ITRE20070097A1 - Attrezzo agricolo perfezionato - Google Patents

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ITRE20070097A1
ITRE20070097A1 IT000097A ITRE20070097A ITRE20070097A1 IT RE20070097 A1 ITRE20070097 A1 IT RE20070097A1 IT 000097 A IT000097 A IT 000097A IT RE20070097 A ITRE20070097 A IT RE20070097A IT RE20070097 A1 ITRE20070097 A1 IT RE20070097A1
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IT
Italy
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support frame
tool according
articulation pin
support arm
Prior art date
Application number
IT000097A
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English (en)
Inventor
Fabio Bovi
Original Assignee
Eurosystems S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01BSOIL WORKING IN AGRICULTURE OR FORESTRY; PARTS, DETAILS, OR ACCESSORIES OF AGRICULTURAL MACHINES OR IMPLEMENTS, IN GENERAL
    • A01B33/00Tilling implements with rotary driven tools, e.g. in combination with fertiliser distributors or seeders, with grubbing chains, with sloping axles, with driven discs
    • A01B33/02Tilling implements with rotary driven tools, e.g. in combination with fertiliser distributors or seeders, with grubbing chains, with sloping axles, with driven discs with tools on horizontal shaft transverse to direction of travel
    • A01B33/028Tilling implements with rotary driven tools, e.g. in combination with fertiliser distributors or seeders, with grubbing chains, with sloping axles, with driven discs with tools on horizontal shaft transverse to direction of travel of the walk-behind type

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  • Soil Working Implements (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
"ATTREZZO AGRICOLO PERFEZIONATO"
La presente invenzione riguarda un attrezzo agricolo adatto principalmente ad effettuare lavorazioni su piccoli appezzamenti di terreno, orti o giardini. In particolare, la presente invenzione riguarda una motozappa atta ad essere condotta e guidata da un utilizzatore che procede a piedi, in modo da effettuare lavorazioni di zappatura, sarchiatura e dissodamento del terreno, ad esempio per prepararlo alla semina.
Come è noto, le usuali motozappe comprendono generalmente un telaio di supporto, il quale è provvisto di una stegola o di un manubrio atti ad essere afferrati dall'utilizzatore per guidare e condurre la macchina, e sul quale è installato un albero rotante motorizzato ad asse orizzontale, su cui sono fissate due o più frese atte a stare a contatto col terreno per smuovere e rompere le zolle.
Il telaio di supporto può essere ulteriormente provvisto di una o più ruote di sostentamento, le quali possono essere collocate sia anteriormente sia posteriormente rispetto all'albero rotante portafrese, e la cui funzione è quella di facilitare gli spostamenti della motozappa sul terreno quando quest'ultima è inattiva con l'albero rotante fermo. Durante la lavorazione della terra infatti, le ruote di sostentamento non devono di norma essere in contatto col terreno per non interferire con l'azione delle frese, eccetto nei rari casi in cui si desideri limitare il più possibile la penetrazione delle frese nel terreno, ad esempio per smuovere solo leggermente le zolle di terra.
Per questo motivo, le ruote di sostentamento di alcune motozappe sono portate da un supporto oscillante, il quale è incernierato al telaio di supporto e può essere bloccato almeno in una posizione abbassata, in cui pone le ruote di sostentamento a contatto col terreno, e in una posizione sollevata, in cui pone le ruote di sostentamento ad una quota tale da non poter stare a contatto col terreno.
Sul telaio di supporto è inoltre comunemente installato un elemento di appoggio, tipicamente un'asta sagomata in gergo chiamata sperone, il quale è collocato posteriormente rispetto alle frese ed è atto a stare in contatto col terreno durante la lavorazione, in modo da ostacolare l'avanzamento della motozappa causato alla rotazione delle frese, ed in modo da stabilire l'inclinazione del telaio di supporto rispetto al terreno, ossia la posizione del baricentro della motozappa rispetto all'asse di rotazione delle frese.
La posizione del baricentro della motozappa influenza infatti la profondità di lavoro delle frese: se il baricentro è spostato in avanti le frese tendono a fare avanzare la motozappa senza affondare, viceversa se il baricentro è spostato indietro le frese tendono ad affondare più profondamente nel terreno lasciando la motozappa ferma sul posto.
