ITRE20120077A1 - Giunto di collegamento tra un manubrio ed un telaio di un attrezzo agricolo - Google Patents

Giunto di collegamento tra un manubrio ed un telaio di un attrezzo agricolo Download PDF

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ITRE20120077A1
ITRE20120077A1 IT000077A ITRE20120077A ITRE20120077A1 IT RE20120077 A1 ITRE20120077 A1 IT RE20120077A1 IT 000077 A IT000077 A IT 000077A IT RE20120077 A ITRE20120077 A IT RE20120077A IT RE20120077 A1 ITRE20120077 A1 IT RE20120077A1
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IT
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IT000077A
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Inventor
Fabio Bovi
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Eurosystems S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01BSOIL WORKING IN AGRICULTURE OR FORESTRY; PARTS, DETAILS, OR ACCESSORIES OF AGRICULTURAL MACHINES OR IMPLEMENTS, IN GENERAL
    • A01B33/00Tilling implements with rotary driven tools, e.g. in combination with fertiliser distributors or seeders, with grubbing chains, with sloping axles, with driven discs
    • A01B33/02Tilling implements with rotary driven tools, e.g. in combination with fertiliser distributors or seeders, with grubbing chains, with sloping axles, with driven discs with tools on horizontal shaft transverse to direction of travel
    • A01B33/028Tilling implements with rotary driven tools, e.g. in combination with fertiliser distributors or seeders, with grubbing chains, with sloping axles, with driven discs with tools on horizontal shaft transverse to direction of travel of the walk-behind type
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01DHARVESTING; MOWING
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    • A01D34/01Mowers; Mowing apparatus of harvesters characterised by features relating to the type of cutting apparatus
    • A01D34/412Mowers; Mowing apparatus of harvesters characterised by features relating to the type of cutting apparatus having rotating cutters
    • A01D34/63Mowers; Mowing apparatus of harvesters characterised by features relating to the type of cutting apparatus having rotating cutters having cutters rotating about a vertical axis
    • A01D34/82Other details
    • A01D34/824Handle arrangements

Description

“GIUNTO DI COLLEGAMENTO TRA UN MANUBRIO ED UN TELAIO DI UN ATTREZZO
AGRICOLOâ€
La presente invenzione riguarda un giunto di collegamento tra un manubrio ed un telaio di un attrezzo agricolo, ad esempio il telaio di una motozappa o di una motofalciatrice.
Come à ̈ noto, gli attrezzi agricoli come le motozappe e le motofalciatrici comprendono generalmente un telaio di supporto, a bordo del quale sono installati gli utensili operativi (frese, lame o altri) ed un motore atto a porre in movimento detti utensili operativi. Il telaio di supporto può essere ulteriormente provvisto di una o più ruote di appoggio, le quali possono essere collocate sia anteriormente sia posteriormente rispetto agli utensili operativi, e la cui funzione à ̈ quella di facilitare gli spostamenti dell'attrezzo agricolo sul terreno.
Per consentire ad un utilizzatore di guidare e condurre l'attrezzo agricolo sul terreno, al telaio à ̈ generalmente fissato anche un manubrio. In alcune forme di realizzazione, la posizione di questo manubrio può essere regolata sia in altezza sia eventualmente in senso laterale, affinché l'utilizzatore possa afferrarlo in modo ottimale in ogni condizione di lavoro.
Per consentire la regolazione laterale, il manubrio à ̈ generalmente fissato al telaio dell'attrezzo agricolo mediante un giunto di collegamento che gli consente di ruotare attorno ad un prefissato asse di orientazione, il quale à ̈ sostanzialmente verticale o leggermente inclinato.
In particolare, detto giunto di collegamento comprende di norma due corone dentate a denti frontali, coassiali all'asse di orientazione e reciprocamente affacciate, una delle quali à ̈ fissata al telaio mentre l'altra à ̈ fissata al manubrio.
Il giunto comprende inoltre opportuni mezzi di bloccaggio disimpegnabili, i quali sono selettivamente atti a bloccare le due corone dentate in ingranamento reciproco o a consentire loro di allontanarsi in senso assiale liberando l'ingranamento.
