ITMI961508A1 - Colonna per il sostegno di oggetti - Google Patents

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ITMI961508A1
ITMI961508A1 IT96MI001508A ITMI961508A ITMI961508A1 IT MI961508 A1 ITMI961508 A1 IT MI961508A1 IT 96MI001508 A IT96MI001508 A IT 96MI001508A IT MI961508 A ITMI961508 A IT MI961508A IT MI961508 A1 ITMI961508 A1 IT MI961508A1
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IT96MI001508A
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Wolfgang Rothe
Klaus Koch
Michael Hewel
Oliver Schuttler
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Stabilus Gmbh
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Description

Descrizione del trovato
Il trovato si riferisce ad una colonna per il sostegno di oggetti conforme al preambolo della rivendicazione 1.
Tali colonne per il sostegno di oggetti vengono impiegate, in particolare, come colonne di sedie con l'obiettivo che l'utilizzatore seduto sul sedile della sedia può ruotare con la sedia rispetto alla zona del piede per poter assumere una posizione ruotata per sè confortevole e che il sedile possa ritornare ruotando in una posizione di partenza (zona angolata di riposo) quando l'utilizzatore abbandona il sedile. In questo modo i sedili soprattutto quando non sono a simmetria rotazionale debbono ritornare, ruotando, sempre in una posizione di partenza adatta otticamente e funzionalmente all'arredamento della stanza per, ad esempio, scopi di pulizia. Se, ad esempio, un certo numero di sedie girevoli è disposto in una sala per conferenze o lungo il banco di un bar, ciò si ottiene in quanto tutte le sedie girevoli quando non sono occupate ritornano ruotando nella pre-definita posizione di partenza e quindi la stanza ha un aspetto ordinato. Una tale forma di esecuzione di una colonna per il sostegno di oggetti è nota in Germania dal suo utilizzo pubblico. Allo scopo si rimanda alla figura 7. Nella figura 7 si riconosce un tubo fisso lOg saldato ad esempio con tre piedi 14g di sostegno. Il tubo fisso presenta un fondo di sostegno 16g collegato, in modo da ruotare rigidamente con esso, al tubo fisso 10g mediante bordatura verso l'interno del tubo fisso inferiore. Al fondo di sostegno 16g si appoggia, senza poter ruotare, un'asta 120g. Quest'asta porta nella sua estremità inferiore un mozzo di battuta 122g non ruotabile rispetto a questa estremità. Il mozzo di battuta 122g è collegato all'asta 120g tramite una coppiglia 124g senza poter ruotare e fisso assialmente. Il mozzo di battuta 122g presenta nella sua estremità inferiore una superficie saliente 126g. Nell'estremità superiore del tubo fisso 10g è inserita, senza poter ruotare, una bussola di guida 128g. Fra questa bussola di guida 128g e il mozzo di battuta 122g è guidato, in modo da poter ruotare e traslare assialmente, un tubo telescopico 130g. Al lato esterno del tubo telescopico 130g è fissato, tramite una coppiglia 134g, un mozzo complementare di battuta 132g che non può ruotare e non può muoversi assialmente. Il mozzo complementare di battuta 132g presenta una superficie saliente 136g contrapposta alla superficie saliente 126g. Al di sotto del tubo telescopico 130g l'asta 120g è avvolta da una molla elicoidale di spinta 148g che si appoggia al fondo di sostegno 16g potendo ruotare tramite un cuscinetto di sostegno 20g. A tale proposito la molla elicoidale di spinta 138g è fissata e centrata separatamente dall'asta 120 tramite una boccola di guida 140g. La molla elicoidale di spinta 138g aderisce, con pretensione, ad un orlo 142g bordato verso l'interno nell'estremità inferiore del mozzo complementare di battuta 132g. L'estremità superiore del tubo telescopico 130g è a forma di cono a innesto 152g su cui è innestata una piastra 88g del sedile. Le superfici salienti 136g e 126g aderiscono una all'altra sotto la spinta della molla elicoidale di spinta 128g, cosicché non è possibile una rotazione del sedile 88g rispetto al tubo fisso 10g oppure, per meglio dire, ciò è possibile soltanto comprimendo la molla elicoidale di spinta 138g. Se il peso di una persona agisce sulla piastra 88g del sedile, il tubo telescopico 130g viene premuto all'indietro comprimendo la molla elicoidale di spinta 138g, per cui le superiici salienti 126g e 136g si distanziano una dall'altra. In tal caso il tubo telescopico 130g con il mozzo di battuta 132g può ruotare liberamente rispetto all'asta 120g sostenuta senza poter ruotare dal tubo fisso 10g e rispetto al mozzo di battuta 122g fissato senza poter ruotare a quest'asta. Quando cessa il carico agente sulla piastra 88g del sedile, le superfici salienti 126g e 136g tornano a fare di nuovo contatto reciproco producendo un momento torcente attorno all'asse A finché la molla elicoidale di spinta 138g non si sia espansa al massimo, e in tal caso si è raggiunta una posizione angolare di partenza nella quale il tubo telescopico e quindi la piastra 88g del sedile non possono venire ruotati involontariamente.
