ITBO20100756A1 - Metodo ed unità di piegatura di assorbenti igienici. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“METODO E UNITA’ DI PIEGATURA

DI ASSORBENTI IGIENICIâ€

La presente invenzione ha per oggetto un metodo ed una unità di piegatura di assorbenti igienici.

In particolare, senza per questo perdere in generalità, la presente invenzione trova una sua applicazione per la piegatura di assorbenti igienici femminili per incontinenza leggera.

Secondo quanto noto gli assorbenti igienici del tipo considerato presentano una forma sostanzialmente rettangolare e sono costituiti da due fogli, l’uno impermeabile, l’altro permeabile, fra i quali à ̈ interposta una imbottitura di materiale assorbente.

In corrispondenza del contorno dell’assorbente igienico i due fogli sovrapposti l’uno all’altro definiscono un bordo perimetrale di ampiezza determinata.

I due lati longitudinali del bordo, in corrispondenza di una loro zona centrale, presentano un tratto elasticizzato.

Secondo quanto noto le macchine confezionatrici degli assorbenti igienici del tipo suddetto prevedono una unità che effettua la loro piegatura, attorno a due linee di piegatura trasversali al loro asse longitudinale, in tre parti, definenti rispettivamente una porzione anteriore, una porzione centrale ed una porzione posteriore dell’assorbente.

Gli assorbenti igienici così ripiegati nelle tre porzioni sovrapposte vengono inseriti singolarmente o a gruppi in un involucro ad opera di una ulteriore unità della macchina confezionatrice.

Sempre secondo quanto noto si richiede che gli assorbenti igienici presentino una conformazione anatomica.

Con ciò si intende che all’apertura della confezione essi presentino una forma a tazza nella quale la porzione posteriore sia inclinata, dal lato della faccia interna dell’assorbente, verso le porzioni centrale e anteriore e nella quale i sopracitati tratti elasticizzati siano inclinati l’uno verso l’altro, sempre dal lato della faccia interna definita dell’assorbente.

Si osservi che le sopracitate inclinazioni anatomiche risultano difficilmente ottenibili attraverso l’uso delle unità di piegatura attualmente note.

Di conseguenza, all’apertura dell’assorbente da parte dell’utente, l’assorbente stesso si presenta sostanzialmente piano o comunque inclinato in modo non anatomicamente soddisfacente.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un metodo ed una unità di piegatura che consenta di ottenere assorbenti igienici del tipo descritto in grado di presentare dopo l’operazione di piegatura ed al momento del loro impiego la suddetta conformazione anatomica. Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un metodo e da una unità comprendenti le caratteristiche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla seguente descrizione, che à ̈ indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un metodo e di una unità di piegatura di assorbenti igienici, come illustrato negli uniti disegni in cui:

-la figura 1 rappresenta una vista frontale schematica di una unità di piegatura di assorbenti igienici secondo la presente invenzione;

-le figure 2 e 3 rappresentano in vista prospettica un assorbente igienico trattato dall’unità di figura 1 in due differenti disposizioni; -le figure 4, 5, 6 rappresentano in vista prospettica particolari di figura 1 in successive fasi operative;

- le figure 7 e 8 rappresentano in vista prospettica una seconda forma di realizzazione di particolari della figura 1 in successive fasi operative.

Con riferimento alla figura 1 con 1 à ̈ indicata una macchina confezionatrice di assorbenti igienici, comprendente una unità di piegatura 2 di assorbenti igienici 3, supportata da una parete verticale 4.

Fanno parte della macchina confezionatrice 1 una unità di alimentazione 5 ed una unità utilizzatrice, schematizzata nel blocco 6, fra le quali à ̈ interposta l’unità 2 di piegatura.

Gli assorbenti igienici 3 sono, in particolare, assorbenti igienici femminili per incontinenza leggera.

Con riferimento anche alle figura 2 e 3 i citati assorbenti igienici 3 presentano una forma sostanzialmente rettangolare, allungata secondo un asse longitudinale A e comprendono una imbottitura o tampone assorbente 7 centrale.

