ITBO20100421A1 - Macchina di incarto per prodotti. - Google Patents

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ITBO20100421A1
ITBO20100421A1 IT000421A ITBO20100421A ITBO20100421A1 IT BO20100421 A1 ITBO20100421 A1 IT BO20100421A1 IT 000421 A IT000421 A IT 000421A IT BO20100421 A ITBO20100421 A IT BO20100421A IT BO20100421 A1 ITBO20100421 A1 IT BO20100421A1
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IT
Italy
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conveyor
motion
machine according
crew
shaft
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IT000421A
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Inventor
Marco Carrara
Daniele Civolani
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Azionaria Costruzioni Acma Spa
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Description

"Macchina di incarto per prodotti."
La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina di incarto per prodotti.
La presente invenzione trova applicazione particolarmente vantaggiosa nell’ incarto di prodotti alimentari quali, per esempio, caramelle, cioccolatini, barre di cioccolato e simili, cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Nelle macchine continue da incarto à ̈ noto alimentare in successione ordinata i cioccolatini, per mezzo di un tamburo trasferitore, ad un dispositivo di incarto.
Il dispositivo di incarto comprende un primo convogliatore ed un secondo convogliatore, rotanti di moto continuo e fra loro tangenti in corrispondenza di una stazione di trasferimento e definenti un percorso di incarto.
Il primo convogliatore à ̈ atto ad accoppiare ciascun prodotto ad un foglio d’incarto e ad avvolgere parzialmente il foglio attorno al prodotto, mentre dopo il trasferimento del prodotto sul secondo convogliatore il foglio di materiale d’incarto viene avvolto attorno al prodotto stesso fino alla formazione di un involucro tubolare. Mentre il prodotto viene trasportato dal secondo convogliatore lungo il suo percorso, le estremità dell’involucro tubolare vengono ripiegate secondo una prestabilita foggia d’incarto.
Provvedono a ciò delle teste di piegatura, che operano a valle della stazione di trasferimento del prodotto dal primo al secondo convogliatore.
Macchine di questo tipo erano originariamente intermittenti, cioà ̈ il primo ed il secondo convogliatore ruotavano di moto intermittente così da permettere alle teste di piegatura di effettuare in condizioni di sosta determinate operazioni.
Le macchine intermittenti di tipo noto presentano tuttavia velocità produttive relativamente basse.
Per ovviare a tale inconveniente, sono state realizzate macchine atte a lavorare in continuo, cioà ̈ con il primo ed il secondo convogliatore mobili di moto continuo, (manca come illustrato nel caso n°72. . .) In questa configurazione, le teste di piegatura devono pertanto seguire il prodotto durante il suo percorso ed essere mobili di moto continuo in fase con il primo e con il secondo convogliatore.
Ciò richiede l’utilizzo di meccanismi di notevole complessità strutturale e di elevato costo.
Scopo della presente invenzione à ̈ realizzare una macchina di incarto per prodotti che superi gli inconveniente della tecnica nota.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ realizzare una macchina di incarto per prodotti che sia di semplice costruzione e che permetta di mantenere costi contenuti senza rinunciare ad elevate velocità produttive.
Inoltre, ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ realizzare una macchina che eviti problemi di fase e che mantenga un’elevata velocità di produzione.
Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina di incarto per prodotti in accordo con quanto rivendicato in una o più delle annesse rivendicazioni.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ uno schema in vista frontale della macchina di incarto per prodotti in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 à ̈ una vista frontale schematica di una porzione della macchina illustrata in figura 1, con alcune parti rimosse per semplicità;
- la figura 3 a à ̈ una prima vista prospettica della porzione di macchina di figura 2, con alcune parti rimosse per meglio illustrarne altre;
- la figura 3b à ̈ una seconda vista prospettica della porzione di macchina di figura 2, con alcune parti rimosse per meglio illustrarne altre;
- la figura 4 Ã ̈ una terza vista prospettica di un particolare della macchina oggeto della presente invenzione, con alcune parti rimosse per meglio illustrare la struttura interna.
Con riferimento alla figura 1, con 1 Ã ̈ stata genericamente illustrata una macchina di incarto per prodotti comprendente mezzi di alimentazione 2, atti ad alimentare una successione ordinata di prodotti 3 da incartare, come caramelle, cioccolatini, barre di cioccolato e simili, in ingresso ad una stazione di prelievo 4.
