CH669798A5 - - Google Patents

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CH669798A5
CH669798A5 CH293/87A CH29387A CH669798A5 CH 669798 A5 CH669798 A5 CH 669798A5 CH 293/87 A CH293/87 A CH 293/87A CH 29387 A CH29387 A CH 29387A CH 669798 A5 CH669798 A5 CH 669798A5
Authority
CH
Switzerland
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conveyor
spools
spindle
bobbins
empty tubes
Prior art date
Application number
CH293/87A
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English (en)
Inventor
Pietro-Marzoli Bianchi
Original Assignee
Marzoli & C Spa
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Filing date
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Application filed by Marzoli & C Spa filed Critical Marzoli & C Spa
Publication of CH669798A5 publication Critical patent/CH669798A5/it

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    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01GPRELIMINARY TREATMENT OF FIBRES, e.g. FOR SPINNING
    • D01G27/00Lap- or sliver-winding devices, e.g. for products of cotton scutchers, jute cards, or worsted gill boxes
    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01HSPINNING OR TWISTING
    • D01H9/00Arrangements for replacing or removing bobbins, cores, receptacles, or completed packages at paying-out or take-up stations ; Combination of spinning-winding machine
    • D01H9/18Arrangements for replacing or removing bobbins, cores, receptacles, or completed packages at paying-out or take-up stations ; Combination of spinning-winding machine for supplying bobbins, cores, receptacles, or completed packages to, or transporting from, paying-out or take-up stations ; Arrangements to prevent unwinding of roving from roving bobbins
    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
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    • D01H9/02Arrangements for replacing or removing bobbins, cores, receptacles, or completed packages at paying-out or take-up stations ; Combination of spinning-winding machine for removing completed take-up packages and replacing by bobbins, cores, or receptacles at take-up stations; Transferring material between adjacent full and empty take-up elements
    • D01H9/04Doffing arrangements integral with spinning or twisting machines
    • D01H9/046Doffing arrangements integral with spinning or twisting machines for flyer type machines
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    • D01H9/08Doffing arrangements independent of spinning or twisting machines
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    • D01H9/08Doffing arrangements independent of spinning or twisting machines
    • D01H9/10Doffing carriages ; Loading carriages with cores

Description

DESCRIZIONE La presente invenzione si riferisce ad un procedimento per la levata automatica delle spole e di sostituzione delle stesse con tubi vuoti in un banco a fusi, del tipo in cui le spole vengono abbassate in posizione esterna alle alette e trasportate su pioli di un trasportatore secondo una disposizione a zig-zag, il trasportatore viene mosso di un certo tratto ed i tubi vuoti, precaricati su di esso in posizione tale da risultare intercalati con le spole, vengono prelevati e trasportati sul portaspole abbassato e questo viene successivamente rialzato in posizione di lavoro.
La presente invenzione si riferisce addizionalmente ad un'apparecchiatura per l'esecuzione del procedimento secondo la rivendicazione 1.
È noto che al termine dell'avvolgimento dello stoppino le spole completamente avvolte con lo stoppino devono essere ri5
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mosse dal giraspole ed al loro posto devono essere sistemati tubi vuoti per riprendere la lavorazione.
Ora, a differenza delle spole lavorate su banchi a fusi tradizionali, in cui il peso di ciascuna spola completa di stoppino non supera i 1500 grammi, le spole attualmente formate su banchi a fusi di nuova concezione, che hanno velocità di produzione assai elevate (anche il 50% in più rispetto ai banchi tradizionali) possono anche superare i 3000 grammi. Si comprende che la rimozione di spole di questo peso comporta un lavoro gravoso per gli operatori.
È quindi stato proposto, anche per ridurre i costi di produzione, di automatizzare la levata e la sostituzione delle spole.
Un'apparecchiatura di levata automatica è nota dalla domanda di brevetto tedesca N° 3 146 040. In quest'apparecchiatura le spole piene vengono dapprima abbassate nella loro direzione assiale, insieme al supporto dei giraspole, in modo da essere liberate dall'unità di torcitura (aletta). Le spole abbassate vengono poi prese da dispositivi di presa a forcella, uno per ogni spola, estesi sostanzialmente orizzontalmente ed atti ad afferrare le spole in corrispondenza della loro estremità superiore, opportunamente sagomata.
I dispositivi di presa sono disposti su una struttura a pantografo, ubicata anteriormente al banco a fusi e sono mobili orizzontalmente per portare le spole parallelamente a sè stesse fino a depositarle su un tappeto a pioli, anch'esso posto anteriormente alla macchina, tra la struttura a pantografo e la macchina.
