ITTV20000093A1 - Struttura di maniglione per autoveicoli particolarmente per l'illuminazione della targa posteriore nelle automobili - Google Patents

Struttura di maniglione per autoveicoli particolarmente per l'illuminazione della targa posteriore nelle automobili Download PDF

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ITTV20000093A1
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IT2000TV000093A
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Alberto Barbisan
Andrea Collavo
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Sapa Autoplastics Spa
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    • B60QARRANGEMENT OF SIGNALLING OR LIGHTING DEVICES, THE MOUNTING OR SUPPORTING THEREOF OR CIRCUITS THEREFOR, FOR VEHICLES IN GENERAL
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    • B60Q1/26Arrangement of optical signalling or lighting devices, the mounting or supporting thereof or circuits therefor the devices being primarily intended to indicate the vehicle, or parts thereof, or to give signals, to other traffic
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Description

Brevetto per invenzione industriale
Titolo:
STRUTTURA DI MANIGLIONE PER AUTOVEICOLI, PARTICOLARMENTE PER L’ILLUMINAZIONE DELLA TARGA POSTERIORE NELLE AUTOMOBILI.
Il presente trovato ha per oggetto una struttura maniglione per autoveicoli, particolarmente per l’illuminazione della targa posteriore nelle automobili.
L'innovazione, trova particolare se pur non esclusivi applicazione nel settore dei componenti finiti per l'industria automobilistica.
PREMESSA
Sono noti gli autoveicoli, come ad esempio le automobili. Esse, prevedono per ognuna, degli elementi d’identificazione, i quali consistono nelle note targhe alfanumeriche, rispettivamente anteriore e posteriore.
Quellanteriore, come si sa, è priva d’illuminazione, mentre quella posteriore è bene illuminata, così come prescrivono le normative d’ogni Paese, al fine di consentirne agevolmente la lettura, soprattutto di notte.
Sempre con il fine di agevolarne la lettura, la targa posteriore, viene anche collocata in posti, solitamente ben visibili, di cui uno di questi e per taluni modelli d’automobile, è il portellone del bagagliaio posteriore.
Trattandosi di un portellone, incernierato alla scocca dell’autoveicolo, è altresì evidente, che detto portellone, deve anche essere aperto e sollevato in qualche modo, per accedere al vano bagagli. Di qui la necessità, per le imprese del settore, di disporre di un unico componente che assolva a più funzioni. Ciò è stato reso possibile, prevedendo un maniglione, che al tempo stesso, oltre a . consentire la presa per le dita di una mano, integri, da un lato la funzione d’apertura del bagagliaio con relativo interruttore di comando, dall’altro, la funzione di gruppo d’illuminazione della targa posteriore.
STATO DELL’ARTE
Questo maniglione, traduzione dal tedesco del termine maggiormente noto tecnicamente come -griffleist-, trova oramai, in una moltitudine di soluzioni più o meno simili, una larghissima diffusione, circostanza questa, che non ha favorito certo linnovazione, persistendo tutta una serie d’inconvenienti, oggi non più tollerabili.
Tradizionalmente, un maniglione, si compone di due parti essenziali, un primo elemento di rivestimento o supporto estetico, a sviluppo longitudinale, sagomato con un profilo esteticamente gradevole, anche noto tecnicamente come -blende-, ed un secondo elemento o supporto tecnico, che unito al primo dal lato sottostante, consente il contenimento dell'impiantistica necessaria al conseguimento, e dell’illuminazione della targa e, laddove prevista, dell'apertura del bagagliaio. Nelle soluzioni maggiormente ricorrenti, il supporto tecnico, è solitamente stampato in unico pezzo in materiale plastico, ed è provvisto di due distinti alloggiamenti, posti ai lati di una sede di presa centrale per l'impegno delle dita di una mano. Ciascuno dei detti alloggiamenti, è strutturato per allocare 3 relativo dispositivo d'illuminazione, composto da lampadina, porti lampadina, calotta e quant’altro, il tutto per essere richiuso, infine, da un vetrino di protezione che, perimetralmente, appoggia lungo; una sede, ottenuta ribassando localmente l’area in prossimità delle aperture che accedono ai detti alloggiamenti. Viceversa, il 'lato esterno del detto supporto tecnico, si configura come essenzialmente piano, il lato interno prevede una serie di setti e sedi di varia natura per il cablaggio dei dispositivi d'illuminazione, e per l'ancoraggio dello stesso al portellone dell’autovettura. In definitiva presentandosi come un corpo, che dal lato interno, non permette alle diverse parti di comunicare tra loro. Una volta unito, il supporto tecnico ai supporto estetico previo più punti di incollaggio, dalla superficie che deve essere addossata alla superficie metallica del portellone, sporgono le parti posteriori dei componenti, assemblati in precedenza al detto supporto tecnico. Queste parti, ad esempio, possono consistere nelle scatole dei dispositivi di illuminazione, mentre centralmente il dispositivo elettromeccanico di apertura del portellone, con il relativo connettore di presa, che poi si collega alla centralina.
