ITUD20070135A1 - Apparecchiatura di lavaggio - Google Patents

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ITUD20070135A1
ITUD20070135A1 IT000135A ITUD20070135A ITUD20070135A1 IT UD20070135 A1 ITUD20070135 A1 IT UD20070135A1 IT 000135 A IT000135 A IT 000135A IT UD20070135 A ITUD20070135 A IT UD20070135A IT UD20070135 A1 ITUD20070135 A1 IT UD20070135A1
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IT
Italy
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washing
trolley
connecting element
connection duct
hydraulic connection
Prior art date
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IT000135A
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English (en)
Inventor
Ottorino Casonato
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Internat Steel Co S P A
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Priority to AU2008281828A priority patent/AU2008281828B2/en
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARECCHIATURA DI LAVAGGIO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un'apparecchiatura per lavare oggetti carrellati, ad esempio carrelli, letti, altre attrezzature provviste di ruote, e oggetti in genere disposti su appositi carrelli, in una camera di lavaggio, ad esempio del tipo utilizzato in ambito ospedaliero, o della ristorazione per il lavaggio dei carrelli dei self Service, o di quelli utilizzati sugli aeromobili. Per camera di lavaggio si intende, qui e nel seguito, una camera in cui gli oggetti carrellati possono essere sottoposti ad almeno uno dei seguenti trattamenti che costituiscono un cosiddetto ciclo di lavaggio: pre-lavaggio in acqua fredda e/o calda, lavaggio in acqua calda vantaggiosamente con detergenti, risciacquo, disinfezione a mezzo chimico e/o termodisinfezione, con un'eventuale asciugatura finale ad aria, aria calda od altro fluido.
STATO DELLA TECNICA
È nota un'apparecchiatura di lavaggio per il lavaggio e la termodisinfezione di strumenti chirurgici, da laboratorio od altro, contenuti in cestelli portati da un carrello, container od altro dispositivo di movimentazione carrellato.
Tale apparecchiatura nota presenta una camera di lavaggio del tipo a tunnel oblungo, avente una porta d'ingresso sul lato sporco ed opzionalmente una porta d'uscita verso il lato pulito, ed un piano d'appoggio inclinabile, sostanzialmente al livello del fondo della camera di lavaggio, provvisto di due corsie parallele lungo le quali inserire a scorrimento il carrello porta strumenti all'interno della camera di lavaggio.
L'apparecchiatura di lavaggio nota ha un circuito di distribuzione principale del liquido di lavaggio, provvisto di pompa e tubazioni che portano tale liquido di lavaggio all'interno della camera di lavaggio.
Nell'apparecchiatura di lavaggio nota è prevista una pluralità di elementi di distribuzione del liguido di lavaggio, disposti lungo le pareti laterali, di fondo e la parete superiore, che dirigono il flusso di liquido di lavaggio verso il carrello. I carrelli o container utilizzati in tali apparecchiature di lavaggio note sono costituiti da un telaio, che supporta i suddetti cestelli e che supporta inoltre, una pluralità di giranti di lavaggio. Il telaio è cavo internamente e funge, così, da circuito di distribuzione secondario del liquido di lavaggio, ponendo in comunicazione idraulica una mandata di liquido di lavaggio collegata al circuito di distribuzione principale con le giranti stesse.
Inoltre, è previsto un condotto idraulico, facente parte del circuito di distribuzione principale e disposto al livello del piano d'appoggio, lateralmente oppure inferiormente sul fondo della camera di lavaggio. Tale condotto viene selettivamente collegato alla mandata del circuito di distribuzione secondario del liquido di lavaggio prevista sul carrello o container.
Una volta inserito il carrello e chiuse le porte, una centralina di comando aziona il collegamento di tale condotto alla mandata del carrello ed avvia il ciclo di lavaggio.
La movimentazione dei suddetti carrelli da e verso la suddetta apparecchiatura è descritta ad esempio nelle domande di brevetto in Italia a nome della Richiedente, UD2005A000193 ed UD2006A000232.