In questo modo, per regolare il manubrio in senso laterale, l'utilizzatore deve semplicemente disimpegnare i mezzi di bloccaggio, allontanare le corone dentate in modo da liberare l'ingranamento, ruotare il manubrio rispetto al telaio sino a raggiungere una orientazione desiderata, quindi riaccoppiare in ingranamento le corone dentate nella nuova orientazione ed infine impegnare nuovamente i mezzi di bloccaggio.
Pur risultando funzionalmente efficace, questa soluzione ha l'inconveniente di essere piuttosto costosa, specialmente a causa dei costi di realizzazione o comunque di acquisto delle due corone dentate necessarie alla sua implementazione.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ perciò quello di fornire un giunto di collegamento tra il manubrio ed il telaio di un attrezzo agricolo, il quale consenta la regolazione laterale del manubrio ma che sia più semplice ed economico da realizzare rispetto alla soluzione nota.
Questo ed altri scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
In particolare, una forma di realizzazione della presente invenzione rende disponibile un giunto di collegamento tra un manubrio ed un telaio di un attrezzo agricolo, il quale comprende due lamiere atte ad essere rispettivamente fissate al manubrio ed al telaio dell'attrezzo agricolo,
in cui ciascuna di queste lamiere comprende almeno una porzione piana atta a stare parallelamente affacciata e a contatto sulla porzione piana dell'altra lamiera,
in cui dette lamiere sono atte a ruotare l'una rispetto all'altra attorno ad un asse di rotazione ortogonale alle dette porzioni piane, ed
in cui la porzione piana di una prima di dette lamiere comprende una pluralità di infossamenti localizzati, i quali sono disposti lungo almeno un arco di circonferenza centrato sull'asse di rotazione, e la porzione piana della seconda di dette lamiere comprende almeno un infossamento localizzato atto ad accoppiarsi selettivamente con uno degli infossamenti localizzati della prima lamiera, in base ad una diversa posizione relativa della prima e della seconda lamiera rispetto all'asse di rotazione.
Grazie a questa soluzione, l'accoppiamento tra gli infossamenti localizzati della prima lamiera e della seconda lamiera si sostituisce efficacemente all'ingranamento tra i dentali frontali delle corone dentate che sono impiegate dalla tecnica nota, garantendo così la possibilità di regolare la posizione del manubrio rispetto al telaio in senso laterale, e garantendo altresì che in ogni posizione raggiunta il loro accoppiamento risulti sufficientemente stabile e sicuro.
Vantaggiosamente, gli affossamenti localizzati della prima e della seconda lamiera possono tuttavia essere realizzati in modo molto più semplice ed economico rispetto ai denti frontali delle corone dentate impiegate dalla tecnica nota, ad esempio mediante un processo di stampaggio delle lamiere come la punzonatura o l'imbutitura localizzata.
Pertanto, il giunto di collegamento della presente invenzione risulta generalmente molto più economico di quello impiegato dalla tecnica nota, pur conservando la stessa funzionalità e la stessa efficacia di impiego.
Secondo un preferito aspetto dell'invenzione, la porzione piana della seconda lamiera comprendente anch'essa una pluralità di detti infossamenti localizzati, i quali sono atti ad accoppiarsi con gli infossamenti localizzati della prima lamiera per una pluralità di posizioni relative della prima e della seconda lamiera rispetto all'asse di rotazione.
Questo aspetto dell'invenzione ha il vantaggio di aumentare la stabilità del collegamento tra la prima e la seconda lamiera, e quindi tra il manubrio ed il telaio dell'attrezzo agricolo durante l'utilizzo operativo.
Si desidera comunque precisare che gli infossamenti localizzati della seconda lamiera si intendono accoppiati con gli infossamenti localizzati della prima lamiera, quando almeno uno degli infossamenti localizzati della seconda lamiera à ̈ accoppiato con un corrispondente infossamento della seconda lamiera.
Secondo un altro preferito aspetto dell'invenzione, la prima e la seconda lamiera sono collegate tra loro da un perno di connessione coassiale con l'asse di rotazione, il quale à ̈ inserito in due fori passanti ricavati nelle porzioni piane della prima e della seconda lamiera.
