ITMI961167A1 - Devitalizzatore dentale con correnteelettrica ad alta frequenza - Google Patents

Devitalizzatore dentale con correnteelettrica ad alta frequenza Download PDF

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ITMI961167A1
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Vittorio Sacchi
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Enrico Perdomini
Vittorio Sacchi
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Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell' INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
"DEVITAUZZATORE DENTALE CON CORRENTE ELETTRICA AD ALTA FREQUENZA”
l’invenzione concerne gli apparecchi medicali ad uso odontoiatrico.
E’ nota la necessità prima di effettuare interventi in un dente ammalato per carie o altro, di operare la asportazione del fascio vascolo nervoso all’interno del canale radicolare del dente stesso.
Tale asportazione viene effettuata introducendo nel canale radicolare un apposito strumento endocanalare che con movimento di traslazione e anche di rotazione asporta il fascio vascolo nervoso.
A secondo del tipo di denti i canali possono essere uno o più.
L'operazione può presentarsi sostanzialmente difficoltosa per la curvatura e io sdoppiamento dei canali.
Lo strumento endocanalare non riesce sempre a raggiungere il risultato desiderato per le caratteristiche anatomiche sopraddette.
Tale operazione risulta lunga e laboriosa.
Richiede inoltre ripetuti controlli radiografici che determinino la correttezza dell’intervento eseguito.
Affinchè la devitalizzazione abbia buon esito è fondamentale non solo ripulire il canale ma anche non superare l’apice del dente cioè la sua estremità inferiore in corrispondenza di ogni canale.
E’ necessario mantenersi ad una certa distanza, pressocchè 1,5 mm., dal forame apicale per evitare infezioni e complicazioni batteriche in genere. Tenendo presente che la devitalizzazione è una delle cure dentarie che richiede estrema accuratezza ed attenzione risulta evidente il problema creato dalla attuale metodologia fortemente condizionata dall’abilità dell’operatore.
L’invenzione in oggetto elimina pressoché totalmente i suddetti inconvenienti sia per ciò che riguarda il paziente che l'operatore così come verrà qui di seguito illustrato.
Oggetto dell’invenzione è un procedimento per la devitalizzazione dentale mediante il quale il fascio vascolo nervoso viene interessato per una breve frazione di tempo da un impulso elettrico ad alta frequenza con valori nella potenza, nel tempo e nella frequenza, regolati sul tipo di dente.
Per avviare questa procedura si inserisce nel canale radicolare un elettrodo a forma di ago, di lunghezza tale da consentire il raggiungimento della corretta distanza dal forame apicale, collegato all’apparecchio generatore degli impulsi.
La emissione dell'impulso ad alta frequenza può essere coadiuvata dal collegamento elettrico del circuito elettronico che genera gli impulsi anche con una altra parte del corpo del paziente ad esempio la mano, mediante manipolo cosiddetto neutro, metallico od altro attrezzo idoneo.
Per effetto di questo impulso ad alta frequenza che agisce solo lungo tutta la superficie dell’elettrodo ad ago, si determina la disintegrazione del fascio vascolo nervoso e contemporaneamente si coagula la parte del fascio vascolare non distrutta e si sterilizza il canale radicolare.
Per inserire l’elettrodo a forma di ago nel canale radicolare, si determina l’infiltrazione dell’anestetico nella zona corrispondente al dente interessato e si crea nel dente stesso una apertura fino alla visualizzazione dell’imbocco dei canali radicolari.
L’impulso elettrico di alta frequenza viene ottenuto vantaggiosamente mediante un’apparecchiatura comprendente un circuito elettronico in grado di valutare il raggiungimento da parte dell’ago, della distanza corretta dal forame apicale e di avvisare mediante apposito segnale acustico ed ottico tale raggiungimento.
Ciò allo scopo di consentire all’operatore di dar luogo alla generazione della corrente elettrica idonea alla distruzione del fascio nervoso radicolare dopo il raggiungimento da parte dell’ago di detta posizione.
