IT202000004021A1 - Metodo e apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata - Google Patents

Metodo e apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata Download PDF

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Description

Descrizione
METODO E APPARECCHIATURA PER PRELEVARE E ALIMENTARE
ELEMENTI METALLICI DI FOGGIA ALLUNGATA
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un metodo e una apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata, in particolare elementi metallici quali profilati e tondini metallici in barre per cemento armato, ad esempio destinati ad un ciclo di taglio, piegatura, saldatura o altra lavorazione. Arte nota
Sono note apparecchiature per la lavorazione di elementi metallici di foggia allungata, in particolare profilati metallici e simili prodotti in barre, che richiedono di alimentare tali elementi, ad esempio per raggrupparli in un numero desiderato oppure per realizzare direttamente lavorazioni di taglio e/o piegatura su una parte dei suddetti elementi.
Occorre osservare che gli elementi in questione, in particolare le barre metalliche, sono in genere immagazzinati e trasportati in fasci che, per esigenze produttive, possono essere di notevole lunghezza, da 12 fino anche a 24 metri.
Poich? gli elementi metallici, in particolare quelli destinati all?armatura del cemento armato, presentano una notevole estensione, nonostante siano realizzati di acciaio, essi risultano particolarmente flessibili. Tale circostanza ? tanto pi? accentuata quanto ? elevato il rapporto tra l?estensione longitudinale degli elementi e la rispettiva dimensione trasversale. A motivo di tale flessibilit?, tali elementi s?intrecciano reciprocamente con facilit? quando sono raggruppati in fasci, assumendo cos? una configurazione disordinata.
A tale riguardo occorre anche osservare che gli elementi impiegati per l?armatura del cemento armato, oltre a essere pesanti e quindi di per s? poco agevoli da maneggiare, sono spesso dotati di nervature sulle superfici esterne, per migliorare le propriet? di aderenza al materiale di ricoprimento, generalmente calcestruzzo. La presenza di nervature, per?, ostacola ulteriormente lo scorrimento reciproco tra gli elementi da districare, quindi le operazioni di districamento, necessarie prima di qualsiasi lavorazione.
Le soluzioni note per separare dai fasci i suddetti elementi metallici di foggia allungata, in particolare tondini di acciaio per cemento armato, sono ingombranti, quindi costose, e talvolta poco affidabili nel districare elementi di dimensioni trasversali assai ridotte in relazione alla loro lunghezza.
Tali soluzioni possono prevedere apparecchiature dotate di uno o pi? rami di catene trasportatrici atte a sostenere trasversalmente gli elementi da manipolare. Tali catene sono azionate secondo un moto alternato, in particolare un moto oscillatorio trasversale che movimenta gli elementi da districare. Tale moto oscillatorio ha la funzione di sciogliere, cio? dipanare, gli elementi maggiormente aggrovigliati, per poi disporre progressivamente su uno stesso piano il gruppo di elementi trattato, cos? da districarlo. Solo dopo questa operazione un gruppo o una macchina successiva pu? riuscire a prelevare e contare le barre.
Tuttavia, tali soluzioni, peraltro complesse, ingombranti e costose, non soddisfano pienamente le esigenze del settore specifico, risultando spesso inefficaci e scarsamente accurate. Soprattutto esse non si prestano a passare rapidamente da una tipologia di barre a un?altra, ci? che ? di frequente necessario poich? nella maggior parte dei casi il fascio di barre non viene utilizzato tutto. Questo comporta che se si vuole usare una differente tipologia di barre, ad esempio di diverso diametro o di diversa lunghezza, si deve prima liberare la macchina dalle barre rimanenti. Tale operazione richiede un tempo non accettabile per le esigenze produttive.
Risultano invece particolarmente vantaggiose dal punto di vista produttivo quelle apparecchiature che sono in grado di prelevare elementi metallici di foggia allungata, preferibilmente barre, stoccate in molteplici vani di alloggiamento, in modo da rendere disponibile una grande variet?, per diametro e lunghezza, di elementi differenti.
Sono note apparecchiature mobili trasversalmente, in particolare dal brevetto EP 1356875 della stessa Richiedente, o apparecchiature fisse, per il prelievo di barre metalliche, rispetto ad un magazzino in cui sono ricavati rispettivi vani di alloggiamento per le diverse tipologie di barre da prelevare. Tali apparecchiature comprendono mezzi di presa in grado di agire su porzioni di estremit? delle barre da prelevare.
Queste stesse tipologie di apparecchiature, mobili o fisse rispetto a un magazzino, presentano il vantaggio di essere dotate di gruppi di presa e alimentazione di ingombro ridotto, ma hanno lo svantaggio di offrire una limitata produttivit?. Infatti ? ridotto il numero di barre metalliche che possono essere alimentate, ad esempio per trascinamento della estremit? del materiale, alla macchina di lavorazione a valle.
Le apparecchiature che prevedono il prelievo degli elementi, in particolare barre, ad una rispettiva estremit?, si adattano ad essere associate ad apparecchiature a valle, dotate di sistemi di estrazione per sfilamento delle barre dal fascio. Per sfilare le barre dal fascio, che pu? essere notevolmente intrecciato, lo sforzo di traino, anche a causa della presenza di nervature, risulta notevole, oltre che differenziato, a seconda della resistenza opposta, per ciascuna barra da estrarre. Ci? crea molti problemi per i mezzi di traino che hanno difficolt? a mantenere contemporaneamente in presa pi? barre, per di pi? aventi sezione irregolare. Pertanto, spesso le barre avanzano di quantit? non perfettamente uguali fra loro. Inoltre, risulta difficile operare il trascinamento se non di un numero molto limitato di barre, a svantaggio della produttivit?, che quindi risulta limitata.
Anche dal brevetto EP1356876 sempre della stessa Richiedente, sono note apparecchiature per l?alimentazione di barre metalliche, mobili trasversalmente rispetto ad un magazzino in cui sono ricavati rispettivi vani di alloggiamento per le barre da prelevare.
Nelle apparecchiature di quest?ultima tipologia, il prelievo di barre avviene in una posizione centrale rispetto al fascio. Il loro utilizzo avviene usualmente in abbinamento ad apparecchiature con alimentazione a letto di rulli motorizzati, in grado quindi di movimentare un numero maggiore di barre contemporaneamente, e quindi in grado di effettuare produzioni elevate.
In questo caso le barre, ad esempio da tagliare, vengono depositate su di una via di alimentazione a rulli motorizzati per essere trasferite a una cesoia. In questo modo non esiste alcuna resistenza all?avanzamento perch? le barre sono state gi? districate dal fascio e si muovono tutte assieme; quindi il loro numero pu? essere ben maggiore rispetto ai due casi di soluzioni note, illustrati in precedenza.
Le barre, quindi, non trovano difficolt? nell?avanzamento e non hanno sostanzialmente limitazione numerica, perch? sono adagiate su un letto di rulli motorizzati. Questa tipologia di apparecchiature non presenta il problema di dover estrarre barre dal fascio e di doverle trainare serrandole mediante ruote di traino posizionate solo di testa, come succede invece nelle apparecchiature in cui il prelievo avviene ad una estremit? delle barre.
La struttura dell?apparecchiatura secondo il brevetto EP1356876 prevede per? un?architettura mobile, a ponte, molto costosa ed ingombrante. Il ciclo operativo dell?apparecchiatura risulta quindi relativamente lento a causa delle masse in movimento e delle numerose corse di andata e ritorno dalla posizione dei vani contenenti i diversi fasci alla macchina da alimentare, ad ogni ciclo. Quindi in questo caso l?apparecchiatura deve compiere un viaggio di andata ed uno di ritorno, ad ogni ciclo di taglio, talvolta dovendo coprire una distanza non indifferente.
Presentazione dell?invenzione
Il compito della presente invenzione ? quello di risolvere i problemi citati, escogitando un metodo ed una apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata, in particolare profilati metallici in barre per cemento armato.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una apparecchiatura per prelevare ed alimentare elementi metallici di foggia allungata, di semplice concezione costruttiva e funzionale, dotata di impiego sicuro e affidabile, nonch? di costo relativamente economico.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dal metodo per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata secondo la rivendicazione 1 e dall?apparecchiatura per prelevare ed alimentare gli stessi elementi secondo la rivendicazione 19.
Il metodo secondo l?invenzione prevede di:
a. predisporre lungo una direzione longitudinale una pluralit? di elementi metallici di foggia allungata, in appoggio in un vano di stoccaggio;
b. predisporre una apparecchiatura per prelevare ed alimentare gli stessi elementi, comprendente una struttura fissa, avente sviluppo lungo la stessa direzione longitudinale e recante in una posizione sostanzialmente centrale del suddetto sviluppo un organo di presa predisposto in una posizione attiva per prelevare gli elementi in corrispondenza di una zona di prelievo;
c. azionare l?organo di presa relativamente al vano di stoccaggio secondo un moto di prelievo, in una corsa di abbassamento per avvicinare l?organo di presa a una porzione di presa sostanzialmente centrale degli elementi stessi, disposta ad una quota di prelievo, e in una corsa di sollevamento per sollevare almeno una parte degli elementi in corrispondenza della rispettiva porzione di presa, dalla quota di prelievo a una quota superiore.
Preferibilmente successivamente alla fase c., in cui l?organo di presa ? azionato nel moto di prelievo, viene selezionato, mediante mezzi di conteggio e/o selezione, un numero desiderato di elementi tra gli elementi prelevati.
Il metodo secondo l?invenzione prevede poi la fase di
d. rilasciare gli elementi prelevati a un gruppo di trasferimento in corrispondenza di una quota di trasferimento, per trasferirli mediante un moto di trasferimento a una via di alimentazione disposta a valle.
Preferibilmente nel suddetto moto di trasferimento gli elementi da trasferire sono movimentati con un moto solidale al gruppo di trasferimento, preferibilmente traslazionale, cos? da mantenere un proprio assetto reciprocamente ordinato. Preferibilmente, successivamente alla fase c. di azionare l?organo di presa nel moto di prelievo e, preferibilmente dopo la fase di conteggio, se prevista, il metodo pu? prevedere di separare mediante un gruppo di separazione azionato in un moto di separazione gli elementi prelevati e/o contati e/o selezionati dalla restante parte degli elementi destinata a ricadere nel vano di stoccaggio.
Il metodo pu? prevedere aspetti particolari, descritti in dettaglio nel seguito.
Il metodo pu? prevedere che, successivamente alla fase a. di predisporre lungo una direzione longitudinale una pluralit? di elementi metallici di foggia allungata, in appoggio in un vano di stoccaggio e precedentemente la fase c. di azionare l?organo di prelievo, il vano di stoccaggio e, quindi, il fascio in esso contenuto, sia movimentato in una direzione trasversale fino alla zona di prelievo sottostante l?organo di presa predisposto nella suddetta posizione attiva.
Secondo un aspetto particolare del metodo, in merito alla fase a. di predisporre almeno un vano di stoccaggio, il metodo pu? prevedere di predisporre almeno un ulteriore vano di stoccaggio, anch?esso mobile, grazie ad una apertura ricavata nella struttura fissa, estendentesi longitudinalmente inferiormente alla struttura. Ci? consente di avere a disposizione tipi differenti di elementi per cicli di prelievo successivi, a cui ? possibile attingere liberamente semplicemente movimentando opportunamente, nella zona di prelievo anzidetta, il rispettivo vano di stoccaggio. Utilmente, il vano di stoccaggio e l?ulteriore vano di stoccaggio possono essere mobili solidalmente.
