ITUB20152791A1 - Macchina da taglio per il taglio di una lastra di vetro - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

"MACCHINA DA TAGLIO PER IL TAGLIO DI UNA LASTRA DI VETRO"

La presente invenzione è relativa ad una macchina da taglio per il taglio di una lastra di vetro, in particolare una lastra di vetro stratificata, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.

Per il taglio di una lastra di vetro stratificata, ossia comprendente due lastre di vetro laterali ed uno strato intermedio di materiale termoplastico, è noto di utilizzare macchine da taglio comprendenti, ciascuna, una stazione fissa di taglio e due piani di appoggio lastra disposti da parti longitudinali opposte della stazione di taglio.

La stazione di taglio ospita due ponti di taglio fissi disposti fra loro affacciati e provvisti di rispettivi carrelli motorizzati mobili in una direzione rettilinea fissa di taglio. Ciascun carrello porta una relativa rotella di incisione per realizzare sulla relativa lastra di vetro esterna una linea di incisione. La stazione di taglio ospita poi un organo mobile di troncaggio per troncare la lastra di vetro opposta a quella a contatto dei piani di appoggio lungo la relativa linea di incisione. Le macchine note comprendono, inoltre, in posizione affacciata a ciascun piano di appoggio, un relativo ponte mobile di serraggio della lastra stessa contro il relativo piano di appoggio stesso.

Ciascun ponte comprende una relativa traversa rigida, la quale è affacciata e parallela al relativo piano di appoggio, ed è accoppiata ad una struttura della macchina per traslare da e verso il relativo piano di appoggio.

Una delle traverse è poi accoppiata alla struttura della macchina per traslare unitamente al relativo piano di appoggio in direzione ortogonale alla direzione di taglio per trazionare la lastra di vetro trattenuta dalla parte opposta dall'altro ponte di serraggio.

Per preservare le lastre da rigature o scheggiature, ciascuna delle traverse è provvista, dalla parte rivolta verso il relativo piano di appoggio, di una fila di pattini fissi pieni realizzati di materiale elastomerico e distanziati l'uno dall'altro.

Le macchine note del tipo sopra descritto, anche se universalmente utilizzate, necessitano di un continuo controllo dell'azione di forzamento dei ponti contro i rispettivi piani di appoggio per mantenere la precisione e la qualità del taglio accettabili al variare dello spessore della lastra, della dimensione della lastra nella direzione della linea di taglio, ma soprattutto, al variare della posizione della lastra sui piani di appoggio lungo la direzione di taglio, ossia dell'assimetricità della lastra rispetto ad un piano di mezzeria delle traverse ortogonale alla linea di taglio, quando la larghezza della lastra è minore alla lunghezza delle traverse.

Sperimentalmente si è potuto constatare che quanto sopra descritto è per lo più conseguente ad incontrollabili deformazioni dei ponti mobili di serraggio, i quali quando forzano la lastra contro il relativo piano tendono ad incurvarsi presentando una concavità rivolta verso il piano di appoggio. In tali condizioni, l'azione di serraggio realizzata sulla lastra è disomogenea e variabile da una estremità all'altra del ponte di serraggio.

Per le stesse ragioni, risulta variabile da un fianco all'altro della lastra, il valore della trazione esercitata sulla lastra stessa a seguito del distanziamento di un ponte di serraggio dall'altro.

I tentativi di irrigidire i ponti di serraggio si sono dimostrati non risolutivi, da un lato, ed hanno provocato dall'altro, un aumento della complessità costruttiva, del peso e dei costi realizzativi della macchina.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una macchina da taglio che, rispetto alle soluzioni note, permetta di esercitare una uniforme azione di forzamento della lastra sui piani di appoggio e che sia facilmente settabile e controllabile al variare delle dimensioni e della posizione della lastra sui piani di appoggio.

Ulteriore scopo della presente invenzione quello di realizzare una macchina da taglio di semplice ed economica realizzazione e di peso e costi contenuti.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina da taglio per il taglio di una lastra di vetro, la macchina comprendendo almeno una tavola di appoggio della lastra a tagliare, mezzi di incisione per realizzare sulla lastra almeno una linea di incisione; ed almeno un ponte di spinta della lastra contro la tavola di appoggio; il ponte comprendendo una traversa rigida affacciata alla detta tavola di appoggio, caratterizzata dal fatto che il detto ponte comprende, inoltre, almeno un corpo cavo flessibile solidalmente collegato alla detta traversa in posizione affacciata alla detta tavola; il detto corpo cavo flessibile delimitando almeno una camera stagna pressurizzabile mediante un fluido in pressione ed estendentesi per tutta la lunghezza della detta traversa. Preferibilmente, la macchina sopra definita comprendere un circuito di alimentazione di un fluido in pressione in detta camera stagna; il detto circuito di alimentazione comprendendo mezzi regolatori di pressione per variare la pressione del detto fluido all'interno di detta camera stagna.

