ITMI981521A1

ITMI981521A1 - Composizione fertilizzante microgranulare per la localizzazione alla semina o al trapianto

Info

Publication number: ITMI981521A1
Application number: IT98MI001521A
Authority: IT
Original assignee: Agroqualita S R L
Priority date: 1998-07-02
Filing date: 1998-07-02
Publication date: 2000-01-02
Also published as: ATE469111T1; PT968980E; DE69942408D1; EP0968980B1; EP0968980A2; DK1323692T3; ES2521092T3; EP1323692A3; CY1115721T1; ES2345022T3; EP1323692A2; PT1323692E; EP1323692B1; US6387145B1; EP0968980A3

Description

Descrizione dell’invenzione avente per titolo:

COMPOSIZIONE FERTILIZZANTE MICROGRANULARE PER LA LOCALIZZAZIONE ALLA SEMINA O AL TRAPIANTO"

La distribuzione di fertilizzanti all'atto della semina o del trapianto di varie colture agricole è pratica diffusa da tempo, allo scopo di fornire sostanze nutritive alle giovani piantine in fase delicata ed importante del loro sviluppo.

Tale distribuzione può avvenire sulla fila di semina o di trapianto ovvero in bande più o meno larghe lungo tali file e può essere effettuata sia con fertilizzanti granulari convenzionali che con fertilizzanti liquidi o fluidi.

La concimazione localizzata alla semina e al trapianto presenta numerosi vantaggi, quali un miglior assorbimento delle sostanze nutritive presenti in letti di semina o di trapianto essenzialmente umidi e con temperature relativamente basse; la possibilità di distribuire minori quantità totali di fertilizzanti, perchè localizzati, dunque con minori costi e rischi di inquinamento ambientale; il maggiore sviluppo dell'apparato radicale delle piantine, grazie ad una concimazione mirata e localizzata; la minore concorrenza da parte delle erbe infestanti, che all'epoca della semina e del trapianto in genere non sono ancora sviluppate, anche perchè spesso controllate con idonei trattamenti diserbanti. La concimazione localizzata alla semina o al trapianto presenta però anche alcuni inconvenienti di natura tecnica, non sempre di facile soluzione, che potrebbero essere così riassunti: a) Maggior peso delle macchine seminatrici o di trapianto dovuto al peso aggiuntivo di una certa quantità di fertilizzanti (per esempio 100-150 kg/ha). Questo aumento di peso provoca un rallentamento delle operazioni di semina o di trapianto, rallentamento in genere non accettabile per le aziende agricole o per i terzisti, che devono sfruttare giorni ben precisi in un calendario spesso a rischio, a causa dell'andamento stagionale e delle piogge.

b) Difficoltà create dal sovraccarico alle seminatrici ed alle attrezzature per il trapianto, con marcati inconvenienti per i letti di semina o di trapianto, specie a fine inverno o in terreni argillosi e declivi, quando diventa difficile, se non impossibile, localizzare alla giusta profondità a nella quantità ottimale i fertilizzanti, con varie disuniformità che influiscono negativamente sulla contemporaneità e sulla uniformità dello sviluppo delle colture.

c) Nel caso di impiego di fertilizzanti liquidi o fluidi, il problema del dosaggio corretto di ridotte quantità di essi, a volte accompagnato da quello dell'intasamento degli ugelli, specie operando a basse temperature, con un conseguente aumento della viscosità dei prodotti. '

d) Vi è inoltre, almeno per certe colture, la difficoltà di localizzare alcuni tipi di fertilizzanti azotati (per esempio ad alto tenore di azoto ammoniacale) che potrebbero comportare rischi di fitotossicità.

e) Infine vi è la possibilità di accentuare la comparsa di alcune microcarenze (come di zinco) per antagonismo (per esempio se si localizza il solo fosforo).

Dopo una serie di esperimenti e di ricerche, svolte sulla localizzazione di concimi minerali od organici, si è inaspettatamente trovato che è possibile preparare una composizione fertilizzante per impiego alla semina ed al trapianto avente in sè numerosi vantaggi applicativi, senza dar luogo ai vari inconvenienti sopra evidenziati.

