ITUD20090213A1 - Cerniera per occhiali - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"CERNIERA PER OCCHIALI"

CAMPO DI APPLICAZIONE

II presente trovato si riferisce ad una cerniera per occhiali.

In particolare, la cerniera per occhiali secondo il presente trovato si applica nel collegamento fra astina e musetto di montature per occhiali.

STATO DELLA TECNICA

Sono note le cerniere per occhiali utilizzate per articolare un'astina ed un musetto di una montatura per occhiali.

Tali cerniere sono composte da almeno due elementi di snodo, di cui almeno uno è associato all'astina e l'altro è associato al musetto della montatura, entrambi sagomati in modo da definire rispettivi occhielli. Viti di imperniamento sono inserite negli occhielli così da consentire la rotazione, attorno all'asse della vite, dell'astina rispetto al musetto.

Normalmente, il primo elemento di snodo è formato da un corpo scatolare associato all'astina e da un carrello elasticamente scorrevole all'interno dello stesso corpo scatolare, la cui porzione esternamente sporgente costituisce il relativo occhiello d'incernieramento.

Sono note anche cerniere elastiche per occhiali che permettono una corsa di extrapertura dell'astina.

Sono note pure cerniere con soluzione a doppio scatto, in cui oltre alla possibilità di un ritorno elastico da una condizione di extrapertura dell'astina, è previsto anche lo scatto dalla posizione di astina completamente aperta a quella completamente chiusa e viceversa. A tale scopo il secondo elemento di snodo è sagomato con un profilo a camma, che coopera con il piano frontale del corpo scatolare, per determinare lo scatto della cerniera.

Un inconveniente delle cerniere note è che prevedono solo le condizioni stabili di astina completamente aperta e di astina completamente chiusa.

Un ulteriore inconveniente è che 1'astina può aprirsi inavvertitamente, in particolare se allentata a causa di un uso prolungato, e causare, in caso di scarsa cura nella sua presa, la caduta degli occhiali.

Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una cerniera per occhiali che eviti la completa apertura accidentale dell'astina rispetto al musetto.

Un ulteriore scopo del presente trovato, è quello di fornire una sensazione di tensione della cerniera elastica, durante l'apertura o la chiusura dell'astina rispetto al musetto, anche nella condizione in cui il perno sia allentato.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.

Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, una cerniera per occhiali, secondo il presente trovato, comprende un primo elemento di snodo ed un secondo elemento di snodo, adatti all'articolazione di un'astina rispetto ad un musetto.

Il primo elemento di snodo include un corpo scatolare, che presenta una prima superficie frontale, l'estremità del quale definisce un primo occhiello di articolazione.

Il secondo elemento di snodo è provvisto di una regione protuberante convessa, che si estende verso l'esterno, e presenta almeno un secondo occhiello di articolazione.

Detti primo e secondo occhiello sono imperniati fra loro per mezzo di un perno o una vite e ruotano attorno ad esso.

Secondo il presente trovato, la prima superficie frontale presenta almeno una superficie concava intervallata da spigoli, e la regione protuberante convessa è sagomata in modo coniugato alle superfici concave sì da inserirsi in modo stabile all'interno di essa.

Grazie a tale configurazione, la regione protuberante convessa e la, o le, superfici concave, quando l'astina ruota rispetto al perno cooperano fra loro sì che detta regione protuberante si colloca di volta in volta in una di dette superfici concave, passando dalla posizione chiusa a quella aperta dell'astina e viceversa.

In questo modo, quando l'astina viene portata dalla posizione chiusa a quella aperta, si sposta da una posizione stabile all'altra, definita dal posizionamento dell'estremità convessa nelle sedi concave, conferendo all'utilizzatore una sensazione di movimento stabilizzato a scatti.

Secondo il trovato, il primo elemento di snodo è ricavato sull'astina mentre il secondo elemento di snodo è ricavato sul musetto.

In modo duale è anche possibile prevedere che, il primo elemento di snodo sia realizzato solidale al musetto mentre il secondo elemento è fissato all'astina.

