ITMO20120009A1 - Dispositivo estrattore per macchine smontagomme - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione

L’invenzione riguarda un dispositivo estrattore per macchine smontagomme, in particolare per estrarre i talloni di pneumatici dai cerchioni sui quali sono montati, senza l'intervento manuale di un operatore che usa una leva di sollevamento, come avviene in modo noto.

Stato della Tecnica

Sono noti dispositivi per detallonare i talloni dei pneumatici dai cerchioni sui quali sono montati.

Come à ̈ noto, un tallone di un pneumatico à ̈ quella parte del fianco di questo che à ̈ compresa tra la circonferenza del bordo interno e quella esterna che collega il fianco al battistrada e che, quando il pneumatico à ̈ gonfio, à ̈ destinata ad essere permanentemente appoggiata a tenuta al bordo perimetrale del cerchione di una ruota su cui il pneumatico à ̈ montato.

Tipicamente, i talloni, dopo un periodo uso intensivo dei pneumatici, a causa della spinta costante contro i bordi dei cerchioni, tendono ad aderire in modo tenace a questi.

Per questa ragione i gommisti, quando devono smontare un pneumatico dal proprio cerchione, dopo averlo sgonfiato, ne premono ripetutamente i talloni verso il canale centrale di calettamento del cerchione, utilizzando un utensile pressore azionato pneumaticamente, che à ̈ conformato a paletta à ̈ di cui sono dotate le macchine smontagomme su un fianco del loro basamento, rendendo lasco il pneumatico rispetto al cerchione.

Successivamente, sistemano in posizione coricata e bloccano la ruota con il pneumatico lasco sulla piattaforma di lavoro di cui à ̈ dotata ogni macchina smontagomme, avvicinano al tallone del pneumatico il braccio operativo della macchina smontagomme che à ̈ dotato di un attrezzo detallonatore e, impugnando una leva sagomata, sollevano manualmente un piccolo tratto del tallone superiore rispetto al bordo del cerchione in modo da scavalcarlo ed infilano il tratto sollevato sull’attrezzo detallonatore.

Infine, pongono in rotazione la piattaforma ed il tallone del pneumatico scavalca progressivamente e completamente il bordo del cerchione, rendendo possibile lo smontaggio del pneumatico.

Secondo la tecnica nota, sono anche noti dispositivi detallonatori che funzionano in modo automatico, evitando agli operatori l'uso della leva.

Un dispositivo di questo tipo à ̈ noto dal brevetto EP 1.593.533.

Secondo questo brevetto à ̈ previsto un braccio operativo verticale che, alla estremità inferiore, porta una coppia di piastre verticali e parallele, tra le quali à ̈ montato un uncino che à ̈ collegato alle piastre per mezzo di due bielle, in modo tale da formare un quadrilatero articolato di cui l’uncino forma un lato esterno.

L’uncino à ̈ dotato di un movimento roto-traslatorio e per il suo azionamento, tra una delle bielle e le due piastre parallele, sono montati due ingranaggi che sono rotatoriamente solidali rispettivamente alla biella e ad un perno di rotazione che à ̈ supportato trasversalmente tra le due piastre verticali e parallele.

I due ingranaggi hanno rispettive dentature impegnate reciprocamente per trasmettere il moto rotatorio.

Sullo stesso perno di rotazione à ̈ anche calettata la estremità di una ulteriore biella di collegamento che ha la estremità opposta incernierata alla estremità inferiore dello stelo di un cilindro attuatore che à ̈ montato lungo il braccio operativo e solidale a questo.

Quando il cilindro viene azionato dal gommista, la ulteriore biella di collegamento ruota e fa ruotare solidalmente il perno di rotazione e l’ingranaggio rotatoriamente fissato su quest’ultimo.

La rotazione di questo ingranaggio pone forzatamente in rotazione anche il secondo ingranaggio il quale aziona in rotazione le due bielle che formano il quadrilatero articolato.

L’uncino, viene pertanto movimentato verso, oppure via da, un punto di introduzione prestabilito tra un tallone di un pneumatico ed il bordo di un cerchione sul quale à ̈ montato.

