ITBO20150017U1 - Sistema di riferimento modulare per determinare su una mascherina odontoiatrica diagnostica riferimenti spaziali per guidare una procedura di implantologia odontoiatrica - Google Patents

Sistema di riferimento modulare per determinare su una mascherina odontoiatrica diagnostica riferimenti spaziali per guidare una procedura di implantologia odontoiatrica

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ITBO20150017U1 ITBO2015U000017U ITBO20150017U ITBO20150017U1 IT BO20150017 U1 ITBO20150017 U1 IT BO20150017U1 IT BO2015U000017 U ITBO2015U000017 U IT BO2015U000017U IT BO20150017 U ITBO20150017 U IT BO20150017U IT BO20150017 U1 ITBO20150017 U1 IT BO20150017U1
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DESCRIZIONE
del modello di utilità dal titolo:
“SISTEMA DI RIFERIMENTO MODULARE PER DETERMINARE SU UNA MASCHERINA ODONTOIATRICA DIAGNOSTICA RIFERIMENTI SPAZIALI PER GUIDARE UNA PROCEDURA DI IMPLANTOLOGIA ODONTOIATRICA”
La presente innovazione è relativa ad un sistema di riferimento modulare per determinare su una mascherina odontoiatrica diagnostica riferimenti spaziali utili a guidare una procedura di implantologia odontoiatrica.
L’implantologia odontoiatrica consiste nel realizzare protesi dentarie ancorate su impianti osseo integrati che sono costituiti sostanzialmente da viti inserite nell’osso, presentanti rispettive cavità filettate per il montaggio di componenti atti a stabilizzare protesi mobili, oppure supportare corone protesiche fisse per denti singoli o ponti.
Una procedura di implantologia viene preceduta da una fase di diagnosi che prevede l’acquisizione di radiografie tramite tomografia computerizzata volumetrica e talvolta di impronte per realizzare modelli di studio e/o mascherine chirurgiche da utilizzare nel successivo intervento chirurgico. Durante l’acquisizione di radiografie viene spesso usata una mascherina odontoiatrica diagnostica, la quale è fatta di resina e riproduce l’arcata in cui verrà fatto l’impianto e sulla quale sono posizionati uno o più elementi di riferimento radioopachi.
In generale, l’intervento chirurgico prevede i passi di incidere e scollare la gengiva dall’osso per esporre la zona dell’osso in cui inserire le viti, fresare l’osso con apposite frese per preparare le sedi per le viti ed avvitare le viti in tali sedi. Una volta trascorso il tempo necessario a raggiungere la stabilità desiderata, nelle cavità filettate degli impianti vengono avvitati manufatti protesici realizzati su misura.
Allo scopo di ridurre l’invasività ed i tempi di esecuzione dell’intervento chirurgico, sono state sviluppate delle tecniche di implantologia guidata da computer, in cui programmi per computer piuttosto complessi ricostruiscono un’immagine tridimensionale delle strutture ossee del complesso maxillofacciale sulla base di dati di tomografia computerizzata volumetrica, definiscono impianti osseo integrati virtuali inseriti in sedi orientate secondo direzioni desiderate e modellano mascherine chirurgiche sulla base degli impianti virtuali, utilizzando stampanti 3D oppure frese a controllo numerico.
La mascherina chirurgica viene dotata di boccole centrate sulle direzioni di inserimento degli impianti virtuali, secondo le specifiche previste dal protocollo dell’azienda fornitrice di frese e impianti. Tali boccole dovrebbero permettere di riprodurre nel paziente una preparazione esattamente corrispondente con quanto deciso con la programmazione dell’intervento. L’intervento si realizza mediante una componentistica chirurgica dedicata, fornita dall’azienda fornitrice, e per questo piuttosto costosa. Tuttavia, la pratica dimostra che la precisione di posizionamento della mascherina e, di conseguenza, dell’impianto ottenibile con tali tecniche di implantologia guidata può risultare inferiore a quanto ci si potrebbe aspettare.
Scopo della presente innovazione è di realizzare un sistema di riferimento per determinare su una mascherina odontoiatrica riferimenti spaziali in grado di guidare una procedura di implantologia odontoiatrica, ed in particolare un sistema di riferimento per trasformare una mascherina diagnostica per tomografia computerizzata in una mascherina chirurgica, il quale sistema sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e, nello stesso tempo, sia di facile ed economica realizzazione ed impiego.
In accordo con la presente innovazione viene fornito un sistema di riferimento modulare per determinare, su una mascherina odontoiatrica diagnostica, riferimenti spaziali per guidare una procedura di implantologia odontoiatrica, secondo quanto definito nelle rivendicazioni allegate.