In pratica, questo perno di connessione definisce uno snodo che consente e guida la prima e la seconda lamiera a ruotare reciprocamente l'una rispetto all'altra, facilitando la regolazione del manubrio per l'utilizzatore.
Secondo un ulteriore aspetto dell'invenzione, il giunto di collegamento comprende anche dei mezzi di bloccaggio disimpegnabili atti a premere la porzione piana della prima lamiera contro la porzione piana della seconda lamiera in modo da bloccarle a pacco. In questo modo, dopo aver regolato la posizione in senso laterale, il manubrio può essere stabilmente bloccato rispetto al telaio dell'attrezzo agricolo durante l'utilizzo operativo.
Un preferito aspetto dell'invenzione prevede che detti mezzi di bloccaggio comprendano in particolare un elemento di riscontro associato solidalmente ad una prima estremità del perno di connessione, ed un organo a camma articolato alla opposta estremità del perno di connessione secondo un asse di articolazione ortogonale all'asse del perno stesso, detto organo a camma essendo atto a ruotare intorno a detto asse di articolazione tra una posizione di blocco, in cui le porzioni piane della prima e della seconda lamiera sono strette a pacco tra detto organo a camma e l'elemento di riscontro, ed una posizione di sblocco, in cui le porzioni piane della prima e della seconda lamiera sono libere di allontanarsi reciprocamente di una certa quantità nel senso dell'asse del perno. Questa soluzione à ̈ vantaggiosa perché semplifica e riduce il numero di componenti necessari per garantire sia lo snodo tra le lamiere sia il loro reciproco bloccaggio e sbloccaggio.
Preferibilmente il suddetto organo a camma comprende due identici piatti sagomati reciprocamente affacciati e posizionati da parti opposte rispetto al perno di connessione.
In questo modo il perno di connessione à ̈ sempre e solo sottoposto ad una sollecitazione di trazione, risultando pertanto più resistente e robusto.
Un altro aspetto dell'invenzione prevede inoltre che l'organo a camma sia fissato ad una leva di azionamento.
Tale leva di azionamento può essere vantaggiosamente afferrata da un utilizzatore per spostare l'organo a camma tra la posizione di blocco e quella di sblocco e viceversa, in modo molto comodo e con poco sforzo.
Un'altra forma di realizzazione della presente invenzione rende infine disponibile un attrezzo agricolo comprendente un telaio, un manubrio ed un giunto di collegamento come quello delineato in precedenza, in cui una lamiera di detto giunto à ̈ fissata al manubrio e l'altra lamiera à ̈ fissata al telaio dell'attrezzo.
Tale forma di attuazione consegue sostanzialmente gli stessi vantaggi riportati in precedenza, in particolare quello di consentire la regolazione del manubrio in senso laterale in modo semplice e costruttivamente economico.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 Ã ̈ una vista laterale di una motozappa secondo una forma di attuazione della presente invenzione.
La figura 2 Ã ̈ una vista frontale della motozappa di figura 1.
La figura 3 Ã ̈ una vista esplosa di un giunto di collegamento tra il manubrio ed il telaio della motozappa di figura 1.
La figura 4 Ã ̈ un dettaglio ingrandito di figura 3.
La figura 5 Ã ̈ la sezione V-V di figura 6.
La figura 6 Ã ̈ una vista dall'alto del giunto di collegamento tra il manubrio ed il telaio della motozappa di figura 1.
Con particolare alle figure 1 e 2, si à ̈ indicato globalmente con 100 un attrezzo agricolo, nella fattispecie una motozappa per hobbistica, la quale à ̈ particolarmente adatta per zappare e/o sarchiare piccoli appezzamenti di terreno, ad esempio all’interno di orti o di giardini, guidata e controllata da un utilizzatore che procede a piedi dietro di essa.
La motozappa 100 comprende un telaio rigido di supporto 105 sul quale à ̈ girevolmente installato un albero rotante 110 ad asse orizzontale, su cui sono coassialmente calettate una pluralità di frese 115. Le frese 115 sono singolarmente provviste di un mozzo centrale con una pluralità di coltelli radiali 120 di forma arcuata, e sono atte a stare a diretto contatto con il terreno per smuovere e rompere le zolle.