Il movimento composto di rototraslazione permette all’uncino di compiere i movimenti di introduzione oppure di estrazione tra tallone e bordo del cerchione compiendo una traiettoria che scavalca il bordo del cerchione, senza urtarvi contro.

Pertanto, quando l’uncino viene richiamato in uno spostamento di estrazione, questo arpiona il tallone del pneumatico e lo solleva per un tratto oltre il bordo del cerchione, compiendo, in pratica, in modo automatico la stessa operazione che un gommista esegue maneggiando la leva detallonatrice, per poter sistemare il tratto di tallone sollevato su un attrezzo detallonatore di cui à ̈ dotata la macchina smontagomme.

Questo stato della tecnica ha alcuni inconvenienti.

Un primo inconveniente consiste nel fatto che nelle macchine smontagomme nelle quali à ̈ necessario utilizzare manualmente la leva per sollevare il segmento del tallone di un pneumatico da smontare dal bordo del cerchione, i gommisti devono impiegare la loro forza fisica e quando in una giornata di lavoro devono essere eseguiti molteplici smontaggi di pneumatici, la fatica, accumulandosi progressivamente, diventa rilevante alla fine della giornata di lavoro.

Questo accade con ancora maggiore intensità quando i pneumatici da smontare sono di tipo speciale, cioà ̈ pneumatici che hanno fianchi ribassati rispetto a quelli standard.

Infatti, le operazioni di sollevamento del tallone con la leva diventano ancora più difficoltose e faticose a causa della rigidezza strutturale che ha la carcassa di questo tipo di pneumatici, la quale deve essere in grado di limitare le flessioni elastiche laterali per contenere l’angolo di deriva in curva del veicolo su cui sono montati.

Un ulteriore inconveniente relativo invece ai dispositivi detallonatori automatici noti, quelli cioà ̈ che non richiedono l’uso manuale della leva, ed in particolare di quello che à ̈ stato descritto in precedenza, consiste nel fatto che hanno una struttura attuativa molto complicata e formata da un numero rilevante di pezzi collegati tra loro con cerniere e che comprendono, come detto, anche ingranaggi con dentature impegnate tra loro.

Questo determina, oltre ad un costo rilevante per la realizzazione dei singoli pezzi e per il loro assemblaggio per formare il dispositivo detallonatore, anche un progressivo aumento, a causa dell’usura, dei giochi tra i pezzi stessi e le numerose cerniere con cui sono reciprocamente collegati, nonché tra i denti degli ingranaggi che trasmettono l’azione del cilindro attuatore all’uncino per trasformarli in movimenti di rototraslazione.

Questo aumento dei giochi à ̈ proporzionale direttamente al numero dei pezzi che sono utilizzati per realizzare il dispositivo detallonatore e con il tempo crea un aumento della imprecisione della azione deH’uncino destinato prima ad introdursi tra tallone e bordo del cerchione, e poi a sollevare il tratto di tallone.

Questa imprecisione può determinare in alcuni casi una sensibile deviazione delle traiettorie operative di rototraslazione che sono state previste in origine per l’uncino il quale, pertanto, può arrivare ad urtare o strisciare contro il bordo del cerchione danneggiandolo, sia nella fase di introduzione, sia in quella di estrazione.

Inoltre, queste deviazioni dalle traiettorie ottimali modificano l’angolo di introduzione denuncino tra il tallone del pneumatico ed il bordo del cerchione.

Questa diversa angolazione può determinare una maggiore resistenza alla flessione del tallone alla pressione dell’uncino per permetterne il passaggio verso il canale di calettamento e, ai contrario, un aggancio precario del tallone nella fase estrattiva di sollevamento.

Presentazione dell'Invenzione

Scopo dell’invenzione à ̈ quello di migliorare la tecnica nota.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ realizzare un dispositivo estrattore per macchine smontagomme che permetta di rendere sensibilmente più semplice ed economica la struttura dei dispositivi estrattori automatici.

Un ulteriore scopo dell'invenzione e realizzare un dispositivo estrattore per macchine smontagomme che permetta di estrarre i talloni di pneumatici dai cerchioni sui quali sono montati in modo rapido e senza danneggiare i cerchioni.

Un altro scopo dell'invenzione à ̈ realizzare un dispositivo estrattore per macchine smontagomme che mantenga nel tempo la corretta angolazione di lavoro.

