ITMI990083A1 - Dado a t - Google Patents

Dado a t

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ITMI990083A1
ITMI990083A1 IT1999MI000083A ITMI990083A ITMI990083A1 IT MI990083 A1 ITMI990083 A1 IT MI990083A1 IT 1999MI000083 A IT1999MI000083 A IT 1999MI000083A IT MI990083 A ITMI990083 A IT MI990083A IT MI990083 A1 ITMI990083 A1 IT MI990083A1
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IT
Italy
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nut
female screw
end side
shank
tapped
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IT1999MI000083A
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English (en)
Inventor
Yutaka Nagayama
Original Assignee
Nagayama Denshi Kogyo Kk
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B37/00Nuts or like thread-engaging members
    • F16B37/04Devices for fastening nuts to surfaces, e.g. sheets, plates
    • F16B37/06Devices for fastening nuts to surfaces, e.g. sheets, plates by means of welding or riveting
    • F16B37/062Devices for fastening nuts to surfaces, e.g. sheets, plates by means of welding or riveting by means of riveting
    • F16B37/065Devices for fastening nuts to surfaces, e.g. sheets, plates by means of welding or riveting by means of riveting by deforming the material of the nut

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Description

Descrizione dell' invenzione avente per titolo:
“DADO A τ”
DESCRIZIONE
CONOSCENZE DI BASE DELL ' INVENZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione è relativa ad un dado a T che è dotato di una parte di gambo cava provvista di una vite femmina sulla sua superficie periferica interna e di una parte di flangia che si estende in fuori da un’estremità della parte di gambo, e più in particolare essa è relativa ad un dado a T del tipo a rivetto che include una parte presellata predeterminata su una estremità della parte di gambo opposta alla parte di flangia.
Descrizione della tecnica anteriore
Per esempio il brevetto degli Stati Uniti No. 5,238,344 o 5,348,432 rivela un dado a T convenzionale che è dotato di una parte sottile destinata ad essere presellata sulla sua parte di gambo. Le Figure 14A e 14B mostrano un dado a T 11 descritto nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,238,344, che viene ottenuto in modo integrale eseguendo una lavorazione a lamiera metallica su una lastra di metallo ferroso, per esempio, ed include una parte di gambo 12 e una parte di Mangia 13 che si estende in fuori da una prima estremità della parte di gambo 12.
La parte di gambo 12 è nella forma di un cilindro cavo che ha un diametro esterno uniforme e ha una parte presellata predeterminata 14 su una seconda estremità opposta alla prima estremità, mentre vi è una vite femmina 15a formata sulla superficie periferica interna di una parte per la formazione di una vite femmina 15 esclusa la parte presellata predeterminata 14. La parte presellata predeterminata 14 è di spessore più piccolo che non la parte provvista della parte per la formazione di una vite femmina 15. Così, la parte di gambo 12 può essere filettata o dalla prima o dalla seconda sua estremità per formare la vite femmina 15a.
La parte di flangia 13 è dotata di due denti di arresto 16 che vengono formati mediante compressione parziale verso l’interno del bordo periferico esterno della parte di flangia 13 in modo da sporgere verso la seconda estremità della parte di gambo 12 in opposizione uno rispetto all’altro a 180°. Tacche 17 che hanno una sezione sostanzialmente semicircolare rimangono sul bordo periferico esterno della parte di flangia 13 a motivo di tale formazione dei denti di arresto 16.
Il dado a T 11 viene usato come è mostrato in Figura 16A, per esempio. Facendo riferimento a Figura 16A, la parte di gambo 12 viene per prima cosa inserita in un oggetto 19 di un materiale resinoso o di legno preventivamente provvisto di un foro passante 18 in modo tale che la parte presellata predeterminata 14 venga presellata con un dispositivo di presellatura in questo stato per la formazione di una parte presellata 14a su una superfìcie dell’oggetto 19. Nello stesso tempo vengono prodotti i denti di arresto 16 in modo da mordere nell’altra superficie dell’oggetto 19. In questo modo il dado a T 11 è fissato in modo completo all’oggetto 19.
Le Figure 15A e 15B mostrano un dado a T 31 descritto nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,348,432, che viene ottenuto in modo integrale mediante esecuzione di una lavorazione a lamiera metallica su una lastra di metallo ferroso, per esempio, in modo simile al dado a T 1 1 citato più su, ed include una parte di gambo 32 e una parte di flangia 33 che si estende in fuori da una prima estremità della parte di gambo 32. Il dado a T 31 è dotato di una parte per la formazione di una vite femmina 35 provvista di una vite femmina 36 e di una parte presellata predeterminata 34 sulla periferia interna della parte di gambo 32. Questo dado a T 3 1 è di struttura diversa rispetto al dado a T 11 per il fatto che vi sono due coppie di denti di arresto 37, 38, 39 e 40 che si estendono da una prima estremità ad una seconda estremità disposte sulla periferia esterna della parte di flangia 33 in modo tale da essere in opposizione gli uni agli altri lungo la direzione diametrale della parte di flangia 33, e la parte di flangia 33 presenta nel suo complesso una forma sostanzialmente ottagonale.
Un tale dado a T 31, che può venire fatto muovere in modo regolare lungo una pista di alimentazione di un dispositivo di fissaggio del dado per il fissaggio dello stesso ad un oggetto che deve venire alimentato in modo automatico, è detto in generale dado a T per alimentazione a tramoggia. Per esempio, il brevetto britannico No. 1,157,734 descrive un dado a T per alimentazione a tramoggia esemplificativo in dettaglio.
La Figura 15B mostra la pista di alimentazione 43 citata più su con linee “fantasma” (tratteggiate). La pista di alimentazione 43 include una coppia di barre di guida 44 e 45 che hanno sezioni a forma di C, che sono disposte in modo simmetrico così da essere una di fronte all’altra. Le barre di guida 44 e 45 ricevono la parte di flangia 33 mentre posizionano i denti di arresto da 37 a 40 in mezzo, per far muovere il dado a T 31 lungo la pista di alimentazione 43 in una posizione prescritta. La pista di alimentazione 43 è spesso ricurva (la parte curva non è mostrata) al fine di portare il dado a T 31 in una posizione desiderata e di allineare la parte di gambo 32 con un foro disposto su un oggetto (non mostrato).