Per consentire la regolazione della profondità di lavoro delle frese, lo sperone è scorrevolmente accolto all'interno di un mozzo di guida fissato al telaio di supporto, dove è bloccato per attrito da una vite trasversale di serraggio, la quale è generalmente dotata di una manopola o impugnatura con cui può essere manualmente allentata da un utilizzatore, per consentire lo scorrimento relativo dello sperone nel mozzo di guida, in modo da variare l'altezza del punto d'appoggio e quindi l'inclinazione del telaio di supporto.
Un inconveniente di questa soluzione è tuttavia nel fatto che la regolazione dell'altezza dello sperone è un'operazione piuttosto scomoda e laboriosa, giacché 1'utilizzatore deve dapprima svitare la vite di serraggio, quindi posizionare opportunamente lo sperone rispetto al mozzo di guida, prima di poter stringere nuovamente la vite di serraggio.
Inoltre tale operazione richiede generalmente l'utilizzo di entrambe le mani, per cui l'utilizzatore dovrà di norma abbandonare la presa sulla motozappa, eventualmente appoggiandola ad un elemento supporto o facendosi aiutare.
Uno scopo della presente invenzione è quello di superare il menzionato inconveniente della tecnica nota, rendendo disponibile un attrezzo agricolo del tipo sopra delineato, in cui l'altezza dello sperone possa essere regolata in modo più comodo, rapido e preciso. Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di raggiungere il menzionato obiettivo nell'ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell'invenzione riportate nella rivendicazione indipendente 1. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell'invenzione.
In particolare, si rende disponibile un attrezzo agricolo comprendente un telaio di supporto su cui sono installati almeno un utensile di lavoro atto a stare a contatto con il terreno per effettuare una lavorazione, mezzi di azionamento atti a far ruotare detto utensile di lavoro intorno ad un asse di rotazione sostanzialmente orizzontale sul telaio di supporto, ed un elemento d'appoggio atto a stare a contatto con il terreno in modo da definire la posizione del baricentro dell'attrezzo rispetto all'asse di rotazione dell'utensile di lavoro.
Secondo l'invenzione, il suddetto elemento di appoggio è unito al telaio di supporto tramite un perno di articolazione, il quale è infilato all'interno di un'asola, in modo da consentire all'elemento di appoggio di ruotare intorno all'asse di detto perno e di traslare secondo almeno una direzione di scorrimento definita dal gioco di detto perno nell'asola. L'elemento di appoggio comprende inoltre mezzi di vincolo che sono atti ad accoppiarsi, a seguito di un movimento dell'elemento di appoggio in detta direzione di scorrimento, con corrispondenti mezzi di bloccaggio fissi al telaio di supporto, in modo da bloccare l'elemento di appoggio in una pluralità di posizioni angolari rispetto all'asse del perno di articolazione. Infine tra l'elemento di appoggio ed il telaio di supporto è preferibilmente interposta una molla, la quale è atta ad esercitare una forza di richiamo avente almeno una componente nella detta direzione di scorrimento, in modo da mantenere detti mezzi di vincolo in accoppiamento con detti mezzi di bloccaggio.
Grazie a questa soluzione, l'altezza dell'elemento di appoggio può essere efficacemente modificata e regolata dall'utilizzatore in modo molto semplice e rapido, semplicemente liberando l'elemento di appoggio dai mezzi di bloccaggio, facendolo ruotare in modo da variarne l'inclinazione, ed infine accoppiandolo nuovamente ai mezzi di bloccaggio. Tale operazione può inoltre essere eseguita dall'utilizzatore con una sola mano, mentre con l'altra può efficacemente sostenere l'attrezzo agricolo. Infine l'elemento di appoggio rimane sempre saldamente unito al telaio di supporto, evitando perciò che possa accidentalmente staccarsi ed essere smarrito durante l'uso.
Secondo un preferito aspetto dell'invenzione, l'attrezzo agricolo comprende inoltre almeno una ruota di sostentamento, la quale è portata da un braccio di sostegno che è unito al telaio di supporto in modo del tutto analogo al suddetto elemento di appoggio. In particolare, detto braccio di sostegno è unito al telaio di supporto tramite un perno di articolazione infilato in un'asola, in modo da consentire a detto braccio di sostegno di ruotare intorno all'asse di detto perno di articolazione e di traslare secondo almeno una direzione di scorrimento che è definita dal gioco di detto perno nell'asola. Il braccio oscillante comprende inoltre mezzi di vincolo che sono atti ad accoppiarsi, a seguito di un movimento del braccio di sostegno in detta direzione di scorrimento, con mezzi di bloccaggio fissi al telaio di supporto, in modo da bloccare il braccio oscillante in una pluralità di posizioni angolari rispetto all'asse del perno di articolazione. Infine tra il braccio di sostegno ed il telaio di supporto è preferibilmente interposta una molla, la quale è atta ad esercitare una forza di richiamo avente almeno una componente nella detta direzione di scorrimento, in modo da mantenere detti mezzi di vincolo in accoppiamento con detti mezzi di bloccaggio.