Secondo un aspetto dell’invenzione à ̈ previsto un dispositivo estrattore per macchine smontagomme, in accordo con le caratteristiche della rivendicazione 1.

Le rivendicazioni dipendenti indicano forme particolari di realizzazione del dispositivo estrattore per macchine smontagomme secondo l'invenzione.

L’invenzione permette di ottenere i seguenti vantaggi:

- semplificare in modo significativo la struttura ed il funzionamento dei dispositivi estrattori per macchine smontagomme, rendendoli più agili e leggeri;

- estrarre in modo automatico i talloni di pneumatici dai cerchioni sui quali sono montati con manovre facili e sicure, che salvaguardano la integrità dei cerchioni e dei pneumatici;

- mantenere fisso l’orientamento del dispositivo estrattore durante il funzionamento;

- rendere più agevole anche il montaggio dei pneumatici; e

rendere complessivamente più economiche le macchine smontagomme.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo estrattore per macchine smontagomme, illustrato a titolo di esempio non limitativo nelle unite tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 à ̈ una vista laterale interrotta di una macchina smontagomme che à ̈ dotata di un dispositivo estrattore per macchine smontagomme secondo l’invenzione;

la FIG. 2 e la FIG. 3 mostrano due fasi di lavoro del dispositivo estrattore di Figura 1 su un cerchione che à ̈ stato provato del pneumatico per rendere meglio visibile il funzionamento dell'invenzione;

la FIG. 4 à ̈ una vista laterale schematica e interrotta ed in trasparenza del dispositivo estrattore secondo l’invenzione, mostrato in due posizioni estreme di utilizzo;

la FIG. 5 Ã ̈ una corrispondente vista frontale del dispositivo estrattore della Figura 4;

la FIG. 6 à ̈ una vista schematica laterale in trasparenza ed in scala ridotta del dispositivo estrattore secondo l’invenzione in cui con le linee tratteggiate si sono indicate le posizioni del dispositivo estrattore durante il suo azionamento;

la FIG. 7 Ã ̈ una corrispondente vista dall'alto del dispositivo estrattore della Figura 6;

la FIG. 8 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo estrattore in una fase di montaggio di un pneumatico;

la FIG. 9 Ã ̈ la corrispondente vista laterale della Figura 8.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alla figura 1 , con 1 à ̈ indicato un braccio di supporto di una macchina smontagomme 2 che ha un basamento dal quale si eleva una colonna 3 che porta un braccio trasversale 4 rotante a bandiera, alla estremità libera del quale à ̈ supportato in modo noto il braccio di supporto 1.

Alla estremità inferiore 1a del braccio di supporto 1 sono fissate due piastre 5 e 6 verticali e parallele tra di loro.

Tra le piastre 5 e 6 sono incernierate due coppie di bielle, cioà ̈ ciascuna coppia ad una rispettiva piastra, che comprendono precisamente prime bielle 7 superiori e seconde bielle 8 inferiori.

Tra le due coppie di bielle 7 ed 8 à ̈ sistemato un corpo allungato 9 che à ̈ collegato alle piastre 5 e 6 per mezzo delle coppie di bielle 7 ed 8, in modo tale da potersi muovere rispetto alle piastre 5 e 6 con movimenti di rototraslazione.

Il corpo allungato 9 à ̈ un utensile da utilizzare per lo smontaggio dei pneumatici “P".

Questo utensile à ̈ un estrattore, di seguito indicato brevemente estrattore 9, che ha una estremità superiore 9a che à ̈ incernierata alla concorrente estremità della prima biella superiore 7 con una cerniera 13, mentre la opposta estremità inferiore 9b sagoma un uncino 10 destinato ad essere introdotto tra il tallone 'Τ' di un pneumatico “P†ed il bordo 11 del cerchione 12 sul quale à ̈ montato.

Con riferimento alla Figura 4, si nota che la prima biella superiore 7 ha la estremità opposta alla cerniera 13 che à ̈ incernierata alla rispettiva piastra 6 con una cerniera 14 che costituisce un primo punto di cerniera, mentre la seconda biella inferiore 8 ha una prima estremità che à ̈ incernierata all’estrattore 9 con una cerniera 15 ed alla piastra 6 con una cerniera 16 che costituisce un secondo punto di cerniera.