Con riferimento alla figura 1, la macchina à ̈ provvista di un dispositivo di incarto 5 atto ad accoppiare ciascun prodoto 3 ad un relativo foglio di incarto 6 e a ripiegare il foglio 6 stesso attorno al relativo prodotto 3 .
Il dispositivo di incarto 5 comprende un primo convogliatore 7, per l’accoppiamento di ciascun prodoto 3 ad un relativo foglio d’incarto 6, ed un secondo convogliatore 8, per la piegatura attorno al prodoto 3 stesso del suo foglio d’incarto 6. Il primo 7 ed il secondo convogliatore 8 sono fra loro sostanzialmente tangenti in corrispondenza di una stazione di trasferimento 9.
La macchina 1 comprende, inoltre, un dispositivo trasferitore 14, il quale à ̈ ato a prelevare in successione i prodoti 3 dai mezzi di alimentazione 2 in corrispondenza della stazione di prelievo 4 e ad alimentarli al primo convogliatore 7 in corrispondenza di una ulteriore stazione di alimentazione 10.
Il primo convogliatore 7 ruota atorno ad un asse 7a e comprende una pluralità di equipaggi 11, atti ad afferrare i prodoti 3. Ciascun equipaggio 11 comprende almeno una testa di presa 12, a sua volta comprendente una pinza 12a, che afferra e trattiene il prodotto 3 durante il percorso tra la stazione di alimentazione 10 e la stazione di trasferimento 9. La testa 12 comprende inoltre una piastra 12b di trattenimento, che afferra il foglio di incarto 6 prelevato da un dispositivo di alimentazione 13, compreso nella macchina 1 e posto lungo il percorso tra le due stazioni di alimentazione 10 e di trasferimento 9.
Secondo quanto illustrato in figura 1, ciascun equipaggio 11, dopo aver ricevuto il prodotto 3 dal dispositivo trasferitore 14 in corrispondenza della stazione di alimentazione 10 e un relativo foglio 6 dal dispositivo di alimentazione 13, interagisce con un primo mezzo piegatore corrispondente ad un primo tegolo 15 fisso, affacciato alla periferia del primo convogliatore 7 e posizionato a monte della stazione di trasferimento 9, per ripiegare ad “L†il foglio 6 sul prodotto 3.
Il citato foglio 6 viene successivamente ripiegato ad “U†intorno al relativo prodotto 3 all’ atto del trasferimento del prodotto 3 stesso dal primo 7 al secondo 8 convogliatore, in corrispondenza della stazione di trasferimento 9.
Il secondo convogliatore 8 à ̈ dotato di una pluralità di organi di presa 16, che afferrano e trattengono il prodotto 3, unitamente al foglio 6, lungo il percorso tra la stazione di trasferimento 9 ad una stazione di uscita 17.
Il secondo convogliatore 8 ruota intorno al proprio asse di rotazione 8a di moto intermittente.
A valle della stazione di trasferimento 9 Ã ̈ presente una testa di piegatura 18 che ribatte sul prodotto 3 il lembo del foglio 6 posto a monte rispetto alla direzione di avanzamento, durante la sosta del secondo convogliatore 8.
Durante la rotazione del secondo convogliatore 8, il prodotto 3 avanza a contatto di un secondo mezzo di piegatura costituito da un secondo tegolo 19 fisso, affacciato e coassiale al secondo convogliatore 8.
Il tegolo 19 ribatte il lembo posto a valle, rispetto alla direzione di avanzamento, del foglio 6, in maniera da realizzare un involucro tubolare attorno al prodotto 3.
Lungo il tegolo 19 sono presenti ulteriori teste di piegatura 18a che provvedono a piegare e chiudere le estremità dell’involucro a tubo, completando rincarto.
L’interazione tra il primo convogliatore 7, mobile di moto continuo intorno al proprio asse 7a, e il secondo convogliatore 8, mobile di moto intermittente intorno al proprio asse 8a, in corrispondenza del loro punto di sostanziale tangenza, cioà ̈ della stazione di trasferimento 9, à ̈ possibile grazie ad un dispositivo di movimentazione 20 di cui ogni equipaggio 11 à ̈ dotato.
Ogni dispositivo di movimentazione 20 à ̈ azionato dalla sola rotazione in continuo del primo convogliatore 7 ed à ̈ atto a movimentare il relativo equipaggio 11 , con una legge di moto tale da permettere a ciascun equipaggio 11 , trascinato in rotazione con moto continuo dal primo convogliatore 7, di interfacciarsi e cooperare con un rispettivo organo 16 di presa del secondo convogliatore 8, trascinato in rotazione intermittente dal secondo convogliatore 8 stesso.