L’albero rotante 110 à ̈ azionato in rotazione da un motore a combustione interna 125, tipicamente un piccolo motore a benzina provvisto del relativo serbatoio, il quale à ̈ installato sul telaio di supporto 105 al di sopra delle frese 115, ed à ̈ collegato all’albero rotante 110 tramite un sistema di trasmissione 130 (visibile in figura 3). Detto sistema di trasmissione 130 à ̈ installato a bordo del telaio di supporto 105, e comprende generalmente un una coppia di pulegge ed una cinghia di trasmissione (non visibili) racchiuse all'interno di un carter di protezione.
Sul telaio di supporto 105 à ̈ ulteriormente installata una ruota di appoggio 135, la quale à ̈ disposta con un asse di rotazione parallelo all’asse di rotazione dell’albero rotante 110, anteriormente rispetto a quest’ultimo nel verso di avanzamento imposto dalle frese 115, in modo da poter stare a contatto con il terreno per facilitare gli spostamenti della motozappa 100, quando l’albero rotante 110 e le frese 115 sono ferme.
In particolare, la ruota di appoggio 135 à ̈ girevolmente accoppiata folle ad un unico braccio di sostegno 140, il quale à ̈ mobile tra una prima posizione mostrata in figura 1, in cui la ruota 135 à ̈ in appoggio al terreno, e una seconda posizione non illustrata, in cui la ruota 135 à ̈ sollevata dal terreno.
Nella zona posteriore del telaio di supporto 105 à ̈ ulteriormente associata una barra sagomata 150, usualmente denominata sperone, la quale presenta una estremità libera leggermente incurvata che à ̈ atta a stare a diretto contatto con il terreno e l’opposta estremità collegata al telaio di supporto 105.
La barra sagomata 150 à ̈ atta a fungere da elemento di appoggio posteriore per la motozappa 100 durante il funzionamento delle frese 115, in modo da definire l’inclinazione del telaio di supporto 105 rispetto al terreno, e quindi la posizione del baricentro della motozappa 100 rispetto all’asse di rotazione dell’albero rotante 110, da cui dipende la profondità di lavorazione.
Con il baricentro spostato in avanti, la motozappa 100 tende infatti ad avanzare sul terreno senza affondare, mentre con il baricentro spostato indietro (verso l’utilizzatore), la motozappa 100 tende ad affondare senza avanzare.
Nella parte posteriore del telaio di supporto 105 à ̈ inoltre fissato un manubrio 155, il quale à ̈ atto ad essere maneggiato dall'utilizzatore per guidare e controllare gli spostamenti della motozappa 100 sul terreno.
Nella forma di realizzazione qui illustrata, il manubrio 155 comprende una porzione centrale da cui si dipartono due stegole 160 inclinate generalmente dal basso verso l'alto, ciascuna delle quali termina con una impugnatura 165 inclinata in senso opposto ed atta ad essere afferrata dall'utilizzatore.
Preferibilmente, il manubrio 155 Ã ̈ realizzato in un pezzo unico a partire da un tubo che viene opportunamente piegato.
Sul manubrio 155 sono generalmente installati opportuni organi di controllo (non mostrati), ad esempio una leva dell’acceleratore e/o un interruttore di spegnimento del motore 125, i quali sono collocati in corrispondenza delle impugnature 165 per poter essere comodamente azionati dalle mani dell’utilizzatore.
Come illustrato in figura 3, il manubrio 155 Ã ̈ collegato al telaio di supporto 105 della motozappa 100 mediante un giunto di collegamento indicato globalmente con 170.
Il giunto di collegamento 170 comprende essenzialmente due lamiere piegate, di cui una prima lamiera 175 direttamente fissata al telaio di supporto 105 ed una seconda lamiera 185 direttamente fissata al manubrio 155.
