alesaggio centrale una pluralit? di dita radiali centripete sulle quali viene adattata per agire in trazione tramite una coppella di apoggio dispositivo caratterizzato dall'installazione di dita del diaframma allo scopo di liberare la coppella di appoggio un corridoio di penetrazione attraverso il detto diaframma, secondo una direzione di penetrazione inclinata rispetto al piano medio della dita del diaframma.
In tal modo, l'assemblaggio del cuscinetto di spinta, in particolare dell'elemento di attacco non ha pi? bisogno di essere effettuato da una par te e dall'altra del diaframma e le operazioni di montaggio del meccanismo d'innesto e del detto cuscinetto di spinta possono essere compiute indipendentemente le une delle altre. Un simile corridoio di penetrazione pu? essere disposto secondo l'inven zione, per mezzo di intagli di certe dita e/o per mezzo di deformazione elastica e/o plastica di det te dita. Quelle delle dita deformate che non vengo no svincolate dalla coppella di appoggio al termine della traversata da parte di quest'ultimo del corridoio di penetrazione servono in maniera vantaggiosa al mantenimento del cuscinetto di spinta contro il diaframma.
L'assemblaggio di un cuscinetto di spinta tira to, potendosi effettuare, secondo l'invenzione, indipendentemente da quello del meccanismo d'innesto, l'invenzione, traendo partito da questo vantag gio, propone inoltre di realizzare dei cuscinetti" di spinta tirati riportando una boccola formante prolungamento assiale e coppella di appoggio all?elle mento di attacco di un cuscinetto di spinta di tipo spinto? Ne risulta una riduzione sensibile dei costi di fabbricazione siccome i cuscinetti di spinta si ritrovano maggiormente standardizzati di quanto non lo fossero precedentemente, l?assemblaggio dei cuscinetti di spinta tirati risultando differente da quello dei cuscinetti di spinta spin ti non nel corso delle ultimissime operazioni. La boccola pu? essere monoblocco o no, e la sua solidarizzazione all?elemento di attacco di un cuscinetto di spinta spinto fa intervenire in particolare delle operazioni di incastro e/o di bloccaggio a scatto?
Altre caratteristiche e vantaggi dell?invenzio ne risultano dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, rispetto ai disegni allegati nei quali:
- la figura 1 ? una vista in sezione secondo la linea I-I della figura 2, di una parte di un diaframma secondo l?invenzione, con schema di un cuscinetto di spinta in corso di montaggio;
- la figura 2 ? una vista in piano dello stesso diaframma;
- la figura 3 ? una vista in piano di un secondo mo do di realizzazione di un diaframma secondo l?invenzione ;
- la figura 4 ? una vista in sezione secondo la linea IV-IV del diaframma della figura 3;
- la figura 5 ? una vista in sezione di un primo modo di realizzazione di cuscinetto di spinta di disinnesto secondo l?invenzione;
- la figura 6 ? una vista in sezione di un secondo modo di realizzazione di cuscinetto di spinta di disinnesto secondo l?invenzione;
- la figura 7 ? una vista in sezione di un terzo modo di realizzazione di cuscinetto di spinta di disinnesto secondo l'invenzione?
Negli esempi di realizzazione dell'invenzione illustrati dalle figure da 1 a 4, un diaframma 10 contiene una pluralit? di dita radiali 11 sporgenti in maniera centripeta partendo da una corona esterna, non rappresentata, formante rondella Belleville. La parte interna di queste dita definisce un alesaggio circolare di diametro Da?
