ITTO940154A1 - Apparecchio alimentatore di trama con separtore di spire, per telai ad aria ad alta velocita' di inserzione. - Google Patents

Apparecchio alimentatore di trama con separtore di spire, per telai ad aria ad alta velocita' di inserzione. Download PDF

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ITTO940154A1
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gears
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Pietro Zenoni
Giovanni Pedrini
Rosario Castelli
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Lgl Electronics Spa
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Abstract

E' descritto un apparecchio alimentatore di trama in cui un tamburo (11), a diametro variabile, riceve da un braccio a mulinello (12) una pluralità di spire di filato costituenti una riserva di trama (RT) ed un aspo (14) a diametro variabile è associato a detto tamburo per trasportare le spire dalla base alla testa del tamburo stesso ed è formato da una pluralità di aste (140) ciclicamente emergenti da corrispondenti feritoie (110) del tamburo; il grado di emergenza delle aste (140) delle feritoie (110) determinando la distanza reciproca fra le spire della riserva di filato. L'aspo (14) ed il tamburo (11) sono formati da corrispondenti settori (142-112) mobili radialmente, soggetti a rispettivi meccanismi di spostamento radiale comprendenti ciascuno almeno un ingranaggio di comando (20-34) in presa con singoli ingranaggi di movimentazione (18-32) dei rispettivi settori di tamburo e di aspo. La coppia degli ingranaggi di comando (20-34) è mossa in rotazione da un unico organo di trascinamento (39), soggetto ad una manopola di comando (43), la quale è anche utilizzata per la variazione del grado di emergenza delle aste (140).(fig. 1).

Description

Descrizione dell’Invenzione Industriale dal titolo:
"Apparecchio alimentatore di trama con separatore di spire, per telai ad aria ad alta velocità di inserzione"
La presente invenzione concerne un apparecchio alimentatore di trama con separatore di spire, per telai ad aria ad alta velocità di inserzione.
Come è noto gli alimentatori di trama sono apparecchi atti ad accumulare una riserva di filato di trama sottoforma di spire avvolte su un tamburo fisso e ad alimentare il telaio per svolgimento delle spire accumulate in quantità pari alla lunghezza L di filato richiesta dal telaio stesso ad ogni battuta; essendo tale lunghezza pari alla dimensione trasversale, o altezza H, del tessuto in formazione.
Nel caso specifico dei telai ad aria, all’alimentatore è anche assegnata la funzione di premisuratore della lungehzza L di filato e tale funzione viene svolta, in modo noto, sia mediante il conteggio, attuato da un sensore ottico, del numero "n" delle spire di filato svolte, sia variando il diametro D del tamburo di avvolgimento; essendo
Lo svolgimento del filato viene controllato da un arresto elettromagnetico il quale, mediante un dito mobile, blocca lo scorrimento del filato al raggiungimento dell'ennesima spira ed il diametro D del tamburo dell'alimentatore viene regolato in modo da risultare sempre un sottomultiplo dell'altezza H del tessuto in lavorazione .
In modo per sè noto, la riserva di trama viene avvolta sul tamburo dell'alimentatore da un braccio a mulinello ed un sistema di trasporto, tipicamente formato da un aspo di aste, dotate di moto ondulatorio impresso loro da una boccola sghemba ed emergenti ciclicamente da corrispondenti feritoie del tamburo, sposta via via le spire dalla base alla testa del tamburo mantenendole separate le une dalle altre. La distanza tra le spire, che viene scelta in relazione al tipo di filato in lavorazione al fine di evitare grovigli o accavallamenti di spire, dipende dal grado di emergenza delle aste in rapporto alle feritoie del tamburo e può essere variato significativamente, per esempio di oltre un millimetro variando di poco, per esempio 2-3 decimi di millimetro , il detto grado di emergenza.
Si comprende facilmente che alla variazione del diametro D. del tamburo deve prodursi una corrispondente variazione del diametro dell'aspo di aste di trasporto in modo che le stesse possano continuare ad emergere in prefissata misura dalle feritoie del tamburo di diametro variato.
A questo scopo sono già state realizzate diverse soluzioni basate sul concetto di dividere in settori - tipicamente quattro settori tra loro a 90° - detti tamburo ed aspo di aste e di assoggettare i settori ad un organo che permette di variarne la posizione in senso radiale in particolare di espanderli da una posizione di minimo diametro ad una di massimo diametro e viceversa .
Secondo alcune soluzioni note il diametro dell'aspo di aste e del tamburo vengono variati singolarmente a mezzo di corrispondenti organi di spostamento dei rispettivi settori. I sistemi di regolazione di questo tipo presentano però molteplici inconvenienti e principalmente una notevole complessità strutturale degli organi di spostamento ed una notevole laboriosità delle operazioni di regolazione le quali richiedono lunghi tempi di esecuzione e l'intervento di operatori specializzati. Inoltre detti sistemi non si prestano all'automazione per mezzo di attuatoli asserviti ad unità di controllo.
Secondo altre soluzioni note il diametro dell'aspo di aste di trasporto e del tamburo vengono variati simultaneamente per mezzo di un unico organo che agisce sui settori dell'uno e dell'altro per espanderli e contrarli in uguale misura.
