ITGE20010072A1

ITGE20010072A1 - Procedimento e dispositivo per rinforzare un filato.

Info

Publication number: ITGE20010072A1
Application number: IT2001GE000072A
Authority: IT
Inventors: Monika Fehrer
Original assignee: Monika Fehrer
Priority date: 2000-09-29
Filing date: 2001-09-19
Publication date: 2003-03-19
Also published as: US20020038499A1; ATA16512000A; JP2002146643A; TW546430B; FR2814760A1; ITGE20010072A0; DE10138701A1; GB2367307A; FR2814760B1; CZ20013474A3; GB0120694D0; AT410679B; GB2367307B

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione dal titolo

"Procedimento e dispositivo per rinforzare un filato"

TESTO DELLA DESCRIZIONE

L'invenzione ha per oggetto un procedimento per rinforzare un filato che presenta delle fibre almeno in una zona di mantello che circonda una zona di nucleo.

La resistenza dei filati che presentano una zona di mantello fatta di fibre e che circonda una zona di nucleo, dipende fra l'altro dall'ancoraggio delle fibre del mantello nel nucleo del filato. Quando il filato viene ottenuto mediante torsione di un lucignolo di fibre, allora le fibre del mantello sono in genere bene legate nell'associazione fibrosa grazie alla torsione del lucignolo. Quando, invece, il nucleo di un filato viene avvolto con fibre, allora la connessione fra le fibre del mantello e la superficie del nucleo del filato viene affidata soltanto all'attrito fra le fibre del mantello e la superficie del nucleo del filato, per cui esiste il pericolo che nel caso di una corrispondente sollecitazione il mantello di fibre venga spostato rispetto al nucleo del filato nella direzione longitudinale del filato stesso. Ciò può portare ad una dissociazione dell'unione delle fibre, in particolare quando le fibre del mantello presentano fra loro una connessione relativamente debole. La resistenza del filato viene inoltre ridotta da sollecitazioni del filato che sono accompagnate da una distorsione del filato stesso.

L'invenzione si basa pertanto sul problema di rinforzare meccanicamente un filato del tipo sopra descritto, per mezzo di un procedimento relativamente semplice, in modo da rispondere non solo all'esigenza di una maggiore resistenza ma anche da prevenire il pericolo di una distorsione del filato.

L'invenzione risolve questo problema col fatto che lungo il filato, delle fibre della zona del mantello vengono agugliate attraverso la zona del nucleo.

Poiché, grazie a questo procedimento, le fibre del mantello vengono ancorate in modo supplementare nella zona del nucleo del filato, la connessione fra le fibre del mantello e la zona del nucleo del filato viene notevolmente rinforzata, il che ha un effetto diretto sulla resistenza del filato, anche perché a causa dell'agugliatura di fibre del mantello attraverso la zona del nucleo del filato viene ottenuto il fissaggio della torsione del filato stesso. Ciò significa che vengono ottenuti dei filati con migliori caratteristiche di resistenza a parità di un prestabilito grado di torsione oppure che per una richiesta resistenza del filato risulta necessaria una torsione minore del filato stesso. Ciò vale per filati fatti mediante torsione di lucignoli di fibre, ma soprattutto anche per filati con un mantello di fibre avvolto intorno ad un nucleo del filato, poiché in questo caso può essere ottenuta una connessione altrimenti impossibile fra le fibre del mantello ed il nucleo del filato. Inoltre, l'addensamento determinato dall 'agugliatura dell'associazione delle fibre comporta una certa compensazione fra punti più spessi e punti più sottili, il che determina una qualità più uniforme del filato.

Per l'attuazione dell'agugliatura del filato si può partire da un convenzionale dispositivo agugliatore con almeno una tavoletta porta-aghi azionabile con movimento di andirivieni nella direzione di agugliatura, e con un sopporto di agugliatura disposto di fronte alla tavoletta porta-aghi. Occorre soltanto disporre gli aghi uno dopo l'altro nella direzione di scorrimento del filato e fare in modo che il filato da agugliare non possa scansarsi lateralmente rispetto agli aghi. A tale scopo, il sopporto di agugliatura presenta almeno un canale di guida per il filato, il quale canale è orientato nella direzione di scorrimento del filato stesso, e gli aghi della tavoletta portaaghi penetrano in questo canale di guida. Le pareti laterali del canale di guida, che può essere formato da una scanalatura prevista nel sopporto di agugliatura oppure da righelli di guida previsti sul sopporto di guida, impediscono uno spostamento laterale del filato da agugliare, per cui gli aghi devono essere soltanto disposti sulla tavoletta porta-aghi in fila nella direzione del canale di guida affinché il filo trascinato nel canale di guida venga agugliato in modo tale, per cui le fibre del mantello vengono trascinate attraverso la zona del nucleo del filato.