Grazie a questa soluzione, con modalità analoghe a quelle descritte per l'elemento di appoggio, il braccio di sostegno può essere vantaggiosamente spostato e bloccato in almeno una posizione abbassata, in cui pone la ruota di sostentamento a contatto col terreno, ed una posizione sollevata, in cui pone la ruota di sostentamento ad una quota dove non può toccare il terreno.
In particolare, per rendere la costruzione dell'attrezzo agricolo particolarmente semplice, compatta ed economica, è preferibile che detti elemento di appoggio e braccio di sostegno della ruota siano uniti al telaio di supporto tramite un medesimo perno di articolazione fissato al telaio di supporto, e che siano singolarmente provvisti di una rispettiva asola in cui è infilato detto unico perno di articolazione. Per le stesse ragioni, è inoltre preferibile che i mezzi di vincolo rispettivamente dell'elemento di appoggio e del braccio di sostegno della ruota siano atti ad accoppiarsi con medesimi mezzi di bloccaggio fissi al telaio di supporto.
Secondo una preferita forma di realizzazione dell'invenzione, il braccio di sostegno della ruota è realizzato in modo da comprendere due fianchi laterali contrapposti e separati da un'intercapedine, ad esempio realizzato in un unico corpo profilato avente sezione trasversale concava. L'elemento di appoggio è almeno parzialmente accolto in detta intercapedine, in modo da scorrere all'interno di quest'ultima a seguito degli spostamenti relativi rispetto al braccio di sostegno.
In questo modo, la costruzione risulta ulteriormente più compatta e di ingombro contenuto, inoltre l'elemento di appoggio risulta efficacemente protetto all'interno del braccio oscillante, riducendo la possibilità di urti accidentali che potrebbero provocarne lo spostamento o il danneggiamento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista laterale di un attrezzo agricolo secondo l'invenzione.
La figura 2 è la vista da tergo dell'attrezzo di figura 1.
La figura 3 è una vista prospettica dal basso verso l'alto della parte posteriore dell'attrezzo di figura 1.
La figura 4 è un dettaglio ingrandito di figura 2.
Le figura 5 e 6 è un dettaglio di figura 1 in cui le ruote di sostentamento sono mostrate in due diverse posizioni.
Le figure 7 e 8 sono il dettaglio di figura 5,6 parzialmente sezionato secondo il piano di traccia VII-VII di figura 4, in cui l'elemento d'appoggio è mostrato in due diverse posizioni.
La figura 9 è la sezione di traccia IX-IX di figura 7.
La figura 10 è una vista prospettica laterale dell'attrezzo del solo telaio di supporto dell'attrezzo di figura 1.
Le figure 11 e 12 sono una vista laterale schematica dell'attrezzo di figura 1, mostrata in due istanti durante il montaggio della zavorra.
L'attrezzo agricolo indicato globalmente con 1 nelle figure, è una motozappa per hobbistica, la quale è particolarmente adatta per zappare e/o sarchiare piccoli appezzamenti di terreno, ad esempio all'interno di orti o di giardini, guidata e controllata da un utilizzatore che procede a piedi dietro di essa.
La motozappa 1 comprende un telaio rigido di supporto 2 sul quale è girevolmente installato un albero rotante 3 ad asse orizzontale, su cui sono coassialmente calettate quattro frese 30, le quali sono singolarmente provviste di un mozzo centrale con una pluralità di coltelli radiali 31 di forma arcuata, e sono atte a stare a diretto contatto con il terreno per smuovere e rompere le zolle.
L'albero rotante 3 è azionato da un motore a combustione interna 4, tipicamente un motore a benzina provvisto del relativo serbatoio, il quale è installato sul telaio di supporto 2 al di sopra delle frese 30, ed è collegato all'albero rotante 3 tramite un sistema di trasmissione (non visibile). Detto sistema di trasmissione è installato a bordo del telaio di supporto 2, e comprende generalmente un ingranaggio del tipo ruota dentata - vite senza fine.