Per una migliore comprensione della presente innovazione, viene ora descritta una forma di realizzazione preferita, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- le figure 1, 2, 3, 5, 18, 19, 20, 21 e 22 illustrano, secondo relative viste prospettiche, rispettivi componenti del sistema di riferimento modulare della presente innovazione;
- le figure 4 e 6 illustrano rispettivi assemblaggi dei componenti delle figure da 1 a 5 usati in rispettive fasi di una procedura di acquisizione di riferimenti spaziali che precede la procedura di implantologia in chirurgia guidata;
- le figure da 7 a 17 illustrano diversi momenti della procedura di acquisizione dei riferimenti spaziali;
- la figura 23 illustra un assemblaggio dei componenti delle figure da 18 a 22 assieme ai componenti della figura 6 per la trasformazione della mascherina odontoiatrica da diagnostica a chirurgica per un trattamento in chirurgia guidata; e
- la figura 24 illustra un assemblaggio dei componenti delle figure da 18 a 20 assieme ad altri componenti del sistema di riferimento modulare, secondo un’ulteriore forma di attuazione della presente innovazione.
Con riferimento alle figure da 1 a 3, il sistema di riferimento modulare comprende un componente di supporto 1 (figura 1) di materiale radiotrasparente fissabile alla mascherina odontoiatrica (non illustrata nelle figure 1-3), ed una pluralità di componenti suddivisi in componenti di riferimento 2 (figura 2) di materiale radioopaco, aventi le medesime dimensioni, e componenti distanziatori 3 (figura 3) di materiale radiotrasparente. In particolare, il materiale dei componenti di riferimento 2 è PVC (cloruro di polivinile) radioopaco alle radiazioni usate per la tomografia computerizzata volumetrica ed il materiale del componente di supporto 1 e dei componenti distanziatori 3 è PMMA (polimetilmetacrilato) radiotrasparente alle medesime radiazioni.
Con riferimento alla figura 1, il componente di supporto 1 comprende una porzione centrale 4 a forma di piastra rettangolare, presentante sei fori 5, ed in particolare sei fori passanti, allineati in due file da tre, e due porzioni di ancoraggio 6 disposte lungo i due lati maggiori della porzione centrale 4 per il fissaggio del componente di supporto 1 in uno o due punti di una mascherina odontoiatrica. In particolare, ciascuna porzione di ancoraggio 6 ha uno spessore maggiore di quello della porzione centrale 4 ed è adattabile, mediante lavorazione meccanica, alla forma di una porzione desiderata della mascherina odontoiatrica per poter essere fissata in una porzione desiderata mediante incollaggio.
Nell’esempio illustrato dalle figure 2 e 3, i componenti di riferimento 2 hanno una medesima forma di piastra a spessore uniforme ed i componenti distanziatori 3 hanno la medesima forma e dimensione dei componenti di riferimento 2. Ciascun componente 2, 3 comprende una rispettiva terna di fori 7, 8 passanti ad assi paralleli e ortogonali alle facce del componente 2, 3 ed una rispettiva terna di perni cilindrici 9, 10 ad assi paralleli e sporgenti perpendicolarmente da una faccia 11, 12 del componente 2, 3 in modo tale da impegnare i fori 8, 7 di un altro componente 3, 2 per permettere di assemblare i componenti 2 e 3 a pacco alternando componenti di riferimento 2 e componenti distanziatori 3.
Vantaggiosamente, i fori della terna di fori 7, 8 sono disposti ai vertici di un primo triangolo ed i perni della terna di perni 9, 10 sono disposti ai vertici di un secondo triangolo capovolto rispetto al primo triangolo.
La porzione centrale 4 del componente di supporto 1 ha le medesime larghezza e lunghezza di un componente di riferimento 2. Le dimensioni della porzione centrale 4 e la differenza di spessore tra quest’ultima e le porzioni di ancoraggio 6 definiscono una sede per l’accoppiamento con il componente di riferimento 2. Tale accoppiamento è reso possibile da una disposizione dei fori 5 tale per cui tre di essi possano essere impegnati dai tre perni 9 della porzione di riferimento 2 in testa al pacco dei componenti 2 e 3 per poter montare il pacco sulla porzione centrale 4, come illustrato nella figura 4. Dunque, i fori 7, 8 ed i perni 9, 10 dei componenti 2 e 3 definiscono mezzi di accoppiamento di tipo maschio-femmina che permettono di assemblare i componenti 2 e 3 a pacco alternando i componenti di riferimento 2 ed i componenti distanziatori 3 e di montare il pacco dei componenti 2 e 3 sulla porzione centrale 4 con il componente di riferimento 2 di testa del pacco accoppiato alla porzione centrale 4.
Con riferimento alle figure 5 e 6, il sistema di riferimento modulare dell’innovazione comprende, inoltre, un componente di trasferimento 13 (figura 5) montabile sulla porzione centrale 4 del componente di supporto 1 al posto del pacco di componenti 2 e 3 (figura 6) per trasferire, al componente di supporto 1, informazioni relative alla direzione di impianto derivanti da un’analisi di una o più immagini di tomografia computerizzata volumetrica.