Preferibilmente, inoltre, nella macchia sopra definita, la traversa è stabilmente collegata ad un telaio fisso della macchina ad una distanza fissa dalla tavola di appoggio, ed il corpo cavo è definito da un tubo chiuso alle estremità opposte per delimitare la camera stagna e disposto in battuta contro una superficie della traversa affacciata e parallela alla tavola di appoggio per costituire un prolungamento della traversa verso la tavola di appoggio. L'invenzione verrà ora descritta con riferimento alle figure allegate, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

la figura 1 illustra in elevazione laterale e sostanzialmente a blocchi, un preferita forma di attuazione di una macchina per il taglio di una lastra di vetro realizzata secondo i dettami della presente invenzione; e la figura 2 è una vista laterale, in scala ridotta, secondo la freccia A di figura 1.

Nelle figure 1 e 2 con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina da taglio per il taglio di una lastra 2 di vetro stratificata comprendente due lastre 3 di vetro laterali ed uno strato intermedo 4 di materiale termoplastico, generalmente noto come PVB.

La macchina 1 comprende un telaio fisso 5, una stazione 7 di incisione lastra, anch'essa fissa ed ospitante un ponte di incisione superiore 8 fisso ed un ponte di incisione inferiore 9 fisso, anch'essi di per sé noti e per questo non descritti in dettaglio. Sul ponte di incisione inferiore 9 e sul ponte di incisione superiore 8 sono mobili in sensi opposti in una direzione rettilinea 11 di incisione rispettivi carrelli 12 portanti relative rotelle 13 di incisione delle lastre di vetro 3.

Sempre con riferimento alla figura 1, la macchina 1 comprende poi due tavole 15 e 16 di appoggio della lastra 2 da tagliare accoppiate al telaio 5 in modo di per sé noto e disposte da parti opposte della stazione 7 di taglio.

Nel particolare esempio descritto, delle tavole 15 e 16, la tavola 15 è accoppiata al telaio 5 in posizione fissa, mentre la tavola 16 è accoppiata al telaio 5 tramite un dispositivo 18 motorizzato di movimentazione, di per sé noto e non descritto in dettaglio. Il dispositivo 18 mantiene normalmente la tavola 16 in posizione complanare con la tavola 15 e, quando azionato, trasla la tavola 16 rispetto alla tavola 15 in sensi opposti in una direzione 19 ortogonale alla direzione 11 di incisione.

Sempre con rifermento alla figura 1, la macchina 1 comprende, inoltre, una barra 20 di troncaggio, di per sé nota, disposta tra le tavole 15 e 16 per inflettere, in uso, la lastra 2 e troncare la lastra 3 di vetro opposta a quella disposta a contatto della tavole 15 e 16.

Ancora con riferimento alla figura 1, la macchina 1 comprende, infine, due ponti di spinta o di serraggio della lastra sulle tavole 15,16, indicati con 23 e 24. per spingere la lastra contro le rispettive tavole 15,16, Nel particolare esempio descritto, i ponti 23 e 24 comprendono rispettive traverse rigide, indicate con 25 e 26, le quali sono realizzate preferibilmente, di materiale metallico scatolato. La traversa 25 supporta il ponte 8 di incisione 8 superiore, si estende in posizione affacciata alla tavola 15 ed è stabilmente collegata al telaio 5 in posizione fissa e ad una distanza DI prestabilita dalla tavola 15 stessa.

La traversa 26 è, invece, accoppiata al telaio 5 tramite un assieme 28 a guida e slitta schematicamente illustrato, avente una guida rettilinea 29 stabilmente collegata al telaio 5 in posizione fissa. Alla guida 29 è accoppiata una slitta 30, la quale porta solidalmente collegata la traversa 26 e trasla in sensi opposti sotto la spinta di un attuatore motorizzato 31 in una direzione rettilinea 32 parallela alla tavola 16 e alla direzione 19,

Come la traversa 25 anche la traversa 26 è quindi mantenuta ad una distanza D2 fissa dalla tavola 16 e convenientemente uguale alla distanza DI.

