ITMI940019A1

ITMI940019A1 - Metodo ed apparecchiatura per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura

Info

Publication number: ITMI940019A1
Application number: IT000019A
Authority: IT
Inventors: Roberto Badiali; Nereo Lucio Marangone
Original assignee: Savio Macchine Tessili Spa
Priority date: 1994-01-11
Filing date: 1994-01-11
Publication date: 1995-07-11
Also published as: IT1269702B; ES2115312T3; DE69501898T2; EP0662441A1; CN1120084A; EP0662441B1; ITMI940019A0; DE69501898D1; RU95103727A

Description

Descrizione

La presente invenzione si riferisce ad un metodo per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura.

Più particolarmente riguarda un metodo che è in grado di impedire la dispersione di fibrille e pulviscolo, prodotte nella zona della spola in dipanatura, nell'ambiente di lavoro e sulla macchina stessa. Per inciso in corrispondenza della spola inferiore di alimentazione filo è noto che la lanuggine e il pulviscolo vengono la maggior parte prodotti nel processo di avvolgimento di una stazione di roccatura.

Nella descrizione che segue e nelle rivendicazioni, il termine "filo" sta ad indicare qualsiasi tipo di materiale filiforme a fibra laniera, o cotoniera e il termine "bobina" o "rocca" sta ad indicare una qualsiasi confezione di qualunque forma di detto filo avvolto in spire sostanzialmente elicoidali.

Inoltre, come è ben noto, nel processo di raccolta del filo su una bobina in formazione il filo stesso viene alimentato dipanandolo da una spola di filatura sottostante

Nelle macchine tessili, quali le roccatrici automatiche, esistono condotte di aspirazione per i più diversi scopi, ad esempio per pulire parti stabilite della macchina, per afferrare e approntare estremità dei fili, per aspirare estremità del filo eccedenti, o tagliate e simili. In questo caso è anche noto porre l'estremità della condotta, mobile sul posto, ad esempio per portare questa estremità della condotta in un posto stabilito dove essa deve esercitare in modo notevole una azione di aspirazione. Ε', così, pure noto che numerose condutture di aspirazione in macchine tessili sono operative soltanto per breve tempo e non esercitano alcuna funzione di lavoro attraverso un intervallo di tempo più lungo.

Da questa base è noto che nelle stazioni di avvolgimento filo, il filato, costituito da un insieme di fibre più o meno lunghe, viene sottoposto a forti sollecitazioni di trazione durante la dipanatura per cui si ha il distacco di una certa quantità di fibre, soprattutto corte e la formazione dì polvere. Si crea, quindi, la necessità di provvedere all'asportazione delle fibre e febrille volanti e della polvere nello spazio circostante alla spola in dipanatura. E' già stato proposto dispositivi pneumatici di pulitura costituiti da ugelli aspiranti applicati in prossimità delle zone da provvedere alla pulitura, oppure è stato anche proposto un carrello avente uno o più tubi di pulitura costituiti, o da tubi di aspirazione, oppure da tubi soffianti, che vengono movimentati alternativamente lungo il fronte di avvolgimento, oppure sono stati proposti delle custodie in prossimità della spola e dette custodie si presentano connesse a un sistema di aspirazione secondo il brevetto DE 2919768, nonché altri dispositivi.

Il dispositivi e i metodi per asportare la lanuggine e il pulviscolo in prossimità della spola in dipanatura finora noti e comunemente applicati non soddisfano del tutto e presentano diversi inconvenienti. In primo luogo è da notare che i dispositivi pneumatici costituiti da ugelli aspiranti fissi si intasano facilmente e frequentemente, per cui l'efficienza dell'aspirazione si riduce fortemente dopo alcune ore di lavoro e si rende necessaria una frequente manutenzione e pulizia degli ugelli stessi. Per inciso la manutenzione e la pulizia delle fessure aspiranti stesse richiede una grande attenzione da parte del personale di servizio, che è costretto ad effettuare interventi senza un ordine predisposto nel tempo.

E1 comprensibile che nelle mansioni operative eseguite per assortimento cioè per casualità e, quindi, non interventi scalari nel tempo, si ottengono bassi rendimenti di mano d'opera.

Scopo della presente invenzione è di proporre un metodo, ed una apparecchiatura per realizzarlo, per l'asportazione di pulviscolo di fibre e di spezzoni di fili rotti nella stazione di roccatura, privo degli inconvenienti sopra menzionati e in grado di esplicare la sua funzione con maggiore efficacia e durevolezza, senza richiedere alcun intervento da parte del personale di servizio addetto ai lavori di manutenzione, oppure addetto all'efficienza funzionale delle apparecchiature .