La chiusura del circuito elettrico è determinata preferibilmente mediante un comando a pedaliera.
I valori della corrente elettrica idonei a determinare la distruzione del fascio nervoso radicolare sono automaticamente regolati dalla apparecchiatura elettronica a secondo del comando effettuato sull’apparecchio schiacciando l'uno o l’altro di quattro pulsanti relativi rispettivamente ai tipi di denti, incisivi, canini, premolari e molari.
Il valore della corrente elettrica può essere aumentato agendo su un apposito pulsante predisposto sulla apparecchiatura.
L’elettrodo ad ago preferibilmente in acciaio inox che trasmette l'impulso ad alta frequenza può essere scelto in una serie di diverse lunghezze con valore medio 30 mm. e può presentare una struttura conica con un diametro alla base pressoché di 0,25 mm. ed alla punta pressoché 0,1 mm.
L’ago di cui trattasi presenta in una preferita esecuzione un manico del diametro pressoché di 1 mm., comprendente una parte posteriore lunga pressoché di 15 mm. ed una parte anteriore lunga pressoché 5 mm. angolata rispetto alia parte posteriore pressoché di 110°.
L’apparecchio che consente l’attuazione del procedimento descritto comprende un cavo per l’alimentazione elettrica, un cavo per il comando dell'impulso di devitalizzazione a pedaliera, una presa per un cavo che lo collega ad un manipolo cosiddetto attivo in materiale isolante con anima metallica e può comprendere la presa per il cavo che lo collega al manipolo, cosiddetto neutro.
All’estremità anteriore del detto manipolo attivo è predisposta una testa che consente l’introduzione ed il fissaggio dell’ago.
Al cavo collegato al manipolo cosiddetto neutro può essere inserita una derivazione per una specie di pinzetta da applicare preferibilmente al labbro del paziente durante l’operazione di misurazione.
L’apparecchio di cui trattasi presenta una predisposizione elettronica comprendente i seguenti principali circuiti elettronici, filtri d'ingresso, alimentatore, impulsatore RF, per l'impostazione della potenza in uscita, un visualizzatore della potenza, per l'impostazione tempo di Burst, per il passaggio dal funzionamento manuale in automatico o viceversa, di protezione contro l’aumento in uscita del valore di potenza impostato, di sicurezza per impedire una ripetizione involontaria della manovra di devitalizzazione prima di un tempo predisposto ad esempio di 10 secondi, per la segnalazione acustica con suono bitonale del raggiungimento da parte della punta dell'ago, durante l'operazione di misurazione, della corretta distanza dal foro apicale e con un suono monotonale l'effettuazione dell'impulso elettrico di devitalizzazione e quindi del compimento dell'operazione.
Sono evidenti i vantaggi del procedimento.
Con i metodi attuali meccanici si ha il rischio di eventuali permanenze batteriche all’interno del canale radicolare che possono causare fenomeni patologici a carico del dente o delle strutture adiacenti e possono sorgere emoraggie ed infezioni.
Il metodo descritto consente in un tempo brevissimo e senza alcuna sensazione dolorosa o fastidiosa per il paziente la devitalizzazione con ridotta quantità di anestetico da usarsi e quindi minor tossicità dell’organismo del paziente.
Il canale radicolare risulta dopo l’operazione completamente sterilizzato sia nel corpo principale che nelle diramazioni collaterali.
Viene del tutto evitato l’insorgere di emorragie e di infezioni.
Viene altresì evitato il pericolo di oltrepassare l'apice dentario come può avvenire attualmente con lo strumento manuale con complicazioni molto spesso rilevanti.
In sintesi con un apparecchio di minime dimensioni, costo contenuto e di facilissima manovra si effettua per la prima volta nel campo odontoiatrico sia la misurazione apicale che la devitalizzazione elettronica del dente limitando l’intervento esclusivamente alla disintegrazione del fascio vascolare nervoso.
in conclusione questa metodologia consente sia per gli odontoiatri che per i pazienti di affrontare la cura dei denti in modo completamente nuovo e con drastici vantaggi non solo nel tempo e nei costi ma anche per il conforto del paziente grazie alla massima affidabilità ed alla eliminazione degli errori.