Si ricordi che un diaframma assume nella fase di riposo una configurazione tronco-conica analoga a quella di una rondella Belleville e che la configurazione appiattita rappresentata nelle figure da 1 a 4, detta posizione innestata nuova, risulta dalle pre tensioni introdotte al momento del montaggio di questo diaframma in un meccanismo di disinnesto e dell'assemblaggio del detto meccanismo al piatto di reazione, dopo interposizione tra il detto piatto di reazione ed il piatto di pressione del detto meccanismo di un disco di frizione con guarnizioni di frizione nuove,
I diaframmi rappresentati nelle figure da 1 a 4 sono destinati a cooperare con i cuscinetti di spinta di disinnesto del tipo tirato. Questi cuscinetti, come schematizzato nelle figure da 1 a 4 con il riferimento 20, presentano a questo scopo un prolungamento assiale anulare 21 terminante con uno spallamento trasversale 22 e delimitante con il detto prolungamento ed il resto del cuscinetto di spinta una gola anulare aperta verso l'esterno adattata per ricevere le estremit? 11i delle dita del diaframma. Siano Db e Dc dello spallamento trasversale 22,
Come appare nella figura 1 quest'ultimo presen ta un rigonfiamento assiale 22a in direzione del corpo del cuscinetto di spinta, destinato a ridurr? in una zona circolare stretta, il suo appoggio sulle ditadel diaframma; sia e l'ingombro assiale del lo spallamento trasversale. Questa grandezza e ugua le allo spessore dello spallamento nell'esempio schematico di realizzazione illustrato dalla figura 1.-Come viene rappresentato nelle figure 1 e 2, o 3 e 4, un diaframma secondo l'invenzione, viene sistemato, partendo dalla sua configurazione classica a simmetria assiale, in modo da liberare un corridoio di penetrazione e di attraversamento secondo una direzione D? di lieve inclinazione rispetto al piano medio delle dita perpendicolare all'asse del diaframma.
Questo corridoio di penetrazione ? destinato a permettere l'attraversamento del diaframma da parte di un cuscinetto di spinta del tipo tirato. Esso presenta a questo scopo, perpendicolarmente alla direzione precitata di penetrazione, un contorno all'interno del quale pu? iscriversi in totalit? una sezione diametrale dello spallamento trasversa le 22 anch'essa chiamata coppella di appoggio, cio? le sue dimensioni sono superiori alle grandezze D e e del detto spallamento. Si osservi che il corridoio di penetrazione incontra l'asse del diaframma all'interno del meccanismo d?innesto nel quale esso viene montato.
Nell?esempio di realizzazione illustrato dalle figure 1 e 2 un simile corridoio di penetrazione viene ottenuto per mezzo di abbassamento, verso l?interno del meccanismo d?innesto, di almeno alcune dita 11' comprese all?interno di un settore ango lare di ampiezza simmetrica rispetto al piano della direzione di penetrazione e dell?asse del dia framma. Secondo la rigidit? delle dita del diaframma resa necessaria dagli sforzi notevoli avuti nel corso delle operazioni di disimpegno e di ri-impegno, l?abbassamento precitato di almeno alcune delle dita pu? essere ottenuto attraverso semplice deformazione elastica delle dette dita e/o deformazione plastica preliminare in senso assiale; quest?ultima inducendo una deviazione angolare permanente rispet to al loro orientamento convenzionale.
Risulta facilmente comprensibile il fatto che questa deformazione e massima per le dita estreme 11?a situate all?interno del settore angolare di penetrazione, e che essa decresce partendo da queste ultime e diventa minima per il o le due dita 11?b intercettanti, o disposte da una parte o dall?altra del piano di simmetria (gi? definito) del settore angolare.
Risulta che, per una largehzza di fenditura e' alle estremit? delle dita date, esitate un valore ottimale dell?inclinazione del corridoio di penetrazione per la quale le deformazioni delle dita estreme sono minime, essendo queste deformazioni mimime tanto pi? lievi quanto ? ? elevato.
E? facile comprendere inoltre, che un valore elevato dell?inclinazione ? del corridoio di penetrazione porta a deformare unicamente le dita estreme, senza deviazione delle dita mediane 11b, mentre un valore debole di ? porta a deformare un maggio numero di dita. In pratica ? e debole, corrispondente ad un angolo acuto di qualche grado, tenuto conto dei diversi pezzi presenti all?interno del meccanismo, ih particolare trattandosi di un innesto bi-disco, ma risulta che, per preparare il detto corridoio di penetrazione sia sufficiente deformare un ridotto numero di dita: le due dita estreme e eventualmente due o quattro dita intermediarie; l'elasticit? delle dita, nel caso di una deformazione permanente, assicura il resto delle deviazioni angolari necessarie. Ma a rigare, secondo l?invenzione viene deviato un numero qualsiasi di dita del settore angolare.
