ITMO20110126A1 - Macchina smontagomme - Google Patents

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ITMO20110126A1
ITMO20110126A1 IT000126A ITMO20110126A ITMO20110126A1 IT MO20110126 A1 ITMO20110126 A1 IT MO20110126A1 IT 000126 A IT000126 A IT 000126A IT MO20110126 A ITMO20110126 A IT MO20110126A IT MO20110126 A1 ITMO20110126 A1 IT MO20110126A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
carriage
sleeve element
hook
tire
positioning means
Prior art date
Application number
IT000126A
Other languages
English (en)
Inventor
Mauro Barbetti
Michele Barbetti
Roberto Iotti
Andrea Ligabue
Gianfranco Pellacani
Original Assignee
Teco Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Teco Srl filed Critical Teco Srl
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60CVEHICLE TYRES; TYRE INFLATION; TYRE CHANGING; CONNECTING VALVES TO INFLATABLE ELASTIC BODIES IN GENERAL; DEVICES OR ARRANGEMENTS RELATED TO TYRES
    • B60C25/00Apparatus or tools adapted for mounting, removing or inspecting tyres
    • B60C25/01Apparatus or tools adapted for mounting, removing or inspecting tyres for removing tyres from or mounting tyres on wheels
    • B60C25/05Machines
    • B60C25/132Machines for removing and mounting tyres
    • B60C25/135Machines for removing and mounting tyres having a tyre support or a tool, movable along wheel axis
    • B60C25/138Machines for removing and mounting tyres having a tyre support or a tool, movable along wheel axis with rotary motion of tool or tyre support

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
L’invenzione riguarda una macchina smonta gomme, in particolare per smontare e montare gomme dai cerchi di ruote di veicoli, in modo semplificato e rapido.
Stato della Tecnica
Le macchine smonta gomme note comprendono una serie di attrezzi per poter eseguire smontaggi e montaggi di pneumatici senza che gli operatori debbano affaticarsi, anche nel caso in cui le gomme sono di tipo speciale, come, ad esempio, le gomme a profilo laterale ribassato destinate all'uso con automobili veloci e sportive, oppure le gomme note con la definizione “runflat" cioà ̈ in grado di rotolare sulla strada anche quando sono completamente sgonfie a causa di una foratura.
Queste gomme hanno fianchi particolarmente rigidi rispetto a quelli delle gomme convenzionali ed il loro smontaggio o montaggio sui cerchioni risulta particolarmente faticoso.
Per questa ragione, le macchine smonta gomme sono dotate, oltre ad un basamento che supporta un dispositivo autocentrante per appoggiare e bloccare le ruote durante le operazioni di smontaggio e montaggio delle gomme, anche di una serie di bracci operativi, ciascuno dei quali porta uno specifico attrezzo di lavoro destinato ad eseguire automaticamente operazioni sulle gomme che nel passato erano eseguite manualmente, con l'impiego di una leva per flettere i fianchi delle gomme ed estrarli oppure inserirli all’interno del canale dei rispettivi cerchioni, tra i bordi laterali di questi.
In dettaglio, una macchina smonta gomme di recente realizzazione comprende un basamento sul quale à ̈ montato il dispositivo autocentrante.
Con il termine autocentrante à ̈ usualmente indicata una piattaforma, o anche un supporto equivalente, che definisce un piano di appoggio orizzontale per una ruota coricata, il quale à ̈ dotato di uno o più dispositivi per bloccare il cerchione su questo piano di appoggio.
L’autocentrante à ̈ girevole intorno ad un asse di rotazione, azionato con un rispettivo motore.
Dal basamento si eleva anche una colonna principale che, alla estremità superiore, porta un primo braccio orizzontale che à ̈ guidato scorrevole all'interno di un proprio primo supporto, tra una posizione avvicinata all’asse di rotazione dell'autocentrante ad una posizione allontanata da questo.
