IT201800007651A1

IT201800007651A1 - Apparato tessile comprendente almeno un’unità di filatura, almeno un’unità di roccatura e almeno un vassoio per il contenimento di spole e tubetti e relativo metodo di gestione di un apparato tessile

Info

Publication number: IT201800007651A1
Application number: IT102018000007651A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Colomberotto; Luca Guarda; Mauro Ceolin
Original assignee: Savio Macch Tessili Spa
Priority date: 2018-07-31
Filing date: 2018-07-31
Publication date: 2020-01-31
Also published as: CN210765636U; CN110777457A; JP2020020085A; EP3604647A1

Description

DESCRIZIONE

CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente invenzione riguarda un apparato tessile comprendente almeno un’unità di filatura, almeno un’unità di roccatura e almeno un vassoio per il contenimento di spole e tubetti e il relativo metodo di gestione di un apparato tessile.

STATO DELLA TECNICA

Come è noto, le unità di roccatura lavorano le spole ottenute da unità di filatura. Usualmente più unità di filatura alimentano una medesima unità di roccatura. Dal momento che la produzione oraria di spole, ottenibile da più unità di filatura, è certamente superiore alla produzione oraria di rocche ottenibile da un’unità di roccatura, le soluzioni note prevedono di utilizzare dei cassoni di contenimento per le spole man mano prodotte. Una volta riempiti alla rinfusa con le spole, i cassoni vengono ribaltati in prossimità dell’unità di roccatura per la relativa alimentazione che può essere sia manuale che almeno parzialmente automatizzata mediante dispositivi configurati per allineare ed orientare opportunamente le spole da alimentare a detta unità di roccatura.

PRESENTAZIONE DELL'INVENZIONE

Tali soluzioni note non sono particolarmente efficienti perché lo stoccaggio alla rinfusa delle spole richiede tempi relativamente lunghi per la successiva presa ed orientamento delle spole affinchè possano essere alimentate alle unità di roccatura.

E’ quindi sentita l’esigenza di risolvere gli inconvenienti e limitazioni citati in riferimento all’arte nota.

Tale esigenza è soddisfatta da un apparato in accordo con la rivendicazione 1 e da un metodo di alimentazione di spole secondo la rivendicazione 17.

DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui: la figura 1 rappresenta una vista schematica in pianta di un apparato in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, secondo alcune possibili fasi di lavoro;

la figura 2 rappresenta una vista schematica in pianta di vassoio e di un’unità di filatura in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;

le figure 3-4 rappresentano viste prospettiche di vassoi secondo possibili varianti di realizzazione della presente invenzione.

Gli elementi, o parti di elementi, in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito, saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Con riferimento alle suddette figure, con 4 si è globalmente indicata una vista schematica complessiva di un apparato tessile in accordo con la presente invenzione.

In particolare, l’apparato tessile 4 comprende almeno un’unità di filatura 8, adatta a produrre del filo e ad avvolgerlo attorno ad un tubetto 12, in modo da formare una spola 16. Ai fini della presente invenzione non rileva la specifica tipologia di unità di filatura 8. L’apparato tessile 4 comprende inoltre almeno un vassoio 20 per il contenimento di spole 16 e tubetti 12.

Secondo una forma di realizzazione, il vassoio 20 comprende una pluralità di piattelli 24 adatti a supportare ciascuno una spola 16 o un tubetto 12.

I piattelli 24 sono guidati e movimentati all’interno di scanalature 28 che delimitano percorsi predefiniti all’interno del vassoio 20.

Secondo una forma di realizzazione, i piattelli 24 comprendono una base 32 munita di un piolo superiore 36; la base 32 ha un’estensione maggiore della scanalatura 28, in modo da creare un sottosquadro all’estrazione della base 32 attraverso la scanalatura 28.

La base 32 viene posizionata da un lato inferiore 40 del vassoio 20 che non si affaccia alle associabili spole 16; il piolo superiore 36, disposto da parte opposta al lato inferiore 40, presenta ampiezza inferiore alla scanalatura 28 in modo da attraversarla in corrispondenza di un lato superiore 44 del vassoio 20 e realizzare un supporto per un’estremità 48 del tubetto 12 o spola 16.