La soluzione in cui il suddetto condotto idraulico è disposto sul fondo della camera di lavaggio ha i seguenti inconvenienti:
- interferenza del condotto idraulico con le giranti, che sono così eliminate o ridotte in diametro, a scapito tuttavia della produttività ed efficacia del lavaggio,
- necessità di prevedere un vano inferiore, realizzato sotto la camera di lavaggio, per alloggiare tale condotto idraulico ed i collegamenti idraulici ed elettrici ausiliari;
- rischio di infiltrazioni di liquido di lavaggio dal vano inferiore alla pavimentazione circostante l'apparecchiatura di lavaggio;
- minor sfruttamento della prevalenza del liquido di lavaggio in mandata, a causa dell'azione di contrasto della forza di gravità durante la spinta dal basso verso l'alto, con minore pressione di uscita alle giranti e possibile inefficienza del lavaggio. La soluzione in cui il suddetto condotto idraulico è disposto lateralmente ha i seguenti inconvenienti:
rischio d'interferenza laterale con i cestelli o le giranti;
- necessità di un elemento od organo di controspinta, sul lato opposto a quello dove viene collegato il suddetto condotto idraulico, per impedire lo spostamento o ribaltamento del carrello una volta che il condotto viene collegato;
- ineguale distribuzione del liquido di lavaggio nel circuito di distribuzione secondario del carrello, a causa della lateralità della mandata, con conseguente disomogeneità della pressione di uscita del liquido di lavaggio alle giranti e possibile inefficienza del lavaggio.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un'apparecchiatura di lavaggio che superi gli inconvenienti di cui alla tecnica nota e che sfrutti in modo efficace la prevalenza del liquido di lavaggio in entrata nel circuito di distribuzione secondario.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un'apparecchiatura di lavaggio secondo il presente trovato comprende:
- una camera di lavaggio delimitata da due pareti laterali, una parete di fondo ed una parete superiore, frontalmente essendo provvista di una apertura d'ingresso per l'ingresso e/o l'uscita;
- un circuito di distribuzione principale di un fluido di trattamento, atto a distribuire il fluido di trattamento all'interno della camera di lavaggio;
- almeno un dispositivo di movimentazione carrellato atto ad essere selettivamente inserito nella camera di lavaggio e comprendente un telaio atto a supportare oggetti da sottoporre ad un ciclo di lavaggio nella camera di lavaggio e sul quale sono montati elementi di distribuzione del fluido di trattamento .
Il telaio è formato da elementi tubolari cavi per fungere da circuito di distribuzione secondario del fluido di trattamento verso gli elementi di distribuzione.
In accordo con un aspetto caratteristico del presente trovato, l'apparecchiatura di lavaggio comprende almeno un elemento di raccordo collocato sulla parte superiore del telaio e che funge da mandata del circuito di distribuzione secondario ed un condotto di collegamento idraulico montato sulla parete superiore.
Tale condotto di collegamento è atto a collegare idraulicamente il circuito di distribuzione principale all'elemento di raccordo del circuito di distribuzione secondario ed è selettivamente mobile verticalmente tra una prima posizione collegata all'elemento di raccordo ed una seconda posizione separata dall'elemento di raccordo.
Per fluido di trattamento s'intende un fluido o liquido di prelavaggio, di lavaggio, di risciacquo, di termodisinfezione oppure un fluido d'asciugatura, a seconda delle fasi del determinato ciclo di lavaggio.
In una variante, il trovato comprende mezzi attuatori lineari per movimentare il condotto di collegamento idraulico, vantaggiosamente disposti sulla parete superiore.
La posizione del dispositivo di movimentazione carrellato è vantaggiosamente una posizione predefinita, che consente il corretto inserimento ed accoppiamento idraulico tra l'elemento di raccordo ed il condotto di collegamento idraulico.