Secondo quanto illustrato in figura 3 a e 3b, ogni dispositivo di movimentazione 20 realizza la detta legge di moto con una pluralità di camme fisse coniugate 2 la, 21b, 21 c sovrapposte tra loro e coassiali all’asse 7a del convogliatore 7.
In altre parole, la legge di moto deriva dalla composizione di almeno due moti distinti e indipendenti.
Ogni dispositivo di movimentazione 20, pertanto, comprende una pluralità di elementi seguicamma 28a, 28b, 28c e una pluralità di alberi 22a, 22b, 22c di trasmissione del moto, aventi asse parallelo all’asse 7a di rotazione del primo convogliatore 7, i quali sono connessi sia ai rispettivi elementi seguicamma o rullini tastatori 28a, 28b, 28c, che guidano i movimenti rototraslatori del relativo albero di trasmissione 22a, 22b, 22c, sia al relativo equipaggio 11, a cui trasmettono il moto tramite una pluralità di ruote dentate 31, 23b, 23c.
In particolare, ogni dispositivo di movimentazione 20 comprende almeno un primo 24a ed un secondo 24b meccanismo di movimentazione del relativo equipaggio 11 e almeno un meccanismo di azionamento 26 delle teste di presa 12 di ciascun equipaggio 1 1.
Il primo meccanismo di movimentazione 24a promuove lo spostamento radiale dell’intero equipaggio 11, lungo un segmento P 1 arcuato (vedi figura 2).
Il secondo meccanismo di movimentazione 24b, invece, provoca la rotazione dell’equipaggio 11 intorno al proprio asse di rotazione I la.
Il meccanismo 26, infine, determina l’apertura e la chiusura delle teste di presa 12.
Entrando nel dettaglio e con riferimento alle figure 3a e 3b, nelle quali sono state rimosse le carenature esterne della macchina per permettere di illustrarne la struttura interna. Ciascun meccanismo di movimentazione 24a e 24b dell’equipaggio 11 coopera con una rispettiva coppia di camme coniugate 2 la, 21b e presenta un albero 22a, 22b di trasmissione del moto connesso ad un cedente a bilanciere 27a, 27b munito di due elementi seguicamma definiti da due rullini tastatori seguicamma 28a, 28b che percorrono il profilo di una rispettiva camma 21a e 21b, definendo un accoppiamento desmodromico.
Il primo meccanismo 24a comprende un anello 29 di forma oblunga presentante all’ interno un settore dentato 30 sul quale ingrana una prima ruota dentata 3 1.
La ruota dentata 31 à ̈ rigidamente connessa, tramite un manicotto 32, ad una piastra 33 sulla quale à ̈ montato eccentricamente il relativo equipaggio 11, a cui viene trasmesso il moto.
L’anello 29 à ̈, a sua volta, rigidamente connesso all’albero di trasmissione del moto 22a del primo meccanismo di movimentazione 24a. La rotazione del primo convogliatore 7 determina lo scorrimento dei rullini seguicamma 28a lungo il profilo delle camme coniugate 21a con conseguente oscillazione del relativo bilanciere 27a, rigidamente collegato all’albero di trasmissione del moto 22a.
La rotazione dell’albero 22a promuove la rotazione dell’anello 29 e quindi della prima ruota dentata 31 che ingrana sul settore dentato 30 dell’anello 29. La rotazione della ruota dentata 31 provoca la rotazione della piastra 33, a cui à ̈ collegata rigidamente tramite il manicotto 32. In questo modo viene movimentato anche l’equipaggio 11, montato eccentricamente sulla piastra 33, il quale viene spostato alternativamente verso l’esterno e verso Γ interno del primo convogliatore 7.
In altre parole l’equipaggio 11 viene spostato in allontanamento ed in avvicinamento radiale rispetto all’asse 7a, lungo il segmento arcuato PI, a seconda della posizione angolare del dispositivo di movimentazione 20 lungo il percorso circolare del primo convogliatore 7.
Il secondo meccanismo di movimentazione 24b comprende una pluralità di ingranaggi 23b che collegano l’albero di trasmissione 22b del moto al relativo equipaggio 11 trasferendone la rotazione (vedi figura 3b).