Le fibre del mantello che si estendono attraverso la zona del nucleo nella zona opposta del mantello sull'altro lato del filato, impediscono in sostanza dei movimenti relativi fra le zone del mantello e del nucleo, per cui un filato in questo modo agugliato non solo presenta ottime caratteristiche di resistenza ma acquista anche ad un vantaggioso fissaggio contro distorsioni.

Poiché la desiderata connessione dell'associazione di fibre fra la zona del mantello e la zona del nucleo del filato richiede una densità relativamente piccola di agugliatura, la velocità di passaggio dei filati da agugliare attraverso i dispositivi a tale scopo previsti può essere tenuta relativamente alta, il che consente un buon adattamento alla velocità operativa di successivi trattamenti del filato. Per poter agugliare più filati contemporaneamente, il sopporto di agugliatura può presentare più canali paralleli di guida, ciascuno per un filato. L'ingresso e l'uscita senza disturbi del filato nel e dal canale di guida possono essere ottenuti in modo semplice con l'ausilio di occhielli guidatilo.

Per ottenere nel canale di guida una guida laterale vantaggiosa per 1'agugliatura di un filato, la larghezza libera del canale di guida si può ridurre nel senso dell'agugliatura, per cui il filato da agugliare aderisce sempre, indipendentemente dal suo spessore, contro le due pareti laterali del canale di guida quando il filato da agugliare si trova nel canale di guida stesso. A tale scopo, il sopporto di agugliatura può essere realizzato curvo convesso almeno in corrispondenza delle zone d'ingresso e d'uscita, per cui quando il filato da agugliare viene sollecitato a trazione, allora si manifesta una componente di forza che comprime il filato contro il sopporto di agugliatura nel canale di guida. Quando la detta curvatura si estende su tutta la lunghezza del canale di guida, allora il detto effetto si estende anche sulla zona di agugliatura, col vantaggio che l'angolo di penetrazione degli aghi nel filato varia lungo il canale di guida, il che influisce vantaggiosamente sulle caratteristiche di resistenza. Questo effetto della curvatura del sopporto do agugliatura non dipende naturalmente da alcuna particolare conformazione della sezione trasversale del canale di guida, il quale, quando la guida laterale del filato deve rispondere ad esigenze minori, può presentare anche una sezione trasversale rettangolare.

Sebbene un sopporto convesso di agugliatura determini, nel caso di un'adatta sollecitazione a trazione del filato, una componente di forza che è diretta perpendicolarmente al sopporto di agugliatura e comprime il filato contro il sopporto di agugliatura stesso, si raccomanda di prevedere uno sfilatore fra il sopporto di agugliatura e la tavoletta porta-aghi, poiché con una minore tensione del filato si può ottenere un movimento notevolmente più tranquillo del filato stesso.

Il procedimento secondo l'invenzione verrà spiegato più dettagliatamente con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

La fig. 1 illustra in vista laterale semplificata e parzialmente sezionata un dispositivo secondo l'invenzione per rinforzare un filato.

La fig. 2 illustra in scala maggiore una sezione secondo la linea II - II della fig. 1.

La fig. 3 illustra in vista corrispondente a quella della fig. 1 una variante esecutiva di un dispositivo secondo l'invenzione.

La fig. 4 illustra in scala ingrandita una sezione longitudinale schematica attraverso un filato rinforzato per mezzo di un dispositivo secondo la fig.

La fig. 5 illustra una sezione longitudinale schematica attraverso un filato rinforzato per mezzo di un dispositivo secondo la fig. 3.

Il dispositivo secondo la fig. 1 è costituito in sostanza da un sopporto di agugliatura 1 e da una tavoletta porta-aghi 2 che è disposta di fronte al sopporto di agugliatura 1 ed è montata in modo convenzionale su una trave agugliatrice 3. La trave agugliatrice 3 viene azionata per mezzo di un attuatore ad eccentrico con movimento di andirivieni nella direzione di penetrazione degli aghi 4. A differenza dei convenzionali sopporti di agugliatura, il sopporto di agugliatura 1 secondo l'invenzione presenta però dei canali paralleli di guida 5 per i filati 6 da agugliare che vengono tenuti in tensione fra cilindri d'ingresso 7 e cilindri d'uscita 8. Per una migliore guida dei filati 6 si possono prevedere in aggiunta degli occhielli guidafilo 9.

Sebbene i canali di guida 5 siano formati da scanalature di guida previste nel sopporto di agugliatura 1, questa realizzazione non è obbligatoria. Così, per esempio, i canali di guida 5 possono essere formati anche da righelli di guida previsti sul sopporto di agugliatura 1, essendo soprattutto importante di ottenere una guida laterale per i filati 6. Secondo la fig. 2, i canali di guida 5 sono arrotondati in corrispondenza del fondo delle rispettive scanalature, il che determina una vantaggiosa guida laterale dei filati 6 che vengono tirati verso l'interno nelle scanalature di guida poiché il sopporto di agugliatura 1 presenta sul lato d'ingresso e sul lato d'uscita una curvatura convessa nella direzione di passaggio dei filati 6, per cui, a causa della sollecitazione a trazione dei filati 6, questi vengono assoggettati ad una corrispondente forza che li comprime contro il sopporto di agugliatura 1.