Il tampone 7 à ̈ chiuso fra un foglio di materiale impermeabile (ad esempio polietilene) che definisce la faccia esterna 8 dell’assorbente 3 ed un foglio di materiale permeabile (ad esempio “tessuto non tessuto†) che definisce la faccia interna 9 dell’assorbente 3.

Lungo il contorno dell’assorbente igienico 3 i due fogli sono saldati direttamente l’uno sull’altro, in maniera da definire un bordo 10 perimetrale di ampiezza determinata.

Secondo quanto sarà illustrato nel seguito la citata unità 2 di piegatura provvede a ripiegare l’assorbente igienico 3, attorno a linee di piegatura 11 e 12 trasversali all’asse A, in tre porzioni di dimensione longitudinale sostanzialmente uguale.

Le tre porzioni sono definite, nel seguito, rispettivamente come porzione posteriore o prima porzione di estremità 13, porzione centrale 14 e porzione anteriore o seconda porzione di estremità 15 dell’assorbente 3.

I due lati longitudinali del bordo 10, in corrispondenza almeno della porzione centrale 14 presentano un tratto elasticizzato 16.

L’assorbente 3 presenta dunque due tratti elasticizzati 16 in corrispondenza delle rispettive due porzioni sostanzialmente centrali dei fianchi longitudinali dell’assorbente 3 stesso.

La presenza dei tratti elasticizzati 16 fa sì che, all’apertura della confezione, l’assorbente 3, secondo quanto visibile in figura 3, si disponga secondo una conformazione anatomica.

La detta unità di piegatura 2 comprende un convogliatore di avanzamento degli assorbenti igienici (3) secondo la direzione del detto asse A.

In particolare il convogliatore comprende un tamburo 17 rotante di moto continuo nel senso indicato dalla freccia F, al comando di mezzi motori non illustrati, attorno ad un asse 18 ortogonale alla parete 4. Con 19 à ̈ indicata una posizione d’ingresso degli assorbenti igienici 3, alimentati da un rullo convogliatore 20.

Il rullo convogliatore 20 fa parte dell’unità 5 di alimentazione.

Con 21 à ̈ indicata una posizione d’uscita e di cessione degli assorbenti igienici 3 ripiegati all’unità 6 utilizzatrice.

Con riferimento anche alle figure 4, 5, e 6, la superficie cilindrica esterna, indicata con 17a, del tamburo 17 à ̈ suddivisa in una pluralità di sedi 22 aspiranti, angolarmente equidistanziate.

Ciascuna sede 22 à ̈ atta all’accoglimento di un assorbente igienico 3 disposto con il proprio asse A trasversalmente all’asse 18, con la propria faccia esterna 8 a contatto della superficie cilindrica 17a e con la relativa porzione posteriore 13 disposta a monte con riferimento al senso di rotazione F del tamburo 17.

Il fondo, indicato con 23, di ciascuna sede 22 presenta una dimensione trasversale approssimante per eccesso la dimensione trasversale del tampone assorbente 7 ed à ̈ dotato di fori 24 collegati ad una fonte di aspirazione non illustrata.

A ciascuna sede 22 à ̈ associato un piegatore 25 laterale comprendente due pale piegatrici 26 disposte simmetricamente rispetto alla sede 22 stessa, in corrispondenza della zona intermedia di questa, cioà ̈ della zona relativa alla porzione centrale 14 dell’assorbente 3.

Ciascuna pala piegatrice 26 à ̈ fulcrata su un rispettivo asse 27 trasversale all’asse 18 del tamburo 17 ed à ̈ mobile, al comando di mezzi attuatori 28 con movimento oscillante.

Il citato movimento oscillante si sviluppa fra una prima posizione di disimpegno rispetto alla sede 22 ed una seconda posizione interna alla sede 22 stessa, in cui la sua estremità libera, indicata con 26a, si dispone sostanzialmente a contatto con il fondo 23 della sede 22.

Ciascuna pala piegatrice 26 Ã ̈ inserita fra i due rebbi 29 e 30 di un elemento a forchetta 31 .

I rebbi 29 e 30, paralleli all’asse 18, sono distanziati fra loro di un tratto sostanzialmente uguale a quello compreso fra le linee di piegatura 11 e 12 degli assorbenti 3.