Inoltre, si può notare sia che le cerniere 14 e 16 sono verticalmente disassate tra di loro, sia che la lunghezza della prima biella superiore 7 à ̈ maggiore deila lunghezza della seconda biella inferiore 8: per queste ragioni, quando sono poste in rotazione intorno alle rispettive cerniere 14 e 16, le estremità opposte di queste compiono traiettorie circolari con raggi differenti che, come verrà meglio spiegato in seguito, costringono l’estrattore 9 a muoversi con movimenti composti di roto-traslazione alternativamente verso l’aito e verso il basso.

La movimentazione dell’estrattore 9 à ̈ attivata per mezzo di un attuatore fluidodinamico, non visibile nei disegni, che à ̈ associato in modo convenzionale al braccio di supporto 1 e che ha lo stelo 17 ricevuto scorrevolmente all’interno di quest'ultimo.

Alla estremità inferiore dello stelo 17 à ̈ incernierata una concorrente estremità di una biella di collegamento 19 a bracci accoppiati e paralleli, la quale ha la estremità opposta che à ̈ co-incernierata alla cerniera 13, come si può vedere con maggiore chiarezza nella Figura 5.

La biella di collegamento 19 à ̈ incernierata alla estremità inferiore dello stelo 17 per mezzo di una cerniera 18 che ha il perno di cerniera 18a che attraversa trasversalmente un blocchetto 17a che à ̈ reso solidale allo stelo 17 per mezzo di bulloni di serraggio 17b e che scorre guidato in un’asola 17c ricavata longitudinalmente nel braccio di supporto 1.

Alla estremità inferiore delle due piastre 5 e 6 sono anche fissate due rispettive staffe 20 che supportano un convenzionale attrezzo 21 utilizzato normalmente per completare la estrazione dei talloni “T†dei pneumatici "P" dopo che l’uncino 10 ne ha sollevato un primo tratto e cooperando funzionalmente con la piattaforma rotante sulla quale sono usualmente bloccate le ruote dei veicoli per lo smontaggio ed il montaggio dei pneumatici e di cui sono dotate le macchine smontagomme.

Come si vede in dettaglio nella Figura 5, l'attrezzo 21 comprende una superficie di scivolamento 22 sulla quale à ̈ destinato ad essere appoggiato ed a scivolare il tallone “T†di un pneumatico “P†, dopo che à ̈ stato sollevato dall’estrattore 9 e che la piattaforma rotante à ̈ stata posta in movimento.

La superficie di scivolamento à ̈ posta da una parte dell’estrattore 9 e dall’altra parte à ̈ posizionato un piolo 23 di contatto con il bordo 11 dei cerchione 12 che funge da riferimento per poter sistemare l’estrattore 9 nella corretta posizione di lavoro rispetto al cerchione 12.

Con riferimento alle Figure 1 - 3 si deve notare che il profilo laterale dei lati anteriori, cioà ̈ dei lati rivolti verso l’esterno, delle due piastre 5 e 6 à ̈ sostanzialmente uguale al profilo laterale dell’estrattore 9.

In questo modo, quando l’estrattore 9 à ̈ in una posizione di riposo, risulta completamente nascosto all’interno della sagoma delle piastre 5 e 6.

Il funzionamento dei dispositivo estrattore per macchine smontagomme secondo l’invenzione à ̈ il seguente: quando un gommista deve smontare un pneumatico “P†di una ruota di un veicolo dal proprio cerchione 12, corica la ruota sulla piattaforma rotante di lavoro, denominata tecnicamente anche autocentrante, e blocca il cerchione 12 con i dispositivi di bloccaggio di cui sono dotate le macchine smontagomme 2 note.

Il pneumatico à ̈ preventivamente sgonfiato e detallonato dal gommista utilizzando un attrezzo meccanico, noto come paletta, azionato pneumaticamente che à ̈ in dotazione alle macchine smontagomme 2 e che à ̈ montato su un fianco del basamento di queste.

Dopo questa operazione, la ruota à ̈ posizionata sull’autocentrante ed il gommista provvede a ruotare il braccio trasversale 4 fino a portare il braccio operativo 1 sopra al cerchione 12.