Questo primo braccio operativo ha, alla estremità rivolta verso l’autocentrante, un manicotto verticale all’interno del quale à ̈ montata scorrevole e guidata un’asta che à ̈ parallela all’asse di rotazione dell’autocentrante ed alla estremità inferiore della quale à ̈ previsto un attacco per montare un attrezzo di montaggio e smontaggio, sagomato in modo tale da poter flettere e guidare i talloni delle gomme verso l’interno oppure verso l’esterno di un cerchione, in collaborazione con rotazioni dell’autocentrante.
Le movimentazioni sia del primo braccio orizzontale, sia dell’asta verticale possono essere ottenute con rispettivi attuatori pneumatici oppure anche manualmente.
A lato della colonna principale à ̈ montata una colonna ausiliaria che à ̈ parallela alla colonna principale ed all’asse di rotazione dell’autocentrante e che ha una sezione trasversale prismatica sulla quale à ̈ impegnato in modo scorrevole un carrello che scorre su e giù azionato anch’esso da un rispettivo attuatore pneumatico.
A questo carrello à ̈ vincolato trasversalmente un secondo manicotto di guida orizzontale che ha il proprio asse longitudinale centrale orientato a convergere in modo fisso verso l’asse di rotazione dell’autocentrante.
In questo secondo manicotto à ̈ montato scorrevole e guidata una seconda asta orizzontale la quale, ad una estremità rivolta verso l’autocentrante, porta un attacco per un attrezzo pressore che à ̈ destinato a premere su un fianco della gomma quando l’operatore lo richiede.
A questo secondo manicotto à ̈ incernierata con una cerniera ad asse verticale una estremità di un primo segmento di un secondo braccio operativo che à ̈ composto da due segmenti incernierati tra di loro con un’altra cerniera, anche questa ad asse verticale.
La estremità distale del secondo segmento del secondo braccio operativo porta solidale il gambo verticale di un secondo attrezzo pressore che à ̈ destinato a premere anch’esso su un fianco della gomma di una ruota coricata e bloccata sull’autocentrante.
Quando l’operatore deve smontare una gomma dal cerchione, posiziona dapprima il primo braccio orizzontale, in modo tale che l’attrezzo di montaggio e smontaggio sia posizionato a contatto con il bordo del cerchione, e fìssa la posizione del braccio orizzontale con un apposito dispositivo di bloccaggio di cui à ̈ normalmente dotata la macchina smonta gomme.
Successivamente fa scorrere la seconda asta nel secondo manicotto in modo tale che il primo attrezzo pressore si trovi allineato verticalmente sul tallone della gomma e fissa anche la posizione di questa seconda asta con un ulteriore dispositivo di bloccaggio di cui à ̈ normalmente dotata la macchina smonta gomme.
Poi, l’operatore comanda l’abbassamento del carrello ed il primo attrezzo pressore va a contatto con il fianco della gomma in prossimità dell’attrezzo di smontaggio e montaggio e quindi lo sospinge verso il canale centrale del cerchio, liberando uno spazio tra il fianco superiore della gomma ed il bordo superiore del cerchio.
L’operatore introduce quindi una leva ausiliaria nello spazio creato dalla pressione del primo attrezzo pressore e risolleva quest’ultimo dal contatto con il fianco della gomma e ritraendolo dalla ruota in direzione centrifuga.
Quando il primo attrezzo pressore à ̈ completamente allontanato dalla ruota, l’operatore, afferra il secondo braccio operativo e facendo ruotare i due segmenti rispetto al secondo manicotto e tra di loro, posiziona il secondo attrezzo pressore in corrispondenza della verticale di un punto del fianco della gomma diametralmente opposto a quello in cui à ̈ posizionato l’attrezzo di montaggio e smontaggio.
L’operatore comanda quindi nuovamente il movimento del carrello verso il basso ed il secondo attrezzo pressore va dapprima a contatto con il punto selezionato del fianco della gomma e, continuando l’abbassamento del carrello, lo preme verso il canale centrale del cerchione che, come à ̈ noto, ha diametro minore rispetto al diametro di montaggio del cerchione e dei bordi interni dei talloni delle gomme.
