ITBO20110210A1 - Apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili - Google Patents

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ITBO20110210A1
ITBO20110210A1 IT000210A ITBO20110210A ITBO20110210A1 IT BO20110210 A1 ITBO20110210 A1 IT BO20110210A1 IT 000210 A IT000210 A IT 000210A IT BO20110210 A ITBO20110210 A IT BO20110210A IT BO20110210 A1 ITBO20110210 A1 IT BO20110210A1
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Ermanno Minelli
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Minelli Elettromeccanica
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Description

APPARECCHIATURA PER LA RACCOLTA DELLE OLIVE E DI PRODOTTI
SIMILI
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un’apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili di piccole dimensioni.
Arte nota
È noto che per effettuare la raccolta di olive o di altri simili prodotti di piccole dimensioni sono impiegate apparecchiature di raccolta, comunemente denominate abbacchiatori, atte ad agire sui rami degli alberi da frutto, scuotendoli, al fine di provocare il distacco e quindi la caduta dei frutti.
Tali dispositivi abbacchiatori prevedono generalmente un’asta di sostegno, preferibilmente di tipo telescopico, atta ad essere portata da una macchina agricola, oppure manualmente da un operatore in corrispondenza di un’apposita impugnatura di estremità. All’estremità libera l’asta reca una serie di elementi scuotitori, di foggia idonea all’inserimento tra i rami, atti ad essere azionati in rotazione o in moto oscillante mediante azionamenti di tipo pneumatico oppure elettrico.
In particolare, sono noti attualmente dispositivi abbacchiatori comprendenti elementi abbacchianti a foggia di pettini, disposti usualmente in coppia sul supporto all’estremità dell’asta di sostegno. Tali elementi sono atti ad essere azionati oscillanti tra una configurazione chiusa, avente i pettini disposti affacciati su piani paralleli, e una conformazione aperta, a pettini divergenti.
La domanda di brevetto EP1795064 A1 illustra un esempio di apparecchiatura per la raccolta delle olive comprendente una coppia di pettini atti a impegnare i frutti da raccogliere, un’asta per il supporto dei pettini che si estende da un’estremità di una struttura centrale, una porzione di presa realizzata sulla suddetta struttura centrale, un organo motore atto ad azionare i pettini e mezzi per trasmettere il moto dall’organo motore ai pettini.
La domanda EP2091317 A1 illustra un dispositivo abbacchiatore comprendente un corpo disposto alla sommità di un’asta di supporto e recante un organo scuotitore atto a essere azionato mediante l’interposizione di mezzi di trasmissione da mezzi di azionamento secondo un moto pendolare conico. I mezzi di trasmissione comprendono una leva portata radialmente dall’albero motore e un perno di supporto connesso a un’estremità alla suddetta leva e all’estremità opposta all’organo scuotitore. Mezzi di connessione sferici sono previsti tra il citato perno di connessione e la scatola di contenimento per il corpo del dispositivo abbacchiatore.
I dispositivi descritti hanno reso più veloci e agevoli le operazioni di raccolta delle olive, tuttavia presentano ancora inconvenienti non trascurabili.
Innanzitutto tali dispositivi presentano strutture piuttosto complesse, difficoltose da assemblare e laboriose da smontare in caso di manutenzione.
Inoltre i dispositivi noti presentano un ingombro e un peso considerevole, talvolta non perfettamente equilibrato. Per questo motivo l’inserimento degli organi scuotitori tra i rami degli alberi può risultare problematico e faticoso per l’operatore. Inoltre tali dispositivi di tipo noto possono produrre un moto di “pettinatura†disomogeneo all’interno della chioma dell’albero, aumentando il rischio di causare danneggiamenti delle piante. Infatti se gli elementi abbacchianti non agiscono in modo omogeneo sulla chioma dell’albero, l’effetto di raccolta può risultare eccessivamente concentrato in talune parti, fino a graffiare i rami, mentre può risultare per converso inefficace in altre zone, con risultati insufficienti per la raccolta. In particolare la graffiatura dei rami à ̈ un’azione molto dannosa in quanto se coinvolge la parte germinabile della pianta, può compromettere la produzione di frutti dell’anno successivo. Tale rischio risulta aggravato dell'insorgenza di vibrazioni indesiderate che possono comparire in seguito all'azionamento degli elementi abbacchianti, se questi non sono perfettamente equilibrati.
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione à ̈ quello di risolvere i problemi citati, escogitando un’apparecchiatura che consenta di effettuare in modo efficace e sicuro la raccolta di olive e di prodotti simili.
Nell’ambito di tale compito, à ̈ scopo della presente invenzione fornire un’apparecchiatura per la raccolta di olive che presenti una struttura compatta e di agevole utilizzo per l’operatore.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un’apparecchiatura per la raccolta di olive che sia agevole da assemblare e da manutenere.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un’apparecchiatura per la raccolta di olive di semplice concezione e di struttura affidabile.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dall’apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili secondo la rivendicazione 1.