Aggiustando poi la posizione angolare e verticale del braccio di supporto 1 con i comandi ed i gruppi attuatori di cui à ̈ dotata la macchina smontagomme 2, il gommista posiziona il piolo 23 di contatto e di riferimento contro il bordo 11 del cerchione 12 e l'attrezzo 21 si appoggia sulla parte rivolta verso l’alto del bordo 11.

In questa fase, l’estrattore 9 à ̈ mantenuto ancora in posizione di riposo, cioà ̈ ritirato in posizione sollevata tra le piastre 5 e 6 e la prima biella superiore 7 e la seconda biella inferiore 8 sono entrambe ruotate verso l’alto: questa condizione à ̈ visibile nella Figura 1 e nelle Figure 4 e 6 con le linee tratteggiate.

Per smontare il pneumatico, il gommista aziona l’attuatore che muove il proprio stelo 17 verso il cerchione 12 e di conseguenza anche la biella 19 di collegamento si sposta verso il basso.

Quest’ultima fa ruotare la prima biella superiore 7 intorno alla cerniera 13 mentre la seconda biella inferiore 8 viene costretta a ruotare contemporaneamente intorno alla cerniera 16 dallo stesso estrattore 9 che viene spinto progressivamente verso il basso dalla biella 19 di collegamento.

La differenza tra le lunghezze della prima biella superiore 7 e della seconda biella inferiore 8 e la diversa posizione delle cerniere 14 e 16 intorno alle quali possono ruotare, impone all’estrattore 9 un movimento di rototraslazione verso il, oppure dal, cerchione 12 che permette all’uncino 10 di compiere una traiettoria che scavalca il bordo 11 senza toccarlo (si veda la Figura 6) e di essere poi orientato e diretto verso il canale di calettamento 25 del cerchione 12 in una fase di inserimento tra un tallone “T" ed il bordo 11, oppure via da questo, in una fase di aggancio ed estrazione del tallone “T†dal bordo 11 del cerchione 12.

Durante l'inserimento, l'uncino 10 preme sul tallone “T" del pneumatico “P" flettendolo verso il canale di calettamento 25 ed apre un varco tra il tallone T" ed il bordo 11 del cerchione 12: questa condizione à ̈ visibile nella Figura 4 in cui à ̈ indicata con linee continue.

Attraverso questo varco l’uncino 10 dell'estrattore 9 penetra tra il tallone “T" ed il bordo 11 , scavalcando il tallone “T†.

Il gommista, a questo punto, inverte l’azione dell’attuatore fluidodinamico e l’estrattore 9 viene richiamato verso l’alto, compiendo, in direzione contraria, la stessa traiettoria di inserimento.

In questa traiettoria, l'uncino 10 aggancia automaticamente il bordo del tallone “T" che, nel frattempo, cessata la azione di pressione momentanea à ̈ ritornato nella propria condizione normale, e lo solleva oltre il bordo 11 del cerchione 12, trascinandolo fino sopra la superficie di scivolamento 22 dell’attrezzo 21.

Il gommista pone quindi in rotazione l'autocentrante e l’intero tallone “T†viene estratto dal bordo 11 del cerchione 12 rendendo lasco il pneumatico che può essere facilmente smontato.

Il dispositivo estrattore secondo l’invenzione, pur non essendo specificamente predisposto per la manovra contraria alla estrazione dei talloni “T†, può tuttavia essere impiegato per rendere più agevole anche il montaggio dei pneumatici “P†, come à ̈ mostrato nelle Figure 8 e 9.

In questa fase, il gommista mantiene l'estrattore nella posizione di riposo, ritirato tra le due piastre 5 e 6.

Quindi, dopo aver inserito sul cerchione 12 bloccato in posizione coricata sull’autocentrante il primo tallone “T†inferiore di un pneumatico “P†, posiziona il secondo tallone T†superiore sulla superfìcie 22 di scivolamento dell’attrezzo 21 e lo flette per farlo passare sotto all’uncino 10 ed al piolo di contatto 23, come visibile schematicamente nelle Figure 8 e 9 .