Questo dado a T 31 viene usato in un modo simile a quello visto per il dado a T 11 come è mostrato per esempio in Figura 16B. La parte di gambo 32 del dado a T 31 viene inserita in un foro passante 18 di un oggetto 19 in modo tale che la parte presellata predeterminata 34 venga presellata con un dispositivo di presellatura in questo stato per formare una parte presellata 34a su una superficie dell’oggetto 19. Nello stesso tempo i denti di arresto da 37 a 40 vengono portati a mordere nell’altra superficie dell’oggetto 19.
In un tale stato montato del dado a T 31, i denti di arresto da 37 a 40 impediscono al dado a T 31 di ruotare rispetto all’oggetto 19 mentre la parte di flangia 34 e la parte presellata 34a trattengono tra di esse l’oggetto 19 per impedire uno spostamento del dado a T 31 dal foro passante 18. Di conseguenza il dado a t 31 è fissato in modo forte all’oggetto 19 e mantenuto in modo quasi permanente in questo stato fissato.
La parte per la formazione di una vite femmina 15 o 35 del dado a T convenzionale 11 o 31 citato più su è filettata con il cosiddetto maschio per filettare curvo, per esempio le Figure 17 e 18 mostrano un maschio per filettare curvo 71 che filetta in modo continuo una pluralità di prodotti intermedi 73 per dadi a T.
In questo stadio di maschiatura, il maschio per filettare curvo 71 viene trattenuto in un mandrino rotante cavo 70 per ruotare a circa da 1000 a 3000 giri al minuto. La pluralità di prodotti intermedi 73 per dadi a T vengono alimentati in continuo lungo uno scivolo 72 in modo tale che un dispositivo di arresto 74 viene azionato per guidare i prodotti intermedi 73 uno a uno verso un’estremità del maschio per filettare curvo 71 e una barra di spinta 75 preme ciascun prodotto intermedio 37 contro il maschio per filettare curvo 71 per iniziare la filettatura. Poiché il maschio per filettare curvo 71 ruota lungo la treccia Y con il mandrino rotante 70, ciascun dado a T filettato viene spostato in una direzione Z lungo il maschio per filettare curvo 71 e spinto dal dado a T successivo in modo da essere spostato in continuo dopo il passaggio attraverso una parte a bordo di taglio del maschio per filettare curvo 71 trattenuta da tutti e due i lati da un coperchio del maschio 76. Di conseguenza il dado a T che raggiunge l’altra estremità del maschio per filettare curvo 71 attraverso il Iato interno del mandrino rotante 70 viene scaricato da un’apertura 70a del mandrino rotante 70. In questo modo viene completata la formazione di una vite femmina a dare il desiderato dado a T.
La parte di gambo 12 o 32 di ciascuno dei dadi a T 1 1 e 31 convenzionali citati più su presenta un diametro esterno sostanzialmente costante lungo tutta la sua lunghezza e la regione che esclude la parte presellata predeterminata 14 o 34 presenta un diametro interno sostanzialmente costate su tutta la sua lunghezza. In questo modo si forma una vite femmina che ha una forma del solco in conformità con una norma come la norma JIS (Japanese Industriai Standard - norma industriale giapponese) su tutta la lunghezza di questa regione. La vite femmina di questo tipo di dado a T può svolgere la sua funzione anche se la parte di gambo presenta una grande lunghezza, nei limiti in cui la lunghezza della vite femmina che presenta la forma di solco in conformità con la norma sia almeno sostanzialmente identica al suo diametro di fondo. Per esempio, un dado a esagono dotato di una vite femmina che abbia un diametro nominale d nel campo da 1 ,6 a 39 mm con un’altezza nominale pari ad almeno 0,8d (lunghezza completa del filetto pari ad almeno 0,6d) è definito come “dado di altezza normale” in relazione alla norma B1052 (che corrisponde a ISO 898-2: 1980 e ISO 898-6: 1988) delle norme JIS.
Quando la struttura del dado a T convenzionale 1 1 o 31 citato più su è applicata ad un dado a T che abbia una parte di gambo relativamente lunga, di conseguenza, la lunghezza della parte per la formazione di una vite femmina 15 o 35 aumenta al di là del necessario e di conseguenza è richiesta una lavorazione ulteriore per lo stadio di formazione del filetto con un maschio per filettare curvo e questo deteriora la produttività del dado a T 1 1 o 31.
Nello stadio di formazione della vite femmina con il maschio per filettare curvo 71 mostrato nelle Figure 17 e 18, per di più, l’alimentazione del dado a T filettato è impedita in corrispondenza di una parte ricurva del maschio per filettare curvo 71 se una parte cilindrica cava del prodotto intermedio per il dado a T che deve essere provvisto della vite femmina presenta una periferia interna lunga e sottile che impedisce la formazione della vite femmina con il maschio per filettare curvo 7 1.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
Un obiettivo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una struttura di un dado a T che abbia una parte presellata predeterminata, in cui la lunghezza di una regione per la formatura di una vite femmina secondo una norma non risulta aumentata al di là del necessario anche se una parte di gambo presenta una grande lunghezza.
Un altro obiettivo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione una struttura di un dado a T che abbia una parte di gambo relativamente lunga che permetta di applicare la filettatura con un maschio per filettare curvo per la formazione di una vite femmina.
