ITMO20110127A1 - Macchina smontagomme - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

Campo di applicazione.

L’invenzione riguarda una macchina smontagomme dotata di un apparato di comando per poter comandare il funzionamento da una postazione diversa da quella usuale della consolle dove sono raggruppati tutti i comandi di azionamento e di controllo.

Stato della Tecnica.

Le macchine smontagomme comprendono tipicamente una carcassa di base, un dispositivo collegato sopra alla carcassa, noto con il termine tecnico autocentrante, sul quale à ̈ agganciabile in posizione coricata una ruota di un veicolo e che può essere posto in rotazione attorno al proprio asse centrale di rotazione, disposto verticalmente. Dalla carcassa di base si innalza una prima colonna principale che supporta gli organi di posizionamento, in direzione centripeta oppure centrifuga rispetto alla ruota, di un primo utensile sagomato per il montaggio e lo smontaggio di pneumatici delle ruote dai rispettivi cerchioni.

Questi mezzi di posizionamento permettono l'accostamento ad una porzione del bordo superiore del cerchione della ruota montata sull'autocentrante, cioà ̈ del bordo che à ̈ rivolto dalla parte opposta alla carcassa di base.

Sono inoltre previsti primi mezzi di blocco per bloccare il movimento del primo utensile dopo che à ̈ stato posizionato accostato al bordo del cerchione, che sono comandabili alternativamente tra una posizione di blocco ed una posizione di sblocco.

Dalla carcassa si innalza anche una colonna secondaria, parallela a quella principale che supporta una guida prismatica a sviluppo verticale lungo la quale scorre un primo carrello al quale à ̈ solidale una seconda guida prismatica cava il cui asse longitudinale giace in un piano ideale che à ̈ perpendicolare all'asse di rotazione dell'autocentrante ed à ̈ sostanzialmente concorrente verso questo.

La macchina smonta gomme comprende anche un primo braccio prismatico che à ̈ coniugato in modo scorrevole alla seconda guida lungo l'asse longitudinale di quest’ultima.

Il primo braccio prismatico supporta ad una estremità libera, un secondo utensile pressore, di forma nota, ad esempio a forma di disco, che à ̈ destinato a premere su una porzione del fianco dello pneumatico, che, a causa della posizione coricata della ruota, risulta come fianco superiore, e che insiste sul bordo, analogamente bordo superiore, del cerchione.

La porzione del fianco superiore risulta essere prossima al primo utensile quando questo à ̈ accostato al bordo superiore del cerchione, per distaccare la suddetta porzione del fianco superiore dalla corrispondente porzione del bordo superiore del cerchione.

Secondi mezzi di blocco sono previsti per bloccare il movimento del primo braccio rispetto alla seconda guida, anche in questo caso comandabili alternativamente tra una posizione di blocco ed una posizione di sblocco.

Il primo carrello à ̈ azionato scorrevole lungo la guida prismatica per mezzo di un primo attuatore, normalmente di tipo pneumatico, che agisce tra la colonna secondaria ed il carrello stesso, muovendolo verticalmente su e giù.

L'azionamento del carrello e degli organi di funzionamento della macchina smontagomme à ̈ comandato da una serie di comandi che sono montati su una consolle che à ̈ fissata in testa alla colonna ausiliaria, pertanto in una posizione sopraelevata rispetto all’autocentrante, per evitare di interferire con le operazioni manuali di manovra delle ruote che gli operatori devono eseguire durante il loro lavoro.

Al carrello à ̈ anche fissata la estremità prossimale di un secondo braccio operativo che à ̈ realizzato in due sezioni incernierate tra loro e rotanti in un piano ideale parallelo al piano di appoggio dell'autocentrante e che supporta, ad una opposta estremità distale, il gambo verticale di un secondo attrezzo pressore che à ̈ destinato a premere anch’esso sul fianco superiore del pneumatico.

