ITBO20120507A1 - Metodo e apparecchiatura per il carico di profilati metallici in barre - Google Patents

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ITBO20120507A1 IT000507A ITBO20120507A ITBO20120507A1 IT BO20120507 A1 ITBO20120507 A1 IT BO20120507A1 IT 000507 A IT000507 A IT 000507A IT BO20120507 A ITBO20120507 A IT BO20120507A IT BO20120507 A1 ITBO20120507 A1 IT BO20120507A1
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Description

METODO E APPARECCHIATURA PER IL CARICO DI PROFILATI METALLICI
IN BARRE
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto un metodo e una apparecchiatura per l’alimentazione automatica di profilati metallici in barre, in particolare tondini di ferro per cemento armato, in impianti destinati alla lavorazione di tali profilati o per altri simili impieghi.
Arte nota
È noto che i ferri utilizzati per esempio per realizzare armature per cemento armato possono essere ottenuti a partire da tondini di acciaio in barre. A tal fine le barre vengono alimentate, singolarmente o a gruppi, a macchine operatrici che ne eseguono automaticamente la lavorazione in una serie di prodotti voluti. Ad esempio, il ciclo di lavorazione delle barre può prevedere usualmente il taglio a misura ad opera di una apposita apparecchiatura di taglio, e successivamente la eventuale piegatura ad opera di una apparecchiatura sagomatrice.
Gli impianti destinati in particolare al taglio e alla piegatura di tali profilati in barre prevedono usualmente un magazzino di raccolta, altrimenti detto ferriera, dal quale le barre vengono ordinatamente stoccate per diametri e/o lunghezza e man mano prelevate per essere alimentate alle macchine operatrici.
Sono altresì note apparecchiature in grado di prelevare o alimentare alla macchina operatrice il corretto numero di barre, determinato in funzione delle esigenze della lavorazione, ad esempio in rapporto alla capacità di lavorazione delle macchine, al diametro delle barre stesse, alle caratteristiche del materiale in lavorazione ed alle esigenze produttive.
Ad esempio il brevetto EP 1356875 descrive un metodo per alimentare profilati metallici in barre che consente di separare il corretto numero di barre dal fascio al quale appartengono per alimentare automaticamente le stesse barre agli impianti di lavorazione. Il metodo prevede di afferrare un gruppo di barre da un magazzino di raccolta delle stesse barre e di trasferire detto gruppo di barre in una posizione sollevata. Le barre sollevate vengono disposte su un dispositivo mobile di trasferimento dotato di mezzi di separazione ad esempio a coclea, in corrispondenza dei quali si opera il trasporto trasversale e il conteggio di un numero prefissato di barre da alimentare a ogni ciclo operativo alla macchina posta a valle.
Il brevetto EP 1356876 illustra un metodo per l’alimentazione automatica di profilati metallici in barre che prevede di afferrare un gruppo di profilati metallici da un magazzino di raccolta mediante mezzi di presa e di trasferire tale gruppo di profilati in una posizione sollevata. I profilati metallici prelevati vengono disposti su un dispositivo di trasferimento atto a trasferire gli stessi profilati su mezzi di ricezione. In idonea relazione di fase si opera il conteggio dei profilati metallici trasferiti. Tale ciclo operativo di prelievo, trasferimento e conteggio, viene ripetuto fino a quando non viene raggiunto un numero prefissato di profilati. L’insieme di profilati metallici prelevati viene districato dal fascio mediante lo scorrimento progressivo dei mezzi di ricezione lungo l’asse longitudinale degli stessi profilati metallici.
Sussiste tuttavia l’esigenza di aumentare l’efficienza e la sicurezza degli impianti per la lavorazione delle barre, soprattutto nella fase di barre caricamento di fasci interi di barre alle rispettive ferriere. Tale fase infatti viene usualmente effettuata in modalità esclusivamente manuale, risultando pertanto pericolosa per gli operatori oltre che onerosa per i rendimenti produttivi. Infatti quando un determinato tipo di barra à ̈ in esaurimento nel magazzino di raccolta o ferriera che alimenta la macchina di lavorazione, l’operatore à ̈ costretto ad arrestare la macchina operatrice a valle della ferriera, per potere compiere in condizioni di sufficiente sicurezza le operazioni di trasferimento alla ferriera dei fasci di barre richieste.