In merito alla fase opzionale di movimentare il vano di stoccaggio nella direzione di stoccaggio fino alla zona di prelievo, il metodo pu? comprendere l?ulteriore fase di movimentare il vano di stoccaggio secondo un moto di regolazione nella direzione trasversale, relativamente alla struttura nell?ambito di zona di prelievo, all?occorrenza o in modo programmato, per distribuire uniformemente il prelievo degli elementi dallo stesso vano di stoccaggio. Il moto di regolazione evita quindi, vantaggiosamente, la formazione di avvallamenti nel fascio, che possono compromettere la produttivit? dei cicli di prelievo. In particolare il moto di regolazione consente di evitare che l?organo di presa effettui prelievi ?a vuoto? da questi stessi avvallamenti nel caso in cui gli elementi siano presenti nel vano di stoccaggio, ma siano accumulati esternamente ai suddetti avvallamenti.
Vantaggiosamente l?organo di presa ? di tipo magnetico, quindi pu? agire sugli elementi da prelevare con una rispettiva superficie operativa mediante attrazione magnetica.
La fase di selezionare il numero desiderato di elementi, citata in precedenza, pu? avvenire azionando un organo selezionatore in una prima fase di selezione, in seguito alla quale un primo numero di elementi, in particolare non direttamente in contatto con la presa magnetica, viene rimosso dalla presa attrattiva dell?organo di presa, ed una seconda fase di selezione, in seguito alla quale un secondo numero di elementi in eccesso ? escluso dall?interazione, in particolare dal contatto, con l?organo selezionatore.
Pi? precisamente, la suddetta prima fase di selezione avviene preferibilmente in seguito a una corsa di andata, attraverso un moto di traslazione che si svolge parallelamente a una prima superficie operativa dell?organo di presa, ad una opportuna distanza controllata tra una superficie di supporto dello stesso organo selezionatore e la superficie operativa dell?organo di presa magnetica. Tale prima fase di selezione agisce sul primo numero di elementi in eccesso, preferibilmente quegli elementi prelevati che sono stati attratti, ma che non sono a diretto contatto con la superficie operativa dell?organo di presa. Tale azione pu? svolgersi, in particolare, attraverso il riscontro della superficie di riscontro dell?organo selezionatore, presente preferibilmente in corrispondenza di un bordo anteriore dell?organo selezionatore, secondo la direzione della suddetta corsa di andata. La citata corsa di andata del moto di selezione avviene preferibilmente nella direzione trasversale.
Vantaggiosamente, durante la corsa di andata l?organo selezionatore pu? intercettare progressivamente, mediante la suddetta superficie operativa, in particolare, il bordo anteriore, quegli elementi che non sono a diretto contatto con l?organo di presa magnetica, ma che risultano magnetizzati a loro volta, rimuovendo cio? gli elementi non direttamente in contatto con la superficie operativa.
Un solo strato di elementi, preferibilmente, pu? quindi rimanere interposto tra la superficie operativa dell?organo di presa e la superficie di supporto dell?organo selezionatore, in funzione della distanza controllata anzidetta e della dimensione trasversale degli elementi in fase di prelievo.
Preferibilmente, la corsa di andata dell?organo selezionatore avviene tra una configurazione inattiva, all?interno della struttura dell?apparecchiatura, e una configurazione estratta, avanzata esternamente alla struttura stessa, secondo un moto preferibilmente nella direzione trasversale.
La suddetta seconda fase di selezione avviene preferibilmente in seguito a una corsa controllata di ritorno dell?organo selezionatore. Tale corsa avviene preferibilmente tra la citata configurazione preferibilmente completamente estratta e una configurazione estratta intermedia, avanzata esternamente alla struttura dell?apparecchiatura in modo selettivo. Utilmente, controllando l?entit? della porzione dell?organo selezionatore, estratta rispetto alla struttura nella suddetta configurazione estratta intermedia, ? possibile controllare di conseguenza, in funzione della dimensione trasversale degli elementi, il numero di elementi ospitabili in appoggio sull?organo di selezione, trattenuti e interposti tra la prima superficie operativa dell?organo di presa e la superficie di supporto dell?organo selezionatore.
In seguito, dopo aver portato gli elementi prelevati, eventualmente selezionati, alla quota di trasferimento, il metodo pu? altres? comprendere l?ulteriore fase di azionare il gruppo di trasferimento secondo un moto di inserimento alla quota di trasferimento in direzione trasversale da una configurazione di alimentazione, di interazione con la via di alimentazione, ad una configurazione di ricezione, di interazione con l?organo di presa e/o mezzi di supporto degli elementi prelevati dallo stesso organo di presa.
Vantaggiosamente a seguito del suddetto moto d?inserimento gli elementi sono rilasciati al gruppo di trasferimento e successivamente movimentati in modo reciprocamente solidale nella configurazione di alimentazione mediante un moto di trasferimento, mantenendo cos? inalterato un assetto ordinato degli stessi elementi.
Il metodo pu? comprendere l?ulteriore fase di azionare un gruppo di conteggio di tipo qualunque comprendente mezzi di rilevamento configurati per rilevare il passaggio delle barre effettivamente trasferite o preferibilmente il peso degli elementi all?interno del vano di stoccaggio. In questo secondo caso i mezzi di rilevamento forniscono a mezzi di elaborazione almeno un dato relativo al peso dei suddetti elementi prima e dopo il trasferimento, per calcolare, in base alla dimensione trasversale degli elementi, preferibilmente ad ogni ciclo operativo, il numero degli elementi selezionati e/o trasferiti. Il rilevamento del peso nel vano di stoccaggio risulta particolarmente vantaggioso perch? consente di monitorare anche il numero di elementi rimanente nello stesso vano di stoccaggi, in modo da potere pianificare correttamente le operazioni successive.
Il moto di separazione accennato in precedenza pu? avvenire a una quota intermedia tra la quota di prelievo e la quota di trasferimento e/o sostanzialmente alla quota di trasferimento.
Il metodo pu? comprendere inoltre l?ulteriore fase di pre-accumulare gli elementi rilasciati al gruppo di trasferimento mediante un gruppo di pre-accumulo comprendente almeno un organo di supporto mobile alternativamente tra una posizione sommersa rispetto alla quota di trasferimento, e una posizione emersa da essa, attiva per sollevare gli elementi dall?appoggio sul gruppo di trasferimento. Il metodo pu? prevedere altres?, ad esempio successivamente all?azione di selezione dell?organo selezionatore, se prevista, o successivamente a una azione di supporto esercitata da mezzi di supporto comprendenti una superficie di supporto per gli elementi prelevati, di azionare l?organo di presa in un moto di disimpegno, dalla posizione attiva a una posizione inattiva, a scomparsa nella struttura.
In tale caso, il metodo pu? prevedere ulteriormente di azionare l?organo di presa in un moto di conversione, per cambiare la funzione dello stesso organo in organo di supporto degli elementi prelevati. Il moto di conversione comprende una prima corsa, in cui l?organo di presa ? movimentato dalla posizione inattiva, a scomparsa nella struttura, a una quota inferiore alla quota superiore di prelievo, quindi sostanzialmente inferiore all?organo selezionatore, se previsto, o ai citati mezzi di supporto, e una seconda corsa, di supporto, in cui lo stesso organo di presa ? estratto esternamente alla struttura, dalla posizione inattiva alla posizione attiva, per intercettare mediante una rispettiva seconda superficie operativa superiore gli elementi prelevati.
Successivamente, il metodo pu? prevedere di ritrarre a scomparsa l?organo selezionatore o i citati mezzi di supporto, rilasciando cos? gli elementi prelevati sulla seconda superficie operativa dell?organo di presa, contrapposta alla prima superficie operativa.
Il metodo pu? prevedere in seguito di movimentare l?organo di presa in un moto elevatore, dalla quota di prelievo alla quota di trasferimento o, pi? precisamente a una quota sostanzialmente pari o superiore alla quota di trasferimento, per consentire il rilascio degli elementi prelevati al gruppo di trasferimento.
L?apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata, secondo l?invenzione, comprende:
- una struttura fissa avente sviluppo lungo una direzione longitudinale, recante in una posizione sostanzialmente centrale dello stesso sviluppo un organo di presa operante in una posizione attiva per prelevare elementi da un vano di stoccaggio, configurato per ricevere in appoggio lungo la direzione longitudinale una pluralit? di elementi e predisposto in corrispondenza di una zona di prelievo sottostante l?organo di presa nella posizione attiva, l?organo di presa essendo azionabile in un moto di prelievo in una corsa di abbassamento a una quota di prelievo e in una corsa di sollevamento dalla quota di prelievo a una quota superiore;
- un gruppo di trasferimento mobile di un moto di trasferimento a una quota di trasferimento, per trasferire gli elementi prelevati a una via di alimentazione disposta a valle.
L?apparecchiatura ? assai compatta e, associando il prelievo e il trasferimento alla via di alimentazione a valle, risulta parimenti compatto e ridotto il percorso che gli elementi devono compiere dal vano di stoccaggio alla via di alimentazione. Tutto ci? avviene a vantaggio dei tempi per ogni ciclo di prelievo e trasferimento e dunque della produttivit?.
Inoltre, gli elementi stessi sono agevolmente trasferiti alla via di alimentazione, preferibilmente a rulli, grazie al gruppo di trasferimento associato alla stessa struttura fissa. Tale previsione consente il trasferimento agevole e ordinato di un elevato numero di elementi, ancora a vantaggio della produttivit?.
Secondo una prerogativa dell?invenzione, l?organo di presa agisce sostanzialmente in una posizione sostanzialmente centrale dell?apparecchiatura. In tale modo, grazie all?ausilio del gruppo di trasferimento anzidetto, ? possibile, in modo assai agevole, manipolare gli elementi prelevati e condurre le operazioni di alimentazione dagli elementi alle operazioni successive, in particolare con l?ausilio di una via di alimentazione a rulli.
Secondo un aspetto particolare dell?invenzione, nel moto di trasferimento il gruppo di trasferimento ? atto a trasferire ordinatamente gli elementi ricevuti alla via di alimentazione.
Preferibilmente, il suddetto moto di trasferimento ? un moto di traslazione, in cui gli elementi prelevati risultano movimentati solidalmente al gruppo di trasferimento verso la via di alimentazione, cos? da mantenere inalterato il proprio assetto ordinato.
Preferibilmente, il gruppo di trasferimento comprende organi trasferitori azionabili per trasportare ordinatamente gli elementi prelevati.
Gli organi trasferitori sono preferibilmente, ma non esclusivamente, realizzati mediante mezzi di trasmissione flessibile, ad esempio ad anello chiuso, avvolti attorno a contrapposte pulegge. Mediante l?azionamento in rotazione delle suddette pulegge ? ad esempio possibile realizzare il trasporto ordinato degli elementi trasferiti.
In particolare, gli elementi prelevati possono essere disposti utilmente in un assetto ordinato, che risulta mantenuto in seguito al moto di trasferimento.
L?apparecchiatura comprende preferibilmente un gruppo di separazione azionabile in un moto di separazione per separare gli elementi prelevati dalla restante parte degli elementi presenti nel vano di stoccaggio. A seguito di tale fase di separazione gli elementi prelevati sono vantaggiosamente disposti in modo ordinato.