Le caratteristiche e gli scopi del ritrovato risulteranno ancora più chiari dall’esempio d’attuazione che segue corredato da figure schematiche .
Fig. 1) L’apparecchio che consente il procedimento oggetto dell’invenzione in prospettiva dall’alto
Fig. 2) Dente molare cariato in sezione longitudinale
Fig. 3) Il dente della fig. 2) dopo l’effettuazione di una apertura per l'accesso all’imbocco del canale radicolare
Fig. 4) (I paziente durante la misurazione della profondità del canale radicolare
Fig. 5) Il paziente della fig.4) durante la devitalizzazione del dente Fig. 6) Il dente con l’ago devitalizzante introdotto nel canale radicolare Fig. 7) Il dente della fig. 6) dopo la devitalizzazione e la chiusura del canale radicolare
Fig. 8) Schema elettronico a blocchi dell’apparecchio
Figg. 9)-1 1 ) Schema elettronico dell’alimentatore
Figg. 12)-13) Schema elettronico RF Output e comandi
Figg.14)-22) Schema elettronico selezione tempo e CLK
Fig.23) Schema elettronico impulsatore di potenza RF
Figg.24)-26) Schema elettronico regolazione potenza RF Outpout Figg.27)-29) Dispositivo di ritardato antimanovra involontaria L’apparecchio 10 comprende una scatola sostanzialmente parallelepipeda 11, piatta con un frontale 12 inclinato pressoché di 45°.
Tale scatola ha pressoché le dimensioni di mm. 250 x 250 x 100.
Su tale frontale sono predisposti i seguenti comandi:
Pulsante 20 con spia ottica 21 che consente di accendere o spegnere l'apparecchio.
Pulsante 22 con spia ottica 23 che consente di passare al "modo” misurazione.
Pulsante 24 con spia ottica 25 che consente di aumentare manualmente la potenza dell’impulso elettrico.
I pulsanti rispettivamente 30, 31 , 32, 33 con spie ottiche relative consentono di comandare all’apparecchio le caratteristiche funzionali idonee rispettivamente ai vari tipi di dente e cioè: l'incisore, il canino, il premolare ed il molare.
Le prese 35 e 36 consentono l’inserimento degli spinotti 51 e 61 rispettivamente del manipolo operativo 50 e del manipolo neutro 60.
Posteriormente all’apparecchio, non visibile dalla figura 1 ) è predisposta la presa per lo spinotto 71 del comando a pedale 70.
L’alimentazione elettrica avviene mediante lo spinotto 80.
11 manipolo attivo 50 è in materiale isolante e presenta un anima metallica 53 conduttrice elettrica per la presa e il contatto con gli aghi metallici.
Tale anima metallica è collegata internamente, mediante il cavo 54 allo spinotto 51.
Tale manipolo ha pressoché la lunghezza di 100 mm. con un diametro di 12 mm. e consente ['inserimento nella testa 52 del manico 101 , dell'ago 100 così come indicato anche dalla fig. 6).
Gli aghi vengono forniti in un assortimento comprendente varie lunghezze ma loro lunghezza media è pressoché di 30 mm.
Tali aghi presentano una forma conica con diametri di varia forma e di caratteristiche medie alla base pressoché di 0,25 mm. e nella punta pressoché di 0,1 mm. (fig.4).
Gli aghi sono costruiti in acciaio inox.
Il manico 101 degli aghi presenta un diametro pressocchè di 1 mm., una lunghezza della parte posteriore 102 pressocchè di 15 mm. ed una lunghezza della parte anteriore 103 pressocchè di 5 mm.
La parte anteriore è angolata rispetto alla parte posteriore pressocchè di 110 gradi.