Gli elementi a forchetta 31 sono mobili, al comando di mezzi attuatori 33, con movimento alternato fra una posizione di disimpegno rispetto alla sede 22 ed una posizione attiva interna alla sede 22 stessa, sostanzialmente a contatto con il fondo 23 di questa.

I citati elementi a forchetta 31 definiscono, secondo quanto sarà chiarito in seguito, dei mezzi ribattitura e trattenimento 32 dei tratti elasticizzati 16 sulla porzione centrale 14.

Con riferimento in particolare alla figura 5, a ciascuna sede 22 à ̈ inoltre associato, in corrispondenza della sua estremità a monte, un piegatore 34.

II piegatore 34 à ̈ oscillante attorno ad un asse 35 parallelo all’asse 18. In particolare il piegatore 34 à ̈ mobile fra una posizione, interna al tamburo 17, di disimpegno rispetto al fondo 23 della sede 22 ed una posizione interna alla sede 22 e di impegno, in uso, con la porzione posteriore 13 dell’assorbente igienico 3.

Il piegatore 34 comprende, disposti simmetricamente rispetto alla sede 22, due bracci 36 fra loro coassiali e paralleli all’asse 18.

I due bracci 36 sono collegati ad una estremità a mezzi attuatori 37 e presentanti le rispettive estremità libere, indicate con 38, affacciate l’una all’altra e conformate a T.

A ciascuna sede 22 à ̈ inoltre associato, in corrispondenza della sua estremità a valle un piegatore 39, oscillante attorno ad un asse 40 parallelo all’asse 18.

II piegatore 39 à ̈ mobile fra una posizione interna al tamburo 17, di disimpegno rispetto al fondo 23 della sede 22, ed una posizione interna alla sede 22 e di impegno, in uso, con la porzione anteriore 15 dell’assorbente igienico 3.

Il piegatore 39 comprende, disposti simmetricamente rispetto alla sede 22, due bracci 41 fra loro coassiali e paralleli all’asse 18, collegati ad una estremità a mezzi attuatori 42 e presentanti le rispettive estremità libere, indicate con 43, affacciate l’una all’altra e conformate a T. Con riferimento anche alla figura 1, con 44 à ̈ indicata una parete di guida coassiale al tamburo 17 e definente rispetto alla superficie cilindrica 17a di questo un canale 45 di ampiezza approssimante per difetto il triplo dello spessore dell’assorbente igienico 3.

In uso, in corrispondenza della posizione d’ingresso 19 gli assorbenti igienici 3 vengono ceduti in successione dal rullo convogliatore 20 al tamburo 17, rotante di moto continuo.

Ciascun assorbente 3 si dispone con la faccia esterna 8 impermeabile a contatto con il fondo 23 della rispettiva sede 22 e l’asse A orientato trasversalmente all’asse 18 del tamburo 17.

Si osservi che l’aderenza della faccia esterna 8 alla superficie cilindrica 17a flette l’assorbente igienico 3 in senso opposto alla sua conformazione anatomica definitiva con l’effetto di porre in tensione i tratti elasticizzati 16 e di farli strettamente aderire al fondo al fondo 23 della sede 22.

In corrispondenza di una posizione 46 immediatamente a valle della posizione 19 i due bracci 36 del piegatore 34 effettuano, al comando dei mezzi attuatori 37, una prima sottofase di rotazione, in senso orario per chi osserva la figura 5, impegnando per mezzo delle rispettive estremità 38 a T la porzione posteriore 13.

In seguito a tale rotazione la porzione 13 si distacca dalla superficie cilindrica 17a disponendosi rispetto alla porzione centrale secondo un’angolazione determinata (ad esempio 120°), con il risultato di allentare la tensione dei due tratti elasticizzati 16.

In detta prima sottofase di rotazione i bracci 36 del piegatore 34 adempiono di conseguenza una funzione di mezzi di allentamento della tensione dei tratti elasticizzati 16.

In corrispondenza di una posizione 47, a valle della posizione 46, le due pale 26 del piegatore laterale 25 associato alla sede 22 ruotano, al comando dell’attuatore 28, attorno ai rispettivi assi 27, in maniera da impegnare e ribattere i due tratti 16 elasticizzati sulla porzione centrale 14.