II dado a T della presente invenzione che realizza gli obiettivi di cui sopra include una parte di gambo e una parte di flangia che si estende in fuori da una prima estremità della parte di gambo, che sono latte di un materiale metallico integrale. La parte di gambo include un gradino disposto su una posizione intermedia lungo la sua direzione assiale, una parte cilindrica del lato di estremità anteriore disposta tra una seconda estremità opposta alla prima estremità e il gradino, e una parte cilindrica allargata del lato di estremità di base avente una periferia interna che è più grande del diametro interno della parte cilindrica del Iato di estremità anteriore e una periferia esterna che è più grande del diametro esterno della parte cilindrica del lato di estremità anteriore, disposta tra il gradino e la parte di flangia. La parte cilindrica del lato di estremità anteriore include una parte presellata predeterminata formata su una lunghezza prescritta dalla prima estremità e una parte per la formazione di una vite femmina, provvista almeno in parte di una vite femmina, disposta su una regione più vicina al gradino che non la parte presellata predeterminata, e che ha un diametro interno più piccolo di quello della parte presellata predeterminata.
Nel dado a T in conformità con la presente invenzione che presenta la struttura citata più su, la lunghezza della parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore inclusa la parte presellata predeterminata e la parte per la formazione di una vite femmina può venire ridotta in confronto con quella che si ha nel dado a T convenzionale grazie al fatto di prevedere il gradino sulla parte di gambo e di prevedere la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base in modo che sia più vicina alla parte di flangia che non il gradino. Anche se la parte di gambo presenta una grande lunghezza, di conseguenza, la lunghezza della parte per la formazione di una vite femmina non viene aumentata al di là del necessario, ma può venire stabilita sul valore minimo necessario che sia conforme con una norma, come quella prevista dalle norme ISO (International Organization for Standardization - Organizzazione internazionale per la standardizzazione). Di conseguenza non è richiesto alcun lavoro ulteriore in uno stadio di filettatura con un maschio, e la produttività del dado a T può venire migliorata.
Per di più la parte per la formazione di una vite femmina risulta di lunghezza relativamente ridotta e la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base che ha un diametro più grande è disposta in modo che sia più vicina alla parte di flangia in modo tale che il dado a T può venire alimentato attraverso una porzione ricurva di un maschio per filettare curvo impiegato per ricavare la vite femmina sul dado a T che presenta la parte di gambo avente una lunghezza più grande. In questo modo il maschio per filettare curvo può venire applicato alla filettatura per la formazione della vite femmina sul dado a T che ha una parte di gambo relativamente lunga.
In una forma preferenziale di esecuzione del dado a T secondo la presente invenzione, la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base è nella forma di un cilindro cavo che ha un diametro interno e un diametro esterno più grandi di quelli della parte cilindrica del lato di estremità anteriore. Quando il dado a T che presenta una tale struttura viene spinto in un foro preparato di una piastra che ha un diametro sostanzialmente uguale al diametro esterno della parte cilindrica del lato di estremità anteriore, la parte cilindrica allargata del Iato di estremità di base viene spinta nel foro preparato in uno stato fissato alla pressa in modo tale che non è definito alcun gioco tra la periferia esterna della parte cilindrica del lato di estremità anteriore e la periferia interna del foro preparato, grazie a cui il dado a T risulta saldamente fissato alla piastra.
In un’altra forma preferenziale di esecuzione del dado a T secondo la presente invenzione, la periferia esterna della parte cilindrica allargata ha una forma poligonale se la si vede nella direzione assiale della parte di gambo. La parte cilindrica allargata che ha una tale forma poligonale della periferia esterna serve da arresto quando è applicata con accoppiamento bloccato alla pressa nel foro preparato della lastra. Anche se la parte di flangia non ha alcuna sporgenza nè alcun dente di arresto che serva da fermo, di conseguenza, il dado a T può venire fissato alla lastra in modo che non possa ruotare.
In alternativa, una sporgenza che sporge verso la seconda estremità può essere prevista sulla parte di flangia in modo tale che questa sporgenza morda nella lastra per servire da mezzo di arresto in uno stato spinto nella lastra o simili.
L’idea della presente invenzione di prevedere il gradino sulla parte di gambo può venire applicata non solo ad una struttura che non è dotata di una vite femmina sulla periferia interna della parte cilindrica del lato di estremità di base disposta tra il gradino e la parte di flangia ma anche alla struttura di un dado a T dotato di una vite femmina sulla periferia interna della parte cilindrica allargata del Iato di estremità di base in modo continuo dalla parte per la formazione di una vite femmina della parte cilindrica del lato di estremità anteriore.
Per di più l’idea della presente invenzione di prevedere il gradino sulla parte di gambo può venire applicata non solo ad un dado a T che è dotato di una struttura provvista di una parte presellata predeterminata che ha un diametro interno più grande di quello di una parte per la formazione di una vite femmina e tale da essere di spessore più piccolo che non la parte per la formazione di una vite femmina, ma anche ad un dado a T dotato di una parte presellata predeterminata che ha un diametro interno più grande di quello di una parte per la formazione di una vite femmina e un diametro esterno più grande di quello della parte per la formazione di una vite femmina, per esempio.
In ancora un’altra forma preferenziale di esecuzione della presente invenzione, il dado a T include per di più un solco concavo disposto ad anello sulla periferia esterna della parte di gambo in prossimità del confine tra la parte presellata predeterminata e la parte per la formazione di una vite femmina. In conformità con una tale struttura, il dado a T può venire distaccato con facilità da un prodotto in cui lo stesso è spinto quando il prodotto è del tutto consumato mediante il fatto di spingere un’estremità della parte per la formazione di una vite femmina con un punzone o simili dalla estremità anteriore presellata e rompere il dado a T lungo il solco concavo. In questo modo il dado a T attaccato al prodotto usato può venire recuperato con una relativa facilità.
In una forma preferenziale di esecuzione ulteriore del dado a T secondo la presente invenzione, il filetto della vite femmina formato sulla periferia interna della parte di gambo è reso parzialmente irregolare. Una tale vite femmina resa parzialmente irregolare blocca un bullone in uno stato applicato, impedendo in questo modo che il bullone si allenti.