I sistemi noti di questo tipo, sebbene più vantaggiosi dei precedenti, hanno il grave inconveniente di non consentire la regolazione del grado di emergenza delle aste dell’aspo dalle feritoie del tamburo e perciò di non consentire la variazione della distanza di separazione delle spire dalla riserva di trama con conseguente difficoltà di adattare l'alimentatore ai diversi tipi dì filato in lavorazione; la variazione della distanza tra le spire essendo ottenibile solo con la sostituzione della boccola sghemba che imprime il moto ondulatorio all'aspo di aste di trasporto.
La presente invenzione è essenzialmente diretta ad ovviare a questi e ad altri inconvenienti degli alimentatori per telai ad aria di tipo noto e, nell'ambito di questa finalità generale, ha i seguenti importanti scopi particolari:
- realizzare un alimentatore per telai ad aria con un meccanismo permettente la variazione del diametro del tamburo di avvolgimento delle spire e dell’aspo delle aste di trasporto ed al medesimo tempo permettente la variazione del grado di emergenza delle aste dalle rispettive feritoie del tamburo a scopo di variazione della distanza di separazione delle spire,
- realizzare un alimentatore con un meccansimo di variazione dei diametri del tamburo e dell'aspo delle aste di trasporto e di variazione del grado di emergenza delle aste, atto a consentire regolazioni molto fini del detto grado di emergenza, di funzionamento affidabile, facilmente manovrabile ed assoggettabile ad attuatori di automazione energizzati da un controllore di processo.
In particolare, secondo una variante dell'invenzione, il suddetto meccanismo è realizzato in modo da consentire un’apprezzabile variazione di almeno una dimensione trasversale del tamburo durante il funzionamento dell'alimentatore in modo da rettificare, su comando del detto controllore di processo, il diametro del tamburo in relazione all'aumento della tensione del filato generantesi al diminuire del diametro della rocca di alimentazione .
Altre finalità dell'invenzione sono quelle di realizzare un alimentatore con un meccanismo di variazione per gli scopi di cui sopra, di ingombro estremamente limitato, in particolare tale da non richiedere variazioni significative delle dimensioni assiali e radiali dell'alimentatore e da non richiedere modificazione alcuna del percorso del filato, sia all'ingresso che all'uscita dell’alimentatore .
Secondo l'invenzione si conseguono i suddetti ed altri importanti scopi realizzando un apparecchio alimentatore di trama per telai ad aria, con separatore di spire, avente le caratteristiche di cui alle rivendicazioni che seguono.
Sostanzialmente l'invenzione si basa sul concetto di assoggettare i singoli settori dell'aspo delle aste di trasporto delle spire e del tamburo di avvolgimento delle spire a rispettivi meccanismi di spostamento radiale ciascuno comprendente almeno un ingranaggio di comando montato girevole coassiale all'albero motore dell'apparecchio ed ingranante, per mezzo di una dentatura frontale, con singoli ingranaggi di movimentazione dei rispettivi settori di tamburo e di aspo. I due ingranaggi di comando, detti rispettivamente primo e secondo ingranaggio, sono entrambi trascinati in rotazione da un unico organo di trascinamento, soggetto ad un mezzo di comando, il quale si accoppia torsionalmente in successione con l'uno e con l'altro ingranaggio di comando dopo rispettivi spostamenti angolari, denominati spostamenti a vuoto, di ampiezza differenziata.
La differenza angolare tra i detti spostamenti a vuoto dell'organo di trascinamento è utilizzata per la regolazione del grado di emergenza delle aste di trasporto delle spire. Tipicamente, secondo una forma di attuazione dell'invenzione, l’organo di trascinamento è costituito da un cilindretto liberamente girevole dotato su una faccia e sull'altra di rispettivi nasetti assiali parallelepipedi atti ad impegnare corrispondenti finestre del primo e rispettivamente del secondo ingranaggio.
Le finestre dei due ingranaggi hanno ampiezze, in particolare dimensioni trasversali, maggiori di quelle dei nasetti e tra loro differenziate essendo, tipicamente, maggiore l'ampiezza della finestra del secondo ingranaggio rispetto a quella del primo. Conseguentemente l'organo di trascinamento, dopo una corsa angolare a vuoto di ampiezza a prefissata, impegna e trascina in rotazione il primo ingranaggio producendo lo spostamento radiale dei settori dell'aspo di aste di trasporto e, successivamente, dopo una corsa a vuoto di ampiezza angolare complessiva β, impegna e trascina in rotazione il secondo ingranaggio producendo lo spostamento radiale dei settori di tamburo.
La differenza angolare è utilizzata per variare il grado di emergenza delle aste di trasporto, come meglio risulterà nel seguito .
A questo scopo, dopo aver regolato l’ampiezza di entrambi i diametri del tamburo e dell’aspo delle aste di trasporto, per esempio ruotando in senso orario il mezzo di comando, il medesimo mezzo di comando può essere ruotato in senso antiorario per una ampiezza angolare utile massima pari a ottenendo corrispondenti riduzioni di diametro del solo aspo delle aste di trasporto e conseguentemente corrispondenti variazioni del grado di emergenza delle aste stesse dalle feritoie del tamburo.