In particolare, il componente di trasferimento 13 è atto ad essere segnato con almeno un riferimento spaziale ottenibile da un’analisi di un’immagine di sezione di una tomografia computerizzata volumetrica di un complesso maxillofacciale (non illustrato) che include una mascherina odontoiatrica sui cui è stato fissato il componente di supporto 1 col pacco di componenti 2 e 3, in modo tale che nell’immagine sia visibile il pacco di componenti 2 e 3, come verrà spiegato in dettaglio più avanti in questo documento. Il riferimento spaziale riportato sulla mascherina servirà a guidare una procedura di implantologia odontoiatrica effettuata usando la mascherina stessa.
Il componente di trasferimento 13 comprende almeno una prima porzione 14 presentante dimensioni e caratteristiche analoghe a quelle del componente di riferimento 2 per essere accoppiabile con la porzione centrale 4 del componente di supporto 1 in modo analogo al componente di riferimento 2. In particolare, la prima porzione 14 presenta tre fori 15 e tre perni 16 analoghi ai fori 7 e perni 9 del componente 2. Più in dettaglio, il componente di trasferimento 13 ha una forma di squadra, ossia comprende anche una seconda porzione 17 perpendicolare e solidale ad uno spigolo 18 della prima porzione 14. Per ragioni di semplicità costruttiva e di facilità d’uso, la seconda porzione 17 è sostanzialmente identica alla prima porzione 14, ossia presenta medesime dimensioni, fori (indicati con 19 nella figura 5) e perni (non visibili nelle figure) della prima porzione 14.
Le facce interne 20 e 21 delle porzioni 14 e 17, ossia le facce opposte a quelle da cui sporgono i rispettivi perni, sono atte ad essere segnate con rispettivi riferimenti spaziali ottenibili da un’analisi di almeno due immagini relative a due sezioni tra loro perpendicolari di una tomografia computerizzata volumetrica di un complesso maxillofacciale che include la mascherina odontoiatrica sui cui è fissato il componente di supporto 1 col pacco di componenti 2 e 3, in modo tale che nelle due immagini sia visibile il pacco di componenti 2 e 3 rispettivamente secondo una vista in pianta ed una vista laterale.
Nell’esempio della figura 6, i riferimenti spaziali sono costituiti da due segmenti indicati con 22 e 23 che rappresentano le proiezioni di una direzione di inserzione di impianto sulle due facce 20 e 21 e che vengono riportate manualmente dall’odontoiatra su tali facce usando, ad esempio, un pennarello. I riferimenti spaziali 22 e 23 vengono acquisiti mediante una procedura di acquisizione descritta qui di seguito.
La procedura di acquisizione dei riferimenti spaziali parte da una mascherina odontoiatrica realizzata, ad esempio, duplicando in resina acrilica la protesi di un paziente e ricavando nella mascherina, mediante lavorazione meccanica, lo spazio per l’inserimento dei componenti del sistema di riferimento modulare.
Nelle figure da 7 a 9, con 24 è indicata una mascherina odontoiatrica diagnostica fatta di una resina acrilica radiotrasparente e replicante la protesi di un paziente. Nella mascherina 24 è stato ricavato uno spazio 25 mediante lavorazione meccanica, in cui poter disporre i componenti del sistema di riferimento modulare. Una delle due porzioni di ancoraggio 6 del componente di supporto 1 viene prima adattata dall’odontotecnico o dall’odontoiatra che ha in cura il paziente, sagomando un lato di estremità 26 della porzione 6 (figura 8) in modo complementare ad una particolare zona 27 dello spazio 25 tale da permettere il successivo posizionamento del pacco di componenti 2 e 3, e poi fissata in tale zona 27 (figura 9) mediante, ad esempio, una resina acrilica autopolimerizzante e radiotrasparente.
A questo punto, un primo elemento di riferimento 2 viene montato sulla porzione centrale 4 del componente di supporto e altri componenti di riferimento 2 e componenti distanziatori 3 vengono montati a pacco e alternati sul componente di supporto 1 al partire dal componente di riferimento 2 di testa fino ad avere un numero sufficiente di componenti di riferimento 2 nello spazio 25, come illustrato nella figura 10.
Le figure da 7 a 10 illustrano un esempio di fissaggio del componente di supporto 1 alla mascherina 24 secondo una orientazione sostanzialmente coronale.
La figura 11 illustra un altro esempio di fissaggio del componente di supporto 1, in cui in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri della figure 7-10, sebbene la mascherina illustrata sia diversa da quella delle figure 7-10, ed in cui il componente di supporto 1 è fissato alla mascherina 24 secondo un orientamento sostanzialmente sagittale. Per facilitare il fissaggio del componente di supporto 1, sulla mascherina 24 è stata creata una sponda interna 24a a fianco dello spazio 2.
I successivi passi della procedura di acquisizione dei riferimenti spaziali verranno qui di seguito decritti con particolare riferimento all’esempio della figura 11.
La mascherina 24 provvista del componente di supporto 1 e del relativo pacco di componenti 2 e 3, viene affidata al paziente, che viene inviato al radiologo per effettuare una tomografia computerizzata volumetrica, in particolare una cosiddetta Cone Beam Computed Tomography, del complesso maxillofacciale del paziente mentre tiene in bocca la mascherina 24.