In particolare, il piolo superiore 36 è configurato in modo da accoppiarsi, preferibilmente con accoppiamento di forma, con almeno un’estremità 48 del tubetto 12 o spola 16; tipicamente il piolo superiore 36 è cilindrico a sezione circolare e l’estremità 48 del tubetto è cilindrica cava, a sezione circolare. Pertanto l’accoppiamento di forma tra il piolo superiore 36 e l’estremità 48 del tubetto 12 è di tipo maschio-femmina.

Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, detta scanalatura 28 definisce un percorso continuo a serpentina che si estende da un punto di ingresso 52, adatto a ricevere in ingresso spole 16 o tubetti 12 16 da contenere nel vassoio 20, ad un punto di uscita 56 adatto ad espellere tubetti 12 o spole 16 dal vassoio 20.

Preferibilmente, il vassoio 20 è affacciato all’unità di filatura 8 in modo da ricevere spole 16 dall’unità di filatura 8 e da inviare tubetti 12 all’unità di filatura 8.

In altre parole, il vassoio 20 può essere posizionato in prossimità dell’unità di filatura 8 in modo da ricevere le spole 16 via via formate dall’unità di filatura 8 e da reintegrare i tubetti 12 alla medesima unità di filatura 8 in modo da consentire l’avvolgimento attorno al tubetto 12 di nuovo filo per la formazione di una nuova spola 16.

In questo modo il vassoio è in grado di riempirsi di spole 16 formate da un’unità di filatura 8 per poi alimentare ad almeno un’unità di roccatura 60, adatta a roccare le spole trasformandole in rocche, come meglio descritto nel seguito.

Per facilitare lo scambio di spole 16 e tubetti 12, preferibilmente, i punti di ingresso 52 e i punti di uscita 56 del vassoio 20 sono disposti su un medesimo lato di scambio 64 di detto vassoio 20 in modo da interfacciarsi direttamente con l’unità di filatura 8.

Allo stesso modo è possibile interfacciare il vassoio 20 con l’unità di roccatura 60. In tal caso il vassoio 20 può alimentare spole 16 all’unità di roccatura 60 che le lavora trasformandole in rocche.

All’interno della scanalatura 28, le spole 16 e i tubetti 12 sono disposti in serie all’interno del percorso continuo.

Secondo una possibile forma di realizzazione (figura 3), la scanalatura 28 è un’unica scanalatura continua, che si dipana secondo una serpentina all’interno della quale sono disposti in serie le spole 16 e i tubetti 12, dal punto di ingresso 52 fino al punto di uscita 56.

Secondo una ulteriore forma di realizzazione (figura 4) il vassoio 20 comprende una pluralità di scanalature 28 che definiscono altrettanti percorsi per la ricezione di spole 16 e l’espulsione di tubetti 12 e viceversa. Preferibilmente, dette scanalature 28 confluiscono in un ramo di ingresso 68, che sfocia in un punto di ingresso 52, adatto a ricevere in ingresso spole 16 da contenere nel vassoio 20, e in un ramo di uscita 72 che sfocia in un punto di uscita 56 adatto ad espellere tubetti 12 dal vassoio 20.

Ad esempio, dette scanalature 28 sono sostanzialmente perpendicolari rispetto a detto ramo di ingresso 68 e/o ramo di uscita 72.

La scanalatura o le scanalature 28 sono comunicanti tra di loro e con un punto di ingresso 52 e un punto di uscita 56 del vassoio 20; inoltre i piattelli 24, con i relativi pioli superiori 36, riempiono completamente le scanalature 28 in modo che l’inserimento di un piattello 24’ attraverso un punto di ingresso 52 determina l’espulsione di un altro piattello 24’’ da un punto di uscita 56.