Nella parte posteriore del telaio di supporto 2 è inoltre fissato un manubrio 5 inclinato dal basso verso l'alto, il quale rende disponibile una coppia di impugnature 50 atte ad essere afferrate dall'utilizzatore per guidare e controllare gli spostamenti della motozappa 1 sul terreno.
Il manubrio 5 è conformato in modo da poter essere regolato in lunghezza per adattarlo a diverse esigenze di utilizzo, nonché alle dimensioni e alle preferenze degli utilizzatori. Sul manubrio 5 sono generalmente installati opportuni organi di controllo (non mostrati), ad esempio una leva dell'acceleratore e/o un interruttore di spegnimento del motore 4, i quali sono collocati in corrispondenza delle impugnature 50 per poter essere comodamente azionati dalle mani dell'utilizzatore.
Sul telaio di supporto 2 sono ulteriormente installate due identiche ruote di sostentamento 6, le quali sono disposte reciprocamente coassiali lungo un asse di rotazione parallelo all'asse di rotazione dell'albero rotante 3, posteriormente rispetto a quest'ultimo, in modo da poter stare a contatto con il terreno per facilitare gli spostamenti della motozappa 1, quando l'albero rotante 3 e le frese 30 sono ferme.
In particolare, dette ruote di sostentamento 6 sono girevolmente accoppiate folli da parti opposte di un unico braccio di sostegno 7, il quale è direttamente unito al telaio di supporto 2 e si sviluppa in direzione ortogonale rispetto all'asse di rotazione delle ruote di sostentamento 6.
Lungo il proprio sviluppo longitudinale (v. figg.3 e 4), detto braccio di sostegno 7 presenta una prima porzione allargata 70 alla quale sono collegate le ruote di sostentamento 6, ed una seconda porzione 71 di forma generalmente piatta e stretta, la quale giace sostanzialmente in un piano verticale, ed è parzialmente accolta nell'intercapedine definita tra i bracci contrapposti 21 di un corpo a forcella 20 che è fissato centralmente nella parte posteriore del telaio di supporto 2.
Come illustrato nelle figure 5 e 6, il braccio di sostegno 7 è unito al corpo a forcella 20 tramite un perno trasversale di articolazione 22, il quale è fissato ad entrambi i bracci contrapposti 21 del corpo a forcella 20 ed è infilato in una prima asola 72 ricavata nella detta porzione ristretta 71 del braccio di sostegno 7.
In particolare, detto perno di articolazione 22 è realizzato da un bullone 23, la cui vite è infilata trasversalmente a misura in due fori allineati ricavati rispettivamente nei detti bracci contrapposti 21 del corpo a forcella 20, dove è assialmente bloccata da un dado di serraggio 24 posizionato all'esterno dell'intercapedine in cui è alloggiato il braccio di sostegno 7 (v. figg.4 e 9).
La suddetta prima asola 72 ha uno sviluppo longitudinale generalmente rettilineo e pressoché parallelo allo sviluppo longitudinale del braccio di sostegno 7, con una larghezza costante sostanzialmente pari al diametro del perno di articolazione 22, cosicché il braccio di sostegno 7 è libero di ruotare intorno al perno di articolazione 22, ed è altresì libero di compiere piccole traslazioni rispetto al corpo a forcella 20, muovendosi nella direzione di scorrimento definita dallo sviluppo longitudinale della prima asola 72, tra una prima posizione di finecorsa (mostrata nelle figure), in cui la distanza tra il perno di articolazione 22 e l'asse di rotazione delle ruote di sostentamento 6 è minima, ed una seconda posizione di finecorsa (non illustrata), in cui detta distanza è massima.
In particolare, il braccio di sostegno 7 è mantenuto normalmente nella detta prima posizione di finecorsa mediante una molla di richiamo 73, la quale è agganciata direttamente al perno di articolazione 22 e ad una staffa 74 che sporge dal braccio di sostegno 7, in modo da esercitare una forza di richiamo avente almeno una componente nella detta direzione di scorrimento definita dalla prima asola 72.
Nella seconda porzione ristretta 71 del braccio di sostegno 7 è ricavata anche una seconda asola 75, la quale è posta anteriormente rispetto alla prima asola rettilinea 72, e presenta uno sviluppo arcuato che risulta sostanzialmente centrato sull'asse del perno di articolazione 22, quando il braccio di sostegno 7 si trova nella menzionata seconda posizione di finecorsa.