Gli obiettivi, aspetti peculiari, caratteristiche e vantaggi di cui sopra e altri della presente invenzione risulteranno più evidenti dalla descrizione dettagliata che segue della presente invenzione quando venga presa in combinazione con i disegni che la accompagnano.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Figura 1A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 41 in conformità con una forma di realizzazione 1 della presente invenzione, e la Figura 1B è una vista in pianta del dado a T 41 ;
la Figura 2A è una vista in prospettiva del dado a T mostrato in Figura 1. e la Figura 2B è una vista in prospettiva di un dado a T 51 secondo una modifica della forma di realizzazione 1 della presente invenzione;
la Figura 3 A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 61 secondo una forma di realizzazione 2 della presente invenzione, e la Figura 3B è una vista in sezione longitudinale centrale di una modifica del dado a T 61 ;
la Figura 4A è una vista in sezione che mostra il dado a T in conformità con la forma di realizzazione 1 della presente invenzione in uno stato presellato e fissato ad un foro passante 18 di un oggetto 19, e la Figura 4B è una vista in sezione che mostra il dado a T 61 in conformità con la forma di realizzazione 2 della presente invenzione in uno stato presellato e fissato ad un foro passante 18 di un oggetto 19;
la Figura 5A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 71 secondo una forma di realizzazione 3 della presente invenzione e la Figura 5B è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 81 secondo una modifica della forma di realizzazione 3 della presente invenzione;
la Figura 6A è una vista in sezione che mostra una zeppa 60 applicata con accoppiamento bloccato alla pressa in una parte presellata 34a del dado a T 71 secondo la forma di realizzazione 3 della presente invenzione, presellato e fissato ad un oggetto 19, per illustrare un metodo esemplificativo per il distacco di un dado a T 71 da un oggetto 19, e la Figura 6B è una vista in sezione che mostra il dado a T 71 rotto lungo una parte concava 20 per mezzo della forza di pressione F della zeppa 60 e separato in senso verticale in due parti nel metodo di distacco illustrato in Figura 6A;
la Figura 7A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 91 secondo una forma di realizzazione 4 della presente invenzione, e la Figura 7B è una vista in pianta del dado a T 91 mostrato in Figura 7A;
la Figura 8A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 101 secondo una modifica della forma di realizzazione 4 della presente invenzione, la Figura 8B è una vista in pianta del dado a T 101 mostrato in Figura 8A;
la Figura 9A è una vista in prospettiva del dado a T 91 mostrato nelle Figure 7A e 7B, e la Figura 9B è una vista in prospettiva del dado a T 101 mostrato nelle Figure 8 A e 8B;
la Figura 10A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 111 secondo una forma di realizzazione 5 della presente invenzione, e la Figura 10B è una vista in pianta del dado a T 1 11 mostrato in Figura 10A;
la Figura 11A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 121 secondo una modifica della forma di realizzazione 5 della presente invenzione, la Figura 11 B è una vista in pianta del dado a T 121 mostrato in Figura 1 1A;
la Figura 12A è una vista in prospettiva del dado a T 11 1 mostrato nelle Figure 10A e 10B, e la Figura 12B è una vista in prospettiva del dado a T !21 mostrato nelle Figure 1 1A e 11B;
la Figura 13 A è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 131 secondo una forma di realizzazione 6 della presente invenzione e la Figura 13B è una vista in sezione longitudinale centrale di un dado a T 141 secondo una modifica della forma di realizzazione 6 della presente invenzione;
la Figura I4A è una vista in sezione longitudinale centrale che mostra un dado a T convenzionale 11, descritto nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,238,344, che è dotato di una parte di flangia rotonda e di una parte di gambo provvista di una parte sottile destinata ad essere presellata, e la Figura 14B è una vista in prospettiva del dado a T 11 mostrato in Figura 14B;
La Figura 15A è una vista in sezione longitudinale centrale che mostra un dado a T convenzionale 31, descritto nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,348,532, che è dotato di una parte di flangia ottagonale e di una parte di gambo provvista di una parte sottile destinata ad essere presellata, e la Figura 15B è una vista in prospettiva del dado a T 31 mostrato in Figura 15B;
la Figura 16A è una vista in sezione che mostra il dado a T convenzionale 11 mostrato nelle Figure 14A e 14B in uno stato presellato e fissato ad un l<'>oro passante 18 di un oggetto 19, e la Figura 16B è una vista in sezione che mostra il dado a T convenzionale 31 mostrato nelle Figure 15A e 15B in uno stato presellato e fissato in un foro passante 18 di un oggetto 19;
la Figura 17 è una vista in prospettiva che mostra una parte principale di un apparecchio di maschiatura per la formazione di viti femmine sulle periferie interne delle parti di gambo di prodotti intermedi per dadi a T;
la Figura 18 illustra i dadi a T successivamente filettati per mezzo di un maschio per filettare curvo nelfapparecchio di maschiatura mostrato in Figura 17;
la Figura 19A è una vista in sezione parzialmente frammentata che mostra la struttura di una parte per la formazione di una vite femmina resa parzialmente irregolare di un dado a T in una maniera ingrandita, e la Figura 19B è una vista in sezione presa lungo la linea X - X in Figura 19 A; e
la Figura 20A è una vista in sezione parzialmente ingrandita che mostra una modifica del dado a T 71 secondo la forma di realizzazione 3 della presente invenzione, e la Figura 20B è una vista in sezione parzialmente ingrandita che mostra un’altra modifica del dado a T 71.
DESCRIZIONE DELLE FORME DI REALIZZAZIONE PREFERITE
Forme di realizzazione della presente invenzione vengono ora descritte con riferimento ai disegni.
(Forma di realizzazione 1)
Come è mostrato nelle Figure 1A, 1B e 2A, le forme di una parte di gambo 2 e di una parte di flangia 33 di un dado a T 41 secondo una forma di realizzazione 1 della presente invenzione sono simili a quelle della parte di gambo 32 e della parte di flangia 33 del dado a T convenzionale 31 rivelato nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,348,432 e descritto più su con riferimento alle Figure 15A e 15B, e di conseguenza elementi comuni sono indicati per mezzo degli stessi simboli numerici di riferimento, al fine di omettere una descrizione ridondante.