I pioli sono previsti in due file lungo il tappeto e le spole da levare, prese alternativamente a zig-zag secondo la disposizione delle posizioni di lavoro della macchina, vengono disposte sul tappeto a zig-zag. Sui pioli liberi, secondo una disposizione a zig-zag inversa, sono già disposti i tubi vuoti che, dopo uno spostamento di un passo del tappeto parallelamente alla macchina, vengono afferrati dai dispositivi di presa e portati sui giraspole al posto delle spole complete appena rimosse, le quali vengono poi trasportate in una posizione prefissata per il loro deposito.
Questa apparecchiatura presenta diversi inconvenienti. Essa risulta di notevole ingombro sia in lunghezza che in larghezza di fronte alla macchina ed ostacola quindi l'operatore che deve sorvegliare il normale lavoro della macchina ed eventualmente intervenire ad esempio per il riattacco degli stoppini rotti.
Inoltre i dispositivi di presa di quest'apparecchiatura richiedono l'uso di tubi speciali, dotati nella parte superiore di un risalto per poter afferrare i tubi (e le spole), ciò che comporta un aumento dei costi.
I meccanismi e la costruzione di quest'apparecchiatura sono relativamente complessi e danno luogo a costi di investimento e di manutenzione elevati.
Vi è inoltre da osservare che il carico delle spole sul trasportatore e lo scarico dei tubi dal trasportatore verso la macchina richiedono corrispondenti spostamenti del trasportatore per consentire alle spole della fila esterna di passare negli spazi vuoti tra i tubi, rispettivamente ai tubi della fila esterna di passare negli spazi vuoti tra le spole. Questo fatto crea problemi di sincronizzazione dei movimenti che contribuiscono a rendere più complicata e delicata l'apparecchiatura.
Un'apparecchiatura di levata in cui non esistono dispositivi di presa per sollevare le spole è nota dal brevetto italiano N° 1 043 058. In quest'apparecchiatura le spole completamente riempite di stoppino vengono liberate dalle alette tramite un meccanismo che sposta o il carro portaspole verso il basso o il bancale porta-alette verso l'alto. Un altro meccanismo libera le spole, spostandole assialmente verso l'alto per disimpegnarle dai mezzi di azionamento (giraspole) e le trasporta in direzione longitudinale verso l'esterno del banco a fusi in una posizione di deposito.
Dopo il completamento delle suddette operazioni di levata i tubi vuoti vengono alimentati alle rispettive posizioni immediatamente sopra i corrispondenti giraspole con l'utilizzazione del meccanismo di trasferimento. I tubi vuoti vengono quindi impegnati nei giraspole e posizionati per l'operazione di ritorcitura e di avvolgimento.
Questa apparecchiatura presenta il vantaggio che lo spazio anteriore del banco a fusi è libero, però ha lo svantaggio di usare meccanismi complessi che richiedono una regolazione molto delicata ed accurata dell'apparecchiatura con una sincronizzazione dei movimenti, specialmente quando si rimettono in posizione di lavoro i tubi vuoti nei corrispondenti giraspole pronti a ricevere gli stoppini per una nuova formazione.
Un altro svantaggio di quest'apparecchiatura è che in caso di inconvenienti, specialmente nel meccanismo di trasporto nella rimessa in posizione dei tubi vuoti, il banco a fusi non può più essere avviato fino alla riparazione del guasto, con grave danno economico in quanto le macchine seguenti non possono più essere alimentate e quindi si ha una perdita di produzione considerevole.
Lo scopo principale che la presente invenzione intende risolvere è quello di superare gli inconvenienti e le limitazioni delle apparecchiature note di levata per banchi a fusi, realizzando un procedimento ed un'apparecchiatura che consentono la levata automatica delle spole e la loro sostituzione mantenendo libero il fronte della macchina per un eventuale intervento dell'operatore nella normale fase di lavorazione, e che non richiedono l'impiego di mezzi strutturali complessi e nemmeno l'uso di spole di tipo speciale.
In vista della soluzione di questo scopo viene proposto, secondo l'invenzione, un procedimento, caratterizzato dal fatto che le spole abbassate vengono orientate e sollevate obliquamente dalla posizione abbassata, riallineate verticalmente e poste sul trasportatore, e che i tubi vuoti vengono sollevati dal trasportatore, orientati e abbassati obliquamente sul portaspole e riallineati con l'asse di rotazione dei giraspole.
Vantaggiosamente con un tale procedimento è possibile mantenere libera la zona davanti alla macchina e la levata essenzialmente verso l'alto e verso il basso come pure il carico dei tubi vuoti sui giraspole con movimenti essenzialmente di sollevamento ed abbassamento non richiedono spostamenti aggiuntivi del trasportatore durante la levata o durante il carico.