Questo gambo può essere sia fisso, sia coincidente con lo stelo di un ulteriore attuatore pneumatico lineare che à ̈ montato verticale alla estremità distale del secondo braccio e porta alla propria estremità inferiore un tampone di appoggio al fianco del pneumatico.

Questa macchine smontagomme note presentano alcuni inconvenienti.

Un primo inconveniente à ̈ che gli operatori durante le fasi di lavoro, stazionano principalmente su un iato della carcassa considerato anteriore e che si trova da parte opposta rispetto alla colonna principale e secondaria.

Pertanto, a causa delia posizione che devono assumere sia il primo braccio operativo, sia il secondo, accade che spesso l’operatore abbia difficoltà a raggiungere la consolle dove sono montati i comandi di azionamento della macchina smontagomme e che, pertanto, sia costretto a spostarsi ripetutamente dalla posizione di lavoro a quella di azionamento dei comandi e ritornare poi nuovamente nella posizione di lavoro.

Questi spostamenti sono molteplici per eseguire smontaggio e montaggio di ciascun pneumatico e si moltiplicano proporzionalmente per tutti i pneumatici da smontare e montare nel corso di una giornata. Pertanto, l’operatore deve aggiungere alla fatica per muovere le ruote ed i pneumatici, anche quella per spostarsi frequentemente intorno alla macchina smontagomme.

Un altro inconveniente à ̈ che nelle macchine smontagomme note il secondo braccio operativo ha la propria estremità prossimale incernierata alla colonna secondaria e pertanto non può essere spostato in direzione verticale parallelamente a sé stesso.

Per questa ragione, il secondo attrezzo pressore deve essere azionato con un apposito attuatore pneumatico che si aggiunge a quello che aziona il carrello al quale à ̈ vincolata la seconda guida prismatica.

Questo incide negativamente sui costi complessivi della macchina smontagomme perché, oltre al costo aggiuntivo dell'attuatore necessario per muovere il secondo attrezzo pressore, si aggiunge anche il costo della circuitazione pneumatica necessaria per collegarlo alla sorgente di aria compressa ed il costo delle valvole di comando.

Scopi dell’invenzione.

Uno scopo dell’invenzione à ̈ migliorare la tecnica nota.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ realizzare una macchina smontagomme che permetta all'operatore di eseguire smontaggi e montaggi di pneumatici senza doversi spostare continuamente per raggiungere i comandi di azionamento della macchina smontagomme. Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ realizzare una macchina smontagomme che abbia una struttura semplificata e, dunque, più economica rispetto alle macchine smontagomme note, pur avendo la stessa capacità operativa.

Secondo l’invenzione à ̈ prevista una macchina smontagomme in accordo con le caratteristiche della rivendicazione 1.

L’invenzione consente pertanto di ottenere i seguenti vantaggi: permette all’operatore di comandare agevolmente il funzionamento della macchina smontagomme anche in una condizione di lavoro in cui uno oppure entrambi i bracci operativi sono interposti per esigenze di lavoro tra la postazione preferita dell’operatore, cioà ̈ frontale alla macchina smontagomme, e la consolle di comando;

contenere i costi di produzione della macchina smontagomme a parità di prestazioni fornite.

Breve descrizione dei disegni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione di una macchina smontagomme illustrata a titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la Figura 1 à ̈ una vista in prospettiva di una macchina smontagomme secondo l’invenzione;

le Figure da 2 a 5 sono una vista dall’alto di corrispondenti fasi operative della macchina smontagomme di Figura 1 ;

le Figure da 6 a 9 sono uno schema di un possibile cirrcuito pneumatico di comando della macchina smontagomme secondo l’invenzione, in diverse fasi di funzionamento;

la Figura 10 à ̈ una vista schematica ed in sezione trasversale di una ruota di un veicolo bloccata in posizione coricata sull’autocentrante della macchina smontagomme di Figura 1.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito.