All'interno di detta seconda asola 75 è infilato un gruppo di distinti perni trasversali di bloccaggio 25, nella fattispecie in numero di due, i quali sono tutti equidistanti dal perno di articolazione 22 e sono saldamente fissati ai bracci contrapposti 21 del corpo a forcella 20, in modo da poter scorrere nella detta seconda asola 75 durante la rotazione del braccio di sostegno 7 intorno al perno di articolazione 22.
In particolare, ogni perno di bloccaggio 25 è realizzato da un rispettivo bullone 26, la cui vite è infilata trasversalmente a misura in due fori allineati ricavati rispettivamente nei detti bracci contrapposti 21 del corpo a forcella 20, dove è assialmente bloccata da un relativo dado di serraggio 27 posizionato all'esterno dell'intercapedine in cui è alloggiato il braccio di sostegno 7 (v. figg.4 e 9).
Le opposte estremità di detta seconda asola arcuata 75 presentano una rispettiva allargatura 76 che si sviluppa in direzione parallela alla direzione di scorrimento definita dalla prima asola rettilinea 72, la quale allargatura 76 è atta ad accogliere contemporaneamente il detto gruppo di perni di bloccaggio 25, in modo da realizzare un accoppiamento che impedisce la rotazione del braccio di sostegno 7 intorno al perno d'articolazione 22.
In questo modo, l'accoppiamento di ogni allargatura 76 con il gruppo di perni di bloccaggio 25 definisce una differente posizione angolare di bloccaggio del braccio di sostegno 7 rispetto al telaio di supporto 2.
Nell'esempio illustrato, la seconda asola arcuata 75 consente al braccio di sostegno 7 di compiere un'oscillazione di circa 90° intorno al perno di articolazione 22, mentre le allargature 76 consentono di bloccarlo in una posizione abbassata (v. fig.6), in cui le ruote di sostentamento 6 sono atte a stare a contatto con il terreno per facilitare gli spostamenti della motozappa 1 quando le frese 30 sono ferme, ed una posizione sollevata (v. fig.5), in cui viceversa le ruote di sostentamento 6 non stanno a contatto con il terreno per consentire il corretto funzionamento della motozappa 1 quando le frese 30 sono in rotazione.
Per passare da una posizione angolare di bloccaggio all'altra, un utilizzatore dovrà semplicemente tirare assialmente il braccio di sostegno 7 in contrasto con l'azione della molla di richiamo 73, facendolo così traslare rispetto al perno di articolazione 22 verso la seconda posizione assiale di finecorsa, in modo da liberare i perni di bloccaggio 25 dalla relativa allargatura 76; quindi dovrà far manualmente ruotare il braccio di sostegno 7 intorno al perno di articolazione 22, sino a portarlo in corrispondenza della seconda posizione angolare di bloccaggio, dove la molla di richiamo 73 tenderà a far automaticamente traslare il braccio di sostegno 7 nuovamente verso la prima posizione di finecorsa, in modo da impegnare a scatto i perni di bloccaggio 25 nell'altra allargatura 76.
Come visibile nelle figure 3, 4 e 9, il braccio di sostegno 7 è generalmente realizzato da una barra profilata che presenta una costola longitudinale superiore e due fianchi laterali uguali e contrapposti, tra cui è definita una stretta intercapedine che si sviluppa verticalmente nel piano di oscillazione del braccio di sostegno 7 stesso.
In particolare, la prima porzione allargata 70 del braccio di sostegno 7 ha sezione trasversale sostanzialmente a "V" con la concavità rivolta verso il basso, mentre la porzione ristretta 71 ha sezione trasversale a "U" anch'essa con la concavità rivolta verso il basso.
Si desidera qui precisare che le precedentemente descritte prima asola rettilinea 72 e seconda asola arcuata 75 del braccio di sostegno 7, sono singolarmente definite da due identiche asole perfettamente contrapposte le quali sono ricavate rispettivamente nei due fianchi laterali della barra profilata che realizza il braccio di sostegno 7.
Nell'intercapedine del braccio di sostegno 7 è accolta una barra sagomata 8, usualmente denominata sperone, la quale presenta una prima estremità 80 libera e leggermente incurvata che è atta a stare a diretto contatto con il terreno, ed una seconda estremità di collegamento che è unita al corpo a forcella 20 del telaio di supporto 2.
Detta barra sagomata 8 è atta a fungere da elemento di appoggio posteriore per la motozappa 1 durante il funzionamento delle frese 30, in modo da definire l'inclinazione del telaio di supporto 2 rispetto al terreno, e quindi la posizione del baricentro della motozappa 1 rispetto all'asse di rotazione dell'albero rotante 3, da cui dipende la profondità di lavorazione.