Il radiologo elabora la tomografia computerizzata per estrarre un insieme di immagini di sezioni sagittali ed un insieme di immagini di sezioni coronali, tutte in scala 1:1, da fornire all’odontoiatra. Per definizione di piano sagittale e coronale, i piani di sezione delle immagini sagittali sono ortogonali ai piani di sezione delle immagini coronali. L’odontoiatra seleziona almeno una immagine dall’insieme di immagini di sezioni sagittali, ad esempio l’immagine illustrata nella figura 12, ed almeno un immagine dall’insieme di immagini di sezioni coronali, ad esempio l’immagine illustrata nella figura 13, entrambi le immagini selezionate corrispondendo a sezioni di mezzeria del futuro impianto odontoiatrico. Nella figura 12 si vede, indicata con 2a, la sagoma radiografica della faccia dei componenti di riferimento 2, che coincide con la sagoma della porzione centrale 4 del componente di supporto 1, e nella figura 13 si vede, indicata con 2b, la sagoma radiografica dei lati dei componenti di riferimento 2 uniti a pacco. Il fatto che i fori 7, 8, 15, ed in particolare i fori 7, siano passanti è una caratteristica che migliora la visibilità della sagoma radiografica 2a.
Con riferimento alla figura 14, il sistema di riferimento modulare comprende almeno due mascherine di acquisizione 29, ciascuna delle quali è costituita da una lastra di materiale trasparente, ad esempio una lastra di acetato trasparente, riportante una sagoma 30 che riproduce il perimetro del componente di riferimento 2 e, con corrispondenti circonferenze 28, i sei fori della porzione centrale 4 del componente di supporto 1.
Con riferimento alla figura 15, una prima maschera di acquisizione 29 è posizionata sull’immagine di ricostruzione sagittale in modo tale da sovrapporre la sagoma 30 alla sagoma radiografica 2a. L’odontoiatra analizza l’immagine per individuare la proiezione sagittale 31 della direzione di impianto desiderata e riportarla sulla maschera di acquisizione 29, ad esempio tracciando un corrispondente segmento con un pennarello.
Con riferimento alla figura 16, una seconda maschera di acquisizione 29 è posizionata sull’immagine di ricostruzione coronale in modo tale da fare coincidere un lato minore 32 della sagoma 30 alla sagoma radiografica del lato 33 del componente di riferimento 2 di testa, cioè quello più vicino al componente di supporto 1. L’odontoiatra analizza l’immagine per individuare la proiezione coronale 34 della direzione di impianto desiderata e riportarla sulla maschera di acquisizione 29, ad esempio tracciando un corrispondente segmento con un pennarello.
A questo punto, con riferimento alla figura 17, la prima porzione 14 del componente di trasferimento 13 viene sovrapposta e allineata alla sagoma 30 della prima maschera di acquisizione 29, facendo coincidere i fori 15 con corrispondenti tre circonferenze 28 (non visibili nella figura 17) della sagoma 30, e la direzione della proiezione sagittale 31 viene copiata manualmente sulla faccia interna 20 della porzione 14, ad esempio sempre usando un pennarello, ottenendo così il riferimento spaziale 22 illustrato nella figura 6. Analogamente, la seconda porzione 17 del componente di trasferimento 13 viene sovrapposta alla sagoma 30 della seconda maschera di acquisizione 29, facendo coincidere i fori 19 con corrispondenti tre circonferenze 28 della sagoma 30, e la direzione della proiezione coronale 34 viene copiata manualmente sulla faccia interna 21 della porzione 17, ottenendo così il riferimento spaziale 23 illustrato nella figura 6.
Secondo un’ulteriore forma di attuazione non illustrata dell’innovazione, il sistema di riferimento modulare comprende un componente di adattamento, il quale ha le medesime dimensioni del componente di riferimento 2 ed ha almeno tre fori analoghi a quelli del componente di riferimento 2, in modo tale da poter essere, in uso, allineato alla sagoma 30 e, allo stesso tempo, accoppiato con il componente di trasferimento 13 tramite i perni 16 della prima porzione 14 che impegnano i fori del componente di adattamento, facilitando così l’allineamento della prima porzione 14 alla sagoma 30.
Secondo un’ulteriore forma di attuazione non illustrata dell’innovazione, le mascherine di acquisizione 29 non vengono usate ed il componente di adattamento viene sovrapposto direttamente sulle immagini di ricostruzione sagittale e coronale cercando il corretto allineamento con le sagome radiografiche del componenti di riferimento 2, in modo analogo a quanto descritto sopra in relazione all’uso delle mascherine 29, ed il componente di trasferimento 13 viene posizionato sul componente di adattamento in modo tale che l’odontoiatra possa copiare manualmente le direzioni di proiezione sagittale 31 e coronale 34 direttamente dalle immagini alle facce interne 20 e 21 della porzione 14 del componente di trasferimento 13.