Più precisamente l’apparecchiatura secondo l’invenzione risolve i problemi citati grazie alla previsione di una prima catena cinematica e di una seconda catena cinematica atte entrambe a ricevere in ingresso uno stesso moto rotazionale condotto da un albero motore, ma atte allo stesso tempo a produrre in uscita due differenti moti: un primo moto di tipo rotazionale e un secondo moto di tipo sostanzialmente oscillatorio. Le citate catene cinematiche sono altresì connesse separatamente, cioà ̈ in parallelo, ai mezzi scuotitori dell’apparecchiatura, rappresentati da almeno un settore a pettine comprendente una struttura di supporto vincolata solidale a una pluralità di denti atti a operare la pettinatura della chioma di una pianta da trattare. In sostanza ciascuna catena cinematica à ̈ vincolata in uscita a una rispettiva porzione della struttura di supporto dei denti, dando luogo a un duplice e differenziato azionamento della stessa. I mezzi scuotitori pertanto risultano mobili secondo un moto oscillatorio nello spazio. In modo vantaggioso l’apparecchiatura comprende ulteriormente mezzi di trasmissione connessi in ingresso all’albero motore per riceverne il moto rotazionale e in uscita, in parallelo, sia alla citata prima catena cinematica che alla citata seconda catena cinematica. Tale previsione consente di ottenere una apparecchiatura di struttura assai compatta, quindi agevole da manovrare e di effetto non invasivo, bensì delicato sulla pianta da trattare.
Preferibilmente la prima catena cinematica à ̈ atta a produrre in uscita un primo moto di tipo rotazionale su un perno di rivoluzione avente una porzione di calettamento alla catena stessa e una porzione inclinata rispetto a quest’ultima, inserita girevole nella struttura di supporto dei denti. Di conseguenza la suddetta porzione inclinata à ̈ atta a essere azionata secondo un moto di rivoluzione.
Preferibilmente la seconda catena cinematica invece à ̈ atta a produrre in uscita un moto sostanzialmente alternato di un perno di guida sempre vincolato alla citata struttura di supporto dei denti.
Pertanto la struttura di supporto riceve i due moti citati in corrispondenza di porzioni opportunamente distanziate. La combinazione di tale primo moto e di tale secondo moto produce nei mezzi scuotitori un moto risultante oscillatorio nello spazio.
In altre parole la citata traversa di supporto dei denti risulta fulcrata a un asse mobile secondo il suddetto moto di rivoluzione della porzione inclinata del perno di rivoluzione. Al contempo la traversa à ̈ portata a oscillare attorno al suddetto asse mobile nello spazio per effetto dell’azionamento in moto alternato esercitato dal perno di guida pure fissato alla traversa. Il perno di guida à ̈ più precisamente vincolato a una porzione della traversa distale rispetto alla porzione di incernieramento al perno di rivoluzione, in modo da produrre un moto di oscillazione. Ne risulta un moto combinato oscillante nello spazio per i mezzi scuotitori, che agevola una pettinatura efficace e ben distribuita all’interno della chioma dell’albero da trattare.
In particolare si osserva che il moto risultante spaziale in uscita ai mezzi scuotitori dell’apparecchiatura consente una interazione di orientamento variabile sulla pianta, così da raggiungere rami di qualsiasi estensione e disposizione all’interno della chioma.
L’estensione del volume spazzato dai mezzi scuotitori può essere altresì determinato in base alla pianta da trattare e al tipo di frutto, variando opportunamente l’estensione, il numero e/o l’orientamento dei denti sulla struttura di supporto. Inoltre à ̈ possibile variare in modo assai flessibile le caratteristiche del moto risultante di oscillazione modificando i parametri cinematici della prima e della seconda catena previste, ad esempio la conformazione del perno di oscillazione e del perno di guida, oltre che il posizionamento di questi sulla struttura di supporto.
Particolarmente vantaggiosa risulta la previsione di una coppia di settori a pettine o semisettori, disposti affiancati in testa all’asta di supporto dell’apparecchiatura. In tale caso à ̈ particolarmente vantaggioso l’azionamento in senso contrapposto dei rispettivi moti risultanti di oscillazione. Infatti tale azionamento consente di ottenere un bilanciamento delle azioni dinamiche sull’apparecchiatura e al contempo di effettuare una interazione distribuita, graduale ed efficace sulla chioma dell’albero.
Infine un ulteriore aspetto vantaggioso dell’invenzione à ̈ da rilevare nella previsione di una struttura di supporto dei pettini comprendente una traversa principale e una traversa ausiliaria disposte incidenti secondo una determinata relazione angolare dei rispettivi assi longitudinali, ad esempio una relazione di perpendicolarità. In ogni caso, la traversa ausiliaria à ̈ utilmente connessa alla prima catena cinematica e alla seconda catena cinematica, mentre la traversa principale reca in modo solidale i denti atti a pettinare la pianta. Pertanto in tale soluzione il moto spaziale anzidetto à ̈ trasmesso alla traversa ausiliaria mediante le suddette connessioni cinematiche e di conseguenza trasmesso rigidamente alla traversa principale recante solidalmente i denti. Il moto risultante dei denti à ̈ dunque prodotto dal ribaltamento nello spazio del moto trasmesso alla traversa ausiliaria, il suddetto ribaltamento essendo conseguente alla particolare relazione angolare esistente tra la traversa principale e la traversa secondaria. Particolarmente vantaggiosa à ̈ la soluzione in cui à ̈ prevista una coppia di settori a pettine e per ciascun settore a pettine una disposizione sostanzialmente perpendicolare tra i rispettivi assi longitudinali della traversa principale e della traversa ausiliaria. In tale caso i settori a pettine si presentano reciprocamente affacciati, mobili secondo moti oscillatori nello spazio di apertura e di chiusura. Inoltre in tale caso à ̈ possibile adeguare in modo assai flessibile il volume compreso tra i pettini, semplicemente posizionando opportunamente il raccordo di fissaggio rigido tra la traversa principale e la traversa ausiliaria.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita dell’apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili e di ulteriori forme di realizzazione, illustrate a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista in prospettiva di un’apparecchiatura di raccolta delle olive secondo l'invenzione;