Pertanto il settore specifico di riferimento lamenta un notevole dispendio di tempo e di risorse nello svolgimento di tali operazioni.
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione à ̈ quello di risolvere i problemi citati nell’arte nota, escogitando un metodo e un’apparecchiatura per il carico di profilati metallici in barre che consenta di effettuare in modo ottimale l’alimentazione dei profilati immagazzinati a monte delle apparecchiature di lavorazione dei profilati stessi.
Nell’ambito di tale compito, à ̈ ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire un’apparecchiatura che realizzi la citata alimentazione di profilati e simili con una struttura semplice e funzionale, dotata di funzionamento sicuramente affidabile e di grande flessibilità d’impiego.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo l’invenzione, dal metodo secondo la rivendicazione 1 e dall’apparecchiatura secondo la rivendicazione 4.
Il metodo per l’alimentazione dei profilati metallici in barre consiste nel predisporre una struttura di precarico associata a una ferriera a servizio di una apparecchiatura per la lavorazione di profilati metallici in barre. A tale scopo un determinato numero di fasci di barre vengono predisposti sulla suddetta struttura di precarico associata alla ferriera. Più precisamente vengono posizionati i fasci delle barre richieste dal ciclo produttivo in corso, il cui esaurimento risulta prossimo.
I fasci posizionati sulla struttura di precarico vengono preferibilmente e vantaggiosamente privati dei rispettivi mezzi di legatura. Tale operazione à ̈ preferibilmente effettuata sulla struttura di precarico al fine di evitare di svolgere la medesima operazione sulla ferriera al servizio dell’apparecchiatura di lavorazione, comportando in quest’ultimo caso rischi per l’operatore e/o soste indesiderate per l’apparecchiatura per motivi di sicurezza.
Quando l’apparecchiatura rileva l’opportunità di disporre dei fasci precaricati, vengono allora attivati mezzi di carico che operano il prelievo dei fasci dalla struttura di precarico e il rilascio degli stessi alla ferriera di alimentazione dell’apparecchiatura di lavorazione delle barre.
Tale operazione di carico avviene in modo preferibilmente automatico o semiautomatico.
Occorre rilevare che la struttura di precarico in oggetto à ̈ funzionalmente indipendente dall’apparecchiatura di lavorazione delle barre disposta a valle. In sostanza le fasi di precarico della struttura possono avvenire in modo del tutto dissociato dalle fasi operative di lavorazione delle barre. Ciò consente di svolgere attività di precarico indipendentemente, cioà ̈ in tempo mascherato, alle fasi proprie di lavorazione delle barre ad opera della macchina operatrice, di taglio o di piegatura, garantendo la totale sicurezza degli operatori coinvolti, senza compromettere i rendimenti produttivi. Infatti la struttura di precarico à ̈ realizzata come una zona “protetta†, all’interno della quale qualsiasi movimentazione automatica à ̈ inibita fintanto che presenze umane sono rilevate all’interno della stessa.
In particolare, secondo una particolare forma di realizzazione dell’invenzione, le operazioni di carico della ferriera al servizio della macchina operatrice possono anche essere effettuate dallo stesso dispositivo di alimentazione montato sull’apparecchiatura di lavorazione delle barre oppure da un dispositivo di carico montato su una struttura di supporto mobile autonoma o accoppiata al dispositivo di alimentazione dell’apparecchiatura mediante mezzi di connessione.
Il metodo supera pertanto gli inconvenienti lamentati dal settore specifico, prevedendo di rendere automatica la fase di carico della ferriera atta ad alimentare l’apparecchiatura di lavorazione delle barre. In tale modo à ̈ possibile effettuare la fase di carico suddetta in totale sicurezza per gli operatori, evitando al contempo indesiderati tempi morti o soste delle apparecchiature di lavorazione.