A tale scopo, secondo una variante, sono previsti mezzi sensori, vantaggiosamente, ma non limitatamente di tipo magnetico, per rilevare la posizione del dispositivo di movimentazione carrellato.
Tali mezzi sensori inviano un segnale indicativo della suddetta posizione ad un'unità di controllo, che in base a ciò, avvia i mezzi attuatori lineari ed il ciclo di lavaggio.
Grazie alla disposizione sulla parete superiore del condotto di collegamento idraulico l'apparecchiatura di lavaggio sfrutta in modo efficace la prevalenza del fluido di trattamento in entrata nel circuito di distribuzione secondario.
Inoltre, il presente trovato non produce interferenza del condotto idraulico con gli elementi di distribuzione, particolarmente nella variante delle giranti, consentendo di dimensionarli correttamente, incrementando così produttività ed efficacia del lavaggio.
Con il presente trovato non si ha necessità di prevedere un vano inferiore, realizzato sotto la camere di lavaggio, per alloggiare il condotto idraulico ed i collegamenti idraulici ed elettrici ausiliari, che, invece, sono disposti sulla parete superiore, sfruttando uno spazio normalmente inutilizzato e sgombro.
Il presente trovato evita, inoltre, il rischio di infiltrazioni di fluido di trattamento alla pavimentazione circostante l'apparecchiatura di lavaggio.
Poiché il condotto di collegamento idraulico indirizza il fluido di trattamento verso il basso, non si ha il contrasto della forza di gravità e si ha un efficace sfruttamento della prevalenza del fluido di trattamento in mandata con ottimale pressione di uscita agli elementi di distribuzione ed efficacia del lavaggio.
Inoltre, il presente trovato non determina interferenza laterale con i cestelli o gli elementi di distribuzione .
Ulteriormente, non si ha necessità di un elemento od organo di controspinta, sul lato opposto a quello dove viene collegato il suddetto condotto idraulico, per impedire lo spostamento o ribaltamento del carrello una volta che il condotto viene collegato. La forza verticale di accoppiamento idraulico tra condotto di collegamento ed elemento di raccordo ha come naturale contrasto il fondo della camera di lavaggio.
Una variante vantaggiosa del trovato prevede che l'elemento di raccordo sia in posizione centrale rispetto al circuito di distribuzione secondario del telaio. Ciò permette un'uniforme distribuzione del fluido di trattamento nel circuito di distribuzione secondario del carrello, con conseguente omogeneità della pressione di uscita del fluido di trattamento agli elementi di distribuzione e migliore efficienza del lavaggio.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista frontale schematizzata di un'apparecchiatura di lavaggio secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista laterale schematizzata dell'apparecchiatura di fig. 1;
- la fig. 3 è una sezione parziale di una parte dell'apparecchiatura di fig. 1.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un'apparecchiatura di lavaggio 10 secondo il presente trovato comprende una camera di lavaggio 12 atta al lavaggio ed alla termodisinfezione di strumenti chirurgici di tipo noto e non rappresentati nei disegni.
La camera di lavaggio 12 è del tipo a tunnel oblungo ed è delimitata da due pareti laterali 14, da una parete di fondo 16, da una parete superiore 18 ed è inoltre provvista di aperture di accesso 20, 22, chiudibili mediante porte di tipo noto e non rappresentate in figura, ad esempio del tipo scorrevole. Una prima apertura 20, disposta sul lato anteriore (fig. 2), è utilizzata per l'accesso alla camera di lavaggio 12 dal lato "sporco", cioè prima del lavaggio.
Una seconda apertura 22, disposta sul lato posteriore è utilizzata per l'uscita dalla camera di lavaggio 22 sul lato pulito.
Sulla parete di fondo 16 è inoltre fissato un piano 23 di appoggio, inclinabile lateralmente e provvisto di due corsie parallele 24 delimitate da rispettive barre di guida 25. Tali corsie 24 sono atte all'inserimento a scorrimento nella camera 12 di carrelli 28 o altri dispositivi mobili carrellati.