Con il baricentro spostato in avanti, la motozappa 1 tende infatti ad avanzare sul terreno senza affondare, mentre con il baricentro spostato indietro (verso l'utilizzatore), la motozappa 1 tende ad affondare senza avanzare.
Come illustrato nelle figure 7 e 8, la barra sagomata 8 è unita al corpo a forcella 20 tramite il già menzionato perno trasversale di articolazione 22, il quale è infatti infilato anche in un'asola 81 che è ricavata in corrispondenza della seconda estremità di collegamento della barra sagomata 8.
Detta asola 81 ha uno sviluppo longitudinale generalmente rettilineo e pressoché parallelo allo sviluppo longitudinale della barra sagomata 8, con una larghezza costante sostanzialmente pari al diametro del perno di articolazione 22, cosicché la barra sagomata 8 è libera di ruotare intorno al perno di articolazione 22, ed è altresì libera di compiere piccole traslazioni rispetto al corpo a forcella 20, muovendosi nella direzione di scorrimento definita dallo sviluppo longitudinale dell'asola 81, tra una prima posizione di finecorsa (mostrata nelle figure), in cui la distanza tra il perno di articolazione 22 e l'estremità incurvata 80 della barra 8 è minima, ed una seconda posizione di finecorsa (non illustrata), in cui detta distanza è massima.
In particolare, la barra sagomata 8 è mantenuta normalmente nella detta prima posizione di finecorsa mediante una molla di richiamo 82, la quale è parzialmente alloggiata all'interno dell'intercapedine del braccio di sostegno 7, agganciata ad un perno trasversale 28 fissato al corpo a forcella 20 e ad un foro passante 83 ricavato nella barra sagomata 8, in modo da esercitare una forza di richiamo avente almeno una componente nella detta direzione di scorrimento definita dall'asola 81.
In corrispondenza della estremità della barra sagomata 8 è ricavata anche una gola trasversale 84 a tutto sviluppo, la cui concavità è rivolta nella direzione di scorrimento definita dall'asola rettilinea 81 ed è atta ad accogliere selettivamente uno solo dei già menzionati perni di bloccaggio 25, in modo da realizzare un accoppiamento che impedisce la rotazione della barra sagomata 8 intorno al perno di articolazione 22.
In questo modo, l'accoppiamento di detta gola trasversale 84 con ciascun perno di bloccaggio 25 definisce una differente posizione angolare di bloccaggio della barra sagomata 8 rispetto al telaio di supporto 2.
Dalla posizione angolare della barra sagomata 8 dipende l'altezza utile di quest'ultima, ossia la differenza di quota tra l'estremità incurvata 80 e l'asse di rotazione dell'albero rotante 3, da cui dipende conseguentemente 1'inclinazione del telaio di supporto 2 rispetto al terreno.
Nell'esempio illustrato, i perni di bloccaggio 25 consentono di bloccare la barra sagomata 8 in una posizione abbassata (v. fig.7) in cui detta altezza utile è maggiore affinché il baricentro della motozappa 1 sia spostato in avanti, ed una posizione sollevata (v. fig.8), in cui viceversa detta altezza utile è minore affinché il baricentro della motozappa 1 sia spostato indietro.
Per passare da una posizione angolare di bloccaggio all'altra, un utilizzatore dovrà semplicemente tirare assialmente la barra sagomata 8 in contrasto con l'azione della molla di richiamo 82, facendola così traslare rispetto al perno di articolazione 22 verso la seconda posizione assiale di finecorsa, in modo da liberare il perno di bloccaggio 25 dalla gola trasversale 84; quindi dovrà far manualmente ruotare la barra sagomata 8 intorno al perno di articolazione 22, sino a portarla in corrispondenza della seconda posizione angolare di bloccaggio, dove la molla di richiamo 82 tenderà a far automaticamente traslare la barra sagomata 8 verso la prima posizione di finecorsa, in modo da impegnare a scatto la gola trasversale 84 nell'altro perno di bloccaggio 25.
Si desidera sottolineare che questi movimenti della barra sagomata 8 avvengono all'interno dell'intercapedine del braccio di sostegno 7, e quindi in modo indipendente dai movimenti e dalla posizione di quest'ultimo.