Inoltre la soluzione proposta secondo l’invenzione consente di ottimizzare le risorse impiegate nella fase di carico della ferriera, riducendo al minimo i mezzi meccanici coinvolti. Anche a seguito di tale ottimizzazione, gli stessi mezzi meccanici possono essere sfruttati maggiormente per altre attività.
Il metodo e l’apparecchiatura in oggetto consentono di minimizzare gli ingombri occupati dall’impianto. Tale risultato à ̈ ottenuto mediante il carico delle barre dalla struttura di precarico, che avviene grazie a un moto relativo controllato di avvicinamento e allontanamento tra struttura e dispositivo di carico. Pertanto in particolare in mancanza di sufficienti spazi disponibili, può essere la struttura di precarico ad avvicinarsi, ad esempio a sollevarsi, per disporre le barre da prelevare in carico al dispositivo di carico.
Inoltre l’interazione dei mezzi di prelievo del dispositivo di carico con le barre richiede uno spazio operativo minimo, sostanzialmente riconducibile allo spazio operativo libero sottostante la struttura di precarico, minimizzando ulteriormente gli ingombri richiesti per il funzionamento dell’apparecchiatura di carico.
Il ciclo di carico della ferriera può essere ripetuto più volte per caricare differenti scomparti della ferriera stessa.
Secondo un aspetto vantaggioso dell’invenzione al termine del caricamento della ferriera, il caricatore automatico di barre potrà riprendere il normale lavoro di alimentazione dell’apparecchiatura per la lavorazione delle barre, massimizzando i rendimenti produttivi.
Infine secondo un aspetto particolarmente vantaggioso dell’invenzione la struttura di precarico comprende una pluralità di vani di contenimento, ciascuno essendo azionabile selettivamente in un moto di sollevamento e di abbassamento reciproco rispetto al dispositivo di carico, per portare in condizione di prelievo le sole barre richieste dalle esigenze produttive, lasciando invece inattivi i restanti vani della struttura.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita dell’apparecchiatura per il carico di profilati metallici in barre, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui: le figure 1 e 2 mostrano rispettivamente una vista laterale e in pianta dell’apparecchiatura per il carico di profilati metallici in barre secondo l’invenzione;
le figure da 3A a 3E mostrano rispettivamente una vista laterale di un particolare dell’apparecchiatura in successive fasi operative;
le figure da 4A a 4D e da 5A a 5D mostrano una vista laterale di un particolare dell’apparecchiatura secondo rispettive ulteriori forme di realizzazione in successive fasi operative;
le figure 6, 7 e 8 mostrano rispettivamente una vista laterale schematica e rispettive sezioni trasversali della struttura di precarico impiegata nell’apparecchiatura in oggetto;
la figura 9 mostra una vista laterale di un dispositivo di carico impiegato nell’apparecchiatura in oggetto, secondo una ulteriore forma di realizzazione. Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato nell’insieme con 1 un impianto per la lavorazione di profilati metallici in barre, nel quale à ̈ prevista l’apparecchiatura 10 per il carico delle barre 2 secondo l’invenzione.
L’impianto 1 comprende un magazzino di raccolta 3 o ferriera, per le barre 2, un canale di alimentazione 4 delle barre 2 destinate a essere alimentate all’apparecchiatura lavorate di lavorazione disposta a valle per essere da questa lavorate, ad esempio tagliate a misura. L’apparecchiatura di lavorazione delle barre 2 per semplicità non à ̈ rappresentata nelle figure. La ferriera 3 comprende una pluralità di scomparti 5 per accogliere rispettivi fasci di barre 2. Ad esempio nel caso illustrato in figura 1 la ferriera 3 à ̈ suddivisa in nove scomparti, per ricevere altrettante tipologie di barre 2 da lavorare, ma un numero differente di scomparti 5 può essere ugualmente previsto.