Un altro scopo della presente invenzione è quello di razionalizzare l'apparecchiatura aspirante operante nello spazio circostante alla spola in dipanatura, sia dal punto di vista della sua capacità, che dal punto di vista del suo rendimento aspirante, per allontanare efficacemente le fibrille, la lanuggine e il pulviscolo prodotto dal rapido svolgimento del filo. Un altro scopo ancora della presente invenzione è quello di realizzare un metodo per aspirare e per asportare automaticamente la langunine e il pulviscolo in una stazione di roccatura di concezione nuova e, nello stesso tempo, semplice che offra la possibilità di porre in aspirazione l'intera zona di dipanatura utilizzando in buona parte mezzi e funzioni già presenti nel processo di avvolgimento filo sulla rocca in formazione.

Questi ed altri scopi dell'invenzione, che risulteranno meglio evidenti nel corso della descrizione vengono raggiunti dal metodo qui descritto e rivendicato in grado di:

aspirare in zona circostante alla spola in dipanatura durante l'intero tempo operativo di raccolta del filo avvolto sulla bobina in formazione, la lanuggine e il pulviscolo prodotti dallo svolgimento del filo stesso;

trattenere ed accumulare la lanuggine e il pulviscolo nel noto condotto di aspirazione della fessura di pescaggio dell'estremità del filo avvolto sulla bobina in formazione e detto accumulo è trattenuto per mezzo di un filtro a rete vantaggiosamente dimensionato;

allontanare l'accumulo di lanuggine e di pulviscolo ogni qualvolta si arresta l'avvolgimento e si attiva la conduttura di aspirazione, la quale afferra e appronta l'estremità del filo della bobina per operare in breve tempo alla nota funzione di ripristino produttivo della stazione di roccatura; convogliare il detto accumulo di lanuggine e di pulviscolo nel condotto centrale che è posto in depressione dal sistema aspirante centralizzato dell'intera macchina di avvolgimento.

Il metodo per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura comprende altresì, la concretizzazione operativa di allontanare l'accumulo di lanuggine e di pulviscolo ad ogni interruzione del filo in alimentazione per fine spola, o per taglio filo comandato, o per rottura filo accidentale.

L'apparecchiatura utilizzata per la pratica realizzazione del metodo della presente invenzione presenta in reciproca cooperazione almeno un mezzo a ventola calettato rigidamente sull'albero motore della stazione di roccatura, almeno un elemento ad involucro che abbroccia vantaggiosamente la spola in dipanatura e che obbliga l'aria circoscritta da esso ad essere convogliata in un condotto aspirante, che sfoccia nel condotto di aspirazione reso attivo durante il pescaggio dell'estremità del filo avvolto in bobina in formazione a causa dell'interruzione dell'alimentazione del filo stesso, almeno un filtro a rete dimensionato e sagomato opportunamente per renderlo parte integrante alla superficie interna del detto condotto di aspirazione per il pescaggio del filo avvolto in bobina, un condotto di aspirazione che si estende tra la ventola calettata sull'albero motore e il filtro a rete ora detto, e mezzi attuatori di chiusura e di apertura dei condotti di aspirazione per un effetto migliore di ogni fase di aspirazione operativa.

L'apparecchiatura utilizzata per la pratica realizzazione della presente invenzione, è associata a mezzi programmatori per coordinare la sequenza dell'entrata in azione dei vari organi operativi e unitamente è associata ad organi regolarizzatori dei valori di depressione nei sopracitati condotti di aspirazione. L’invenzione sarà descritta dettagliatamente in appresso in base all'esempio di realizzazione rappresentato schematicamente nei disegni delle figure delle tavole allegate, e saranno chiarite ulteriori particolarità, e caratteristiche al quale proposito deve essere ben inteso, che l'invenzione può essere realizzata in numerose ulteriori forme costruttive di realizzazione. Nei disegni allegati:

la fig. 1 illustra una vista laterale schematica in prospettiva assonometrica di una stazione di roccatura in cui un filo svolto da una spola sottostante di alimentazione viene avvolto su una bobina sovrastante d'avvolgimento, e detta figura illustra l'istante in cui l'avvolgimento è un atto e così, pure l'azione aspirante è attiva in tutta la zona circostante alla spola in dipanatura,

la fig. 2 illustra una vista frontale parziale di una parte superiore della stazione di roccatura in cui schematicamente si mostra il motore con la ventola calettata sul suo albero per porre in depressione un condotto, che presenta almeno un filtro a rete;

la fig. 3 illustra una vista laterale schematica in prospettiva assonometrica di una stazione di roccatura nell'istante in cui l'avvolgimento è bloccato per interruzione del filo e l'accumulo di lanuggine e di pulviscolo viene allontanato lungo il contatto di aspirazione.