Il dado a T 41 secondo questa forma di realizzazione è diverso dal dado a T convenzionale 3 1 per il fatto che la parte di gambo 2 è dotata di un gradino 3 lungo tutta la periferia di una parte per la formazione di una vite femmina 35 in prossimità di un’estremità prossima alla parte di flangia 33 in modo da avere una parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4 più vicina ad una parte presellata predeterminata 34 che non il gradino 3 e una parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 5 più vicina alla parte di flangia 33 che non il gradino 3.
In conformità con il dado a T 41 che ha una tale struttura, la lunghezza della parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4 che include la parte presellata predeterminata 34 e la parte per la formazione di una vite femmina 35 può venire ridotta in confronto con quella che si ha nel dado a T convenzionale 31 a motivo del gradino 3 disposto sulla parte di gambo 2 e della parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 5 disposta in modo che sia più vicina alla parte di flangia 33 che non il gradino 3. Anche se la parte di gambo 2 ha una grande lunghezza, di conseguenza, la lunghezza della parte per la formazione di una vite femmina 35 non viene aumentata al di là di quanto necessario, ma può venire stabilita sul valore minimo necessario che sia in accordo con una norma come per esempio la norma ISO. In questo modo non è richiesto alcun lavoro addizionale nello stadio di filettatura con un maschio, ed è possibile migliorare la produttività del dado a T 41 .
Quando è in uso, la parte di gambo 2 del dado a T 41 in conformità con questa forma di realizzazione è inserita in un foro passante 18 di un oggetto 19 come per esempio una lastra di legno come è mostrato in Figura 4 A, per esempio, in modo tale che la parte presellata predeterminata 34 è presellata con un dispositivo di presellatura per formare una parte presellata 34a su una superficie dell’oggetto 19. Nello stesso tempo, denti di arresto da 37 a 40 mordono nell’altra superficie dell’oggetto 19. Nell’esempio mostrato in Figura 4A il diametro interno del foro passante 18 dell’oggetto 19 è scelto in modo che sia sostanzialmente identico al diametro esterno della parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4, e la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 5 è applicata con accoppiamento bloccato alla pressa nel foro passante 18 quando il dado a T 41 è spinto nell’oggetto 19. In questo modo non è definito alcun gioco tra la periferia esterna della parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4 e la periferia interna del foro passante 18, mentre la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 5 è applicata in modo bloccato alla pressa nel foro passante 18 per fissare in modo forte il dado a T41 con l’oggetto 19.
Anche se il dado a T 41 mostrato nelle Figure 1A, 1B e 2A è dotata della parte di flangia 33 che presenta una forma sostanzialmente ottagonale, la parte di flangia 33 in alternativa può avere una forma sostanzialmente quadrata o rettangolare con denti di arresto disposti su quattro sue parti di angolo rispettivamente, per realizzare un dado a T per l’alimentazione a tramoggia con cui si raggiungono gli obiettivi della presente invenzione.
Anche se il dado a T 41 mostrato nelle Figure 1A, 1 B e 2A è dotato dei quattro denti di arresto da 37 a 40 formati mediante piegatura parziale della periferia esterna della parte di flangia 33 verso l’alto, si può applicare una struttura simile a quella della parte di gambo 2 del dado a T 41 al dado a T convenzionale citato più su descritto nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,238,344 come è mostrato in Figura 2B che illustra un dado a T 51 che è dotato di denti di arresto 16 e 17 relativamente corti formati mediante deformazione plastica parziale della periferia esterna di una parte di flangia 13 verso una parte di gambo 2. Quando è in uso, questo dado a T 51 viene spinto in un foro passante 18 di un oggetto 19 perchè sia applicato con accoppiamento bloccato alla pressa e fissato ad esso come è mostrato in Figura 4B, al fine di realizzare un effetto simile a quello del dado a T 41 .
(Forma di realizzazione 2)
Un dado a T 61 secondo una forma di realizzazione 2 della presente invenzione viene ora descritto con riferimento alla Figura 3A. Il dado a T 61 in conformità con questa forma di realizzazione è diverso dal dado a T 41 secondo la forma di realizzazione 1 solo per il fatto che una vite femmina è formata anche sulla periferia interna di una parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a disposta tra un gradino 3 di una parte di gambo 2 e una parte di flangia 33. La lunghezza di una parte per la formazione di una vite femmina 35 più vicina ad una parte presellata predeterminata 34 che non il gradino 3 può venire stabilita sul valore minimo necessario entro un campo ammissibile definito in una norma come per esempio la norma ISO a motivo della struttura del dado a T 71 , per finire in modo preciso un dado a T in specifiche che soddisfino i requisiti della norma solo sulla parte per la formazione di una vite femmina 35, mentre viene formata una vite femmina relativamente grossolana che ha un diametro filettato più grande della norma sulla periferia interna della parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5 a. In questo modo le viti femmine possono venire formate con facilità sul dado a T 61 che presenta una parte di gambo 2 relativamente lunga in confronto con il dado a T convenzionale che ha la vite femmina definita in modo preciso su tutta la lunghezza della regione per la formazione della stessa, realizzando in questo modo un miglioramento di produttività. Per di più la resistenza del dado a T 61 risulta aumentata a motivo della vite femmina formata sulla periferia interna della parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a.
Anche se la parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a del dado a T 61 secondo questa forma di realizzazione mostrata in figura 3 A presenta una porzione inferiore che è continua con la parte di flangia 33 con una sezione longitudinale ripiegata sostanzialmente ad arco in modo tale che non venga formata alcuna vite femmina su questa porzione, questa porzione in alternativa può venire formata in un modo sostanzialmente rettangolare in modo tale che la vite femmina venga formata fino all’estremità inferiore della periferia interna della parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a, come è mostrato in Figura 3B.
(Forma di realizzazione 3)
Un dado a T 71 secondo una forma di realizzazione 3 della presente invenzione viene ora descritto con riferimento alla Figura 5A. II dado a T 71 in conformità con questa forma di realizzazione è diverso dal dado a T 41 secondo la forma di realizzazione 1 solo in un punto dato dal fatto che è previsto un solco anulare 20 su una parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5 di una parte di gambo 2 lungo tutta la periferia in prossimità del confine tra una parte presellata predeterminata 34 e una parte per la formazione di una vite femmina 35. Questo solco 20 può avere una forma a V o una forma a U in sezione trasversale al posto della forma di sezione trasversale semicircolare mostrata in Figura 5A, che viene scelta in modo opportuno in risposta al materiale usato per il dado a T 71, alle proprietà di lavorazione dello stesso o alle proprietà meccaniche, come per esempio la resistenza a trazione.