La colonna di sedia secondo la figura 7 non può adattarsi, nella sua posizione di partenza, ad una differente altezza eventualmente necessaria.
Il DE-GM-17 57 273 descrive un dispositivo di ritorno in una sedia capace di ruotare soltanto in maniera molto limitata. Come si può ricavare dalla descrizione della figura la corsa di rotazione dipende dal carico con la tendenza che al crescere del carico la corsa di rotazione ovvero la capacità di rotazione cresce proporzionalmente. Un altro svantaggio di questa sedia consiste nel fatto che una regolazione dell'altezza è possibile in modo molto incompleto. Per una regolazione in altezza si deve abbandonare la sedia e si deve variare la posizione reciproca delle bussole 2 e 3. Viene così variata la pretensione elastica della molla elicoidale 8 responsabile del movimento di ritorno. Non si può escludere di non garantire la funzione di ritorno ponendo la sedia in una posizione abbassata. Inoltre dal DE-GM 1982 567 è nota una sedia girevole con una colonna fissa e un sedile che ritorna nella posizione di partenza. La denominazione sedia girevole è in tal caso leggermente ingannevole in quanto, come si può ricavare dalla descrizione delle figure, a seconda della regolazione della molla 24 il sedile viene ruotato o di 360° o soltanto da 0 fino a 180°, e si deve anche sottolineare che per ruotarlo il sedile deve venire abbandonato. E' risolta insoddisfacentemente anche la funzione di regolazione dell'altezza. Per la regolazione dell'altezza si deve allentare la ghiera 5, mentre tenendo fermo il sedile da parte dell'utilizzatore si deve assicurare che il tubo interno telescopico non scorra involontariamente nella colonna.
In altre colonne di sedie è noto inoltre come rendere regolabile in altezza l'altezza di sedili per poter adattare l'altezza del sedile alle esigenze dell'utilizzatore. Allo scopo si utilizzano spesso molle a gas che permettono una regolazione automatica dell'altezza e un bloccaggio dell'altezza desiderata. Queste molle a gas o altri dispositivi di regolazione dell'altezza azionati da fluido richiedono di regola un notevole spazio assiale e radiale. Non ci si deve pertanto stupire che non si è ritenuto possibile finora incorporare in una colonna di sedia secondo la figura 7 accanto al dispositivo di rotazione di ritorno, come mostrato nella figura 7, anche un dispositivo per la regolazione dell'altezza.
Al trovato si pone il compito di realizzare una colonna per il sostegno di oggetti del tipo descritto all'inizio che ritorni ruotando non soltanto in una posizione angolare di partenza qualora l'utilizzatore la abbandoni, ma che possa venire adattata, anche nell'altezza, alle esigenze dell'utilizzatore .
Il compito viene risolto, secondo il trovato, con la rivendicazione 1.