Nelle figure elementi uguali riportano riferimenti uguali. Nelle figure, altresì, a scopo di chiarezza dell'insieme le parti non necessarie per la comprensione dell'invenzione sono omesse, oppure presentate in modo generico in quanto in sè note.

In dette figure allegate abbiamo che:

1 è un motore trifase, o sorgente motrice consimile, che aziona la singola stazione di roccatura 20; 2 è l'accumulo di lanuggine e di pulviscolo trattenuto dal filtro a rete 6 che si trova posizionato tra il condotto a monte 4 e il condotto a valle 23, entrambi aspiranti per mezzo della depressione generata dalla ventola 3 calettata sull'albero motore; 18 è il noto cilindro di comando che fornisce il moto rotatorio alla rocca 16 in formazione; 8 è un involucro a piani vantaggiosamente sagomati, che abbracciano la spola 11 in dipanatura e che obbligano l'aria circostante 14 ad essere convogliata nel condotto aspirante 4; 12 è un piolo che alloggia e trattiene la spola 11, che alimenta il filo in avvolgimento; 21 è un mezzo a saracinesca di chiusura e di apertura del condotto aspirante 23 e detto mezzo 23 è mosso dall'azione aspirante dell'aria. Detto mezzo 21 può essere movimentato in chiusura e in apertura da un qualsivoglia attuatore elettromeccanico, oppure elettropneumatico di tecnica nota; 19 è un mezzo a saracinesca di chiusura e di apertura del condotto aspirante 4 e detto mezzo 19 opera con la stessa funzione del mezzo 21; 7 è il canale colletore che si estende lungo 1'interofronte di avvolgimento, il quale, come è noto, è formato da una molteplicità di stazioni di roccatura, le une accostate alle altre. Detto canale 7 è posto in depressione dal noto complesso aspirante centralizzato in testata macchina (non illustrato); 5 è un condotto aspirante, che confluisce nel canale 7 ogniqualvolta avviene l'interruzione del filo in alimentazione per fine spola 11, o per taglio filo comandato, oppure per rottura filo accidentale.

Detto condotto aspirante 5 comunica con il canale 7 per mezzo di un leverismo, o saracinesca noto, o elementi consimili noti, che azionano l'apertura e la chiusura di detti condotti 5 e 7; 10 è il condotto di aspirazione che è conformato alla sua estremità con una fessura di pescaggio dell'estremità del filo avvolto sulla bobina in formazione 16. Detto condotto di aspirazione 10, di tecnica nota è attivato ogniqualvolta c'è l'interruzione comandata, o accidentale del filo; 9 è un condotto di aspirazione articolato, che con la sua rotazione angolare consente di far confluire come un condotto unico aspirante il tratto 10 con i tratti aspiranti 9 e 5 entrambi aperti all'azione aspirante 22 del canale 7; 15 è un qualsivoglia leversimo o attuatore noto, che aziona la rotazione angolare del condotto 9 ogniqualvolta si interrompe l'avvolgimento del filo in avvolgimento.

La descrizione del funzionamento che segue, con riferimento alle figure citate, si riferisce innanzitutto a ciò che è nuovo e, quindi, prende in esame unicamente l’apparecchiatura della presente invenzione, che effettua un metodo per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura, restando inteso che per il suo funzionamento sono necessari dispositivi complementari, che non saranno oggetto della descrizione in quanto in sè noti ai tecnici del ramo.

Il funzionamento, altresì, dell'apparecchiatura che attua il metodo della presente invenzione è facilmente intuibile nell'osservare le figure delle tavole allegate.

Durante il funzionamento della stazione di roccatura 20, la dipanatura della spola 11 genera in continuazione una certa quantità di fibre, soprattutto corte, e di pulviscolo e, quindi, di lanuggine, che viene trattenuta vantaggiosamente dall'involucro 8 per essere immediatamente aspirata nel condotto 4.

Quest'ultimo è posto in depressione continua dall'azione rotativa della ventola 3, che risucchia l'aria e il suo pulviscolo in sospensione.