le figure 2 e 3 mostrano viste in prospettiva, da un punto di vista anteriore e posteriore rispettivamente, di una porzione dell’apparecchiatura medesima, priva di carter di protezione, secondo una prima forma di realizzazione;
le figure 4, 5 e 6 mostrano rispettivamente una vista frontale, in pianta e laterale della medesima porzione dell’apparecchiatura illustrata nelle figure 2 e 3;
la figura 7 mostra una vista in prospettiva di un gruppo impiegato nell’apparecchiatura medesima, illustrata nelle figure da 2 a 6;
le figure 8, 9, 10 e 11 mostrano rispettivamente una vista in prospettiva, una vista frontale, in pianta e laterale di una porzione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, priva di carter di protezione, in una seconda forma di realizzazione; la figura 12 mostra una vista in prospettiva di un gruppo impiegato nell’apparecchiatura secondo la forma di realizzazione illustrata nelle figure da 8 a 11;
le figure 13, 14, 15 e 16 mostrano rispettivamente una vista in prospettiva, una vista frontale, in pianta e laterale di una porzione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, priva di carter di protezione, secondo una terza forma di realizzazione;
le figure 17 e 18 mostrano rispettive viste in prospettiva di differenti gruppi impiegati nell’apparecchiatura medesima illustrata nelle figure da 13 a 16, in differenti stadi di montaggio;
le figure 19, 20, 21, 22 mostrano rispettivamente una vista in prospettiva, frontale, in pianta e laterale dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, in una quarta forma di realizzazione;
la figura 23 mostra una vista di un particolare gruppo impiegato nell’apparecchiatura illustrata nelle figure da 19 a 22;
le figure 24, 25, 26 e 27 mostrano rispettivamente una vista in prospettiva, frontale, in pianta e laterale di una quinta forma di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione;
la figura 28 mostra una vista in prospettiva di una sesta forma di realizzazione dell’apparecchiatura in oggetto.
Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato nell’insieme con 1 l’apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili secondo l’invenzione. L’apparecchiatura comprende un corpo di sostegno 2 alla sommità del quale à ̈ applicato un gruppo scuotitore 3.
Preferibilmente, ma non limitatamente, il corpo di sostegno comprende un’asta di sostegno a foggia tubolare, preferibilmente di tipo telescopico. Come nel caso illustrato, l’asta 2 à ̈ in tale caso dotata di una apposita leva 4, distale rispetto a un’impugnatura 5, per la regolazione della lunghezza (si veda fig. 1). Alternativamente il corpo di sostegno può essere direttamente connesso al gruppo scuotitore 3 senza l’interposizione di alcun mezzo del tipo dell’asta.
All’interno di un involucro ad esempio in plastica, atto a definire l’impugnatura 5 dell’asta 2, sono alloggiati mezzi di connessione elettrica per consentire l’alimentazione dell’energia elettrica impiegata per l’azionamento del gruppo scuotitore 3, ad esempio da un generatore del tipo a batteria. L’impugnatura 5 à ̈ dotata di mezzi di comando di tipo noto, atti a comandare l’erogazione o l’interruzione dell’alimentazione elettrica fornita dai suddetti mezzi di alimentazione o da mezzi di alimentazione differenti. In alternativa l’apparecchiatura secondo l’invenzione può essere azionata mediante un organo motore di tipo elettrico a spalla o per auto o, ancora, di tipo a scoppio oppure pneumatico.
Il gruppo scuotitore 3 à ̈ dotato di almeno un settore a pettine 6, di una scatola di contenimento 7 o carter di protezione, all’interno della quale à ̈ alloggiato un gruppo di movimentazione 8 del settore a pettine 6 stesso. Nella prima forma di realizzazione illustrata nelle figure da 2 a 7 à ̈ previsto un solo settore a pettine 6 atto ad essere movimentato dal gruppo di movimentazione 8. Sono altresì descritte nel seguito ulteriori forme di realizzazione dell’invenzione che prevedono una pluralità di settori a pettine.
Il settore a pettine 6 presenta una struttura di supporto 9 sulla quale à ̈ disposta in serie una pluralità di denti 10, opportunamente distanziati. Nel caso illustrato, la struttura di supporto 9 à ̈ realizzata mediante una traversa sulla quale sono fissati in modo solidale i denti 10, ma ulteriori forme di realizzazione possibili sono descritte nel seguito. Tali denti 10 presentano foggia tubolare e si estendono, a partire dalla traversa 9, in modo sostanzialmente rettilineo. In tale caso i denti 10 del settore a pettine 6 hanno la medesima estensione longitudinale, in particolare con una distribuzione uniforme lungo la traversa 9 e un orientamento reciprocamente parallelo, per agevolare, in uso, l’inserimento distribuito nella chioma dell’albero. Ovviamente possono essere previste differenti forme di realizzazione dei denti 10, ad esempio a sviluppo ondulato, curvo o conico. Inoltre i denti 10 possono essere disposti su uno stesso piano mediano longitudinale sulla rispettiva traversa 9, come visibile in particolare in figura 5, oppure su piani longitudinali alternativamente sfalsati, reciprocamente divergenti dalla traversa 9. Ancora, la traversa 9 può avere foggia tubolare, a sezione ad esempio circolare, oppure poligonale triangolare o quadrangolare, con i denti 10 fissati mediante mezzi di innesto e fissaggio 11 noti in corrispondenza di un asse mediano o in prossimità della superficie periferica, oppure ricavati integralmente alla traversa 9 medesima, ad esempio per stampaggio. In particolare, per evitare che nel caso in cui i denti sono realizzati come componente separato la struttura di supporto risulti indebolita, la traversa 9 può presentare sezioni maggiorate 9a di rinforzo in corrispondenza delle aperture di inserimento dei mezzi di fissaggio 11 dei denti 10.