È anche possibile prevedere che detti elementi di snodo siano realizzati integrati direttamente sull'astina e o sul musetto, ad esempio ricavati direttamente per stampaggio e/o per termoformatura o simili.

Secondo una variante, il corpo scatolare è realizzato integrato sull'astina.

Secondo un'altra variante, la regione protuberante convessa è integrata al musetto Secondo una variante si può prevedere che il corpo scatolare sia realizzato integrato sul musetto.

Secondo un'ulteriore variante, la regione protuberante convessa è realizzata integrata sull'astina.

Il primo elemento di snodo e il secondo elemento di snodo possono essere realizzati dello stesso materiale o di materiale diverso rispetto alla montatura degli occhiali, ad esempio in materiale metallico, plastico, leghe metalliche o simili.

Secondo una variante del presente trovato, all'interno del corpo scatolare è disposto almeno un carrello elastico, le cui estremità costituiscono il primo elemento di snodo.

Secondo un'ulteriore variante, la regione protuberante convessa comprende una pluralità di elementi protuberanti presentanti ognuno un foro coassiale di fissaggio del perno e sagomati in modo analogo.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 è una vista in pianta della cerniera elastica, secondo il presente trovato, associata all'astina e al musetto di una montatura per occhiali, nella sua condizione di extrapertura;

- la fig. 2 è una vista prospettica della cerniera secondo il trovato in condizione di astina aperta;

- le fig. 3a — 3d rappresentano la sequenza di apertura dell'astina dalla condizione di astina chiusa a quella di astina aperta secondo una possibile forma di realizzazione del trovato;

- le figg. 4, 5, 6 e 7 sono viste in pianta di varianti del trovato secondo fig. 1 associate all'astina e al musetto di una montatura per occhiali.

Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni

DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI

REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figg. 1 e 2 viene presentata una cerniera 10 elastica per occhiali, secondo il trovato, che comprende un primo elemento di snodo 12 associato ad un corpo scatolare 14, ed un secondo elemento di snodo 18 fissato al musetto 20 di una comune montatura per occhiali.

II corpo scatolare 14, solidale ad un'astina 22, comprende al suo interno un carrello 16 elasticamente scorrevole all'interno dello stesso corpo scatolare 14, la cui porzione esternamente sporgente costituisce un primo occhiello 24 d'incernieramento.

Il carrello 16 è vincolato a scorrere all'interno di una sede lungo un asse di alloggiamento X.

Nella presente descrizione, gli elementi compresi all'interno del corpo scatolare 14, che consentono 1'elasticizzazione della cerniera 10, non verranno descritti in quanto sono ritenuti noti e ininfluenti per la comprensione del trovato.

Il secondo elemento di snodo 18 comprende un primo elemento sporgente 28 ed un secondo elemento sporgente 30 provvisti di un foro passante a costituire degli occhielli per 1'incernieramento del primo occhiello 24.

In questo modo il primo elemento di snodo 12 e il secondo elemento di snodo 18 sono vincolati a ruotare attorno ad un perno 32 centrato in un centro di imperniamento C.

Nella descrizione delle presenti forme di realizzazione, l'asse di alloggiamento X del carrello 16 passa sempre per il centro C d'imperniamento, anche se non si esclude la possibilità che il centro C sia in posizione decentrata rispetto all'asse di alloggiamento X.

In particolare il secondo elemento sporgente 30 presenta vantaggiosamente un foro filettato, per consentire l'avvitamento del perno 32.

Il primo elemento sporgente 28 ed il secondo elemento sporgente 30 presentano entrambi una prima superficie esterna 35 ed una seconda superficie esterna 37 a formare un profilo a camma; l'intersezione di dette superfici crea una prima protuberanza 34 ed una seconda protuberanza 36, rispettivamente sul primo elemento sporgente 28 e sul secondo elemento sporgente 30, di forma cuneiforme e vantaggiosamente raccordata all'estremità.