Una parte di gambo 2 del dado a T 71 secondo questa forma di realizzazione che ha la struttura citata più su viene per prima cosa inserita in un oggetto 19 di un materiale resinoso o di legno provvisto preventivamente di un loro passante 18 come è mostrato in Figura 6A, in modo tale che la parte presellata predeterminata 34 venga presellata con un dispositivo di presei latura per la formazione di una parte presellata 34a su una superficie dell’oggetto 19 in questo stato. Nello stesso tempo, denti di arresto da 37 a 40 incidono nell’altra superficie dell’oggetto 19 per fissare saldamente il dado a T 71 all’oggetto 19.
In un prodotto formato per mezzo dell’oggetto 19, una vite maschio viene combinata con e fissata ad una vite femmina disposta sulla parte per la formazione di una vite femmina 35 mentre il dado a T 71 viene presellato e fissato all’oggetto 19 per unire un altro elemento con l’oggetto 19. Quando la vite maschio è fissata alla vite femmina della parte per la formazione di una vite femmina 35, la forza di serraggio della vite maschio agisce principalmente sulla parte per la formazione di una vite femmina 35 come forza di compressione. In generale di conseguenza non si provoca alcuno sforzo a trazione notevole sulla parte di gambo 2 del dado a T 71. In questo modo non si ha sostanzialmente alcun deterioramento della forza di fissaggio in conseguenza della riduzione di resistenza provocata dal solco 20 disposto sulla parte di gambo 2.
Un metodo per la separazione del dado a T 71 dall’oggetto 19 quando il prodotto formato per mezzo dell’oggetto 19 su cui è presellato e fissato il dado a T 71 è completamente usato oppure al termine della sua vita per il recupero dello stesso a fini di riciclaggio viene ora descritto con riferimento alle Figure 6A e 6B. Per prima cosa, l’estremità inferiore di una zeppa a colonna 60 che è dotata di un diametro esterno leggermente più grande del diametro interno della parte presellata predeterminata 34 nello stato non ancora presellato viene applicata con accoppiamento bloccato alla pressa nel dado a T 71 dal lato della parte presellata 34a, come è mostrato in Figura 6 A. Quando l’estremità inferiore della zeppa 60 perviene in contatto con un gradino che definisce il confine tra la parte presellata predeterminata 34 e la parte per la formazione di una vite femmina 35. l’estremità superiore della zeppa 60 viene colpita con un martello o simili per applicare la forza F mostrata in Figura 5A. Questa forza F dà come risultato una concentrazione di sforzi su una parte della periferia esterna della parte di gambo 2 dotata del solco 20 in prossimità del confine tra la parte presellata predeterminata 34 e la parte per la formazione di una vite femmina 35 che presenta il più piccolo spessore, per provocare un notevole sforzo a trazione. Di conseguenza il dado a T 71 viene rotto lungo il solco 20 e rotto in due parti come è mostrato in Figura 6B, e l’estremità inferiore della zeppa 60 spinge in basso la metà inferiore del dado a T 71 che include la parte per la formazione di una vite femmina 35 e la parte di flangia 33 per distaccare lo stesso dall’oggetto 19. Quando la zeppa 60 viene estratta verso l’alto, la metà superiore del dado a T 71 che include la parte presellata 34a viene distaccata dal foro passante 18 dell’oggetto 19 in uno stato impegnato con la zeppa 60.
In questo modo il dado a T 71 secondo questa forma di realizzazione può venire distaccato con facilità dall’oggetto 19 in modo tale che l’oggelto 19 possa venire separato e recuperato prontamente dopo che il prodotto su cui è presellato e fissato il dado a T 71 è completamente usato, facilitando in questo modo il riciclaggio dell’oggetto 19.
La struttura di questa forma di realizzazione provvista del solco 20 può essere applicata anche al dado a T 61 secondo la forma di realizzazione 2 mostrata nelle Figure 3A e 3B come per esempio il dado a T 81 mostrato in Figura 513, al fine di ottenere un effetto simile a quello del dado a T 71. L’estremità periferica interna inferiore di una parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5 a del dado a T 81 mostrato in Figura 5B può essere formata in modo sostanzialmente perpendicolare, in modo simile al dado a T 61 mostrato in Figura 3B, in modo tale che venga formata una vite femmina fino alla estremità periferica interna inferiore della parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a.
Anche se il solco 20 è disposto sulla periferia esterna della parte di gambo 2 in prossimità del confine tra la parte presellata predeterminata 34 e la parte per la formazione di una vite femmina 35 in questa forma di realizzazione, in alternativa si possono si possono prevedere solchi 20a e 20b su posizioni opposte della periferia esterna e della periferia interna della parte di gambo in prossimità del confine tra la parte presellata predeterminata 34 e la parte per la formazione di una vite femmina 35 come è mostrato in Figura 20A, oppure può essere previsto un solco 20b solo sulla periferia interna della parte di gambo in prossimità del confine tra la parte presellata predeterminata 34 e la parte per la formazione di una vite femmina 35 come è mostrato in Figura 20B, al fine di ottenere un obiettivo simile. (Forma di realizzazione 4)
Un dado a T 91 secondo una forma di realizzazione 4 della presente invenzione viene ora descritto con riferimento alle Figure 7A, 7B e 9A. Il dado a T 91 in conformità con questa forma di realizzazione ha in comune con il dado a T 41 secondo la forma di realizzazione 1 il fatto che lo stesso ha un gradino 3 sulla sua parte di gambo 92 con una parte presellata predeterminata 34 e una parte per la formazione di una vite femmina 35 disposta su una parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4. Il dado a T 91 è diverso dal dado a T 41 in un punto dato dal fatto che una parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 95 che si estende dal gradino 3 verso una parte di flangia 93 non è dotata di una forma cilindrica cava ma di una forma sostanzialmente ottagonale equilatera se la si vede dalla direzione assiale e la parte di flangia 93 presenta una forma a discoide.