L’apparato tessile 4 secondo la presente invenzione può comprendere un magazzino 76 di spole 16 avente almeno un vassoio 20 riempito almeno parzialmente di spole 16 da alimentare all’occorrenza ad almeno un’unità di roccatura 60. Il magazzino 76 può comprendere una pluralità di vassoi 20’,20’’,20’’’ adatti ad interfacciarsi sia con l’unità di filatura 8 sia con l’unità di roccatura 60.

Secondo una forma di realizzazione detti vassoi 20 sono muniti di mezzi di movimentazione, ossia mezzi motori, adatti a spostare i vassoi 20 e a portarli in prossimità dell’unità di filatura 8 e/o dell’unità di roccatura 60.

Secondo una possibile forma di realizzazione, l’apparato tessile 4 è munito di almeno un’unità di elaborazione e controllo 80 che gestisce gli spostamenti dei vassoi 20 in funzione delle necessità e del funzionamento dell’unità di filatura 8 e/o dell’unità di roccatura 60.

In questo modo è possibile ottimizzare il funzionamento di tutte le unità di filatura 8 di roccatura 60 dell’apparato tessile 4 in funzione delle contingenti condizioni di funzionamento delle stesse, ottimizzando i tempi di attesa in funzione della produttività della singola unità di filatura 8 e di roccatura 60, anche grazie all’utilizzo del magazzino 76.

Secondo una possibile forma di realizzazione, l’apparato tessile 4 è munito di almeno un’unità di elaborazione e controllo 80 programmata in modo da tracciare la provenienza delle spole 16, ossia l’unità di filatura 8 da cui viene realizzata una spola 16 in modo da ricostruire l’origine di ciascuna spola 16 lavorata in un’unità di roccatura 60. In questo modo è anche possibile individuare eventuali lotti di spole 16 aventi specifici difetti ed effettuare manutenzione preventiva su un’unità di filatura 8 ma anche su un’unità di roccatura 60.

Verrà ora descritto il funzionamento di un apparato tessile secondo la presente invenzione.

In particolare, la presente invenzione riguarda anche il metodo di gestione di un apparato tessile 4 comprendente le fasi di:

- predisporre almeno un’unità di filatura 8, adatta a produrre del filo e ad avvolgerlo attorno ad un tubetto 12, in modo da formare una spola 16,

- predisporre almeno un vassoio 20 per il contenimento di spole 16 e tubetti 12, in cui il vassoio 20 comprende una pluralità di piattelli 24 adatti a supportare ciascuno una spola 16 o un tubetto 12, detti piattelli 24 essendo guidati e movimentati all’interno di scanalature 28 che delimitano percorsi predefiniti del vassoio 20,

- disporre o movimentare il vassoio 20 in modo da risultare affacciato all’unità di filatura 8, per ricevere spole 16 dall’unità di filatura 8 ed inviare tubetti 12 all’unità di filatura 8,

- il vassoio 20 realizzando un buffer per le spole 16 prodotte dall’unità di filatura 8.

Secondo una possibile forma di realizzazione, il metodo di gestione di un apparato tessile 4 comprende le fasi di:

- predisporre almeno un’unità di roccatura 60, adatta a roccare le spole 16 trasformandole in rocche,

- interfacciare il vassoio 20 con l’almeno un’unità di roccatura 60 per ricevere le spole 16 dal vassoio 20 ed inviare i tubetti 12 al vassoio 60.

Come si può apprezzare da quanto descritto, l’apparato tessile secondo l’invenzione consentono di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota.

Vantaggiosamente, è possibile caricare tutte le spole all’interno dei vassoi affinchè siano direttamente e correttamente orientate per la successiva presa ed alimentazione all’unità di roccatura.

In questo modo si velocizza sensibilmente la fase di caricamento in roccatrice; inoltre si ottimizza la fase di produzione delle spole dal momento che si creano dei buffer o magazzini senza dover mai interrompere la produzione di filato e quindi di spole.