Il corpo scatolare 14, in prossimità della superficie di uscita del carrello 16, presenta nell'ordine, dalla sua porzione più esterna verso l'astina 22, una prima superficie frontale 38, una prima superficie concava 42, uno spigolo sporgente 46, una seconda superficie concava 44 ed una seconda superficie frontale 40.

Le suddette superfici concave 42, 44 possono essere realizzate per semplice fresatura della superficie frontale del corpo scatolare 14.

Il carrello 16, per effetto di elementi elastici di richiamo (non mostrati nelle figure), è sempre sottoposto ad una forza di richiamo diretta lungo l'asse di alloggiamento X e permette all'astina 22 di assumere solo condizioni stabili.

La sequenza di apertura dell'occhiale è rappresentata nelle figg. 3a — 3d, a partire dalla condizione di astina chiusa (fig. 3a) fino alla condizione di astina aperta (fig. 3d).

Con riferimento alla fig. 3a si presenta una condizione di astina chiusa, ovvero una condizione stabile in cui la prima superficie esterna 35 è adiacente alla prima superficie frontale 38 e alla seconda superficie frontale 40.

In questa condizione, il valore dell'azione elastica di richiamo del carrello 16 è minimo.

Andando ad aprire l'astina 22, la prima e seconda protuberanza 34, 36 scorrono lungo la seconda superficie frontale 40 fino a portare l'astina in una prima condizione stabile di fig. 3b con astina parzialmente aperta. In questa condizione la prima e la seconda protuberanza 34, 36 sono incuneate nella seconda superficie concava 44.

Una posizione intermedia fra la prima condizione stabile (fig. 3b) e la condizione di astina chiusa (fig. 3a) è una condizione instabile dell'astina 22, dato che l'azione elastica di richiamo, esercitata sul carrello 16, tende a riportare spontaneamente, o con una piccola azione esterna, l'astina 22 in una delle condizioni stabili di equilibrio di fig. 3a o di fig. 3b.

Esercitando un'ulteriore azione di apertura dell'astina 22, le protuberanze 34, 36 scorrono lungo la seconda superficie concava 44, oltrepassano lo spigolo sporgente 46 e si incuneano nella prima superficie concava 42, in una seconda posizione di equilibrio stabile (fig. 3c).

Lo spigolo sporgente 46 crea una condizione di equilibrio instabile e fa si che l'astina 22, per effetto del richiamo elastico, si riporti in una delle condizioni stabili di fig. 3b o di fig. 3c. Aprendo ulteriormente l'astina 22, l'occhiale viene portato nella condizione con aste aperte (fig. 3d), ovvero nella posizione in cui la seconda superficie esterna 37 è adiacente alla prima 38 e alla seconda 40 superficie frontale del corpo scatolare 14.

In quest'ultima condizione, il valore dell'azione elastica di richiamo del carrello 16 è minimo.

Come mostrato in fig. 1, data la presenza di elementi elastici di richiamo, il carrello 16 può prevedere un'extracorsa dell'astina 22, che consente un'apertura ulteriore rispetto alla condizione di occhiale con aste aperte.

Tale condizione è comunque instabile in quanto il carrello 16 sarà soggetto ad una forza di richiamo elastico che riporterà l'astina nella condizione di astine 22 aperte (fig. 3c).

Secondo una possibile forma di realizzazione del trovato, il primo elemento di snodo 112 e l'astina 22 sono realizzati in un unico pezzo (fig. 4), mantenendo comunque la presenza delle superfici frontali 38, 40 delle superfici concave 42, 44 nel corpo scatolare 114 come descritto con riferimento alla forma di realizzazione secondo la fig. 1.

Allo stesso modo, anche il secondo elemento di snodo 118 e il musetto 20 sono realizzati in un unico pezzo, mantenendo comunque la presenza di almeno una protuberanza 47 che assolve la stessa funzione della prima e seconda protuberanza 34, 36 della forma di realizzazione secondo la fig. 1.