Il manipolo attivo può essere coadiuvato da un collegamento elettrico del circuito elettronico che genera gli impulsi alta frequenza con un’altra parte del corpo del paziente, ad esempio mano, mediante un manipolo 60 cosìdetto neutro.
Tale manipolo neutro ha le dimensioni in lunghezza di circa 100 mm. per un diametro di circa 25 mm., è in materiale metallico conduttore elettrico ed è collegato mediante il cavo 62 con lo spinotto 61.
Tale cavo 62 presenta una derivazione 65 per il collegamento con una pin zetta 64 conduttrice elettrica che consente il fissaggio della stessa ad una parte sensibile del corpo umano, in specie il labbro.
Il dispositivo a pedale 70 consente mediante il cavo elettrico 72 che lo collega allo spinotto 71 il comando mediante il piede dell’impulso elettrico di devitalizzazione.
Come noto per effettuare una devitalizzazione del canale radicale, a regola d'arte è necessario arrivare in prossimità dell’apice del dente ma senza superare tale apice.
Le figg. 2 e 3) mostrano in prospettiva sezionata un premolare 80 con corona 81 , dentina 82, polpa 83, canali radicolari 84, 85, fascio di nervi 40, con arteria 41 , e vena 42.
Tali canali radicali presentano un apice anatomico 90 ed un apice radiologico 91.
Come è noto la devitalizzazione deve arrivare in prossimità dell'apice anatomico 90 senza oltrepassarlo e pertanto è necessario che si effettui, dente per dente, una effettiva misurazione della lunghezza del canale radicolari dalla sommità 93 del dente sino all’apice anatomico 90.
Tale misurazione è necessaria ovviamente data la enorme varietà dimensionale costituita da i vari tipi di denti i vari tipi di persone e l’età delle persone stesse.
L'ago 100 già descritto consente di effettuare tale misurazione.
Supponendo di dover curare un dente 80 con una carie 88 in corrispondenza della corona 81 , si procede con l’infiltrazione dell’anestetico e quindi si effettua sulla corona 81 stessa una apertura 95 col diametro di 2-4 mm.
sino alla visualizzazione degli imbocchi 96 e 97 dei canali radicolari 84 e 85 (fig.3).
Viene quindi eseguito un sondaggio di tali canali radicolari per calcolare la profondità necessaria alla devitalizzazione e che deve corrispondendere all’intera lunghezza dei canali stessi meno circa un mm. dall'estremità esterna dell’apice.
Mediante l’ago 100 già descritto è possibile calcolare la lunghezza su cui si deve intervenire con mezzi elettronici.
A tale scopo mediante la pressione sul pulsante 22 dell'apparecchio 10 si determina l’assetto atto alla semplice misurazione del canale radicale.
Tale assetto è confermato dall’accensione della spia 23.
Ciò fatto come indicato dalla fig. 4) si applica sul labbro inferiore 111 del paziente 110 la pinzetta 64 del cavo 65 collegato al cavo 62 e quindi si introduce nel canale radicolare su cui si deve intervenire ad esempio il canale 84 (vedi fig. 6), l'ago 100 inserito nel manipolo 50.
Quando la punta 102 di tale ago 100 arriva all'inizio della zona apicale, un avvisatore acustico emette un segnale bitonale.
Questo è il segnale che si è raggiunta la profondità ottimale per la devitalizzazione e cioè 1,5 mm. circa dall’estremità dell'apice.
A questo punto l’operatore toglie la pinzetta dal labbro del paziente che prende in mano il manipolo neutro 60 (fig. 5) e preme tra i pulsanti 30-33 dell’apparecchio quello relativo al dente da trattare.
Con lo schiacciamento del pulsante adatto l’apparecchio imposta automaticamente il tempo, la potenza e la frequenza necessaria e passa automaticamente dall’assetto di misuratore di profondità, all'assetto di erogatore d'energia.