Per l'esecuzione del procedimento secondo la rivendicazione 1 viene proposta un'apparecchiatura, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di presa delle spole e dei tubi comprende un carrello mobile lungo il fronte della macchina sostanzialmente all'altezza del bancale porta-alette, mezzi sul carrello per la presa obliqua delle spole posizionate obliquamente sul portaspole inclinato abbassato e per il loro orientamento in posizione verticale e la loro disposizione sul trasportatore nonché per la presa dei tubi vuoti dal trasportatore e la loro disposizione obliqua sul portaspole inclinato abbassato, il trasportatore essendo disposto al livello del portaspole abbassato.
Con un'apparecchiatura di questo genere si ha un ingombro limitato nella zona anteriore del banco a fusi, in quanto c'è solamente il trasportatore che occupa sostanzialmente uno spazio corrispondente alla pedana dei banchi a fusi tradizionali, per cui l'operatore può intervenire con facilità per riattaccare le rotture o per altri interventi.
La costruzione ed i vari meccanismi sono più semplici che nelle apparecchiature note e quindi si ha anche una manutenzione ridotta. L'unico carrello di levata e sostituzione delle spole può non solo effettuare progressivamente la levata e la sostituzione delle spole, ma anche il caricamento dei tubi vuoti sul trasportatore, in posizione opportuna, e lo scarico delle spole dal trasportatore in un contenitore di deposito, il tutto intanto che la macchina lavora, con aumento di resa e sensibile vantaggio economico.
Vantaggiosamente il dispositivo di presa può presentare una
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pluralità di mezzi di presa che possono essere del tipo descritto nella domanda di brevetto italiana N° 19200 A/86 della stessa Richiedente, inseribili dall'alto nei tubi ed impegnabili con essi per espansione. Pertanto è possibile usare tubi normali e non speciali per l'avvolgimento dello stoppino, quindi si ha una riduzione dei costi.
Il dispositivo di presa delle spole del tipo ora accennato consente anche di caricare un maggior numero di spole su un carrello contenitore di date dimensioni, in quanto è possibile far arretrare il carrello intanto che il dispositivo di presa tiene ancora le spole ed ottenere così un addensamento delle spole nel carrello contenitore, con un'ulteriore riduzione di costi.
In caso di guasto dell'apparecchiatura il banco a fusi può continuare a lavorare, potendosi effettuare, senza intralcio da parte dell'apparecchiatura, la levata manuale delle spole.
Ulteriori caratteristiche dell'invenzione sono descritte nella descrizione seguente con riferimento ai disegni allegati, che illustrano l'invenzione in una sua forma di esecuzione preferita, restando inteso che l'invenzione potrà essere realizzata anche in numerose altre forme.
In particolare nei disegni mostrano:
la figura 1 una vista laterale schematica di un banco a fusi munito di un'apparecchiatura secondo l'invenzione;
la figura 2 un particolare di figura 1 in scala ingrandita; la figura 3 una vista frontale schematica del carrello di levata;
la figura 4 una vista parziale di una catena di supporto di mezzi di alimentazione pneumatica ed elettrica del carrello di levata;
le figure 5 e 6 due viste laterali schematiche illustranti le fasi principali della levata delle spole;
le figure 7 e 8 due viste laterali schematiche come quelle delle figure 5 e 6, illustranti le fasi principali del caricamento dei tubi vuoti sui giraspole;
la figura 9 una vista in pianta schematica, parzialmente interrotta, del banco a fusi con l'apparecchiatura di levata in posizione inattiva;
la figura 10 una vista in pianta mostrante la fase di caricamento dei tubi vuoti da un carrello contenitore sul trasportatore;
la figura 11 una vista in pianta mostrante la fase di scarico delle spole dal trasportatore in un carrello contenitore;
la figura 12 uno schema del ciclo di caricamento dei tubi vuoti sul trasportatore;
la figura 13 uno schema del ciclo di levata delle spole dal banco a fusi e di caricamento dei tubi vuoti sui giraspole del banco a fusi;
la figura 14 uno schema del ciclo di scarico delle spole dal trasportatore nel carrello contenitore di raccolta;
le figure 15 e 16 rispettivamente una vista in alzato ed una vista in pianta di una prima fase del deposito delle spole nel carrello contenitore;
le figure 17 e 18 rispettivamente una vista in alzato ed una vista in pianta di una seconda fase del deposito delle spole nel carrello contenitore.
Il banco a fusi 1 illustrato esemplificativamente presenta sostanzialmente, in modo di per sè noto, un gruppo di stiro 2 del filo con relativo braccio di pressione 3, un bancale 4 portante le alette 5 nonché un carro portaspole 6 sul quale vengono preparate le spole 7. Il carro 6 è mobile verticalmente tramite guide 8, fissate alla macchina e sulle quali è scorrevole una struttura di supporto 9 del carro 6, in modo tale che le spole 7 possono essere portate fuori dall'area d'ingombro delle alette 5 per la levata. Il movimento del carro 6 avviene tramite una cremagliera 10 ed un pignone 11. Il carro 6 è altresì orientabile mediante un sistema articolato 12, ad esempio come descritto nel brevetto italiano N° 1 015 157 della stessa Richiedente, per predisporre le spole 7 in posizione di levata e per ricevere i tubi vuoti.