La regolazione dell'altezza in connessione con la rotazione di ritorno automatica rappresenta un grande vantaggio in quanto l'arredamento di una stanza con un certo numero di sedie, dopo un certo tempo più o meno breve, si dispone per essere otticamente ordinato e funzionalmente vantaggioso per scopi di pulizia, indipendentemente da come le singole sedie o sedili sono stati abbandonati dall'ultimo utilizzatore. E' molto importante, a questo proposito, che l'utilizzatore non deve mettere in atto azioni per far riprendere alla colonna per il sostegno di oggetti la prevista posizione di riposo.
E' previsto vantaggiosamente che il secondo elemento di bloccaggio sia inserito in parallelo al primo elemento di bloccaggio. In tal modo il primo elemento di bloccaggio è ininfluente se il secondo elemento di bloccaggio si libera non arbitrariamente. Allo scopo il secondo elemento di bloccaggio è composto da un anello azionato dalla forza di attrito e mobile assialmente all'interno di una cava di comando, che comanda un collegamento idraulico in funzione del senso di carico fra le due camere di lavoro. In una forma di esecuzione vantaggiosa l'anello presenta un'apertura tramite la quale, con anello in posizione aperta, le due camere di lavoro sono collegate. Alternativamente l'anello è realizzato come anello di pistone. Si ottiene cosi un vantaggio nell'ingombro del pistone, che può venire sfruttato, ad esempio, per aumentare la corsa dell'attuatore.
In questo caso l'anello del pistone è disposto all'interno di una cava a gradini, dove il diametro maggiore della cava blocca insieme all'anello del pistone il collegamento fra le due camere di lavoro e l'anello del pistone nel caso di un movimento relativo dovuto ad un carico fra il tubo di guida e l'anello del pistone viene mosso dal diametro maggiore fino al diametro minore della cava.
Al fine di garantire in una colonna per il sostegno di oggetti la capacità di rotazione unitamente ad una ridotta forza di attrito è previsto che trovino impiego due unità con elementi di battuta, una delle quali è disposta internamente all'attuatore e l'altra è disposta per essere attiva fra l'asta del pistone e la zona del piede. Tramite una unita con elemento di battuta si ottiene così l'allineamento fra la zona del piede e l'asta del pistone e l'ulteriore allineamento fra l'asta del pistone e il cilindro di spinta.
Alternativamente può trovare impiego una versione nella quale il primo elemento di battuta è interagente con il tubo fisso e il secondo elemento di battuta è interagente con il cilindro in pressione. In uno sviluppo coerente del principio il primo elemento di battuta è disposto in una camera anulare formata da una boccola di guida e dal tubo fisso.
Come è già noto dallo stato della tecnica secondo la figura 7 è vantaggioso che almeno una delle superfici producenti il momento torcente cresca in senso circonferenziale attorno all'asse telescopico rispetto ad una superficie di riferimento perpendicolare all'asse.
E' tuttavia anche possibile che tra la zona di testa e la zona di piede siano previsti elementi di sostegno assiali che, caricando la zona della testa, limitino il movimento assiale della zona della testa rispetto alla zona del piede. E' allora soppressa la funzione di deformazione elastica degli elementi di ritorno agenti assialmente. Questa funzione di deformazione elastica qualora sia desiderata può venire messa a disposizione nell'intorno della piastra del sedile o in un altro punto.
Per rendere la più libera possibile la rotazione della zona di testa rispetto alla zona di piede, si può far si, come già secondo lo stato della tecnica conformemente alla figura 7, che tra la zona di testa e la zona di piede siano previsti elementi con cuscinetti a rotolamento che trasmettono un carico assiale dalla zona di testa alla zona di piede. Viene preferita in tal caso una costruzione fatta in modo che gli elementi di ritorno trasmittenti la forza assiale si appoggino ad un fondo di sostegno collegato fisso assialmente e non girevole con la zona del piede e che uno dei due moduli, il modulo con asta del pistone e il modulo con cilindro si appoggi agli elementi di ritorno trasmittenti la forza assiale, mentre l'altro dei due moduli è collegato alla zona di testa senza poter muoversi assialmente.