Secondo un’ulteriore forma di attuazione non illustrata dell’innovazione, le mascherine di acquisizione 29 sono forate in corrispondenza di almeno tre delle circonferenze 28, in modo tale che, in uso, i perni 16 della prima porzione 14 del componente di supporto 1 possano impegnare i fori di corrispondenti circonferenze 28 della mascherina di acquisizione 29, facilitando così l’allineamento della prima porzione 14 del componente di trasferimento 13 alla sagoma 30.
Secondo un’ulteriore forma di attuazione non illustrata dell’innovazione, la procedura di acquisizione dei riferimenti spaziali è assistita da computer. In particolare, al posto delle due mascherine di acquisizione 29 vengono usate due etichette adesive da incollare sulle facce interne 20 e 21 delle porzioni 14 e 17 del componente di trasferimento 13, sulle quali etichette vengono riportati, mediante stampa, la sagoma 30 ed i rispettivi riferimenti spaziali 22 e 23, e le proiezioni sagittale 31 e coronale 34 della direzione di impianto vengono individuate tramite un programma per elaboratore del tipo atto a visualizzare immagini di tomografia computerizzata o del tipo usato per la chirurgia guidata tramite computer. In particolare, il programma per elaboratore è configurato per riconoscere il pacco di componenti 2 e 3 nelle immagini di ricostruzione sagittale e coronale, acquisire le proiezioni sagittale 31 e coronale 34 in formato elettronico sulla base di informazioni immesse dall’odontoiatra, determinare i riferimenti spaziali 22 e 23 in funzione delle proiezioni sagittale 31 e coronale 34 individuate e stampare i riferimenti spaziali 22 e 23 sulle due etichette mediante una stampante collegata all’elaboratore.
Il sistema di riferimento modulare fin qui descritto, e cioè comprendente i componenti 1, 2, 3 e 13 e provvisto dei riferimenti spaziali 22 e 23, ha di fatto trasformato la mascherina diagnostica 24 in una mascherina chirurgica per un trattamento monoimplantare in chirurgia guidata semplificata: infatti, è sufficiente che l’odontoiatra mantenga la fresa allineata ai riferimenti spaziali 22 e 23 durante la fresatura.
Con riferimento alle figure da 18 a 22, il sistema di riferimento modulare comprende ulteriori componenti che, assieme ai componenti 1, 2, 3 e 13, permettono di effettuare un trattamento monoimplantare in chirurgia guidata perfezionata. Gli ulteriori componenti comprendono un componente di guida 35 (figure 18 e 19), un componente slitta 36 (figura 20) accoppiabile in modo scorrevole al componente di guida 35, un componente porta boccola 37 (figura 21) accoppiabile in modo regolabile al componente slitta 36 ed una boccola 38 (figura 22), la quale è innestabile nel componente porta boccola 37 e funge da guida per una fresa per implantologia odontoiatrica (non illustrata). I componenti 35, 36 e 37 sono fatti dello stesso materiale del componente distanziatore 3. La boccola 38 è fatta ad esempio, di materiale metallico, oppure di PEEK (Polietereterchetone) autolubrificante.
Con riferimento alle figure 18 e 19, il componente di guida 35 comprende, su una prima faccia 39, una guida 40 (figura 19) costituita da una scanalatura rettilinea a profilo rettangolare e, su una seconda faccia 41 (figura 18) opposta alla prima faccia 39, tre perni 42 analoghi, per dimensioni e disposizione, ai perni 9 del componente di riferimento 2 per impegnare i fori 15 della prima porzione 14 del componente di trasferimento 13 e dunque permettere di montare il componente di guida 35 sulla prima porzione 14 del componente di trasferimento 13 con la guida 40 perpendicolare alla seconda porzione 17.
Con riferimento alla figura 20, il componente slitta 36 comprende una base 43, la quale è costituita da una piastra sostanzialmente rettangolare dimensionata per accoppiarsi con la guida 40 in maniera regolabile lungo la stessa, ed un perno di supporto 44, avente forma cilindrica e perpendicolare alla base 41.
Con riferimento alla figura 21, il componente porta boccola 37 è costituito da un corpo sostanzialmente a forma di C definente una sede circolare interna 45 per ricevere coassialmente con interferenza, e quindi trattenere, la boccola 38 ed un’apertura laterale 46 impegnabile in maniera orientabile dal perno di supporto 44 per poter orientare la sede interna 45 in modo da allineare l’asse delle boccola 38 ad entrambe le direzioni definite dai riferimenti spaziali 22 e 23.
La figura 23 illustra il montaggio dei componenti 35, 36, 37 e 38 sul componente di trasferimento 13. Il componente di guida 35 è montato sulla prima porzione 14 con la guida perpendicolare alla seconda porzione 17, il componente slitta 36 è accoppiato alla guida 40 in modo da risultare posizionato con l’asse del perno di supporto 44 perpendicolare al segmento che definisce il riferimento spaziale 22 ed il componente porta boccola 37 è posizionato con l’apertura laterale 46 sul perno si supporto 44, dopo che quest’ultimo è stato eventualmente tagliato per facilitare l’allineamento dell’asse della boccola 38 con il segmento definito dall’altro riferimento spaziale 23. I componenti 35, 36, 37 e 38 assemblati nel modo appena descritto vengono fissati tra loro ed al componente di trasferimento 13 mediante un apposito adesivo, ad esempio cianoacrilato e resina acrilica.