Si è infatti osservato che per le composizioni fertilizzanti granulari di tipo più diffuso si erano utilizzati in passato e sclusivamente granuli di diametro sempre superiore ai 2,0 mm e si è invece trovato, contro ogni aspettativa, che risultati molto più brillanti si possono ottenere, per gli stessi fertilizzanti, impiegando granuli di dimensioni assai minori, comprese fra 0,1 e 1,5 mm.

Più precisamente l'invenzione riguarda una composizione fertilizzante in granuli per la localizzazione alla semina o al trapianto, di colture agricole comprendente azoto organico e composti fosfatici o fosfo-azotati e in cui il diametro dei granuli è compreso fra 0,1 e 1,5 mm. Tale diametro varia preferibilmente fra 0,3 e 1,2 rnm. Ancora più vantaggiosamente fra 0,5 e 1 mm. Si tratta, in pratica, di composizioni microgranulari di fertilizzanti del tipo indicato, localizzabili alla semina od al trapianto.

La preparazione di tali fertilizzanti microgranulari è ottenibile con tecniche varie, ben note all'esperto del settore, come per esempio usando dapprima miscelatori di vario tipo in cui vengono miscelate le varie sostanze, sia solide in polvere che liquide, che compongono il fertilizzante (queste ultime eventualmente irrorate in tamburi rotanti per favorire una più uniforme distribuzione) a cui vengono fatti seguire vari processi di microgranulazione con eventuale essiccamento finale e con setacciamento e riciclo dei microgranuli aventi diametro superiore od inferiore a quello desiderato.

Secondo una realizzazione preferita, tali fertilizzanti microgranulari possono contenere sostanze azotate di origine organica naturale, ovvero sostanze azotate organiche di sintesi a lento rilascio, unitamente a composti fosfatici e fosfo-azotati di origine minerale od organica naturale, con eventuale aggiunta di sostanze potassiche o di elementi secondari o di microelementi nutritivi, e - se opportuno - di fitofarmaci per la difesa ed il diserbo delle colture interessate e/o sostanze ad azione biologica varia, con anche eventuali coadiuvanti o sostanze inerti.

La sostanza azotata di origine organica naturale utile per l'impiego nei fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione è essenzialmente costituita da sangue essiccato, farina di carne, epitelio animale idrolizzato, chitina di crostacei, farina di crisalidi, cornunghia e penne di volatili. Il sangue animale, sgrassato ed essiccato verrà prodotto secondo la tecnica dello "spray--drying" operante ad elevate temperature, ma per breve tempo e con elevati volumi di aria, in modo da ottenere un prodotto con tenore di azoto superiore al 13%, con umidità inferiore al 7% e con solubilità in acqua superiore all'85%.

I composti azotati di sintesi, a lento rilascio sono quelli a base di urea condensata con aldeidi.

I composti fosfatici e fosfo-azotati di origine minerale per l'impiego in fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione possono essere tutti i composti contenenti anidride fosforica più o meno solubile, come per esempio fosfati ammonici o potassici, polifosfati ammonici, composti di addizione urea-acido fosforico, perfosfati, fosforiti naturali macinate o parzialmente solubili, fosfato di calcio ed alluminio, fosfati termici o scorie di defosforazione. I composti fosto-azotati di origine organica naturale possono essere la farina di pesce, la farina d'ossa e la pollina essiccata .

I composti azotati o fosfatici o fosfo-azotati precedentemente indicati possono essere miscelati fra di loro in tutte le proporzioni, in modo che l'azoto totale possa variare dall’1% al 35% e l'anidride fosforica dal 50% al 5%.

Le sostanze potassiche varie contenute nei fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione possono essere anche cloruro, solfato o fosfato di potassio, solfati di potassio con sali di magnesio, sali grezzi di potassio eventualmente arricchiti.

Gli elementi secondari nei fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione possono essere ossidi, carbonati, solfati e nitrati di calcio, di calcio e di magnesio, di magnesio ovvero zolfo in varie forme di cristallizzazione.

I microelementi contenuti possono essere ossidi, sali, chelati e complessi organici vari di zinco, manganese, ferro, rame, cobalto e molibdeno.