Quando il fianco à ̈ spinto all’interno del canale centrale del cerchione, il fianco diventa lasco e permette all’operatore di sollevare con la punta della leva di manovra il tallone superiore, facendogli scavalcare il bordo del cerchione ed appoggiandolo sull’attrezzo di montaggio e smontaggio.
L’operatore fa spostare quindi nuovamente il carrello verso l’alto, sollevando anche il secondo pressore dal contatto con il fianco della gomma.
L’operatore avvia poi la rotazione dell’autocentrante e l'attrezzo di montaggio e smontaggio scalza progressivamente il tallone dal cerchio.
Quando il tallone superiore à ̈ completamente scalzato dal cerchione, l’operatore arresta la rotazione dell’autocentrante e con le mani afferra la gomma ormai lasca e facilmente mobile sul cerchione, ponendola in una posizione obliqua rispetto a quest’ultimo.
Questo gli permette di infilare nuovamente la punta della leva anche tra il bordo superiore del cerchione ed il tallone inferiore, facendogli scavalcare il bordo superiore del cerchione e portandolo sull’attrezzo di montaggio e smontaggio, come avvenuto per il tallone superiore.
Quando questa manovra à ̈ completata, l’operatore aziona nuovamente in rotazione l’autocentrante e l’attrezzo di montaggio e smontaggio scalza progressivamente dal cerchione anche il tallone inferiore, liberando completamente la gomma.
il montaggio di una gomma richiede sostanzialmente la esecuzione al contrario delle manovre precedenti.
Questo stato della tecnica presenta una serie di inconvenienti.
Un primo inconveniente à ̈ che ciascun riposizionamento rende lunghe nel tempo le operazioni di montaggio e smontaggio delle gomme dai cerchi, per la ragione che richiede, dopo ogni scalzamento di uno dei talloni della gomma, l’allontanamento dalla gomma del primo attrezzo pressore ed il suo successivo riposizionamento.
Queste manovre di posizionamento e di riposizionamento sono estremamente importanti e devono essere accurate per non danneggiare il bordo dei cerchioni.
Un altro inconveniente à ̈ che per rendere indipendenti i movimenti del primo e del secondo attrezzo pressore, alcune macchine smonta gomme sono dotate di carrelli indipendenti che sono mobili su rispettive colonne ausiliarie, ma questo causa un aumento dei costi di produzione a causa della moltiplicazione dei componenti meccanici e degli attuatori per permettere il movimento indipendente dei due attrezzi pressori e dei rispettivi asta e braccio di supporto.
Scopi dell’invenzione.
Uno scopo dell’invenzione à ̈ migliorare lo stato della tecnica.
Un altro scopo dell'invenzione à ̈ realizzare una macchina smonta gomme che permetta di ridurre in modo sensibile i tempi di lavoro, cioà ̈ di smontaggio e montaggio delle gomme dai rispettivi cerchioni, limitando il numero di operazioni da eseguire.
Un ulteriore scopo dell'invenzione à ̈ realizzare una macchina smonta gomme che risolva il problema tecnico posto in modo sostanzialmente economico.
Secondo l’invenzione, à ̈ prevista una macchina smonta gomme in accordo con le caratteristiche della rivendicazione 1.
L'invenzione consente, pertanto, di conseguire i seguenti vantaggi:
limitare le manovre di riposizionamento degli attrezzi di lavoro dopo ogni scalzamento dei talloni delle gomme dai rispettivi cerchioni;
ridurre in modo consistente i tempi di smontaggio e montaggio di gomme dai, oppure sui, rispettivi cerchioni;
risolvere il problema tecnico posto, in modo semplice, efficace ed economico.