Il montaggio di un cuscinetto di spi nta 20 del tipo tirato in un diaframma 10 nel quale ? stato predisposto un simile corridoio di penetrazione com porta le seguenti tappe, schematizzate nella figura 4, ma che possono essere anche analizzate nelle figure da 1 a 3:
1) si inclina l'asse del cuscinetto di un angolo rispetto all'asse del diaframma disponendo la coppella di appoggio 22 nel prolungamento del corridoio di penetrazione: i due assi precitati sono allora complanari alla direzione di penetrazione (vedere anche i tratti misti nelle figure 1 e 2);
2) si sposta la coppella di appoggio 22 nel detto corridoio secondo la direzione DP di penetrazione fino al contatto in X e X' del prolungamento assia le 21 del cuscinetto di spinta contro le dita 11d simmetriche al o alle dita 11'b;
3) Si raddrizza tramite rotazione del cuscinetto attorno alla sua zona di contatto in XX' con il o le dita 11d, l'asse del cuscinetto di spinta fino a ristabilire il suo parallelismo con l'asse del diaframma; tenuto conto dell'elasticit? delle dita, il corridoio di penetrazione si restringe, impedendo qualsiasi scappamento ulteriore involontario del la coppella di appoggio 22 allo esterno delle dita 11 e dell?innesto;
4) si trasla il cuscinetto in senso inverso alla direzione di penetrazione fino a sovrapporre il suo asse con quello del diaframma (cuscinetto di spinta a linee continue nelle figure 1 e 2), per esempio con l?aiuto dell'utensile di centraggio del disco di frizione.
E' preferibile mantenere il cuscinetto di spin ta in quest?ultima posizione; per questo ? sufficiente disporre un pezzo intermedio. Si comprender? pi? avanti, a proposito delle figure 5 a 7 che il mantenimento in posizione di lavoro del cuscinetto di spinta pu? vantaggiosamente essere assicurato da qualche dita in particolare le dita estreme 11?a, Ben inteso, lo spostamento della coppella di appoggio nel corridoio di penetrazione secondo la direzione D!P di penetrazione non viene obbligatoriamente fatto fino al contatto del prolungamento assiale 21 del cuscinetto di spinta contro le dita 11d. A seconda dello spazio disponibile un simile spostamento pu? essere fermato prima del detto con tatto, effettuandosi cosi il raddrizzamento del cu scinetto senza contatto con le dita 11d.
Un simile procedimento di montaggio viene reso possibile solo con la riserva che vengano realizza te certe condizioni dimensionali riguardanti il cuscinettoed il diaframma.
Evidentemente si ottiene:
Si ottiene ugualmente:
D'altra parte, ? necessario che la dimensione assiale del prolungamento 21 sia sufficiente affinch? quest'ultimo arrivi a contatto con le dita 11d del diaframma senza che, anzitutto, il corpo del cuscinetto di spinta 20 non venga ad urtare in ? la parte superiore delle dette dita. Si noter? che, pi? il prolungamento assiale 21 ? lungo,cio? pi? la distanza assiale tra il rigonfiamento 22a e il cuscinetto ? maggiore, pi? ? pu? essere importante (consideravole ) .
