ITMI20012421A1 - Dispositivo e procedimento per depurare il filo della bobina di alimentazione ad una roccatice automatica dai suoi tratti terminali difettos - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo e ad un procedimento per lo svolgimento del filo da bobine o spole di alimentazione nelle macchine di preparazione del filato, ed in particolare nelle roccatrici automatiche, depurandolo dei suoi tratti terminali difettosi.

Per rendere maggiormente evidenti sia i problemi tecnici affrontati e risolti con la presente invenzione sia le sue caratteristiche ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, essa viene descritta con riferimento ai suoi punti fondamentali del procedimento di roccatura in una roccatrice automatica.

Come noto, le roccatrici automatiche sono costituite da una pluralità di stazioni o unità di roccatura allineate lungo il fronte della macchina e dotate di apparecchiature comuni di servizio per la loro alimentazione con spole piene ed il loro scarico come tubetti vuoti da riciclare.

L'unità di roccatura è illustrata nei suoi componenti essenziali in figura 1, omettendo quelli non direttamente interessati alla giunzione del filo. La spola di alimentazione 1 viene svolta prelevandone il filo 2. Il filo 2 passa dal gruppo dipanatore che comprende organi di guida del filo 3, il sensore o rilevatore di presenza del filo 4 e il tendifilo 5, costituito in genere da una coppia di piattelli affacciati e che premono tra loro il filato in svolgimento con pressione regolata e controllata. Lungo il percorso vi è inoltre il giuntafili 6, al quale vengono portati i bandoli del filo da giuntare da bocchette aspiranti 9 e 10, delle quali si danno in seguito maggiori particolari, in occasione delle interruzioni del filo per sua rottura o per intervento della stribbia 11 che si trova immediatamente a valle del giuntafili. Il filo roccato viene raccolto nella rocca 12, che viene azionata in rotazione dal rullo 13, sul quale si appoggia supportata con il braccio portarocche 14. L'azionamento con il rullo 13 viene effettuato a velocità predeterminata e sostanzialmente indipendente dalla dimensione della rocca in formazione; esso attira il filo 2, svolgendolo ad elevata velocità di rotazione dalla spola 1 che invece viene mantenuta ferma su una spina di posizionamento 15, ad esempio basata su un piattello di trasporto.

La bocchetta 9 aspirante dal lato della spola è suscettibile del movimento angolare a che porta l'ugello aspirante della bocchetta stessa prima a captare il bandolo del filo 2 dal gruppo dipanatore, e poi a sollevarsi da esso con la rotazione a, tenendo il bandolo del lato spola e portandolo al giuntafili 6. La bocchetta 10 aspirante dal lato della rocca è suscettibile invece del movimento angolare β che porta l'ugello aspirante della bocchetta stessa prima a captare il bandolo del filo 2 dalla rocca 12 e poi ad abbassarsi con la rotazione β a portare il bandolo del lato rocca al giuntafili 6. Tale organo giuntatili procede quindi ad operare la giunzione dopo aver ricevuto i due bandoli, averli tagliati a misura, facendo aspirare gli sfridi alle bocchette 9 e 10, ed averli allineati correttamente. L'organo giuntafili, dopo averne ripristinata la sua continuità, rilascia il filo a ritornare nella sua configurazione di roccatura da spola a rocca.

Il procedimento di roccatura consiste, nelle sue linee fondamentali, nello svolgimento del filato di alimentazione e nella sua depurazione dei suoi tratti difettosi per consistenza meccanica o per dimensione. Nel suo passaggio dalla spola 1 alla rocca 12, il filato 2 viene controllato dalla stribbia 11 che ne rileva i difetti dimensionali, sia quanto a dimensione trasversale che in lunghezza. La stribbia 11 comanda il taglio del filo tutte le volte che la dimensione rilevata del filo 2 non rientra nel campo delle dimensioni di accettabilità del filo, che viene in essa pre-impostato all'inizio di ogni specifica lavorazione di roccatura secondo una taratura più o meno rigorosa in dipendenza della desiderata omogeneità dimensionale del filato in roccatura. L'organo di taglio del filo è incorporato nella stessa stribbia 11, ovvero separato ma comandato direttamente da essa. Nella figura 1, il gruppo di taglio viene esemplificativamente mostrato separato come forbice 7, immediatamente sopra al sensore 4 del filo e sotto il tendifilo 5.