Per fare sì che tra il maniglione ed il portellone vi sia aderenza, lungo quest’ultimo, sono ricavati per asportazione di materiale, dei fori, attraverso i quali s’inseriscono le parti sporgenti dal dorso del maniglione così assemblato. Da ultimo, con lo scopo di evitare che l'acqua filtri attraverso i punti d'unione delle dette due parti, la superficie del maniglione, interessata dal contatto con la superficie del portellone, prevede l’applicazione a tutta area di una guarnizione morbida a cellule chiuse.
Una seconda soluzione, adottata da altre case automobilistiche, intesa a risolvere alcuni degli inconvenienti che poi vedremo riferibili alla prima, prevede che al supporto estetico, siano uniti dei moduli, a guisa di scatole impegnabili al primo ad incastro A seconda del caso, questi moduli possono essere costituiti ciascuno da un dispositivo di illuminazione, o alternativamente dal dispositivo elettromeccanico di apertura. Anche in tal caso, ovviamente, dal lato di accoppiamento del maniglione alla carrozzeria del portellone è prevista una guarnizione del tipo analoga alla precedente.
Un’ennesima soluzione, infine, è stata di recente adottata da una terza casa automobilistica. Essa, consta sempre di un supporto estetico o blende, al quale è unito un inserto pseudotecnico. Caratteristica di detto inserto tecnico, è quella di prevedere, un unico supporto, il quale integri esclusivamente i due dispositivi di illuminazione laterale della targa. Detto supporto, e costituito da un unico elemento, sviluppato longitudinalmente accoppiabile al supporto estetico senza punti d incollaggio, ma con il dorso che è interessato dalla basetta longitudinale isolante di sostegno alle estremità dei porta lampade. La detta basetta è a sua volta, dal lato non interessato dal circuito stampato, rivestita con una guarnizione, in materiale non rigido, la quale, in fase di fissaggio del maniglione al portellone, si dispone a tutta superficie a contatto dello stesso. Nel detto inserto, infine, non è prevista aleuti cooperazione del dispositivo elettromeccanico di apertura del bagagliaio.
Da ultimo un breve accenno alle membrane, che sollecitate da una pressione, agiscono sull’interruttore di comando apertura del portellone del vano bagagli posteriore. Come si è osservato in precedenza, in una posizione intermedia, in altre parole tra le due luci laterali che illuminano la targa, il maniglione, solitamente, è provvisto di una sede convenientemente sagomata finalizzata a favorire l’introduzione delle dita di una mano, in modo tale da consentire, con la pressione delle estremità, lo sblocco dell’apertura e conseguentemente il sollevamento del portellone. Più in dettaglio, le dita insistono in corrispondenza di una superficie che comprende una membrana, ricavata sul fondo dell’alloggiamento centrale. Una membrana questa, che è costituita almeno da un anello perimetrale cedevole elasticamente, interessato centralmente e dal lato interno da una porzione rettilinea di materiale rigido sovrariportato. Dal lato interno, del detto supporto tecnico, la lieve deformazione della membrana, qualora sollecitata, sospinge una leva a sbalzo, che a sua volta essendo fulcrata, preme sullo switch o microinterruttore d’apertura.
INCONVENIENTI
Nelle soluzioni poc’anzi ricordate sono presenti inconvenienti comuni, ed altri meno.