Breve descrizione dei disegni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione di una macchina smonta gomme secondo l’invenzione, illustrata a titolo indicativo, e non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
Figura 1 Ã ̈ una vista in prospettiva di una macchina smontagomme secondo l'invenzione;
Figura 2 Ã ̈ una vista in sezione trasversale ed in scala ingrandita di una ruota sistemata su un dispositivo di appoggio e bloccaggio della macchina smontagomme e noto come autocentrante;
Figura 3 à ̈ una vista dall’alto di una parte della macchina smontagomme di Figura 1 , in una configurazione di pressione di due attrezzi pressori su un fianco di una gomma di una ruota;
Figura 4 à ̈ una vista dall’alto della macchina smontagomme di Figura 3, in una configurazione di allontanamento di uno dei due attrezzi pressori dal fianco della gomma;
la Figura 5 Ã ̈ una vista dall'alto, interrotta ed in scala ingrandita, di una porzione della macchina smontagomme di Figura 1, in una configurazione di bloccaggio della rotazione di mezzi di posizionamento di uno degli attrezzi pressori rispetto ad una colonna ausiliaria della macchina smontagomme;
la Figura 6 Ã ̈ una vista della porzione di Figura 5 nella quale sono stati eliminati due ganci di bloccaggio per poter vedere la zona sottostante;
la Figura 7 Ã ̈ una vista della porzione di Figura 5, in una configurazione di allontanamento tra i ganci che bloccano la rotazione dei mezzi di posizionamento;
la Figura 8 Ã ̈ una vista della porzione di Figura 5 in una configurazione precedente un aggancio dei ganci di bloccaggio della rotazione dei mezzi di posizionamento.
Descrizione detagliata di un esempio di realizzazione preferito.
Con particolare riferimento alla Figure, con 1 à ̈ indicata nell'insieme una macchina smontagomme che comprende un basamento 2 che frontalmente à ̈ dotata di convenzionali pedali di comando 3 per comandare il funzionamento di alcuni dispositivi della macchina smontagomme 1.
Sul basamento 2 à ̈ montato un dispositivo di appoggio e di bloccaggio di ruote “R" in posizione coricata ed indicato con 4; questo dispositivo 4 à ̈ azionabile in rotazione intorno ad un asse centrale Ύ†ed à ̈ noto con il termine tecnico “autocentrante†e verrà di seguito indicato con questo termine.
L’autocentrante 4 definisce un piano di appoggio “P1†sul quale à ̈ appoggiabile la faccia interna del mozzo di un cerchione 5 della ruota “R" e da questo piano “PI†si eleva centralmente un albero filettato 6 perpendicolare al piano “ΡΓ e sul quale si infila una apertura centrale 7 del cerchio 5.
Sull’albero filettato 6 si avvita una flangia di bloccaggio 8 che blocca la ruota “R†sul piano “P1†rendendola praticamente solidale temporaneamente all’autocentrante 4.
Dal basamento 2 si eleva verso l’alto una colonna principale 9 che ha asse longitudinale parallelo all’asse ÎŽ" ed alla cui sommità à ̈ montato un primo elemento a manicotto 10 orizzontale all’interno del quale à ̈ montato scorrevole e guidato un prima braccio 11 che ha sezione prismatica ed i cui scorrimenti sono bloccabili con primi mezzi di bloccaggio 12 comandabili da un operatore per mezzo di una plancia di comando 13.
Il primo braccio 11 ha una estremità rivolta verso l’autocentrante 4 che porta un secondo elemento a manicotto 14 che à ̈ disposto verticalmente ed à ̈, pertanto parallelo all’asse ÎŽ".
All’interno di questo secondo elemento a manicotto 14 à ̈ montata una prima asta 15 rettilinea che à ̈ mobile verticalmente e che à ̈ comandata da un attuatore fluidodinamico 16.
Questa prima asta 16 ha, ad una estremità inferiore, un attacco 17 per un attrezzo di smontaggio e montaggio di una gomma 18 dal cerchio 5, che à ̈ sagomato in modo tale da poter ricevere in appoggio e far scivolare un bordo interno di uno dei talloni della gomma 18 che, nelle figure e nella posizione in cui si trova la ruota “R" , sono indicati con 19a il tallone superiore, cioà ̈ quello rivolto verso l'alto, e con 19b il tallone opposto inferiore, rivolto verso il basamento 2.