Una costruzione particolarmente corta si può ottenere facendo sì che il primo elemento di battuta sia applicato senza poter ruotare ad un lato inferiore del fondo di sostegno, che un modulo possieda un prolungamento fisso in senso rotatorio relativamente ad esso, attraversante gli elementi di ritorno trasmittenti la forza assiale, il fondo di sostegno ed il primo elemento di battuta e che il secondo elemento di battuta sia applicato a questo prolungamento senza poter ruotare al di sotto del primo elemento di battuta.
In tal caso fra l'estremità superiore degli elementi di ritorno trasmittenti la forza assiale e un modulo può essere disposto un cuscinetto girevole trasmittente la forza assiale. Una molla elicoidale di spinta funge da elemento di ritorno trasmittente la forza assiale.
Per poter scegliere facilmente la regolazione dell'altezza di un sedile applicato alla colonna si raccomanda che in una estremità superiore del modulo con cilindro sia previsto un elemento di sblocco che serve ad avviare un movimento relativo fra il modulo con l'asta del pistone e il modulo con cilindro. Le figure allegate illustrano il trovato con l'ausilio di esempi di esecuzione e illustrano inoltre anche lo stato della tecnica. In esse:
la figura 1 mostra una colonna per il sostegno di oggetti con cuscinetto girevole e con due unità con elementi di battuta,
la figura la mostra una rappresentazione in dettaglio del pistone di lavoro della figura 1,
le figure 2 e 3 mostrano in particolare elementi di battuta,
la figura 4 mostra una colonna per il sostegno di oggetti con asta di pistone fissa,
la figura 5 mostra una colonna per il sostegno di oggetti con elementi di battuta fra il cilindro di spinta e il tubo fisso,
la figura 6 mostra una colonna per il sostegno di oggetti con anello separato,
la figura 7 mostra una colonna per sedia appartenente allo stato della tecnica.
Nella figura 1 un tubo fisso è indicato con 10. Questo tubo fisso presenta una zona di piede 12. Nella zona del piede 12 sono indicati schematicamente dei piedi 14 saldati al tubo fisso io e realizzati per poggiare su un fondo. Nel tubo fisso 10 è saldato un fondo di sostegno 16. Al fondo di sostegno 16 si appoggia, mediante una molla di ritorno 18, un cuscinetto a rotolamento 20. Nel tubo fisso 10 al di sopra del cuscinetto a rotolamento 20 è sostenuta una molla a gas 22. La molla a gas 22 comprende un cilindro a pressione 24 e un'asta di pistone 26 con un prolungamento 28. All'interno del cilindro a pressione 24 si riconosce un tubo di guida 30. Nel tubo di guida 30 è alloggiato un pistone di lavoro 32 traslabile nella direzione longitudinale del tubo di guida 30 e chiuso a tenuta rispetto a questo da una guarnizione 34. Il pistone di lavoro 32 è collegato all'asta 26. L'asta 26 del pistone è infilata dal basso nel tubo di guida 30 attraverso una parete di fondo 36 e fa tenuta. Il pistone di lavoro 32 all'interno del tubo di guida 30 separa una dall'altra due camere di lavoro 38 e 40. Le due camere di lavoro sono riempite con un gas ad alta pressione, ad esempio azoto. Le due camere di lavoro 38 e 40 sono collegate, baipassando il pistone di lavoro 32, tramite un condotto di by-pass 42 di forma anulare. Nel condotto 42 di by-pass si trova, come primo elemento di bloccaggio azionabile arbitrariamente, una valvola di intercettazione 44, che permette un collegamento del condotto 42 di by-pass con la camera di lavoro 38 per aprire o per chiudere. Questa valvola di intercettazione 44 comprende una rastremazione 46 dell'asta valvolare che interagisce con una guarnizione 48 della valvola. La chiusura della valvola di intercettazione 44 avviene tramite la pressione del gas della camera di lavoro 38 e l'apertura può venire provocata con una leva di azionamento. Con valvola di intercettazione 44 chiusa la posizione dell'asta 26 del pistone e del pistone di lavoro 32 rispetto al tubo di guida 30 è fissata dai volumi di gas in pressione separati fra di loro nelle camere di lavoro 38 e 40 essendo possibile, a seconda dell'entità della pressione del gas, un movimento elastico dell'asta 26 del pistone relativamente al tubo di guida 30. Aprendo la valvola di intercettazione 44 l'asta 26 del pistone sotto l'azione della pressione agente sulla sezione dell'asta, esce verso il basso o, espresso in altro modo, se l'asta 26 del pistone si considera fissa, il cilindro in pressione 24 si muove verso l'alto rispetto all'asta 26 del pistone. Se la valvola di intercettazione 44 viene richiusa, si ottiene una nuova regolazione della lunghezza della molla a gas 22. La lunghezza della molla a gas può anche venire accorciata spingendo verso il basso, relativamente all'asta 26 del pistone tenuta ferma, il cilindro in pressione 24 con valvola ad intercettazione 44 aperta. Nel complesso la valvola di intercettazione rappresenta il primo elemento di bloccaggio azionabile arbitrariamente. All'estremità superiore del cilindro in pressione 24 è applicato fisso un cono 52 che guida, ad esempio, un porta-sedile non rappresentato .