Come illustrato in figura 10, sul telaio di supporto 2 è ulteriormente installato un corpo pesante 9, realizzato ad esempio in acciaio, il quale funge semplicemente da zavorra per appesantire il telaio di supporto 2, in modo che le frese 30 esercitino una pressione maggiore sul terreno e possano perciò lavorare più in profondità.
Secondo 1'invenzione detto corpo zavorrante 9 è collegato al telaio di supporto 2 in modo amovibile tramite mezzi di accoppiamento ad incastro, al fine di rendere particolarmente comodo e semplice il montaggio e lo smontaggio del corpo zavorrante 9 stesso, ad esempio per modificare il peso e quindi la profondità di lavorazione della motozappa 1.
Come illustrato nelle figure 11 e 12, il fianco posteriore del corpo zavorrante 9 è addossato al fianco anteriore del telaio di supporto 2, ed i mezzi di accoppiamento comprendono un primo dente 90 sporgente da detto fianco posteriore del corpo zavorrante 9, il quale è accolto in una sede coniugata 10 del telaio di supporto 2, in modo da impedire lo scorrimento trasversale del corpo zavorrante 9, ossia lo scorrimento in direzione verticale.
I mezzi di accoppiamento comprendono inoltre una mensola 11 sporgente dal fianco anteriore del telaio di supporto 2, la quale rende disponibile una superficie orizzontale d'appoggio anch'essa atta a sostenere in direzione verticale il corpo zavorrante 9, accoppiandosi ad una sede coniugata 91 ricavata in corrispondenza del fondo del corpo zavorrante 9 stesso.
I mezzi di accoppiamento comprendono anche una prima molla 12 avente entrambe le estremità fissate al telaio di supporto 2, in modo da definire una tasca 13 atta ad accogliere un secondo dente 92 ricavato nella parte superiore del corpo zavorrante 9, per trattenere quest'ultimo impedendogli di compiere movimenti in direzione orizzontale rispetto al telaio di supporto 2.
Infine, i mezzi di accoppiamento comprendono una seconda molla 93 conformata come una lamina flessibile, fissata sul fondo del corpo zavorrante 9 e sporgente rispetto al fianco posteriore dello stesso, la quale è sagomata in modo da rendere disponibile un arpione 94 che si accoppia a scatto con una gola in sottosquadro 14 ricavata nella mensola sporgente 101 del telaio di supporto 2, in modo da impedire movimenti del corpo zavorrante 9 in direzione orizzontale.
Come illustrato nelle figure 11 e 12, il montaggio del corpo zavorrante 9 prevede che l'utilizzatore infili dapprima il dente superiore 92 nella tasca 13 definita dalla molla 12, quindi che faccia ruotare il corpo zavorrante 9 intorno al punto d'aggancio con detta molla 12, sino a quando la molla inferiore 93 flette a contatto della mensola 11 e si impegna a scatto nella gola in sottosquadro 14, bloccando saldamente il corpo zavorrante 9 nella posizione in cui il dente sporgente 90 è accolto nella relativa sede 10, e la mensola 11 è accolta nella relativa sede 91.
Per smontare il corpo zavorrante 9, la molla inferiore 93 è provvista di un'appendice 95 che può essere afferrata dall'utilizzatore per flettere la molla 93 stessa, in modo da liberare l'arpione 94 dalla gola in sottosquadro 14, prima di far ruotare il corpo zavorrante 9 in senso opposto sino a liberare il dente superiore 92 dalla molla 12.
Ovviamente alla motozappa 1 come sopra descritta un tecnico del ramo potrà apportare numerose modifiche di natura tecnico applicativa, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come sotto rivendicata.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzo agricolo comprendente un telaio di supporto (2) su cui sono installati almeno un utensile di lavoro (30) atto a stare a contatto con il terreno per effettuare una lavorazione, mezzi di azionamento (4) atti a far ruotare detto utensile di lavoro (30) intorno ad un asse di rotazione sostanzialmente orizzontale sul telaio di supporto (2), un elemento di appoggio (8) atto a stare a contatto con il terreno in modo da definire la posizione del baricentro dell'attrezzo rispetto all'asse di rotazione dell'utensile di lavoro (30), caratterizzato dal fatto che detto elemento di appoggio (8) è unito al telaio di supporto (2) tramite un perno di articolazione (22) il quale è infilato in un'asola (81), in modo da consentire all'elemento di appoggio (8) di ruotare intorno a detto perno di articolazione (22) e di traslare secondo almeno una direzione di scorrimento definita dal gioco di detto perno di articolazione (22) nell'asola (81), detto elemento di appoggio (8) comprendendo mezzi di vincolo (84) atti ad accoppiarsi, a seguito di un movimento dell'elemento di appoggio (8) in detta direzione di scorrimento, con mezzi di bloccaggio (25) fissi al telaio di supporto (2), in modo da bloccare l'elemento di appoggio (8) in una pluralità di posizioni angolari rispetto all'asse del perno di articolazione (22).