Ad esempio, tutte, sono caratterizzate da una moltitudine componenti, che in quanto tali, debbono essere convenientemente 4 gestiti a magazzino. Questeccessivo concorso di componenti in un maniglione, poi, richiede un assemblaggio lungo e laborioso, che necessita di mano d’opera, ciò che in definitiva, incide in misura sostanziale sui costi di produzione, con evidenti riflessi negativi sul mercato. Per altri versi, una delle conseguenze più immediate del concorso d’innumerevoli componenti, unitamente alla mancanza di una certa standardizzazione per l’elemento di supporto finalizzato a contenere gli stessi, è il fatto di risultare poco flessibile, non molto affidabile a causa della complessità costruttiva e sostanzialmente non innovativo, tutti degli aspetti che oggi non giustificano costi di produzione elevati, mal conciliandosi con le esigenze di un'azienda dinamica.
Con particolare riferimento alla prima tipologia di maniglione sopra illustrato, uno degli inconvenienti ricorrenti è, ad esempio, dato dal fatto che la predisposizione di una pluralità d’aperture, lungo il portellone in corrispondenza della superficie d’unione del maniglione, per accogliere l'impiantistica del supporto tecnico, rende l'area particolarmente soggetta all’innesco di fenomeni ossidativi, e ciò ancorché sia presente una guarnizione, la quale per certi versi può anche favorirne l’origine e la migrazione. Un secondo e non trascurabile aspetto, riguarda il fatto che i dispositivi d’illuminazione, così come l’eventuale switch d’apertura, non sono posizionati in ambienti perfettamente isolati, stagni, sicché molto spesso sono interessati dalla formazione d’umidità, un fenomeno che può causare quantomeno l’interruzione dell’alimentazione Ancora un inconveniente è riferibile all’assemblaggio, il quale nella proposta in esame, è oltremodo lungo e laborioso, questo perché sono necessari più punti d'incollaggio, partecipano ad appesantire, con tutta evidenza, i già elevati costi di produzione. Un ulteriore aspetto negativo, infine, è riferibile al fatto che lo switch di comando apertura del portellone, è sollecitato indirettamente dalla membrana, ciò che comporta un'eccessiva complessità e sovradimensionamento del dispositivo.
Nella seconda soluzione presa in esame, alcuni problemi paiono superati, con l’adozione dei moduli, tuttavia, permane una certa complessità d’esecuzione, ed in ogni caso, risiede l’obbligo di prevedere una guarnizione, in materiale morbido, la quale per garantire un minimo d’impermeabilità all’ambiente tecnico sottostante, deve essere applicata a tutta superficie, lungo il dorso del supporto tecnico. Tutto ciò considerato, appare evidente che anche in questa soluzione, permangono gli inconvenienti relativi all'impermeabilizzazione, peraltro non del tutto garantita, mentre dai punto di vista esecutivo, persiste una certa complessità di realizzazione, richiedendo tempi e mano d’opera.
Da ultimo, anche la terza soluzione pare non risolvere adeguatamente i problemi dianzi evidenziati, peraltro, originandone degli altri. In breve, anche nella stessa si prevede, al pari delle precedenti, il concorso di una guarnizione, applicata al maniglione, tutta superficie lungo il dorso d’accoppiamento alla carrozzera. Questa caratteristica, può indubbiamente essere fonte i di malfunzionamenti, poiché se è vero che può anche ostacolare migrazione d’acqua all’interno del supporto, è anche vero che essa ricopre dei componenti che integrano corpi conduttori, nel caso di specie la basetta in sé, con la conseguenza che facilmente possono innescarsi quantomeno localmente, fenomeni ossidativi.
Per questi ed altri motivi, le imprese, particolarmente, del settore delle forniture per automobili, hanno la necessità di individuare delle proposte alternative e nello stesso tempo migliorative rispetto alle tecniche sino ad ora in essere.