Quando il dado a T 91 che è dotato di una tale struttura viene spinto in un foro passante di una lastra sostanzialmente identico come diametro alla parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4 e la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 95 che ha una forma sostanzialmente ottagonale equilatera viene inserita con accoppiamento bloccato alla presso a mordere nella lastra, questa parte serve da arresto. Di conseguenza il dado a T 91 può venire fissato in maniera affidabile alla lastra in modo tale da non ruotare anche se. la parte di flangia 93 presenta una forma a discoide piatto che non è dotata di un alcun dente di arresto.
Anche se la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 95 viene formata in modo da avere una sagoma sostanzialmente ottagonale equilatera se la si vede dalla direzione assiale nel dado a T 91, la forma di realizzazione non è limitata a ciò ma è possibile formare una parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 105 in modo tale da avere una forma sostanzialmente quadrata se la si osserva dalla direzione assiale, come nel dado a T 101 mostrato nelle Figure 8A, 8B e 9B, per esempio. In alternativa, la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 105 può avere ancora un’altra forma poligonale, come per esempio una forma esagonale se la si osserva dalla direzione assiale.
Anche se il gradino 3 è disposto lungo tutta la periferia esterna della parte di gambo 2 nel dado a T secondo ciascuna delle forme di realizzazione citate qui sopra, il gradino 3 non è indispensabile che sia disposto lungo tutta la periferia esterna della parte di gambo 2 nel caso che sia prevista la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 95 per servire da arresto in uno stato usato come nella forma di realizzazione 4. La parte cilindrica del lato di estremità anteriore 95 può servire da arresto nello stato usato quando la stessa ha un gradino almeno su una parte della sua periferia esterna più vicina alla parte di flangia 93 da allargare in confronto con la parte cilindrica del lato di estremità anteriore 4 in questa parte.
(Forma di realizzazione 5)
Un dado a T 111 secondo una forma di realizzazione 5 della presente invenzione viene ora descritto con riferimento alle Figure 10A, 10B e I 2A. Il dado a T 1 11 in conformità con questa forma di realizzazione ha in comune con il dado a T 41 secondo la forma di realizzazione 1 il fatto che una sua parte di gambo 1 12 è dotata di un gradino 3 con una parte presellata predeterminata 34 e una parte per la formazione di una vite femmina 35 disposte su una parte cilindrica cava del lato di estremità anteriore 4. Il dado a T 1 1 1 è diverso dal dado a T 41 in un punto costituito dal fatto che vi sono delle sporgenze sostanzialmente triangolari 116 disposte su una coppia di posizioni opposte una all’altra a 180° in prossimità del confine tra la periferia esterna della parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 115, disposta tra il gradino 3 e la parte di flangia 113, e la parte di flangia 113. Queste sporgenze 116 sono realizzate in modo integrale con la parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 115 e la parte di flangia 1 13 per mordere in una lastra quando il dado a T 111 viene spinto nella lastra perchè servano da fermi per il dado a T 111. Anche se le sporgenze 116 sono previste su due porzioni nel dado a T 11 1 secondo questa forma di realizzazione, la funzione di arresto può venire rinforzata ancora di più mediante il fatto di aumentare in modo opportuno il numero di tali sporgenze 116 secondo la necessità.
AI posto delle sporgenze 116 del dado a T 111, si possono formare delle sporgenze 126 in modo integrale su una parte di flangia a discoide 123 mediante il fatto di prevedere una coppia di fessure in parallelo con la parte di flangia 123 e di spingere in su le porzioni trattenute tra di esse verso l’alto mentre viene formata una parte cilindrica allargata del lato di estremità di base 123 in uno stato cilindrico cavo in modo simile a quello del dado a T 41 al line di ottenere una funzione di arresto per il dado a T 121 in modo simile alle sporgenze 116 del dado a T ] 11, come è mostrato nelle Figure 11 A, 11B e 12B. Anche se le sporgenze 126 sono previste su quattro porzioni della parte di flangia 123 nel dado a T 121 a intervalli regolari, il numero e le posizioni delle sporgenze 126 possono venire modificate in modo opportuno secondo quanto necessario, ovviamente.
(Forma di realizzazione 6)
La struttura di un dado a T 131 secondo una forma di realizzazione 6 della presente invenzione viene ora descritta con riferimento alla Figura 13 A. Facendo riferimento alla Figura 13 A, elementi simili a quelli del dado a T 41 secondo la forma di realizzazione 1 sono identificati per mezzo degli stessi simboli numerici di riferimento in modo da omettere una descrizione ridondante.
In questa forma di realizzazione, la presente invenzione viene applicata ad un dado a T descritto nel brevetto degli Stati Uniti No. 5,618,144. Il dado a T 131 secondo questa forma di realizzazione è comune con il dado a T secondo ciascuna delle forme di realizzazione citate più su in un punto dato dal fatto che lo stesso è il cosiddetto dado a T di tipo a rivetto e la sua struttura è sostanzialmente simile a quella del dado a T 41 in conformità cori la forma di realizzazione 1, e di conseguenza elementi comuni dello stesso sono identificati per mezzo di simboli numerici di riferimento simili a quelli usati per il dado a T 41 in modo da omettere una descrizione ridondante.
Il dado a T 131 in conformità con questa forma di realizzazione è diverso dal dado a T 41 nel punto dato dal fatto che una parte presellata predeterminata 134 di una parte di gambo 132 dello stesso presenta un diametro interno che è più grande di quello di una parte per la formazione di una vite femmina 35 e un diametro esterno più grande di quello della parte per la formazione di una vite femmina 35.
Nel caso di questo dado a T 131, il diametro di un foro preparato formato in una lastra impiegata come oggetto deve essere più grande almeno che il diametro esterno della parte presellata predeterminata 134 e di conseguenza è definito un gioco tra la parte per la formazione di una vite femmina 35 e la periferia interna del foro preparato quando il dado a T 131 viene spinto nella lastra, mentre la parte presellata predeterminata 134 viene presellata per il fissaggio dei dado a T 131 alla lastra e denti di arresto 37 e 39 mordono nella lastra per servire da fermi.