La pluralità di ingranaggi 23 b comprende una prima ruota principale ri calettata sull’albero di trasmissione 22b del moto, una seconda ruota principale r2, saldamente connessa al relativo equipaggio 11, e due ruote secondarie r3 e r4, calettate su uno stesso alberino secondario di rimando 25, avente asse parallelo all’asse dell’albero di trasmissione del moto 22b, che ingranano con la rispettiva ruota dentata principale ri e r2, in modo da trasmettere la rotazione dalla prima ruota principale ri alla seconda ruota principale r2 e porre in rotazione l’equipaggio 11.
Nel dettaglio, la rotazione del primo convogliatore 7 determina lo scorrimento dei rullini seguicamma 28b lungo il profilo delle camme coniugate 21b.
Il movimento dei due rullini seguicamma 28b provoca l’oscillazione del relativo bilanciere 27b che à ̈ rigidamente collegato all’albero di trasmissione del moto 22b.
La rotazione dell’albero 22b determina la rotazione della prima ruota dentata principale ri che trasmette la rotazione alla seconda ruota principale r2 tramite le due ruote secondarie r3 e r4, che ruotano alla stessa velocità angolare.
La seconda ruota dentata principale r2 à ̈ coassiale con il corpo dell’equipaggio 11, provocandone così la rotazione intorno all’asse di rotazione 1 la dell’equipaggio stesso.
L’albero di trasmissione del moto 22b del secondo dispositivo di movimentazione 24b à ̈ coassiale e interno al manicotto 32 del primo meccanismo di movimentazione 24a.
La combinazione dei due movimenti impressi a ciascun equipaggio 11 dal primo 24a e dal secondo 24b meccanismo di movimentazione determina il complesso movimento di ciascun equipaggio 11 , trasportato in rotazione intorno all’asse 7a del primo convogliatore 7 in moto a velocità costante, che riesce così ad interfacciarsi con il relativo organo di presa 16 del secondo convogliatore 8, che subisce invece dei temporanei arresti durante il suo avanzamento, essendo montato direttamente sul secondo convogliatore 8.
L’equipaggio 11 si sposta radialmente verso l’esterno rispetto all’asse 7a, per mantenersi in corrispondenza della stazione di trasferimento 9 e consentire il passaggio del prodotto 3 semi incartato al rispettivo organo di presa 16.
Inoltre, il movimento risultante provoca un temporaneo rallentamento e/o arresto relativo del solo equipaggio 11 nel punto di sostanziale tangenza tra il primo 7 ed il secondo 8 convogliatore, in corrispondenza della stazione 9, e permette all’equipaggio 1 1 di interfacciarsi con il rispettivo organo 16.
In questo modo il primo convogliatore 7 ed il secondo convogliatore 8 interagiscono tra loro pur ruotando secondo differenti leggi di moto.
In conclusione i meccanismi 24a e 24b realizzano un avvicinamento fra le teste di presa 12 e gli organi di presa 16 ed annullano la velocità relativa fra loro al momento del trasferimento dei prodotti 3.
Le teste di presa 12 di ciascun equipaggio 11 sono comandate dal rispettivo meccanismo di azionamento 26 del dispositivo 20.
Ogni meccanismo di azionamento 26, di apertura e chiusura delle teste di presa 12, comprende un albero di trasmissione del moto 22c connesso, tramite una pluralità di ingranaggi 23 c, ad un organo di comando 34 delle teste 12, posto internamente a ciascun equipaggio 11, (visibile in figura 4, dove la carenatura esterna dell’equipaggio à ̈ stata rimossa per mostrarne le parti strutturali interne).
L’albero di trasmissione del moto 22c à ̈ collegato ad un cedente a punteria formato da un rullino seguicamma 28c, che scorre all’interno di una camma 21c (vedi figura 3b).
L’organo di comando 34 di ogni testa di presa 12 comprende un’asta di comando 35 munita, ad una prima estremità 35b, di un corpo a camma 36, atto ad interagire con due rullini tastatori 37, connessi rispettivamente alla pinza 12a e alla piastra di trattenimento 12b della testa di presa 12, per comandarne il movimento.
Il moto viene trasmesso dall’albero 22c all’asta 35 tramite gli ingranaggi 23 c che comprendono una prima ruota principale RI calettata sull’albero di trasmissione 22c, una seconda ruota principale R2 calettata ad una seconda estremità dell’asta 35 di comando, e due ruote secondarie R3 e R4, calettate su un alberino cavo, folle e coassiale all’ alberino secondario di rimando 25, che ingranano rispettivamente con la prima RI e con la seconda R2 ruota dentata principale per porre in rotazione l’asta 35.