Per la levata e la sostituzione delle spole 7 è previsto, secondo l'invenzione, un carrello di levata 13, mobile lungo tutto il fronte della macchina e collegato inferiormente al banco a fusi 1 da due bussole 14, scorrevoli su una barra di guida 15 estesa per tutta la lunghezza della macchina e sporgente ad un'estremità della stessa di una certa quantità. Nella sua parte superiore il carrello di levata 13 presenta un'incastellatura 16 che termina superiormente con due mensole, una inferiore 17 portante due o più rotelle 18 di guida, ed una superiore 19, portante una catena 20 di sostegno e guida di mezzi di alimentazione pneumatici ed elettrici.
Le rotelle di guida 18 sono scorrevoli su una rotaia 21 svi-luppantesi per l'intera lunghezza della macchina e sporgente in parte da essa e sostenuta rigidamente da incastellature 22 fisse, che sono disposte distanziate tra loro lungo la macchina e portano anche un carter di guida 23 della catena 20, esteso lungo la macchina. La catena 20, formata da maglie 24 preferibilmente in materiale plastico, porta condotti 25 dell'aria compressa e cavi elettrici 26 per il funzionamento del carrello di levata 13. Un estremo della catena 20 è connesso alla mensola 19 e l'altro a metà macchina, in modo di per sè noto.
Come si può notare, il carrello di levata 13 è situato sostanzialmente all'altezza del bancale porta-alette 4 del banco a fusi 1. Esso porta dei mezzi di presa delle spole 7 (e dei tubi vuoti 27 come si vedrà più avanti), comprendenti una traversa 28 portante una pluralità di elementi di presa 29, ad esempio due, quattro, sei, otto, dieci, dodici ecc. elementi di presa (nell'esempio illustrato questi sono sei), disposti a zig-zag secondo due file e distanziati tra loro come le posizioni di lavoro 30 sul banco a fusi 1 (figura 9). Gli elementi di presa 29 possono essere vantaggiosamente del tipo ad espansione, in particolare come descritto nella domanda di brevetto italiana N° 19200 A/86 della stessa Richiedente.
La traversa 28 è sostenuta dallo stelo 31 di un pistone di un cilindro fluidodinamico, in particolare pneumatico, 32, svilup-pantesi perpendicolarmente alla traversa 28 e fissato ad una traversa di supporto 33 portata da due bracci 34 imperniati presso 35 sulle due fiancate laterali del carrello 13. Ai bracci 34 sono imperniati presso 36 rispettivi steli 37 di pistoni di cilindri fluidodinamici 38, i quali ultimi sono imperniati presso 39 alle fiancate laterali del carrello 13, il tutto in modo da poter orientare i bracci 34 e quindi l'intera struttura di presa 28-33 di un certo angolo rispetto alla verticale intorno ad un asse orizzontale parallelo all'asse di orientamento del carro portaspole 6 della macchina, come si vedrà tra breve.
All'interno del carrello 13 è montato un motoriduttore 40, che tramite una trasmissione ad ingranaggi 41 fa ruotare una ruota 42 appoggiata alla barra 15 e quindi fa muovere il carrello 13 lungo il banco a fusi 1. Sul carrello 13 è pure montato un cilindretto pneumatico di posizionamento 43 il cui pistone ha uno stelo 44 atto a penetrare in fori di fermo 45, disposti lungo una parte fissa 46 della macchina e distanziati in funzione dell'estensione longitudinale del carrello 13 per tenere in posizione esatta il carrello 13 nelle operazioni di levata e sostituzione delle spole 7. Lungo il bancale 4 sono montati, a distanze corrispondenti all'estensione longitudinale del carrello 13, camme di arresto 47, con le quali coopera un elemento mobile 48 di un microinterruttore 49 fissato al carrello 13, in modo tale da fermare il motoriduttore 40 ed azionare l'elemento di posizione 43 per l'arresto del carrello 13 lungo la macchina in esatto allineamento trasversale con le posizioni di lavoro 30 della macchina.
Nella parte inferiore del banco a fusi 1, lungo lo stesso, è disposto un trasportatore 50, preferibilmente ad elementi articolati che presenta una pluralità di pioli 51 disposti in due file a distanza trasversale pari a quella delle file dei giraspole (posizioni di lavoro 30 di figura 9) e a distanza longitudinale pari alla metà di quella longitudinale tra gli assi di giraspole adiacenti. I pioli 51 sono pertanto disposti con una densità doppia di
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quella delle posizioni di lavoro 30. Essi sono conformati per ricevere sia le spole 7 che i tubi vuoti 27.