A fianco della colonna principale 9 à ̈ montata una colonna secondaria 20, anch’essa verticale e con asse longitudinale parallelo all'asse ÎŽ", la quale comprende una guida lineare prismatica verticale 21 sulla quale si sposta su e giù un carrello 22, azionato da un attuatore fluidodinamico non visibile nei disegni.
A questo carrello 22 à ̈ incernierato un terzo elemento a manicotto 23 che ha asse longitudinale “X†orizzontale ed all’interno del quale à ̈ montata scorrevole e guidata una seconda asta 24 rettilinea che ha sezione trasversale poligonale e che, ad una estremità rivolta verso l’autocentrante 4, supporta un primo attrezzo pressore 25 che forma di disco e che à ̈ destinato a premere sul tallone 19a della gomma 18, come verrà spiegato meglio più avanti.
Al terzo elemento a manicotto 23 à ̈ anche incernierata la estremità di un primo segmento 26 di un secondo braccio 27, il quale ha un secondo segmento 28 che à ̈ incernierato al primo segmento 26 in prolungamento.
Entrambi gli assi di cerniera "W†e “K†del secondo braccio 27 sono paralleli ail’asse “Y†ed il secondo braccio 27 à ̈, di conseguenza, orizzontale.
La estremità distale del secondo segmento 28 del secondo braccio 27 porta solidale il gambo 29 di un secondo attrezzo pressore 30, anche questo destinato a premere sul tallone 19a come verrà descritto più avanti.
Anche il terzo elemento a manicotto 23 Ã ̈ dotato di secondi mezzi di bloccaggio 31 dello scorrimento della seconda asta 24 che sono comandabili da un operatore.
Come detto in precedenza, il terzo elemento a manicotto 23 à ̈ associato al carrello 22 per mezzo di una cerniera 32, come si può notare meglio nelle Figure 5 e 6, la quale ha asse di cerniera “Z†che à ̈ parallelo all’asse ÎŽ".
Pertanto, in una configurazione di libero movimento, il terzo elemento a manicotto 23 può ruotare a bandiera rispetto al carrello 22 ed in un piano ideale che à ̈ parallelo al piano “P1†.
Tuttavia, per evitare che questo accada quando non à ̈ desiderato dall’operatore, tra il carrello 22 ed il terzo elemento a manicotto 23 sono previsti mezzi di bloccaggio della rotazione, indicati complessivamente con 33.
Questi mezzi di bloccaggio comprendono un primo gancio 34 che à ̈ montato fisso sulla superficie esterna del carrello 22 ed un controgancio 35 che à ̈ montato mobile a bilanciere sul terzo elemento a manicotto 23 e destinato ad impegnarsi con il gancio 34 in una configurazione di bloccaggio oppure ad essere disimpegnato manualmente dall’operatore in una configurazione di movimento libero del terzo elemento a manicotto 23 rispetto al carrello 22.
Come si nota nelle Figure da 5 a 8, il contro-gancio 35 ha un corpo a bilanciere che à ̈ incernierato al terzo elemento a manicotto 23 in una punto di cerniera 36 e che forma una appendice di manovra 37 che può essere afferrata dall’operatore per disimpegnare il contro-gancio 35 dal gancio 34.
Si deve notare che l'impegno tra questi ultimi à ̈ favorito dalia azione di trazione elastica che una molla elicoidale 38’, interposta tra il terzo elemento a manicotto 23 ed il contro-gancio 35, applica su quest’ultimo.
Inoltre, con riferimento alle Figure 6 e 7, si nota che tra la superficie esterna del carrello 22 e quella del terzo elemento a manicotto 23 sono disposti dei mezzi di battuta di fine-corsa che comprendono un tampone orientato 38 che à ̈ solidale al terzo elemento a manicotto 23 e che definisce una superficie di contatto 39, ed un elemento di finecorsa 40 che ha lunghezza regolabile per poter essere adattato alla posizione di impegno tra il gancio 34 ed il contro-gancio 35, sia per evitare giochi tra questi, sia per mantenere orientato l’asse longitudinale “X" nella direzione dell’asse Ύ†di rotazione dell’autocentrante 4.
