ITBL970007A1 - Cerniera a scomparsa particolarmente per astine di occhiale. - Google Patents

Description

Descrizione dell’ INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: “CERNIERA A SCOMPARSA, PARTICOLARMENTE PER ASTINE DI OCCHIALE"

La presente innovazione attiene ad una nuova disposizione applicativa di cerniera, particolarmente per l’unione articolata delle astine al frontale di occhiali, basata sulla eliminazione di ogni suo ingombro esterno, rispetto all’astina da incemierare.

Caratteristica principale della presente innovazione è quella di prevedere l’applicazione dei due elementi di incernieramento, rispettivamente incorporati in testa alle due parti da unire, in modo che vi siano stabilmente ritenuti, senza sporgere lateralmente, pur assicurando le normali funzioni di incernieramento, con la rotazione di una parte sull’altra, in particolare con la rotazione dell’astina suH’estremità di frontale dell’occhiale da sostenere ed usare.

Nelle normali montature di occhiale, le astine sono notoriamente fissate al frontale, che supporta le lenti, per mezzo di cerniere del tipo a libro, aventi un elemento di incernieramento fissato all’estremità di frontale ed un elemento fissato all’estremità dell’astina, per renderla mobile, sia che si tratti di montature in materiale plàstico che montature in metallo.

Secondo la tecnica tradizionale, un elemento maschio di cerniera è costituito da una base piatta che sostiene un occhiello, essendo tale base piatta saldata o comunque fissata alla parete interna, ad esempio, dell’estremità di frontale o musetto dell’occhiale.

Secondo la stessa tecnica, un elemento femmina di cerniera è costituito da una base piatta che sostiene una coppia di cerchielli, i quali sono tra loro distanziati di una misura indicativamente pari alla misura dello spessore dell’occhiello dell’elemento maschio da associare, essendo tale base piatta saldata o comunque fissata alla superfice interna, ad esempio, del'astina da incemierare.

Questa tecnica è largamente usata in particolare nell’ambito delle normali cerniere di unione delle astine al frontale di occhiali, anche se recenti dispositivi e sistemi di elasticizzazione dell’azione delle astine, in fase di divaricazione e di chiusura, ne hanno in qualche modo complicato l’applicazione, pur prevedendo in generale l’uso di queste così dette cerniere al libro.

La praticità e sicura funzionalità delle cerniere del tipo fino ad ora descritto, hanno sempre sopperito ad un grosso inconveniente fino ad ora riscontrato e dovuto al loro ingombro, rispetto al normale piano di allineamento interno tra astina e musetto o estremità di frontale.

Una recente tecnica costruttiva di montature per occhiali prevede la realizzazione di occhiali molto arcuati ed aderenti al viso, del tipo cosi detto a base 8 di curvatura, che li rende particolarmente aerodinamici. Questi nuovi modelli di occhiale sono generalmente realizzati per fusione del frontale e delle astine, in metalli molto leggeri o in opportune materie iniettate atte ad assumere dette forme di curvatura particolarmente accentuata.

L’ingombro delle cerniere tradizionali, che nelle normali montature di occhiale può costituire un inconveniente ancora trascurabile, seppure sempre antiestetico, in questo nuovo e diffuso tipo dì occhiale aerodinamico, costituisce un serio problema, per il suo fastidioso contatto sulle tempie.

La presenza poi degli occhielli sporgenti di incernieramento, rispetto alla linea interna delle astine e delle estremità di frontale normali, determina sempre, anche nelle tradizionali cerniere sporgenti, una occasione di accumulo per polveri e sudore, con conseguente formazione di sporco, il quale oltre ad aspetti igienici, presenta anche poco gradevoli aspetti estetici.

Scopo della presente innovazione è quello di eliminare gli inconvenienti sopra citati, realizzando cerniere di tipo normale a libro, che però non sporgano dalla linea di ingombro del'astina e dell’estremità di frontale, in modo da consentire anche l’uso di modelli di occhiali particolarmente arcuati e che prevedano la massima vicinanza della medesima cerniera di astina alla tempia della persona che indossa l’occhiale.

Altro scopo del presente trovato è quello di rendere esteticamente più gradevole la linea del 'occhiale, eliminando spessoramenti ed ingombri poco o nulla inseribili tra le forme di leggerezza e semplicità di un occhiale.

Ulteriore scopo del trovato è quello di eliminare le condizioni di poca igiene e di antiestetica visione di sporco, pur assicurando la perfetta funzionalità dell’ incernieramento delle astine alle rispettive estremità di frontale.

Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con il presente trovato, come si desume dalla seguente descrizione di una sua forma costruttiva, puramente indicativa e non limitativa, proposta anche con l’ausilio di n.