L'apparecchiatura 10 comprende inoltre un circuito idraulico primario 26 atto a distribuire il liquido di lavaggio all'interno della camera di lavaggio 12. Il circuito primario 26 è collegato a una serie di lance tubolari di lavaggio 21 di tipo noto, disposte all'interno della camera 12, lateralmente, sul fondo e superiormente, delle quali sono rappresentate nei disegni solo quelle superiori.
L'apparecchiatura 10 comprende inoltre almeno un carrello 28 atto al supporto di cestelli, di tipo noto e non rappresentati nei disegni, in cui sono riposti gli strumenti chirurgici da avviare al lavaggio, e atto ad essere selettivamente inserito nella camera di lavaggio 12.
Nella fattispecie la camera di lavaggio 12 è predisposta e dimensionata per accogliere, durante un unico ciclo di lavaggio, due carrelli 28 accodati, di cui in fig. 2 un primo è rappresentato a tratto continuo ed un secondo tratteggiato.
Ogni carrello 28 comprende un telaio 30 formato da due montanti 31 verticali collegati superiormente mediante un elemento orizzontale 32. Sul telaio 30 sono inoltre fissati orizzontalmente quattro ripiani 33 a griglia, per il supporto dei suddetti cestelli. Al di sotto di ogni ripiano 33 sono montate due giranti di lavaggio 34. I montanti 31, l'elemento orizzontale 32 e le giranti 34, a struttura tubolare, sono fra loro internamente collegati in maniera da costituire un circuito idraulico secondario 35 dell'apparecchiatura 10.
Alternativamente alle giranti si possono utilizzare tubazioni fisse con ugelli di distribuzione. Il carrello 28 è provvisto di un imbuto 40 fissato centralmente sull'elemento orizzontale 32, in posizione simmetrica al telaio 30.
Il fondo dell'imbuto 40 si apre nella struttura tubolare dell'elemento orizzontale 32 fungendo, così, da mandata principale di immissione del liquido di lavaggio nel circuito idraulico secondario 35.
Il circuito primario 26 è provvisto di due condotti di collegamento idraulico 36, i quali sono atti ad essere inseriti nei rispettivi imbuti 40 dei carrelli 28 e connessi idraulicamente a questi.
In particolare, tali condotti 36 sono posizionati sulla parete superiore 18 della camera di lavaggio 12, sostanzialmente al centro delle due metà della camera 12, come si vede in fig. 2, in posizione coordinata per l'inserimento nei rispettivi imbuti 40 dei carrelli 28.
Il condotto di collegamento idraulico 36 è atto, così, al selettivo collegamento idraulico fra il circuito idraulico primario 26 ed il circuito idraulico secondario 35.
A tale scopo, il condotto 36 è reso selettivamente mobile fra una prima posizione in cui è connesso idraulicamente all'imbuto 40 e una seconda posizione in cui il condotto 36 è distanziato e separato dall'imbuto 40.
Secondo una soluzione preferenziale, il condotto di collegamento 36 è di tipo telescopico, e comprende (fig. 3) una parte fissa 38 ed una parte mobile 46 verticalmente rispetto alla parete superiore 18 della camera 12, all'interno di questa.
La parte fissa 38 è fissata, mediante una flangia 37, sulla parete superiore 18, esternamente alla camera 18 e si raccorda al circuito idraulico primario 26. Sono previsti elementi distanziali 39 montati esternamente sulla flangia 37, fissati con bulloni 41, e atti a sostenere un elemento di appoggio 42 per un attuatore lineare pneumatico 43, provvisto di pistone 44 selettivamente mobile verticalmente, del tipo noto.
La parte mobile 46 del condotto 36 è collegata, mediante un elemento di giunzione 45, al pistone 44 in modo da essere movimentata, in maniera sostanzialmente verticale, verso l'interno della camera di lavaggio 12, e viceversa.