Tale operazione avviene in sostanziale sincronismo con l’intervento del dispositivo di ribattitura e trattenimento 32.

I rebbi 29 e 30 di ciascun elemento a forchetta 31 inserendosi entro la sede 22 ai due lati delle pale 26, definiscono rispettivamente le linee di piegatura 11 e 12 e nel contempo e trattengono i tratti 16 nella posizione di piegatura dopo il disimpegno delle pale 26 stesse.

In corrispondenza di una posizione 48 a valle della posizione 47 i due bracci 36 del piegatore 34 effettuano una seconda e finale sottofase di rotazione, ribattendo la porzione posteriore 13 a contatto della porzione centrale 14 dell’assorbente 3.

In corrispondenza di una posizione 49 a valle della posizione 48 i due bracci 41 del piegatore 39 effettuano al comando dei mezzi attuatori 42 una rotazione in senso antiorario in maniera da ribattere la porzione anteriore 15 sulla porzione posteriore 13.

Gli assorbenti 3 così ripiegati in tre porzioni sovrapposte sono quindi immessi nel canale di uscita 45 ed in fine alimentati all’ unità utilizzatrice 6.

Dalla precedente descrizione risulta evidente come sia l’operazione di piegatura effettuata dalle pale 26, sia l’inserimento degli elementi a forchetta 31 risulti estremamente facilitata dalla precedente parziale piegatura della porzione posteriore 13, dalla quale consegue l’allentamento dei tratti elasticizzati 16 ed la perdita di aderenza di questi rispetto al fondo 23 della sede 22.

E’ inoltre evidente come gli elementi a forchetta 31 assolvano alla funzione di mezzi di trattenimento dei tratti 16 sulla porzione centrale 14, di definizione delle linee di piegatura 11 e 12 e di mezzi di contrasto all’azione dei piegatori 34 e 39.

Secondo una forma di realizzazione alternativa, illustrata nelle figure 7 e 8, i due elementi 31 a forchetta del dispositivo di ribattitura e di trattenimento 32 sono sostituiti da due coppie di aste indicate rispettivamente con 29’ e con 30’.

Al comando di rispettivi mezzi attuatori indipendenti 52 e 53, le due coppie di aste 29’ e 30’ si inseriscono contemporaneamente nella sede 22 in corrispondenza delle linee di piegatura 11 e 12 e si ritraggono da tale posizione in tempi successivi, e più precisamente la coppia di aste 29’ dopo la piegatura della porzione 13 e la coppia di aste 30’ dopo la piegatura della porzione 15.