Con particolare riferimento alla Figure, con 1 à ̈ indicata complessivamente una macchina smontagomme che ha una carcassa 2 di base sulla quale à ̈ montato un dispositivo rotante 3 di appoggio e di bloccaggio di una ruota “R†in posizione coricata.

Da una estremità 102 della carcassa 2, considerata posteriore, si innalza una colonna principale 4 alla cui estremità superiore 104 à ̈ montato un supporto 5 che sostiene un primo elemento prismatico 6 di guida che assialmente à ̈ attraversato da una cavità a profilo prismatico nella quale à ̈ montato scorrevole un primo braccio operativo 7 che ha un profilo trasversale coniugato con quello della cavità in cui scorre.

Questo primo braccio operativo 7 supporta, ad una estremità rivolta verso l’autocentrante 3, un manicotto verticale 8 nel quale à ̈ impegnata in modo scorrevole una prima asta 9 che ha, generalmente, sezione trasversale esagonale o, comunque, poligonale la quale si coniuga, anche in questo caso, con la sezione della cavità interna del manicotto verticale 8.

Alla estremità inferiore della prima asta 9 à ̈ montato un attacco 10 per un attrezzo di smontaggio oppure montaggio di pneumatici “P†dai cerchi “C†della rota “R†, e di seguito indicato come primo attrezzo 11.

Come si nota nella Figura 1, dalla estremità 102 si innalza anche una colonna secondaria 12 che à ̈ parallela alla colonna principale 4 e che porta una guida prismatica lineare 13 verticale sulla quale à ̈ impegnato in modo scorrevole un carrello 14.

Alla estremità superiore 112 della colonna secondaria 12 à ̈ supportata una consolle 15 per mezzo di una staffa 16 a sbalzo e nel cui pannello frontale 17 sono raggruppati tutti i comandi 18 per azionare e controllare il funzionamento della macchina smontagomme 1.

Come si nota, la consolle à ̈ orientata verso una posizione di lavoro di un operatore "OP" definita alla estremità 202 della carcassa 2 opposta alla estremità posteriore 102 e, pertanto, considerata come estremità anteriore 202.

Al carrello 14 à ̈ vincolato un secondo elemento prismatico di guida 19 che ha asse longitudinale “X†orientato convergente verso l'asse centrale di rotazione dell’autocentrante 4 e che ha una cavità assiale in cui à ̈ impegnata in modo scorrevole una seconda asta 20 orizzontale e rettilinea che ha profilo esterno prismatico e coniugabile con il profilo interno della cavità assiale del secondo elemento prismatico 19.

Tra la seconda asta 20 ed il secondo elemento prismatico di guida sono previsti mezzi di blocco 119 dello scorrimento della seconda asta 20 rispetto all’elemento prismatico di guida 19.

Come si vede nella Figura, alla estremità rivolta verso l’autocentrante 3, questa seconda asta supporta per mezzo di un relativo attacco 21 , un primo attrezzo pressore 22 che forma di disco e che à ̈ destinato a premere, quando richiesto dall’operatore “OP" su un fiano superiore 23 del pneumatico “P" opposto ad un fianco inferiore 24 di questo (si veda anche la Figura 10 per maggiore chiarezza).

AI secondo elemento prismatico 19 à ̈ incernierata, con una cerniera 25 che ha asse di cerniera “Z†parallela all’asse di rotazione “A", una concorrente estremità prossimale 126 di un secondo braccio 26 che à ̈ composto da due sezioni consecutive 226 e 326 che sono incernierate tra di loro con una cerniera 27 che ha asse di cerniera "W†parallelo all'asse di cerniera “Z†.

Alla estremità distale 426 della sezione 326 del secondo braccio operativo 26 à ̈ vincolato fisso lo stelo 28 verticale di un secondo attrezzo pressore 29 dotato di un tampone terminale 30 destinato ad essere appoggiato e premere, in una posizione attiva, sul fianco superiore 23.