Le fibre, o le febrilli o spezzoni di filo e il pulviscolo in generale sospeso e trasportato dalla corrente d'aria viene intercettato dal filtro a rete 6 e su detto elemento filtrante si accumula e si trattiene finché l'azione di avvolgimento permane. La descrizione operativa qui sopra esposto è rappresentata in modo perfettamente comprensibile ai tecnici del ramo dalle figure 1 e 2.

Nell'istante in cui si arresta l'avvolgimento per interruzione comandata, oppure accidentale del filo il motore 1 si ferma e così pure la ventola 3 ad esso calettata e, quindi, l'azione aspirante lungo i condotti 4 e 23, si annulla e si intercettano in posizione di chiusura detti condotti con le saracinesche 21 e 19. Nell'istante successivo inizia il ciclo di ripristino continuità filo con l'annodatura delle sue estremità. L'estremità della fessura di pescaggio 10 viene posizionata, come il tutto è ben noto, in prossimità delle rocca 16 al fine di afferrare ed approntare l'estremità del filo superiore per operare alla nota funzione di ripristino dell'avvolgimento della stazione di roccatura.

Detta posizione è attuata dalla rotazione angolare del condotto di aspirazione articolato 9 per mezzo dell'elemento attuatore 15. L'azione aspirante di entità notevole è determinato dall'aver posto in comunicazione il condotto 5 con il canale 7 per mezzo di leverismi noti e l'accumulo di lanuggine 2 viene allontanato dal filtro 6 per essere convogliato dal flusso di aria aspirante nel canale colettore 7. (v. fig. 3).

La continuità del filo viene ripristinata ed inizia nuovamente l'avvolgimento del filo e pure l'accumulo graduale di lanuggine sul filtro 6 e detto accumulo verrà allontanato al prossimo arresto di avvolgimento filo.

E' chiaro che modifiche di dettaglio possono essere apportate all'apparecchiatura proposta nella presente invenzione senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione.

Claims

Rivendicazioni 1. Metodo per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura in cui un filo svolto da una spola sottostante di alimentazione viene avvolto su una bobina sovrastante d'avvolgimento e detto metodo è caratterizzato dal fatto di: aspirare in zona circostante alla spola in dipanatura, durante l'intero tempo operativo di raccolta del filo avvolto sulla bobina in formazione, la lanuggine e il pulviscolo prodotto dallo svolgimento del filo stesso; trattenere ed accumulare la lanuggine e il pulviscolo nel noto condotto di aspirazione della fessura di pescaggio dell'estremità del filo avvolto sulla bobina in formazione e detto accumulo è trattenuto per mezzo di un filtro a rete vantaggiosamente dimensionato; allontanare l'accumulo di lanuggine e di pulviscolo ogniqualvolta si arresta l’avvolgimento e si attiva la conduttura di aspirazione la quale afferra e appronta l'estremità del filo della bobina per operare in breve tempo alla nota funzione di ripristino produttivo della stazione di roccatura; convogliare il detto accumulo di lanuggine e di pulviscolo nel condotto centrale, che è posto in depressione dal sistema aspirante centralizzato dell'intera macchina di avvolgimento.
2. Metodo per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'accumulo di lanuggine e di pulviscolo è allontanato ad ogni interruzione del filo comandato, o per rottura filo accidentale
3. Apparecchiatura per l'attuazione del metodo secondo la rivendicazione 1, per aspirare e per asportare automaticamente la lanuggine e il pulviscolo in una stazione di roccatura, caratterizzata dal fatto che presenta in reciproca cooperazione almeno un mezzo a ventola calettato rigidamente sull'albero motore della stazione di roccatura, almeno un elemento ad involucro che abbraccia vantaggiosamente la spola in dipanatura e che obbliga l'aria circoscritta da esso ad essere convogliata in un condotto aspirante, che sfocia nel condotto di aspirazione reso attivo durante il pescaggio dell'estremità del filo avvolto in bobina in formazione a causa dell'interruzione dell'alimentazione del filo stesso, almeno un filtro a rete dimensionato e sagomato opportunamente per renderlo parte integrante alla superficie interna del detto condotto di aspirazione per il pescaggio del filo avvolto in bobina, un condotto di aspirazione che si estende tra la ventola calettata sull'albero motore e il filtro a rete ora detto, e mezzi attuatori di chiusura e di apertura dei condotti di aspirazione per un effetto migliore di ogni fase di aspirazione operativa.