Gli elementi del trasportatore 50 scorrono sopra una pedana fissa 52, montata su supporti 53. Un motoriduttore 54 aziona uno o più rulli 55 di azionamento del tappeto trasportatore 50. In questo modo il trasportatore 50 risulta posizionato sostanzialmente al livello di una pedana della macchina adiacentemente al portaspole 6 abbassato.
Ad una delle estremità del banco a fusi 1, preferibilmente all'estremità di coda, là dove sporgono la barra 15 e la rotaia 21, sono previste rotaie 56 estese perpendicolarmente alla direzione longitudinale della macchina e definenti una pista di movimento per carrelli contenitori 57 dei tubi vuoti 27 e carrelli contenitori 58 delle spole 7. La disposizione è tale che nella posizione estrema del carrello 13 esso è in grado di prelevare i tubi 27 dai carrelli contenitori 57 e depositare le spole 7 nei carrelli contenitori 58.
Alla macchina sono inoltre associati vari sensori per la determinazione delle varie posizioni del carrello 13 e di altri organi in movimento e per dare i consensi per lo svolgimento delle operazioni di levata e sostituzione, che verranno ora descritte anche con riferimento agli schemi funzionali delle figure 12, 13 e 14.
Il funzionamento dell'apparecchiatura può essere convenientemente diviso in tre cicli principali A, B e C. Il ciclo A corrisponde all'operazione di prelievo dei tubi vuoti 27 dal carrello contenitore 57 e al deposito degli stessi sui pioli 51 del trasportatore 50; il ciclo B corrisponde all'operazione di levata delle spole 7 dal banco a fusi 1 e al deposito delle stesse sul trasportatore 50 in spazi lasciati liberi, cioè non preventivamente caricati con tubi vuoti 27, nonché al caricamento dei tubi vuoti 27 sulle rispettive posizioni di lavoro 30 del banco a fusi 1; il ciclo C corrisponde allo scarico delle spole 7 dal trasportatore 50 ed al deposito delle stesse nei carrelli contenitori 58 di raccolta.
Ciclo A (figure 10 e 12)
Prima che il banco a fusi 1 abbia completato la fase di formazione delle spole 7, un segnale PSi dalla centralina di comando della macchina mette in moto il motoriduttore 40 in modo che il carrello di levata 13, situato in corrispondenza dell'estremità di coda della macchina (figura 9) si sposta dalla posizione di riposo definita dal sensore di posizione 60 alla posizione di prelievo definita dal sensore di posizione 61, nella quale esso si trova sopra un carrello contenitore 57 (figura 10).
Entra ora in funzione il sistema pneumatico PN del carrello 13: il cilindro 32 fa abbassare la traversa 28 con gli elementi di presa 29, che vengono fatti impegnare con altrettanti tubi vuoti 27, precedentemente disposti su pioli del carrello contenitore 57 secondo tante file longitudinali del carrello 57 quanti sono gli elementi di presa 29 del carrello 13. L'impegno può avvenire per espansione di un elemento cedevole degli elementi di presa inserito nei tubi, come descritto nella domanda già citata. Viene quindi nuovamente azionato il cilindro 32 per l'innalzamento della traversa 28 e dei tubi 27 con essa.
A questo punto si mette in moto il motoriduttore 40 in senso contrario, cosi che il carrello 13 si trasferisce sopra il trasportatore 50 nella posizione di scarico definita dal sensore di posizione 62 (posizione tratteggiata di figura 10). Interviene ora il sistema pneumatico PN del carrello 13 che con movimenti inversi a quelli precedentemente descritti deposita i tubi vuoti 27 su altrettanti pioli 51 del trasportatore 50. Si noti che a causa della diversa densità dei pioli 51 sul tappeto trasportatore 50 rispetto alla posizione degli elementi di presa 29, solo la metà dei pioli 51 viene impegnata con i tubi vuoti 27, lasciando alternativamente dei pioli 51 liberi per ricevere le spole 7 piene.
Allorché la traversa 28 è ritornata in posizione di riposo viene dato il consenso per l'avanzamento del trasportatore 50 di un tratto controllato corrispondente a quello occupato dai tubi
27 appena caricati, mediante il motoriduttore 54 ed il sensore di posizione 63. Nel frattempo il motore 59 ha fatto avanzare il carrello 57 di un passo (distanza tra i tubi 27 di ogni fila nel carrello 57) in una nuova posizione di carico, definita dal sensore di posizione 64. L'accoppiamento motore-carrello può essere di vario tipo, facilmente realizzabile dal tecnico del ramo; esso sarà però preferibilmente di tipo tale da consentire sia l'avanzamento che l'arretramento dei contenitori. Si noti che nello schema di figura 12 i sensori di posizione sono indicati schematicamente come contatti elettrici, ma si intende che potranno essere di diverso tipo, ad esempio sensori a fotocellula.