La rotazione dell’asta 35 fa oscillare, intorno all’asse 35a dell’asta 35, il corpo a camma 36 che interagisce così con i due rullini tastatori 37, azionando alternativamente l’apertura o la chiusura delle pinze 12a e l’apertura o la chiusura della piastra di trattenimento 12b.
Come mostrato in figura 3b, per mantenere una struttura compatta del dispositivo di movimentazione 20, l’asta 35 à ̈ coassiale e interna all’albero di trasmissione del moto 22b del secondo meccanismo di movimentazione 24b, che risulta così essere un albero cavo. Come si à ̈ detto, l’albero di trasmissione del moto 22b del secondo meccanismo di movimentazione 24b à ̈ a sua volta coassiale e interno al manicotto 32 del primo meccanismo di movimentazione 24a.
Il rullino tastatore 37 che aziona la pinza 12a, à ̈ collegato ad un braccio spintore 39 che viene spinto radialmente verso l’esterno per agevolare il rilascio del prodotto 3. Il braccio spintore 39 ha un corpo a sezione trasversale variabile che scorre tra le due ganasce della pinza 12a promuovendone l’apertura e la chiusura, come visibile in figura 4.
In questo modo, quando il corpo a camma 36 del meccanismo di azionamento 26 interagisce con il rullino tastatore 37 provoca l’avanzamento del braccio spintore 39 verso l’organo di presa 16 del secondo convogliatore 8.
Durante la traslazione, il braccio spintore 39 separa le ganasce della pinza 12 che si aprono rilasciando il prodotto 3 tra le ganasce dell’organo di presa 16 del secondo convogliatore 8. Contemporaneamente, il braccio spintore 39 coopera per mantenere il corretto posizionamento del prodotto 3 e agevolarne il passaggio dal primo 7 al secondo convogliatore 8.
L’invenzione descritta consegue importanti vantaggi e gli scopi prefissati.
La struttura del primo convogliatore, delle camme e dei dispositivi di movimentazione risultano molto compatti in modo tale da ridurre gli ingombri.
Infatti le coppie di camme 21a e 21b e la camma 21, che comanda il meccanismo di azionamento delle teste di presa, sono coassiali all’asse di rotazione del primo convogliatore 7.
Anche il dispositivo di movimentazione presenta ingranaggi sovrapposti che cooperano tra di loro per porre in movimento i rispettivi elementi terminali.
La combinazione dei due movimenti permette all’equipaggio di mantenersi in corrispondenza della stazione di trasferimento e di interagire con il rispettivo organo di presa del secondo convogliatore, seguendone, in fase, i tempi di sosta.
In questo modo, à ̈ possibile semplificare l’operazione di piegatura delle testate dei prodotti 3 mediante l’utilizzo delle teste di piegatura 18a, collocate lungo il percorso del secondo convogliatore 8 ed operanti nel corso delle sue fasi di sosta.
I costi sono pertanto notevolmente contenuti, e, dal momento che la macchina lavora in modo intermittente unicamente nella fase finale di piegatura, viene garantita una velocità produttiva elevata rispetto alle macchine intermittenti di tipo noto.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Macchina di incarto per prodotti comprendente mezzi di alimentazione (2) per alimentare una successione ordinata di prodotti (3) da incartare in ingresso ad una stazione di prelievo (4), un dispositivo di incarto (5), comprendente un primo convogliatore (7) ed un secondo convogliatore (8); caratterizzato dal fatto che detto primo convogliatore (7) si muove di moto continuo e comprende una pluralità di equipaggi (11), dotati di almeno una testa di presa (12); detto secondo convogliatore (8) si muove di moto intermittente e comprende una pluralità di organi di presa (16); ogni equipaggio (11) à ̈ associato ad un rispettivo dispositivo di movimentazione (20), atto a movimentare ciascun equipaggio (11) secondo una legge di moto tale da permettere a ciascun equipaggio (11) di interfacciarsi e cooperare con un rispettivo organo di presa (16) del secondo convogliatore (8), mobile di moto intermittente.
  2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo convogliatore (7) comprende una pluralità di camme (2 la, 21b, 2 le) sovrapposte cooperanti con ogni dispositivo di movimentazione (20).