La prima lamiera 175 presenta una porzione piana superiore 176 e due opposte porzioni piane laterali 177, le quali si derivano per piegatura dalla porzione superiore 176. Le porzioni laterali 177 hanno la medesima forma, sono reciprocamente affacciate e si sviluppano ortogonalmente verso il basso rispetto alla porzione superiore 176. In particolare, ciascuna porzione laterale 177 Ã ̈ collegata alla porzione superiore 176 mediante una rispettiva porzione intermedia 178, la quale presenta un profilo sagomato sostanzialmente a "C", in modo tale che le due porzioni laterali 177 risultino separate tra loro da una distanza inferiore rispetto alla larghezza della porzione superiore 176.
Tra le due porzioni laterali 177 viene interposta l'estremità libera di un longherone 106 del telaio di supporto 105. Nell'esempio illustrato, il longherone 106 à ̈ definito da un profilato tubolare a sezione rettangolare, il quale à ̈ direttamente saldato al telaio di supporto 105.
Sulle opposte fiancate del longherone 106 sono ricavati due fori coassiali 107 (di cui uno solo à ̈ visibile in figura 3), ciascuno dei quali à ̈ atto ad essere allineato con un foro passante 179 ricavato in una rispettiva delle porzioni laterali 177 della lamiera 175. Nelle due coppie di fori 107 e 179 viene inserito un perno o una vite, in modo tale da consentire alla lamiera 175 di ruotare sul longherone 106 attorno un asse orizzontale X parallelo all'asse di rotazione dell'albero rotante 110.
Ciascuna porzione laterale 177 comprende inoltre un'asola arcuata 180, la quale si sviluppa su un arco di circonferenza centrato nel rispettivo foro 179. Ogni asola arcuata 180 si affaccia ad un foro filettato 108 (di cui uno solo à ̈ visibile in figura 3) ricavato sulla corrispondente fiancata del longherone 106. Detto foro filettato 108 à ̈ atto a ricevere un perno filettato, il quale à ̈ portato da una manopola 109 (visibile in figura 1 e 2) atta a rimanere posizionata sul lato esterno della porzione laterale 177.
In questo modo, serrando strettamente il perno filettato, la manopola 109 à ̈ in grado di bloccare la lamiera 175 rispetto al longherone 106. Allentando il serraggio, il perno filettato à ̈ invece libero di scorrere all'interno dell'asola arcuata 180, consentendo alla lamiera 175 di ruotare attorno all'asse X ma solamente entro un prefissato angolo di oscillazione.
La seconda lamiera 185 presenta una porzione piana inferiore 186 e due opposte porzioni piane laterali 187, le quali si derivano per piegatura dalla porzione inferiore 186. Dette porzioni laterali 187 hanno la medesima forma, sono reciprocamente affacciate e si sviluppano ortogonalmente verso l'alto rispetto alla porzione inferiore 186. Le porzioni laterali 187 sono sagomate in modo da rendere disponibili due sedi concave coassiali, le quali sono atte a ricevere in appoggio la porzione centrale del manubrio 155 che viene quindi saldata alla lamiera 185.
La porzione piana inferiore 186 della lamiera 185 à ̈ parallelamente affacciata e sovrapposta alla porzione piana superiore 176 della lamiera 175, ed à ̈ atta a ruotare rispetto a quest'ultima attorno ad un asse di rotazione Z sostanzialmente verticale o leggermente inclinato, il quale à ̈ perpendicolare ad entrambe le porzioni piane 176 e 186 ed à ̈ passante al centro di esse.
Per limitare le rotazioni della lamiera 185 attorno a detto asse di rotazione Z, dalla porzione inferiore 186 si deriva per piegatura una linguetta 188. Detta linguetta 188 sporge dal bordo anteriore della porzione inferiore 186 verso il basso, in modo da essere atta a stare affacciata con il bordo anteriore della porzione superiore 176 della lamiera 175, la quale ha un profilo ad arco di circonferenza centrato sull'asse di rotazione Z. In questo modo, la rotazione della lamiera 185 viene impedita quando la linguetta 188 giunge a contatto con una delle porzioni intermedie 178 della lamiera 175 che fungono da finecorsa.