Il gruppo di separazione pu? agire alla quota superiore anzidetta, in corrispondenza della quale gli elementi prelevati sono trattenuti dall?organo di presa, oppure, in alternativa o in aggiunta, alla quota di trasferimento, in cui ? operativo il gruppo di trasferimento.
L?organo di presa effettua preferibilmente il prelievo degli elementi con una rispettiva prima superficie operativa, preferibilmente inferiore, mediante attrazione magnetica.
L?apparecchiatura comprende preferibilmente mezzi di conteggio e/o selezione per selezionare un numero desiderato di elementi tra gli elementi prelevati dall?organo di presa.
A tale scopo, l?apparecchiatura comprende preferibilmente un organo selezionatore mobile secondo una prima fase di selezione, in seguito alla quale un primo numero di elementi in eccesso viene rimosso dalla presa attrattiva dell?organo di presa, e una seconda fase di selezione, in seguito alla quale un secondo numero di elementi in eccesso ? escluso dall?interazione con l?organo selezionatore.
Preferibilmente l?organo selezionatore ? operativo alla suddetta quota superiore.
L?organo selezionatore ? preferibilmente mobile in una corsa di andata di traslazione parallelamente alla citata prima superficie operativa dell?organo di presa, a una distanza controllata tra una superficie di supporto dell?organo selezionatore e la citata prima superficie operativa, agendo mediante un bordo di riscontro dell?organo selezionatore e in una corsa controllata di ritorno.
La citata distanza controllata pu? essere sostanzialmente pari a una distanza compresa tra una e due volte una dimensione trasversale degli elementi in fase di prelievo, in modo da rimuovere dall?interazione dell?organo di presa gli elementi distanti dalla prima superficie operativa, cio? non direttamente a contatto con essa.
L?organo di presa ? preferibilmente mobile di un moto di disimpegno, dalla citata posizione attiva a una posizione inattiva, a scomparsa utilmente nella struttura. A seguito di tale moto di disimpegno, gli elementi prelevati ed eventualmente selezionati possono essere rilasciati in appoggio sull?organo selezionatore, se previsto, oppure su mezzi di supporto equivalenti, predisposti alla quota superiore citata, inferiormente alla prima superficie operativa dell?organo di presa.
Secondo una soluzione preferita, l?organo di presa presenta preferibilmente una seconda superficie operativa, contrapposta alla prima superficie operativa, per subentrare al supporto degli elementi prelevati ed eventualmente selezionati dall?organo selezionatore, se previsto.
In tale subentro nella funzione di supporto, l?organo di presa coopera preferibilmente con l?organo selezionatore, se previsto, oppure con mezzi di supporto equivalenti, configurati per intervenire a supportare gli elementi prelevati dall?organo di presa attraverso la prima superficie operativa. Preferibilmente tale subentro avviene alla citata quota superiore.
Per operare tale subentro, l?organo di presa ? preferibilmente mobile di un moto di conversione, in seguito al quale l?organo di presa converte la propria funzione, trasformandosi in organo di supporto. In altre parole, in seguito al citato moto di conversione, gli elementi prelevati possono essere supportati in appoggio sulla seconda superficie operativa dell?organo di presa.
Preferibilmente il suddetto moto di conversione comprende una prima corsa, in cui l?organo di presa ? movimentato dalla posizione inattiva, in cui si trova a seguito del citato moto di disimpegno, a scomparsa nella struttura dell?apparecchiatura alla quota superiore, a una quota inferiore alla citata quota superiore, e una seconda corsa, di supporto, in cui l?organo di presa ? estratto esternamente alla struttura, preferibilmente secondo una direzione orizzontale, in modo da intercettare inferiormente gli elementi prelevati.
Appena gli elementi prelevati sono in appoggio sulla seconda superficie operativa, l?organo selezionatore o mezzi di supporto equivalenti sono inoltre mobili di un moto di arretramento, preferibilmente a scomparsa all?interno della struttura dell?apparecchiatura, per rilasciare gli elementi prelevati sulla seconda superficie operativa dell?organo di presa.
L?organo di presa ? altres? preferibilmente mobile di un moto elevatore per portare gli elementi prelevati dalla quota superiore a una quota sostanzialmente pari o, preferibilmente, leggermente superiore alla quota di trasferimento.
In alternativa, secondo una differente soluzione ? possibile prevedere che lo stesso organo selettore oppure i citati mezzi di supporto equivalente, siano azionati secondo il moto di sollevamento ulteriore, per portare gli elementi prelevati dalla quota superiore alla quota di trasferimento o, preferibilmente, a una quota leggermente superiore alla quota di trasferimento.
Secondo un aspetto particolare, relativo alla funzione di prelievo dell?organo di prelievo, ? possibile prevedere che, in particolare qualora sia presente un vano di stoccaggio fisso, il gruppo di presa sia mobile di un moto di regolazione secondo una direzione trasversale, alla quota di prelievo, per essere posizionato rispetto agli elementi presenti nel vano di stoccaggio, in modo da prelevarli in modo uniformemente distribuito.
Il gruppo di trasferimento ? preferibilmente mobile secondo un moto di inserimento alla quota di trasferimento in una direzione trasversale da una configurazione di alimentazione, alla quale interagisce con la via di alimentazione, a una configurazione di ricezione, alla quale interagisce con l?organo di presa e/o mezzi di supporto degli elementi prelevati dall?organo di presa.
Preferibilmente in corrispondenza della quota di trasferimento gli elementi prelevati possono essere rilasciati, ad esempio per abbassamento dell?organo di presa oppure di mezzi di supporto equivalenti previsti, come descritto in precedenza, in appoggio sul gruppo di trasferimento. Tale rilascio pu? avvenire dunque, vantaggiosamente, mantenendo inalterato l?assetto ordinato degli elementi rilasciati.
L?apparecchiatura pu? prevedere inoltre un gruppo di pre-accumulo cooperante con il gruppo di trasferimento e comprendente almeno un organo di supporto mobile alternativamente tra una posizione sommersa rispetto alla quota di trasferimento, e una posizione emersa da essa, attiva per sollevare gli elementi dall?appoggio sul gruppo di trasferimento.
L?apparecchiatura comprende preferibilmente un gruppo di conteggio di tipo qualunque comprendente mezzi di rilevamento configurati per rilevare il passaggio degli elementi effettivamente trasferiti o, preferibilmente, il peso degli elementi all?interno del vano di stoccaggio. In questo secondo caso i mezzi di rilevamento forniscono a mezzi di elaborazione almeno un dato relativo al peso dei suddetti elementi prima e dopo il trasferimento; per calcolare, in base alla dimensione trasversale degli elementi, preferibilmente ad ogni ciclo operativo, il numero degli elementi selezionati e/o trasferiti. Il rilevamento del peso nel vano di stoccaggio risulta particolarmente vantaggioso perch? consente di monitorare anche il numero di elementi rimanente nello stesso vano di stoccaggio, in modo da potere pianificare correttamente le operazioni successive.
Secondo un aspetto particolare dell?invenzione, ? possibile prevedere che il vano di stoccaggio sia realizzato mobile, ad esempio su ruote, per essere predisposto nella zona di prelievo.
Secondo un ulteriore aspetto particolare dell?invenzione, ? possibile prevedere che la struttura dell?apparecchiatura comprenda altres? una apertura estesa lungo la direzione longitudinale, realizzata inferiormente alla struttura per alloggiare in una configurazione di riposo almeno un ulteriore vano di stoccaggio mobile.
La presenza dell?apertura anzidetta pu? consentire, in particolare, di disporre di differenti vani di stoccaggio mobili, in cui possono essere depositati tipi diversi di elementi, da cui attingere in cicli successivi di prelievo e alimentazione.
Secondo un aspetto particolare, la struttura che reca i mezzi di prelievo e trasferimento pu? quindi essere fissa rispetto a vani di alloggiamento configurati mobili. Grazie a questa previsione, gli elementi possono essere prelevati e trasferiti senza ricorrere a onerose movimentazioni necessarie per portare i gruppi operativi a diversi vani di stoccaggio.
L?apparecchiatura secondo l?invenzione pu? in tal caso comprendere mezzi di azionamento per azionare in moto il vano di stoccaggio o i vani di stoccaggio mobili, secondo un moto di regolazione trasversale, relativamente alla struttura, nell?ambito della zona di prelievo, all?occorrenza o in modo programmato, per distribuire uniformemente il prelievo degli elementi.
Secondo una variante vantaggiosa dell?apparecchiatura, la struttura fissa ? realizzata a ponte, la citata apertura risultando cos? passante per consentire il passaggio o l?alloggiamento del vano di stoccaggio o di un ulteriore vano di stoccaggio e avere dunque la disponibilit?, per successivi cicli di prelievo, di ulteriori elementi, eventualmente di tipo differente.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell?invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita dell?apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi di foggia allungata, nonch? del metodo attuato dalla medesima apparecchiatura, illustrati a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui: le figure 1, 2, 3, 3a, 3b, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 13a, 14, 15, 16, 17, 17a, 18, 18a, 18b mostrano rispettivamente l?apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata in una vista prospettica oppure laterale, in differenti successive fasi operative;
le figure 19, 19a mostrano rispettivamente una vista frontale e laterale dell?apparecchiatura secondo l?invenzione, in una seconda forma di realizzazione; la figura 20 mostra una vista laterale dell?apparecchiatura secondo l?invenzione in una terza forma di realizzazione;
la figura 21 mostra una vista posteriore dell?apparecchiatura secondo l?invenzione in una quarta forma di realizzazione;
la figura 22 mostra una vista laterale dell?apparecchiatura secondo l?invenzione in una quinta forma di realizzazione.
Forme di realizzazione dell?invenzione
Con particolare riferimento alle figure da 1 a 18b, si ? indicato nell?insieme con 1 una apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi 2 metallici di foggia allungata, in particolare profilati e tondini metallici.
L?apparecchiatura 1 comprende almeno un vano di stoccaggio 3 sul quale possono essere predisposti gli elementi 2, preferibilmente appoggiati lungo una direzione longitudinale A (si veda ad esempio la figura 13).
In particolare, gli elementi 2 possono provenire da un raggruppamento in fasci e possono essere posizionati in vari modi all?interno del rispettivo vano 3, ad esempio previo sollevamento da un rispettivo magazzino disposto a terra.
Gli elementi 2 possono assumere all?interno del vano di stoccaggio 3 una configurazione casuale, quindi disordinata, ad esempio parzialmente intrecciata, una volta che il fascio ? liberato da rispettivi mezzi di legatura. Il grado di intrecciamento degli elementi 2 pu? essere direttamente proporzionale alla flessibilit? degli elementi 2 stessi, dunque ad esempio alla rispettiva lunghezza oppure, pi? precisamente, al rapporto tra la lunghezza e il diametro o la dimensione trasversale degli stessi elementi 2.
Per prelevare una parte degli elementi 2 presenti nel fascio di origine, questi vengono preferibilmente separati, dunque districati, dagli elementi 2 destinati a rimanere, almeno temporaneamente, nel vano di stoccaggio 3, salvo poi essere eventualmente prelevati in uno o pi? cicli di prelievo successivi. Tale operazione pu? essere tanto pi? difficoltosa quanto maggiore ? il grado d?intrecciamento degli stessi elementi 2 all?interno del vano 3.
In particolare, la difficolt? di districamento, quindi di separazione dal fascio, pu? essere influenzata dalla possibile presenza, sulla superficie esterna degli elementi 2, di nervature o di altre conformazioni, che rendono difficoltoso lo scorrimento reciproco.