L'operatore quindi preme il pedale di comando 70 determinando la generazione all'interno del canale radicale che alloggia l’ago, un impulso elettrico sufficiente ad operare la devitalizzazione.
Un segnale acustico monotonale segnala l'avvenuta devitalizzazione.
La corrente che ha dato luogo a tale devitalizzazione presenta una potenza pressoché di 70 W RF con un carico di 300 OHM, un alta frequenza pressoché di 0,5 Mhz e viene applicata pressocchè per un decimo di secondo. Dopo tale operazione la macchina si riposiziona automaticamente nel modo "misuratore” pronta a ripetere il ciclo.
L’impulso di corrente emesso dall'apparecchio agisce sul fascio radicolare comprendente nervi, vena e arterie.
Il fascio di nervi viene disintegrato e al tempo stesso si determina la coagulazione del fascio vascolare.
Si determina quindi praticamente lo sgombro di tutto il canale radicolare e al tempo stesso la sterilizzazione sia del canale che delle sue diramazioni collaterali (fig.4).
L'operatore effettuata l'operazione procede alla chiusura dei canali mediante gli appositi cementi 45 come d’uso e può quindi procedere alla cura della carie 88 ed alla otturazione finale 46 (fig.7).
Tutto l'apparecchio è governato elettronicamente così come illustrato a titolo di esempio dallo schema a blocchi della fig. 8).
Tale schema comprende il filtro ingresso 120, l’alimentatore 121 , l’impulsatore RF, generatore di radio frequenza ad impulsi 122, il circuito 123 per l'impostazione della potenza in uscita visualizzata dal display 124, il circuito 125 per l’impostazione tempo di Burst, il circuito 126 che consente mediante apposito comando 127 il passaggio dal funzionamento manuale in automatico e viceversa, il circuito 128 che automaticamente protegge l’impulso di uscita in maniera che non superi il valore di potenza impostato ed il circuito 129 di sicurezza che impedisce una ripetizione involontaria della manovra di devitalizzazione prima di 10 secondi.
Il circuito 130 è un avvisatore acustico che avverte con un suono bitonale il raggiungimento, durante l’operazione di misurazione del foro apicale e con suono ad un tono l’effettuazione dell'impulso elettrico di devitalizzazione e quindi del compimento dell'operazione.
Nell’assetto automatico l'apparecchio dopo selezionato con i pulsanti 30-34 il tipo di dente da devitalizzare, provvede automaticamente a regolare la potenza e la durata a tale tipo di dente.
La potenza d’uscita può essere regolata regolata col pulsante 24 agente sul circuito 131.
Dato che il ritrovato in oggetto è stato descritto e rappresentato solamente a titolo di esempio indicativo e non limitativo e per la dimostrazione delle sue caratteristiche essenziali, si intende che potrà subire numerose varianti a seconda delle esigenze industriali, commerciali ed altro, nonché includere altri sistemi e mezzi il tutto senza uscire dal suo ambito.
Pertanto deve essere inteso che nella domanda di privativa sia compresa ogni equivalente applicazione dei concetti ed ogni equivalente prodotto attuato e/o operante secondo una o più qualsiasi delle caratteristiche indicate nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Procedimento per la devitalizzazione dentale caratterizzato da ciò che al fascio vascolo-nervoso del dente viene trasmesso mediante l'inserimento nel canale radicolare di un elettrodo a forma di ago un impulso elettrico ad alta frequenza, generato da un apposito apparecchio elettronico, che provoca la eliminazione del fascio vascolo nervoso che si trova a contatto dell'ago e la coagulazione della parte del fascio vascolare non eliminata.
  2. 2) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che per inserire l'elettrodo a forma di ago nel canale radicolare si determina l'infiltrazione di un anestetico nella zona corrispondente al dente interessato e si crea nel dente stesso una apertura fino alla visualizzazione dell’imbocco dei canali radicolari.