Nei modelli più sofisticati di roccatrice viene controllata la frequenza dei difetti, direttamente dalla stribbia per rilevare i difetti cosiddetti "moiré", o dall'organo di comando del riattacco per controllare che l'unità di roccatura non stia lavorando con basso rendimento su una spola troppo difettosa, che è meglio scartare subito e sostituire con un'altra spola fresca. In linea generale, la spola alimentata e la rocca prodotta contengono una lunghezza di filo misurata e controllata, correntemente indicata come metratura, ma in dipendenza dei difetti contenuti nel filato non vi è una precisa relazione tra le due metrature ovvero tra il numero di spole alimentate e la rocca prodotta da esse, sebbene ogni rocca venga generalmente prodotta con decine di spole. L'unità di roccatura è dotata infatti del cosiddetto "contametri" che misura la lunghezza del filo lavorato sia in svolgimento dalla spola 1 che in avvolgimento sulla rocca 12.

In seguito ad una rottura o al taglio del filo 2 da parte della stribbia 11, il sensore o rilevatore del filo 4, segnala all'unità di governo 16 della stazione di roccatura l'assenza del filo. L'unità di governo 16 comprende e comanda a sua volta un'unità 16' che contiene il programma di comando e di controllo per la procedura di riattacco del filo, mediante i collegamenti mostrati a tratteggio secondo una sequenza standard di operazioni o passi successivi consistenti essenzialmente in:

- a) captazione del bandolo del filo dal lato della rocca 12 con la bocchetta aspirante 10, comandando la contro-rotazione del rullo di azionamento 13 della rocca perché essa ceda una lunghezza di filo corrispondente al suo standard,

- b) captazione del bandolo del filo dal lato della spola 1 con la bocchetta aspirante 9

- c) consegna con la bocchetta 9 del bandolo del lato spola al dispositivo giuntafili 6 in una specifica posizione dedicata al suo ricevimento, - d) consegna con la bocchetta 10 del bandolo del lato rocca al dispositivo giuntafili 6 in una specifica posizione dedicata al suo ricevimento,

- e) taglio a misura, aspirazione degli sfridi, allineamento e giunzione dei due bandoli del filo 2 a ristabilire la sua continuità dalla spola 1 alla rocca 12.

- f) rilascio del filo 2 giuntato e suo reinserimento nel suo percorso a ritornare nella sua normale configurazione operativa di roccatura.

- g) riavviamento della roccatura a segnalazione di positiva presenza del filo da parte della stribbia 11 e del sensore del filo 4.

Nelle operazioni di ricerca e captazione dei due bandoli viene aspirata ed eliminata, prima della loro giunzione, una certa lunghezza standard del filo dalle due parti che contengono il tratto difettoso che ha interessato la stribbia 11 provocando il suo intervento di taglio oppure si è strappato. Il filo 2 avvolto sulla rocca 12 risulta così depurato dei suoi tratti difettosi che sono stati riscontrati dalla stribbia 11 essere fuori dell'intervallo di taratura ammesso ed assegnato all'inizio della lavorazione della partita di filato.

La presente invenzione viene qui descritta con riferimento alla sua principale applicazione alla lavorazione nelle roccatrici del filo alimentato avvolto in spole, a titolo esemplificativo ma non limitativo, in quanto il dispositivo ed il procedimento secondo la presente invenzione possono trovare vantaggiose applicazioni nel controllo dello svolgimento ad alta velocità del filato avvolto in altra confezione, ad esempio nella cosiddetta roccatura rocca/rocca.

Un problema tecnico che influenza sensibilmente la qualità del filo roccato deriva dai tratti di filo che presentano una irregolarità diffusa con difetti frequenti e non rilevabile dall'organo 11 di normale controllo o non eliminabili con i normali cicli di riattacco del filo, se non a scapito del rendimento di roccatura e con tarature troppo ristrette. Il problema delle irregolarità lunghe del filato viene ad esempio considerato nel brevetto USA n° 5,862,660.