Il ciclo descritto si ripete analogamente fino al completamento del carico del trasportatore 50, quando il sensore di posizione 63 rileva la posizione di massimo avanzamento del trasportatore 50. Il carrello 13 viene ora portato nella posizione di riposo definita dal sensore 60 e qui attende dalla centralina di comando del banco a fusi 1 un segnale indicante la fine della formazione delle spole 7 e l'avvenuto abbassamento del carro portaspole 6 e la sua inclinazione in posizione obliqua di prelievo delle spole 7, come mostrato in figura 1.
Ciclo B (figure 5, 6, 13)
Per l'operazione di levata delle spole 7, allorché queste sono tutte posizionate inclinate sul portaspole 6 abbassato e ribaltato e la macchina è arrestata, un segnale mette in funzione il moto-riduttore 40 che fa spostare il carrello di levata 13 dalla posizione di riposo nella prima posizione di levata, definita dalla prima camma 47 disposta in prossimità della coda della macchina. L'impegno di essa con l'elemento mobile 48 del microinterruttore 49 fa arrestare il motoriduttore 40 ed impegnare il pistonci-no 44 del cilindretto di posizionamento 43 in un primo foro 45, così che il carrello 13 si trova con gli elementi di presa 29 esattamente all'altezza — nel senso longitudinale del banco a fusi 1 — delle spole 7.
Entra ora in funzione il sistema pneumatico PN del carrello 13, che facendo intervenire i cilindri 38 fa ruotare i bracci 34 e quindi la traversa 28 con gli elementi di presa 29 in una posizione inclinata tale da allineare gli assi di questi ultimi con gli assi di rispettive spole 7. Viene ora azionato il pistone del cilindro 32 che porta gli elementi di presa 29 a penetrare dall'alto nei fori superiori dei tubi delle spole 7 (figura 5).
A questo punto viene effettuato l'impegno degli elementi di presa 29 con le spole inclinate e queste vengono sollevate obliquamente per l'azione del cilindro 32 (posizione tratteggiata di figura 5). Vengono ora azionati i cilindri 38 fino ad allineare gli assi delle spole 7 con gli assi di altrettanti pioli 51 sottostanti (posizione tratteggiata di figura 6), dopo di che viene abbassata la traversa 28 per opera del cilindro 32 e le spole 7 vengono posizionate sui relativi pioli 51 del trasportatore 50 rimasti liberi (figura 6).
Con il successivo disimpegno degli elementi di presa 29 dalle spole 7 e la risalita della traversa 28 viene completata la prima operazione del ciclo di levata. Il carrello 13 si sposta ora di un tratto corrispondente alla distanza tra due camme 47 ed inizia una seconda operazione di levata, identica alla precedente, e così di seguito. Le spole 7 vengono così prelevate a gruppi lungo il banco a fusi 1 procedendo da un'estremità all'altra di esso fino al completo caricamento delle spole 7 sul trasportatore 50. Il termine dell'operazione è indicato dall'intervento del sensore di posizione 65, posto sul banco a fusi 1, che oltre a determinare la fine del ciclo di levata provvede a far effettuare dal trasportatore 50 uno spostamento di un passo (corrispondente alla distanza tra due pioli 51 successivi del trasportatore 50), così che i tubi vuoti 27 vengono ora a trovarsi in allineamento trasversale con le posizioni di lavoro 30 della macchina, da cui sono appena state prelevate le spole 7, nonché in allineamento verticale con gli elementi di presa 29 del carrello di levata 13.
L'avanzamento del trasportatore 50 di detto passo è definito
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dal sensore di posizione 66, il quale può vantaggiosamente anche dare inizio alla rotazione lenta dei giraspole, in modo da facilitare il corretto posizionamento dei tubi vuoti 27 ad esempio come descritto nella già citata domanda italiana N° 19200 A/86. Si noti che nessun movimento del trasportatore 50 è più necessario per l'intera fase di caricamento dei tubi 27, essendo questi ora nell'esatta alternanza corrispondente a quella dei giraspole sul banco a fusi 1.
Con operazioni inverse a quelle precedentemente descritte per la levata delle spole 7, viene ora eseguito il caricamento dei tubi vuoti 27 sui giraspole da parte del carrello 13, partendo dalla testa della macchina fin verso la coda della macchina, cioè in senso inverso a quello di levata delle spole 7. Le operazioni sono illustrate nelle figure 7 e 8 e schematizzate nella parte destra di figura 13.