Il vano di stoccaggio 3 predisposto in corrispondenza di una zona di prelievo P, per consentire il prelievo degli elementi 2 in esso contenuti.
Pi? precisamente, la zona di prelievo P ? una zona sottostante gli organi operativi dell?apparecchiatura 1, in cui gli stessi organi operativi possono effettuare almeno un ciclo di prelievo degli elementi 2, come descritto in dettaglio nel seguito (si veda la figura 1).
Per svolgere le operazioni di prelievo e alimentazione di elementi 2, in particolare di un numero desiderato di essi, l?apparecchiatura 1 comprende dunque una serie di gruppi operativi recati da una struttura 10.
L?apparecchiatura 1 comprende inoltre un gruppo di presa 4 (fig.7) degli elementi 2 prelevati dal vano di stoccaggio 3 e, preferibilmente, un gruppo di separazione 5 (si veda ad esempio la figura 4) cooperante con il gruppo di presa 4 per separare i suddetti elementi 2 selezionati dagli altri elementi 2 destinati invece a rimanere, in un rispettivo ciclo operativo di prelievo, all?interno del vano di stoccaggio 3. L?apparecchiatura 1 pu? comprendere utilmente altres? un gruppo di trasferimento 6 (fig.1) degli elementi 2 selezionati e una via di alimentazione 7 a valle del gruppo di trasferimento 6.
Il gruppo di presa 4 ? disposto vantaggiosamente in una posizione intermedia, preferibilmente in una posizione centrale, rispetto allo sviluppo longitudinale dell?apparecchiatura 1(si veda ad esempio la fig.13).
In particolare, il gruppo di presa 4 pu? essere preferibilmente recato centralmente dalla menzionata struttura 10 cos? da risultare disposto centralmente rispetto allo sviluppo longitudinale degli elementi 2 da prelevare, disposti nel vano di stoccaggio 3.
Pi? precisamente, nella citata posizione di prelievo, il vano di stoccaggio 3 ? posizionato al disotto del gruppo di presa 4 per consentire il prelievo degli elementi 2 ivi predisposti.
Il gruppo di presa 4 comprende un organo di presa 40 (fig. 3) magnetico e, preferibilmente, un organo selezionatore 41 (fig. 7) cooperanti per prelevare un numero desiderato di elementi 2 dal vano di stoccaggio 3, in particolare, che non sia superiore al numero di elementi 2 da alimentare alla via di alimentazione 7. In alternativa, il gruppo di presa 4 comprende, oltre all?organo di presa 40, mezzi di supporto cooperanti con esso per supportare, almeno temporaneamente, gli elementi 2 prelevati.
Pi? precisamente, la cooperazione tra l?organo di presa 40 e l?organo selezionatore 41 consente di selezionare efficacemente il numero desiderato di elementi 2, normalmente inferiore al numero, generalmente indeterminato, di elementi 2 che possono essere prelevati dall?azione magnetica esercitata dall?organo di presa 40.
In sostanza, l?organo selezionatore 41 esercita una funzione di filtro degli elementi 2 attratti dall?organo di presa 40.
Pi? precisamente, l?organo di presa 40 ? ad esempio realizzato mediante un magnete preferibilmente permanente, oppure mediante un elettromagnete. Alternativamente, l?organo di presa 40 pu? essere realizzato mediante un organo di presa equivalente.
L?organo di presa 40 ? mobile di un moto di attivazione da una posizione inattiva, a scomparsa all?interno della struttura 10 a una posizione attiva, avanzata esternamente alla struttura 10 e di un moto di disimpegno, di ritorno dalla posizione attiva (si veda la fig.8).
Il suddetto moto di attivazione, al pari del moto di disimpegno, ? preferibilmente un moto di traslazione, in particolare di traslazione sostanzialmente orizzontale, dell?organo di presa 40.
L?organo di presa 40 comprende una prima superficie operativa 40a, preferibilmente piana, rivolta, nella suddetta posizione attiva, verso il vano di stoccaggio 3 disposto nella posizione di prelievo, e orientata preferibilmente in modo orizzontale.
L?organo di presa 40 ? altres? mobile di un moto di prelievo, lungo una direzione di prelievo C preferibilmente sostanzialmente verticale (si veda la figura 4).
Tale moto di prelievo pu? avvenire, ad esempio e non limitatamente, mediante un moto di traslazione. Alternativamente, tale moto di presa pu? avvenire, ad esempio, mediante un moto di rotazione o una idonea combinazione di un moto di traslazione con un moto di rotazione.
Il suddetto moto di prelievo comprende preferibilmente una corsa di abbassamento da una quota di attivazione, ad esempio corrispondente alla posizione attiva citata in precedenza, a una quota di prelievo, abbassata nel vano di stoccaggio 3 disposto nella posizione di prelievo (si veda la figura 3), per attrarre a s? gli elementi 2 in corrispondenza di una porzione di presa 2a (si vedano ad esempio le figure 11 e 13), preferibilmente centrale rispetto allo sviluppo longitudinale degli elementi 2 stessi, e una corsa di sollevamento, dalla suddetta quota di prelievo a una quota superiore, corrispondente ad esempio alla quota di attivazione, oppure a una quota di trasferimento, superiore ancora, come descritto in dettaglio nel seguito, o a una quota intermedia (si veda la figura 4).
L?organo di presa 40 pu? essere vantaggiosamente dotato altres? di un moto di regolazione in una direzione trasversale B, preferibilmente orizzontale, per prelevare gli elementi 2 dal vano di stoccaggio 3 in modo uniforme (si vedano le figure 3a e 3b). Utilmente, l?organo di presa 40 pu? essere movimentato nel suddetto moto di regolazione in corrispondenza della quota di prelievo.
In seguito al citato moto di prelievo l?organo di presa 40 solleva la suddetta porzione di presa 2a degli elementi 2 prelevandoli dal vano di stoccaggio 3.
Preferibilmente la prima superficie operativa 40a dell?organo di presa 40 ? una superficie inferiore, in uso, e quindi agisce dall?alto sulla porzione di presa 2a degli elementi 2.
L?organo selezionatore 41 ? realizzato preferibilmente nella forma di un organo di supporto, dunque ad esempio di una mensola, essendo mobile almeno di un moto di selezione (si vedano le figure da 5 a 8).
Pi? precisamente, l?organo selezionatore 41 comprende una superficie di supporto 41a, preferibilmente piana, affacciata in uso alla citata prima superficie operativa 40a dell?organo di presa 40, e una superficie di riscontro 41b (si veda la figura 6), ad esempio distinta dalla superficie di supporto 40a e disposta anteriormente, operativa in una prima fase di selezione, come descritto in dettaglio nel seguito. Il citato moto di selezione pu? infatti avvenire preferibilmente in due fasi: una prima fase di selezione, in seguito alla quale un primo numero di elementi 2? in eccesso viene rimosso dalla presa attrattiva dell?organo di presa 40, e una seconda fase di selezione, in seguito alla quale un secondo numero di elementi 2?? in eccesso pu? essere escluso dal prelievo operato dalla cooperazione tra organo di presa 40 e organo selezionatore 41 (si vedano le figure da 5 a 8).
Pi? precisamente, la suddetta prima fase di selezione pu? avvenire in seguito a una rispettiva corsa di andata del moto di selezione anzidetto, mentre la seconda fase di selezione pu? avvenire in seguito a una corsa controllata di ritorno del medesimo moto di selezione.
In particolare, nella suddetta corsa di andata del moto di selezione l?organo selezionatore 41 ? preferibilmente mobile parallelamente alla prima superficie operativa 40a, a una distanza controllata da essa, da una configurazione inattiva all?interno della struttura 10 a una configurazione attiva, avanzata esternamente alla struttura 10, e affacciata all?organo di presa 40 disposto nella posizione attiva alla quota raggiunta in seguito alla corsa di sollevamento.
La citata corsa di andata del moto di selezione avviene preferibilmente nella direzione trasversale B.
In pratica, durante la corsa di andata del moto di selezione, l?organo selezionatore 41 pu? intercettare progressivamente, mediante la suddetta superficie di riscontro 41b, il primo numero di elementi 2? in eccedenza, rimuovendoli dalla presa attrattiva dell?organo di presa 40, in pratica scostandoli dalla prima superficie operativa 40a.
Allo stesso tempo, gli elementi 2 trattenuti dall?organo di presa 40 risultano interposti tra la prima superficie operativa 40a e la superficie di supporto 41a dell?organo selezionatore 41, in un numero di strati determinato dalla suddetta distanza controllata.
Tra l?organo selezionatore 41 e l?organo di presa 40 pu? essere previsto un moto relativo di registrazione, preferibilmente in direzione sostanzialmente ortogonale alla prima superficie operativa 40a dell?organo di presa 40. Mediante tale moto l?organo selezionatore 41 ? predisposto alla citata distanza controllata di selezione, rispetto all?organo di presa 40.
In seguito a tale moto di registrazione, risulta infatti controllata la distanza tra la superficie di supporto 41a e la prima superficie operativa 40a, ad esempio vantaggiosamente in funzione della dimensione trasversale degli elementi 2 da prelevare. Pi? precisamente, la distanza anzidetta determina il numero di strati di elementi 2 affiancati, interposti, dunque trattenuti, tra la prima superficie operativa 40a e la superficie di supporto 41a, al termine della corsa di andata del citato moto di selezione dell?organo selezionatore 41.
In pratica, alla citata distanza controllata l?organo selezionatore 41 pu? svolgere una propria funzione di selezione o filtro, lasciando in presa all?organo di presa 40 un solo strato di elementi 2, determinato dalla distanza controllata raggiunta in seguito al moto di registrazione anzidetto.
Tale distanza pu? essere vantaggiosamente scelta sostanzialmente pari, meglio appena superiore, alla dimensione trasversale degli elementi 2 da prelevare, per trattenere un solo strato di elementi 2 mediante la presa attrattiva dell?organo di presa 40.
In pratica tale distanza controllata pu? essere vantaggiosamente scelta pari a una distanza compresa tra uno e due volte la dimensione trasversale dell?elemento 2, in modo da trattenere un solo strato di elementi 2 mediante la presa attrattiva dell?organo di presa 40.
In altre parole, tale condizione consente di rimuovere dalla presa attrattiva dell?organo di presa 40 ogni elemento 2 che non sia direttamente a contatto con la superficie operativa 41a, selezionando invece un solo strato di elementi 2 direttamente attratti.
La citata corsa controllata di ritorno del moto di selezione pu? avvenire invece tra la configurazione attiva anzidetta, in corrispondenza della quale l?organo selezionatore 41 ? avanzato esternamente alla struttura 10 almeno quanto l?organo di presa 40, e una configurazione estratta intermedia, avanzata esternamente in modo selettivo.
In pratica, controllando l?avanzamento della configurazione estratta intermedia rispetto all?organo di presa 40 ? possibile controllare di conseguenza, in funzione della dimensione trasversale degli elementi 2, il numero degli stessi elementi 2 trattenuti e interposti tra la prima superficie operativa 40a e la superficie di supporto 41a.
L?organo di presa 40 ? infine preferibilmente mobile di un moto di disimpegno (si veda in particolare la fig. 8), preferibilmente secondo una corsa di ritorno del suddetto moto di attivazione, lungo la suddetta direzione trasversale B.
In pratica, l?organo di presa 40 pu? essere mobile, nel suddetto moto di disimpegno, dalla citata posizione attiva alla citata posizione inattiva, a scomparsa all?interno della struttura 10, preferibilmente mediante un moto di traslazione sostanzialmente orizzontale.