Entrambe le traverse 25 e 26 terminano dalla parte rivolta verso le relative tavole 15,16 con rispettive pareti 27 e 28, preferibilmente, ma non necessariamente, piane e parallele alle rispettive tavole 15,16.

A ciascuna delle pareti 27,28 dalla parte rivolta verso la relativa tavola 15,16, è stabilmente collegato un relativo corpo cavo 30 flessibile o elasticamente cedevole e pressurizzabile . Ciascun corpo cavo 30 è convenientemente realizzato di materiale elastomerico rinforzato o meno con maglie o fili di rinforzo oppure è realizzato in tessuto rivestito almeno in parte di materiale elastomerico o di impermeabilizzazione ed eventualmente rinforzato.

Ciascun corpo cavo 30 delimita una relativa camera stagna 31 che si estende per tutta la lunghezza della relativa traversa 25,26, ossia per l'intera larghezza della relativa tavola 15,16 misurata parallelamente alla linea 11 di incisione.

Ciascun corpo cavo 30 è collegato alla relativa traversa in maniera rilasciabile, ad esempio mediante viti o altri equivalenti dispositivi di collegamento.

Ciascun corpo 30 è collegato fluidicamente ad un proprio impianto 32 di alimentazione di un fluido in pressione, convenientemente aria compressa. Ciascun impianto 32 comprende un condotto per addurre fluido in pressione all'interno della relativa camera stagna 31 ed un gruppo valvolare 33 regolatore di pressione, il quale è regolabile per variare la pressione nella relativa camera stagna 31, ad esempio in funzione della geometria della lastra 2 da tagliare, del suo spessore e/o della disposizione della lastra 2 lungo la linea 11 di incisione (figura 2) così da generare direttamente sulla lastra 2 spinte variabili a seconda dell'operazione effettuata sulla lastra 2 stessa, come verrà meglio chiarito nel seguito.

Convenientemente, ciascun corpo cavo 30 è, definito da un comune tubo flessibile o cedevole avente in una condizione in deformata, ossia quando non esercita pressioni sulla lastra 2, una sezione circolare e generatrice rettilinea. Preferibilmente, il tubo presenta una sezione trasversale che è costante lungo la relativa traversa 25,26. Ciascun tubo presenta proprie estremità opposte chiuse a tenuta di fluido per delimitare la relativa camera stagna 31.

In uso, essendo le traverse 25 e 26 disposte a distanze fisse dalle relative tavole 15,16, la spinta o il forzamento della lastra 2 contro le tavole 15,16 stesse viene esercitata unicamente variando la pressione del fluido introdotto nella camere 31 e quindi la pressurizzazione di ciascuno dei corpi cavi 30.

Rispetto alle soluzioni note, quindi la macchina 1 descritta risulta essere notevolmente semplificata ed affidabile in quanto le traverse 25 e 26 sono traverse fisse rispetto alle relative tavole 15,16.

Dipendendo poi la spinta esercitata unicamente dalla pressurizzazione dei corpi cavi 30, la spinta può essere controllata e variata in maniera estremamente precisa a seconda dell'operazione effettuata sulla lastra. Sperimentalmente si è infatti potuto constatare che pressioni dell'ordine di 0,5 - 1 bar sono già sufficienti per effettuare una operazione di troncaggio, mentre la pressione deve essere elevata fino a raggiungere valori variabili tra 1 e 2 bar o superiori per effettuare una operazione di stacco, ossia di distanziamento degli spezzoni di lastra ottenuti a seguito del troncaggio delle lastre 3 di vetro e ancora uniti dallo strato intermedio 4. Minime o pressoché nulle pressurizzazioni delle camere 31 permettono, invece, di trattenere sulle tavole 15,16 spezzoni di lastra di piccole dimensioni, mentre in assenza di pressurizzazione o con camere in depressione risulta possibile realizzate barriere di protezione a bordo macchina.