Il canale di alimentazione 4 Ã ̈ preferibilmente realizzato mediante una rulliera motorizzata, atta a trasferire longitudinalmente un numero predeterminato di barre 2 provenienti dalla ferriera 3.
A fianco della rulliera di alimentazione 4, l’impianto 1 può altresì prevedere un magazzino ausiliario 6 dal lato opposto alla ferriera 3, per l’alimentazione manuale delle barre 2 alla rulliera di alimentazione 4. Il magazzino 6, in modo noto, à ̈ suddiviso in scomparti mediante setti mobili 7, azionabili mediante rispettivi organi attuatori 8, per aprire o chiudere un rispettivo scomparto di contenimento. Detto magazzino ausiliario ha il solo scopo di conservare l’operatività dell’impianto in caso di guasti o soste per manutenzione dell’apparecchiatura 10 per il caricamento automatico delle barre.
L’apparecchiatura 10 per il carico di barre 2 alla ferriera 3 comprende una struttura di precarico 20 e un dispositivo di carico 30, atti a cooperare per consentire il carico automatico delle barre 2 alla ferriera 3.
La struttura di precarico 20 disposta a lato della ferriera 3 ha uno sviluppo longitudinale sostanzialmente pari alla lunghezza massima delle barre 2 da contenere. La struttura 20 può comprendere ad esempio una serie di intelaiature allineate longitudinalmente per contenere fasci di barre 2. Ciascuna intelaiatura può comprendere almeno una coppia di montanti 21 e una traversa di supporto 22 vincolata ai montanti 21. In particolare le intelaiature 20 sono reciprocamente distanziate, in modo da formare tra due intelaiature successive uno spazio operativo libero 23, idoneo per la manipolazione dei fasci 2a di barre 2.
La struttura di precarico 20, può comprendere uno o più vani 24, atti a ricevere uno o più rispettivi fasci 2a di barre 2. Nel caso illustrato ad esempio, ciascuna intelaiatura di supporto 20 comprende una coppia di vani 24, realizzati mediante un rispettivo setto divisorio 25. Inoltre le traverse di contenimento 22 possono conformare un vano di supporto 24 con piano di appoggio sostanzialmente piano o sagomato per le barre 2 (si veda la figura 7), ad esempio realizzato da traverse rettilinee 22a, oppure con piano di appoggio curvo, ad esempio realizzato mediante traverse ricurve 22b, in modo da formare un vano 24 a foggia di culla (si veda la figura 8).
Il dispositivo di carico 30 comprende una struttura di sostegno 33 e uno o più gruppi sostenuti dalla struttura di sostegno 33, ciascuno comprendente una testa 31 recante mezzi di prelievo 32. Il dispositivo di carico 30 e la struttura di precarico 20 sono mobili relativamente l’uno all’altro per consentire il carico delle barre 2 alla ferriera 3.
Nel caso illustrato nelle figure 1 e 2 il dispositivo di carico 30 à ̈ mobile in direzione trasversale alle barre 2 da caricare, tra la ferriera 3 e al disopra di essa e la struttura di precarico 20. In alternativa à ̈ possibile che la struttura di precarico 20 sia mobile trasversalmente oppure che sia il dispositivo di carico 30 che la struttura 20 siano mobili trasversalmente alla ferriera 3.
Nel caso illustrato, dunque, il gruppo di sostegno 33 conforma un portale appoggiato su un carrello 34 scorrevole su rotaie 35 trasversali alla ferriera 3. Le rotaie 35 si sviluppano alle opposte estremità della ferriera 3, sostanzialmente dal canale di alimentazione 4 alla struttura di precarico 20, in modo da consentire ai mezzi di prelievo 32 di raggiungere entrambe le stazioni.
I mezzi di prelievo 32 possono conformare ad esempio almeno un braccio recato mobile dalla testa 31, oscillabile secondo una direzione di oscillazione C tra una posizione attiva 32a di supporto e una posizione inattiva 32b di rilascio mediante l’azionamento di mezzi attuatori 36 (si vedano le figure da 1 a 3 D).