La parte mobile 46 è provvista di una corona circolare 47, verso l'interno della camera 12, sulla quale è montato coassiale un bocchettone 48 in POM, Teflon od altro materiale plastico con simili proprietà, atto ad essere inserito nell'imbuto 40 per la connessione idraulica. Il bocchettone 48 ha forma sostanzialmente cilindrica con un profilo di raccordo fra superficie laterale e superficie inferiore arrotondato in modo da consentire un accoppiamento efficace con l'imbuto 40. Alternativamente, il bocchettone 48 è conico, tronco-conico od altra forma idonea.
L'accoppiamento del bocchettone 48 all'imbuto 40 richiede una posizione predefinita del carrello 28 all'interno della camera di lavaggio 12.
In tale posizione predefinita l'imbuto 40 ed il bocchettone 48 sono sostanzialmente allineati verticalmente .
Per definire in modo preliminare la posizione del primo carrello 28 che viene inserito nella camera 12, è previsto un perno di fine corsa 56 orizzontale, collocato ad un'estremità della corsia 24, in corrispondenza dell'apertura 22 per bloccare il carrello 28. Il perno 56 è atto ad essere movimentato perpendicolarmente alla parete 14, tra una prima posizione in cui è posizionato più spostato verso il centro della camera di lavaggio 12, in modo da ingombrare la relativa corsia 24 ed andare in interferenza con una porzione del carrello 28, ed una seconda posizione in cui è posizionato retratto, verso la parete 14, in modo da non interferire con il carrello 28.
Al fine di determinare l'esatto posizionamento dei carrelli 28 all'interno della camera di lavaggio 12, l'apparecchiatura 10 comprende, inoltre, sensori magnetici di posizione 50 di tipo noto, nella fattispecie in numero di due, ciascuno dei quali associato ad un corrispondente magnete permanente 51 montato su ciascun carrello 28.
Secondo una soluzione preferenziale tali magneti 51 sono fissati in corrispondenza di una ruota 52 anteriore di ciascun carrello 28.
Tali sensori magnetici 50 sono disposti in corrispondenza della barra 25 rivolta verso la parete 14 che delimita una delle corsie 24, in posizione predefinita e corrispondente alla posizione assunta dai carrelli 28 per il corretto accoppiamento tra imbuto 40 e corrispondente bocchettone 48.
La posizione del secondo carrello 28 è automaticamente definita quando questo si accoda e va in battuta sul primo carrello 28.
L'apparecchiatura 10 comprende, inoltre, una centralina di controllo 54 programmabile, atta a controllare il ciclo di lavaggio.
A tale centralina 54 sono collegati sia i suddetti sensori magnetici 50, sia il dispositivo di attuazione pneumatico 43 per il loro controllo, coerentemente con il ciclo di lavaggio.
La centralina 54 comanda, inoltre, il movimento del perno 56 di fine corsa.
L'apparecchiatura 10 comprende inoltre un dispositivo a valvole multivia 58 di tipo noto, atto a convogliare selettivamente i flussi di liquido di lavaggio nei circuiti idraulici 26 e 35 dell'apparecchiatura 10. Nella fattispecie il dispositivo a valvole multivia 58 comprende tre valvole, due delle quali associate a ciascun condotto di collegamento idraulico 36 e la terza valvola associata al circuito idraulico primario 26. Il dispositivo a valvole 58 è comandato dalla suddetta centralina di controllo 54, in modo da attivare selettivamente i flussi di liquido di lavaggio nei circuiti idraulici 26 e 35, in base al predeterminato programma di lavaggio.
II funzionamento dell'apparecchiatura 10 fin qui descritta è il seguente.