Con riferimento a fig. 5, si rappresenta una forma di realizzazione duale a quella descritta con riferimento a fig. 4. Ovvero, in questo caso, l'astina 22 comprende il secondo elemento di snodo 218 che presenta il profilo con la protuberanza 47, il musetto 20, invece, comprende il primo elemento di snodo 212, che include il corpo scatolare 214. Detto corpo scatolare 214 presenta le superfici concave 42, 44 in cui va ad incunearsi la protuberanza 47, e crea delle condizioni di equilibrio stabile fra la condizione di astine 22 aperte e astine 22 chiuse.

Con riferimento a fig. 6 viene presentata una forma alternativa di realizzazione delle figg. 1 e 4 in cui la montatura degli occhiali è realizzata in materiale plastico. L'astina 22 comprende un'anima 48 interna metallica ricoperta da un rivestimento 50 di materiale plastico. L'anima metallica 48, oltre a conferire maggior resistenza meccanica all'astina 22, consente il fissaggio solidale del corpo scatolare 314 ad esempio per saldatura con tecniche note. Detto corpo scatolare 314 presenta superfici concave e spigoli sporgenti, che assolvono le stesse funzioni, e disposti come quanto visto in relazione a fig. 1.

Il secondo elemento di snodo 318 è realizzato in materiale metallico, o in altro materiale, e viene associato al musetto 20, di materiale plastico, per termoformatura.

Un'opportuna struttura sagomata 52 mantiene solidale il secondo elemento di snodo 318 al musetto 20.

È chiaro che alla cerniera per occhiali fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

È infatti possibile prevedere più superfici concave 42, 44 in prossimità della superficie scatolare a creare più di due condizioni di equilibrio stabile intermedie fra condizioni di astine 22 completamente aperte e astine chiuse come con riferimento a fig. 7.

È anche prevista la realizzazione di cerniere con doppio carrello, o in genere multiplo od anche con un unico elemento sporgente (28 o 30) imperniato al primo elemento di snodo 12.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di cerniera per occhiali, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera per occhiali comprendente un primo elemento di snodo (12, 112, 212), che include un corpo scatolare (14, 114, 214, 314) il quale presenta una prima superficie frontale (38, 40, 42, 44), ed un secondo elemento di snodo (18, 118, 218, 318), provvisto di una regione protuberante convessa (34, 36, 47), caratterizzata dal fatto che la prima superficie frontale (38, 40, 42, 44) presenta almeno una superficie concava (42, 44) intervallata da spigoli (46), e la regione protuberante convessa (34, 36, 47) è sagomata in modo coniugato alla superficie concava (42, 44) sì da inserirsi in modo stabile all'interno di essa quando l'astina (22) passa dalla posizione di apertura a quella di chiusura e viceversa.
2. 2. Cerniera per occhiali, come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo elemento di snodo (12, 112) è associato all'astina (22) e il secondo elemento di snodo (18, 118, 318) è associato al musetto (20).
3. 3. Cerniera per occhiali, come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il primo elemento di snodo (212) è associato al musetto (20) e il secondo elemento di snodo (218) è associato all'astina (22).
4. 4. Cerniera per occhiali, come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il corpo scatolare (14, 114, 314) è realizzato in corpo unico sull'astina (22) o è un elemento separato fissato ad essa.
5. 5. Cerniera per occhiali, come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il secondo elemento di snodo (18, 118, 318) è realizzato in corpo unico sul musetto (20) o è un elemento separato fissato ad essa.
6. 6. Cerniera per occhiali, come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il corpo scatolare (214) è realizzato in corpo unico sul musetto (20) o è un elemento separato fissato ad essa.
7. 7. Cerniera per occhiali, come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il secondo elemento di snodo (218) è realizzato in corpo unico sull'astina (22) o è un elemento separato fissato ad essa.
8. 8. Cerniera per occhiali, come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il corpo scatolare (14, 214, 314) alloggia almeno un carrello elastico (16), le cui estremità costituiscono il primo elemento di snodo (12, 212).
9. 9. Cerniera per occhiali, come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la regione protuberante convessa (34, 36, 47) comprende una pluralità di elementi protuberanti (34, 36) presentanti ognuno fori coassiali di fissaggio del perno (32) e sagomati in modo reciprocamente analogo.