IT201800006998A1 - Dima chirurgica per impianti zigomatici - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:

"DIMA CHIRURGICA PER IMPIANTI ZIGOMATICI"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una dima per la chirurgia guidata su impianti zigomatici per protesi dentali.

La riabilitazione impianto-protesica nel corso degli anni ha avuto sviluppi notevoli riuscendo a risolvere condizioni orali sempre più critiche.

La chirurgia riabilitativa mediante l'uso di impianti zigomatici rappresenta la più moderna soluzione per i pazienti affetti da grave atrofia dei mascellari.

Tale tecnica si avvale di impianti dentali endossei di lunghezza notevolmente maggiorata che non si inseriscono esclusivamente nell'osso mascellare, come per gli impianti tradizionali finora utilizzati, ma vengono ancorati all'osso zigomatico.

L'esigenza di speciali conoscenze anatomiche e chirurgiche tuttavia ha limitato la diffusione e l'utilizzo di tale tecnica nell'ambito della quotidiana routine odontoiatrica, rendendola sfruttabile quasi esclusivamente dal chirurgo maxillo-facciale.

La necessità di semplificare e rendere usufruibile anche al chirurgo odontoiatra la chirurgia zigomatica ha spinto quindi ad evolvere la tecnica attuale, migliorando i passaggi chirurgici ed affidandola alla cosiddetta chirurgia guidata, ovvero una tecnica che si affida ai più moderni software per studiare e simulare preventivamente ogni singolo passaggio di frese sino all'inserimento dell'impianto, mediante una guida ad appoggio osseo, con fissazione mediate pin o viti di sintesi.

La chirurgia guidata è già nota per gli impianti tradizionali ma non è utilizzata per gli impianti zigomatici.

Compito della presente invenzione è quello di realizzare una dima chirurgica utilizzabile per gli impianti zigomatici.

Nell'ambito di questo compito, uno scopo dell'invenzione è quello di realizzare una dima chirurgica che permetta di guidare con precisione i passaggi di fresa per creare l'alloggio dell'impianto e l'inserimento in sede ossea dell'impianto stesso, precedentemente progettato .

Un altro scopo dell'invenzione è quello di fornire una dima chirurgica ad intimo appoggio osseo realizzata specialmente per ciascun paziente.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare una struttura che, per le sue peculiari caratteristiche realizzative, sia in grado di assicurare le più ampie garanzie di affidabilità e di sicurezza nell'uso.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è di fornire una struttura che risulti facilmente realizzabile utilizzando elementi e materiali di comune reperibilità in commercio e che inoltre sia competitiva da un punto di vista economico.

Questi scopi ed altri che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una dima per la chirurgia guidata su impianti zigomatici per protesi dentali, caratterizzata dal fatto di comprendere una prima semi-boccola ed una seconda semi-boccola collegate da una coppia di barre, dette semi-boccole e dette barre definendo tra loro un asse mediano longitudinale comune; dette semiboccole avendo una sezione a semicerchio con concavità contrapposte, una rispetto all'altra, e rivolte verso detto asse mediano; dette semi-boccole e dette barre definendo una sede nella quale è inseribile un elemento di lavoro; detto elemento di lavoro essendo mobile lungo detto asse mediano ed essendo rotante attorno ad un asse di rotazione coincidente con detto asse mediano.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, dell'invenzione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 è una vista prospettica della dima chirurgica oggetto della presente invenzione;

la figura 2 è una vista frontale della dima;

la figura 3 è una vista laterale della dima;

la figura 4 è una vista prospettica schematica illustrante due dime doppie, delle quali una disposta in posizione d'uso;

la figura 5 è una vista frontale illustrante schematicamente il posizionamento di due dime;

la figura 6 è una vista dal basso del palato illustrante due dime posizionate;

la figura 7 è una vista simile alla precedente ma che illustra l'applicazione di una fresa;

la figura 8 illustra la fase di inserimento di un impianto; la figura 9 illustra un impianto inserito;

la figura 10 illustra gli impianti inseriti e la dima rimossa; la figura 11 mostra schematicamente una visualizzazione del posizionamento virtuale degli impianti effettuata dal software.