Secondo una variante dell'invenzione, coppie contrapposte di settori dell'aspo e del cilindro vengono mosse da rispettivi meccanismi indipendenti essendo provviste corrispondenti coppie di primi e secondi ingranaggi di comando associati alle corrispondenti coppie di settori dell'aspo e del tamburo. Ogni ingranaggio di ciascuna coppia ingrana con gli ingranaggi di movimentazione di una coppia di settori contrapposti dell'aspo e rispettivamente del tamburo ed in tal modo coppie contrapposte di settori possono essere mosse in modo indipendente ciò che, come risulterà meglio dal seguito, consente la rettifica del diametro del tamburo durante il funzionamento dell’alimentatore.
Le caratteristiche, le finalità ed i vantaggi dell'apparecchio alimentatore secondo la presente invenzione risulteranno chiaramente dagli annessi disegni, fomiti a titolo di esempio non limitativo, nei quali:
- la fig. 1 è una sezione assiale e parziale dell'apparecchio alimentatore per telai ad aria con separatore di spire secondo una forma di attuazione dell'invenzione,
- le figg. 2 e 3 sono viste frontali schematiche dei meccanismi di spostamento radiale dei settori dell'aspo e rispettivamente di quelli del tamburo.
- la fig. 4 è una vista prospettica, parziale ed esplosa del meccanismo di variazione dei diametri e del grado di emergenza delle aste associato all'apparecchio di fig. 1,
- la fig. 5 è un diagramma degli spostamenti angolari di regolazione relativi al meccanismo di fig. 4,
- la fig. 6 è una sezione assiale simile a fig. 1 mostrante una variante dell'invenzione,
- la fig. 7 è un particolare in maggior scala di fig. 6,
- le figg. 8 e 9 sono viste frontali schematiche dei meccanismi di spostamento indipendente delle coppie di settori contrapposti dell’aspo e del tamburo secondo la variante della fig. 6.
Riferendosi inizialmente alle figure 1 a 5, con 10 è genericamente indicata la parte frontale di un apparecchio alimentatore di trama per telai ad aria, comprendente un tamburo 11 fisso alla rotazione sul quale un braccio cavo a mulinello 12, azionato da un albero motore 13, alimenta una pluralità di spire di filato costituenti una riserva di trama RT. Su richiesta del telaio (non disegnato) le spire si svolgono dal tamburo 11 ed un dito di arresto 9, azionato da un attuatore elettromagnetico 8, arresta lo svolgimento del filato al raggiungimento della lunghezza L sopra specificata; Γ attuatore 8 essendo sostenuto con possibilità di regolazione in senso radiale, da un supporto 7 per mezzo di bulloni 6. In modo per sè noto il tamburo 11 è dotato di una pluralità di feritoie assiali 110 (fig.4) dalle quali emergono ciclicamente corrispondenti aste di trasporto 140 atte a produrre l’avanzamento delle spire dalla base alla testa del tamburo 11 per ripristinare la riserva RT.
Le aste 140 portate da un rispettivo primo supporto discoidale 15 in combinazione con il quale formano sostanzialmente un aspo 14, a diametro variabile, sono dotate di moto ondulatorio composito impresso in modo per sè noto al supporto discoidale 15, da una boccola inclinata 16, montata su una porzione eccentrica 130 dell'albero motore 13 e sopportante Uberamente girevole, con l’interposizione di cuscinetti 160, il supporto discoidale 15. Quest’ultimo è dotato di scanalature radiali 150 in ciascuna delle quali si impegna a scorrimento la corrispondente razza 141 di sostegno di un gruppo di aste di trasporto 140, per esempio un gruppo comprendente quattro aste, formanti un settore 142 di aste, spostabile radialmente in rapporto al supporto 15. Quattro settori come 142 sono disposti reciprocamente a 90° per formare l'aspo 14 di aste di trasporto a diametro variabile ed un meccanismo è provvisto per espandere o contrarre i settori 142 (fig.2) .
A questo scopo le razze 141 di sostegno dei settori 142 sono provviste ciascuna di un foro assiale filettato nel quale si impegna un corrispondente perno radiale filettato 17 dotato di un rispettivo ingranaggio 18 di movimentazione del settore. Cavità di accoglimento 151 sono provviste alla base di ogni scanalatura 150 per accogliere parzialmente i rispettivi ingranaggi di movimentazione 18.
Come chiaramente mostrato nelle figure, gli ingranaggi di movimentazione 18 sono in presa con la dentatura frontale 19 di un primo ingranaggio di comando 20 disposto coassiale all'albero motore 13 ed alloggiato, liberamente girevole, nella sede a campana 21 di una flangia discoidale 22 giustapposta al supporto discoidale 15 e rigidamente vincolata ad esso mediante bulloni 23.
Il primo ingranaggio di comando 20 è provvisto di una finestra centrale rettangolare 200 di prefissata ampiezza caratterizzata da un lato minore "d" e da un lato maggiore "D" (fig.5) . Nel supporto discoidale 15 e nella flangia discoidale 22 sono formati quattro fori passanti 24 disposti reciprocamente a 90° . I fori 24 sono attraversati da corrispondenti colonnine assiali 25 avvitate ad un supporto fisso 26 dell'alimentatore 10 al quale è vincolato il tamburo 11; il supporto 26 essendo reso solidale alla base fissa B dell'alimentatore in modo per sè noto per mezzo di coppie 27 di magneti permanenti contrapposti.