Come si vede nella Figura 1 , tra la estremità 426 e lo stelo 28 à ̈ fissata una piastra 31 sulla quale à ̈ montato almeno uno dei comandi 18, indicato con 118 e la cui funzione à ̈ duplicata dalla stessa funzione di un corrispondente comando posto sul panello frontale 17.

Con riferimento alla Figura 6 con 50 à ̈ indicata una sorgente di aria compressa che à ̈ normalmente alloggiata all’interno della carcassa 2.

Questa sorgente 50 ha una linea di alimentazione 51 che si sdoppia in due rami 52 e 53, uno diretto ad un comando 18 posto sulla consolle 17 ed uno diretto ad un comando 118 cha ha la stessa funzione replicata del comando 18, ma che à ̈ posizionato sulla piastra 31 e che, per esempio, à ̈ quella di comandare il movimento di un cilindro pneumatico 54 che aziona il carrello 14 su e giù lungo la guida prismatica lineare 13.

Come si può notare della Figura lo schema del circuito di alimentazione e di scarico che collega ciascuno dei comandi 18 e 118 con il cilindro 54 à ̈ sostanzialmente uguale e pertanto, l’azionamento indifferente di uno dei due comandi determina il movimento del pistone 55 del cilindro 54 in una direzione selezionata.

In dettaglio, si nota che nella configurazione di Figura 6, sia il comando 18, sia il comando 118 sono entrambi posti in una configurazione 100 chiusa.

In questa configurazione, l’aria compressa proveniente dalla sorgente di aria compressa 50 non raggiunge le camere 56 oppure 57 dei cilindro 54 definite da! pistone 55 e l’aria compressa contenuta nelle camere 56 e 57 non può uscirne.

Pertanto il pistone 55 resta fermo ed il carrello 14, che à ̈ collegato allo stelo 155 di quest’ultimo, non si muove sulla guida prismatica lineare 13.

Nella Figura 7 si nota che il comando 18 à ̈ stato azionato dall'operatore ΌΡ†ed à ̈ stato commutato nella posizione di lavoro 101 nella quale una linea di collegamento 58 del comando 18 con il cilindro 54 à ̈ alimentata con aria compressa mentre una linea di collegamento 59 à ̈ posta a scarico.

In questa configurazione, l’aria compressa raggiunge la camera 57 del cilindro 54 e fa spostare il pistone 55 nella direzione indicata dalla freccia "SX†.

Questo stesso effetto può essere ottenuto dall’operatore ΌΡ" anche lasciando fermo il comando 18 posto sulla consolle 15 ed azionando invece il comando 118 posto sulla piastra 31, come visibile nella Figura 8.

Nella Figura 9, invece, à ̈ indicata una configurazione in cui azionando, in questo caso il comando 18 e ponendolo nella posizione di lavoro 102, l'operatore ΌΡ" ottiene il movimento del pistone 55 in una direzione “DX†opposta alla direzione “SX†.

In questa configurazione, l’aria compressa alimenta la camera 56 attraverso la linea di collegamento 59, mentre la camera 57 à ̈ collegata con uno scarico attraverso la linea di collegamento 58.

La persona esperta non ha difficoltà a capire che lo stesso effetto può essere raggiunto dali’operatore ΌΡ" se lascia fermo il comando 18 e pone il comando 118 nella stessa posizione di lavoro 102.

Il funzionamento della macchina smontagomme 1 Ã ̈ sostanzialmente uguale a quello di una macchina smontagomme di tipo noto.

Tuttavia una prima differenza con queste ultime consiste nel fatto che l'operatore “OP" può comandare il movimento del cilindro pneumatico 54, e, quindi, in questo caso del carrello 14 collegato a questo, agendo indifferentemente sul comando 18 posto sulla consolle 15 oppure sul comando replicato 118 sistemato sulla piastra 31 che, essendo più vicina all’operatore “OP", ne rende più agevole l’azionamento anche quando il braccio 26 si trova posizionato come visibile nella Figura 3, cioà ̈ in una posizione interposta tra l'operatore ΌΡ†e la consolle 15.