Con riferimento alle figure citate, la dima chirurgica secondo l'invenzione, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende una semi-boccola 2, in posizione crestaie mascellare con concavità vestibolare, idonea a determinare sia la profondità di lavoro, cioè l'affondamento vestibolo-palatale, contraddistinto dal segmento 3, sia la direzione di perforazione che la fresa 100 deve compiere .

La dima 1 comprende inoltre due barre laterali 4, le quali direzionano in modo univoco nello spazio lo scorrimento delle frese 100 e dell'impianto 101, ed una contro-semi-boccola 5, contrapposta alla boccola crestaie 2 con concavità rivolta medialmente, posizionata in corrispondenza della regione zigomatica.

La contro-semi-boccola 5 funge da guida di superficializzazione e direzione delle frese 100 e dell'impianto 101.

Le semi-boccole 2 e 5 contrapposte hanno una conformazione ad U o a semicerchio con concavità rivolta verso l'asse mediano longitudinale della dima definito tra le barre le quali si estendono parallelamente ad esso.

In altre parole, le semi-boccole 2 e 5 contrapposte definiscono il "foro" nel quale si insedia la fresa e successivamente l'impianto; la fresa e l'impianto rappresentano un "albero" che, con il "foro", costituisce una "coppia prismatica" realizzando un sistema ad un solo grado di libertà, vale a dire, il movimento dell'albero, cioè la fresa 100 e l'impianto 101, può avvenire solo lungo una direzione che è in questo caso coincidente con l'asse della cavità prismatica definita dalle semi-boccole 2, 5.

Con questo sistema, l'asse del "foro" coincide con quello della fresa 100 e con quello dell'impianto 101.

La semi-boccola 2 posizionata sul mascellare ha sezione ad "U" e dimensioni idonee a guidare il lavoro delle frese 100 ed il successivo posizionamento dell'impianto 101.

La contro-semi-boccola 5 presenta inoltre una guida 6 per la prima fresa 100, la fresa pilota, come verrà descritto oltre.

La guida 6 è nella fattispecie costituita da una coppia di appendici le quali si estendono dalla contro-semi-boccola 5 in direzione della semi-boccola 2.

La dima chirurgica oggetto della presente invenzione è particolarmente studiata per essere utilizzata in una speciale tecnica di chirurgia impiantare zigomatica guidata la quale prevede, come prima fase, l'acquisizione di una TC (tomografia computerizzata) multistrato. Tale TC viene elaborata da un software che consente di posizionare gli impianti virtualmente in termini di orientamento, posizione e misure, come schematicamente illustrato in figura 11.

Un secondo software viene utilizzato per leggere la posizione degli impianti, in relazione all'osso, decisa dal chirurgo e contestualmente costruire virtualmente una dima chirurgica ad ancoraggio osseo la quale permetta di riprodurre con le frese chirurgiche l'esatto percorso e posizionamento degli impianti da inserire, esattamente come da progetto virtuale.

In una prima fase si utilizza una fresa pilota, costituita preferibilmente da una fresa diamantata da 2,5 mm, la quale determina il centro della circonferenza del futuro impianto 101 e che sarà il punto di inserzione per la punta della fresa vera e propria .

La seconda fresa, detta "fresa corticale", consente l'erosione della quota ossea in eccesso e la formazione della doccia ossea per l'appoggio del futuro impianto. Tale fresa viene utilizzata appoggiando la sua punta non lavorante nello spot eseguito dalla fresa pilota ed inclinandola e spingendola sull'osso, lo consuma con la sua parte lavorante; la posizione finale della fresa è determinata dallo stop originato dalla semi-boccola mascellare 2.

Le frese successive sono guidate dalle semi-boccole 2 e 5 e dalle barre laterali 4 che sono costituite da due forme prismatiche a base poligonale con un estensione tale da raccordare le due semiboccole e posizionate in modo tangente alle estremità del diametro dell'impianto e parallele fra di loro.