Sulle colonnine 25 sono calzate, in corrispondenza della zona di attraversamento dei fori 24, rispettive boccole elastomere 28 permettenti il movimento ondulatorio del supporto discoidale 15, della flangia discoidale 22 ad esso solidale e dell'ingranaggio di comando 20. Alle estremità libere delle colonnine 25 è rigidamente vincolato, mediante bulloni 29, un secondo supporto discoidale fisso 30 che è disposto coassiale all'albero motore 13. Anche il supporto discoidale 30 è dotato di rispettive scanalature radiali 300 nelle quali sono alloggiate, liberamente scorrevoli, rispettive razze di supporto 111 di corrispondenti settori 112 del tamburo fisso 11; essendo provvisti quattro settori come 110, disposti reciprocamente a 90° , per formare il tamburo 11 a diametro variabile ed un meccanismo per espandere o contrarre i settori 110 (fig.3) .
A questo scopo, in modo del tutto analogo a quanto in precedenza descritto, le razze 111 sono dotate di rispettivi fori filettati con i quali cooperano corrispondenti perni radiali filettati 31 provvisti all’ estremità di ingranaggi 32 di movimentazione dei rispettivi settori 112. Gli ingranaggi 32 sono in presa con la dentatura frontale 33 di un secondo ingranaggio di comando 34, dotato di una finestra centrale rettangolare 340 caratterizzata da un lato minore "k" e da un lato maggiore "H" (fig.5) . L'ingranaggio 34 è contenuto liberamente girevole nella sede assiale cilindrica 35 di una flangia 36 vincolata, mediante bulloni 37, al supporto discoidale fisso 30. Nella parte centrale del supporto fisso 30 è formata una sede cilindrica 38 che accoglie, liberamente girevole, un unico organo di trascinamento per detti primo e secondo ingranaggi di comando 20-34. L'organo di trascinamento suddetto è costituito da un cilindretto 39 dotato, sulle facce opposte, dì rispettivi nasetti parallelepipedi assialmente salienti 40-41, estendentisi lungo un medesimo diametro del cilindretto 39 ed atti ad impegnare le corrispondenti finestre 200-340 del primo e rispettivamente del secondo ingranaggio di comando. Il nasetto 41 attraversa la finestra 340 dell'ingranaggio 34 per collegarsi, per mezzo di viti 42, ad una manopola di comando 43 disposta frontalmente e centralmente al tamburo 11. Tra il nasetto 41 e la finestra 340 del secondo ingranaggio è interposta una molla 44 a cardioide la quale, come chiaramente mostrato nel dettaglio di fig. 3, ha il compito di mantenere elasticamente centrati i nasetti 40 e 41 rispetto alle finestre 200-340.
I due nasetti 40-41 hanno la medesima sezione rettangolare e tale sezione è sensibilmente minore della luce di entrambe le finestre 200 e 340 del primo e rispettivamente del secondo ingranaggio di comando. A loro volta le finestre 200 e 340 hanno dimensioni differenziate essendo la dimensione "d" della finestra 200 inferiore alla corrispondente dimensione "k" della finestra 340, tipicamente d = 0,6 - 0,7 k, ed essendo la dimensione "D" della finestra 200 maggiore o uguale alla dimensione "H" della finestra 340, tipicamente H=0,8-1.D, al fine di consentire il movimento ondulatorio dell'ingranaggio 20 solidalmente al supporto 15 senza interferenza con il nasetto 40 (fig. 5) .
Con tale disposizione la manopola 43 deve compiere uno spostamento, definito spostamento a vuoto, di ampiezza angolare a prefissata prima che il nasetto 40 impegni la superficie laterale della finestra 200 ed inizi il trascinamento dell'ingranaggio di comando 20 ed un secondo spostamento, anch’esso definito a vuoto, di ampiezza angolare β prima che il nasetto 41 impegni la superficie laterale della finestra 340 ed inizi il trascinamento dell'ingranaggio di comando 34. Essendo al raggiungimento dello spostamento angolare β della manopola 43, il nasetto 40 avrà già prodotto uno spostamento angolare dell'ingranaggio 20 utile agli effetti dell’espansione radiale dei settori 142 delle aste di trasporto.
Il conseguente incremento 0 del diametro dell'aspo 14 di aste di trasporto in rapporto al diametro del tamburo 11, ancora invariato, corrisponde il massimo grado di emergenza delle aste 140 rispetto alle feritoie 110 del tamburo stesso. Proseguendo la rotazione delle manopole 43 oltre l'angolo β, anche il nasetto 41 produrrà il trascinamento dell'ingranaggio 34 così che i due ingranaggi 20 e 34 si muoveranno simultaneamente per produrre l'incremento di entrambi i diametri dell'aspo 14 e del tamburo 11 rimanendo tuttavia il diametro dell’aspo maggiore di quello del tamburo della suddetta quantità incrementale Θ.
A regolazione del diametro avvenuta, la manopola 43 potrà essere ruotata in senso opposto per un'ampiezza angolare massima pari a δ utile agli effetti della riduzione della quantità incrementale Θ e quindi del grado di emergenza delle aste 140 dell'aspo 14 rispetto alle feritoie 110 del tamburo 11. Dato che abbandonando la manopola 43 la molla 44 riporterà i nasetti 4041 in posizione centrale rispetto alle finestre 200-340, lo spostamento angolare utile, agli effetti della variazione del detto grado di emergenza delle aste , verrà raggiunto dopo lo spostamento angolare a vuoto α della manopola stessa nel corrispondente suddetto senso opposto di rotazione.