All'inizio di un nuovo ciclo di lavaggio almeno un primo carrello 28, sul quale sono disposti i cestelli con gli strumenti chirurgici da sottoporre a lavaggio, viene spinto all'interno della camera di lavaggio 12 dal lato "sporco" della camera 12, fino alla posizione in cui la ruota 52 viene bloccata dal perno 56 opportunamente posizionato nella suddetta prima posizione. Il primo carrello 28 è pertanto disposto nella posizione predefinita, in cui il magnete 51 è in posizione coordinata con il sensore magnetico di posizione 50, il quale segnala alla centralina di controllo 54 la presenza e il corretto posizionamento del carrello 28.
Nel caso di specie un secondo carrello 28 è posizionabile all'interno della camera 12, accodandolo al primo carrello 28. La corretta disposizione del secondo carrello 28 nella camera 12 è determinata dalla posizione predefinita del primo carrello 28. Infatti, il secondo carrello 28 spinto a ridosso di quello già inserito, e fermato dal perno 56, è già disposto nella sua posizione predefinita.
Ultimato il posizionamento del carrello 28, un operatore provvede ad avviare il ciclo di lavaggio dell'apparecchiatura 10. La centralina di controllo 54 attiva il comando di chiusura della porta di accesso sul lato "sporco" e comanda, mediante il dispositivo pneumatico 43 associato al carrello 28, la movimentazione della parte mobile 46 del condotto di collegamento idraulico 36 spingendo il bocchettone 48 contro l'imbuto 40. Il dispositivo pneumatico 43 esercita, durante il ciclo di lavaggio, una spinta verticale costante atta a mantenere l'inserimento e l'accoppiamento idraulico del bocchettone 48 nell'imbuto 40.
La centralina di controllo 54 avvia il ciclo di lavaggio attivando contemporaneamente o in sequenza in maniera selettiva le valvole di mandata del dispositivo a valvole multivia 58. Il liquido di lavaggio uscente dal condotto di collegamento idraulico 36 è immesso nel circuito idraulico secondario 35 del carrello 28 mediante l'imbuto 40 e fuoriesce dalle giranti di lavaggio 34.
Al termine del ciclo di lavaggio la centralina di controllo 54 comanda sia il sollevamento della parte mobile 46 del condotto di collegamento idraulico 36, e quindi la separazione del bocchettone 48 dall'imbuto 40, sia lo spostamento del perno 56 nella suddetta seconda posizione. In questo modo, una volta aperta la porta scorrevole in corrispondenza della seconda apertura 22 sul lato "pulito", il carrello 28 viene estratto dalla camera di lavaggio 12.
La movimentazione dei carrelli 28 può essere di tipo manuale od automatizzato, come illustrato nelle domande di brevetto in Italia a nome della Richiedente, UD2005A000193 ed UD2006A000232.
La camera di lavaggio può essere dimensionata per accogliere un unico carrello 28, oppure due o più di due carrelli 28.
Inoltre, la camera di lavaggio 12 può avere due aperture 20, 22 e due relative porte, ciclo "first in first out", oppure un'unica apertura 20 o 22 con un'unica porta attraverso la quale entrano ed escono i carrelli 28, ciclo "last in first out".
Un'altra variante prevede di alimentare due carrelli 28 o più in parallelo.