Occorre osservare che la testa 31 recante il braccio 32 e la struttura di precarico 20 sono mobili relativamente in una direzione A sostanzialmente verticale, secondo un moto relativo di prelievo, in modo da consentire il prelievo delle barre 2 precaricate e il rilascio delle barre 2 prelevate, oltre che nella direzione trasversale B, per consentire il trasferimento delle barre 2 prelevate alla ferriera 3 (si vedano le figure 3A, 3B, 3C, 3D, 3E). In sostanza, tra la testa 31 e la suddetta struttura di precarico 20 sussiste un moto relativo alternativo tra una configurazione di interazione 31a, in cui il braccio 32 à ̈ abbassato rispetto al piano di appoggio definito dal vano di contenimento 24 delle barre 2 precaricate e una configurazione discosta 31b in cui il braccio 32 à ̈ sollevato rispetto al piano di appoggio definito dal vano 24 stesso. In pratica nella configurazione di interazione 31a i mezzi di prelievo 32 sono atti a ricevere le barre 2 precaricate, mentre nella configurazione discosta 31b i mezzi di prelievo 32 sono atti a prendere in carico le barre 2 precaricate separandole dal sostegno del rispettivo vano 24 di contenimento della struttura di precarico 20. La testa 31 può assumere tra la configurazione di interazione 31a e la configurazione discosta 31b, configurazioni intermedie 31c in corrispondenza delle quali le barre 2 prelevate sono sollevate rispetto al vano 24 in una posizione verticale intermedia.
Il funzionamento dell’apparecchiatura per il carico delle barre secondo l’invenzione à ̈ comprensibile dalla descrizione che precede.
Il metodo per il carico delle barre attuato dall’apparecchiatura descritta prevede, in una fase produttiva iniziale, di predisporre la struttura di precarico 20 a lato della ferriera 3, nella quale le barre 2 sono accumulate nei differenti scomparti 5. In base ai cicli di lavorazione impostati, si può rilevare allora che le barre 2 di una determinata tipologia, accumulate in uno o più determinati scomparti 5, sono prossimamente in esaurimento.
In questa fase iniziale la struttura di precarico 20 viene allora precaricata con barre 2 di tale determinata tipologia, al fine di prevenire l’esaurimento della materia prima richiesta che causerebbe soste onerose alla produzione. Le operazioni di precarico comprendono il posizionamento di uno o più fasci 2a di tali barre 2 sui vani di contenimento 24 della struttura di precarico 20, ad opera di mezzi di trasporto e/o sollevamento di tipo noto.
Prima o dopo aver predisposti i fasci 2a di barre 2 sulla struttura di precarico 20 o successivamente al prelievo descritto in seguito, si opera eventualmente la rimozione di mezzi di legatura di contenimento dei fasci, se previsti. Ad esempio può essere necessario rimuovere legacci, reggette o simili mezzi per rendere libere le barre 2 precaricate.
In opportuna relazione di fase al funzionamento dell’apparecchiatura di lavorazione alimentata dalla ferriera 3, viene attivato il dispositivo di carico 30. E’ possibile prevedere infatti che il dispositivo di carico 30 delle barre in fasci 2a alla ferriera 3 operi al contempo l’alimentazione automatica delle barre 2 singole o in gruppi di numero predeterminato e che quindi comprenda opportuni mezzi di trasferimento, separazione e conteggio delle barre 2 prelevate dal fascio 2a, sostanzialmente secondo quanto descritto ad esempio dai brevetti EP 1356875 ed EP 1356876 citati in precedenza.
Il dispositivo di carico 30 viene dunque movimentato secondo un moto relativo di avvicinamento in direzione trasversale B, ad esempio traslato, per raggiungere la stazione di prelievo in prossimità della struttura di precarico 30, con ciascuna testa 31 in configurazione discosta 31b o intermedia 31c, affinché il braccio 32 non interferisca con le barre 2 già presenti sulla ferriera 3 in fase di spostamento trasversale (si veda la figura 3A).