Nel suddetto moto di disimpegno la struttura 10, o parte di essa, funge preferibilmente da riscontro per gli elementi 2 selezionati dall?organo selettore 41, favorendo dunque il distacco degli stessi elementi 2 dall?organo di presa 40. Gli elementi 2 selezionati possono dunque restare in appoggio, in questa fase, sulla superficie di supporto 41a dell?organo selezionatore 41.
In altre parole, nel moto di disimpegno anzidetto la struttura 10 blocca gli elementi 2 selezionati, provocando cos? uno scorrimento relativo, tangenziale, tra la prima porzione operativa 40a dell?organo di presa 40 e gli elementi 2 stessi. Tale scorrimento relativo consente il distacco graduale degli elementi 2 selezionati, in quanto la forza necessaria a contrastare l?attrazione magnetica, risulta minima in direzione tangenziale. In tale fase il secondo numero di elementi 2? in eccesso, che non trovano spazio in appoggio sulla sottostante mensola, ricadono nel sottostante vano di stoccaggio 3 (si vedano in particolare le figure 7 e 8).
Occorre osservare che grazie all?azione di selezione operata dall?organo selezionatore 41 e all?azione di disimpegno dell?organo di presa, gli elementi 2 selezionati vengono predisposti in appoggio sull?organo selezionatore 41 in una configurazione ordinata almeno in corrispondenza della porzione di presa 2a. Si intende per tale, la configurazione in corrispondenza della quale gli elementi 2 sono disposti sostanzialmente allineati, preferibilmente in un unico strato, oltre che sostanzialmente equidistanziati, in particolare affiancati.
Il gruppo di presa 4 pu? essere associato, secondo una ulteriore forma di realizzazione dell?invenzione per il resto del tutto simile, a un gruppo di conteggio preferibilmente integrato o associato al vano di stoccaggio 3.
Il gruppo di conteggio comprende mezzi di rilevamento configurati per rilevare il peso degli elementi 2 appoggiati all?interno del vano di stoccaggio 3.
Grazie ai citati mezzi di rilevamento ? possibile, ad ogni ciclo di prelievo operato dal gruppo di presa 4, risalire al numero di elementi 2 effettivamente prelevati mediante elaborazione dei dati rilevati e a partire dalle caratteristiche dimensionali degli elementi 2, quindi del peso del singolo elemento 2 presente in ciascun vano 3. Pi? precisamente ? possibile risalire a tale numero per differenza rispetto al peso degli elementi 2 rimanenti nel vano di stoccaggio 3. In alternativa, un dispositivo di conteggio di tipo differente, noto, pu? essere collocato in prossimit? della parte superiore della sezione centrale della struttura 10.
Preferibilmente, in seguito al citato moto di prelievo, al termine della corsa di sollevamento, gli elementi 2 selezionati si trovano a una quota inferiore a quella di trasferimento, in cui opera il gruppo di trasferimento 6 anzidetto. Il gruppo di presa 4 o parte di esso pu? essere altres? mobile di un moto elevatore, per portare gli stessi elementi 2 al di sopra della citata quota di trasferimento.
Tale moto elevatore pu? interessare l?organo selettore 41, l?organo di presa 40 oppure entrambi gli organi. In questi ultimi due casi, ad esempio, ? possibile prevedere che l?organo di presa 40 sia attivato nel suddetto moto di disimpegno in fase opportuna rispetto al sollevamento degli elementi 2 prelevati in corrispondenza della quota di trasferimento.
Il moto elevatore pu? essere preferibilmente un moto di traslazione verticale, oppure qualsiasi altro moto atto allo scopo.
In ogni caso, in seguito al moto elevatore, al di sopra della quota di trasferimento, la porzione di presa 2a degli elementi 2 selezionati si trova in configurazione ordinata in appoggio su un opportuno organo di supporto.
Secondo una soluzione preferita, illustrata nelle figure da 9 a 12, l?organo di presa 40 presenta preferibilmente una seconda superficie operativa 40b, contrapposta alla prima superficie operativa, per subentrare al supporto degli elementi 2 prelevati, operato dall?organo selezionatore 41 o, in sua assenza, da mezzi di supporto equivalenti.
In pratica, l?organo di presa 40 coopera preferibilmente con la superficie di supporto 41a dell?organo selezionatore 41, se previsto, oppure dei suddetti mezzi di supporto equivalenti, configurati per intervenire a supportare gli elementi prelevati dall?organo di presa attraverso la prima superficie operativa 40a. Preferibilmente tale subentro avviene alla citata quota superiore.
A tale scopo, l?organo di presa 40 ? preferibilmente mobile di un moto di conversione, in seguito al quale l?organo di presa 40 converte la propria funzione, trasformandosi in organo di supporto. In altre parole, in seguito al citato moto di conversione, gli elementi 2 prelevati possono essere supportati in appoggio sulla seconda superficie operativa 40b dell?organo di presa.
Preferibilmente il suddetto moto di conversione comprende una prima corsa, in cui l?organo di presa 40 ? movimentato dalla posizione inattiva, in cui si trova a seguito del citato moto di disimpegno, a scomparsa nella struttura 10 dell?apparecchiatura 1, a una quota inferiore alla quota in cui si trova la suddetta superficie di supporto 41a, e una seconda corsa, di supporto, in cui l?organo di presa ? estratto esternamente alla struttura, preferibilmente secondo una direzione orizzontale, in modo da intercettare inferiormente gli elementi prelevati.
L?organo selezionatore 41 o mezzi di supporto equivalenti sono inoltre mobili di un rispettivo moto di disattivazione, alternativamente tra la configurazione attiva, estratta, e la configurazione inattiva, preferibilmente a scomparsa all?interno della struttura 10, in particolare per rilasciare gli elementi 2 prelevati sulla seconda superficie operativa 40b dell?organo di presa 40.
L?organo di presa 40 ? altres? preferibilmente mobile del suddetto moto elevatore per portare gli elementi 2 prelevati a una quota sostanzialmente pari o, preferibilmente, leggermente superiore alla quota di trasferimento.
L?organo di presa 40 ? inoltre dotato di un moto di rilascio, preferibilmente di abbassamento dalla quota di trasferimento, in modo da rilasciare gli elementi 2 selezionati al gruppo di trasferimento 6, come descritto in dettaglio nel seguito. Il gruppo di separazione 5 dell?apparecchiatura 1 opera la separazione degli elementi 2 selezionati dagli elementi 2 restanti nel vano di stoccaggio 3, preferibilmente in corrispondenza della quota di trasferimento, sollevando gradatamente alla stessa quota le sezioni degli elementi 2 selezionati, agendo su di esse nella direzione longitudinale A, a partire dalla porzione di presa 2a, preferibilmente da ciascun lato della stessa porzione. Al termine dell?operazione di separazione, pertanto, gli elementi 2 selezionati sono disposti distesi lungo una direzione sostanzialmente orizzontale (si vedano in particolare le figure 13 e 13a). In alternativa o in aggiunta, lo stesso gruppo di separazione 5 o un gruppo ulteriore di separazione pu? operare in corrispondenza di una quota intermedia. In tale caso la separazione degli elementi 2 selezionati risulta pi? agevole, in quanto gli elementi 2 selezionati sono inarcati, in forza del proprio peso, in misura minore. Pertanto, risulta parimenti ridotta la corsa di sollevamento necessaria per distendere progressivamente, dalla condizione inarcata, le sezioni degli elementi 2.
Il gruppo di separazione 5 comprende almeno un organo separatore 51, disposto preferibilmente da ciascuna parte a lato del gruppo di presa 4.
Ciascun organo separatore 51 ? mobile di un moto di separazione lungo la direzione longitudinale A e, preferibilmente, di un moto di innesto, per innestarsi inferiormente agli elementi 2 selezionati e compiere la separazione anzidetta. Il suddetto moto di separazione ? preferibilmente un moto di traslazione.
L?organo separatore 51 ? mobile del suddetto moto di innesto tra una posizione discosta, preferibilmente a scomparsa all?interno della struttura 10, e una posizione innestata, in corrispondenza della quale ciascun organo separatore 51 ? orientato in modo sostanzialmente orizzontale, per supportare localmente gli elementi 2 selezionati.
Il citato moto di innesto pu? essere ad esempio un moto di rotazione oppure un moto di traslazione tra le suddette posizioni, oppure una combinazione dei suddetti moti.
L?organo separatore 51 ? preferibilmente realizzato mediante un rullo montato girevole attorno a un rispettivo perno di rotazione, in modo da ridurre l?attrito tra di esso e gli elementi 2 durante il moto di separazione.
Ciascun organo separatore 51 pu? essere montato su un rispettivo telaio mobile 52, recato dalla struttura 10 e scorrevole su di essa da una posizione accostata al gruppo di presa 4 a una posizione distanziata, tale da intervenire a supporto della estremit? degli elementi 2 da separare (si vedano le figure 13, 13a).
Il telaio mobile 52 pu? comprendere altres? almeno un organo di riscontro 53, preferibilmente nella forma di un rullo, destinato a riscontrare lateralmente gli elementi 2 selezionati per trattenerli lateralmente durante il moto di separazione. Come anticipato in precedenza, se, in particolare, la corsa di sollevamento del citato moto di prelievo del gruppo di presa e selezione 4 porta gli elementi 2 a una quota intermedia tra la quota di trasferimento e la quota di prelievo, allora pu? essere vantaggioso prevedere di operare una prima separazione degli elementi 2 selezionati dal fascio dal quale sono stati prelevati. Tale prima separazione pu? essere effettuata ad opera del gruppo di separazione 5 stesso, mobile anche in direzione verticale per giungere poi alla quota di trasferimento, oppure ad opera dell?ulteriore gruppo di separazione citato. Tale operazione aggiuntiva pu? essere opportuna, in particolare nei casi in cui gli elementi 2 si presentano molto intricati. Per agevolare le operazioni di separazione, il gruppo di separazione 5 e/o l?ulteriore gruppo di separazione possono essere associati a un organo di di bloccaggio 54, ad esempio realizzato mediante una staffa o una pinza, disposto preferibilmente a fianco del gruppo di presa 4. In alternativa o in aggiunta, una funzione di bloccaggio pu? essere svolta, in cooperazione, dall?organo di presa 40 e dall?organo selettore 41.
L?organo di bloccaggio 54 ? preferibilmente mobile di un moto di bloccaggio, alternativamente tra una posizione di riposo (si veda la figura 10), in corrispondenza della quale ? discosto dagli elementi prelevati 2, e una posizione di bloccaggio (si veda la figura 12), in corrispondenza della quale intercetta gli elementi 2, bloccandoli.
Nella posizione di bloccaggio, in particolare, l?organo di bloccaggio 54 pu? cooperare con l?organo di presa 40 fungente da supporto, per serrare gli elementi 2.
Il moto di bloccaggio anzidetto pu? essere realizzato ad esempio mediante un moto di rotazione, come nel caso illustrato nelle figure. In tale caso, l?organo di bloccaggio 14 ? incernierato preferibilmente alla struttura 10, per ruotare alternativamente tra le posizioni di riposo e di bloccaggio, citate. In alternativa, il moto di bloccaggio pu? essere realizzato con un moto di traslazione o una combinazione di un moto rotatorio e un moto di rotazione.