Inoltre è possibile ottimizzare il funzionamento di tutte le unità di filatura e di roccatura dell’apparato tessile in funzione delle contingenti condizioni di funzionamento delle stesse, ottimizzando i tempi di attesa in funzione della produttività della singola unità di filatura e di roccatura, anche grazie all’utilizzo del magazzino.

Inoltre, tracciando la provenienza delle spole, è possibile stabilire l’unità di filatura da cui viene realizzata ogni singola spola in modo da ricostruire l’origine di ciascuna spola lavorata in un’unità di roccatura. In questo modo è anche possibile individuare eventuali lotti di spole aventi specifici difetti ed effettuare manutenzione preventiva su un’unità di filatura ma anche su un’unità di roccatura.

E’ anche possibile gestire ed ottimizzare gli spazi a disposizione dell’apparato tessile in funzione della logistica dell’apparato, del posizionamento e degli ingombri delle singole unità di filatura e di roccatura, grazie all’estrema versatilità conferita dalla presenza dei vassoi mobili che si interfacciano opportunamente con le unità di filatura e di roccatura. Un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti agli apparati tessili e ai vassoi della presente invenzione, tutte peraltro contenute nell’ambito dell’invenzione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato tessile (4) comprendente - almeno un’unità di filatura (8), adatta a produrre del filo e ad avvolgerlo attorno ad un tubetto (12), in modo da formare una spola (16), - almeno un vassoio (20) per il contenimento di spole (16) e tubetti (12), in cui - il vassoio (20) comprende una pluralità di piattelli (24) adatti a supportare ciascuno una spola (16) o un tubetto (12), detti piattelli (24) essendo guidati e movimentati all’interno di scanalature (28) che delimitano percorsi predefiniti all’interno del vassoio (20), - il vassoio (20) essendo configurato in modo da ricevere spole (16) dall’unità di filatura (8) e da inviare tubetti (12) all’unità di filatura (8) e viceversa.
2. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 1, in cui i piattelli (24) comprendono una base (32) munita di un piolo superiore (36), la base (32) avendo estensione maggiore della scanalatura (28), in modo da creare un sottosquadro, e il piolo superiore (36) avendo ampiezza inferiore alla scanalatura (28) in modo da attraversarla in corrispondenza di un lato superiore (44) del vassoio (20) e realizzare un supporto per un’estremità (48) del tubetto (12) o spola (16).
3. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta scanalatura (28) definisce un percorso continuo a serpentina che si estende da un punto di ingresso (52), adatto a ricevere in ingresso spole (16) da contenere nel vassoio (20), ad un punto di uscita (56) adatto ad espellere tubetti (12) dal vassoio (20).
4. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 3, in cui i punti di ingresso (52) e di uscita (56) sono disposti su un medesimo lato di scambio (64) di detto vassoio (20) in modo da interfacciarsi direttamente con l’unità di filatura (8).
5. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui le spole (16) e i tubetti (12) sono disposti in serie all’interno del percorso continuo.
6. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il vassoio (20) comprende una pluralità di scanalature (28) che definiscono altrettanti percorsi per la ricezione di spole (16) e l’espulsione di tubetti (12).
7. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 6, in cui dette scanalature (28) confluiscono in un ramo di ingresso (68), che sfocia in un punto di ingresso (52), adatto a ricevere in ingresso spole (16) da contenere nel vassoio (20), e in un ramo di uscita (72) che sfocia in un punto di uscita (56) adatto ad espellere tubetti (12) dal vassoio (20).
8. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 7, in cui dette scanalature (28) sono sostanzialmente perpendicolari rispetto a detto ramo di ingresso (68) e/o ramo di uscita (72).
9. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui i punti di ingresso (52) e di uscita (56) sono disposti sul medesimo lato di detto vassoio (20) in modo da interfacciarsi direttamente con l’unità di filatura (4).