È chiaro che all' apparecchiatura di lavaggio fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Ad esempio immediatamente a valle dell'imbuto 40, e all'interno dell'elemento orizzontale 32, può essere disposto un elemento di deviazione del flusso, provvisto di un profilo arrotondato atto a convogliare più efficacemente il moto del fluido entrante nel circuito idraulico secondario 36. In questo modo è possibile ridurre la perdita di quantità di moto, pertanto di pressione, dovuto all'impatto del fluido con la parete interna dell'elemento orizzontale 32, dopo l'immissione nel circuito idraulico secondario 35. Ciò si traduce in un lavaggio più efficace che consente ad esempio una diminuzione del tempo necessario ad eseguire i cicli di lavaggio e pertanto in un aumento di produttività.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparecchiatura di lavaggio, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura di lavaggio comprendente: - una camera di lavaggio (12) delimitata da due pareti laterali (14), una parete di fondo (16) ed una parete superiore (18), frontalmente essendo provvista di un'apertura d'ingresso (20) per l'ingresso e/o l'uscita; - un circuito di distribuzione principale (26) di un fluido di trattamento, atto a distribuire il fluido di trattamento all'interno della camera di lavaggio ( 12 ) - almeno un dispositivo di movimentazione carrellato (28) atto ad essere selettivamente inserito in detta camera di lavaggio (12) e comprendente un telaio (30) atto a supportare oggetti da sottoporre ad un ciclo di lavaggio nella camera di lavaggio (12) e sul quale sono montati elementi di distribuzione (34) del fluido di trattamento, detto telaio (30) essendo formato da elementi tubolari cavi per fungere da circuito di distribuzione secondario (35) del liquido di lavaggio verso gli elementi di distribuzione (34), caratterizzato dal fatto che comprende almeno un elemento di raccordo (40) collocato sulla parte superiore del telaio (30) e che funge da mandata del circuito di distribuzione secondario (35) ed un condotto di collegamento idraulico (36) montato su detta parete superiore (18), il quale è atto a collegare idraulicamente il circuito di distribuzione principale (26) all'elemento di raccordo (40) del circuito di distribuzione secondario (35), detto condotto di collegamento idraulico (36) essendo selettivamente mobile verticalmente tra una prima posizione collegata all'elemento di raccordo (40) ed una seconda posizione separata dall'elemento di raccordo (40).
  2. 2. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi attuatori lineari (43) atti a movimentare il condotto di collegamento idraulico (36).
  3. 3. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'elemento di raccordo (40) è collocato in posizione centrale rispetto al circuito di distribuzione secondario (35) del telaio (30).
  4. 4. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi sensori di posizione (50) atti a rilevare la posizione del dispositivo di movimentazione carrellato (28).
  5. 5. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un'unità di controllo (54) la quale è atta a controllare e comandare in automatico il ciclo di lavaggio.
  6. 6. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 3 e 5, caratterizzata dal fatto che l'unità di controllo (54) è atta a controllare l'azione dei mezzi attuatori lineari (43) in funzione del ciclo di lavaggio.
  7. 7. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 4 e 6, caratterizzata dal fatto che l'unità di controllo (54) è collegata ai mezzi sensori di posizione (50), dai quali riceve un segnale indicativo della posizione del dispositivo di movimentazione carrellato (28) per attivare i mezzi attuatori lineari (43) quando il dispositivo di movimentazione carrellato (28) è in una predefinita posizione.
  8. 8. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 7, caratterizzata dal fatto che la predefinita posizione del dispositivo di movimentazione carrellato (28) è determinata dal sostanziale allineamento tra il condotto di collegamento idraulico (36) e l'elemento di raccordo (40).
  9. 9. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 7 o 8, caratterizzata dal fatto che mezzi di fermo (56) sono previsti per fermare il dispositivo di movimentazione carrellato (28) in detta predefinita posizione.
  10. 10. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende due o più dispositivi di movimentazione carrellati (28), ognuno dei quali presenta un relativo elemento di raccordo (40) associato ad un corrispondente condotto di collegamento idraulico (36), mezzi a valvola multivia (58) essendo previsti per alimentare selettivamente il liquido di lavaggio all'uno od all'altro condotto di collegamento idraulico (36), detti mezzi a valvola multivia (58) essendo comandati da un'unità di controllo (54) in funzione del ciclo di lavaggio.
  11. 11. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che gli elementi di distribuzione (34) comprendono giranti di lavaggio.
  12. 12. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che gli elementi di distribuzione (34) comprendono tubazioni fisse provviste di ugelli di distribuzione.
  13. 13. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un elemento deviatore di flusso (62) collocato a valle dell'elemento di raccordo (40).
  14. 14. Apparecchiatura di lavaggio, sostanzialmente come descritta, con riferimento agli annessi disegni.
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