Successivamente, pone in rotazione l’autocentrante e la pressione combinata della parte inferiore denuncino 10 e del piolo 23 aiuta il secondo tallone T†superiore a scavalcare il bordo 11 ed entrare completamente all’interno del canale di calettamento 25.

La rotazione dell’autocentrante permette di completare l’inserimento dell'intero tallone “T†e, quindi, il montaggio di un pneumatico “P†sul proprio cerchio 12.

Si à ̈ constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi prefissati.

L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.

Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri tecnicamente equivalenti. In pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire daH’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (9)

1. R I V E N D I C AZ I O N I 1. Un dispositivo estrattore per macchine smontagomme (2) comprendente: - Un braccio (1) di supporto sostanzialmente verticale che à ̈ associato ad una macchina smontagomme (2) e che ha una estremità superiore ed una opposta estremità inferiore (1a); - Una coppia di piastre (5, 6) sostanzialmente verticali e parallele che si prolungano solidali da detta opposta estremità inferiore (1 a); - Mezzi a biella che sono incernierati tra detta coppia di piastre (5, 6) secondo assi di cerniera trasversali a queste ultime e che comprendono una prima biella superiore (7) ed una seconda biella inferiore (8); - Un attrezzo estrattore che ha un corpo allungato (9) che definisce una prima estremità (9a) rivolta verso l'alto ed una seconda estremità (9b) opposta che sagoma una porzione ad uncino (10), che à ̈ incernierato a detta prima biella (7) e a detta seconda biella (8) e che forma con queste e con dette piastre un quadrilatero articolato; - Mezzi attuatori (17) che azionano in rotazione detti mezzi a biella e che sono montati su detto braccio (1) di supporto; - Un elemento di connessione (17a) di detti mezzi attuatori (17) a detti mezzi a biella; caratterizzato dal fatto che detto elemento di connessione (17a) definisce una estremità incernierata a detti mezzi attuatori (17) ed una opposta estremità incernierata direttamente a detta prima estremità (9a) di detto corpo allungato (9) dell’attrezzo estrattore.
2. 2. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta prima biella superiore (7) ha lunghezza maggiore di detta seconda biella inferiore (8).
3. 3. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo allungato (9) ha una forma a ginocchio con una convessità rivolta da parte opposta a dette prima biella (7) e seconda biella (8).
4. 4. Un dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 3, in cui dette piastre (5, 6) hanno rispettivi lati rivolti verso detto attrezzo estrattore che sono sagomati a ginocchio sostanzialmente uguale a detta forma di detto corpo allungato (9).
5. 5. Un dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di connessione comprende una biella di connessione (19) a due bracci accoppiati e paralleli che ha una estremità superiore incernierata con mezzi a cerniera (18) a detti mezzi attuatori (17) ed una opposta estremità inferiore che à ̈ co-incernierata a detta prima biella (7) e a detto corpo allungato (9).
6. 6. Un dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 5, in cui detti mezzi attuatori comprendono un cilindro fluidodinamico che ha uno stelo (17) mobile lungo detto braccio (1) di supporto, detto stelo (17) essendo dotato ad una estremità libera di un blocchetto di attacco (17a) al quale à ̈ incernierata detta estremità superiore di detta biella di connessione (19) con detti mezzi a cerniera (18).
7. 7. Un dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 5, in cui detta prima biella superiore (7) ha una prima estremità che à ̈ co-incernierata a detta estremità inferiore di detta biella di connessione (19) e a detto corpo allungato (9), ed una opposta seconda estremità che à ̈ incernierata in un primo punto di cerniera (14) tra dette piastre sostanzialmente verticali (5, 6).
8. 8. Un dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 7, in cui detta seconda biella inferiore (8) ha una prima estremità che à ̈ incernierata a detto corpo allungato (9) in una zona (15) sostanzialmente mediana di questo ed una seconda estremità che incernierata tra dette piastre sostanzialmente verticali (5, 6) in un secondo punto di cerniera (16) che à ̈ verticalmente disassato rispetto a detto primo punto di cerniera (14).
9. 9. Un dispositivo secondo le rivendicazioni 4 e 8, in cui detto secondo punto di cerniera (16) Ã ̈ spostato verso detti lati sagomati a ginocchio rispetto a detto primo punto di cerniera (14).