La traversa 9, cioà ̈ l’elemento di supporto solidale ai denti 10, à ̈ vincolata tramite rispettive porzioni distanziate a corrispondenti mezzi di azionamento, così da dare luogo a un moto dei denti 10 corrispondentemente combinato, come meglio illustrato nel seguito.
La scatola 7 à ̈ preferibilmente realizzata in due gusci sostanzialmente simmetrici, atti ad essere fissati reciprocamente così da contenere il gruppo di movimentazione 8 del gruppo scuotitore 3 (si veda la figura 1).
Il gruppo di movimentazione 8 del gruppo scuotitore 3 comprende un organo motore alloggiato opportunamente all’interno dell’impugnatura 5 oppure in testa all’asta di supporto 2 medesima. Il gruppo di movimentazione 8 comprende altresì un albero motore 12, mezzi di trasmissione 13 del moto azionato dall’albero motore 12, nonché una prima catena cinematica 14 e una seconda catena cinematica 15 per la trasmissione rispettivamente di un primo moto in uscita e di un secondo moto in uscita, atti ad essere combinati in un moto risultante oscillante nello spazio del settore a pettine 6, come meglio descritto nel seguito.
I mezzi di azionamento e trasmissione del gruppo di movimentazione 8 sono atti ad essere supportati da una struttura scatolare di supporto 16 comprendente ad esempio una coppia di pareti laterali contrapposte di supporto che si estendono da una medesima base di supporto.
L’albero motore 12 à ̈ disposto preferibilmente coassiale all'asta di sostegno 2 (fig. 2 e 3) ed à ̈ atto ad essere azionato in rotazione dal citato organo motore. I mezzi di trasmissione 13 possono essere realizzati da un rotismo, preferibilmente del tipo a ingranaggi conici, comprendente una ruota motrice 17 calettata all’albero motore 12 e una ruota condotta 18 calettata a un perno trasversale 19 condotto ad esempio perpendicolarmente all’albero motore 12. Il perno trasversale 19 à ̈ fissato preferibilmente sulle pareti contrapposte della struttura scatolare di supporto 16 mediante l’interposizione di mezzi di supporto volvente di tipo noto. I mezzi di trasmissione 13 sono atti a trasferire il moto rotazionale condotto mediante il perno trasversale 19 alla prima catena cinematica 14 e alla seconda catena cinematica 15. La prima catena cinematica 14 à ̈ preferibilmente realizzata mediante un rotismo ausiliario 20 comprendente una coppia di ruote ausiliarie 21 rispettivamente calettate direttamente sul perno trasversale 19 e su un perno di rivoluzione 22 atto a movimentare il gruppo scuotitore 3. Le ruote ausiliarie 21 sono preferibilmente connesse mediante mezzi di trasmissione flessibili 23 del tipo della cinghia o della catena o mezzi equivalenti per la trasmissione di un moto rotatorio tra assi paralleli, quali le corrispondenti porzioni di calettamento del perno trasversale 19 e del perno di rivoluzione 22.
Il perno di rivoluzione 22 comprende in particolare una porzione di calettamento 22a disposta con asse parallelo al perno trasversale 19 e una porzione obliqua 24, cioà ̈ deviata rispetto alla condizione di parallelismo con il perno trasversale 19 (si vedano in particolare le figure 6 e 7). Pertanto in seguito all’azionamento in rotazione dell’albero motore 12, la porzione obliqua 24 del perno di rivoluzione 22 à ̈ atta a compiere un moto di rivoluzione che descrive un cono di asse coincidente con l’asse di rotazione della ruota ausiliaria 21 calettata al perno di rivoluzione 22 e avente per generatrici l’insieme delle configurazioni istantaneamente assunte dall’asse della porzione obliqua 24.
Il perno di rivoluzione 22 à ̈ atto ad essere inserito girevole in un corrispondente foro di attacco della traversa 9. Nel caso illustrato nelle figure da 2 a 7 il perno di rivoluzione 22 à ̈ inserito nella traversa 9 in corrispondenza di una porzione sostanzialmente centrale, ma sono similmente possibili disposizioni differenti, ad esempio prossimali ad una estremità, come descritto e illustrato nel seguito. Il perno di rivoluzione 22 à ̈ dotato di un involucro di protezione 25 di foggia sostanzialmente cilindrica, ad esempio realizzato in gusci separati, inserito a copertura della porzione obliqua 24 mediante l’interposizione di appositi mezzi di supporto volventi 26. L’involucro di protezione 25 può comprendere una sporgenza tubolare atta a ricoprire una corrispondente porzione laterale della traversa 9 oppure una coppia di contrapposte sporgenze laterali. Vantaggiosamente uno o più denti 10 possono essere fissati anche sulla suddetta sporgenza tubolare, come illustrato nelle figure, per ottenere una distribuzione degli stessi denti 10 quanto più uniforme o concentrata possibile. Infine il perno di rivoluzione 22 à ̈ preferibilmente supportato mediante mezzi di supporto autonomi dalla struttura scatolare di supporto 16, per consentire ad esempio di variare l’interasse tra le ruote ausiliarie 21 semplicemente regolando i mezzi di trasmissione flessibili 23. Tali mezzi di supporto possono comprendere ad esempio una prima piastra 27 atta ad essere vincolata in modo fisso alla scatola di contenimento 7 e una seconda piastra di supporto 28 atta ad essere vincolata a una parete contrapposta della scatola 7 in modo sostanzialmente parallelo. Più precisamente il perno di rivoluzione 22 à ̈ atto ad essere inserito in apposite aperture di inserimento ricavate nelle suddette piastre 27, 28 e ad essere da queste supportato mediante l’interposizione di mezzi di supporto volventi di tipo noto.