Successivamente, alla stazione di prelievo, ciascuna testa 31 viene portata in posizione di interazione 31a e avvicinata alla struttura di precarico 20, in modo tale che il braccio 32 possa intercettare il fascio 2a di barre 2. In particolare nel caso illustrato i mezzi di prelievo 32 vengono posizionati inferiormente al piano di appoggio del vano 24 contenente il fascio 2a di barre 2 da prelevare (si veda la figura 3B), così da intercettarle.
Successivamente la testa 31 assume relativamente alla struttura di precarico 20 una configurazione discosta 31b (si veda la figura 3D) passando per configurazioni intermedie 31c, atte a trasferire le barre 2 intercettate dal vano 24 di contenimento, prendendole in carico (si veda la figura 3C).
Il dispositivo di carico 30 viene quindi spostato relativamente alla ferriera 3 in direzione trasversale B, secondo un moto relativo di allontanamento, per posizionarsi sopra allo scomparto 5 da caricare con i le barre 2 prelevate.
A questo punto le barre prelevate 2 vengono rilasciate al determinato scomparto 5 della ferriera 3, portando i mezzi di prelievo 32 in posizione inattiva 32b di scarico mediante l’azionamento di mezzi attuatori 36. Il braccio 32 in configurazione inclinata può fungere da scivolo per le barre 2 prelevate dalla struttura di precarico 20, che quindi ricadono nello scomparto 5 determinato, caricando così la ferriera 3 delle barre 2 richieste dal ciclo produttivo in numero determinato (si veda la figura 3E).
I mezzi di prelievo 32 possono allora ritornare nella posizione attiva, ad esempio per alimentare l’apparecchiatura di lavorazione, come accennato in precedenza. Secondo una ulteriore forma di realizzazione dell’apparecchiatura di carico secondo l’invenzione, illustrata nelle figure da 4A a 4D, il dispositivo di carico 30 comprende mezzi di prelievo 320 ad anello, funzionalmente del tutto simili ai mezzi di prelievo 32 descritti in precedenza. A differenza del braccio oscillante 32, l’anello di presa 320 à ̈ azionato mobile da un rispettivo gruppo di traino 321 recato dalla testa 310. Ad esempio il gruppo di traino 321 comprende una coppia di ruote di traino contrapposte a una guida arcuata o una ulteriore terza ruota, definendo un percorso di traino arcuato, concentrico all’anello stesso. In sostanza l’anello 320 à ̈ trainato alternativamente in avanzamento o in arretramento secondo una direzione di oscillazione C attraverso un percorso curvo, in modo da intercettare o liberare i fasci 2a di barre 2 o le barre 2. Similmente al caso precedente, l’anello 320 à ̈ pertanto mobile tra una posizione attiva 320a, in cui una porzione terminale dell’anello à ̈ atta a sottendere le barre 2 (si vedano le figure 4C e 4D), e una posizione inattiva 320b, in cui tale porzione terminale à ̈ ruotata a lato delle barre 2 (si vedano le figure 4A e 4B), in una condizione di non interferenza.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, illustrata nelle figure 5A, 5B, 5C, 5D, i mezzi di prelievo sono invece realizzati mediante una coppia di ganasce 322 fulcrate alla testa 311, alternativamente mobili secondo un moto di oscillazione tra una posizione attiva 322a di chiusura (si vedano le figure 5C e 5D) e una posizione inattiva 322b di apertura (si vedano le figure 5A e 5B). In pratica, nella posizione attiva di chiusura 322a, le ganasce 322 sono atte a racchiudere e trattenere tra di esse le barre 2 da prelevare, mentre per giungere alla posizione inattiva di apertura 322b dalla posizione attiva 322a, le ganasce 322 sono divaricate progressivamente in modo da presentare una bocca di apertura maggiore dell’estensione laterale del fascio di barre da prelevare (si vedano le figure 5A e 5B), consentendo pertanto l’avvicinamento per il prelievo o il rilascio. La forma di realizzazione illustrata à ̈ per il resto del tutto simile, strutturalmente e funzionalmente, alle forme di realizzazione descritte in precedenza.