Al termine del caricamento il carrello 13 viene riportato nella posizione di riposo (sensore 60) e il carro portaspole 6 viene rimesso in posizione diritta e sollevato, così che la macchina può essere riavviata per la formazione di una nuova serie di spole 7.
Ciclo C (figure 11, 14, 15-18)
Dopo l'avviamento del banco a fusi 1 un segnale PS2 proveniente dalla macchina fa spostare il carrello 13, a mezzo del motoriduttore 40, dalla posizione di riposo (sensore 60) a quella di primo intervento sopra il trasportatore 50 (sensore 62), in modo che gli assi degli elementi di presa 29 siano allineati verticalmente con quelli delle spole 7.
Entra ora in funzione il sistema pneumatico PN del carrello 13 che comanda l'abbassamento della traversa 28 ad opera del cilindro 32, l'introduzione degli elementi di presa 29 nei fori dei tubi di rispettive spole 7, l'impegno con i medesimi ed il successivo innalzamento della traversa 28 con le spole 7.
Effettuate le suddette operazioni, il carrello di levata 13 tra-sla nella posizione soprastante il carrello contenitore di raccolta 58 (sensore 61) già predisposto sulle rotaie 56. Mediante lo stesso sistema pneumatico PN, azionato in modo inverso, avviene il deposito delle spole 7 nel carrello 58 (figure 11 e 15, 16). Vantaggiosamente, prima del disimpegno degli elementi di presa 29 dalle spole 8 è previsto far retrocedere il carrello 58 di una certa quantità, ad esempio di 160 mm se l'avanzamento per ogni fase di carico è di 320 mm, ad opera del motore 59 controllato da 5 un sensore di posizione 67. In questo modo si ha un addensamento delle spole 7 nel contenitore 58, come si deduce dall'osservazione delle figure 15-18, ed il contenitore 58 può contenere più spole, a parità di dimensioni, rispetto ai carrelli che hanno posizioni prefissate con pioli. A questo punto viene comandato 10 il disimpegno e l'innalzamento degli elementi di presa 29.
Intanto un comando al motoriduttore 54 fa spostare indietro il trasportatore 50 di un tratto corrispondente al tratto occupato dalle spole 7 appena scaricate, tale spostamento essendo controllato dal sensore 63.
15 II carrello di levata 13 si sposta ora nuovamente nella posizione di presa delle spole (sensore 62) ed ha luogo una nuova operazione di prelievo e scarico delle spole 7 nel contenitore 58 come descritto. Il ciclo si ripete fino all'intervento finale del sensore 63, che segnala il completamento del ciclo di scarico ed 20 il ritorno del trasportatore 50 nella posizione iniziale. I carrelli 58 vengono quindi rimossi con le spole finite.
L'ultima operazione è il ritorno del carrello 13 nella posizione di riposo (sensore 60), nella quale attende un nuovo segnale PSi per iniziare il caricamento dei tubi vuoti 27 sul trasportato-25 re 59 (ciclo A) e così via.
Da quanto descritto si comprende come un'apparecchiatura secondo l'invenzione non presenti le complicazioni strutturali delle apparecchiature note inizialmente descritte. Si noti che il carrello di levata 13 fa ogni volta solo spostamenti limitati lun-30 go la macchina, senza dover percorrere lunghi tratti ad esempio per prelevare da un'estremità della macchina le spole da depositare nel contenitore all'altra estremità. Si ha quindi un movimento razionale del carrello senza costose perdite di tempo.
35 Poiché il carrello di levata 13 rimane inattivo per parte del ciclo di formazione delle spole, è pensabile l'uso di un unico carrello per più macchine, rendendo il carrello mobile su guide appartenenti a più macchine.
v
10 fogli disegni

Claims (21)

669 798
1. Procedimento per la levata automatica delle spole e di sostituzione delle stesse con tubi vuoti in un banco a fusi, del tipo in cui le spole vengono abbassate in posizione esterna alle alette e trasportate su pioli di un trasportatore (50) secondo una disposizione a zig-zag, il trasportatore viene mosso di un certo tratto ed i tubi vuoti, precaricati su di esso in posizione tale da risultare intercalati con le spole, vengono prelevati e trasportati sul portaspole abbassato e questo viene successivamente rialzato in posizione di lavoro, caratterizzato dal fatto che le spole abbassate vengono orientate e sollevate obliquamente dalla posizione abbassata, riallineate verticalmente e poste sul trasportatore, e che i tubi vuoti vengono sollevati dal trasportatore, orientati e abbassati obliquamente sul portaspole e riallineati con l'asse di rotazione dei giraspole.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le spole vengono prelevate a gruppi lungo il banco a fusi procedendo da un'estremità all'altra del medesimo.