La seconda catena cinematica 15 Ã ̈ atta a trasformare in modo autonomo rispetto alla prima catena cinematica 14 il moto trasmesso al perno trasversale 19 dei mezzi di trasmissione 13. La seconda catena cinematica 15 comprende un organo a biella 29 vincolato girevole a un disco 30 calettato eccentricamente alla ruota condotta 18 dei mezzi di trasmissione 13, atti ad azionare al contempo e separatamente la prima catena cinematica 14.
In corrispondenza dell’estremità opposta al disco 30, l’organo a biella 29 à ̈ altresì articolato a un elemento di guida 31, ad esempio un perno, mediante appositi mezzi di articolazione 32. Nel caso illustrato nelle figure da 2 a 7 i mezzi di articolazione 32 sono realizzati mediante un giunto a snodo. Il perno di guida 31 à ̈ altresì bloccato trasversalmente alla traversa 9. Più precisamente la traversa 9 à ̈ vincolata girevole al perno di rivoluzione 22 e al perno di guida 31 in corrispondenza di rispettive porzioni distali. Ad esempio nel caso illustrato il perno di rivoluzione 22 e il perno di guida 31 sono inseriti trasversalmente alla traversa 9 in corrispondenza di porzioni reciprocamente distali di una zona sostanzialmente centrale della traversa 9. In alternativa il perno di guida 31 può essere inserito in differenti porzioni della traversa 9 ad esempio in una porzione di estremità, come meglio esemplificato in seguito.
La seconda piastra 28 può presentare una superficie operativa 33 di scorrimento per l’organo a biella 29. Tale superficie operativa 33 à ̈ atta a compensare eventuali azioni dinamiche in direzione normale, scaricando utilmente le parti meccaniche coinvolte nella trasmissione del moto, in primo luogo quindi l’organo a biella. E’ da osservare che l’organo a biella 29 risulta opportunamente conformato anche in funzione dell’estensione longitudinale del perno di guida 31 e dunque della distanza radiale tra il giunto a snodo 32 e la traversa 9. Per tale ragione infatti l’organo a biella 29 presenta preferibilmente una porzione intermedia inclinata, di collegamento tra il piano in cui giace l’articolazione al disco eccentrico e il piano di articolazione al giunto a snodo 32. Inoltre variando l’estensione del perno di guida 32 à ̈ possibile alterare il moto risultante del settore a pettine 6.
Il moto della struttura di supporto 9 recante solidale i denti 10 à ̈ determinato dalla composizione di due moti, entrambi generati dallo stesso moto rotazionale principale dell’albero motore 12. Infatti da un lato l’albero motore 12 provoca attraverso la prima catena cinematica 14 un moto di rivoluzione della struttura di supporto 9 attorno all’asse della rispettiva ruota ausiliaria 21 calettata al perno di rivoluzione 22, dall’altro un moto alternato di oscillazione attorno ad un asse mobile, rappresentato dall’asse della porzione inclinata 24 del perno di rivoluzione 22 medesimo, grazie alla seconda catena cinematica 15. In particolare tale moto di oscillazione attorno a un asse mobile à ̈ guidato dal moto azionato sui mezzi di articolazione 32 dall’organo a biella 29.
In una seconda forma di realizzazione illustrata nelle figure da 8 a 12, funzionalmente del tutto simile a quella descritta in precedenza, l’apparecchiatura 1 presenta una coppia di settori a pettine 60 o semisettori disposti affiancati. In questo caso ciascun settore a pettine 60 à ̈ applicato a una rispettiva traversa 90 azionata similmente al caso precedente. In pratica ciascuna traversa 90 à ̈ azionata da un rispettivo perno di rivoluzione 22 e guidata all’estremità prossimale mediante un rispettivo perno di guida 31 a sua volta articolato a mezzi di guida rappresentati da un giunto a snodo 32 come nel caso precedente. In particolare ciascun giunto a snodo 32 à ̈ articolato all’estremità del rispettivo organo a biella 29 azionato in moto dal perno trasversale 19 per effetto dell’accoppiamento girevole al disco eccentrico già citato in precedenza. In sostanza i perni di guida 31 risultano affiancati l’uno all’altro in una posizione sostanzialmente mediana dell’apparecchiatura, mentre le traverse 90 si estendono lateralmente in modo sostanzialmente simmetrico, ad esempio con i denti 10 a raggiera. Al pari degli organi a biella 29 anche le ruote ausiliarie 21 risultano opportunamente duplicate in ragione della previsione di una coppia di perni di oscillazione 22, anziché di un solo perno come nel caso precedentemente illustrato. In modo corrispondente le ruote ausiliarie 21 di azionamento dei perni di oscillazione 22 sono supportate da una prima piastra 270 e da una seconda piastra 280 rispettivamente vincolate in modo fisso alla scatola di contenimento 7. Vantaggiosamente la seconda piastra 280 di supporto, similmente al caso descritto in precedenza, presenta una superficie di scorrimento 330 sostanzialmente centrale sulla quale entrambi gli organi a biella 29 previsti possono riscontrare idoneo supporto. Tale soluzione risulta particolarmente vantaggiosa in quanto il peso dei componenti in moto risulta bilanciato e, di conseguenza, l’insorgenza di vibrazioni à ̈ minima. E’ inoltre da rilevare che in tale caso ciascun organo a biella 29 ha un peso relativamente ridotto, al pari delle ruote ausiliarie 21, in quanto atto a movimentare un semisettore 60 anziché un unico settore di estensione trasversale sostanzialmente doppia, come nel caso precedente.