10. Apparato tessile (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’apparato (4) comprende almeno un’unità di roccatura (60), adatta a roccare le spole (16) trasformandole in rocche, l’unità di roccatura (60) essendo configurata in modo da interfacciarsi con il vassoio (20) per ricevere le spole (16) dal vassoio (20) ed inviare i tubetti (12) al vassoio (20).
11. Apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 10, comprendente un magazzino (76) di spole (16) avente almeno un vassoio (20) riempito almeno parzialmente di spole (16) da alimentare all’occorrenza ad un’unità di roccatura (60).
12. Apparato tessile (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la scanalatura (28) o le scanalature (28) sono comunicanti tra di loro e con un punto di ingresso (52) e un punto di uscita (56) del vassoio (20), e in cui i piattelli (24), con i relativi pioli superiori (36), riempiono completamente le scanalature (28) in modo che l’inserimento di un piattello (24) attraverso un punto di ingresso (52) determina l’espulsione di un piattello (24) da un punto di uscita (56).
13. Apparato tessile (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti vassoi (20) sono muniti di mezzi motori adatti a spostare i vassoi (20) e a portarli in prossimità dell’unità di filatura (8) e/o dell’unità di roccatura (60).
14. Apparato tessile (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’apparato tessile (4) è munito di almeno un’unità di elaborazione e controllo (80) programmata per gestire gli spostamenti dei vassoi (20) in funzione delle necessità e del funzionamento dell’unità di filatura (8) e/o dell’unità di roccatura (60).
15. Apparato tessile (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’apparato (4) è munito di un’unità di elaborazione e controllo (80) programmata per ottimizzare il funzionamento di tutte le unità di filatura (8) e di roccatura (60) dell’apparato tessile (4) in funzione delle contingenti condizioni di funzionamento delle stesse, ottimizzando i tempi di attesa in funzione della produttività della singola unità di filatura (8) e di roccatura (60).
16. Apparato tessile (4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’apparato tessile (4) è munito di almeno un’unità di elaborazione e controllo (80) programmata in modo da tracciare la provenienza delle spole (16), ossia l’unità di filatura 8 da cui viene realizzata ciascuna spola (16) in modo da ricostruire l’origine di ciascuna spola 16 lavorata in un’unità di roccatura (60).
17. Metodo di gestione di un apparato tessile comprendente le fasi di: - predisporre almeno un’unità di filatura (8), adatta a produrre del filo e ad avvolgerlo attorno ad un tubetto (12), in modo da formare una spola (16), - predisporre almeno un vassoio (20) per il contenimento di spole (16) e tubetti (12), in cui il vassoio (20) comprende una pluralità di piattelli (24) adatti a supportare ciascuno una spola (16) o un tubetto (12), detti piattelli (24) essendo guidati e movimentati all’interno di scanalature (28) che delimitano percorsi predefiniti del vassoio (20), - disporre o movimentare il vassoio (20) in modo da risultare affacciato all’unità di filatura (8), per ricevere spole (16) dall’unità di filatura (8) ed inviare tubetti all’unità di filatura (8), - il vassoio (20) realizzando un buffer per le spole (16) prodotte dall’unità di filatura (8).
18. Metodo di gestione di un apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 17, comprendente le fasi di: - predisporre almeno un’unità di roccatura (60), adatta a roccare le spole (16) trasformandole in rocche, - interfacciare il vassoio (20) con l’unità di roccatura (60) per ricevere le spole (16) dal vassoio (20) ed inviare i tubetti (12) al vassoio (20).
19. Metodo di gestione di un apparato tessile (4) secondo la rivendicazione 17 o 18, comprendente le fasi di ottimizzare il funzionamento di tutte le unità di filatura (8) di roccatura (60) dell’apparato tessile (4) in funzione delle contingenti condizioni di funzionamento delle stesse, ottimizzando i tempi di attesa in funzione della produttività della singola unità di filatura (8) e di roccatura (60).
20. Metodo di gestione di un apparato tessile secondo la rivendicazione 17, comprendente le fasi di tracciare la provenienza delle spole (16), ossia l’unità di filatura (8) da cui viene realizzata una spola (16) in modo da ricostruire l’origine di ciascuna spola (16) lavorata in un’unità di roccatura (60).