Per favorirne la visibilità, il segmento 22 può essere prolungato con due ulteriori segmenti, uno solo dei quali è visibile ed è indicato con 22a, tracciati sulle porzioni di ancoraggio 6.
L’assemblaggio dei componenti illustrato nella figura 23 trasforma di fatto la mascherina diagnostica 24 in una mascherina chirurgica per un trattamento monoimplantare in chirurgia guidata perfezionata: infatti, la fresa va usata attraverso la boccola 38 ed in questo modo rimane allineata ai riferimenti spaziali 22 e 23 durante la fresatura.
Secondo un’ulteriore forma di attuazione della innovazione illustrata nella figura 24, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri della figura 23, il sistema di riferimento modulare comprende un componente di guida 47, il quale è sostanzialmente analogo al componente di guida 35 per essere montato sulla seconda porzione 17 del componente di trasferimento 13, un altro componente slitta 36 accoppiabile in modo scorrevole al componente di guida 46 e, al posto del componente porta boccola 37 e della relativa boccola 38, due bracci di supporto 48, ciascuno dei quali porta una rispettiva sorgente luminosa 49 ed è montabile in maniera orientabile sul perno di supporto 44 di un rispettivo componente slitta 36.
Il componente di guida 47 comprende una guida 50 analoga alla guida 40 dell’altro componente di guida 35 per l’accoppiamento regolabile con la base 43 del relativo componente slitta 36 e due perni 51 uguali, per forma e disposizione, a due dei tre perni 42 dell’altro componente di guida 35 per il montaggio sulla porzione 17 del componente di trasferimento 13. Il componente di guida 47 ha una lunghezza inferiore a quella del componente di guida 35 in modo tale che, quando montato sulla porzione 17 con la guida 50 perpendicolare alla porzione 14 e appoggiato lateralmente alla faccia 39 del componente 35, si disponga nello spazio residuo della porzione 17 così da risultare a filo della porzione 17.
Ciascuna sorgente luminosa 49 è fissata ad una prima estremità del relativo braccio di supporto 48 ed un foro 52 ricavato nell’altra estremità del braccio di supporto 48 è impegnabile dal perno di supporto 44 del relativo componente slitta 36 in modo tale da poter ruotare il braccio di supporto 48, e quindi la sorgente luminosa 49, rispetto all’asse del perno di supporto 44. Ciascuna sorgente luminosa 49 è costituita da un semplice led oppure un led laser ed è provvista di una rispettiva lente 53 progettata per emettere una rispettiva tendina luminosa 54, ossia un fascio luminoso sostanzialmente piano, che si estende lungo un rispettivo piano passante per una linea di mezzeria longitudinale 48a del relativo braccio di supporto 48.
Preferibilmente, i due bracci di supporto 48 ed i componenti di guida 35 e 47 sono fatti di un materiale trasparente alla luce per consentire di vedere i riferimenti spaziali 22 e 23 durante la regolazione dell’orientazione dei bracci di supporto 48.
In uso, ciascun braccio di supporto 48 va orientato in modo tale da allineare la rispettiva linea di mezzeria 48a con un rispettivo riferimento spaziale 22, 23 in modo tale che il piano della relativa tendina luminosa 54 passi per tale riferimento spaziale 22, 23. In questo modo le due tendine luminose 54, intersecandosi tra loro, definiscono, nello spazio tra le due porzioni 14 e 17 del componente di trasferimento 13, una linea luminosa 55 che coincide sostanzialmente con la direzione di impianto desiderata e, sulla superficie ossea in cui praticare il foro per la sede dell’impianto, una croce luminosa 56. La linea luminosa 55 e la croce luminosa 56 fungono, dunque, da elementi di guida per un trattamento monoimplantare in chirurgia guidata semplificata.
Secondo un’ulteriore forma di attuazione non illustrata dell’innovazione, il sistema di riferimento modulare comprende, al posto dei componenti 35, 36, 37 e 38, un ulteriore componente costituito da un elemento a forma di prisma a base quadrata presentante una prima faccia accoppiabile alla porzione centrale 4 del componente di supporto 1, ossia avente le medesime dimensioni in pianta della porzione centrale 4 del componente di supporto 1 e comprendente tre perni analoghi ai perni 9 del componente di riferimento 2 per essere accoppiabile alla porzione centrale 4 in modo analogo al componente di riferimento 2, una seconda faccia, la quale è parallela alla prima faccia e sulla quale viene riportato il riferimento spaziale 22, ed una terza faccia, la quale è perpendicolare alla seconda faccia e sulla quale viene riportato l’altro riferimento spaziale 23. Anche in questa forma di attuazione, i due riferimenti spaziali 22 e 23 possono essere riportati manualmente con un pennarello, oppure tramite due apposite etichette stampate. Secondo questa ulteriore forma di attuazione, l’elemento a forma di prisma viene fresato usando un parallelometro, oppure una fresatrice a controllo numerico CAD/CAM, tenendo la fresa allineata ai riferimenti spaziali 22 e 23 durante la fresatura, per ricavare lo spazio per la boccola 38.