In linea generale, tali imperfezioni diffuse si trovano ai due estremi della confezione di filato in alimentazione in forma di spola o di altra confezione di avvolgimento. Tratti anomali di filato giacciono quindi sulla superficie esterna della confezione di alimentazione e sono quelli che vengono portati per primi in lavoro, e qui di seguito vengono detti iniziali; altri tratti anomali di filato giacciono invece a contatto della superficie del tubetto qui di seguito vengono detti finali, sempre con riferimento ala confezione in alimentazione. Nel brevetto EP 787.674 viene considerata l'eliminazione di tali tratti terminali di filato.

Nel caso che il filo della spola di alimentazione provenga da una normale filatura ad anello, quei tratti sul tubetto e sullo strato esterno corrispondono alle fasi di transitorio iniziali e finali della spola stessa, rispettivamente di inizio e di levata, e sono dell'ordine di grandezza del metro o poco più. I normali standard della giunzione di roccatura sono quindi in grado di eliminare tali tratti di filati prodotti nel transitorio e non risultano necessari particolari accorgimenti.

Quando invece si tratti di una speciale filatura ad anello, come quella dei filati fiammati, ovvero da filature non convenzionali o da alimentazioni particolari, la lunghezza dei tratti difettosi iniziali e finali può eccedere di molto le lunghezze di bandolo asportate nella giunzione ed occorre quindi modificare gli interventi. A titolo di esempio, il filato ad anello proveniente da un tratto iniziale della confezione di stoppino ottenuto dal banco ad alette può spesso presentare un lungo tratto di difettosità diffusa.

La rimozione di tali strati non risulta quindi possibile in quanti la stribbia non è in grado di rilevare queste difettosità diffuse, oppure occorrerebbe elevare eccessivamente il livello di sensibilità della stribbia - ovvero restringerne 1'intervallo di difettosità ammessa - con conseguente scadimento del rendimento delle operazioni di normale roccatura.

In altri casi, ad esempio nella roccatura roccarocca di rocche provenienti da bagni di tintura, esemplificativamente mostrate nelle figure 4 e 5, lo strato di filo a contatto del tubetto forato dal quale viene introdotto sotto pressione il bagno tintoriale che permea attraverso lo spessore dell'avvolgimento con flusso dall'interno all'esterno le dimensioni dei tratti difettosi sono di altro ordine di grandezza. Lo strato finale, quello a contatto con il tubetto forato, può avere una tonalità di colore più carica, perché in esso si deposita una maggior quantità di pigmenti, esso può presentarsi anche più schiacciato, a causa della pressione degli strati esterni avvolti su di esso. Lo strato iniziale, quello all'esterno della rocca di tintura, può avere tonalità di colore leggermente diversa, per effetto del processo di asciugatura, e può presentare difetti anche per deterioramenti, macchie od abrasioni nella manipolazione o nel trasporto tra le varie fasi di lavorazione. Il problema della eliminazione del tratto più interno della rocca di tintura è considerato nella domanda di brevetto EP 875.478.

La figura 1 è illustrativa del problema tecnico della stazione di roccatura. Come già detto, tali tratti lunghi anomali, di difettosità lieve e diffusa anche per centinaia di metri, non possono essere eliminati con i normali cicli di riattacco standard della roccatrice automatica, sia per la taratura troppo ristretta della stribbia che dovrebbe essere adottata sia per la ripetizione sequenziale in gran numero degli interventi, con il conseguente scadimento dei rendimenti di roccatura ad un livello non accettabile.

La presente invenzione si riferisce ad un procedimento e ad un dispositivo di depurazione del filato dai suoi tratti iniziale e finale della confezione di alimentazione affetti dalla citata difettosità diffusa. Scopo della presente invenzione è realizzare una procedura veloce e semplificata di eliminazione dei tratti iniziali e finali del filato avvolto sulle confezioni di alimentazione in sostituzione della normale procedura di riattacco conseguente alle rotture o tagli del filo che avvengono nella roccatura a regime del filato avvolto in confezione.