Il gruppo di trasferimento 6 comprende almeno un organo trasferitore 60, mobile alla quota di trasferimento, di un moto di inserimento alternativamente tra una configurazione di alimentazione 60a, arretrata nella direzione della via di alimentazione 7 per interagire con essa e una configurazione di ricezione 60b, avanzata, in corrispondenza della quale ? atto a ricevere gli elementi 2 dal gruppo di presa e selezione 4, in particolare dall?organo selettore 41 disposto al di sopra della quota di trasferimento (si vedano le figure 13a, 14, 15 e 16).
Preferibilmente, il gruppo di trasferimento 6 comprende una pluralit? di organi trasferitori 60, distribuiti per ciascun lato dell?organo di presa 40, attivabili preferibilmente in successione lungo la direzione longitudinale A, nel suddetto moto di inserimento, in opportuna relazione di fase rispetto al moto di separazione del gruppo di separazione 5, ad opera di mezzi di azionamento 61.
Ciascun organo trasferitore 60 ? altres? mobile di un moto di trasferimento, per trasferire ordinatamente gli elementi 2 ricevuti alla via di alimentazione 7 preferibilmente in un moto di traslazione lungo la direzione trasversale B che ne mantenga la disposizione ordinata (si veda ad esempio la figura 16).
Pi? precisamente, ciascun organo trasferitore 60 ? preferibilmente realizzato mediante mezzi di trasmissione flessibile 62, ad esempio a catena o a cinghia chiusa, avvolti attorno a contrapposte pulegge, azionabili in modo noto mediante un rispettivo organo motore. I suddetti mezzi di trasmissione 62 definiscono un percorso chiuso dotato di un ramo attivo, superiore, e di un ramo inattivo, inferiore. I mezzi anzidetti possono dunque trasferire ordinatamente gli elementi 2 ricevuti in appoggio sul rispettivo ramo superiore, mediante l?azionamento di mezzi di azionamento di tipo noto. Tale trasferimento avviene dunque, in sostanza, senza provocare slittamenti o rotolamenti degli elementi 2, in pratica attraverso un moto degli elementi 2 solidale ai mezzi di trasferimento.
Il gruppo di trasferimento 6 pu? comprendere altres? un gruppo di pre-accumulo 9 (si veda la figura 17).
Il gruppo di pre-accumulo 9 pu? servire ad accumulare gruppi di elementi 2 selezionati ad ogni ciclo operativo del gruppo di presa 4, fino a un numero desiderato di elementi 2, affinch? insieme possano poi essere trasferiti alla via di alimentazione 7.
Il gruppo di pre-accumulo 9 pu? comprendere preferibilmente per ciascun organo trasferitore 60 un elemento di supporto 90 mobile alternativamente tra una posizione sommersa rispetto all?organo trasferitore 60, in particolare rispetto alla quota di trasferimento, e una posizione emersa da esso, attiva per sollevare gli elementi 2 selezionati dall?appoggio sull?organo trasferitore 60 (si vedano le figure 17, 17a e 18).
In particolare, quando l?elemento di supporto 90 ? nella posizione emersa, esso non interferisce con l?organo trasferitore 60, che pu? dunque ricevere ulteriori gruppi di elementi 2 selezionati dal gruppo di presa e selezione 4.
La via di alimentazione 7 infine ? preferibilmente realizzata mediante una via a rulli 70 (si veda la figura 16). Gli organi trasferitori 60 del gruppo di trasferimento 6 possono innestarsi come descritto in precedenza tra i rulli 70, per il rilascio degli elementi 2 selezionati.
Tra la via di alimentazione 7 e il gruppo di trasferimento 6 ? previsto l?azionamento di un moto relativo di carico, grazie al quale gli elementi 2 trasferiti dal gruppo di trasferimento 6 sono rilasciati alla via di alimentazione 7.
Preferibilmente tale moto relativo di carico comprende un moto alternativo tra una configurazione di riposo 70a, in corrispondenza della quale i rulli 70 della via di alimentazione 7 sono sommersi rispetto al piano di trasferimento anzidetto e una configurazione di carico 70b, sollevata, in corrispondenza della quale i rulli 70 sono emersi dallo stesso piano, per prelevare da esso i suddetti elementi 2 (si vedano le fig.18, 18a e 18b).
Il metodo per prelevare e alimentare elementi di foggia allungata secondo l?invenzione, nonch? il funzionamento dell?apparecchiatura che lo attua, sono facilmente comprensibili dalla descrizione che precede.
In una prima fase una pluralit? di elementi 2 di un determinato fascio viene rilasciata all?interno del vano di stoccaggio 3, posizionato nella zona di prelievo P sottostante gli organi operativi dell?apparecchiatura 1 (si veda la figura 1).
L?organo di presa 40 ? allora azionato nel moto di attivazione dalla posizione inattiva all?interno della struttura 10 alla posizione attiva estratta esternamente da essa, al di sopra del vano di stoccaggio 3 (si veda la figura 3). Allo stesso tempo l?organo selettore 41 ? disposto nella configurazione inattiva, preferibilmente a scomparsa nella struttura 10, per non interferire con le operazioni di prelievo dell?organo di presa 40.
L?organo di presa 40 viene allora azionato nella corsa di abbassamento verso il vano di stoccaggio 3. (si vedano le figure da 1 a 3b).
Una parte pi? superficiale degli elementi 2 presenti nel vano di stoccaggio 3 ? dunque attratta dall?organo di presa 40.
L?organo di presa 40 pu? essere azionato nel moto di regolazione, nella direzione trasversale, per prelevare uniformemente gli elementi 2 dal vano di stoccaggio 3 (si vedano le figure 3a e 3b).
Per completare la fase di prelievo l?organo di presa 40 viene azionato nella corsa sollevamento per portare la porzione di presa 2a degli elementi 2 attratti dalla quota di prelievo alla quota intermedia o, direttamente, al di sopra della quota di trasferimento (si veda la figura 4).
Viene poi preferibilmente attivato l?organo selezionatore 41 nel citato moto di selezione.
Dapprima, l?organo selezionatore 41 effettua la prima fase di selezione, muovendosi alla citata distanza controllata dalla prima superficie operativa 40a lungo la corsa di andata.
Tale distanza controllata viene raggiunta, ad esempio, attivando l?organo selettore 41 nel moto di registrazione (si veda la figura 5).
In questo modo, il primo numero di elementi 2? attratti in eccesso viene intercettato dalla porzione di riscontro 41b dello stesso organo e rimosso lontano dall?attrazione dell?organo di presa 40. Il suddetto primo numero di elementi 2? in eccesso ricade dunque nel vano di stoccaggio 3 (si veda la figura 6).
L?organo selettore 41 viene poi azionato nella corsa di ritorno, in direzione opposta, in modo da mantenere tra la superficie di supporto 41a e la prima superficie operativa 40a un numero desiderato, in particolare contato, di elementi 2 (si veda la figura 7).
In seguito al moto di disimpegno dell?organo di presa 40, un secondo numero di elementi 2?? in eccesso, esterno alla superficie di supporto 41a, ricade nel vano di stoccaggio 3 (figura 8).
L?organo di presa 40 viene dunque preferibilmente azionato nel moto di disimpegno in questa fase (si veda la figura 9).
L?organo di presa 40 viene allora azionato nel moto di conversione descritto in precedenza, per assumere la funzione di supporto degli elementi 2 prelevati e, successivamente, di organo elevatore (si vedano le figure da 10 a 12).
In pratica, l?organo di presa 40 ? azionato nel moto elevatore per portare gli elementi 2 prelevati ed eventualmente contati a una zona di trasferimento in cui opera il gruppo di trasferimento 6 (si veda la figura 12).
A questo punto, oppure gi? alla quota intermedia anzidetta se il gruppo di separazione 5 ? mobile verticalmente, ? possibile azionare il gruppo di separazione 5, muovendo lungo la direzione longitudinale A gli organi separatori 51. Il numero contato di elementi 2 selezionati ? dunque separato dal fascio di provenienza nel vano di stoccaggio 3 e disteso in una configurazione sostanzialmente rettilinea.
Vantaggiosamente in tale fase di separazione l?organo di bloccaggio 54 coopera con l?organo di presa 40 per bloccare, in particolare serrare, gli elementi 2 in corrispondenza della porzione di presa 2a.
I suddetti elementi 2 separati si trovano dunque in appoggio, preferibilmente centralmente, sull?organo di presa 40 e alle estremit? sugli organi separatori 51 contrapposti (si veda la figura 13a).
In opportuna relazione di fase alla fase di separazione anzidetta, alla quota di trasferimento, possono intervenire gli organi trasferitori 60 del gruppo di trasferimento 6 (si veda la figura 13a).
Pi? precisamente, gli organi trasferitori 60 vengono dapprima azionati, mediante gli organi di azionamento 61, nel moto di inserimento, inferiormente agli elementi 2 selezionati, man mano che le rispettive porzioni vengono sollevate dagli organi separatori 51 sostanzialmente, in particolare, superiormente alla quota di trasferimento.
In pratica gli organi trasferitori 60 vengono azionati dalla configurazione di alimentazione 60a alla configurazione di ricezione 60b.
Una volta che gli elementi 2 sono distesi longitudinalmente e che gli organi trasferitori 60 sono inseriti inferiormente a rispettive porzioni distanziate di essi, l?organo di presa 40 viene azionato nel moto di rilascio, rilasciando cos? gli elementi selezionati 2 completamente in appoggio sugli organi trasferitori 60. Il gruppo di trasferimento 6 viene allora azionato nella corsa di ritorno del moto di inserimento per interagire, in opportuna relazione di fase, con la via di alimentazione 7, riportando gli organi trasferitori 60 alla configurazione di alimentazione 60a per l?alimentazione della via di alimentazione 7 e liberando allo stesso tempo lo spazio operativo per il gruppo di presa 4.
In seguito alla corsa di ritorno del moto di inserimento, gli elementi 2 sono vantaggiosamente trasportati in un moto solidale agli organi trasferitori 60 (si veda la figura 16).
Vantaggiosamente, tale circostanza consente agli stessi elementi 2 di mantenere la medesima configurazione ordinata in cui sono stati rilasciati dall?organo selezionatore 41.
Infine il gruppo di trasferimento 6 viene azionato nel moto di trasferimento, per trasferire gli elementi 2 selezionati alla via di alimentazione 7. In particolare, i mezzi di trasmissione flessibili 62 vengono azionati in movimento, per traslare gli elementi 2 in direzione trasversale B, sempre mantenendone la configurazione ordinata. Anche in questo caso gli elementi 2 sono vantaggiosamente trasportati con un moto solidale, quindi senza alcun moto relativo, rispetto ai mezzi di trasmissione anzidetti. Pertanto anche il moto di trasferimento mantiene l?assetto ordinato degli elementi 2.
In aggiunta o in alternativa, ? possibile mantenere gli elementi 2 in attesa, prima del trasferimento ordinato, grazie all?intervento del gruppo di pre-accumulo 9. Infatti, il gruppo di pre-accumulo 9 pu? essere azionato nella posizione emersa, per sostenere in attesa gli stessi elementi 2, e consentire l?accumulo di ulteriori gruppi di elementi 2 prelevati in uno o pi? cicli successivi dal gruppo di presa e selezione 4 (si vedano le figure 17, 17a e 18).