Benché l’innovazione sopra descritta faccia particolare riferimento ad un esempio di attuazione ben preciso, essa non è da ritenersi limitata a tale esempio di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni che risulterebbero evidenti al tecnico esperto del settore, quali ad esempio:
- componenti distanziatori aventi spessore variabile, ossia componenti distanziatori a forma di cuneo, in aggiunta e/o in alternativa a quelli di spessore uniforme di figura 3, per ottenere pacchi di componenti 2 e 3 che seguono l’andamento curvilineo delle arcate dentarie nel caso in cui il componente di supporto 1 sia fissato sulla mascherina 24 secondo un’orientazione sostanzialmente coronale;
- la porzione 17 del componente di trasferimento 13 è priva di fori e perni;
- la porzione 17 del componente di trasferimento 13 ha una lunghezza maggiore dell’altra porzione 14 per potere riportare sul componente di trasferimento 13 una proiezione ortogonale 34 piuttosto distante dalla sagoma 30;
- la sagoma 30 riproduce esattamente la sagoma planare del componente di riferimento 2, ossia riproduce solo tre fori disposti ai vertici di un triangolo;
- l’impiego di due componenti di estensione per poter riportare sul componente di trasferimento 13 una proiezione ortogonale 34 piuttosto distante dalla sagoma 30, un primo componente di estensione essendo costituito da una piastra avente una lunghezza maggiore della porzione 17 del componente di trasferimento 13 e presentante forni e perni per l’accoppiamento con la porzione 17 ed il secondo componente di estensione essendo costituito da un elemento parallelepipedo presentante una prima faccia accoppiabile alla porzione centrale 4 del componente di supporto 1, ossia avente le medesime dimensioni in pianta della porzione centrale 4 del componente di supporto 1 e comprendente tre perni analoghi ai perni 9 del componente di riferimento 2 per essere accoppiabile alla porzione centrale 4, ed una seconda faccia comprendente tre fori disposti in modo tale da essere impegnati dai perni 42 del componente di guida 35 per il montaggio di quest’ultimo sull’elemento parallelepipedo; e
- i mezzi di accoppiamento maschio-femmina dei componenti 1, 2, 3, 13 e 35 comprendo fori e perni di forme diverse da quella cilindrica e disposizioni diverse da quelle ai vertici di un triangolo.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di riferimento modulare per determinare, su una mascherina odontoiatrica diagnostica, riferimenti spaziali per guidare una procedura di implantologia odontoiatrica, detto sistema di riferimento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: un primo componente (1), il quale è di materiale radiotrasparente ed è fissabile in un punto desiderato (27) della mascherina odontoiatrica (24); una pluralità di secondi componenti (2, 3) suddivisi in componenti di riferimento (2) di materiale radioopaco, aventi le medesime dimensioni, e componenti distanziatori (3) di materiale radiotrasparente, ciascun secondo componente (2, 3) comprendendo rispettivi mezzi di accoppiamento (7-10) per assemblare i secondi componenti (2, 3) a pacco alternando componenti di riferimento (2) e componenti distanziatori (3) e per montare il pacco di secondi componenti (2, 3) su una porzione di accoppiamento (4) del primo componente (1); ed un terzo componente (13) comprendente almeno una prima porzione (14), la quale è montabile sulla porzione di accoppiamento (4) al posto del pacco di secondi componenti (2, 3) e sulla quale è riportabile un rispettivo di detti riferimenti spaziali (22) ottenibile da un’analisi di una rispettiva immagine di sezione di una tomografia computerizzata volumetrica di un complesso maxillofacciale includente la mascherina odontoiatrica (24) su cui è fissato il pacco di secondi componenti (2, 3).
  2. 2. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 1, in cui detti componenti di riferimento (2) hanno una medesima forma di piastra a spessore uniforme.
  3. 3. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta prima porzione (14) comprende rispettivi mezzi di accoppiamento (15, 16) per essere montata su detta porzione di accoppiamento (4).
  4. 4. Sistema di riferimento secondo una rivendicazione da 1 a 3, in cui detti mezzi di accoppiamento (7-10, 15, 16) sono di tipo maschio-femmina.
  5. 5. Sistema di riferimento secondo una rivendicazione da 1 a 4, in cui detti mezzi di accoppiamento di ciascun secondo componente (2, 3) comprendono tre fori (7, 8) e tre perni (9, 10), questi ultimi disposti in modo da impegnare i tre fori (8, 7, 15) dei mezzi di accoppiamento di un altro secondo componente (3, 2).