2
RIVENDICAZIONI
3. Procedimento secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che i tubi vuoti vengono caricati a gruppi sul banco a fusi procedendo in senso contrario a quello di prelievo delle spole.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le spole vengono orientate in direzione obliqua contemporaneamente lungo tutto il banco a fusi prima della levata.
5. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i tubi vuoti vengono orientati in posizione verticale contemporaneamente lungo tutto il banco a fusi dopo il caricamento.
6. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le spole ed i tubi vuoti vengono impegnati dall'alto per le operazioni di levata e caricamento.
7. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i tubi vengono caricati a gruppi sul trasportatore in corrispondenza di un'estremità del banco a fusi ed il trasportatore viene avanzato a tratti tra una fase di caricamento e la successiva.
8. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le spole vengono scaricate a gruppi dal trasportatore in corrispondenza di un'estremità del banco a fusi ed il trasportatore viene avanzato a tratti tra una fase di scarico e la successiva.
9. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'operazione di caricamento dei tubi vuoti sul trasportatore e l'operazione di scarico delle spole dal trasportatore avviene con il banco a fusi in funzione.
10. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o 7, caratterizzato dal fatto che le spole scaricate dal trasportatore vengono deposte in un contenitore di raccolta mobile, il quale viene arretrato di un tratto per l'addensamento delle spole prima che esse vengano lasciate dai mezzi di presa.
11. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i tubi vuoti e le spole vengono prelevati da, rispettivamente deposte in, carrelli contenitori mobili perpendicolarmente rispetto all'estensione longitudinale del banco a fusi.
12. Apparecchiatura per l'esecuzione del procedimento secondo la rivendicazione 1, comprendente un dispositivo di presa (28, 29) e di trasporto delle spole (7) e dei tubi (27) nonché un trasportatore (50) atto a ricevere le spole (7) ed i tubi vuoti (27) secondo rispettive disposizioni a zig-zag intercalate, nonché mezzi di abbassamento (8-11) del portaspole (6) al di fuori delle alette (5) in posizione di presa delle spole (7) e mezzi di movimento programmato del trasportatore (50), caratterizzata dal fatto che il dispositivo di presa (28, 29) delle spole (7) e dei tubi (27) comprende un carrello (13) mobile lungo il fronte del banco a fusi (1) sostanzialmente all'altezza del bancale (4) porta-alette, mezzi (31, 32; 37, 38) sul carrello (13) per la presa obliqua delle spole (7) posizionate obliquamente sul portaspole (6) inclinato abbassato e per il loro orientamento in posizione verticale e la loro disposizione sul trasportatore (50) nonché per la presa dei tubi vuoti (27) dal trasportatore (50) e la loro disposizione obliqua sul portaspole (6) inclinato abbassato, il trasportatore (50) essendo disposto sostanzialmente al livello del porta-spole (6) abbassato.
13. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che il carrello di levata (13) comprende una traversa (28) portante una pluralità di elementi di presa (29) per le spole (7) ed i tubi vuoti (27), la traversa (28) essendo sollevabile ed abbassabile nonché orientabile intorno ad un asse orizzontale parallelo ad un asse di orientamento del carro portaspole (6).
14. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che gli elementi di presa (29) sul carrello di levata (13) sono disposti con andamento a zig-zag.
15. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che alla traversa (28) sono associati mezzi fluidodinamici (31, 32; 37, 38) per il movimento di sollevamento e abbassamento e per l'orientamento della medesima nonché per l'azionamento degli elementi di presa (29).
16. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13, 14 o 15, caratterizzata dal fatto che gli elementi di presa (29) presentano mezzi d'impegno ad espansione inseribili nei fori delle spole (7) e dei tubi vuoti (27).
17. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che il carrello di levata (13) è mobile su guide (15) estese nel senso longitudinale del banco a fusi (1) e sporgenti oltre lo stesso almeno ad un'estremità del medesimo.
18. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che il carrello di levata (13) è mobile su guide (15) appartenenti a più banchi a fusi (1).
19. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che in corrispondenza della parte sporgente delle guide (15) è definita una pista di movimento di carrelli contenitori (57, 58) di spole (7) e tubi vuoti (27), sviluppantesi perpendicolarmente rispetto alle guide (15).
20. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che al carrello di levata (13) sono associati mezzi di arresto (43-46) in posizioni prefissate lungo il banco a fusi (1).
21. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che la traversa (28) portante gli elementi di presa (29) è sostenuta dallo stelo (31) di un pistone di un cilindro fluidodinamico (32) portato da una traversa di supporto (33), e che questa traversa di supporto (33) è fissata a bracci (34) imperniati al telaio del carrello di levata (13) per l'orientamento intorno a detto asse orizzontale.
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