Dalla precedente descrizione risulta inoltre immediatamente desumibile il relativo metodo di piegatura di assorbenti igienici secondo la presente invenzione.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1 . Metodo di piegatura di assorbenti igienici, presentanti una forma sostanzialmente rettangolare, allungata secondo un asse longitudinale (A) e comprendenti un tampone assorbente (7) centrale ed un bordo (10) perimetrale, il detto metodo comprendendo una fase di piegatura, attorno ad una prima linea (11) di piegatura traversale al detto asse (A), di una prima porzione (13) di estremità dell’assorbente (3) su una porzione centrale (14), una seconda fase di piegatura, attorno ad una seconda linea di piegatura (12) trasversale al detto asse (A), di una seconda porzione (15) di estremità dell’assorbente (3) sulla detta prima porzione (13) di estremità, una fase di piegatura di tratti (16) elasticizzati del bordo (10) compresi fra le dette prima e seconda linea di piegatura (11,12) sulla detta porzione centrale (14); la detta fase di piegatura dei tratti elasticizzati (16) del bordo (10) essendo compresa fra una prima sottofase di parziale piegatura della prima porzione (13) ed una seconda sottofase di completamento della piegatura della detta prima porzione (13) sulla detta porzione centrale (14).
2. 2 . Metodo di piegatura di assorbenti igienici secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di ribattitura e di trattenimento dei tratti elasticizzati (16) sulla detta porzione centrale (14); detta fase di ribattitura e di trattenimento essendo sostanzialmente contemporanea alla detta fase di piegatura dei detti tratti elasticizzati (16).
3. 3 . Metodo di piegatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che la detta fase di ribattitura e trattenimento dei tratti elasticizzati (16) comprende una definizione delle dette linee di piegatura (11,12).
4. 4. Metodo di piegatura secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la detta fase di ribattitura e di trattenimento dei detti tratti elasticizzati (16) si conclude al termine della detta seconda fase di piegatura attorno alla seconda linea di piegatura (12) della seconda porzione (15) d’estremità su detta prima porzione (13) d’estremità.
5. 5. Metodo di piegatura secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la detta fase di ribattitura e di trattenimento dei detti tratti (16) elasticizzati si conclude, relativamente alla detta prima linea di piegatura (11), dopo la detta prima fase di piegatura e, relativamente alla seconda linea di piegatura (12), dopo la detta seconda fase di piegatura.
6. 6. Unità di piegatura di assorbenti igienici, presentanti una forma sostanzialmente rettangolare, allungata secondo un asse longitudinale (A) e comprendenti un tampone assorbente (7) centrale ed un bordo (10) perimetrale, la detta unità comprendendo un convogliatore di avanzamento degli assorbenti igienici (3) secondo la direzione del detto asse (A), munito sedi (22) aspiranti di accoglimento dei detti assorbenti (3), primi mezzi piegatori (34) e secondi mezzi piegatori (39), associati ad ogni sede (22), per la piegatura, attorno ad una prima e ad una seconda linea di piegatura (11,12) trasversali all’asse (A), rispettivamente di una prima porzione (13) di estremità dell’assorbente su una porzione centrale (14) dell’assorbente e di una seconda porzione (15) di estremità dell’assorbente sulla detta porzione (13) centrale, terzi mezzi piegatori (25) di tratti (16) elasticizzati del bordo (10), compresi fra le dette linee di piegatura (11,12) sulla porzione centrale (14), caratterizzato dal fatto di comprendere, associati a ciascuna detta sede (22), dei mezzi di allentamento (34) dei tratti (16) elasticizzati, atti a cooperare con i detti terzi mezzi piegatori(25).
7. 7. Unità di piegatura di assorbenti igienici secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di allentamento sono costituiti dai detti primi mezzi piegatori (34).
8. 8. Unità di piegatura di assorbenti igienici secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto di comprendere dei mezzi di ribattitura e di trattenimento (32) dei tratti elasticizzati (16) sulla detta porzione centrale (14).
9. 9. Unità di piegatura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di ribattitura e trattenimento (32) comprendono due elementi a forchetta (31), mobili fra una posizione di disimpegno rispetto alla sede (22) ed una posizione di impegno con il detto assorbente igienico (3), in corrispondenza delle dette linee di piegatura (112).
10. 10. Unità di piegatura secondo la rivendicazione 8, in cui il convogliatore comprende un tamburo (17), caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di ribattitura e trattenimento (32) comprendono, disposte simmetricamente rispetto al tamburo (17), una coppia di prime aste (29’), atte ad impegnare il rispettivo tratto (16) elasticizzato in corrispondenza della detta prima linea di piegatura (11), ed una coppia di seconde aste (30’), atte ad impegnare il rispettivo tratto (16) elasticizzato in corrispondenza della detta seconda linea di piegatura (12), mezzi attuatoli (52,53) di comando delle prime aste (29’) e rispettivamente delle seconde aste (30’), secondo un movimento di andata contemporaneo delle prime aste (29’) e delle seconde aste (30’), ed un movimento di ritorno delle seconde aste (30’) successivo a quello delle prime aste (29’).
11. 11. Unità di piegatura secondo le rivendicazioni da 6 a 9, in cui il convogliatore comprende un tamburo (17), caratterizzata dal fatto che i primi mezzi piegatori (34) della prima porzione (13) di estremità comprendono, disposte simmetricamente rispetto alla rispettiva sede (22), due aste (33) parallele all’asse (18) del detto tamburo (17), fra loro coassiali e montate alle estremità di rispettivi bracci paralleli fra loro e fulcrati su un asse (32) parallelo al detto asse (18) e dotati di un movimento di avvicinamento e di allontanamento rispetto alla sede (22) e di un movimento rotatorio attorno all’asse (32) per la piegatura della prima porzione (13) ad opera delle aste (33).