BREVE DESCRIZIONE DEL TROVATO
Questo ed altri scopi sono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante una struttura di manigiione per autoveicoli, particolarmente per l’illuminazione della targa posteriore nelle automobili e per l'apertura del portellone del bagagliaio, del tipo composto da un supporto estetico, monolitico, ed un supporto tecnico introdotto all’interno del primo, il quale prevede dei dispositivi preassemblati d’illuminazione della targa con, in posizione intermedia, un eventuale dispositivo per l'apertura comandata del portellone del bagagliaio, in cui, detto supporto è costituito da un inserto tecnico integrato, essendo composto da due corpi sviluppati longitudinalmente, accoppiati perimetralmente a tenuta stagna, dei quali:
- un primo corpo, comprende un semiguscio, con l’intradoss sagomato che accoglie una basetta di supporto di almeno un dispositivo d’illuminazione, ed eventualmente, un dispositivo per l’apertura comandata del portellone; detta basetta essendo del tipo cooperante con mezzi conduttori, prevedendo, lungo un lato della stessa almeno un circuito stampato per connettere ciascuno dei detti dispositivi ai rispettivi organi esterni di controllo;
un secondo corpo, costituito da un coperchio, controsagomato, provvisto, in logica coincidenza con almeno un dispositivo d’illuminazione, di un’apertura la quale è interessata da mezzi per la protezione del dispositivo e la diffusione della luce, ed ancora in cui il detto coperchio, prevede un’eventuale membrana, cedevole a pressione insistendo in corrispondenza del dispositivo per l’apertura comandata del portellone;
ed ancora in cui, all’interno del detto inserto tecnico integrato, è ricavata una camera comune, almeno d’alloggiamento dei dispositivi d’illuminazione, detto inserto, essendo interessato da un lato, da un'unica apertura che comunica con l’esterno, attraverso la quale sono passanti i cavi di collegamento dei dispositivi ed il connettore, detta apertura, prevedendo esternamente, una guarnizione costampata, ottenuta in materiale non rigido.
VANTAGGI
In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico, sono conseguiti, diversi e ragguardevoli obiettivi.
In primo luogo, è possibile ottenere un inserto tecnico integrato, provvisto d’una notevole compattezza, sostanzialmente impermeabilizzato, all'interno del quale si riduce in maniera considerevole la possibilità che entri dell’acqua o che si formi solamente dell'umidità. Qualora ciò comunque accada, a causa di eventi del tutto eccezionali, la particolare conformazione della camera con l'interazione del camino d’evacuazione, consente, di abbattere la temperatura media presente nel sistema e l'eliminazione di tutte quelle condizioni che favoriscono la formazione di umidità. Al tempo stesso, in condizioni normali, sempre la particolare conformazione della camera con il concorso del camino di evacuazione, hanno la pregevole funzione di smaltire il calore generato dai dispositivi di illuminazione, evitando tutta una serie di complesse problematiche.
Dall’altro lato, la ragionevole semplificazione costruttiva unificando i componenti, con una contestuale riduzione degli stessi cui consegue una congrua riduzione del numero dei codici di gestione, rendono il prodotto affidabile, pressoché privo di manutenzione, particolarmente flessibile e di per ciò stesso apprezzabile e di notevole interesse, tanto per il soggetto produttore quanto per l’acquirente.
Strutturalmente, lungo il dorso di accoppiamento, maniglioneportellone, vengono eliminate quelle insidiose sporgenze e quant’altro, tranne il connettore, che obbligavano, in precedenza, costruttore dell’autoveicolo, ad eseguire una serie indiscriminata di aperture nella carrozzeria. Questa circostanza, ha riportato entro limiti accettabili, se non sostanzialmente eliminata, la possibilità di innesco, localmente, di fenomeni ossidativi. Il problema, è stato agevolmente superato grazie anche all’eliminazione per buona parte della superficie, dello strato di guarnizione morbida, che presidiava 1 maniglione originale, contribuendo con ciò nel realizzare una struttura, all'interno della quale, l'acqua, una volta entrata tra i supporto estetico e l’inserto tecnico, possa anche liberamente fuoriuscire.
In conclusione, questi vantaggi, hanno il pregio non trascurabile, di conseguire un prodotto dal costo assai più contenuto dei precedenti, senza per ciò stesso interferire qualitativamente, ovvero per taluni versi migliorandone gli aspetti, con un elevato contenuto tecnologico.
Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di una soluzione preferenziale di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo ed esclusivamente esemplificativi.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Figura 1., rappresenta una vista d’assieme e dal lato inferiore di un maniglione per automobile, provvisto di dispositivi di illuminazione della targa posteriore, e in una posizione intermedia, di un per l’apertura comandata del portellone del vano
La Figura 2., è un vista in esploso del maniglione per abile di cui in Figura precedente.
La Figura 3., rappresenta una parziale vista in sezione longitudinale, presa lungo l’asse A-A, del maniglione di cui in Figura 1.
La Figura 4., è una vista in sezione trasversale, del dispositivo di cui in Figura 1., presa lungo l'asse B-B.