Eventuali fitofarmaci utilizzabili in fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione possono essere insetticidi o nematocidi sistemici (per esempio cloronicotinili come imidacloprid, acetamiprid, nitepyram, thiacloprid, TI-435, e cosi via; carbammati e pro-carbammati per esempio carbofuran, benfuracarb, carbosulfan, furathiocarb; carbamoilossime come aldicarb od oxamyl; esteri fosforici come disulfoton, phorate, terbufos, e così via); insetticidi o nematocidi di contatto (per esempio esteri fosforici vari come parathion, diazinon, chlorpyfros, tebupyrimfos; ethoprofos, phenamifos, cadusafos, fosthiazate, e così via; piretroidi stabili nel terreno come per esempio tefluthrin; composti clorurati organici come lindano; composti pirazolici come fipronil, e così via); fungicidi sistemici (per esempio ossatiine come carboxin; benzimidazoli o tiofanati; carbossammidi varie; fenilammidi come per esempio metalaxyl: triazoli ed imidazoli vari; fenilpirroli come cyprodinil, e così via); fungicidi di contatto (per esempio ditiocarbammati come maneb o mancozeb, ftalimmidi, come per esempio captano, hymexazole, etridazole, e così via) , ovvero erbicidi selettivi per colture interessate che possono essere impiegati in pre-semina o pre-trapianto con incorporazione nel terreno.

Eventuali sostanze ad azione biologica possono essere incorporate in fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione, come per esempio inibitori dell'ureasi, ritardanti di nitriiìcazione ovvero organismi vari come rizobi od azospirilli.

Allo scopo di completare e aggregare i fertilizzanti microgranulari oggetto dell'invenzione si potranno aggiungere sostanze inerti o coadiuvanti vari come sostanze minerali (per esempio silici e silicati vari, solfati e carbonati vari), sostanze organiche o sintetiche varie (per esempio leonardite, umati solubili ed estratti umici; derivati cellulosici, della lignina o carboidrati e polimeri vari di origine vegetale o sintetica).

I fertilizzanti microgranulari della composizione in oggetto possono essere miscele varie delle sostanze attive sopra menzionate, miscelate secondo raporti vari, contenenti preferibilmente i seguenti gruppi di sostanze nutritive:

A) azoto di origine naturale ovvero azoto sintetico a lento rila^ scio;

B) anidride fosforica di origine minerale od organica naturale nelle forme precedentemente ricordate;

C) elementi secondari (Ca, Mg, S) e microelementi (Zn, Mn, Fe, Cu, Co, Mo);

D) il tutto con eventuale aggiunta di concimi potassici e/o di fitofarmaci o di sostanze ad azione biologica e/o coadiuvanti od inerti.

Saranno quindi possibile le seguenti miscele:

A+B; A+B+C; A+B+D; A+B+C+D

I fertilizzanti microgranulari oggetto dell'invenzione possono essere applicati alla semina o in occasione del trapianto di varie colture, per lo più mediante l'impiego di apposite attrezzature abbinate alle seminatrici o alle trapiantatrici in modo da poter effettuare, in un solo passaggio, sia la semina o il trapianto che la localizzazione dei microgranuli, ovvero la localizzazione dei microgranuli può essere effettuata per via manuale, specie per alcune colture trapiantate.

Questa localizzazione verrà effettuata lungo-la linea di semina assieme al seme o poco sotto o di lato, ovvero lungo la linea di trapianto ed anche sotto le piantine o di lato ad esse.

L'invenzione riguarda anche l'impiego di una composizione fertilizzante, del tipo descritto in precedenza, per colture erbacee.

Le colture interessate sono tutte le colture erbacee, in particolare quelle industriali (per esempio bietole da zucchero, tabacco, canna da zucchero; e così via), i cereali (per esempio frumento, orzo, mais, sorgo, riso, e così via), le leguminose foraggere e da granella (per esempio fagiolo, fagiolino, erba medica, trifogli, e così via), colture oleaginose (per esempio soia, colza, girasole, arachidi, e così via), oltre a colture orticole, ornamentali e tappeti erbosi vari.

Le dosi di impiego possono variare fra un minimo di 10 kg/ha di fertilizzanti microgranulari localizzati sino ad un massimo di 100 kg/ha, a seconda del tipo di coltura, dei sesti di impianto e delle necessità agronomiche del terreno.