Come illustrato nella figura 5, l'asse di rotazione Z à ̈ definito dall'asse di un perno di connessione 195, il quale à ̈ infilato all'interno di una coppia di fori coassiali ricavati rispettivamente al centro della porzione superiore 176 della lamiera 175 ed al centro della porzione inferiore 186 della lamiera 185. Nell'esempio illustrato, il perno di connessione 195 à ̈ definito da una vite la cui testa à ̈ posizionata al di sopra della porzione inferiore 186 della lamiera 185.
All'estremità inferiore del perno di connessione 195 à ̈ avvitato un dado filettato 200, il quale à ̈ atto ad appoggiarsi, preferibilmente con l'interposizione di una rondella 205, sulla superficie inferiore della porzione piana superiore 176 della lamiera 175. In questo modo, il dado 200 e la rondella 205 definiscono globalmente un elemento di riscontro che impedisce al perno di connessione 195 di sfilarsi assialmente verso l'alto.
All'estremità superiore del perno di connessione 195 à ̈ invece articolato un organo a camma, indicato globalmente con 210, il quale à ̈ atto a ruotare intorno ad un asse di articolazione Y ortogonale all'asse Z del perno di connessione 195.
Nell'esempio illustrato, l'organo a camma 210 à ̈ definito da due piatti sagomati 215, i quali sono fissati alle opposte estremità di un perno centrale 220, il cui asse coincide con l'asse di articolazione Y. Il perno centrale 220 à ̈ appoggiato sull'estremità superiore del perno di connessione 195, dove à ̈ bloccato da un cavallotto 225. In questo modo, l'estremità superiore del perno di connessione 195 ed il cavallotto 225 definiscono globalmente una sede che blocca lateralmente il perno centrale 220, consentendogli di ruotare intorno al proprio asse Y.
I piatti sagomati 215 hanno la medesima forma, sono specularmente affacciati tra loro e risultano posizionati da parti opposte rispetto al perno di connessione 195, in modo da potersi appoggiare, preferibilmente con l'interposizione di una molla, nella fattispecie una pila di molle a tazza 230 infilate sul perno di connessione 195, sulla superficie superiore della porzione piana inferiore 186 della lamiera 185, impedendo in questo modo al perno di connessione 195 di sfilarsi assialmente verso il basso e alle lamiere 175 e 185 di separarsi.
In particolare, i piatti sagomati 215 presentano una forma eccentrica rispetto all'asse di articolazione Y, in modo da poter ruotare tra una posizione di blocco (mostrata in figura 5), in cui le porzioni piane 176 e 186 delle lamiere 175 e 185 sono strette a pacco tra i piatti sagomati 215 dell'organo a camma 210 e la rondella 205, comprimendo le molle a tazza 230, ed una posizione di sblocco (non mostrata nelle figure), in cui le porzioni piane 176 e 186 delle lamiere 175 e 185 sono libere di allontanarsi reciprocamente di una certa quantità nel senso dell'asse Z del perno di connessione 195.
La rotazione dei piatti sagomati 215 può essere attuata mediante una leva ad azionamento manuale 235, la quale à ̈ fissata sul fianco esterno di uno di essi.
Come illustrato in figura 4, la porzione piana superiore 176 della lamiera 175 presenta una pluralità di infossamenti localizzati 181, i quali sono disposti allineati lungo una circonferenza immaginaria centrata sull'asse di rotazione Z.
In particolare, nell'esempio illustrato, gli infossamenti localizzati 181 sono suddivisi in due gruppi, di cui un primo gruppo posto in corrispondenza del bordo anteriore della porzione piana 176 ed un secondo gruppo posto in corrispondenza della opposta estremità posteriore. Gli infossamenti localizzati 181 di ciascuno di questi gruppi sono disposti angolarmente equidistanti lungo un arco limitato della suddetta circonferenza immaginaria.
Corrispondentemente, la porzione piana inferiore 186 della lamiera 185 presenta anch'essa una pluralità di infossamenti localizzati 191, i quali sono disposti in modo tale da potersi accoppiare con gli infossamenti localizzati 181 della lamiera 175, per una pluralità di differenti posizioni relative della lamiera 185 attorno all'asse di rotazione Z.