Infine la Figura 5., è una vista in sezione su piano trasversale C-C del maniglione di cui in Figura 1.
DESCRIZIONE D’UNA POSSIBILE ESECUZIONE DEL TROVATO
La presente soluzione, si riferisce ad una struttura di maniglione (A) per autoveicoli, particolarmente per l’illuminazione della targa posteriore nelle automobili e per l'apertura comandata del portellone (B) di accesso al vano bagagli.
Più in particolare, il maniglione (A), si compone in primo luogo di un supporto estetico (1), del tipo ottenuto in materiale plastico, dato da un corpo monolitico, sviluppato longitudinalmente, sostanzialmente aperto da un lato, essendo che il lato superiore (11 ), arrotondato ed a vista, ed il lato inferiore (12) sono uniti longitudinalmente, lungo una estremità comune. Lungo il bordo (111) del lato superiore, si rilevano delle linguette, (112) protese verso il basso, provviste di aperture (113), sostanzialmente rettangolari, e finalizzate ad impegnare l’inserto tecnico integrato (2), introducibile all'interno del detto supporto estetico (1). Il lato inferiore (12), raccordato al lato (11), interessa esclusivamente due estremità opposte e simmetriche del maniglione (A), rilevando nella parte centrale e per un certo tratto, l’assenza dello stesso, in modo, tale da realizzare un alloggiamento (c), finalizzato ad accogliere il detto supporto tecnico integrato (2). In questo modo, le estremità del maniglione (A), presentano una conformazione essenzialmente rastremata, e parzialmente chiusa a guisa di semiguscio. Lungo il residuo lato inferiore (12), che interessa ciascuna delle estremità del supporto estetico, sono emergenti delle sedi (121 ) che consentono l’ancoraggio, d’estremità, dell’assieme maniglione (A) al portellone dell’automobile (B). Sono altresì presenti una costina di rinforzo (122), per ciascuna estremità, che irrigidisce localmente le due superfici (11, 12), nonché una spondina (123) che definisce verso l'interno, l’interruzione della porzione di lato (12).
Al supporto estetico (1), nel relativo alloggiamento (c) cosi definito, è unibile un supporto tecnico, costituito da un. inserto tecnico del tipo integrato (2). Questo, si compone essenzialmente di due parti, (21) e (22), delle quali, la prima (21), è un semiguscio richiudibile, permanentemente, da un coperchio (22) e saldato perimetralmente lungo i punti di contatto. Nel semiguscio (21) sono così introducibili preventivamente, dei dispositivi d’illuminazione (5), rispettivamente due, nonché dei mezzi per la connessione di questi ad organi esterni di controllo. Eventualmente, può concorrere con i detti dispositivi di illuminazione (5), un dispositivo d’apertura (6) del portellone (B), consistendo in almeno un microinterruttore, collocato tra i primi. Relativamente al semiguscio (21), si osserva che esso dato da un corpo monolitico, a sviluppo longitudinale essenzialmente con una sezione trapezoidale, sagomato in modo tale da prevedere almeno un lato (211) che, essendo piano, in fase di associazione, viene addossato alla corrispondente superficie interna e piana del lato (11), del supporto estetico (1).
Nel semiguscio (21), lungo la superficie interna del lato (211 ), è introdotto ed ivi ritenuto mediante incastro, un supporto isolante (3) a guisa di basetta, il quale superiormente, ancora, alle estremità, dei porta lampade (4). L’alimentazione di questi (4), per assicurare l’accensione delle rispettive lampadine (5), è assicurata da un circuito, stampato lungo la basetta (3) dal lato inferiore (31 ), opposto a quello superiore di ancoraggio dei detti porta lampade (4).