Infine nella figura 9 à ̈ illustrata una quarta forma di realizzazione dei mezzi di prelievo 323, conformati a gancio, del tipo illustrato ad esempio nella domanda di brevetto MI2008A001507. Tali mezzi possono essere utilizzati sia quali mezzi di caricamento della struttura di carico 20 che di prelievo per caricare la ferriera 3. In particolare i mezzi a gancio 323 comprendono un gancio 324 e una catena 325 la cui estremità ad anello può essere connessa al gancio, in modo da chiudere ad anello la catena e operare il prelievo delle barre 2. La chiusura della catena può essere effettuata manualmente oppure in modo automatico, prevedendo ad esempio di portare automaticamente l’estremità della catena 325 in prossimità del gancio 324, di agganciarla ad esso e di attivare infine mezzi di azionamento per la chiusura del gancio 324.
L’apertura della catena invece può avvenire automaticamente mediante mezzi idonei che quando le barre 2 risultano appoggiate, e dunque la catena 325 non à ̈ soggetta ad azioni di tiro, operano lo sganciamento automatico del gancio 324. Il metodo e l’apparecchiatura per il carico delle barre secondo l’invenzione raggiungono pertanto lo scopo di effettuare in modo ottimale l’alimentazione dei profilati immagazzinati a monte delle apparecchiature di lavorazione dei profilati stessi.
Tale scopo à ̈ raggiunto in particolare mediante l’apparecchiatura descritta, che risulta assai compatta e di agevole installazione.
Secondo un vantaggioso aspetto dell’invenzione lo stesso dispositivo di carico utilizzato per caricare la ferriera può essere impiegato per alimentare l’apparecchiatura di lavorazione delle barre, semplificando ulteriormente la struttura dell’impianto di lavorazione delle barre. In ogni caso le operazioni descritte per il carico della ferriera potranno essere svolte dalla stessa struttura che alimenta le barre 2 alla via di alimentazione oppure da una struttura ad essa accoppiabile e da essa trascinata oppure da una struttura completamente autonoma dotata di propri mezzi di moto autonomi.
Nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1) Metodo per il carico di profilati metallici in barre a un magazzino di raccolta o ferriera (3) al servizio di una apparecchiatura per la lavorazione di dette barre (2), caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: a). predisporre una struttura di precarico (20) associata a detta ferriera (3) dotata di almeno uno scomparto (5) di accumulo di dette barre (2), detta struttura di precarico (20) comprendendo almeno un vano (24) di contenimento per fasci (2a) di barre (2); b). precaricare almeno un fascio (2a) di barre (2) su detto almeno un vano (24) di detta struttura di precarico (20); c). predisporre un dispositivo di carico (30) dotato di mezzi di prelievo (32, 320, 322, 323) per dette barre (2) precaricate, atto a essere movimentato relativamente a detta struttura di precarico (20) per prelevare dette barre (2) e per trasferirle a detto almeno uno scomparto (5) di detta ferriera (3); d). azionare un moto relativo di avvicinamento (B) tra detto dispositivo di carico (30) rispetto e detta struttura di precarico (20); e). intercettare mediante un moto relativo di prelievo (A) dette barre (2) precaricate in detto vano (24) mediante detti mezzi di prelievo (32, 320, 322, 323) disposti in una posizione attiva (32a, 320a, 322a) di supporto per dette barre (2); f.) azionare un moto relativo di allontanamento (B) tra detti mezzi di prelievo (32, 320, 322) recati da detto dispositivo di carico (30) e detta struttura di precarico (30), in modo da prelevare dette barre (2) precaricate da detto vano (24); g). azionare un moto relativo di trasferimento tra detto dispositivo di carico (30) e detta struttura di precarico (20) per trasferire dette barre (2) prelevate a detta ferriera (3) h). scaricare dette barre (2) prelevate in detto almeno uno scomparto (5) di detta ferriera (3), disponendo detti mezzi di prelievo in una posizione inattiva (32b, 320b, 322b) di rilascio di dette barre (2) prelevate.