Nell'esempio illustrato, gli infossamenti 191 sono dunque anch'essi allineati lungo una circonferenza immaginaria centrata sull'asse di rotazione Z ed avente lo stesso diametro della circonferenza immaginaria su cui sono disposti gli infossamenti 181 della lamiera 175. In particolare, gli infossamenti localizzati 191 sono anch'essi suddivisi in due gruppi (v. anche figura 6), di cui un gruppo posto in corrispondenza di un bordo anteriore della porzione piana 186 ed un gruppo posto in corrispondenza della opposta estremità posteriore, dove gli infossamenti localizzati 191 di ciascuno di questi gruppi sono tra loro angolarmente equidistanti.
Si desidera qui precisare che per infossamenti localizzati si intendono in generale degli avvallamenti della lamiera che sono singolarmente ottenuti per deformazione plastica di una area limitata della lamiera stessa. Tali infossamenti possono essere ottenuti in modo molto semplice ed economico mediante una tecnica di stampaggio a caldo o a freddo, ad esempio mediante punzonatura o imbutitura della lamiera.
Si desidera inoltre precisare che un infossamento 191 si intende accoppiato con un infossamento 181 quando la convessità del primo à ̈ accolta nella concavità del secondo.
Grazie al giunto di collegamento 170 sopra descritto, il manubrio 155 può essere regolato in modo da variare la posizione delle impugnature 165 sia in senso verticale sia in senso orizzontale, ad esempio al fine di adattarla a diverse esigenze di utilizzo, nonché all'altezza e alle preferenze dei diversi utilizzatori.
In particolare, per regolare l'altezza del manubrio 155 in altezza, l'utilizzatore deve semplicemente allentare le manopole 109 e far ruotare la lamiera 175 attorno all'asse X rispetto al longherone 106 del telaio di supporto 105. Una volta raggiunta l'altezza desiderata, l'utilizzatore deve quindi serrare nuovamente le manopole 109 in modo da bloccare la lamiera 175.
Per regolare la posizione del manubrio 155 in senso laterale, l'utilizzatore deve per prima cosa muovere la leva 235 verso l'alto, in modo da ruotare i piatti sagomati 215 dell'organo a camma 210 e portarli in posizione di sblocco. A questo punto, le porzioni piane 176 e 186 delle lamiere 175 e 185 possono essere allontanate nel senso dell'asse Z del perno di connessione 195, in contrasto con l'azione delle molle a tazza 230, di una quantità sufficiente a disimpegnare gli infossamenti localizzati 191 della lamiera 185 dagli infossamenti localizzati 181 della lamiera 175. La lamiera 185 può quindi essere fatta ruotare, insieme con il manubrio 155, attorno all'asse Z del perno di connessione 195, in un verso o nel verso opposto, sino a raggiungere un'altra posizione relativa nella quale gli infossamenti localizzati 191 della lamiera 185 possono accoppiarsi frontalmente negli infossamenti localizzati 181 della lamiera 175. Una volta ottenuto l'accoppiamento frontale degli infossamenti 181 e 191 in questa nuova posizione, l'utilizzatore può muovere la leva 235 verso il basso, in modo da ruotare i piatti sagomati 215 dell'organo a camma 210 e riportarli in posizione di blocco.
In conclusione, si desidera precisare che gli infossamenti localizzati 191 si intendono frontalmente accoppiati agli infossamenti localizzati 181 quando almeno uno degli infossamenti 191 Ã ̈ accolto all'interno di un corrispondente infossamento localizzato 181, in modo tale che le porzioni piane 176 e 186 delle lamiere possano stare sostanzialmente a contatto e realizzare un vincolo di forma che impedisce a dette porzioni piane di ruotare l'una sull'altra.
In questo senso, una variante realizzativa potrebbe quindi prevedere che la porzione piana 186 della lamiera 185 comprenda un solo infossamento 191, il quale sia atto ad accoppiarsi selettivamente con un diverso infossamento 181 della lamiera 175 per diverse posizioni angolari della lamiera 185.