Quando il numero desiderato complessivo di elementi 2 ? stato accumulato sul gruppo di pre-accumulo 9, ? possibile allora operare il moto di trasferimento anzidetto ad opera del gruppo di trasferimento 6 (si vedano le figure 18 e 18a). Infine, grazie al moto relativo di carico tra la via di alimentazione 7 e il gruppo di trasferimento 6, il numero desiderato o il numero desiderato complessivo di elementi 2 pu? essere rilasciato in appoggio sulla via di alimentazione 7 per essere alimentato alle successive stazioni di lavorazione (si vedano le figure 18, 18a e 18b).
Secondo una ulteriore forma di realizzazione illustrata nelle figure 19 e 20, per il resto simile alla prima forma di realizzazione descritta, l?apparecchiatura 1? reca almeno un vano di stoccaggio 3? mobile, preferibilmente una pluralit?. Ad esempio, come nel caso illustrato ciascun vano di stoccaggio 3? ? recato da un carrello o da una slitta 30 mobile trasversalmente all?apparecchiatura 1, secondo la direzione trasversale B. In questo modo, ? agevole spostare il vano di stoccaggio 3? e posizionare gli elementi 2 in esso contenuti in corrispondenza degli organi operativi dell?apparecchiatura 1, semplicemente spostando il carrello o la slitta 30, ad esempio da una posizione discosta dalla zona di prelievo P, ad una posizione operativa, di prelievo, in cui almeno un vano di stoccaggio 3? ? disposto in corrispondenza della suddetta zona di prelievo P (si vedano ad esempio le figure 2 e 2a). In particolare, la suddetta posizione discosta del vano di stoccaggio 3 pu? essere interna o esterna all?apparecchiatura 1.
Grazie alla mobilit? del carrello o slitta 30 ogni vano di stoccaggio 3? previsto pu? pertanto essere facilmente posizionato in corrispondenza della suddetta posizione operativa di prelievo per essere liberamente utilizzabile.
Vantaggiosamente ? possibile prevedere di regolare il posizionamento del carrello o slitta 30 nella suddetta direzione trasversale B, anche durante uno stesso ciclo operativo di carico, in modo da consentire un prelievo uniforme degli elementi 2 dal rispettivo fascio di provenienza nel vano di stoccaggio 3?. In pratica, la suddetta regolazione, come la regolazione operata nella medesima direzione dall?organo di presa 40 e descritta in precedenza, serve a evitare che nel vano di stoccaggio 3? si creino degli avvallamenti o ?buchi?, cos? da garantire una ottimale efficacia dei prelievi o delle ?pescate? successive operate dagli organi operativi, come descritto in seguito.
Come anticipato, il carrello 30 pu? utilmente recare una pluralit? di vani di stoccaggio 3, ad esempio almeno una coppia, in modo da predisporre elementi 2 di differente tipologia in altrettanti vani di stoccaggio 3?, che possono essere prelevati dall?apparecchiatura 1?, come descritto in precedenza.
A tale scopo, la struttura 10? pu? conformare vantaggiosamente una opportuna rientranza estesa longitudinalmente alla base della struttura 10? oppure pu? essere realizzata nella forma di una struttura 10? a ponte (si vedano le figure 19 e 19a), per consentire il passaggio o comunque la movimentazione del carrello 30. In ogni caso la struttura 10? pu? definire una apertura 11 longitudinale idonea a consentire l?alloggiamento di almeno un ulteriore vano di stoccaggio 3 in posizione avanzata, nella citata direzione trasversale B, oltre la zona di prelievo P, in una configurazione di riposo o attesa, in modo da collocare invece un vano di stoccaggio 3? adiacente, al di sotto degli organi operativi dell?apparecchiatura 1 (si vedano le figure 19 e 19a).
L?apertura 11, in particolare, si estende longitudinalmente inferiormente alla struttura 10?, per l?intera lunghezza degli elementi 2 da alloggiare almeno temporaneamente oltre la suddetta zona di prelievo P.
Nel caso della struttura 10? a ponte, la suddetta apertura 11 pu? essere passante. In ogni caso, l?apertura 11 consente a ulteriori vani di stoccaggio 3? del carrello o slitta 30, non utilizzati, di essere alloggiati in sosta o a riposo oltre la struttura 10?, stessa, secondo la suddetta direzione trasversale B, in modo da potere collocare invece nella posizione operativa di prelievo il vano di stoccaggio 3? richiesto per un determinato ciclo di prelievo.
Il funzionamento dell?apparecchiatura 1? ? del tutto simile a quello descritto in precedenza per la prima forma di realizzazione.
Si osserva solamente che in una fase iniziale il vano di stoccaggio 3? viene spostato nella direzione trasversale B fino alla posizione accostata all?apparecchiatura 1?, di prelievo, in cui gli elementi 2 da prelevare sono disposti al di sotto degli organi operativi dell?apparecchiatura 1? stessa.
Secondo una terza forma di realizzazione illustrata in figura 20, combinabile sia con la prima che con la seconda forma di realizzazione descritte in precedenza, ? possibile prevedere che il gruppo di presa 4 sia associato a un gruppo ausiliario di sollevamento 8, contrapposto all?organo di presa 40 nella posizione attiva, dalla parte opposta rispetto al vano di stoccaggio 3 in posizione accostata. Pi? precisamente, il gruppo ausiliario di sollevamento 8 risulta cos? disposto inferiormente agli elementi 2 che si trovano in appoggio all?interno del vano di stoccaggio 3?.
Il gruppo ausiliario di sollevamento 8 comprende preferibilmente un organo spintore 80 configurato per spingere, dal basso, gli elementi 2 in corrispondenza di una rispettiva porzione. Preferibilmente l?organo spintore 80 agisce in corrispondenza della porzione di presa 2a anzidetta, in modo da sollevare gli elementi 2 proprio laddove opera il gruppo di presa 4.
L?azione di sollevamento esercitata dal gruppo ausiliario di sollevamento 8 ha anche la funzione di avvicinare la porzione di presa 2a all?organo di presa 40 accorciandone cos? la corsa di abbassamento e di sollevamento del moto di prelievo (si veda la figura 20). Tale azione ha altres? il vantaggio di facilitare il consumo omogeneo degli elementi 2 presenti nel vano di stoccaggio 3?.
Secondo una quarta forma di realizzazione illustrata in figura 21, per il resto simile e combinabile alle forme di realizzazione descritte, ? possibile prevedere che il gruppo di presa 40 sia azionato nel moto di prelievo ed eventualmente nel moto elevatore mediante un gruppo di azionamento 42 articolato realizzato, ad esempio, mediante una coppia di bracci oscillanti 43, agenti da parti contrapposte rispetto all?organo di presa 40. In alternativa, il gruppo di azionamento 42 articolato pu? comprendere un solo braccio oscillante 43.
Il gruppo di azionamento 42 articolato richiede un ingombro ridotto. Esso infatti consente al gruppo di presa 4 di realizzare una ampia corsa di sollevamento, mantenendo comunque uno spazio libero in corrispondenza dell?apertura 11 al di sotto della struttura 10?, se prevista, tale da rendere possibile il passaggio del carrello 30, per posizionare nella posizione operativa di prelievo qualsiasi vano di stoccaggio 3? scelto liberamente tra i vani di stoccaggio 3? disponibili.
In tale caso ? anche possibile prevedere, in alternativa, che l?organo di presa 40 sia azionato nel moto elevatore fino al di sopra della quota di trasferimento e che, in particolare, l?organo selettore 41 compia in corrispondenza della suddetta quota il citato moto di selezione.
In alternativa, ? anche possibile prevedere che il gruppo di azionamento 42 sia realizzato mediante guide telescopiche o mezzi equivalenti.
Il funzionamento della terza forma di realizzazione descritta ? del tutto simile al funzionamento delle forme di realizzazione descritte in precedenza.
Secondo una quinta forma di realizzazione illustrata in figura 22, combinabile alle forme di realizzazione descritte in precedenza, in quanto compatibile, ? possibile prevedere, se l?organo di presa 40 non ? azionato nel citato moto di conversione, l?organo selezionatore 41 o mezzi di supporto equivalenti, operino il suddetto moto elevatore, portando quindi gli elementi 2 prelevati ed eventualmente selezionati dalla quota superiore alla quota di trasferimento o, comunque a una quota nella zona di trasferimento affinch? possano essere rilasciati al gruppo di trasferimento Il funzionamento dell?apparecchiatura ? per il resto del tutto simile a quanto descritto per le precedenti forme di realizzazione.
Il metodo secondo l?invenzione e l?apparecchiatura che lo attua consentono dunque di prelevare e alimentare elementi di foggia allungata in modo efficace ed agevole.
Nella pratica attuazione dell?invenzione, i materiali impiegati, nonch? la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d?esempio da tali segni di riferimento.

Claims (28)

  1. Rivendicazioni 1) Metodo per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata, in particolare profilati metallici, ad esempio destinati a un ciclo di saldatura, taglio e/o piegatura, comprendente le fasi di: a. predisporre lungo una direzione longitudinale (A) una pluralit? di elementi (2) metallici di foggia allungata, in appoggio in un vano di stoccaggio (3.3?) posizionato in una zona di prelievo (P); b. predisporre una apparecchiatura (1, 1?) per prelevare e alimentare detti elementi (2), comprendente una struttura (10, 10?) fissa, avente sviluppo lungo detta direzione longitudinale (A) e recante in una posizione sostanzialmente centrale rispetto a detto sviluppo un gruppo di presa (4) comprendente un organo di presa (40) predisposto in una posizione attiva per prelevare detti elementi (2) in corrispondenza di detta zona di prelievo (P); c. azionare detto organo di presa (40) relativamente a detto vano di stoccaggio (3, 3?) secondo un moto di prelievo, in una corsa di abbassamento per avvicinare detto organo di presa (40) a una porzione di presa (2a) di detti elementi (2) disposta a una quota di prelievo, e in una corsa di sollevamento per sollevare almeno una parte di detti elementi (2) in corrispondenza di detta rispettiva porzione di presa (2a), da detta quota di prelievo a una quota superiore, agendo su detti elementi (2) con una rispettiva prima superficie operativa (40a) mediante attrazione magnetica; d. azionare un organo selezionatore (41) cooperante con detto organo di presa (40) in un moto di selezione, parallelamente a detta prima superficie operativa (40a), in modo da rimuovere dalla presa attrattiva del detto organo di presa (40), mediante un rispettivo bordo di riscontro (41b), discosto a una distanza controllata da detta prima superficie operativa (40a), un primo numero di elementi (2?) prelevati in eccesso; e. azionare detto gruppo di presa (4) per rilasciare detti elementi (2) selezionati a un gruppo di trasferimento (6) in corrispondenza di una quota di trasferimento, per trasferire detti elementi (2) selezionati a una via di alimentazione (7) disposta a valle.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che a seguito di detto moto di selezione detto organo selezionatore (41) supporta detti elementi (2) selezionati mediante una rispettiva superficie di supporto (41a) rivolta a detta superficie operativa (40a) e discosta da essa di detta distanza controllata.
  3. 3) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase d. di azionare detto organo selezionatore (41) ? seguita da una seconda fase di selezione, attraverso una corsa controllata di ritorno del detto moto di selezione, in seguito alla quale un secondo numero di elementi (2??) in eccesso ? escluso dall?interazione con detto organo selezionatore (41).
  4. 4) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detto moto di selezione detta distanza controllata ? sostanzialmente pari a una distanza compresa tra una e due volte una dimensione trasversale di detti elementi (2).
  5. 5) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta fase di e. rilasciare detti elementi (2) ? preceduta dalla fase di separare mediante un gruppo di separazione (5, 5?) azionato in un moto di separazione lungo detta direzione longitudinale (A) detti elementi (2) selezionati da una restante parte di detti elementi (2), destinata a restare almeno temporaneamente in detto vano di stoccaggio (3).