Infine in tale caso si osserva che il perno di guida 31, essendo bloccato all’estremità della traversa 90, può essere vincolato a questa in corrispondenza di una rispettiva sporgenza laterale 34, ad esempio a forcella, dell’involucro di protezione 250. Utilmente la sporgenza laterale 34 presenta un apposito foro di attacco. Le restanti caratteristiche tecniche sono del tutto simili o applicabili alle forme di realizzazioni descritte in precedenza o nel seguito.
In una terza forma di realizzazione illustrata nelle figure da 13 a 18, simile funzionalmente alla forma di realizzazione illustrata in precedenza, l’apparecchiatura 1 comprende parimenti una coppia di semisettori 60. Tuttavia a differenza della seconda forma di realizzazione descritta, la seconda catena cinematica 15 comprende un unico organo a biella 29 articolato a un giunto di guida 35 conformante idonee sedi di guida 36 per i perni di guida 31. In sostanza il giunto di guida 35 può essere realizzato mediante un apposito corpo o blocchetto articolato all’estremità dell’organo a biella 29 sulla superficie operativa 330. Le sedi di guida 36 possono essere realizzate su superficie laterali contrapposte del blocchetto 35 mediante rispettive coppie di spine 37. Le spine 37 sono disposte affiancate parallelamente a una distanza reciproca tale da definire uno spazio idoneo per l’alloggiamento scorrevole di una corrispondente estremità operativa dei perni di guida 31. Ciascun perno di guida 31 trova dunque una idonea sede di articolazione nella rispettiva coppia di spine 37 sporgenti lateralmente dal blocchetto 35 mobile sopra alla superficie operativa 330 per azionamento dell’organo a biella 29. Le restanti caratteristiche tecniche sono del tutto simili o applicabili alle forme di realizzazioni descritte in precedenza o nel seguito.
Secondo una quarta forma di realizzazione illustrata nelle figure da 19 a 23 à ̈ possibile prevedere in alternativa che il gruppo di movimentazione 8 sia atto ad azionare due settori a pettine 6 disposti affacciati. Tale soluzione tecnica à ̈ assai simile alla prima forma di realizzazione dell’invenzione descritta, in particolare quanto alla modalità di trasmissione del moto a ciascun settore a pettine 6. Più precisamente il settore a pettine 6 con le rispettive catene cinematiche 14, 15 della prima forma di realizzazione à ̈ replicato in modo sostanzialmente speculare secondo un piano longitudinale mediano. Per ragioni di compattezza e leggerezza strutturale, à ̈ tuttavia possibile prevedere che un’unica catena cinematica 14 sia prevista per azionare opportunamente entrambi i settori a pettine 6. In particolare può essere utilmente previsto un unico perno di rivoluzione 220 dotato centralmente di una porzione di calettamento 220a alla rispettiva ruota ausiliaria 21 della prima catena cinematica 14 e alle estremità di rispettive porzioni oblique 240 atte a recare rispettive traverse 9 di supporto dei denti 10 (si veda la figura 23). Vantaggiosamente la soluzione illustrata prevede una coppia di piastre 28 del tutto simili a quelle descritte in precedenza, disposte in modo speculare da ciascun lato della ruota ausiliaria 21, per realizzare il supporto girevole del perno di rivoluzione 220 e allo stesso tempo offrire una rispettiva superficie operativa 33 per lo scorrimento del rispettivo organo a biella 29. Per consentire la disposizione speculare dei settori a pettine 6, inoltre, à ̈ da osservare che la soluzione presenta mezzi di trasmissione 130 funzionalmente simili a quelli descritti in precedenza, ma di struttura adeguata all’esigenza di calettare specularmente al citato piano mediano longitudinale di simmetria una coppia di organi a biella 29. In particolare il perno trasversale 190 dei mezzi di trasmissione 130 reca alle opposte estremità i dischi 30 eccentrici rispettivamente articolati agli organi a biella 29. In particolare, la porzione inclinata degli organi a biella 29 descritta in precedenza à ̈ orientata in modo tale che le rispettive porzioni di articolazione ai perni di guida 31 possano convergere al suddetto piano mediano longitudinale di simmetria dell’apparecchiatura.
Tale soluzione risulta particolarmente compatta e leggera. Per la sua conformazione a pettini affacciati à ̈ indicata nel caso di piante che devono essere trattate in modo concentrato e uniforme, per raccogliere frutti di ridotte dimensioni. Infatti i mezzi scuotitori affacciati possono penetrare agevolmente nella chioma dell’albero e movimentare in modo efficace e concentrato il volume della pianta compreso tra i due pettini affacciati. Le restanti caratteristiche tecniche sono del tutto simili o applicabili alle forme di realizzazioni descritte in precedenza o nel seguito.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione illustrata nelle figure da 24 a 27 la struttura di supporto 9 dei denti comprende la traversa finora descritta , ora traversa principale, recante direttamente i denti 10, e una traversa ausiliaria 99 di supporto. Più precisamente la traversa ausiliaria 99 à ̈ rigidamente connessa ad un’estremità alla traversa principale 9. Le traverse 9 e 99 sono connesse rigidamente, ad esempio secondo una relazione angolare di perpendicolarità, in modo tale che la struttura di supporto 9 abbia una forma sostanzialmente a T. La traversa ausiliaria 99 può comprendere a tale scopo un apposito giunto rigido 37 di estremità per la connessione rigida a una porzione sostanzialmente centrale della traversa 9 principale, oppure per la connessione da parti opposte di una coppia di semitraverse 90. La traversa ausiliaria 99 à ̈ ulteriormente atta ad essere a sua volta vincolata girevolmente a un rispettivo perno di rivoluzione 22 e a un perno di guida 31, in modo del tutto simile a quanto precedentemente descritto.