E' evidente che alla variazione di diametro dell'aspo e del tamburo deve accompagnarsi un corrispondente spostamento radiale dell'attuatore elettromagnetico di comando 8 ciò che verrà fatto manualmente previo allentamento dei bulloni 6 che vincolano detto attuatore al relativo supporto 7; essendo l' alimentatore fermo.
La variante delle figure 6 a 9, in cui le parti simili o corrispondenti sono indicate con lo stesso numero di riferimento, permette tuttavia significative rettifiche del diametro scelto per il tamburo e conseguenti rettifiche della quantità L di filato alimentato al telaio in modo totalmente automatico, senza necessità di intervento manuale alcuno per spostare l’attuatore dì comando 8.
La rettifica del diametro prescelto per il tamburo, durante il funzionamento dell'apparecchio, è resa necessaria dall'aumento della tensione del filato conseguente alla diminuzione del diametro della rocca mano a mano che quest'ultima si svuota. Infatti, all’aumento della tensione del filato di regola fa seguito un accorciamento della quantità L di filato allimentata ad ogni battuta. Attualmente tale accorciamento è rilevato da appositi sensori che producono l'arresto del telaio per evitare la presenza di trame corte. Secondo la variante suddetta il segnale di accorciamento della lunghezza L viene invece utilizzato per rettificare automaticamente il diametro del tamburo 11 e ripristinare conseguentemente il corretto valore della quantità L durante il funzionamento dell'apparecchio alimentatore.
Secondo la variante suddetta ciò si ottiene per il fatto che i settori dell'aspo 14 e del tamburo 11 vengono mossi indipendentemente a coppie contrapposte da rispettivi meccanismi indipendenti. Nelle figure 7 e 8 un meccanismo è provvisto per muovere la prima coppia di settori di aspo contrapposti 142’ disposti lungo il diametro "x", denominato trasversale, dell'aspo 14 ed un altro meccanismo è provvisto per muovere, indipendentemente dalla prima, la seconda coppia 142" di settori di aspo contrapposti disposti lungo il diametro "y" dell’aspo stesso, ortogonale al primo.
Analogamente un meccanismo è provvisto per muovere la prima coppia di settori di tamburo contrapposti 112' disposti lungo il diamentro "x" del tamburo 11 ed un altro meccanismo è provvisto per muovere, indipendentemente dalla prima, la seconda coppia di settori 112" di tamburo disposti lungo l'asse "y" del tamburo stesso.
Per rettificare in automatico il diametro del tamburo 11 durante il funzionamento dell'apparecchio, vengono mosse le sole coppie di settori 112' e 142', come verrà nel seguito descritto, e ciò non richiede spostamento alcuno dell'attuatore 8. I meccanismi per muovere le coppie contrapposte di settori dell’aspo 14 includono ciascuno corrispondenti primi ingranaggi di comando 20' e 20", dotati di rispettive dentature frontali 19' e 19", di rispettive finestre diametrali 200' e 200" collimanti e disposti coassialmente l'uno all'interno dell'altro; l'ingranaggio 20" di diametro maggiore essendo conformato a campana per contenere, coassialmente e liberamente girevole, l'ingranaggio 20'.
Con la dentatura 19' dell’ingranaggio 20' ingrana una rispettiva coppia di ingranaggi di movimentazione 18' portati da corrispondenti perni filettati 17' in presa con le razze filettate della coppia di settori contrapposti 142' disposti lungo il diametro "x" . Analogamente con la dentatura 19" dell'ingranaggio 20" ingrana una coppia di ingranaggi di movimentazione 18" portati da perni 17" cooperanti con le razze della seconda coppia di settori contrapposti 142" dell'aspo disposti lungo il diametro "y".
Nella finestra 200' dell'ingranaggio 20' si impegna un nasetto di trascinamento 40' portato all'estremità di un alberino di comando 50 alloggiato nel foro cilindrico di un organo 39' di trascinamento, ed avente l'estremità opposta al nasetto 40’ rigidamente vincolata, per mezzo di un bullone 42', ad una prima porzione esterna di manopola 43' , formata da una ghiera G e da una razza diametrale R.
L’organo 39' è a sua volta provvisto di un nasetto 40" che impegna la finestra 200" dell'ingranaggio 20" . In modo del tutto analogo è realizzato il meccanismo di comando dei settori contrapposti del tamburo 11 ed a questo scopo è provvista una corrispondente coppia di secondi ingranaggi di comando 34' e 34" disposti coassiali il primo all'interno del secondo, dotati di rispettive dentature frontali 33 '-33" e di rispettive finestre diametrali 340 '-340" collimanti. La dentatura frontale 33' dell'ingranaggio 34' è in presa con una coppia di ingranaggi di movimentazione 32' solidali a rispettivi alberi filettati 31' cooperanti con i fori filettati delle razze della seconda coppia di settori 112" del tamburo 11 mobili lungo il diametro "y". A sua volta la dentatura frontale 33" dell'ingranaggio 34" è in presa con una coppia di ingranaggi 32" solidali a rispettivi perni filettati 31" cooperanti con i fori filettati delle razze della prima coppia di settori 112' mobili lungo il diametro trasversale "x". Sull'organo 39' è provvisto un secondo nasetto a sezione rettangolare 41' atto ad impegnare, con l’interposizione di una molla a cardioide 44' la finestra 340’ dell'ingranaggio 34' a scopo di trascinamento dell'ingranaggio stesso. La finestra 340" del secondo ingranaggio 34" è invece impegnata, con l'interposizione di una rispettiva molla a cardioide 44" dal gambo rettangolare 41" della prima porzione di manopola 43', calzato liberamente girevole su una porzione terminale cilindrica del nasetto 41', la quale si estende assialmente oltre gli ingranaggi 34' e 34" per vincolarsi rigidamente ad una seconda porzione di manopola 43" contenuta liberamente girevole nella prima porzione 43'; l'albero 50 essendo liberamente girevole in rapporto alla seconda porzione 43" di manopola. Un nottolino 51 permette di rendere solidali oppure libere alla rotazione la prima e la seconda porzione di manopola.