7 figure schematiche, riprodotte nella tavola allegata e delle quali:

- la fìg. 1 rappresenta una vista verticale, secondo il piano di sezione I - 1 di fig. 2, di un musetto o estremità di frontale, nel quale musetto sia stato applicato un elemento maschio di incernieramento, realizzato conforme alla presente innovazione;

- la fig. 2 rappresenta una vista in pianta, parzialmente in sezione, dello stesso musetto di fig. 1 ;

- la fig. 3 rappresenta una vista verticale, secondo il piano di sezione HI - IH di fig, 4, di una estremità di astina nella quale sia stato applicato un elemento femmina di incernieramento, secondo la presente innovazione;

- la fig. 4 rappresenta una vista in pianta, parzialmente in sezione longitudinale, della stessa estremità di astina di fìg. 3;

- la fig. 5 rappresenta una vista verticale dei due elementi di cerniera associati alla rispettiva estremità di frontale e di astina, essendo rappresentati uniti e parzialmente in sezione assiale;

- la fig. 6 rappresenta una vista in pianta dei due elementi di cerniera e delle due rispettive estremità di frontale e di astina, uniti tra di loro da una vite o perno di incernieramento, essendo rappresentati in una posizione di normale apertura del Pastina sul frontale;

- la fig. 7 rappresenta una vista in pianta dei due elementi di cerniera e di montatura di occhiale, analoga alla vista di fig. 6, ma con astina piegata, in fase di chiusura o apertura, rispetto al frontale su cui è incernierata.

In tutte le figure gli stessi particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.

Secondo la soluzione costruttiva proposta, un elemento di incernieramento a maschio 10 fisso, è annegato, in fase di fusione o stampaggio, al musetto o estremità A di frontale di occhiale, mentre un elemento di incernieramento femmina 20, mobile, è annegato, in fase di fusione o stampaggio, all’estremità B di una astina per occhiale, da incernierare al musetto A.

L’elemento di incernieramento fissolo è costituito da un occhiello 11 con foro passante 12 e con base di fissaggio 13. Trattandosi di elemento destinato ad essere affogato nel musetto A, la base 13 è preferenzialmente dotata di un codolo a fungo 14, il quale, in fase di fusione o stampaggio del musetto A, viene appunto completamente chiuso entro lo stesso musetto A, secondo una tecnica già nota.

L’elemento di incernieramento mobile 20 é costituito da una coppia di cerchielli 21 e 22 dotati di fori passanti 23 e 24, distanziati da un vano 25 avente altezza indicativamente pari alla altezza del cerchiello 11 che deve esservi alloggiato, essendo detti cerchielli 21 e 22 uniti ad una base comune 26. Trattandosi di elemento destinato ad essere affogato nell’estremità di astina B, detta base 26 è preferenzialmente munita di un codolo a fungo 27, il quale viene appunto annegato alla estremità dell’ astina B, in fase di fusione o stampaggio, secondo una tecnica nota.

Per assicurare le migliori condizioni di tenuta dell’elemento di incernieramento 20 ed anche in relazione al tipo di materiale con cui è realizzata Pastina B, la sua estremità può avvolgere quasi completamente tale elemento 20, con copertura frontale 30 e anche con copertura superiore 31 ed inferiore 32, oltre che anteriore 33 e posteriore 34, lasciando libero soltanto la zona di passaggio della vite di chiusura ed incernieramento 35 e l’arco di rotazione dell’elemento mobile di cerniera 20.

Per l’applicazione di detta vite o perno 35, il cerchiello superiore 21 è preferenzialmente dotato di un vano 28, mentre, per il fissaggio della stessa vite 35, il foro 24 è preferenzialmente filettato.

Descritte così le parti principali costituenti il trovato in esame, se ne riassume di seguito il loro funzionamento, anche in relazione agli scopi specificati, con l’ausilio delle figg. da 5 a 7.

Il cerchiello 11 dell’elemento fisso 10, già solidale al musetto A, viene infilato nel vano 25 che è compreso tra i cerchielli 21 e 22 dell’elemento mobile 20, già solidale alla estremità di astina B.

Detto cerchiello 11 viene disposto nel vano 25 in modo che l’asse del suo foro passante 12 sia allineato all’asse dei fori passanti 23 e 24 degli occhielli 21 e22.

In questo modo si rende possibile l inserimento del perno filettato o vite 35, la quale imprigiona assialmente l’occhiello 11 agli altri due occhielli 21 e 22, mentre avvitandosi sul foro filettato 24 ne assicura la rotazione assiale.

In particolare dalla fig. 6 si evince che, anche in fase di apertura normale della astina B, nessun ingombro sporge longitudinalmente alla stessa astina, secondo uno degli scopi indicati.