  2. 2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase di d). azionare un moto relativo di avvicinamento (B) ed e). azionare un moto relativo di prelievo (A) tra detto dispositivo di carico (30) rispetto e detta struttura di precarico (20), comprendono la fase di azionare detta struttura di precarico (20) in un moto di sollevamento e/o abbassamento per avvicinare e trasferire dette barre (2) da prelevare a detto dispositivo di carico (30).
  3. 3) Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende la fase di azionare selettivamente in un moto di sollevamento il solo detto vano (24) contenente dette barre (2) da prelevare.
  4. 4) Apparecchiatura per il carico di profilati metallici in barre a un magazzino di raccolta o ferriera (3) al servizio di una apparecchiatura per la lavorazione di dette barre (2), caratterizzata dal fatto che comprende una struttura di precarico (20) associata a detta ferriera (3) dotata di almeno uno scomparto (5) per l’accumulo di dette barre (2), detta struttura di precarico (20) comprendendo almeno un vano di contenimento (24) per dette barre (2) di precarico, e un dispositivo di carico (30) dotato di mezzi di prelievo (32, 320, 322, 323) azionabili alternativamente tra una posizione attiva (32a, 320a, 322a) di supporto per dette barre (2) e una posizione inattiva (32b, 320b, 322b) di rilascio, detta struttura di precarico (20) e detto dispositivo di carico (30) essendo posizionabili in moto relativo per consentire il prelievo di dette barre (2) di precarico mediante detti mezzi di prelievo (32, 320, 322, 323) azionati in detta posizione attiva (32a, 320a, 322a) e il trasferimento di dette barre (2) prelevate a detta ferriera (3) per il rilascio a un detto scomparto (5) di detta ferriera (3) mediante detti mezzi di prelievo (32, 320, 322, 323) azionati in detta posizione inattiva (32b, 320b, 322b).
  5. 5) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detta struttura di precarico (20) Ã ̈ azionabile secondo un moto alternativo di sollevamento e abbassamento per consentire il prelievo di dette barre (2).
  6. 6) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta struttura di precarico (20) comprende una pluralità di detti vani (24) di contenimento, ciascuno essendo azionabile selettivamente in detto moto di sollevamento e abbassamento.
  7. 7) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di carico (30) comprende una struttura di sostegno (33) e almeno un gruppo sostenuto da detta struttura di sostegno (33), ciascuno comprendente una testa (31) recante detti mezzi di prelievo (32, 320, 322, 323), detta struttura di sostegno (33) conformando un portale appoggiato su un carrello (34) scorrevole su rotaie (35) trasversali a detta ferriera (3).
  8. 8) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di prelievo conformano un braccio (32) recato da detta testa (31), oscillabile secondo una direzione di oscillazione (C) tra detta posizione attiva (32a) di supporto e detta posizione inattiva (32b) di rilascio mediante l’azionamento di mezzi attuatori (36).
  9. 9) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di prelievo conformano un anello di presa (320) aperto, azionabile mediante un gruppo di traino (321) recato da detta testa (310), secondo un percorso di traino curva, concentrico all’anello stesso, in un moto alternativo di avanzamento e arretramento secondo una direzione di oscillazione (C) attraverso detto percorso curvo, in modo da intercettare e liberare dette barre (2).
  10. 10) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di prelievo conformano una coppia di ganasce (322) fulcrate a detta testa (311), alternativamente mobili secondo un moto di oscillazione tra una detta posizione attiva (322a) di chiusura per trattenere dette barre (2) e una detta posizione inattiva (322b) di apertura per accostare o rilasciare dette barre (2).
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