Con l'utilizzo di tali dosi ridotte di fertilizzanti microgranulari si ha la possibilità di evitare gli inconvenienti tipici dell'impiego di alte dosi alla semina e al trapianto, per esempio il compattamento del terreno per il peso eccessivo delle tramogge delle macchine distributrici e l’eventuale distribuzione irregolare dei granuli del terreno con accumuli locali fitotossici o con zone non concimate e quindi meno produttive.

Le dosi ridotte di fertilizzanti microgranulari sono inoltre meno costose e si hanno quindi notevoli vantaggi sul piano economico.

Gli esempi che seguono sono puramente indicativi, senza limitare in alcun modo le possibilità applicative dell'invenzione. Esempio di preparazione 1

In un miscelatore per polveri si miscelano fra di loro kg 54,5 di fosfato monoammonico in polvere, kg 26 di sangue sgrassato, essiccato secondo il metodo precedentemente descritto, in polvere, e kg 17,5 di ossido di zinco in polvere. Dopo miscelazione, si introduce il tutto in un granulatore rotante in cui viene spruzzato un certo quantitativo di acqua, in modo da ottenere, dopo essiccamento e setacciamento, un fertilizzante microgranulare avente granuli con dimensioni comprese fra 0,5 e 1 mm.

Eventuali granuli con dimensioni inferiori o superiori vengono riciclati in una carica successiva avente la stessa composizione .

Esempio di preparazione 2

Si opera come nell'esempio 1 miscelando fra di loro kg 23 di sangue secco in polvere, sgrassato ed essiccato secondo il metodo precedentemente indicato, kg 10 di fosfato monoammonico in polvere, kg 24 di solfato di potassio, kg 7 di solfati di magnesio, kg 15 di solfato ferroso in polvere, kg 1 di umati solubili di leonardite, kg 20 di solfato di calcio idrato. Si ottiene un fertilizzante microgranulare con granuli aventi dimensioni comprese fra 0,5 e 1 mm.

Esempio di preparazione 3

Si opera come nell'esempio 1, sostituendo però i kg 26 di sangue in polvere, con 15 kg di metilenurea al 30% di azoto, a lento rilascio, con 5 kg di solfato ferroso e con 6 kg di solfato di potassio.

Si ottiene un fertilizzante microgranulare con granuli aventi dimensioni comprese fra 0,5 e 1 mm.

Esempio di applicazione 1

Si opera su 12 campi destinati alla semina della barbabietola da zucchero, aventi diverso tipo di terreno, in cui vengono messi a confronto: un testimone concimato con tecnica classica, distribuendo in pre-semina a pieno campo 150 kg/ha di Ρ2O5 da perfosfato minerale e varie parcelle concimate in pre-semina a pieno campo con 100 kg/ha di P2O5 perfosfato minerale, suddividendo tali parcelle in 3 sub-parcelle concimate alla semina rispettivamente con 10-30-60 kg/ha del fertilizzante microgranulare ottenuto secondo le indicazioni dell'esempio di preparazione 1. Tale fertilizzante microgranulare viene distribuito alla semina con apposite macchine seminatrici dotate di tramoggia spandigranuli, in modo da localizzarlo in vicinanza del seme, lungo la fila di semina.

Al raccolto delle bietole si osservano i seguenti risultati medi ottenuti nei 12 campi in prova

Si può osservare come l'impiego del fertilizzante microgranulare oggetto dell'invenzione, impiegato localizzato alla semina, permetta di ottenere un livello produttivo superiore a quello ottenibile con un fertilizzante granulare convenzionale, impiegato in pre-semina anche a dosi largamente superiori di P2O5·

Esempio di applicazione 2

Si opera in campi destinati alla semina del mais, impiegando attrezzature che distribuiscono microgranuli montati su macchine seminatrici in modo da localizzare insieme anche i fertilizzanti microgranulari prodotti secondo quanto indicato negli esempi di preparazione 1, 2 e 3.

Tali fertilizzanti microgranulari vengono usati entrambi alla dose di 30 kg/ha e vengono confrontati con parcelle testimoni non trattate in tre campi diversi.