Un ulteriore differenza consiste nel fatto che sia il primo attrezzo pressore 22 sia il secondo attrezzo pressore 30 possono essere movimentati, quando à ̈ necessario all’operatore “OP" per premere il fianco superiore 23, in sincrono tra di loro, con l’impiego di un unico attuatore pneumatico 54.

Si à ̈ constatato come l'invenzione raggiunga gli scopi prefissati.

L’invenzione così concepita à ̈ suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.

Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi, a seconda dalle esigenze, senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Una macchina smontagomme (1 ) comprendente: - Una carcassa (2) di base che supporta un dispositivo autocentrante (3) sul quale à ̈ bloccabile una ruota (R) in posizione coricata e che à ̈ girevole intorno ad un asse di rotazione (A) centrale; - Una colonna principale (4) che si innalza da detta carcassa (2) di base e che supporta con primi mezzi di supporto {5, 6, 7) un attrezzo {11) di smontaggio e montaggio di un pneumatico (P) dal cerchio (C) di detta ruota (R); - Una colonna secondaria (12) che à ̈ sostanzialmente parallela a detta colonna principale (4) e che supporta mezzi di guida (13) per guidare un carrello mobile (14) montato scorrevole con moto alternato su detti mezzi di guida (13) in direzioni di scorrimento parallele a detto asse di rotazione (A); - Secondi mezzi di supporto (19, 20) di un primo attrezzo pressore (22) di un fianco superiore (23) di detto pneumatico (P), associati a detto carrello (14) e mobili congiuntamente ad esso; - Terzi mezzi di supporto (26) di un secondo attrezzo pressore (28, 30); - Mezzi di comando/controllo (18) di funzionamento di detta macchina smontagomme montati solidali su detta colonna secondaria (12), caratterizzata dal fatto che detti terzi mezzi di supporto (26) sono associati a detti secondi mezzi di supporto (19, 20) e sono mobili con questi e dal fatto che detti mezzi di comando/controllo comprendono almeno un comando replicante (118) che replica detti mezzi di comando/controllo (18) e che à ̈ supportato a detti terzi mezzi di supporto (26) in una posizione vicina ad una postazione di lavoro di un operatore (OP).
2. 2) Una macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detti secondi mezzi di supporto comprendono: - Un secondo elemento prismatico di guida (19) associato a detto carrello (14) ed avente un asse longitudinale (X) orizzontale e convergente verso detto asse di rotazione (A); - Una seconda asta (20) impegnata scorrevolmente in detto secondo elemento prismatico di guida (19) ed avente ad una estremità rivolta verso detto autocentrante (3) dotata di un attacco (21) di detto primo attrezzo pressore (22); - Mezzi di blocco dello scorrimento di detta seconda asta (20) rispetto a detto elemento prismatico di guida (19).
3. 3) Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti terzi mezzi di supporto comprendono un secondo braccio (26) che à ̈ composto da almeno due sezioni (226, 326) snodate tra loro con una cerniera (27) che asse di cerniera (W) sostanzialmente parallelo a detto asse di rotazione (A), almeno una sezione distale (326) di dette sezioni avendo una estremità distale (426) a cui à ̈ associato un gambo (28) di detto secondo attrezzo pressore (30).
4. 4) Apparato secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto comando replicante (118) à ̈ montato su detta estremità distale (426) con la interposizione di una piastra di supporto (31).
5. 5) Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto carrello (14) e detti secondi mezzi di supporto (19, 20) sono azionati scorrevoli lungo detti mezzi di guida (13) con un comune attuatore lineare fluidodinamico (54).
6. 6) Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti terzi mezzi di supporto (26) sono associati a detti secondi mezzi di supporto (19, 20) con almeno una cerniera (25) avente asse di cerniera (Z) sostanzialmente parallelo a detto asse di rotazione (A).