Un’ulteriore e possibile funzione della basetta (3), è anche quella di supportare in posizione intermedia e dal medesimo lato d’ancoraggio dei porta lampade (4), una coppia di microinterruttori, (6) per ['apertura del portellone (B). Questi microinterruttori, (6), sono anch’essi connessi ad un relativo circuito, stampato lungo la basetta (3) dal lato inferiore (31 ), di modo tale da non residuare all’interno del semiguscio (21 ), cavi volanti ancorché reggettati. In questo modo, i soli cavi (7) all'interno di una comune guaina (8), che collegano i rispettivi circuiti, vengono ad essere raccolti e collegati in un’unica posizione, sul lato inferiore della basetta (3), per poi infine, essere connessi dall’altro lato ad un comune connettore (9). Per portare all'esterno dell’inserto tecnico integrato (2), i cavi (7) con il connettore (9), si è previsto sul fondo del semiguscio (21 ), la realizzazione di una.-generosa imboccatura (212). Ancora più particolare, dal lato esterno, in corrispondenza di detta imboccatura (212), è sovrastampata una guarnizione di materiale termoplastico (213), la quale si protrae verso l’esterno a guisa di bocchetta tubolare. Così una funzione di detta imboccatura (212) con relativa bocchetta (213), è anche quella di favorire la ventilazione all’interno dell’inserto tecnico integrato (2), da un lato, agevolando lo smaltimento del calore generato nella camera comune che contiene i dispositivi (5, 6), dall’altro evitando la formazione d’umidità.
In un caso, per ulteriormente agevolare tale circolazione d’aria, il camino (212, 213) può anche essere ricavato con un setto divisorio longitudinale, il quale sostanzialmente, divide ed agevola i due sensi di circolazione, rispettivamente d’ingresso ed uscita del flusso d’aria.
In una seconda e possibile realizzazione del camino (212, 213), si prevede che lo stesso possa fruire di due canali tubolari, anche con sezioni di diverso diametro, per la circolazione dell’aria, di cui un primo esterno, coassialmente al quale è passante l’assieme cavi (7), guaina (8), connettore (9), ed un secondo interno al detto al primo, il quale si protrae, all’interno della detta camera comune. Alternativamente, come ad esempio in una soluzione che comprende canali concentrici, la posizione deN’assieme cavi (7), guaina connettore (9), risulta sostanzialmente invertita, questi ultimi essendo passanti attraverso il canale centrale.
. Una terza ed ultima previsione di camino (212, 213), consiste nel configurare l’elemento tubolare, come una struttura essenzialmente a gomito, anche con sezioni di diverso diametro. Nel caso di specie, si prevede un tratto essenzialmente perpendicolare rispetto alla camera, al quale segue un breve tratto ortogonale, seguito da un secondo tratto ancora perpendicolare. Lungo un lato del detto tratto ortogonale, in coincidenza con la base della seconda porzione perpendicolare, viene previsto un foro. In questo modo viene ad essere originato un effetto Venturi, il quale ha i pregio di favorire la circolazione del’aria.
Infine, un coperchio (22), controsagomato, è unito al semiguscio (21 ) e saldato perimetralmente ad esso. Nel caso di specie, detto coperchio (22) comprende alle estremità delle aperture (222), interessate perimetralmente da una guarnizione (223), al fine di consentire l’accoppiamento a tenuta di un vetrino trasparente (10). Sempre il coperchio (22), in corrispondenza dell’area logicamente coincidente con i sottostanti mlcrointerruttori (6), contenuti nel semiguscio (21), prevede una superficie (225) cedevole, finalizzata ad essere premuta in modo tale da sollecitare uniformemente entrambi i detti microinterruttori (6). Ancora più in particolare, la detta superficie (225) comprende una piccola porzione di materiale plastico rigido (224) che si estende da un lato all’altro dell’area, sopra la quale in logica coincidenza, è sovra stampato uno strato di materiale morbido (225). Quest’ultimo, grazie al tratto d’interruzione perimetrale che interessa la porzione di materiale plastico rigido (224), per merito delle sue proprietà elastiche, funge da membrana, conferendo il necessario ritorno per conseguire il rilascio dei microinterruttori (6).
Una volta assemblato, l’inserto tecnico integrato (2), lo stesso può essere impegnato al supporto estetico (1 ) . L’operazione, veramente semplice, è conseguita mediante incastro a scatto. Per fare ciò, è previsto lungo il lato esterno del semiguscio (21), un dente longitudinale sporgente (214) il quale s’insinua in una corrispondente sede (114) ricavata lungo il lato inferiore, verso l’interno, del supporto estetico (1). Il bloccaggio definitivo, è ottenuto dall’altro lato, mediante dei denti emergenti (215), cedevoli elasticamente, i quali coincidono esattamente con la posizione delle linguette (112) previste lungo il supporto estetico (1).