La costruzione secondo la figura 1 è fatta in modo che il sedile, da un lato, possa venire ruotato attorno all'asse A secondo il desiderio dell'utilizzatore mentre, dall'altro lato, ritorni, ruotando attorno all'asse A, in una pre-definita posizione angolare di partenza quando 1'utilizzatore abbandona il sedile e sul sedile non esercita più alcuna forza e alcun momento torcente.
Per raggiungere questo obiettivo al lato inferiore del fondo di sostegno è applicata, senza poter ruotare, una prima unità con elementi di battuta con un primo anello di battuta 64a e con una superficie inclinata 66 e inoltre al prolungamento 28 dell'asta del pistone è applicato fisso un secondo anello di battuta 68a con una superficie inclinata 70. Il secondo anello di battuta 68a con la superficie inclinata 70 è rappresentato in particolare nella figura 2 e 3 intendendosi la figura 3 come sezione secondo la linea III-III della figura 2. Il primo anello di battuta 64a è di configurazione corrispondente. Entrambi gli anelli di battuta sono prodotti in una plastica dura, e il coefficiente di attrito delle superfici inclinate 66, 70 una relativamente all'altra è molto basso. Se la zona di testa o il cono è libero da un carico indirizzato all' indietro dovuto al peso della persona seduta sulla sedia, le superfici inclinate 66 e 70 aderiscono una all'altra sotto l'azione della molla elicoidale di spinta 18 che tende a traslare verso l'alto il cuscinetto a rotolamento 20 e la molla a gas 22. Ora dall'interazione delle superfici inclinate 66 e 70 deriva sul prolungamento 28 dell'asta del pistone un momento torcente per cui il prolungamento 28 dell'asta del pistone e con esso l'asta 26 del pistone si posiziona, rispetto alla zona di piede 12, in una pre-definita posizione angolare di partenza.
Prima che possa intervenire la seconda unità con mezzi di battuta composta dagli anelli di battuta 64b, 68b, la molla a gas 22 deve assumere una prevista posizione in uscita, di regola la massima posizione in uscita. Allo scopo sul pistone di lavoro è previsto un secondo elemento di bloccaggio (vedere allo scopo anche la figura la) avente la forma di un anello 54 azionato dalla forza di attrito mobile assialmente e internamente ad una cava di comando 56. Questa cava di comando è una cava nell'anello del pistone di forma graduata, mentre l'anello funge contemporaneamente da anello del pistone. Questo anello di pistone si trova sotto la pretensione radiale dovuta al tubo di guida per cui fra l'anello del pistone e il tubo di guida è attiva una forza di attrito. In funzione del movimento relativo fra il pistone ovvero l'asta del pistone e il tubo di guida ovvero il cilindro in pressione, l'anello del pistone compie un movimento assiale all'interno della cava graduata nell'anello del pistone. Qualora nel caso di una sollecitazione il cilindro in pressione venga traslato nel tubo fisso 10, la forza d'attrito del tubo di guida tira l'anello del pistone sul grande diametro 58 della cava nell'anello del pistone. L'anello del pistone è ora pre-teso sul diametro interno e sul diametro esterno e chiude pertanto a tenuta ermetica un foro 72 passante e strozzante il flusso nel pistone di lavoro 32.