Si deve anche osservare nelle figure 5, 7, 8 che i profili esterni del gancio 34 e del contro-gancio 35 sono tali da permettere automaticamente il loro impegno reciproco quando l’operatore, spostando il terzo elemento a manicotto 23 verso il carrello 22, porta il gancio 34 ed il contro-gancio 35 a reciproco contatto: la forza di contatto che si genera, indicata schematicamente con "F1†nella Figura 8, fa ruotare automaticamente il corpo a bilanciere del controgancio 35, vincendo la forza di trazione della molla 38’, e facendo impegnare automaticamente tra loro il gancio 34 ed il contro-gancio 35, bloccando la rotazione del terzo elemento a manicotto 23, mentre, per sbloccarlo, à ̈ necessario che l’operatore agisca intenzionalmente sulla appendice di manovra 37.
Per evitare rotazioni eccessive del contro-gancio 35, sono previsti due pioli di fermo 41 e 42 posti bilateralmente al corpo a bilanciere di questo.
Il funzionamento dell’invenzione per smontare una gomma 18 dal cerchio 5 à ̈ il seguente: dopo aver posizionato e bloccato la ruota “R" precedentemente sgonfiata sull’autocentrante 4 della macchina smontagomme 1 in modo noto, l’operatore aziona il primo braccio 11 e posiziona l’attrezzo di smontaggio e montaggio 17 nella posizione sostanzialmente a contatto con il bordo esterno superiore 44 del cerchio 5 e blocca questa posizione attivando i mezzi di bloccaggio 12.
Successivamente, dopo aver bloccato la posizione angolare del terzo elemento a manicotto 23 rispetto al carrello 22 facendo impegnare tra loro il gancio 34 ed il contro-gancio 35, aziona la seconda asta 24 facendola scorrere all’interno del terzo elemento a manicotto 23 fino a quando il primo attrezzo pressore 25 si trova sulla verticale del punto di contatto prescelto del tallone 19a e blocca questa posizione attivando i mezzi di bloccaggio 31.
Quindi aziona il carrello 22 facendolo scendere lungo la guida lineare prismatica verticale 21, in modo tale che l’attrezzo pressore 25 dapprima giunga a contatto con il tallone superiore 19a e poi lo spinga verso il canale centrale 45 del cerchione 5, liberando uno spazio di passaggio tra il bordo esterno superiore 44 ed il tallone superiore 19a.
Questo permette l'inserimento tra questi di una tradizionale leva ausiliaria di tipo noto.
Quando questo inserimento à ̈ completato, l'operatore aziona nuovamente il carrello 22 sollevandolo rispetto alla ruota “R" e sollevando anche il primo attrezzo pressore 25 dal contatto con il tallone 19a.
L’operatore agisce poi sulla appendice di manovra 37, sblocca la rotazione del terzo elemento a manicotto 23 e lo fa ruotare via dal tallone 19a, mantenendo tuttavia attivi i mezzi di bloccaggio 31 che mantengono fissata la posizione della prima asta 24 all’interno del terzo manicotto 23 ed afferra il secondo braccio 27 e, facendone ruotare i due segmenti uno rispetto all’altro, posiziona il secondo attrezzo pressore 30 sulla verticale di un punto del tallone 19a che à ̈ disposto sostanzialmente opposto diametralmente a quello in cui à ̈ posizionato l’attrezzo di smontaggio e montaggio 17 ( si veda la Figura 4).
L’operatore fa scendere nuovamente il carrello 22 ed il secondo attrezzo pressore 30 preme sul tallone superiore 19a, spingendolo verso il canale centrale 45 del cerchione 5.