Infine, ? necessario che il raddrizzamento dell'asse del cuscinetto sia possibile, cio? che, al momento del contatto in X, X' , delle dita 11d con il prolungamento assiale 21, la coppella di appoggio non ricopra i punti Y e Y' rappresentati gli spigoli pi? a sinistra nella figura 2 delle dita estreme 11'a. Possiamo,verificare, trascurando l'inclinazione , che, per un diametro Db fissato dal costruttore, dobbiamo almeno avere
affinch? sia possibile un raddrizzamento del cuscinetto di spinta. Tenuto conto delle dimensioni cor renti dei cuscinetti di spinta di disinnesto del tipo tirato o dei diaframmi associati, si pu? constatare che risulta vantaggioso scegliere per, ? un valore compreso tra 100? e 150?, e pi? precisamente un valore di 120?,
Per ragioni pratiche, pu? essere vantaggioso, come viene rappresentato nella figura 3, predispor re delle incavature 15a, 15b, 16a e 16b a riscontro nelle dita estreme 11 'a e 11e del settore ango lare di ampiezza o( e del suo complemento di ampiez za ( 2? ? ? ) rispettivamente. La presenza di simili incavature, aumentando localmente e/, permette di liberare un corridoio di penetrazione per un cuscinetto di spinta sotto lieve inclinazione ? della direzione di penetrazione, senza dover, ci? nonostante, applicare una deviazione permanente alle dita estreme 11'a. Bisogna infatti ricorda re che le dita servono a trasmettere al piatto di pressione del meccanismo d?innesto, gli effetti di disinnesto applicati all?elemento di attacco del cuscinetto di spinta; il disimpegno tra disco di frizione e piatto di pressione ? tanto pi? netto quanto pi? il numero delle dita attive ? elevato.
Da quanto sopra citato un basso numero di dita deformate corrisponde ad un valore relativamente elevato di ?
Ora,un tale valore "elevato" non ? sempre possibile in ragione della presenza, sotto il diafram ma degli altri pezzi dell'nnesto , da qui la necess sita, talvolta, di tali incavature. Queste ultime sono disposte dallo stesso lato di un diametro del diaframma.
Le figure 5, 6 e 7 illustrano tre modi di realizzazione di cuscinetti di spinta del tipo tirato secondo l'invenzione? Tenuto conto che, grazie alla sistemazione di corridoio di penetrazione attra verso le dita del diaframma, il montaggio di un cuscinetto di spinta 20 del tipo tirato su quest'ul timo pu? effettuarsi dopo il suo assemblaggio, la coneezione di questi cuscinetti di spinta del tipo tirato risulta essere notevolmente semplificato. E' sufficiente aggiungere al cuscinetto di scontro classico del tipo spinto, pi? economico, una bocco la presentante un prolungamento'assiale ed uno spal lamento trasversale formante coppella di appoggio. La fabbricazione di cuscinetti di spinta risulta cos? nettamente standardizzata in quanto ? sufficiente prevedere unicamente dei cuscinetti del tipo spinto i cuscinetti di spinta del tipo tarato non necessitando pi?, all'opposto di prima, di una catena di fabbricazione specifica per i cuscinetti, solamente variando l'ordine di assemblaggio. Ne de rivano una sensibile riduziuna dei costi ed un aumento delle cadenze.
Si osservi,quindi, nella figura 5 (6 o 7) che il cuscinetto di spinta 20 (120 - 220) del tipo tirato ivi rappresentato, viene ottenuto partendo dal cuscinetto 33 (133, 233) di un cuscinetto di spinta del tipo spinto e comporta in maniera classica un elemento di manovra 31 (131 ) 231) per l'apzione di un organo di comando quale una forcella ed un elemento di attacco 32 (132 o 232) collegato a quest'ultima, ma libero in rotazione, per mezzo del detto cuscinetto a sfere 33 (133 o 233) il cui anello interno 34 (134 o 234) fa parte dell'elemento di attacco 32 mentre l'anello esterno 35 (135 o 235) ? collegato assialmente al resto dell'elemento dimanovra 31 (131 o 231) per mezzo di un coperchio 36 (136 o 236) non facendo parte dell'invenzione. Il dettaglio di questi cuscinetti di spinta 30, classici, non verr? precisato qui di seguito.
Nell'esempio di realizzazione illustrato dalla figura 5, una boccola 25 monoblocco costituisce in una volta il prolungamento assiale 21 e lo spallamento trasversale 22; essa viene riportata all?eie mento di attacco 32 tramite incastro sulla parte interna di quest?ultimo, attraverso allargamento lungo un raccordo troncoconico 37 con l?anello di attacco 34. Il prolungamento assiale 21 presenta una piega anulare 26 radiale diretta verso l?ester no contro la quale si appoggia il bordo di attacco 32a dell?elemento di attacco 32. Lo spallamento 22 presenta, come nella figura 1, un rigonfiamento assiale 22a per l?appoggio sulle dita 11 del diaframma?