Si comprende facilmente che con la disposizione descritta, lasciando disinnestato il nottolino 51, è possibile, con la rotazione della porzione 43' di manopola, produrre la corrispondente rotazione dei soli ingranaggi 20' e 34" e la conseguente espansione (o contrazione) dei settori 142' e 112' lungo il diametro "x" , mentre la rotazione della porzione 43" di manopola, provocando la rotazione dei soli ingranaggi 20" e 34’, produrrà la conseguente espansione (o contrazione) dei soli settori 142" e 112" lungo il diametro "y" .
Collegando le due porzioni 43'-43" di manopola col nottolino 51, l’espansione delle coppie di settori dell'aspo 14 e del tamburo 11 avverrà simultaneamente come descritto con riferimento alla variante delle figure 1 a 5.
Per la rettifica in automatico del diametro del tamburo 11 in fase di funzionamento dell'apparecchio alimentatore, essendo detta rettifica dell'ordine di qualche millimetro, viene utilizzata, previo disimpegno del nottolino 51, l'espansione delle sole coppie di settori 112'-142' lungo l'asse trasversale "x” del tamburo stesso. A questo scopo l'ingranaggio principale 34" è dotato di una seconda dentatura periferica 60 con la quale è in presa la corrispondente dentatura di un ingranaggio 61 disposto a lato della manopola 43. L'ingranaggio 61 è calettato all'estremità di un albero 62 che si estende assialmente lungo il tamburo 11 e termina con un ingranaggio conico 63 alloggiato in una corrispondente sede provvista nel supporto 26. L’ingranaggio 63 è in presa con il corrispondente ingranaggio conico 64 di un alberino di rinvio 65 il quale termina con un primo disco 66, disposto all'esterno del supporto 26, recante uno o più magneti permanenti 67. Affacciato al disco 66 e distanziato da esso di una quantità tale da permettere il libero passaggio del braccio 12 rotante a mulinello, è disposto un secondo disco 68 corrispondentemente dotato di uno o più magneti permanenti 69; i magneti 67 e 69, di polarità opposte, realizzano così un giunto 71 ad accoppiamento torsionale senza contatto tra i dischi 66 e 68.
Il disco 68 è calettato all'estremità dell’albero di un motore di comando 70, portato dalla base B dell'apparecchio e soggetto al comando di un controllore di processo (non disegnato) .
I comandi di energizzazione impressi al motore 70, provocano rispettive rotazioni degli ingranaggi 61 e 34" e la corrispondente rettifica del diametro del tamburo nel senso precisato. Il dispositivo comprendente il motore 70, i dischi 66-68 con i rispettivi magneti 67-69 e l'albero 62 può vantaggiosamente essere utilizzato per muovere l'ingranaggio 61 come descritto e/o un generatore 72 disposto all'interno del tamburo 11 ed atto a fornire energia per componenti elettrici e/o elettronici alloggiati in detto tamburo, senza la necessità di impiegare sistemi di trasmissione diretta dell'energia senza contatto.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di esecuzione e le forme di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a titolo di esempio non limitativo senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione definito dalle rivendicazioni seguenti nelle quali i numeri di riferimento sono riportati a solo titolo di miglior comprensione .