  6. 6) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto moto di separazione avviene a una quota intermedia tra detta quota di prelievo e detta quota di trasferimento oppure sostanzialmente a detta quota di trasferimento.
  7. 7) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prima di detta fase di c. azionare detto organo di presa (40) prevede di movimentare detto vano di stoccaggio (3?) in una direzione trasversale (B) fino a detta zona di prelievo (P) sottostante detto organo di presa (40) in detta posizione attiva.
  8. 8) Metodo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato al fatto che prevede di predisporre almeno un ulteriore detto vano di stoccaggio (3?), in una posizione di attesa o di riposo, all?interno di una apertura (11) estendentesi longitudinalmente inferiormente a detta struttura (10, 10?).
  9. 9) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detto moto di trasferimento detti elementi (2) rilasciati sono movimentati in un moto solidale a detto gruppo di trasferimento (6), in modo da mantenere inalterato un rispettivo assetto ordinato.
  10. 10) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l?ulteriore fase di movimentare in moto relativo detto vano di stoccaggio (3, 3?) e detto organo di presa (40) secondo un moto di regolazione in detta direzione trasversale (B) nell?ambito di detta zona di prelievo (P), all?occorrenza o in modo programmato, per distribuire uniformemente il prelievo di detti elementi (2) da detto vano di stoccaggio (3, 3?).
  11. 11) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l?ulteriore fase di azionare detto organo di presa (40) in un moto di disimpegno, da detta posizione attiva a una posizione inattiva, a scomparsa in detta struttura (10, 10?).
  12. 12) Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto moto di disimpegno e/o un corrispondente moto di attivazione, di ritorno da detta posizione inattiva a detta posizione attiva, ? un moto di traslazione sostanzialmente orizzontale.
  13. 13) Metodo secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che successivamente all?azionamento di detto moto di disimpegno prevede di azionare detto organo di presa (40) in un moto di conversione, per cambiare la propria funzione, trasformandosi in un organo di supporto degli elementi (2) selezionati, detto moto di conversione comprendendo una prima corsa, in cui detto organo di presa (40) ? movimentato da detta posizione inattiva, a scomparsa in detta struttura (10, 10?), a una quota inferiore alla citata quota superiore di prelievo, e una seconda corsa, di supporto, in cui detto organo di presa (40) ? estratto esternamente a detta struttura (10, 10?), in modo da intercettare inferiormente detti elementi (2) selezionati.
  14. 14) Metodo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che successivamente a detta fase in cui detto organo di presa (40) ? azionato in detto moto di conversione, comprende la fase di azionare detto organo di presa (40) in un moto elevatore, per portare detti elementi (2) intercettati da detta quota superiore a detta quota di trasferimento.
  15. 15) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l?ulteriore fase di azionare detto gruppo di trasferimento (6) secondo un moto di inserimento a detta quota di trasferimento da una configurazione di alimentazione (60a), in interazione con detta via di alimentazione (7) a una configurazione di ricezione (60b), in interazione con detto organo di presa (40) e/o mezzi di supporto equivalenti di detti elementi (2) prelevati da detto organo di presa (40).
  16. 16) Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che a seguito di detto moto di inserimento detti elementi (2) sono rilasciati a detto gruppo di trasferimento (6) e successivamente movimentati solidalmente ad esso in detta configurazione di alimentazione (60a) mediante un moto solidale a detto gruppo di trasferimento (6), mantenendo cos? inalterato un assetto ordinato di detti elementi (2).
  17. 17) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prevede l?ulteriore fase di azionare un gruppo di conteggio comprendente mezzi di rilevamento configurati per rilevare il peso di detti elementi (2) all?interno di detto vano di stoccaggio (3, 3?), detti mezzi di rilevamento fornendo almeno un dato relativo al peso di detti elementi (2) prima e dopo il trasferimento di detti elementi (2) a mezzi di elaborazione, per contare ad ogni ciclo operativo operato da detto organo di presa (40) detti elementi (2) selezionati e trasferiti.
  18. 18) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l?ulteriore fase di pre-accumulare detti elementi (2) rilasciati, mediante un gruppo di pre-accumulo (9) comprendente almeno un organo di supporto (90) mobile alternativamente tra una posizione sommersa rispetto a detta quota di trasferimento, e una posizione emersa da essa, attiva per sollevare detti elementi (2) rilasciati dall?appoggio su detto gruppo di trasferimento (6).
  19. 19) Apparecchiatura per prelevare e alimentare elementi metallici di foggia allungata, caratterizzata dal fatto che comprende una struttura (10, 10?) fissa avente sviluppo lungo una direzione longitudinale (A), recante in una posizione sostanzialmente centrale di detto sviluppo un gruppo di presa (4) comprendente un organo di presa (40) configurato per operare in una posizione attiva per prelevare un numero di detti elementi (2) da un vano di stoccaggio (3, 3?), configurato per ricevere in appoggio lungo detta direzione longitudinale (A) una pluralit? di detti elementi (2) in corrispondenza di una zona di prelievo (P) sottostante detto organo di presa (40) in detta posizione attiva, detto organo di presa (40) agendo su detti elementi (2) con una rispettiva prima superficie operativa (40a) mediante attrazione magnetica ed essendo azionabile in un moto di prelievo di detti elementi (2) in una corsa di abbassamento a una quota di prelievo e in una corsa di sollevamento da detta quota di prelievo a una quota superiore, un organo selezionatore (41) cooperante con detto organo di presa (40) e azionabile in un moto di selezione, parallelamente a detta prima superficie operativa (40a), in modo da rimuovere con un rispettivo bordo di riscontro (41b) discosto a una distanza controllata da detta prima superficie operativa (40a), un primo numero di elementi (2?) in eccesso, dalla presa attrattiva del detto organo di presa (40), e un gruppo di trasferimento (6) mobile di un moto di trasferimento a una quota di trasferimento, per trasferire detti elementi (2) selezionati a una via di alimentazione (7) disposta a valle, detto gruppo di presa (4) essendo configurato per rilasciare detti elementi a detto gruppo di trasferimento (6).
  20. 20) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che detto organo selezionatore (41) comprende una superficie di supporto (41a) rivolta a detta superficie operativa (40a) e discosta da essa di detta distanza controllata in detto moto di selezione, per supportare detti elementi (2) selezionati.
  21. 21) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 19 o 20, caratterizzata dal fatto che detto organo selezionatore (41) ? ulteriormente mobile in detto moto di selezione in una seconda fase di selezione, realizzata mediante una corsa controllata di ritorno, in seguito alla quale un secondo numero di elementi (2??) in eccesso ? escluso dall?interazione con detto organo selezionatore (41).
  22. 22) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 21, caratterizzata dal fatto che detta distanza controllata ? sostanzialmente pari a una distanza compresa tra una e due volte una dimensione trasversale di detti elementi (2).
  23. 23) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 22, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di separazione (5, 5?) azionabile in un moto di separazione lungo detta direzione longitudinale (A) per separare detti elementi (2) selezionati da una restante parte di detti elementi (2) destinata a restare almeno temporaneamente in detto vano di stoccaggio (3).
  24. 24) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 23, caratterizzata dal fatto che ? in combinazione con un detto vano di stoccaggio (3?) mobile, almeno in una direzione trasversale (B) fino a detta zona di prelievo (P) sottostante detto organo di presa (40) in detta posizione attiva.
  25. 25) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 24, caratterizzata dal fatto che comprende un ulteriore detto vano di stoccaggio (3?) mobile, detta struttura (10?) comprendendo una apertura (11) estendentesi longitudinalmente inferiormente a detta struttura (10, 10?), all?interno della quale detto ulteriore vano di stoccaggio (3?) ? posizionabile in una posizione di attesa o di riposo.
  26. 26) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 24 o 25, caratterizzata dal fatto che detta struttura fissa (10?) ? realizzata a ponte, detta apertura (11) risultando cos? passante per il passaggio e/o l?alloggiamento di detto vano di stoccaggio (3?) e/o di un ulteriore vano di stoccaggio (3?).
  27. 27) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 26, caratterizzata dal fatto che in detto moto di trasferimento detto gruppo di trasferimento (6) prevede di movimentare detti elementi (2) rilasciati in un moto di traslazione per mantenere cos? inalterato un assetto ordinato di detti elementi (2) rilasciati.
  28. 28) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 27, caratterizzata dal fatto che comprende mezzi di azionamento per azionare in un moto relativo di regolazione in una direzione trasversale (B) detto vano di stoccaggio (3, 3?) e detto organo di presa (40) nell?ambito di detta zona di prelievo (P), all?occorrenza o in modo programmato, per distribuire uniformemente il prelievo di detti elementi (2) 29) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 28, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di trasferimento (6) ? mobile secondo un moto di inserimento a detta quota di trasferimento in una direzione trasversale (B) da una configurazione di alimentazione (60a), in interazione con detta via di alimentazione (7) a una configurazione di ricezione (60b), in interazione con detto organo di presa (40) e/o mezzi di supporto di detti elementi (2) prelevati da detto organo di presa (40). 30) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 29, caratterizzata dal fatto che in detto moto di inserimento detto gruppo di trasferimento (6) ? mobile tra una configurazione di alimentazione (60a) e una configurazione di ricezione (60b), per trasportare detti elementi (2) prelevati in un moto solidale, in modo da mantenere inalterato un rispettivo assetto ordinato. 31) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 30, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di conteggio comprendente mezzi di rilevamento configurati per rilevare il peso di detti elementi (2) all?interno di detto vano di stoccaggio (3, 3?), e per fornire almeno un dato relativo al peso di detti elementi (2) prima e dopo il trasferimento di detti elementi (2) a mezzi di elaborazione, per contare ad ogni ciclo operativo effettuato da detto organo di presa (40) detti elementi (2) selezionati e/o trasferiti. 32) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 31, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di pre-accumulo (9) cooperante con detto gruppo di trasferimento (6) e comprendente almeno un organo di supporto (90) mobile alternativamente tra una posizione sommersa rispetto a detta quota di trasferimento, in cui detto gruppo di pre-accumulo (9) non interferisce con detto gruppo di trasferimento (6), e una posizione emersa da detta quota di trasferimento, attiva, per sollevare detti elementi (2) dall?appoggio su detto gruppo di trasferimento (6). 33) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 19 a 32, caratterizzata dal fatto che detto organo di presa (40) ? mobile di un moto di disimpegno, da detta posizione attiva a una posizione inattiva, a scomparsa in detta struttura (10, 10?). 34) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 33, caratterizzata dal fatto che detto organo di presa (40) ? mobile di un moto di conversione, per cambiare la propria funzione, trasformandosi in organo di supporto dei detti elementi (2) selezionati, detto moto di conversione comprendendo una prima corsa, in cui detto organo di presa (40) ? movimentato da detta posizione inattiva, a scomparsa in detta struttura (10, 10?), a una quota inferiore alla citata quota superiore di prelievo, e una seconda corsa, di supporto, in cui detto organo di presa (40) ? estratto esternamente a detta struttura (10, 10?), per intercettare mediante una rispettiva seconda superficie operativa (40b) superiore detti elementi (2) prelevati. 35) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 34, caratterizzata dal fatto che detto organo di presa (40) ? mobile di un moto elevatore, per portare detti elementi (2) intercettati da detta quota superiore a detta quota di trasferimento.
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