In ogni caso, l'utilizzo di ponti di spinta con traverse poste a distanza fissa dalle relative tavole di appoggio e di corpi cavi cedevoli e/o pressurizzabili e, in generale, di corpi cavi a cedevolezza prefissata o controllabile, interposti tra le traverse stesse e la lastra da tagliare permettono di esercitare sulla lastra azioni omogeneamente distribuite, vale a dire invarianti da un punto all'altro della lastra stessa indipendentemente dalla geometria della lastra o dalla posizione della lastra stessa lungo la linea di incisione. Infatti, come visibile dalla figura 2, i corpi cavi 30 si deformano unicamente nell'intorno della lastra 2 e in maniera diversa a seconda della posizione della lastra 2 stessa lungo la linea di incisione caricando però sempre la lastra 2 in maniera uniforme. Per questi motivi, rispetto alle soluzioni note, la macchina 1 descritta permette, da un lato, di elevare la qualità del taglio evitando ad esempio scheggiature o rotture lungo linee diverse da quelle previste e, dall'altro, di mantenere invariata la qualità di taglio al variare delle caratteristiche geometriche o di posizionamento della lastra sulle tavole 15,16.

Da quanto precede appare evidente che modifiche e varianti possono essere apportate alla macchina 1 descritta senza per questo uscire dall'ambito protettivo definito dalla rivendicazione indipendente. In particolare, sia le traverse 25 e 26 che i corpi cavi 30 possono presentare forme, geometrie o materiali diversi da quelli indicati a titolo di esempio.

E' poi evidente che i corpi cavi possono delimitare più di una camera stagna che le stesse camere stagne possono essere alimentate con fluidi ad uguale o diversa pressione. Allo stesso modo, più corpi cavi 30 fra loro uguali o diversi possono essere disposti allineati o fra loro affiancati lungo la relativa traversa 25,26 per esercitare spinte uguali o diverse da un tratto all'altro della rispettiva traversa.

Infine è evidente che ponti di spinta o di forzamento similari o identici ai ponti 23 e 24 descritti possono essere utilizzati su macchine per il taglio di lastre di vetro monolitico, dove è prevista una sola tavola di appoggio lastra, un solo ponte di incisione ed almeno un ponte di spinta o di forzamento della lastra contro la tavola di appoggio.

Ancora, i corpi 30 potrebbero non essere collegati fluidicamente ad un impianto di alimentazione di un fluido in pressione, come descritto, ma essere portati e mantenuti ad un valore fisso di pressione assoggettando sempre lastra ad una spinta omogenea.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina da taglio per il taglio di una lastra di vetro, la macchina comprendendo almeno una tavola di appoggio della lastra a tagliare, mezzi di incisione per realizzare sulla lastra almeno una linea di incisione; ed almeno un ponte di spinta della lastra contro la tavola di appoggio; il ponte comprendendo una traversa rigida affacciata alla detta tavola di appoggio, caratterizzata dal fatto che il detto ponte comprende, inoltre, almeno un corpo cavo flessibile solidalmente collegato alla detta traversa in posizione affacciata alla detta tavola; il detto corpo cavo flessibile delimitando almeno una camera stagna pressurizzabile mediante un fluido in pressione ed estendentesi per tutta la lunghezza della detta traversa.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere un circuito di alimentazione di un fluido in pressione in detta camera stagna; il detto circuito di alimentazione comprendendo mezzi regolatori di pressione per variare la pressione del detto fluido all'interno di detta camera stagna.
3. 3. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un telaio fisso e dal fatto che la detta traversa è stabilmente collegata al detto telaio fisso ad una distanza fissa dalla detta tavola di appoggio.
4. 4 . Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto corpo tubolare è definito da un tubo chiuso alle estremità opposte e delimitante la detta camera stagna.
5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il detto tubo chiuso è disposto in battuta contro una superficie della detta traversa affacciata e parallela alla detta tavola di appoggio e costituisce un prolungamento della detta traversa verso la detta tavola di appoggio.
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che il detto tubo presenta una sezione circolare costante per tutta la lunghezza del tubo ed una generatrice rettilinea.
7. 7. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendendo una stazione fissa di incisione lastra, e due di dette tavole di appoggio lastra disposte da parti laterali opposte della stazione di incisione e, per ciascuna detta tavola di appoggio, un rispettivo ponte di spinta della lastra contro la rispettiva tavola di appoggio; ciascun detto ponte di spinta comprendendo una rispettiva traversa ed una rispettiva detta camera stagna estendentesi per tutta la lunghezza della detta traversa ed un circuito di alimentazione di un fluido in pressione nella relativa detta camera stagna.