Secondo l?esempio di realizzazione della figure 5, il mantenim?nto del cuscinetto di spinta 20 rispetto al diaframma 10 viene assicurate per mezzo di afferramento del rigonfiamento assiale 22a dello spallamento 22 tra le dita 11 non deformate o riportate a forza alla loro configurazione normale da una parte, e almeno due dita 11f non attra versate assialmente dalla coppella di appoggio 22 al momento del montaggio del cuscinetto di spinta sul diagramma, per evitare qualsiasi rotazione del cuscinetto rispetto al diaframma. Vantaggiosamente trattasi di due dita estreme 11?a, di cui si era detto prima che ? ad esse che corrisponde la massima deformazione. Inoltre pu? risultare vantaggioso deformare una delle dita 11d in modo da assicurare l'afferramento dello spallamento 22 tramite le dita del diaframma tra tre zone pi? o meno equidistanti lungo il rigonfiamento assiale anulare 22a. Questa equidistanza risulta essere ottimale allorch? A ? uguale a 120?.
Rimane ben inteso il fatto che le dita non attraversate 11f possono essere scelte diverse dalle dita 11a e 11d senza uscire nel quadro dell'invenzione; il loro numero ? vario e vengono vantaggiosamente suddivise regolarmente dal punto di vista angolare. Tenuto conto del fatto che queste dita non partecipano alla trasmissione degli sforzi di disinnesto, ? preferibile che il loro numero sia basso.
La boccola 25 viene rappresentato nella figura 5 con un pezzo in lamiera imbrutita. Bench? questo punto possa risultare vantaggioso soprattutto per la semplicit? di realizzazione non ? certamente necessario.
La figura 6 illustra un cuscinetto di spinta del tipo tirato 120 ottenuto partendo da un cuscinetto di spinta del tipo in cui elemento di manovra 131 comporta, da una parte una boccola 131a al quelle ? solidale trasversalmente una flangia 131b propria all?appoggio assiale dell'anello esterno 135 del cuscinetto 133, e dall'altra parte un pezzo 138, detta qui di seguito per comodit?, pezzo di appoggio, il quale presenta assialmente una boccola 138a e radialmente, ad ogni estremit? della boccola, delle flangette 138b e 138c, in questa forma di rea lizzazione la boccola viene mantenuta applicata attraverso la flangetta 138b contro la flangia 131b per mezzo del coperchio 136, incastrato anularmente sull'insieme flangia 131b e flangetta 138b? In pratica il manicotto 131a e la flangia 131b sono fatti di materiale sintetico ed il pezzo di appoggio 138 ? metallico? Nel caso di un cuscinetto di spinta spinto la flangetta 138b ? propria all'azione di un organo di comando. Si noter? che, nel caso di un cuscinetto di spinta autocentrante ad auto centraggio mantenuto una rondella elastica ondula ta 139 viene interposta assialmente tra la flangia 131b e l'anello 135. Una boccola 125 molto simile alla boccola 25 della figura 5 viene riportata tra mite incastro all'elemento di attacco 132 del cuscinetto 120,
Il mantenimento della boccola 125, e quindi del cuscinetto di spinta completo 120 sulle dita 11 del diagramma 10 viene qui assicurato attraverso una flangetta intermedia 40 di centra ggio e di appoggio trasversale, fissato sulla periferia intera na tra il bordo di attacco 132a e la piega 126 del la boccola 125? La flangetta 40 comporta, vicino alla sua periferia esterna uno sganciamento anulare 41 per l'appoggio di un elemento elastico torico 50. Come rappresentano nella figura 6, questo elemento elastico 50 assume in sezione, la forma di un accento circonflesso. In tal modo la sua zona di contatto con le dita 11 non comporta alcun spigolo, cio? che facilita la messa in opera del diaframma evitando degli agganci con il bordo del diaframma, Si apprezzer? il fatto che sar? sufficiente riportare a questo cuscinetto di spinta classico del tipo spinto la boccola 125 e la flangetta 40 per ottenere un cuscinetto di spinta del tipo tirat|o In questo caso ? la flangetta 138c che ? propri all'azione dell'organo di comando 140 come rappresentato nella figura 6,
La figura 7 illustra una sistemazione di boccola non monoblocco.