  3. 3) Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ogni dispositivo di movimentazione (20) comprende una pluralità di elementi seguicamma (28a, 28b, 28c) e una pluralità di alberi (22a, 22b, 22c) di trasmissione del moto aventi asse parallelo all’asse (7a) di rotazione del primo convogliatore (7) e connessi sia ai rispettivi elementi seguicamma (28a, 28b, 28c), che guidano i movimenti di ciascun albero di trasmissione (22a, 22b, 22c), sia al relativo equipaggio (11) a cui trasmettono il moto tramite una pluralità di ingranaggi (31, 23b, 23c).
  4. 4) Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ogni dispositivo di movimentazione (20) comprende almeno un primo (24a) ed un secondo (24b) meccanismo di movimentazione di ciascun equipaggio (11) e almeno un meccanismo di azionamento (26) delle teste di presa (12) di ciascun equipaggio (11).
  5. 5) Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che ciascun meccanismo di movimentazione (24a, 24b) coopera con una rispettiva coppia di camme (2 la, 21b) e presenta un albero (22a, 22b) di trasmissione del moto connesso ad un bilanciere (27a, 27b) munito di due rullini seguicamma (28a, 28b) che percorrono il profilo di una rispettiva camma (2 la, 21b) di detta coppia; detto bilanciere (27a, 27b), detti rullini seguicamma (28a, 28b) e detta coppia di camme (2 la, 21b) definendo un accoppiamento desmodromico.
  6. 6) Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il primo meccanismo di movimentazione (24a), atto a promuovere uno spostamento dell’asse dell’ equipaggio (11) in direzione radiale, comprende un anello (29) di forma oblunga presentante all’ interno un settore dentato (30) sul quale ingrana una prima ruota dentata (31); detto anello (29) essendo rigidamente connesso all’albero di trasmissione del moto (22a) del primo meccanismo di movimentazione (24a).
  7. 7) Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta prima ruota dentata (31) à ̈ rigidamente connessa, tramite un manicotto (32), ad una piastra (33) sul quale à ̈ montato eccentricamente il relativo equipaggio (11) a cui viene trasmesso il moto.
  8. 8) Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto secondo meccanismo di movimentazione (24b), atto a promuovere la rotazione dell’equipaggio (11) intorno al proprio asse di rotazione (I la), comprende una pluralità di ingranaggi (23b) che collegano l’albero di trasmissione del moto (22b) al relativo equipaggio (11) e trasferiscono la rotazione dell’albero (22b) all’equipaggio (1 1) stesso.
  9. 9) Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto secondo meccanismo di movimentazione (24b) comprende una prima ruota principale (ri) calettata sull’albero di trasmissione (22b) del moto, una seconda ruota principale (r2) saldamente connessa al relativo equipaggio (1 1), e due ruote secondarie (r3, r4), calettate su un unico alberino secondario di rimando (25), che ingranano rispettivamente con la prima (ri) e la seconda (r2) ruota principale per trasmettere la rotazione dalla prima ruota principale (ri) alla seconda ruota principale (r2) e porre in rotazione l’equipaggio (11) intorno al proprio asse di rotazione (1 la).
  10. 10) Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di azionamento (26) delle teste di presa (12) di ciascun equipaggio (11) comprende un albero di trasmissione del moto (22c) connesso tramite una pluralità di ruote dentate (23 c) ad un organo di comando (34) di dette teste (12) interno a ciascun equipaggio (11).
  11. 11) Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto albero di trasmissione del moto (22c) à ̈ collegato ad un rullino seguicamma (28c) che scorre aH’intemo di una camma a cava (2 le).
  12. 12) Macchina secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detto organo di comando (34) di dette teste di presa (12) comprende un’asta di comando (35) munita ad una prima estremità (35b) di un corpo a camma (36) atto ad interagire con rullini tastatori (37) connessi a dette teste di presa (12) per comandarne il movimento.
  13. 13) Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta pluralità di ruote dentate (23 c) comprende una prima ruota principale (RI) calettata sull’albero di trasmissione (22c), una seconda ruota principale (R2) calettata ad una seconda estremità dell’asta (35) di comando, e due ruote secondarie (R3, R4) calettate su un alberino cavo, folle e coassiale ad un alberino secondario di rimando 25 che ingranano rispettivamente con la prima (RI) e la seconda (R2) ruota dentata principale, per porre in rotazione l’asta (35).
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