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1) - Apparecchio alimentatore di trama per telai ad aria con separatore di spire, comprendente un tamburo (11) a diametro variabile per il supporto di una pluralità di spire di filato, depositate sul tamburo da un braccio a mulinello (12) costituenti una riserva di trama (RT) , un aspo (14) a diametro variabile includente una pluralità di aste (140) dotate di moto ondulatorio e ciclicamente emergenti da corrispondenti feritoie (110) del tamburo per trasportare le spire del filato dalla base alla testa del tamburo ed in cui il grado di emergenza delle aste (140) dalle feritoie (110) del tamburo determina la distanza reciproca fra le spire della riserva di filato, caratterizzato dal fatto che detti aspo (14) e tamburo (11) sono formati da corrispondenti settori (142-112) mobili radialmente, soggetti a rispettivi meccanismi di spostamento radiale comprendenti ciascuno almeno un ingranaggio di comando (20-34) in presa con singoli ingranaggi di movimentazione (18-32) dei rispettivi settori di tamburo e di aspo, dal fatto che la coppia degli ingranaggi di comando (20-34) è mossa in rotazione da un unico organo di trascinamento (39), soggetto ad una manopola di comando (43) , il quale si accoppia in successione con l'uno e con l'altro ingranaggio di comando (20-34) dopo rispettivi spostamenti angolari a vuoto (a, β) di ampiezza differenziata; la differenza (δ=β-α) tra i detti spostamenti angolari a vuoto dell'organo di trascinamento essendo utilizzata per la variazione del grado di emergenza delle aste (140) di trasporto delle spire a scopo di corrispondente regolazione della distanza tra dette spire. 2) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un primo ed un secondo ingranaggio di comando (20-34) in presa rispettivamente con un primo ed un secondo gruppo di ingranaggi di movimentazione (18,32); ciascun gruppo essendo formato da quattro ingranaggi, dal fatto che gli ingranaggi di movimentazione del primo gruppo sono solidali a rispettivi perni filettati (17) che si impegnano nei fori filettati di razze (141) di corrispondenti settori (142) dell'aspo (14) reciprocamente disposti a 90° e che gli ingranaggi di movimentazione (32) del secondo gruppo sono solidali a rispettivi perni filettati (31) che si impegnano nei fori filettati delle razze (111) di corrispondenti settori (112) del tamburo (11) anch'essi reciprocamente disposti a 90° . 3) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che le razze (141) dei settori (142) dell’aspo (14) sono guidate scorrevolmente nelle scanalature radiali (150) di un primo supporto discoidale (15) il quale è montato liberamente girevole su una boccola inclinata (16) , calzata su una porzione eccentrica (130) dell'albero motore (13) dell'apparecchio, la quale impone a detto supporto discoidale ed ai settori (142) di aste di trasporto il detto moto ondulatorio. 4) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che le razze (111) dei settori (112) del tamburo (11) sono guidate scorrevolmente nelle scanalature radiali (330) di un secondo supporto discoidale fisso (30) che è vincolato alle estremità di colonnine assiali fisse (25) le quali attraversano corrispondenti fori del primo supporto discoidale (15) con l'interposizione di boccole elastomere (28) calzate su dette colonnine e permettenti il movimento ondulatorio del primo supporto discoidale (15) . 5) - Apparecchio secondo le rivendicazioni 1 a 4, caratterizzato dal fatto che a detti primo e secondo supporto discoidali (15-30) sono associate corrispondenti flange discoidali frontali (22-36) recanti rispettive sedi a campana (21-35) di contenimento del primo e rispettivamente del secondo ingranaggio di comando (20-34) . 6) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo ingranaggio di comando (20-34) sono provvisti di rispettive finestre diametrali (200-340) nelle quali si impegnano corrispondenti nasetti salienti (40-41) dell'organo di trascinamento (39) . 7) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che l’organo di trascinamento (39) è costituito da un cilindretto recante, sulle facce opposte, detti nasetti salienti (40-41) . 8) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i nasetti salienti (40-41) dell'organo di trascinamento (39) hanno sezioni rettangolari uguali e si estendono lungo un medesimo diametro del cilindretto costituente l'organo di trascinamento. 9) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1, 2 e 6, caratterizzato dal fatto che le finestre diametrali (200-340) del primo e del secondo ingranaggio di comando (20-34) hanno profilo rettangolare e dimensioni differenziate; essendo almeno dove "d" è il lato minore della finestra (200) del primo ingranaggio di comando (20) e "k" è il lato minore della finestra (340) del secondo ingranaggio di comando (34) . 10) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1, 2 e 6, caratterizzato dal fatto che almeno il nasetto saliente (41) dell'organo di trascinamento (39) cooperante con la finestra (340) del secondo ingranaggio di comando (34) , è soggetto all'azione di un mezzo elastico (44) avente il compito di mantenere elasticamente centrato detto nasetto in rapporto a detta finestra. 11) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1, 2 e 6, caratterizzato dal fatto che la finestra (200) del primo ingranaggio di comando (20) e la finestra (340) del secondo ingranaggio di comando (34) sono impegnate dai corrispondenti nasetti salienti (40-41) dell'organo di comando (39) a seguito rispettivamente di un primo ed un secondo spostamenti angolari a vuoto, tra loro differenziati, di detto organo di comando; essendo dove a è il primo spostamento angolare a vuoto e 8 è il secondo spostamento angolare a vuoto dell’organo di comando (39) , e dal fatto che il secondo spostamento angolare (β) dell'organo di comando produce, per trascinamento die primo ingranaggio di comando (20) , una variazione incrementale (Θ) del diametro dell'aspo (14) e conseguentemente del grado di emergenza delle aste di trasporto (140); detta variazione incrementale (Θ) essendo regolabile per mezzo di uno spostamento angolare opposto dell'organo di comando (39) avente ampiezza di regolazione utile e massima pari alla differenza tra detti secondo e primo spostamenti angolari dell'organo di comando; essendo detta ampiezza utile di regolazione. 12) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 1 ed una qualunque delle rivendicazioni 2 a 11, caratterizzato dal fatto che l'organo di comando (39) è soggetto all'azione di una manopola di comando (43), torsionalmente accoppiata a detto organo di comando e disposta frontalmente e centralmente al tamburo (11) . 13) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende meccanismi indipendenti, ciascuno includente una coppia di ingranaggi di comando per muovere indipendentemente e lungo diametri (x-y) tra loro ortogonali, coppie contrapposte di settori dell'aspo (14) e rispettivamente coppie contrapposte di settori (112' ,112") del tamburo (11) . 14) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende una coppia di primi ingranaggi di comando (20' ,20") disposti coassiali e liberamente girevoli l'uno all'interno dell'altro, che ciascun ingranaggio di comando è in presa con una corrispondente coppia di ingranaggi di movimentazione (18', 18") , che gli ingranaggi di ciascuna coppia sono portati da rispettivi perni filettati (17', 17") a loro volta in presa con i fori filettati delle razze di una coppia di settori contrapposti (142', 142") dell'aspo (14) e che le coppie di perni filettati (17', 17") sono disposte lungo rispettivi diametri (x-y) tra loro ortogonali. 15) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende una coppia di secondi ingranaggi di comando (34’, 34") disposti coassiali e liberamente girevoli l'uno all'interno dell'altro, che ciascun ingranaggio di comando è in presa con una corrispondente coppia di ingranaggi di movimentazione (32', 32”) , che gli ingranaggi di ciascuna coppia sono portati da rispettivi perni filettati (31', 31") a loro volta in presa con i fori filettati delle razze di coppie di settori contrapposti (112', 112") del tamburo (11) e che le coppie di perni filettati (31 ',31") sono disposte lungo rispettivi diametri (y-x) tra loro ortogonali. 16) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 14 e 15, caratterizzato dal fatto che la coppia di perni filettati (17') azionati dall'ingranaggio interno (20’) della coppia di primi ingranaggi di comando è parallela alla coppia di perni filettati (31”) azionati dall'ingranaggio esterno (34") della coppia di secondi ingranaggi di comando e dal fatto che entrambe dette coppie di perni filettati (17'-31") sono parallele al diametro (x) trasversale . 17) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 13 a 16, caratterizzato dal fatto che i primi ingranaggi di comando (20',20") ed i secondi ingranaggi di comando (34' ,34") sono provvisti di rispettive finestre diametrali (200',200"-340',340") collimanti . 18) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1, 13, 14 e 17, caratterizzato dal fatto che la finestra (200') dell’ingranaggio interno (20') della coppia di primi ingranaggi di comando e la finestra (340”) dell’ingranaggio esterno (34”) della coppia di secondi ingranaggi di comando sono impegnate, a scopo di trascinamento di detti ingranaggi, la prima da un nasetto di trascinamento (41) portato all’estremità di un alberino di comando (50) avente l'altra estremità solidale ad una prima porzione esterna (43') di manopola e rispettivamente la seconda, dal gambo rettangolare (41") di detta porzione esterna (43') di manopola . 19) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1, 13, 14, 17 e 18, caratterizzato dal fatto che la finestra (200") dell'ingranaggio esterno (20”) della coppia di primi ingranaggi di comando e la finestra (340') dell'ingranaggio interno (34') della coppia di secondi ingranaggi di comando sono impegnati da rispettivi nasetti contrapposti (40", 41') di un organo di trascinamento (39’) rigidamente collegato ad una seconda porzione di manopola (43") contenuta, liberamente girevole, nella prima porzione esterna (43') di manopola; essendo provvisto un nottolino (51) permettente di rendere solidali oppure libere alla rotazione la prima e la seconda porzione di manopola allo scopo di rendere selettiva o contemporanea la regolazione delle coppie di settori dell'aspo e del cilindro, lungo i rispettivi diametri ortogonali (x- y) . 20) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 18 e 19, caratterizzato dal fatto che detto alberino di comando (50) è passante, liberamente girevole, in fori assiali dell'organo di comando (39') e della seconda porzione di manopola (43") . 21) - Apparecchio alimentatore secondo la rivendicazione 13 ed una qualunque delle rivendicazioni 14 a 20, caratterizzato dal fatto che comprende un dispositivo (61-70) per muovere selettivamente i soli settori (112'-142') del tamburo (11) e dell'aspo (14) spostabili lungo il detto diametro trasversale (x) a scopo di rettifica in automatico del diametro del tamburo (11) durante il funzionamento dell'apparecchio. 22) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 15 e 21, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo comprende un ingranaggio motore (61) in presa con una dentatura periferica (60) dell'ingranaggio esterno (34") della coppia di secondi ingranaggi di comando. 23) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 1, 21 e 22, caratterizzato dal fatto che detto ingranaggio motore (61) è calettato all'estremità di un corrispondente albero motore (62) il quale si estende assialmente nel tamburo (11) e riceve il moto da un motore (70) , controllato da un'unità di processo e disposto sulla base fissa (B) dell'apparecchio, attraverso un rinvio (63-64) ed un giunto magnetico (71) ad accoppiamento torsionale senza contatto, permettente la libera rotazione del braccio a mulinello (12) . 24) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 23, caratterizzato dal fatto che il giunto magnetico (71) comprende un primo ed un secondo disco (66-68) affacciati ma separati e dal fatto che i dischi recano rispettivi magneti permanenti (67-69) di polarità opposte. 25) - Apparecchio alimentatore secondo le rivendicazioni 22 e 23, caratterizzato dal fatto che detto albero motore (62) è impiegato per trascinare in rotazione detto ingranaggio motore (61) e/o un generatore (72) disposto all'interno del tamburo (11) ed atto a fornire energia per componenti elettrici e/o elettr onici disposti a bordo del tamburo stesso.
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