Scaricando il cilindro in pressione questo, sotto l'azione del gas compresso nella camera di lavoro 38, si allarga leggermente elasticamente. Questo movimento di allargamento elastico è sufficiente a spostare l'anello del pistone dal diametro 60 grande a quello piccolo della cava nell'anello del pistone grazie all'azione della forza d'attrito fra il tubo di guida 30 e l'anello del pistone. L'anello del pistone perde così la sua pre-tensione nel diametro interno e libera il collegamento fra le due camere di lavoro tramite il foro 72 passante con strozzamento del flusso. Conseguentemente il riempimento di gas che si trova sotto pressione causa un movimento in uscita dell'asta del pistone dal cilindro in pressione. Al termine della corsa in uscita viene in azione la seconda unità con elementi di battuta 64b, 68b, che orienta il cilindro in pressione rispetto all'asta 26 del pistone ovvero al perno 28 dell'asta del pistone. E' già stato descritto che il perno dell'asta del pistone è orientato rispetto al tubo fisso 10 tramite la prima unità con elementi di battuta 64a, 68a. Conseguentemente il tubo in pressione viene orientato relativamente al tubo fisso tramite le due unità con elementi di battuta inserite in serie e assume la sua angolazione di riposo.
Se questa posizione angolare è stata raggiunta, il sedile resta in questa posizione angolare in quanto una rotazione del sedile rispetto alla zona del piede 12 porterebbe ad una compressione della molla elicoidale di spinta 18 dovuta all'inclinazione delle superfici inclinate 66 e 70.
Se invece il sedile è caricato dal peso di una persona, la molla a gas 22 nella sua interezza viene spinta verso il basso contro l'azione della molla elicoidale di spinta 18, per cui la molla elicoidale di spinta 18 viene compressa. Si instaura allora lo stato secondo la figura 1 nel quale le superfici inclinate 66 e 70 sono sollevate una dall'altra. A questo punto la molla a gas 22 grazie al cuscinetto a rotolamento 20 è girevole liberamente rispetto alla molla elicoidale di spinta 18 e al fondo di sostegno 16. Pertanto l'utilizzatore, fintanto che siede sul sedile, può ruotare senza vincoli insieme a questo sedile attorno all'asse A rispetto alla zona di piede 12. Contemporaneamente in virtù di una rinnovata sollecitazione e del movimento relativo ad essa connesso fra l'anello del pistone e il tubo di guida, l'anello del pistone viene risospinto sul diametro grande della cava graduata nell'anello del pistone per cui l'utilizzatore può ribloccare a piacere la molla a gas tramite il primo elemento di bloccaggio ovvero la valvola di intercettazione 42. Ovviamente non agiscono più anche gli elementi di battuta della seconda unità con elementi di battuta 64b, 68b.
Nella figura 2 e 3 si vede un intaglio 82 nel secondo anello di battuta 68. A questo intaglio 82 può essere associata una nervatura sul primo anello di battuta 64, così da aversi, nella prefissata posizione angolare, un bloccaggio fra i due anelli di battuta 64 e 68 che può venire liberato soltanto se sul sedile e quindi sulla zona di testa 52 agisce un carico di entità prefissata.
La figura 4 rappresenta una forma di esecuzione semplificata della figura 1. Si è eliminata la prima unità con elementi di battuta in quanto l'asta 26 del pistone è avvitata direttamente al fondo di sostegno 16.
Conseguentemente esiste sempre un orientamento fra l'asta del pistone e il tubo fisso 10. Il movimento rotatorio avviene unicamente fra l'anello del pistone e il tubo di guida 30. Per il resto il funzionamento per quanto riguarda il secondo elemento di bloccaggio 54, 56, 58, 60 e la seconda unità con elementi di battuta 64b, 68b è identico alla forma di esecuzione già descritta.