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1 Struttura di maniglione per autoveicoli, caratterizzata dal fatto di comprendere un inserto tecnico integrato (2), composto da corpi (21 , 22), sviluppati longitudinalmente, uniti saldamente lungo il perimetro per ottenere una camera impermeabilizzata d’alloggiamento di almeno un dispositivo d’illuminazione (5), dei quali: • un primo corpo (21), comprende un semiguscio, con l’intradosso sagomato che accoglie almeno un dispositivo, d’illuminazione (5), connesso mediante mezzi conduttori (31 , 7, 9) ad organi di controllo esterni; • almeno un secondo corpo, costituito da un coperchio (22), controsagomato, provvisto, in logica coincidenza con almeno un dispositivo d’illuminazione (5), di un’apertura (222) la quale è interessata da mezzi (223, 10) per la protezione del dispositivo e.la diffusione della luce; ed ancora in cui, la camera così ricavata all’interno dell’inserto tecnico integrato (2), prevede un'unica imboccatura (212, 213) che comunica con l’esterno, attraverso la quale sono passanti i cavi di collegamento (7) ed il connettore (9), detta imboccatura (212), prevedendo esternamente, una guarnizione (213).
  2. 2 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo la rivendicazione 1., caratterizzata dal fatto che l'inserto tecnico integrato (2), dal lato d’unione al portellone (B), prevede esternamente una guarnizione costampata (213), ricavata in corrispondenza di detta imboccatura (212), la quale è sviluppata a guisa di bocchetta tubolare. Struttura di maniglione per automobili, composto da un supporto estetico, monolitico (1), ed un supporto tecnico introdotto all’interno del primo (1), il quale prevede dei dispositivi preassemblati di illuminazione della targa (5) con, in posizione intermedia, un dispositivo (6) per l’apertura comandata del portellone (B) del bagagliaio, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, detto supporto è costituito da un inserto tecnico integrato (2), essendo composto da due corpi (21 , 22) sviluppati longitudinalmente, accoppiati perimetralmente a tenuta stagna, dei quali: un primo corpo, comprende un semiguscio (21), con l’intradosso sagomato che accoglie una basetta (3) di supporto di dispositivi d’illuminazione (5), ed un dispositivo (6) per l'apertura comandata del portellone (B); un secondo corpo, costituito da un coperchio (22)j controsagomato, unito in maniera permanente al semiguscio (21) provvisto, in logica coincidenza con ciascun dispositivo d’illuminazione (5), di un'apertura (222) la quale è interessata da mezzi per la protezione del dispositivo e la diffusione della luce (223, 10), detto coperchio (22), prevedendo altresì una membrana (224, 225), cedevole a pressione insistendo in corrispondenza del dispositivo (6) per l’apertura comandata del portellone (B); ed ancora in cui, all’interno del detto inserto tecnico integrato (2), è ricavata una camera comune, d’alloggiamento dei dispositivi di illuminazione (5) e del dispositivo (6) per l’apertura comandata del portellone (B), detto inserto (2), essendo interessato da un lato, da un'unica apertura (212) che comunica con l’esterno, attraverso la quale sono passanti i cavi (7) di collegamento dei dispositivi (5, 6) ed il connettore (9), detta apertura (212), prevedendo esternamente, una guarnizione (213) costampata, ottenuta in materiale non rigido. 4 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che prevede un supporto estetico (1), del tipo ottenuto in materiale plastico, dato da un corpo monolitico, sviluppato longitudinalmente, aperto da lato, e prevedendo, nella parte centrale, un alloggiamento (C) finalizzato ad accogliere il detto supporto tecnico integrato (2) 5 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il supporto estetico (1) prevede mezzi di ritenuta dell’inserto tecnico integrato (2), consistendo in: - lungo il bordo (111) del lato superiore, delle linguette, (1 12) protese verso il basso, provviste d’aperture (113); - una corrispondente sede (114) ricavata lungo il lato inferiore, verso l’interno, del supporto estetico (1). 6 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l’inserto tecnico integrato (2), è ottenuto, saldando perimetralmente 9 semiguscio (21) al coperchio (22), lungo i punti di contatto, per contenere dei dispositivi d’illuminazione (5), rispettivamente due, nonché dei mezzi (7, 9) per la connessione di questi ad organi esterni di controllo, nonché un dispositivo d’apertura (6) del portellone (B), quest’ultimo consistendo in due microinterruttori (6), collocati tra i due dispositivi d’illuminazione (5). 