  3. 3) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che l'apparecchio comprende una presa per un cavo che collega un circuito elettronico ad un manipolo cosìdetto neutro, metallico, da mettere in contatto con una parte del corpo del paziente ad esempio la mano durante l'operazione di devitalizzazione per coadiuvare trasmissione al fascio vascolo-nervoso dell’impulso elettrico.
  4. 4) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1. caratterizzato da ciò che un circuito elettronico effettua la misurazione della posizione dell’ago rispetto al fondo del canale radicolare segnalando mediante segnale acustico ed ottico, l'arrivo della punta dell'ago in prossimità del foro apicale consentendo all’operatore di dar luogo alla generazione dell’impulso elettrico, al manifestarsi di tale segnale.
  5. 5) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 4), caratterizzato da ciò che l’apparecchio comprende una presa per un cavo che lo collega ad una specie di pinzetta da applicare preferibilmente ad un labbro del paziente durante l'operazione di misurazione.
  6. 6) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1 ), caratterizzato da ciò che l'emissione dell’impulso ad alta frequenza è determinata mediante un comando a pedaliera.
  7. 7) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1). caratterizzato da ciò che i valori di potenza, di tempo e di frequenza dell'impulso elettrico, sono automaticamente regolati dall’apparecchio elettronico a secondo del comando effettuato schiacciando l’uno o l’altro di quattro pulsanti relativi ai vari tipi di denti, incisivi, canini, premolari e molari.
  8. 8) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1 ), caratterizzato da ciò che il valore dell’impulso alta frequenza può essere aumentato agendo su un apposito comando predisposto sull’apparecchio.
  9. 9) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che i! generatore dell'impulso elettrico ad alta frequenza determina automaticamente in funzione del tipo di dente interessato, i valori di potenza, di tempo e di frequenza di tale impulso.
  10. 10) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che l’ago è in acciaio inox.
  11. 11) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che l'ago presenta un manico del diametro pressoché di 1 mm., comprendente una parte posteriore lunga pressoché 15 mm., una parte anteriore lunga pressoché 5 mm. angolata rispetto alla parte posteriore pressoché di 110°, alla quale parte anteriore è applicale l’ago propriamente detto.
  12. 12) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alla rivendicazione 1), caratterizzato da ciò che l'ago può essere scelto in una serie di diverse lunghezze essendo la lunghezza media 30 mm. e può presentare una struttura conica con un diametro alla base pressoché di 0,25 mm. ed alla punta pressoché 0,1 mm.
  13. 13) Procedimento per la devitalizzazione dentale come alle rivendicazioni 1) e 3) caratterizzato da ciò che l'apparecchio comprende un cavo per l'alimentazione elettrica, un cavo per il comando dell’impulso di devitalizzazione a pedaliera, una presa per un cavo che lo collega ad un manipolo cosiddetto attivo in materiale isolante con anima metallica alla cui estremità anteriore è predisposta una testa che consente l’introduzione ed il fissaggio dell’ago.
  14. 14) Apparecchio elettronico per la attuazione del procedimento per la devitalizzazioni dentale come alle rivendicazioni da 1 ) a 13), caratterizzato da ciò che l’apparecchio presenta una predisposizione elettronica comprendente i seguenti principali circuiti elettronici, filtri d’ingresso, alimentatore, impulsatore per la generazione di radio frequenza ad impulsi, per l’impostazione della potenza in uscita, per la visualizzazione della potenza su un display, per l'impostazione tempo di Burst, per il passaggio dal funzionamento manuale in automatico o viceversa, di protezione contro l’aumento in uscita de! valore di potenza impostato, di sicurezza per impedire una ripetizione involontaria della manovra di devitalizzazione prima di un tempo predisposto, ad esempio di 10 secondi, per la segnalazione acustica ad esempio con suono bitonale, del raggiungimento da parte delia punta dell’ago, durante l’operazione di misurazione, del foro apicale e ad esempio, con un suono monotonale, dell’effettuazione dell’impulso elettrico di devitalizzazione e quindi del compimento dell’operazione.
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