Queste caratteristiche permettono di guidare la fresa 100 e di rimuovere la dima 1 dopo avere inserito l'impianto 101 nell'osso.

Altra peculiarità della dima 1 è rappresentata dalla sua estensione mediante flange di stabilizzazione in regione palatale e fossa zigomatica; la stabilizzazione della stessa avviene mediante pin o viti autofilettanti di bloccaggio 7, inseriti in fori mascellari 8 e zigomatici 9, appositamente realizzati.

I file contenenti i progetti delle dime customizzate vengono spediti presso un centro specializzato nelle lavorazioni con la tecnica laser melting, producendo così le dime reali in titanio con un elevato livello di precisione.

La tecnica chirurgica prevede di scolpire un lembo mucoso, di eseguire uno scollamento osseo adeguato ad esporre le strutture anatomiche mascellari e zigomatiche, nonché ad alloggiare la dima oggetto della presente invenzione la quale viene fissata all'osso mediante pin 7.

Verificata l'intimità tra osso e placca, si procede con la sequenza di frese che ha come obiettivo l'allestimento di una doccia ossea per guidare il successivo inserimento dell'impianto.

L'alloggiamento dell'impianto risulta preciso perché la doccia ossea sul mascellare ed il foro all'interno dello zigomo (neoalveolo impiantare) consentono un unico posizionamento in termini di direzione e profondità e ciò perché, durante tutti i passaggi chirurgici, l'operatore si fa guidare dalle due semi-boccole 2 e 5 esercitando su di esse un'adeguata pressione sia con le frese sia con lo stesso impianto al momento del suo inserimento.

La tecnica così realizzata consente di utilizzare impianti di diametro e lunghezza prestabiliti e persino di preconfezionare una protesi provvisoria avvitata per eseguire un carico protesico immediato.

Nel seguito si descrive un esempio di realizzazione della tecnica chirurgica basata sulla dima oggetto della presente invenzione .

Si esegue innanzitutto un'acquisizione TC multistrato e si carica il file nel software dedicato il quale realizza il posizionamento degli impianti, in senso di profondità e angolazione, virtualmente su TAC in relazione alla progettazione protesica.

Si importa il file su altro software per disegnare la dima chirurgica secondo la presente invenzione, fatta su misura dell'osso del paziente ed in base al posizionamento dell'impianto deciso sul software precedente.

Si trasmette il file al produttore della dima il quale la costruisce tramite laser melting.

Si effettua la prova della dima su "real model", stampato dai file della TAC (validazione del progetto della dima), tolleranza attuale 0,2 decimi.

Si acquisisce la TC multistrato da 0,3 a 0,6 mm comprendente mascellare e zigomi in toto ed estesa fino ad orbite complete; tale TC è preferibilmente eseguita con dima radiologica protesica barrata.

Si importa il file DICOM della TAC nel software di pianificazione e matching dei reperi dei file della dima radiologica digitalizzata.

Si estrae dalla libreria l'impianto zigomatico e lo si posiziona nelle tre dimensioni con un andamento mascellare/zigomatico, secondo progetto chirurgico-protesico. Nel software è presente una libreria impiantare con diametri e lunghezze degli impianti da inserire.

Si esegue il posizionamento della semi-boccola crestaie 2 esportandola dalla libreria "boccole". La semi-boccola mascellare 2 e la contro-semi-boccola 5 hanno lunghezze differenti a seconda della lunghezza dell'impianto che si andrà ad inserire. Questi due elementi costituiscono la guida della fresa in una direzione univoca .

La semi-boccola mascellare 2, insieme alla restante porzione di contro-semi-boccola 5, rappresentano un prisma ideale (foro) attraverso il quale per un impianto zigomatico (albero) sarà possibile solo ed esclusivamente una traiettoria. Nello specifico il "foro" è diviso in due metà equivalenti, semi boccola mascellare 2 e contro-semi-boccola zigomatica 5, posizionate in modo contrapposto: la semi-boccola 2 con concavità vestibolare e la contro-semi-boccola 5 con concavità rivolta verso il piano osseo zigomatico.