La presente invenzione, nella sua accezione più generale del procedimento di eliminazione dei tratti terminali del filato di alimentazione, è definita nella prima rivendicazione.

Le caratteristiche ed i vantaggi del procedimento e del dispositivo di eliminazione dei tratti terminali del filato di alimentazione secondo la presente invenzione risulteranno più evidenti dalla descrizione di alcune sue tipiche realizzazioni, esemplificative ma non limitative, illustrate nel seguito con riferimento alle figure.

Nelle figure si illustra sia il problema tecnico che le soluzioni proposte con la presente invenzione. La figura 1 è illustrativa di una configurazione della stazione di roccatura e del percorso del filo dall'alimentazione in spola alla raccolta in rocca. Nelle figure 2 e 3 sono mostrate le realizzazioni esemplificative delle procedure di depurazione secondo l'invenzione. Nelle figure 4 e 5 sono mostrate, per confezioni sia in spola di filatura sia in rocca di tintoria, le tipiche posizioni in cui si presentano i tratti di filato difettoso o potenzialmente difettoso, per i quali si deve prevedere l'eliminazione, a salvaguardia della qualità del filato roccato. Le figure 6 e 7 mostrano dispositivi per il rilevamento dell'entrata in lavoro dei tratti indiziati di difettosità, per i quali si deve attuare la depurazione.

La presente invenzione realizza la depurazione del filato dei tratti difettosi terminali di ciascuna spola o confezione di filato alimentata alla unità di roccatura. A tale scopo durante lo svolgimento del tratto iniziale e, al termine della metratura svolta da tale confezione, del suo tratto finale viene disconnessa o inattivata, sempre ad opera dell'unità di governo 16 della stazione di roccatura, come da figura 2, la linea di collegamento con la sua unità 16', l'unità di governo che controlla e che comanda la procedura di riattacco standardizzata del filato in roccatura. In tale fase viene collegata invece un'unità 20, sempre inclusa nell'unità di governo 16, che a sua volta contiene il programma di comando e di controllo per la lavorazione del filato e presiede all'eliminazione dei tratti terminali, secondo una loro lunghezza pre-impostata in dipendenza delle caratteristiche e dell'origine del filato in lavoro. La lunghezza dei tratti iniziali e finali da rimuovere da ciascuna confezione viene derivata in base alla specifica esperienza e osservazione del filato in lavoro nonché alla considerazione della sua destinazione.

Durante l'intervento dell'unità 20 la stribbia 11, o almeno il suo organo di taglio del filo, viene disattivata con il collegamento 21, in quanto i tratti da eliminare non devono essere accorciati ulteriormente. I tratti iniziali e terminali vengono eliminati aspirandoli svolgendoli rispettivamente dalla spola di alimentazione sottostante e dalla rocca avvolta sovrastante, comandando ed utilizzando autonomamente le bocchette aspiranti di captazione dei bandoli indipendentemente ed al di fuori del ciclo di riattacco. A tale scopo, vengono collegati i comandi 22 e 23 rispettivamente alla bocchetta dal lato della spola 1 e della rocca 15 per il comando autonomo di tali bocchette ad avvicinarsi e ad esplorare le superfici di tali due confezioni di filo con modalità analoghe a quelle del riattacco standard, per un tempo specificamente pre-impostato, in dipendenza della lunghezza di filato da eliminare per ciascuna parte della partita di filato in lavorazione. Con il collegamento 24 viene contemporaneamente comandata la contro-rotazione del suo rullo di azionamento 13 perché la rocca ceda la lunghezza di filo necessaria alla sua depurazione dal tratto finale.

Al termine di tali operazioni di depurazione, l'unità 20 comanda le stesse operazioni da c) a g) del normale ciclo di riattacco, oppure cede la loro gestione alla unità 16' che viene reimmessa in funzione dall'unità 16, e disconnette invece l'unità 20. In altri termini, le diverse operazioni a') e b') della procedura di comando dell'unità 20 differiscono dalle operazioni a) e b) della procedura standard dell'unità 16' sostanzialmente per i tempi di azionamento e per lunghezze di filo eliminate, salvo la temporanea disattivazione della stribbia 11.