In questa posizione, la gomma 18 risulta lasca sul cerchione 5 e l’operatore agendo con la leva ausiliaria solleva una porzione del tallone 19a della gomma in prossimità dell’attrezzo di smontaggio e montaggio 17 e la spinge sopra al profilo di questo, dopodiché solleva nuovamente il carrello 22, allontanando il secondo attrezzo pressore 30 dal tallone superiore 19a ed avvia la rotazione dell’autocentrante 4 che, unitamente alla azione dell’attrezzo di smontaggio e montaggio 17, scalza progressivamente lungo tutta la circonferenza il tallone superiore 19a dal bordo 44 del cerchione 5.
La rotazione dell’autocentrante 4 viene arrestata ed, essendo lasca, l’operatore può quindi afferrare la gomma 18 con le mani, porla in una posizione obliqua rispetto al cerchione 5 e, aiutandosi ancora con la leva, fa scavalcare il bordo superiore 44 del cerchione 5 ad un tratto del tallone inferiore 19b, portandolo sopra al profilo dell’attrezzo di smontaggio e montaggio 17.
L’operatore aziona nuovamente in rotazione l’autocentrante 4 ed anche il tallone inferiore 19b viene scalzato sopra al bordo superiore 44 del cerchione 5, liberando la gomma 18 completamente.
L’operatore sblocca i mezzi di blocco 12 a fa arretrare il primo braccio 11 verso l’esterno, allontanando l’attrezzo di smontaggio e montaggio 17 dal bordo 44 del cerchione 5 e consentendo la rimozione della gomma 18.
Quando l’operatore deve eseguire un montaggio di una gomma 18 sul cerchione 5, dopo averla appoggiata su quest'ultimo, sblocca i mezzi di blocco 12 e posiziona nuovamente in prossimità del bordo 44 l’attrezzo di smontaggio e montaggio 17 e aziona nuovamente i mezzi di bloccaggio 12 per mantener fissata la posizione.
Successivamente inclina leggermente la gomma 18 e forza dapprima manualmente un breve tratto del tallone inferiore 19b facendogli scavalcare il bordo 44 verso l’interno del cerchione 5.
Quindi, utilizzando la superfìcie dell’attrezzo di smontaggio e montaggio 17 come uno scivolo introduttore, aziona in rotazione l’autocentrante 4 e dopo un giro l’intero tallone inferiore 19b à ̈ inserito all’interno del canale centrale 45.
L’operatore, dopo aver arrestato la rotazione dell’autocentrante 4, afferra nuovamente la gomma 18, la inclina leggermente e, ancora con l’aiuto della leva, fa scavalcare il bordo superiore 44 ad un tratto del tallone superiore 19a.
L’operatore quindi fa ritornare in posizione di lavoro il terzo elemento a manicotto 23 azionandolo in rotazione verso l’autocentrante 4 e quando il gancio 34 ed il contro-gancio 35 si sono impegnati reciprocamente e, contemporaneamente, il tampone 38 à ̈ andato ad appoggiarsi contro l’elemento 40 di fine-corsa, il primo attrezzo pressore 25 si trova automaticamente nella posizione corretta per premere il tallone superiore 19a senza ulteriori posizionamenti.
Anche il secondo attrezzo pressore 30 à ̈ portato dall’operatore in posizione di pressione, precisamente vicino al punto di contatto con il tallone superiore 19a del primo attrezzo pressore 25, manovrando i segmenti 26 e 28 del secondo braccio 27.
L’operatore può quindi azionare il carrello 22 facendolo abbassare e causando la pressione del tallone superiore 19a il quale, dopo che l’operatore ha nuovamente azionato in rotazione l’autocentrante 4, viene forzato a scavalcare progressivamente il bordo superiore 44 del cerchione 5, completando questo scavalcamento dopo un giro completo dell’autocentrante 4.
In questa condizione, la gomma 18 Ã ̈ completamente montata sul cerchione 5.
Si à ̈ constatato come l’invenzione raggiunga gli scopi prefissati.