La soluzione illustrata nelle figure prevede una coppia di strutture di supporto 9 recanti rispettivi settori a pettine 6. Nella soluzione illustrata ciascun settore a pettine 6 Ã ̈ azionato mediante un rispettivo organo a biella 29, in modo del tutto simile alla seconda forma di realizzazione descritta. In alternativa differenti disposizioni dei componenti di azionamento, preferibilmente del tipo di quelli descritti per le altre forme di realizzazione illustrate, possono essere previsti per la medesima soluzione tecnica comprendente traverse ausiliarie 99 recanti trasversalmente le traverse principali 9 di supporto dei denti 10.
Utilmente la connessione rigida tra la traversa principale 9 e la traversa ausiliaria 99 à ̈ realizzata mediante il giunto rigido 37 amovibile per consentire la più ampia regolazione del posizionamento e dell’orientamento dei denti 10.
In particolare à ̈ da osservare che la previsione della traversa ausiliaria 99 consente di disporre i settori a pettine 6 l’uno affacciato all’altro con un moto risultante di oscillazione di apertura e chiusura, ed anche eventualmente di duplice passaggio alternato nel volume interposto tra i settori a pettine 6.
Ancora, occorre rilevare che tale soluzione à ̈ particolarmente versatile in quanto à ̈ in grado di effettuare la raccolta di qualsiasi prodotto, indipendentemente dalla forma e dalle dimensioni della pianta. Infatti à ̈ sufficiente adeguare l’estensione della traversa ausiliaria 99 e quindi l’interasse tra due traverse principali 9 contrapposte per aumentare o diminuire a piacere il volume compreso tra i due settori 6, adattandosi alle esigenze di ciascun caso. Di conseguenza, possono essere ugualmente trattate con la stessa apparecchiatura piante con rami più o meno ingombranti e dai frutti più o meno voluminosi, semplicemente intervenendo sull’estensione della traversa ausiliaria 99 e/o sull’inclinazione dei denti 10 rispetto ad essa, agendo sulla connessione al giunto rigido 37 di fissaggio della traversa principale 9. Le restanti caratteristiche tecniche di tale forma di realizzazione sono del tutto simili o applicabili sia nella struttura che nel funzionamento a quelle descritte precedentemente e nel seguito.
Secondo una sesta forma di realizzazione illustrata in figura 28, l’apparecchiatura 1 comprende una coppia di semisettori a pettine 60 azionati da mezzi di azionamento comprendenti una prima catena cinematica 14 e una seconda catena cinematica 15. A differenza di quanto illustrato in precedenza, la prima catena cinematica 14 à ̈ atta a trasmettere in uscita il moto rotazionale a un perno di rivoluzione 221 conformante una porzione di calettamento 221a parallela al perno trasversale 19 e una porzione deviata 241 che si estende preferibilmente ortogonalmente rispetto alla porzione calettata 221a. La porzione inclinata 241 à ̈ poi connessa mediante un giunto a snodo 40 con una porzione ad esempio di estremità della struttura di supporto 9 dei denti 10. Una porzione distale della struttura di supporto 9 à ̈ ulteriormente connessa mediante un giunto a snodo 41 alla struttura di supporto 170 fissa dei mezzi di movimentazione 8 dell’apparecchiatura in corrispondenza di una rispettiva parete. Una ulteriore porzione della struttura di supporto 9, ad esempio intermedia tra le porzioni articolate ai suddetti giunti a snodo 40, 41, à ̈ poi ulteriormente articolata alla seconda catena cinematica 15, in modo del tutto simile a quanto descritto in precedenza per le forme di realizzazione illustrate. In particolare l’organo a biella 290 à ̈ articolato direttamente alla struttura di supporto 9 dei denti 10 mediante mezzi di articolazione a snodo 42 o mezzi equivalenti, per trasmettere un moto sostanzialmente oscillatorio, in modo del tutto simile a quanto descritto in precedenza. Questa soluzione ha il particolare vantaggio di consentire un moto oscillatorio nello spazio di ampiezza considerevole, mediante un opportuno dimensionamento delle strutture di supporto 9 dei denti 10, oltre che del perno di rivoluzione 221 atto a originare il citato moto di rivoluzione della struttura di supporto 9 attorno al giunto a snodo 41 alloggiato nella parete della struttura di supporto 170 fissa. Le restanti caratteristiche tecniche di tale forma di realizzazione sono del tutto simili o applicabili sia nella struttura che nel funzionamento a quelle descritte precedentemente.
Il funzionamento dell’apparecchiatura secondo l’invenzione à ̈ comprensibile dalla descrizione che precede.
In una prima fase, in cui l’organo motore à ̈ inattivo, l’operatore regola l’estensione longitudinale dell’asta di sostegno 2 bloccandola all’estensione desiderata mediante la leva 4. Poi impugna l’asta di sostegno 2 in corrispondenza dell’impugnatura 5 e la solleva posizionandola in modo sostanzialmente verticale in prossimità dell’albero in cui si desidera operare la raccolta delle olive.
L’asta 2 viene allora manovrata così da inserire progressivamente l’unico settore a pettine 6 o i semisettori a pettine 60, a seconda del caso, all’interno della chioma dell’albero.
L’organo motore viene azionato agendo sui mezzi di comando presenti sull’impugnatura 5, provocando l’attivazione del moto oscillatorio dei denti 10 presenti sulla traversa. I rami impegnati dai denti 10 risultano scossi dal moto di oscillazione combinato, che risulta appunto dalla combinazione del moto di rivoluzione della traversa 9, 90, 99 attorno al perno di rivoluzione 22 e del moto di oscillazione attorno all’asse mobile di rivoluzione guidato dal perno di guida 31. L’interazione con i rami intercettati da tale moto combinato provoca il distacco delle olive che così possono essere poi raccolte a terra.