7 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il supporto tecnico integrato (2), prevede internamente, lungo il lato (211), ritenuto mediante Incastro, un supporto isolante (3) a guisa di basetta, 9 quale superiormente, ancora, alle estremità, dei porta lampade (4). 8 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazoni precedenti, caratterizzata dal fatto che l’alimentazione delle lampadine (5) mediante i porta lampade (4), è assicurata da un circuito, stampato lungo la basetta (3) dal lato inferiore (31 ), opposto a quello superiore d’ancoraggio dei detti porta lampade (4). 9 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la basetta (3) supporta in posizione intermedia e dal medesimo lato d’ancoraggio dei porta lampade (4), una coppia di microinterruttori, (6) per l’apertura del portellone (B) connessi ad un relativo circuito, stampato lungo la basetta (3) dal lato inferiore (31). 10 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i soli cavi (7) all’interno di una comune guaina (8), che collegano i rispettivi circuiti, sono raccolti e collegati in un'unica posizione, sulla basetta (3), per poi essere connessi dall'altro lato ad un comune connettore (9), essendo passanti attraverso l’imboccatura (212, 213). 1 1 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il coperchio (22), in corrispondenza dell’area logicamente coincidente con i microinterruttori (6), contenuti nel semiguscio (21), prevede una superficie (225) cedevole, data da una piccola porzione di materiale plastico rigido (224) che si estende da un lato all'altro dell’area, sopra la quale in logica coincidenza, è sovra stampat uno strato di materiale morbido (225), quest'ultimo, elastico, quale membrana. 12 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il semiguscio (21), è dato da un corpo monolitico, a sviluppo longitudinale, essenzialmente con una sezione trapezoidale, sagomato in modo tale da prevedere almeno un lato (211) che, in fase d’associazione, è addossato alla corrispondente superficie interna del lato (11), del supporto estetico (1). 13 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il coperchio (22), controsagomato, comprende alle estremità, delle aperture (222), interessate perimetralmente da una guarnizione (223), accoppiando a tenuta una lastra trasparente (10). 14 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni 1., e 2., caratterizzata dal fatto che il camino (212, 213) è ricavato con un setto divisorio longitudinale. 15 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni 1., e 2., caratterizzata dal fatto che il camino (212, 213) comprende almeno due canali tubolari, anche con sezioni di diverso diametro, per la circolazione deH’aria, di cui un primo esterno, coassialmente al quale è passante l’assieme cavi (7), guaina (8), connettore (9), ed un secondo interno al detto al primo, il quale si protrae, all’interno della detta camera comun 16 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni 1., e 2., caratterizzata dai fatto che il camino (212, 213) comprende almeno due canali concentrici, anche con sezioni di diverso diametro, in cui l’assieme cavi (7), guaina (8), connettore (9), è passante attraverso il canale centrale. 17 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni 1., e 2., caratterizzata dal fatto che il camino (212, 213), è configurato come una struttura a gomito, anche con sezioni di diverso diametro, essendo previsto, un tratto essenzialmente perpendicolare rispetto alla camera, al quale segue un breve un tratto ortogonale, seguito da un secondo tratto ancora perpendicolare; ed ancora in cui lungo un iato del detto tratto ortogonale, in coincidenza con l’origine della seconda porzione perpendicolare, viene previsto un foro. 18 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'inserto tecnico integrato (2) è unibile al supporto estetico (1), prevedendo • lungo il lato esterno del semiguscio (21): - un dente longitudinale sporgente (214) che si insinua nella corrispondente sede (114) ricavata lungo il lato inferiore, verso l'interno, del supporto estetico (1) - dei denti emergenti (215), cedevoli elasticamente, i quali coincidono esattamente con la posizione delle linguette (11 previste lungo il supporto estetico (1). 19 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicaiitìpii; precedenti, caratterizzata dal fatto che la parte dell’inserto tecnico integrato (2), dal lato di unione al portellone (B), che sporge rispetto al supporto estetico (1), è data dalla guarnizione (213). 20 Struttura di maniglione per autoveicoli, secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la guarnizione (213) a guisa di bocchetta tubolare, riveste localmente l’area circostante più prossima all’imboccatura (212), realizzando perimetralmente dei labbri di tenuta.
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