Nella figura 5 viene impiegato lo stesso principio per quanto riguarda gli elementi di bloccaggio come nelle altre versioni. A differenza da esse tuttavia qui è stata impiegata soltanto una unità con elementi di battuta 64a, 64b, essendo un anello di battuta 64a fisso rispetto al tubo fisso 10 e un anello di battuta 68 fisso rispetto al cilindro in pressione 24. Qui viene sfruttata una camera anulare 62 formata da una boccola di guida 50 e dal tubo fisso per poter disporre gli anelli di battuta vantaggiosamente in relazione ad una lunghezza massima della corsa. In questa versione non ha assolutamente alcuna importanza la posizione ruotata dell'asta del pistone. Conseguentemente può venire impiegato anche un cuscinetto a rotolamento 20, cosicché l'anello del pistone viene liberato dal movimento rotatorio all'interno della molla a gas. Come elemento di ritorno corrispondente alla molla elicoidale di spinta 18 della figura 1 agisce il riempimento di gas che si trova sotto pressione.
La figura 6 mostra una variante dei secondi elementi di bloccaggio. Al posto di un anello di pistone mobile assialmente viene impiegato un anello 54 separato che viene azionato in base allo stesso principio di quello già descritto. A differenza da prima l'anello possiede una cavità 74 che insieme al foro passante 72 collega le due camere di lavoro 38, 40 se l'anello libera l'apertura del foro passante con strozzamento all'interno della cava di comando 56. L'anello del pistone non deve compiere alcun movimento assiale e può conservare una pretensione costante.
Ovviamente le versioni mostrate possono anche venire combinate fra di loro, ad esempio l'unità con elementi di battuta della figura 5 può venire combinata con l'elemento di bloccaggio della figura 6.

Claims (16)

  1. Rivendicazioni 1. Colonna per il sostegno di oggetti comprendente una zona di piede e una zona di testa collegata alla zona di piede tramite una configurazione a tubo telescopico con asse (A), nella quale la zona di piede è collegata saldamente senza poter ruotare ad un primo elemento di battuta e la zona di testa è collegata senza poter ruotare ad un secondo elemento di battuta, nella quale inoltre sono previsti elementi di ritorno agenti assialmente che pre-tensionano uno relativamente all'altro il primo e il secondo elemento di battuta nel senso di avvicinarli assialmente, e nel quale inoltre nel primo elemento di battuta e nel secondo elemento di battuta sono previste superfici che producono un momento torcente e interagenti fra di loro le quali, quando il primo e il secondo elemento di battuta aderiscono assialmente sotto l'azione degli elementi di ritorno, producono un momento torcente attorno all'asse (A) del telescopio fra la zona di testa e la zona di piede in maniera che questo momento torcente tende a ruotare la zona di testa in una zona angolare di riposo rispetto alla zona di piede e tende a tenere in questa zona angolare di riposo la zona di testa e nella quale il secondo elemento di battuta è sollevabile dal primo elemento di battuta tramite un carico assiale pre-definito sulla zona di testa in maniera che le superficie producenti il momento torcente dei due elementi di battuta si sollevino una dall'altra contro l'azione di ritorno degli elementi di ritorno e successivamente la zona di testa sia sostanzialmente girevole liberamente rispetto alla zona di piede, caratterizzata dal fatto che la zona di testa è regolabile rispetto alla zona di piede mediante elementi per la regolazione dell'altezza a differenti altezze fisse, essendo previsto, come elemento per la regolazione dell'altezza, un attuatore (22) idraulico o idropneumatico o idroelastico o pneumatico con un modulo con cilindro (24) e con un modulo con asta di pistone (26) coassiale all'asse (A) del telescopio, comprendendo l'elemento per la regolazione dell'altezza (22) elementi interni di pre-tensione (gas in pressione) (in 38 e 40) e primi elementi di bloccaggio regolabili (44) arbitrariamente e secondi elementi di bloccaggio (54, 56, 58, 60) agenti automaticamente, e al ridursi del carico sulla colonna per il sostegno di oggetti si libera il secondo degli elementi di bloccaggio e l'elemento per la regolazione dell'altezza (22) si approssima obbligatoriamente ad una predeterminata posizione terminale e la colonna per il sostegno di oggetti muove gli elementi di battuta (64a, 68a, 64b, 68b, 18) nella prevista zona angolare di riposo.