L’invenzione à ̈ suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dal’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Una macchina smontagomme (1 ) che comprende: - Un basamento (2) sul quale à ̈ montato un dispositivo autocentrante (4) che può ruotare intorno ad un asse di rotazione (Y); - Una colonna principale (9) che supporta mezzi di posizionamento (10, 11, 14, 16) rispetto ai cerchioni (5) di un primo attrezzo (17) di smontaggio e montaggio di gomme (18) dai cerchioni (5); - Una colonna secondaria (20) parallela alla colonna principale (9) e sulla quale à ̈ montato scorrevole un carrello (22) di supporto di secondi mezzi di posizionamento (23, 24) di un primo attrezzo pressore (25) su un punto selezionato di un fianco (19a) di una gomma (18) sistemata sull'autocentrante (4) in una posizione di lavoro: - Un braccio (27) articolato che ha almeno due segmenti (26, 28) rotatoriamente indipendenti uno dall'altro ed una estremità prossimale vincolata a detti secondi mezzi di posizionamento (23, 24) ed una opposta estremità distale che supporta un secondo attrezzo pressore (30) posizionabile su un secondo punto del fianco (19a) della gomma (18); caratterizzata dal fatto che tra detti secondi mezzi di posizionamento (23, 24) e detto carrello (22) sono interposti mezzi di movimentazione (32) di detti secondi mezzi di posizionamento (23, 24) tra una posizione di lavoro in prossimità di detto autocentrante (4) ed una posizione allontanata da detto autocentrante (4).
  2. 2) Una macchina smontagomme secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di movimentazione comprendono mezzi di incernieramento (32) che hanno asse di cerniera (Z) parallelo all’asse di rotazione (Y) dell’autocentrante (4).
  3. 3) Una macchina smontagomme secondo le rivendicazioni precedenti, in cui tra detto carrello (22) e detti secondo mezzi di posizionamento (23, 24) sono interposti mezzi di bloccaggio (34, 35) di rotazioni di detti secondo mezzi di posizionamento rispetto a detto carrello.
  4. 4) Una macchina smontagomme secondo la rivendicazione 1, in cui detti secondo mezzi di posizionamento comprendono: - un terzo elemento a manicotto (23) che à ̈ incernierato a detto carrello (22) secondo un asse di cerniera (Z) sostanzialmente verticale; - una prima asta (24) che à ̈ montata scorrevole e guidata all’interno di detto terzo elemento a manicotto (23); - un primo attrezzo pressore (25) montato ad una estremità di detta prima asta (24) rivolta verso il dispositivo autocentrante (4); e - mezzi di bloccaggio (31 ) a comando di detta prima asta (24) rispetto a detto terzo elemento a manicotto (23).
  5. 5) Una macchina smontagomme secondo le rivendicazioni 3 e 4 , in cui detti mezzi di bloccaggio di rotazioni di detti secondi mezzi di posizionamento comprendono: - Un primo gancio (34) fissato ad una superficie esterna di detto carrello (22); - Un contro-gancio (35) montato su detto terzo elemento a manicotto (23), mobile oscillante intorno ad un asse di rotazione (36) tra una posizione di impegno con detto gancio (34) ed una posizione di disimpegno da questo.
  6. 6) Una macchina smontagomme secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di bloccaggio di rotazioni comprendono ulteriormente: un tampone orientabile (38) fissato sulla superficie esterna di detto terzo elemento a manicotto (23); - Un elemento di fine-corsa (40) regolabile fissato alia superficie esterna di detto carrello (22) e destinato a ricevere in appoggio detto tampone orientabile (38) in una configurazione di rotazioni bloccate di detto terzo elemento a manicotto (23) rispetto a detto carrello (22).
  7. 7) Una macchina smontagomme secondo la rivendicazione 4, in cui tra detti contro-gancio (35) e terzo elemento a manicotto (23) sono interposti mezzi elastici (38’) di mantenimento e/o richiamo di detto contro-gancio (35) in posizione di impegno.
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