  2. 2. Attrezzo agricolo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento d'appoggio (8) è ulteriormente collegato al telaio di supporto (2) tramite una molla (82) atta ad esercitare una forza di richiamo avente almeno una componente nella detta direzione di scorrimento, per mantenere detti mezzi di vincolo (84) in accoppiamento con detti mezzi di bloccaggio (25).
  3. 3. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una ruota di sostentamento (6) la quale è portata da un braccio di sostegno (7) che è unito al telaio di supporto (2) tramite un perno di articolazione (22) infilato in un'asola (72), in modo da consentire al braccio di sostegno (7) di ruotare intorno a del detto perno di articolazione (22) e di traslare secondo almeno una direzione di scorrimento definita dal gioco di detto perno di articolazione (22) nell'asola (72), detto braccio di sostegno (7) comprendendo mezzi di vincolo (76) atti ad accoppiarsi, a seguito di un movimento del braccio di sostegno (7) in detta direzione di scorrimento, con mezzi di bloccaggio (25) fissi al telaio di supporto (2), in modo da bloccare il braccio di sostegno (7) in una pluralità di posizioni angolari rispetto all'asse del perno di articolazione (22).
  4. 4. Attrezzo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto braccio di sostegno (7) è ulteriormente collegato al telaio di supporto (2) tramite una molla (73) atta ad esercitare una forza di richiamo avente almeno una componente nella detta direzione di scorrimento, per mantenere detti mezzi di vincolo (76) in accoppiamento con detti mezzi di bloccaggio (25).
  5. 5. Attrezzo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti elemento di appoggio (8) e braccio di sostegno (7) sono uniti al telaio di supporto (2) tramite un medesimo perno di articolazione (22) che è fissato al telaio di supporto (2), e sono singolarmente provvisti di una rispettiva asola (81, 72) in cui è infilato detto perno di articolazione (22).
  6. 6. Attrezzo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di vincolo (84, 76) rispettivamente dell'elemento di appoggio (8) e del braccio di sostegno (7) sono atti ad accoppiarsi con medesimi mezzi di bloccaggio (25) che sono fissi al telaio di supporto (2).
  7. 7. Attrezzo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (25) comprendono un gruppo di perni trasversali (25) fissi al telaio di supporto (2), i mezzi di vincolo dell'elemento di appoggio (8) comprendendo una sede (84) atta ad accoppiarsi alternativamente con ciascuno dei perni trasversali (25) di detto gruppo, i mezzi di vincolo del braccio di sostegno (7) comprendendo almeno due sedi (76) atte ad accoppiarsi alternativamente con l'intero gruppo di perni trasversali (25).
  8. 8. Attrezzo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto braccio di sostegno (7) comprende due fianchi laterali contrapposti tra cui è definita un'intercapedine, all'interno della quale è almeno parzialmente accolto detto elemento di appoggio (8).
  9. 9. Attrezzo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti fianchi laterali sono definiti da un unico corpo profilato avente sezione trasversale concava.
  10. 10. Attrezzo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un corpo zavorrante (9) il quale è unito al telaio di supporto (2) in modo amovibile mediante mezzi di accoppiamento ad incastro.
  11. 11. Attrezzo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono due corpi rispettivamente del corpo zavorrante (9) e del telaio di supporto (2), di cui un corpo sporgente (90, 11) ed una sede cava coniugata (10, 91) con detto corpo sporgente, i quali sono atti ad accoppiarsi in modo da impedire lo scorrimento trasversale del corpo zavorrante (9) rispetto al telaio di supporto (2).
  12. 12. Attrezzo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono un elemento elastico (12) fissato al telaio di supporto (2) in modo da definire una tasca (13), ed un dente (92) del corpo zavorrante (9) atto ad infilarsi in detta tasca (13).
  13. 13. Attrezzo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono un elemento elastico (93) fissato al corpo zavorrante (9), ed una sede (14) del telaio di supporto (2), in cui detto elemento elastico (93) si impegna a scatto.
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