  2. 2. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il secondo elemento di bloccaggio (54; 56; 58; 60) è inserito in parallelo rispetto al primo elemento di bloccaggio (44).
  3. 3. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il secondo elemento di bloccaggio è composto da un anello (54) all'interno di una cava di comando (56) azionato dalla forza di attrito e mobile assialmente che comanda un collegamento idraulico (72) fra le due camere di lavoro (38, 40) in funzione della direzione della sollecitazione.
  4. 4. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che l'anello presenta una cavità (74) tramite la quale, con anello in posizione chiusa, sono collegate le due camere di lavoro.
  5. 5. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che l'anello è realizzato a guisa di anello di pistone.
  6. 6. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l'anello del pistone è disposto all'interno di una cava di comando a forma di cava (56) graduata, nell'anello del pistone nella quale il diametro (58) maggiore della cava dell'anello del pistone blocca con l'anello del pistone il collegamento fra le due camere di lavoro e l'anello del pistone in presenza di un movimento relativo dovuto ad una sollecitazione fra il tubo di lavoro e l'anello del pistone viene mosso dal diametro maggiore verso il diametro (60) minore della cava nell'anello del pistone.
  7. 7. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione l, caratterizzata dal fatto che vengono impiegate due unità con elementi di battuta (64a; 68a; 64b; 68b) uno dei quali è disposto all'interno dell'attuatore e l'altro agisce fra l'asta del pistone e il lato inferiore del fondo di sostegno (16).
  8. 8. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo elemento di battuta sta in collegamento attivo con il tubo fisso e il secondo elemento di battuta sta in collegamento attivo con il cilindro in pressione.
  9. 9. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che una boccola di guida (50) per l'attuatore (22) e il tubo fisso formano una camera anulare (62) nella quale sono disposti gli elementi di battuta (64a).
  10. 10. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno una delle superfici producenti il momento torcente (66, 70) cresce in senso circonferenziale attorno all'asse (A) del telescopio rispetto ad una superficie di riferimento perpendicolare all'asse.
  11. 11. Colonna per il sostegno di oggetti secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che fra la zona di testa ovvero il cono (52) e la zona di piede (12) sono previsti elementi di supporto a rotolamento (20) che trasmettono un carico assiale dalla zona di testa (52) alla zona di piede (12).
  12. 12. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che gli elementi di ritorno (18) trasmittenti la forza assiale si appoggiano ad un fondo di sostegno (16) collegato, fisso assialmente e non ruotabile, alla zona di piede (12) e che uno (26) dei due moduli (24, 26), e cioè il modulo con asta del pistone (26) e il modulo con cilindro (24) si appoggia agli elementi di ritorno (18) trasmittenti la forza assiale, mentre l'altro (24) dei due moduli (24, 26) è collegato senza muoversi assialmente alla zona di testa (52).
  13. 13. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che il primo elemento di battuta (64a) è applicato senza poter ruotare ad un lato inferiore del fondo di sostegno (16), che un modulo (26) possiede un prolungamento (28) non ruotabile relativamente ad esso, che attraversa gli elementi di ritorno (18) trasmittenti la forza assiale, il fondo di sostegno (16) ed il primo elemento di battuta (64) e che il secondo elemento di battuta (68a) è applicato a questo prolungamento (28), senza poter ruotare, al di sotto del primo elemento di battuta (64a).
  14. 14. Colonna per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che fra l'estremità superiore degli elementi di ritorno (18) trasmittenti la forza assiale e un modulo (26) è disposto un cuscinetto girevole (20) trasmittente la forza assiale.
  15. 15. Colona per il sostegno di oggetti secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in una estremità superiore del modulo (24) con cilindro è previsto un elemento di sblocco (46) che serve ad avviare un movimento relativo fra il modulo (26) con asta di pistone ed il modulo (24) con cilindro.
  16. 16. Colonna per il sostegno di oggetti secondo una delle rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzata dal fatto che l'elemento di ritorno (18) trasmittente la forza assiale ha la forma di una molla elicoidale di spinta.
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