Al raccolto si osservano i seguenti risultati:

Si osserva come l'impiego dei fertilizzanti microgranulari secondo l'invenzione permetta di incrementare sensibilmente la produttività delle colture, anche impiegando dosi ridotte di fertilizzanti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Composizione fertilizzante in granuli, per la localizzazione alla semina o al trapianto di colture agricole, comprendente azoto organico e composti fosfatici o fosfo-azotati di origine minerale od organica in cui il diametro dei granuli è compreso fra 0,1 e 1,5 mm.
2) Composizione fertilizzante come in 1), in cui il diametro dei granuli è compreso fra 0,3 e 1,2 mm.
3) Composizione fertilizzante come in 2), in cui il diametro dei granuli,è.compreso fra 0,5 e 1,0 mm.
4) Composizione fertilizzante come in 1) a 3), in cui detto azoto organico proviene da sangue animale sgrassato ed essiccato.
5) Composizione fertilizzante come in 1) a- 4), in cui il sangue animale sgrassato viene essiccato con la tecnica denominata Mspray-drying" , in modo da ottenere un prodotto contenente almeno il 13% di azoto, non più del 7% in acqua ed avente una solubilità in acqua almeno dell'85%.
6) Composizione fertilizzante come in 1) a 3), in cui detto azoto organico proviene dal gruppo di composti costituito da farina di carne, epitelio animale idrolizzato, farina di crisalidi, chitina di crostacei, cornunghia e da penne di volatili.
7) Composizione fertilizzante come in 1) a 5), in cui detto azoto organico è azoto organico di sintesi a lento rilascio.
8) Composizione fertilizzante come in 7), in cui detto azoto organico a lento rilascio è formato per condensazione di urea con un'aldeide.
9) Composizione fertilizzante come in 8), in cui detta aldeide è la formaldeide.
10) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 9), in cui detti composti fosfatici o fosfo--azotati di origine minerale vengono scelti dal gruppo costituito da fosfato ammonico, fosfato potassico, polifosfati ammonici, composti di addizione urea-acido fosforico, perfosfati, fosforiti naturali, fosfato di calcio e alluminio, fosfati termici, scorie di defosforazione .
11) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 9) in cui i composti fosfo-azotati di origine organica naturale vengono scelti dal gruppo costituito da farina di pesce, farina d'ossa, pollina essiccata. 22) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre sali potassici. 13) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, contenente inoltre uno o più componenti scelti dal gruppo costituito da ossidi, carbonati, solfati e nitrati di calcio, calcio e magnesio o zolfo. 14) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, contenente inoltre uno o più componenti scelti dal gruppo costituito da ossidi, sali, chelati e complessi organici di zinco, manganese, ferro, rame, cobalto e molibdeno. 15) Composizione fertilizzante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, contenente inoltre uno o più fitofarmaci. 16) Composizione fertilizzante come in 14), in cui detti fitofarmaci vengono scelti dal gruppo comprendente insetticidi, nematocidi, funghicidi o erbicidi selettivi. 17) Composizione fertilizzante come in 15) in cui detto fitofarmaco è un insetticida sistemico. 18) Composizione fertilizzante come in 16), in cui detto insetticida sistemico è un cloronicotinile. 19) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, contenente inoltre una o più sostanze ad azione biologica. 20) Composizione fertilizzante come in 18), in cui le sostanze ad azione biologica vengono scelte dal gruppo costituito da inibitori dell'ureasi e ritardanti di nitrificazione. 21) Composizione fertilizzante come in 18), in cui le sostanze ad azione biologica sono microorganismi, quali rizobi ed azospirilli. 22) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, contenente inoltre uno o più coadiuvanti. 23) Composizione fertilizzante come in 21), in cui detti coadiuvanti vengono scelti dal gruppo costituito da leonardite, umati solubili ed estratti umici. 24) Composizione fertilizzante come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il contenuto di azoto totale può variare dall'1 al 35% in peso e il contenuto di composto fosfatico o fosfo-azotato, misurato come anidride fosforica, può variare dal 50% al 5%. 25) Uso di una composizione fertilizzante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per la localizzazione alla semina od al trapianto delle colture erbacee. 26) Uso come in 25), in cui il dosaggio di detta composizione varia fra 10 e 100 kg/ha.