Risulta notevole il fatto che tali operazioni di depurazione dei filati dai loro tratti terminali difettosi viene condotta con gli stessi organi che effettuano il normale ciclo di riattacco, con tempi di intervento opportunamente dimensionati e semplicemente escludendo l'azione della stribbia 11.

Per quanto concerne il dispositivo che presiede al riattacco dei bandoli mediante la loro captazionee e giunzione, che - secondo la presente invenzione -consente anche la realizzazione dell'eliminazione dei tratti terminali difettosi delle confezioni di alimentazione, esso presenta la caratteristica che i diversi organi che operano nel suo ciclo operativo, come le bocchette aspiranti, organo di taglio e il giuntafili, sono comandati ed azionabili indipendentemente tra loro e non rigidamente interconnessi - a parte i controlli di tipo software - e sono gestiti dall'unità di governo 16 della stazione di roccatura con procedure alternative e differenti a seconda della necessità da soddisfare di volta in volta. La presente invenzione, nella sua accezione più generale di dispositivo, è definita nella sesta rivendicazione.

Secondo una realizzazione preferita del procedimento secondo l'invenzione, come da figura 3, il procedimento viene condotto con le seguenti modalità contenute in una diversa unità di controllo e comando 30, sempre inclusa nell'unità di governo 16, che contiene il programma di comando e di controllo per l'eliminazione dei tratti terminali, secondo una loro lunghezza pre-impostata in dipendenza delle caratteristiche e dell'origine del filato in lavoro, sempre utilizzando gli organi disponibili per il ciclo di riattacco del filato. La sequenza di operazioni o passi successivi di tale procedimento preferenziale comprende essenzialmente le seguenti operazioni, sempre con la stribbia 11 e/o l'organo di taglio 7 disattivati con il collegamento 21:

- ii) esaurita la metratura utile della spola di alimentazione, si prosegue la roccatura del suo filo terminale fino alla fine, vale a dire fino alla sua scomparsa segnalata dal sensore 4 del filo, misurandone la lunghezza con il contametri della stazione di roccatura;

- i?) comando del normale cambio spola con il collegamento 34 alla unità 16, allontanando la spola esaurita ed introducendo la nuova spola 1 e prelevandone il nuovo bandolo di filo 2, e giuntandolo con il bandolo lato rocca secondo la procedura standard di riattacco da a) a g). Per il comando di questa procedura di normale riattacco si può utilizzare ancora 1'unità 16',

- i3) ripresa della roccatura rilevando dal contatore dei metri il raggiungimento di una lunghezza di filo avvolto pari alla somma delle lunghezze dei tratti difettosi, iniziale della spola nuova e finale della spola vecchia. Al raggiungimento di tale valore di lunghezza si effettua il comando dell'organo di taglio della stribbia con il collegamento 31,

- i4) in sostituzione del passo a) della procedura standard di riattacco, comando con il collegamento 32 della captazione del bandolo del filo dal lato della rocca 15 con la bocchetta aspirante 10, comandando con il collegamento 33 la contro-rotazione del rullo di azionamento 13 della rocca rilevando dal suo contametri che la rocca ceda una lunghezza di filo corrispondente alla somma di lunghezze dei tratti difettosi, tagliando quindi il tratto di filo ceduto.

Al termine di tali operazioni ii - i4 di depurazione del procedimento fin qui descritto, l'unità 30 comanda le stesse operazioni b)—g) del normale ciclo di riattacco, avendo già disponibile il bandolo dal lato rocca, oppure - analogamente al caso precedentemente descritto - cede la loro gestione all'unità 16' che viene re-immessa in funzione dall'unità 16, e disconnette contestualmente l'unità 30.

Il procedimento e il dispositivi fin qui descritti con riferimento alla figura 3 consentono una maggior precisione nella eliminazione della lunghezza desiderata dei tratti terminali.