La boccola 225 ? qui costituito da una flanget ta di appoggio 222 e di un tubo tagliato 221 presentante un bordo 228, mentre l'elemento di attacco presenta una gola centripeta 232b il cui profilo ? complementare a quello del bordo 228? Il tubo presenta in prossimit? del bordo opposto al bordo 228 uno sganciamento 227 trasversale assicurante una riduzione del diametro esterno fino ad un valore uguale al diametro dell'alesaggio centrale della flangetta 222?
L'assemblaggio del manicotto viene effettuato in un primo tempo per mezzo del montaggio elastico del tubo 221 e del bordo 228 nella gola 232b dell'elemento di attacco? In un secondo tempo, la flangetta 222 viene impegnata attorno al bordo del tubo 221 fino al cuscinetto di spinta contro lo sgan ciamento 227, poi questo bordo viene fissato alla periferia esterna della flangetta 222, assicurando cos? la rigidit? dell'insieme della boccola.
Il mantenimento del manicotto sulle dita del diaframma viene assicurato secondo il modo descrit to in proposito nella figura 5? Sebbene le varianti di cuscinetti di spinta del tipo spinto illustrati nelle figure da 5 a 7 siano classiche nell'insieme, l'invenzione propone inoltre di assicurare il fissaggio del coperchio 236 sull'elemento di manovra 231 per mezzo di intagli 236a destinati ad applicare assialmente un rigonfiamento periferico 231a discontinuo del detto elemento contro lo spallamen to trasversale che il detto coperchio presenta al fini del mantenimento dell?anello esterno del cusci netto 233? Questo modo di fissaggio ha certamente delle applicazioni pi? vaste.
Rimane ben inteso il fatto che, le varianti di realizzazione di un diaframma e di un cuscinetto di spinta di un dispositivo d'innesto secondo l'in venzione, illustrate nelle figure da 1 a 7, siano state descritte solo a titolo di esempio e che numerose altre varianti, per combinazione o no delle precedenti, possano essere proposte dall?uomo esper to in materia, senza dover uscire dal quadro dell?invenzione , Per questa ragione almeno alcune del le dita possono ammettere delle estremit? interne disposte su di una o pi? circonferenze di diverso diametro e di centro sfasato rispetto a quelli del le altre dita. Cosi un raddrizzamento del cuscinetto di spinta pu? essere reso possibile malgrado le dimensioni del diametro Da?
Cosi, quando al momento di contatto in XX? del le dita 11d con il prolungamento assiale 21 in vista del suo raddrizzamento, la coppella ricopre i punti YY', diventa possibile evitare un simile ri? coprimento con la caratteristica sopra menzionata. Per esempio, disponendo le estremit? interne delle dita del settore di ampiezza ? ( su di una cir conferenza di diametro Dr, tenuto conto del raddriz za-mento del cuscinetto di spinta, superiore a
, il cui centro, situato sulla bi-
settrice dell<,>angolo ? , risulta spostata del va? lore , in direzione delle dita 11d, rispetto al centro dell'alesaggio circolare di diametro delle dita correnti non interessate dal settore ? .
Si noter? quindi che questa disposisiaione porta a-togliere della materia alle dita del settore ? essendo questa asportazione di materia maggio re per quanto riguarda le dita estreme 11?a e minima quasi nulla per le dita 11?b.