Si desidera inoltre precisare che sebbene gli infossamenti 181 e 191 descritti in precedenza abbiano la concavità rivolta verso l'alto, altre forme di realizzazione potrebbero prevedere che gli stessi abbiano concavità rivolte verso il basso.
Ovviamente alla motozappa 100 sopra descritta un tecnico del settore potrebbe apportare numerose modifiche di natura tecnico-applicativa senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come sotto rivendicata.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un giunto di collegamento (170) tra un manubrio (155) ed un telaio (105) di un attrezzo agricolo (100), in cui detto giunto (170) comprende due lamiere (175, 185) atte ad essere rispettivamente fissate al manubrio (155) ed al telaio (105) dell'attrezzo agricolo, in cui ciascuna lamiera (175, 185) comprende almeno una porzione piana (176, 186) atta a stare parallelamente affacciata e a contatto sulla porzione piana dell'altra lamiera, in cui dette lamiere (175, 185) sono atte a ruotare l'una rispetto all'altra attorno ad un asse di rotazione (Z) ortogonale alle dette porzioni piane (176, 186), ed in cui la porzione piana (176) di una prima (175) di dette lamiere comprende una pluralità di infossamenti localizzati (181), i quali sono disposti lungo almeno un arco di circonferenza centrato sull'asse di rotazione (Z), e la porzione piana (186) della seconda (185) di dette lamiere comprende almeno un infossamento localizzato (191) atto ad accoppiarsi selettivamente con uno degli infossamenti localizzati (181) della prima lamiera (175), in base ad una diversa posizione relativa della prima e della seconda lamiera (175, 185) rispetto all'asse di rotazione (Z).
  2. 2. Un giunto (170) secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione piana (186) della seconda lamiera (185) comprendente una pluralità di detti infossamenti localizzati (191), i quali sono atti ad accoppiarsi con gli infossamenti localizzati (181) della prima lamiera (175) per una pluralità di posizioni relative della prima e della seconda lamiera (175, 185) rispetto all'asse di rotazione (Z).
  3. 3. Un giunto (170) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima e la seconda lamiera (175, 185) sono collegate da un perno di connessione (195) coassiale con l'asse di rotazione (Z), il quale à ̈ inserito in due fori passanti ricavati nelle porzioni piane (176, 186) della prima e della seconda lamiera (175, 185).
  4. 4. Un giunto (170) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di bloccaggio disimpegnabili (200, 210) atti a premere la porzione piana (176) della prima lamiera (175) contro la porzione piana (186) della seconda lamiera (185) in modo da bloccarle a pacco.
  5. 5. Un giunto (170) secondo le rivendicazioni 3 e 4, in cui detti mezzi di bloccaggio comprendono un elemento di riscontro (200) associato solidalmente ad una prima estremità del perno di connessione (195), ed un organo a camma (210) articolato alla opposta estremità del perno di connessione (195) secondo un asse di articolazione (Y) ortogonale all'asse (Z) del perno (195) stesso, detto organo a camma (210) essendo atto a ruotare intorno a detto asse di articolazione (Y) tra una posizione di blocco, in cui le porzioni piane (176, 186) della prima e della seconda lamiera (175, 185) sono strette a pacco tra detto organo a camma (210) e l'elemento di riscontro (200), ed una posizione di sblocco, in cui le porzioni piane (176, 186) della prima e della seconda lamiera (175, 185) sono libere di allontanarsi reciprocamente di una certa quantità nel senso dell'asse (Z) del perno (195).
  6. 6. Un giunto (170) secondo la rivendicazione 5, in cui detto organo a camma (210) comprende due identici piatti sagomati (215) reciprocamente affacciati e posizionati da parti opposte rispetto al perno di connessione (195).
  7. 7. Un giunto (170) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui l'organo a camma (210) Ã ̈ fissato ad una leva di azionamento (235).
  8. 8. Un attrezzo agricolo (100) comprendente un telaio (105), un manubrio (155) ed un giunto di collegamento (170) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui una lamiera (185) di detto giunto (170) Ã ̈ fissata al manubrio (155) e l'altra lamiera (175) Ã ̈ fissata al telaio (105) dell'attrezzo.
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