Una ulteriore variante di realizzazione della presente invenzione viene illustrata con riferimento alle figure 6 e 7, che mostrano la postazione di dipanatura della spola o della rocca di alimentazione del filato, posta nella parte inferiore della stazione di roccatura. Con riferimento alle figure 4 e 5, nelle quali si mostrano, rispettivamente per la spola di filatura e per la rocca di tintoria, le posizioni in cui si presentano i tratti di filato difettoso o potenzialmente difettoso, si prevede di installare sensori, ad esempio di tipo ottico, per rilevare che è in atto la dipanatura degli strati di filo terminale. Tale variante di dispositivo è opportuna allorché la lunghezza del tratto difettoso è rilevante ed occupa una parte significativa dell'avvolgimento della confezione di alimentazione.

Nella figura 6 si mostra la postazione di dipanatura della spola 1 di alimentazione con i suoi strati critici 40 iniziale e 41 finale. Un primo sen-sore, ad esempio un sensore ottico 43 costituito da una sorgente 43s e da un ricevitore 43R, viene tangenzialmente al tubetto e in corrispondenza dello strato iniziale 40 da dipanare. Dall'inizio dello svolgimento e fino a che la parte di avvolgimento^40 intercetta il cammino ottico del segnale luminoso emesso dalla sorgente 43s si sta svolgendo il filato difettoso o potenzialmente difettoso; quando invece il ricevitore 43R inizia a ricevere il segnale luminoso tale tratto difettoso è terminato. In alternativa possono essere usati anche sensori a riflessione dotati dalla stessa parte di emettitore e ricevitore della luce diretta tangenzialmente al corpo esplorato e da questo riflessa.

Dall'inizio dello svolgimento fino alla positiva comparsa del segnale si rileva la metratura avvolta e da eliminare del tratto iniziale di avvolgimento, ad esempio con la procedura esposta con riferimento alla figura 5. Un secondo sensore, ad esempio un sensore ottico 53 costituito da una sorgente 53s e da un ri-cevitore 53r, viene allineato in corrispondenza dello strato finale 41 da dipanare, tangenzialmente al tubetto della spola. Dall'inizio dello svolgimento, e fino a che il corpo della spola 1 intercetta il cammino ottico del segnale luminoso emesso dalla sorgen-te 53s, si sta svolgendo il filato interno della con-fezione sotto il controllo della stribbia 11; quando invece il ricevitore 53R inizia a ricevere il segna-le luminoso il tratto difettoso finale è iniziato. Dalla comparsa del segnale fino al termine dello svolgimento si rileva la metratura da eliminare del tratto finale di avvolgimento, ad esempio sempre con la procedura di eliminazione esposta con riferimento alla figura 3 operando sui due tratti iniziale e fi-nale giuntati e avvolti sulla rocca prima di svolgerli nuovamente ed aspirarli con la bocchetta dal lato della rocca.

Nella figura 7 si mostra la postazione di dipanatura della rocca di tintura 1' di alimentazione con i suoi strati critici 40' iniziale e 41' finale. Un primo sensore ottico 43, del tutto analogo a quello utilizzato per la spola secondo la figura 6, viene allineato tangenzialmente allo strato esterno iniziale 40' da svolgere. Dall'inizio dello svolgimento e fino a che la parte di avvolgimento 40' intercetta il cammino ottico del segnale luminoso emesso dalla sorgente 43s si sta svolgendo il tratto iniziale di filato difettoso o potenzialmente difettoso; quando invece il ricevitore 43R inizia a ricevere il segnale luminoso tale tratto difettoso iniziale è terminato. Dall'inizio dello svolgimento fino alla positiva comparsa del segnale si rileva la metratura avvolta e da eliminare del tratto iniziale della rocca 1', ad esempio con la procedura esposta con riferimento alla figura 5, unitamente a quello che verrà rilevato e misurato per il tratto finale. Un secondo sensore ottico 53,costituito da una sorgente 53s e da un ricevitore 53r, viene allineato in corrispondenza dello strato finale 41' avvolto sul tubetto forato della rocca di tintura, sempre tangenzialmente al tubetto forato di base della rocca di tintura. Dall'inizio dello svolgimento e fino a che il corpo della rocca 1' intercetta il cammino ottico del segnale luminoso emesso dalla sorgente 53s si sta svolgendo il filato interno della confezione sotto il controllo della stribbia 11; quando invece il ricevitore 53R inizia a ricevere il segnale luminoso il tratto difettoso finale è iniziato. Dalla comparsa del segnale fino al termine dello svolgimento si rileva la metratura da eliminare del tratto finale di avvolgimento sommandola con quella del tratto iniziale.