Queste componenti di forza, le quali si manifestano nelle zone di curvatura, non risultano però sufficienti a poter fare a meno di uno sfilatore 10 previsto fra il sopporto di agugliatura 1 e la tavoletta porta-aghi 2.

La forma esecutiva secondo la fig. 3 differisce da quella secondo la fig. 1 soltanto nella conformazione del sopporto di agugliatura 1 che è curvato in maniera convessa in modo continuo dall'ingresso all'uscita, per cui su tutta la lunghezza dei canali di guida 5 vengono generate componenti di forza che sono dirette perpendicolarmente al sopporto di agugliatura 1 e comprimono i filati 6 contro il sopporto di agugliatura 1. Ciononostante viene utilizzato anche uno sfilatore 10 per assicurare un movimento tranquillo dei filati, vantaggioso per l'operazione di agugliatura.

Le forme esecutive secondo le figg. 1 e 3 si differenziano fra loro non soltanto per ciò che riguarda le forze agenti sui filati 6, bensì soprattutto anche in relazione al tipo di agugliatura, come illustrato nelle figg. 4 e 5 che rappresentano ciascuna un filato 6 comprendente un nucleo 11 ed un mantello di fibre 12 che può essere costituito per esempio da fibre d'involucro avvolte intorno al nucleo 11 di fibre. Il nucleo 11 del filato ed il mantello di fibre 12 possono essere però costituiti da zone di nucleo e di mantello di un fascio di fibre assoggettato ad una torsione in modo da formare un filato. Poiché secondo la fig. 1 gli aghi 4 della tavoletta porta-aghi 2 penetrano nei filati 6 perpendicolarmente al sopporto di agugliatura 1, delle fibre del mantello vengono agugliate in sostanza perpendicolarmente all'asse del filato attraverso il nucleo 11 del filato stesso, come illustrato con i ponticelli di fibre 13 rappresentati nella fig. 4. Questi ponticelli di fibre 13 collegano il mantello di fibre 12 col nucleo 11 del filato e determinano in aggiunta il fissaggio della torsione del filato 6, il che determina il desiderato rinforzamento del filato.

Secondo la fig. 3, invece, gli aghi 4 penetrano a diversi angoli di agugliatura nel filati 6 guidati lungo il sopporto convesso di agugliatura 1, il che ha per conseguenza dei ponticelli di fibre 13 variamente inclinati rispetto all'asse longitudinale del filato, come illustrato in modo puramente schematico nella fig.

5. I ponticelli di fibre 13 diversamente inclinati determinano un diverso infeltrimento fra le fibre del mantello ed il nucleo del filato, rispetto a quello secondo la fig. 4, per cui con la conformazione della curvatura del sopporto di agugliatura 1 si può influenzare il rinforzamento del filato.

Sebbene gli aghi 4 penetrino in ciascun filato 6 in sostanza in un comune piano assiale (quando gli aghi non sono disposti leggermente sfalsati fra loro) , ì ponticelli di fibre 13 non si trovano in genere in un comune piano assiale, perché per effetto della sollecitazione a trazione dei filati 6 non si può evitare una rotazione dei filati su se stessi durante il passaggio nei canali di guida, per cui si ottengono delle agugliature distribuite sulla circonferenza del filato, il che risulta vantaggioso per un rafforzamento uniforme dei filati 6.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per rinforzare un filato che presenta delle fibre almeno in una zona di mantello che circonda una zona di nucleo, caratterizzato dal fatto che lungo il filato delle fibre della zona di mantello vengono agugliate attraverso la zona di nucleo.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che attraverso il nucleo del filato vengono agugliate delle fibre di almeno un mantello di fibre avvolto intorno ad un nucleo del filato .
3. Dispositivo per l'attuazione del procedimento secondo le rivendicazioni 1 o 2, con almeno una tavoletta porta-aghi azionata con movimento di andirivieni nella direzione di agugliatura e con un sopporto di agugliatura disposto di fronte alla tavoletta porta-aghi, caratterizzato dal fatto che il sopporto di agugliatura (1) presenta almeno un canale di guida (5) per il filato (6), il quale canale si estende nella direzione di scorrimento del filato, mentre gli aghi (4) della tavoletta porta-aghi (2) penetrano nel canale di guida (5).
4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il sopporto di agugliatura (1) presenta più canali paralleli di guida (5).
5. Dispositivo secondo le rivendicazioni 3 o 4, caratterizzato dal fatto che a monte e/o a valle del canale di guida (5) o dei canali di guida (5) sono previsti degli occhielli guidafilo (9) per il filato (6) o per i filati (6).
6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 3 a 5, caratterizzato dal fatto che il sopporto di agugliatura (1) si estende, almeno in corrispondenza del lato d'ingresso e/ del lato d'uscita, in modo curvo convesso nella direzione del canale di guida (5) o dei canali di guida (5).