La combinazione di tali moti associati alla traversa 9, 90, 99 aziona i denti 10 in un moto risultante tridimensionale assai efficace per la raccolta delle olive su ogni parte della chioma dell’albero.
Spostando opportunamente i mezzi scuotitori o pettini tra la chioma dell’albero à ̈ possibile completare la raccolta delle olive.
Al termine delle operazioni di raccolta vengono disattivati i mezzi di azionamento dei settori a pettine 6, 60 per riporre l’attrezzo oppure per eseguire la raccolta su ulteriori alberi.
L’apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili consente pertanto di raggiungere lo scopo di operare in modo efficace e sicuro la raccolta delle olive e simili prodotti.
Nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (11)

  1. Rivendicazioni 1) Apparecchiatura per la raccolta delle olive e di prodotti simili comprendente un corpo di sostegno (2) atto ad essere impugnato; un gruppo scuotitore (3) comprendente una scatola di contenimento (7) atta ad essere montata alla sommità del detto corpo di sostegno (2); almeno un settore a pettine (6, 60) conformante una struttura di supporto (9, 90, 99) recante solidale una pluralità di denti (10), recata mobile da detta scatola di contenimento (7); un organo motore per azionare in moto detto settore a pettine (6, 60), un albero motore (12) disposto sostanzialmente allineato all’asse longitudinale di detto corpo di sostegno (2) e atto ad essere azionato in moto rotatorio da detto organo motore, caratterizzata dal fatto che comprende una prima catena cinematica (14) azionata in ingresso da detto albero motore (12), atta a trasmettere in uscita un primo moto rotazionale, e una seconda catena cinematica (15) azionata in ingresso da detto albero motore (12) e atta a trasmettere in uscita un secondo moto di tipo sostanzialmente alternato, detta prima catena cinematica (14) e detta seconda catena cinematica (15) essendo connesse a rispettive porzioni distanziate di detta struttura di supporto (9, 90, 99) per movimentare detti denti (10) secondo un moto di oscillazione risultante dalla combinazione di detto primo moto rotazionale e di detto secondo moto di tipo sostanzialmente alternato.
  2. 2) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende ulteriormente mezzi di trasmissione (13) connessi in ingresso a detto albero motore (12) per riceverne il moto rotazionale e in uscita in parallelo a detta prima catena cinematica (14) e a detta seconda catena cinematica (15).
  3. 3) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta prima catena cinematica (14) comprende un rotismo ausiliario (20), detto rotismo ausiliario (20) essendo azionato in ingresso da detti mezzi di trasmissione (13) e calettato in uscita a un perno di rivoluzione (22, 220, 221) comprendente una porzione di calettamento (22a, 220a, 221a) e una porzione inclinata o deviata (24, 240, 241) atta a deviare detto primo moto di rotazione in un moto di rivoluzione.
  4. 4) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto perno di rivoluzione (22, 220) à ̈ atto a essere inserito girevole in detta struttura di supporto (9, 90, 99) ed à ̈ dotato di un involucro (25, 250) inserito a copertura di detta porzione obliqua (24, 240) mediante l’interposizione di mezzi volventi.
  5. 5) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta seconda catena cinematica (15) comprende un organo a biella (29, 290) vincolato girevole eccentricamente rispetto a detto moto rotazionale in uscita da detti mezzi di trasmissione (13) per produrre detto secondo moto sostanzialmente alternato, un elemento di guida (31, 42) articolato a detto organo a biella (29, 290) mediante mezzi di articolazione (32, 42).
  6. 6) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di articolazione (32, 42) comprendono un giunto a snodo.
  7. 7) Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 3 e 5, caratterizzata dal fatto che comprende una coppia di semisettori (60) affiancati, ciascun settore comprendendo una rispettiva traversa (90) di detta struttura di supporto (9) connessa a una estremità a un detto rispettivo perno di rivoluzione (22, 221) di detta prima catena cinematica (14) e a un detto rispettivo elemento di guida (31, 42) di detta seconda catena cinematica (15).
  8. 8) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che comprende un detto organo a biella (29, 290) per ciascuna traversa (90), essendo detto organo a biella (29, 290) articolato a un detto rispettivo elemento di guida (31, 42) mediante un giunto a snodo (32).
  9. 9) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che comprende un unico detto organo a biella (29) per detti semisettori (60), detti mezzi di articolazione (32) a detto organo a biella (29) comprendendo un giunto di guida (35) realizzato da un corpo conformante sedi di guida (36) per ciascuno di detti elementi di guida (31) realizzate da coppie di spine sporgenti da superficie laterali contrapposte di detto corpo.
  10. 10) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto perno di rivoluzione (22) Ã ̈ inserito in una zona sostanzialmente centrale di detta traversa (9) e detto elemento di guida (31) Ã ̈ un perno vincolato a detta traversa (9) in una porzione distale a detto perno di rivoluzione (22) nella medesima zona sostanzialmente centrale.
  11. 11) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta struttura di supporto comprende una traversa principale (9) recante solidale detti denti (10) e una traversa ausiliaria (99) vincolata rigidamente a detta traversa principale (9) in modo tale che i rispettivi assi longitudinali di detta traversa principale (9) e di detta traversa ausiliaria (99) siano incidenti, detta traversa ausiliaria (99) essendo connessa a detta prima catena cinematica (14) e a detta seconda catena cinematica (15) in corrispondenza di dette porzioni distanziate per movimentare detti denti (10) secondo un moto di oscillazione risultante dalla combinazione di detto primo moto rotazionale e di detto secondo moto di tipo sostanzialmente alternato.
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