D?altra parte, e chiaro che, invece di essere ottenuto unicamente tramite abbassamento di certe dita verso l?interno del meccanismo d?innesto, il corridoio di penetrazione per la coppella di appoggio attraverso il diaframma, pu? essere ugualmente ottenuto tramite sollevamento di tutte o parte delle dita deformate in modo plastico, ci? che pu? condurre, nel caso di mescolanza di questi due tipi di deformazione plastica, a delle deformazioni mas

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI
    1. Dispositivo d'innesto a frizione, in particolare per veicolo automobile, nel quale un cuscinetto di spinta di disinnesto (20) viene disposto assialmente rispetto ad un diaframma (10), questo ultimo essendo montato in seno ad un meccanismo d?innesto e presentante attorno ad un alesaggio cen trale una quantit? di dita radiali (11) centripete sulle quali il cuscinetto di spinta viene adattato per agire in trazione tramite una coppella di appoggio (22), dispositivo caratterizzato dalla sistemazione di dita (11') del diaframma in vista di liberare per la coppella di appoggio un corridoio di penetrazione attraverso il detto diaframma secondo una direzione di penterazione (DP) inclina ta rispetto al piano medio delle dita (11 ) del dia framma?
    2 Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che, la detta sistemazione comporta il taglio di due incavi (15, 16) di disimpegno, disposti da uno stesso lato di diametro del diaframma.
    3. Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la detta sistemazione comporta una deformazione plastica di alcune dita (11') in senso assiale.
    4. Dispositivo d'innesto secondo qualsiasi del le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che, la detta sistemazione comporta una deforma zione elastica di derte dita (11, 11') in senso as siale
    5 Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 3 o la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che le dita (11') deformate plasticamente vengono abbassate verso l'interno del meccanismo di disinnesto e vengono scelte in seno ad un setto re angolare la cui ampiezza ? compresa tra 100 e 150?.
    6. Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l'ampiezza ? del detto settore angolare ? sensibilmente uguale a 120?.
    7 Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che almeno due dita (11f) del diaframma afferrano la coppella di appoggio nel punto d'incontro delle altre dita (11) disposte tra la detta coppella di appoggio (22) ed il corpo del cuscinetto di spinta (20, 120, 220) .
    8 Dispositivo d'innesto, secondo la rivendica zione 7, caratterizzato dal fatto che una parte (11a) almeno di queste prime dita (11f) contribuisce tramite deformazione plastica al disimpegno del corridoio di penetrazione.
    9. Dispositivo d'innesto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che le estremit? interne (11i) delle dita del diaframma sono disposte secondo almeno due circonferenze disassate.
    10. Dispositivo d'innesto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che, il cuscinetto (33, 133, 233) del detto cuscinetto di spinta (20, 120, 220) ? un cuscinetto di scontro di tipo spinto, ad uno degli anelli del quale viene riportata una boccola (25, 125, 225) formante prolungamento assiale e di appoggio .
    11. Dispositivo d?innesto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la detta boccola (25, 125) ? in un sol pezzo.
    12. Dispositivo d?innesto secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la detta boccola (25, 125) ? in lamiera imbutita.
    13 Dispositivo d?innesto secondo la rivendica zione 12, caratterizzato dal fatto che la detta boccola (25, 125) viene riportata tramite incastro all?interno dell?anello interno del detto cuscinet to (33, 133) sul quale esso si appoggia tramite svasatura troncoconica (37, 137) da una parte e tramite una piega anulare (26, 126) radiale dall'al tra, sistemate sul prolungamento assiale (21, 121), 14? Dispositivo d'innesto secondo la rivendica zione 13, caratterizzato dal fatto che una flan? getta trasversale (40) di centraggio e di appoggio viene interposta per il serraggio tra l'elemento di attacco (132) e la piega anulare (126) e presenta un elemento di sgancio anulare per l'appoggio di un elemento elastico torico (50) adattato ad afferrare delle dita (11) del diaframma all'opposto della coppella di appoggio (122).
    15 Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che il detto elemento elastico torico (50) assume la forma di un accento circonflesso?
    16. Dispositivo d'innesto secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che la boccola si compone di un tubo tagliato (221) e di una flangetta di appoggio (222) e che l'elemento di attacco del cuscinetto di spinta comporta una gola anulare centripete (232b), il detto tubo taglia to (221) presentando su di un bordo circolare un orlo trasversale (228) adattato per cooperare con la detta gola e sul suo altro bordo circolare un elemento di sgancio radiale (227) adattato per servire come appoggio per un incastro della periferia interna delle citate flangette.
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