In alternativa è possibile utilizzare solamente i sensori 53 di cui sopra solamente per rilevare l'inizio dello svolgimento dello strato finale della confezione di alimentazione in esaurimento, mentre il rilevamento dello svolgimento del tratto iniziale della nuova confezione viene dato dal cambio stesso di alimentazione come inizio e quindi rilevato dallo stesso contametri della stazione di roccatura.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per l'eliminazione automatica dalle confezioni di filato di alimentazione delle unità di roccatura di una roccatrice automatica dei tratti iniziali e finali di filato, contenenti difetti frequenti e diffusi, utilizzando i loro stessi organi dedicati alle operazioni di riattacco dei bandoli caratterizzato dal fatto che, ad ogni cambio della confezione di alimentazione, il filo viene depurato dai suoi tratti, rispettivamente iniziale della nuova confezione e finale della confezione in esaurimento, che vengono aspirati utilizzando una o più delle bocchette (9,10) di captazione e movimentazione dei bandoli, per tempi preimpostati per captare un tratto di filo della lunghezza predeterminata, effettuando una normale giunzione dei due bandoli secondo la normale procedura del riattacco dei bandoli del filo, avendo tagliati a misura i tratti iniziali e finali facendoli aspirare dalle bocchette (9,10).
2. 2. Procedimento per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali di filato alimentati ad una roccatrice automatica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il tratto iniziale della nuova confezione viene eliminato per aspirazione del suo bandolo con la bocchetta (9) per un tempo specificamente pre-impostato; che il tratto finale della confezione in esaurimento viene eliminato dalla rocca avvolta (12), aspirandolo con la bocchetta (10) e rilasciandolo dalla rocca (12) mediante la controrotazione del suo rullo di azionamento (13) perché la rocca stessa svolga la lunghezza di filo necessaria alla sua depurazione dal tratto difettoso; e che durante l'intervento di depurazione la stribbia (11), e/o l'organo (7) di taglio del filo, vengono disattivati .
3. 3. Procedimento per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali di filato alimentati ad una roccatrice automatica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i tratti iniziali e finali delle confezioni vengono eliminati insieme, con la stribbia (11) e/o il suo organo di taglio (7) disattivati, con i seguenti passi: - all'esaurimento della metratura utile della confezione (1) di alimentazione in esaurimento, proseguimento della roccatura del suo filo (2) terminale fino alla fine, - normale cambio della confezione, giuntando il filo della nuova confezione dal lato spola con il bandolo dal lato rocca secondo la procedura standard di riattacco, - ripresa della roccatura rilevando dal contametri dell'unità di roccatura la raccolta di una lunghezza di filo avvolto pari alla somma delle lunghezze dei due tratti difettosi, iniziale della spola nuova e finale della spola vecchia: al raggiungimento di tale lunghezza si effettua il comando dell'organo di taglio (7), - captazione del bandolo del filo dal lato della rocca (12) con la bocchetta aspirante (10), con la contro-rotazione contemporanea della rocca (12) rilevan-do dal suo contametri che essa ceda una lunghezza di filo corrispondente alla somma di lunghezze dei tratti difettosi, - normale ciclo di riattacco, avendo già disponibile il bandolo dal lato rocca, tagliando detto bandolo a misura e aspirandone il tratto iniziale e finale con la bocchetta (10).
4. 4. Procedimento per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali di filato alimentati ad una roccatrice automatica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che gli strati critici (40,41;40',41') dell'avvolgimento contenenti i tratti iniziali e finali difettosi della confezione vengono rilevati da un primo sensore (43), che segnala che si sta svolgendo il filato difettoso iniziale, e da un secondo sensore (53) che segnala l'inizio del tratto difettoso finale, rilevando così la metratura avvolta rispettivamente dei tratti iniziale e finale di avvolgimento da eliminare.