Dalla medesima fig. 6 si evidenzia anche il fatto che, in relazione alla sporgenza prestabilita dell'occhiello 11 dalla testa del musetto A, oltre che dallo spessore 30 di protezione e contenimento dell’elemento 20, si determina il grado di massima divaricazione dell’astina B sul frontale A.

Con riferimento particolare alla fig. 7, si evidenzia quindi la facilità di chiusura dell’astina B sul frontale A, pur sempre in assenza di ingombri esterni.

Ancora, dalle stesse figg. 5 - 6 e 7 si riscontra il fatto che, con la scomparsa della cerniera e la sua rilevante copertura per mezzo dell’estremità dell’astina B, si ha anche un notevole vantaggio per la pulizia e l’igiene della cerniera, conforme ad altri scopi indicati.

Naturalmente la soluzione costruttiva proposta, come già evidenziato, è da intendersi puramente indicativa e non limitativa.

É possibile infatti, ad esempio, l applicazione degli elementi di cerniera 10 e 20 a musetti A ed astine B realizzate per fusione con metalli leggeri o per stampaggio con materie plastiche o iniettate, così come la loro applicazione può essere attuata su musetti A e astine B realizzate con metodi tradizionali, avendo cura, di sostituire eventualmente i funghetti 14 e 27 con opportune estremità da inserire e bloccare entro appositi fori o sedi ricavate sulle teste dei musetti A e delle astine B.

É ancora possibile utilizzare cerniere aventi un maggior numero di cerchielli, ad esempio cerniere aventi due cerchielli sull’elemento fisso 10 e tre cerchielli sull’elemento mobile 20, essendo detti cerchielli adeguatamente interspaziati da opportuni vani che acconsentano il loro allineamento assiale e l’applicazione di una vite 35 di lunghezza tale da avvitarsi all’ultimo cerchiello, il quale sarà filettato o dotato di successivo dado.

É inoltre possibile capovolgere l’applicazione dell’elemento maschio 10 applicandolo all’astina B, mentre l’elemento femmina 20 potrà essere applicato al musetto A.

Per soluzioni più economiche o per l’impiego di particolari materiali di stampaggio o iniezione, l’elemento femmina 20 potrà essere solo in parte affogato nell’ estremità di astina B, eliminando alcune pareti di contenimento laterale.

Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nell’originalità del trovato che si vuole protegge.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI. 1.- Cerniera a scomparsa, particolarmente per astine di occhiale, caratterizzata dal fatto di essere sostanzialmente costituita da una coppia di elementi di incemieramento del tipo a libro, con un elemento maschio ed un elemento femmina, applicati alle pareti di testa delle estremità di astina e di frontale di occhiale, per essere associati tra di loro per mezzo di una vite o perno che ne assicuri il bloccaggio assiale, pur assicurando il movimento radiale del’elemento mobile su di un elemento fisso al frontale di occhiale; 2.- Cerniera a scomparsa, particolarmente per astine di occhiale, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un elemento maschio 10 è affogato o comunque applicato stabilmente alla testa del musetto o estremità di frontale A, essendo dotato di codolo 14 per il suo fissaggio allo stesso musetto A, ed essendo tale codolo 14 solidale con una piastra di base 13 che sostiene uno o più occhielli 11, i quali sono dotati di foro passante 12 e, in fase di incernieramento, rimangono fissi o privi di movimento con il frontale A; 3.- Cerniera a scomparsa, come alla rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che un elemento femmina 20 è affogato o comunque applicato stabilmente alla testa della estremità di astina B, essendo dotato di codolo 27 per il suo fissaggio alla stessa astina B, ed essendo tale codolo 27 solidale con una piastra di base 26 che sostiene due o più occhielli 21 e 22, i quali sono dotati di foro passante 23 e 24, con possibilità di alloggiamento ed avvitamento di un perno o vite 35; 4.- Cerniera a scomparsa, come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che l’elemento di incernieramento 20 è soldale airestremità dell’astina B e, in fase di incernieramento, si rende mobile nella rotazione, con la stessa astina B; 5.- Cerniera a scomparsa, particolarmente per astine di occhiale, come alle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che i suoi elementi maschio 10 e femmina 20 possono essere fissati indifferentemente alle estremità del frontale A e/o alle estremità delle astine B, potendo comunque agire sulle rispettive superfici o pareti frontali; 6.- Cerniera a scomparsa, particolarmente per astine di occhiale, come alle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che un perno o vite 35 unisce assialmente gli occhielli 11 dell’elemento maschio 10 e, intercalati, gli occhielli 21 e 22 degli elementi femmina 20, in un loro allineamento indicativamente assiale al'astina B ed alla estremità di frontale A, con possibilità di regolare la divaricazione del'astina B in funzione dell’interasse del perno 35 con le pareti del frontale A e delPastina B, di innesto degli stessi elementi 10 e 20, oltre che con la possibilità di regolazione dello spessore della parete protettiva 30.