Come è mostrato in Figura 13B una parte di questa forma di realizzazione, esclusa una parte presellata predeterminata 134 di una parte di gambo 142 può essere applicata ad un dado a T di struttura simile a quella del dado a T 61 mostrato nelle Figure 3A e 3B come nel dado a T 141 mostrato in Figura 3B, ovviamente. Per di più, una estremità periferica interna inferiore di una parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a del dado a T 141 mostrato in Figura 13B continua con una parte di flangia 33 può venire formata in modo sostanzialmente perpendicolare, in modo simile a quella del dado a T 61 mostrato in Figura 3B, in modo tale che una vite femmina venga formata fino all’estremità periferica interna inferiore della parte cilindrica cava del lato di estremità di base 5a.
Nel dado a T in conformità con ciascuna delle forme di realizzazione citate più su, il filetto di preferenza viene reso parzialmente irregolare nella regione realizzata con la vite femmina, come mezzo di bloccaggio per impedire un allentamento di un bullone accoppiato con la vite femmina. Al fine di rendere parzialmente irregolare il filetto, la superficie periferica esterna di una parte per la formazione di una vite femmina 216 può venire parzialmente compressa verso l’interno per formare una parte concava 217 in una parte di gambo 212 di un dado a T, come è mostrato per esempio nelle Figure 19A e 19B. Una coppia di tali parti concave 217 sono disposte per esempio ad una distanza angolare di 180°. Queste parti concave 217 vengono formate mediante il fatto di trattenere porzioni prescritte nella parte per la formazione di una vite femmina 216 con una coppia di utensili opportuni e di premere fortemente questi utensili contro la parte per la formazione di una vite femmina 216. In questo modo una parte 218 resa irregolare viene formata in modo tale che il bullone accoppiato con il dado a T non possa passare a meno che venga ruotato in modo relativamente forte, grazie a cui il bullone viene bloccato nello stato accoppiato e gli si impedisce di allentarsi.
Anche se la presente invenzione è stata descritta ed illustrata in dettaglio, si deve chiaramente intendere che tale descrizione è stata fornita solo a scopo di illustrazione e di esempio e che non deve essere presa in senso limitativo, lo spirito e la portata della presente invenzione essendo limitati solo dai termini delle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dado a T comprendente una parte di gambo (2) e una parte di flangia (33) che si estende in fuori da una prima estremità della detta parte di gambo (2), fatta di un materiale metallico integrale, in cui la detta parte di gambo (2) include un gradino (3) disposto su una posizione intermedia lungo la sua direzione assiale, una parte cilindrica del lato di estremità anteriore (4) disposta tra una seconda estremità opposta alla detta prima estremità e il detto gradino (3), e una parte cilindrica allargata dei lato di estremità di base (5), avente una periferia interna che è più grande del diametro interno di detta parte cilindrica del lato di estremità anteriore (4) e una periferia esterna che è più grande del diametro esterno di detta parte cilindrica del lato di estremità anteriore, disposta tra il detto gradino (3) e la detta parte di flangia (33), e la detta parte cilindrica del lato di estremità anteriore (4) include una parte presellata predeterminata (34) formata su una lunghezza prescritta da detta prima estremità e una parte per la formazione di una vite femmina (35). che ha un diametro interno più piccolo di quello della detta parte presellata predeterminata (34), provvista almeno in parte di una vite femmina e disposta su una regione più vicina al detto gradino (3) che non la detta parte presellata predeterminata (34)'.
  2. 2. Il dado a T secondo la rivendicazione 1 in cui la detta parte cilindrica allargata del lato di estremità di base (5) è nella forma di un cilindro cavo che ha un diametro interno e un diametro esterno più grandi di quelli della detta parte cilindrica del lato di estremità anteriore (4).
  3. 3. Il dado a T secondo la rivendicazione 1 in cui la detta parte cilindrica allargata del lato di estremità di base (5) è dotata di una forma periferica esterna poligonale come la si vede dalla direzione assiale di detta parte di gambo (2).
  4. 4. 11 dado a T secondo la rivendicazione 1 in cui la detta parte di flangia (33) è dotata di un dente di arresto (16, 17, da 37 a 40) o di una sporgenza (116, 126) che sporge verso la detta seconda estremità.
  5. 5. Il dado a T secondo la rivendicazione 2 in cui la detta vite femmina è formata in modo continuo a partire dalla detta parte per la formazione di una vite femmina (35) di detta parte cilindrica del lato di estremità anteriore (4) sulla periferia interna della detta parte cilindrica allargata del lato di estremità di base (5) su una lunghezza prescritta a partire da detto gradino (3).
  6. 6. Il dado a T secondo la rivendicazione 1 in cui la detta parte presellata predeterminata (34) della detta parte di gambo (2) presenta un diametro interno che è più grande di quello della detta parte per la formazione di una vite femmina (35) ed è formata in modo tale che sia di spessore più piccolo rispetto alla detta parte per la formazione di una vite femmina (35).
  7. 7. Il dado a T secondo la rivendicazione I in cui è inoltre compreso un solco concavo (20, 20a, 20b) disposto ad anello su almeno una o l’altra tra la periferia esterna e la periferia interna in prossimità del confine tra la detta parte presellata predeterminata (34) e la detta parte per la formazione di una vile femmina (35).
  8. 8. Il dado a T secondo la rivendicazione 1 in cui la detta parte presellata predeterminata (34) di detta parte di gambo (2) è dotata di un diametro interno più grande che non quello della detta parte per la formazione di una vite femmina (35) e di un diametro esterno più grande che non quello della detta parte per la formazione di una vite femmina (35).
  9. 9. Il dado a T secondo la rivendicazione 1 in cui un filetto di detta vite femmina formato sulla periferia interna della detta parte di gambo (2) è reso parzialmente irregolare.
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