  6. 6. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 5, e comprendente una mascherina di acquisizione (29) costituita da una lastra di materiale trasparente, su cui è riportata una sagoma (30) che riproduce il perimetro di detto componente di riferimento (2) e le sagome di almeno tre fori analoghi ai fori (7) del componente di riferimento (2), in modo tale che la sagoma (30) sia allineabile alla sagoma (2a, 2b) del pacco di secondi componenti (2, 3) visibile in detta immagine per acquisire detto riferimento spaziale (22) dall’immagine e trasferirlo sulla mascherina di acquisizione (29).
  7. 7. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 5, in cui detta porzione di accoppiamento (4) comprende almeno tre fori (5) e detta prima porzione (14) comprende rispettivi mezzi di accoppiamento (15, 16), i quali comprendono tre fori (15) atti ad essere impegnati dai tre perni (9, 10) di detto secondo componente (2, 3) e tre perni (16) atti ad impegnare i tre fori (5) della porzione di accoppiamento (4) per il montaggio della prima porzione (14) sulla porzione di accoppiamento (4).
  8. 8. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 5, in cui almeno i fori (7) di detti componenti di riferimento (2) sono passanti.
  9. 9. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 7, e comprendente un quarto componente, il quale comprende una terza porzione avente le medesime dimensioni in pianta di detto componente di riferimento (2) ed almeno tre fori impegnabili dai tre perni (16) di detta prima porzione (14), in modo tale che la terza porzione sia allineabile alla sagoma (2a, 2b) del pacco di secondi componenti (2, 3) visibile in detta immagine e accoppiabile con detta prima porzione (14) per acquisire detto riferimento spaziale (22) dall’immagine e trasferirlo su una rispettiva faccia (20) della prima porzione (14).
  10. 10. Sistema secondo una rivendicazione da 1 a 9, e comprendente ulteriori componenti (35-38; 35, 36, 48, 49), i quali sono assemblabili tra loro e montabili almeno su detta prima porzione (14) del terzo componente (13) in maniera regolabile sulla base di detti riferimenti spaziali (22, 23) in modo tale da definire, in uso, mezzi di guida (38; 54, 55) per guidare una fresa durante detta procedura di implantologia odontoiatrica.
  11. 11. Sistema di riferimento secondo una rivendicazione da 1 a 10, in cui detto terzo componente (13) comprende una seconda porzione (17), la quale è perpendicolare e solidale a detta prima porzione (14); sulla prima (14) e seconda (17) porzione del terzo componente (13) essendo riportabili due rispettivi riferimenti spaziali (22, 23) ottenibili da un’analisi di due rispettive immagini di due sezioni tra loro ortogonali di una tomografia computerizzata volumetrica di un complesso maxillofacciale includente detta mascherina odontoiatrica, nelle cui immagini è visibile detto pacco di secondi componenti (2, 3) secondo rispettive viste lungo due piani ortogonali tra loro.
  12. 12. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 11, e comprendente un quinto componente (35), il quale presenta, su una propria prima faccia (39), una guida rettilinea (40) ed è montabile, con una propria seconda faccia (41) opposta alla prima faccia (39), su detta prima porzione (14) con la guida (40) perpendicolare a detta seconda porzione (17), un sesto componente (36), il quale comprende una base (43) accoppiabile alla guida (40) ed un perno di supporto (44) solidale con la base (43), ed un settimo componente (37), il quale comprende una sede (45) per ricevere e trattenere una boccola di guida (38) per una fresa per implantologia odontoiatrica ed un’apertura laterale (46) impegnabile in maniera orientabile dal perno di supporto (44) per poter orientare la sede (45), e quindi la boccola (38), in funzione di detti riferimenti spaziali (22, 23).
  13. 13. Sistema di riferimento secondo le rivendicazioni 7 e 12, in cui detto quinto componente (35) comprende tre perni (42) sporgenti da detta seconda faccia (41) per impegnare detti tre fori (15) di detta prima porzione (14) di detto terzo componente (13).
  14. 14. Sistema di riferimento secondo la rivendicazione 11, e comprendente due quinti componenti (35, 47), ciascuno dei quali presenta, su una propria prima faccia (39), una guida rettilinea (40, 50) ed è montabile, con una propria seconda faccia (41) opposta alla prima faccia (39), su detta prima porzione (14) o su detta seconda porzione (17) con la guida (40, 50) perpendicolare alla seconda porzione (17) o, rispettivamente, alla prima porzione (14), due sesti componenti (36), ciascuno dei quali comprende una base (43) accoppiabile alla guida (40, 50) di un rispettivo di detti quinti componenti (35, 47) ed un perno di supporto (44) solidale con la base (43), e due bracci di supporto (48), ciascuno dei quali porta una rispettiva sorgente luminosa (49) in grado di emettere una rispettiva tendina luminosa (54) estendentesi lungo un piano passante per una linea di mezzeria longitudinale (48a) del braccio di supporto (48) ed è montabile sul perno di supporto (44) di un rispettivo di detti sesti componenti (36) in maniera ruotabile rispetto all’asse del perno di supporto (44) per poter allineare la rispettiva linea di mezzeria (48a) ad un rispettivo di detti riferimenti spaziali (22, 23).
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