5. 5. Procedimento per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali della confezioni di filato alimentate ad una roccatrice automatica secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i sensori (43,53) sono sensori ottici, costituiti rispettiva-mente da una sorgente (43s,53s) e da un ricevitore (43R,53R), allineati o diretti tangenzialmente al tu-betto e in corrispondenza degli strati iniziale (40,40') e finale (41,41') da dipanare.
6. 6. Procedimento per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali di filato alimentati ad una roccatrice automatica secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che gli strati critici (40,41;40',41') dell'avvolgimento contenenti i tratti iniziali e finali difettosi della confezione vengono rilevati dal contametri della stazione di roccatura a partire dal cambio di confezione di alimentazione, che segnala che si sta svolgendo il filato difettoso iniziale, e da un secondo sensore (53) che segnala l'inizio del tratto difettoso finale, rilevando così la metratura avvolta rispettivamente dei tratti iniziale e finale di avvolgimento da eliminare.
7. 7. Dispositivo per l'eliminazione automatica dalle confezioni di filato di alimentazione delle unità di roccatura di una roccatrice automatica dei tratti iniziali e finali di filato, contenenti difetti frequenti e diffusi, utilizzando i loro stessi organi dedicati alle operazioni di riattacco dei bandoli caratterizzato dal fatto di comprendere nell'unità di governo (16) della stazione di roccatura un'unità (16') di governo che controlla e che comanda la procedura di riattacco standardizzata del filato in roccatura ed un'unità (20,30) di controllo e di governo, alternativa all'unità (16') e che a sua volta comanda e controlla la lavorazione del filato e presiede all'eliminazione dei tratti terminali.
8. 8. Dispositivo per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali delle confezioni di filato alimentate ad una roccatrice automatica secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l'unità (20) che presiede all'eliminazione dei tratti terminali è dotata di collegamento (21) per la disattivazione della stribbia (11) e/o l'organo (7) di taglio del filo, di collegamento (22) di comando della bocchetta aspirante (9) dal lato della spola (1) e di collegamento (23) di comando della bocchetta aspirante dal lato della rocca (12) per il loro utilizzo autonomo di captazione dei bandoli al di fuori del ciclo di riattacco, e di collegamento (24) per il contemporaneo comando della contro-rotazione del rullo (13) di azionamento della rocca.
9. 9. Dispositivo per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali delle confezioni di filato alimentate ad una roccatrice automatica secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l'unità (30) che presiede all'eliminazione dei tratti terminali è dotata di collegamento (21) per la disattivazione della stribbia (11) e/o dell'organo di taglio (7), di collegamento (34) all'unità (16) per il normale cambio spole e ripresa della roccatura, di collegamento (32) per comandare, in base alle indicazioni del contametri dell'unità di roccatura, l'aspirazione con la bocchetta (10) della somma delle lunghezze dei tratti difettosi di filo, iniziale della spola nuova e finale della spola vecchia, fino al raggiungimento di una lunghezza di filo avvolto pari alla somma delle lunghezze dei tratti difettosi, di collegamento (31) per il comando dell'organo di taglio (7) della stribbia, di collegamento (33) di comando della controrotazione del rullo di azionamento (13).
10. 10. Dispositivo per l'eliminazione dei tratti iniziali e finali delle confezioni di filato alimentate ad una roccatrice automatica secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l'unità (20,30) che presiede all'eliminazione dei tratti terminali è dotata di sensori (43,53) di rilevamento rispettivamente di fine e di inizio della dipanatura degli strati critici (40,41) dell'avvolgimento contenenti i tratti iniziali e finali difettosi della confezione (1).