Si posizionano le barre laterali 4 da semi-boccola 2 a controsemi-boccola 5. Tali barre, in forma prismatica, sono tangenti a due punti opposti della circonferenza dell'impianto e parallele fra loro. Tali barre fungono da ulteriore guida dell'albero (impianto) durante il suo tragitto dalla semi-boccola 2 alla contro-semiboccola 5 (foro).

Si importa la slot con pin di guida per la prima fresa.

Si allineano slot, semi-boccola, contro-semi -boccola, barre laterali, slot zigomatica per la prima fresa con gli impianti zigomatici progettati.

Si procede quindi alla modellazione della dima ad appoggio osseo, garantendo la stabilità della placca stessa, creando una coppia cinematica prismatica dove la porzione fissa è la dima e la porzione mobile è la fresa.

La dima deve avere un appoggio osseo con un estensione che va dalla porzione palatina proseguendo sul mascellare sino alla porzione zigomatica estendendola alla porzione posteriore della fossa .

Per fissare la dima alla porzione ossea si utilizzano fori in un numero variabile all'estensione della dima e posizionati sulla porzione mascellare e zigomatica della stessa.

I fori sono di un diametro capace di accettare una vite autofilettante per fissare la dima solidamente alla porzione ossea.

La fresa si muove all'interno delle boccole (albero/foro) con un grado di tolleranza predefinito, per esempio H6/h6 Tabella ISO, definita di precisione "buona", in una scala di quattro valori: alta, buona, media, grossolana.

Infine, si spedisce il file alla sede di produzione della dima che è preferibilmente fabbricata in titanio attraverso tecnica laser melting .

Si è in pratica constatato come l'invenzione raggiunga il compito e gli scopi prefissati avendo realizzato una dima particolarmente studiata per la chirurgia guidata su impianti zigomatici per protesi dentali.

Un vantaggio importante della dima oggetto della presente invenzione è quello di essere rimovibile dopo avere inserito l'impianto o gli impianti in sito.

Inoltre, con un'unica dima è possibile inserire da uno o più impianti, come nell'esempio illustrato nelle figure 4-10 nelle quali sono illustrate due dime, ciascuna delle quali è configurata per l'applicazione di due impianti.

La dima secondo l'invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Naturalmente i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dima per la chirurgia guidata su impianti zigomatici per protesi dentali, caratterizzata dal fatto di comprendere una prima semi-boccola ed una seconda semi-boccola collegate da una coppia di barre, dette semi-boccole e dette barre definendo tra loro un asse mediano longitudinale comune; dette semi-boccole avendo una sezione a semicerchio con concavità contrapposte, una rispetto all'altra, e rivolte verso detto asse mediano; dette semi-boccole e dette barre definendo una sede nella quale è inseribile un elemento di lavoro; detto elemento di lavoro essendo mobile lungo detto asse mediano ed essendo rotante attorno ad un asse di rotazione coincidente con detto asse mediano.
2. 2. Dima, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda semi-boccola presenta una guida per detto elemento di lavoro.
3. 3. Dima, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta guida comprende una coppia di appendici le quali si estendono da detta seconda semi-boccola in direzione di detta prima semi-boccola.
4. 4. Dima, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima semi-boccola è disposta in una posizione crestaie mascellare con concavità vestibolare, e determina una profondità di lavoro di detto elemento di lavoro, cioè l'affondamento vestibolo-palatale; detta seconda semi-boccola essendo disposta in corrispondenza della regione zigomatica.
5. 5. Dima, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere flange di stabilizzazione atte a permettere il fissaggio di detta dima ad una parte ossea.
6. 6. Dima, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che dette flange di stabilizzazione permettono il fissaggio di detta dima in regione palatale e fossa zigomatica.
7. 7. Dima, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto fissaggio avviene mediante pin o viti autofilettanti di bloccaggio, inseriti in fori mascellari appositamente realizzati.
8. 8. Dima, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che dette flange di stabilizzazione collegano tra loro almeno due dime.